Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: TermYnator il 19 Ottobre 2010, 13:42:47

Titolo: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 19 Ottobre 2010, 13:42:47
Spesso ho sentito parlare di "zona confort" alludendo al fatto di non uscire, non aprire, etc etc.
Di fatto, tranne qualche rimorchio estemporaneo, le persone che ho visto uscire eroicamente dalla loro "zona confort" non erano particolarmente felici: erano più stressate di prima.
Cosa che appare ovvia a prima vista, ma strana se sottoposta ad un giudizio più approfondito:
se una persona consegue degli obiettivi, perchè dovrebbe star peggio di prima?
Questa contraddizione dovrebbe stimolare uno spirito critico ad andare più a fondo. Andiamoci.

Le scuse
Alla base del concetto di "zona confort", secondo la solita ideologia superficiale, c'è il fatto che il maschio non abbia le palle per affrontare le donne, e se stesso durante il confronto.
Da qui pratiche del caxxo in solitaria come "l'inner game", il "pomparsi il frame", ed altre amenità.
L'aspirante alla libertà va sul campo, si sbatte, fa le sue ruttine e le sue tattiche, e scopre che c'è un tizio che senza fare una sega (ai suoi occhi), comunque conclude: medioman.(o natural o salcaxxo: il termine varia)
L'aspirante alla libertà (AAL), non accetta il successo di medioman, e piuttosto che capire il perchè egli funzioni, attribuisce alla donna valori negativi, che gli consentano di spiegare questo successo.
"Le donne vanno al soldo, le donne non capiscono un caxxo, etc" sono le classiche giustificazioni che l'aspirante alla libertà adduce per motivare il suo insuccesso. La donna diventa quindi il capro espiatorio dell'insuccesso dell'AAL . Ma è veramente così?

La vera zona confort
La realtà è un po' diversa, e dovrebbe cominciare ad essere evidente. Il problema dell'AAL non è relativo alle donne, ma a se stesso. l'AAL, infatti, non cerca un sistema per rimorchiare donne, ma cerca un sistema per rimorchiare donne tutelando cià in cui ha creduto sino all'approdo con il mondo della seduzione.
Il concetto di alpha, viene quindi distorto alla luce di miti maschili quali il supereroe, la figura della donna ridotta ad un essere dotato di "switc" (come le macchine che tanto gli piacciono), le emozioni sono cose da deboli, la vittoria schiacciante (ONS su diretto) diventa il punto d'arrivo.
L'AAL non sceglie quindi strategie di reale cambiamento, ma adotta quelle che nella suo credo maschile gli consentono di essere ancora più maschio: ovvero distante dalle donne. Nel frattempo, medioman tromba.
La vera zona confort, non è quindi la mancanza di azione sul campo, ma il trincerarsi in una ottica di parte, ed il coltivare pratiche che esaltano questa ottica. Questo è onanismo intellettuale.

Il campo virtuale
Usciore dalla vera zona confort, non è quindi l'azione di gettarsi sul campo recitando la parte di Stallone o Swarzenegger: questi tipi, piacciono solo ai maschi. La vera azione vincente, è cercare di capire cosa piace alle donne, cercando di entrare in empatia con esse. In sintesi, eliminare i paraocchi della mentalità al maschile presa come modello unico.
Ciò è sicuramente difficile, perchè mette a dura prova tutto ciò che si è fatto sino al momento dell'impatto con la realtà: si tratta di rimettere in discussione il proprio credo, il proprio modo di porsi, si tratta di intraprendere nuove attività, ma soprattutto, di imparare ad ascoltare eliminando retaggi culturali fasulli.

Il campo reale
Un uomo che compia questo percorso,  è un uomo migliorato, arricchito. E' un uomo che ha integrato la parte mancante, e che è finalmente in grado di capire cosa piace di medioman, senza dover ricorrere a spiegazioni
di comodo come la venalità delle donne.
Un uomo di questa portata, ovvero un Vero Uomo, non solo capisce la parte efficace di medioman, ma è in grado di esaltarne le caratteristiche, unendo la componente avventurosa a quella rassicurante.
L'uomo che vi sto ripresentando (sono 12 anni che lo presento) è il Principe Azzurro.
E diventando princi azzurri, scoprirete che anche le brave ragazze fanno le ons, che la donna della vostra vita non è quella che ve la da dopo 3 mesi, che la fedeltà non è solo questione di scelte forzate, ma di scelte a priori:
scegli la migliore che ti è passata davanti, e vedrai che sarai molto meno interessato alle altre.

Massa e sostanza
Giunti a questo punto, ovvero al parlare di desiderio, diventa evidente un punto: l'uomo migliorato, non solo ha la capacità di scegliere, ma prova desideri diversi dall'uomo che rigenera se stesso pur di non mettersi in discussione.
L'uomo migliorato infatti, scopre la valenza del rapporto aconflittuale con le donne, e ne apprezza la valenza.
La propria donna (ma anche la concubina occasionale), sono il migliore amico del momento.
LA qualità, diventa l'esigenza primaria, perchè tranne casi eccezionali, non c'è più gusto ne attrattiva al relazionarsi con una donna qualsiasi. L'uomo migliorato, applica alle donne gli stessi criteri di scelta intellettuale che applica agli uomini. Questa è la vera parità.
E solo arrivati a questo punto, comincerete realmente a vedere che pari sceglie pari, a dispetto dell'estetica.
E che le strappone, sono pasto per pu**anieri.
E che entrambe queste categorie, appartengono alla più generica "sottospecie" umana dei mezzi esseri: quelli che vivono a metà.
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: -Nova- il 19 Ottobre 2010, 17:06:13
Citazione di: TermYnator il 19 Ottobre 2010, 13:42:47
L'aspirante alla libertà (AAL)
bello sto termine O0
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: Micione il 19 Ottobre 2010, 17:14:46
Citazione di: TermYnator il 19 Ottobre 2010, 13:42:47
Spesso ho sentito parlare di "zona confort" alludendo al fatto di non uscire, non aprire, etc etc.
Di fatto, tranne qualche rimorchio estemporaneo, le persone che ho visto uscire eroicamente dalla loro "zona confort" non erano particolarmente felici: erano più stressate di prima.
Cosa che appare ovvia a prima vista, ma strana se sottoposta ad un giudizio più approfondito:
se una persona consegue degli obiettivi, perchè dovrebbe star peggio di prima?
Questa contraddizione dovrebbe stimolare uno spirito critico ad andare più a fondo. Andiamoci.

Le scuse
Alla base del concetto di "zona confort", secondo la solita ideologia superficiale, c'è il fatto che il maschio non abbia le palle per affrontare le donne, e se stesso durante il confronto.
Da qui pratiche del caxxo in solitaria come "l'inner game", il "pomparsi il frame", ed altre amenità.
L'aspirante alla libertà va sul campo, si sbatte, fa le sue ruttine e le sue tattiche, e scopre che c'è un tizio che senza fare una sega (ai suoi occhi), comunque conclude: medioman.(o natural o salcaxxo: il termine varia)
L'aspirante alla libertà (AAL), non accetta il successo di medioman, e piuttosto che capire il perchè egli funzioni, attribuisce alla donna valori negativi, che gli consentano di spiegare questo successo.
"Le donne vanno al soldo, le donne non capiscono un caxxo, etc" sono le classiche giustificazioni che l'aspirante alla libertà adduce per motivare il suo insuccesso. La donna diventa quindi il capro espiatorio dell'insuccesso dell'AAL . Ma è veramente così?

Quando ero ottuso e giravo con Super mdp, lo pensavo anche io e ragionavo come descrivi.
Grazie a questo forum ed a te, ho capito che sono SCUSE ATTE AD AVALLARE COME CORRETTO UN COMPORTAMENTO SBAGLIATO, QUINDI MASCHERAVO LA PAURA CON PSEUDO MACHISMO, ora ho modificato molto questa idea, le donne non mi fanno più paura come prima (paura in senso lato, disagio sarebbe più corretto).
Ho dovuto lottare duramente con il me stesso più profondo per riuscirci, queste idee sbagliate sono come legni molto scheggiati piantati in profondità nel vivo della carne, non puoi estrarli di botto, ma solo un po alla volta, ed ovviamente questo fa molto male.
Sta a me decidere, meglio il dolore per un breve tratto della mia vita, conscio della libertà che la dolorosa estrazione mi regalerà, o continuare a vivere come prima?
Se non sono convinto di ciò che faccio, non ho il coraggio di continuare a tirare, quindi resto dove sono, io ho scelto di tirare, patire e risorgere, devo per forza farlo da solo, ma qualche legno l'ho tolto, ho visto il risultati e sono sempre deciso a continuare.
Essere uomo vuol dire anche avere il coraggio di pagare il conto di ciò che vuoi, un conto che, purtroppo, devi necessariamente pagare a rate, con il tempo che ciò richiede.
Citazione

La vera zona confort
La realtà è un po' diversa, e dovrebbe cominciare ad essere evidente. Il problema dell'AAL non è relativo alle donne, ma a se stesso. l'AAL, infatti, non cerca un sistema per rimorchiare donne, ma cerca un sistema per rimorchiare donne tutelando cià in cui ha creduto sino all'approdo con il mondo della seduzione.
Il concetto di alpha, viene quindi distorto alla luce di miti maschili quali il supereroe, la figura della donna ridotta ad un essere dotato di "switc" (come le macchine che tanto gli piacciono), le emozioni sono cose da deboli, la vittoria schiacciante (ONS su diretto) diventa il punto d'arrivo.
L'AAL non sceglie quindi strategie di reale cambiamento, ma adotta quelle che nella suo credo maschile gli consentono di essere ancora più maschio: ovvero distante dalle donne. Nel frattempo, medioman tromba.
La vera zona confort, non è quindi la mancanza di azione sul campo, ma il trincerarsi in una ottica di parte, ed il coltivare pratiche che esaltano questa ottica. Questo è onanismo intellettuale.

in pratica diventa più maschilista per cercare di smarcarsi il più possibile dal modello femminile, evidenziandosi come il macho che non deve chiedere mai, che con uno sguardo le fa bagnare e cadere ai suoi piedi.
Pensa in pratica, che i figoni da film che "loro sono uomini rudi, duri e puri, siano ciò che le donne vogliono...
PALLE!!!
Ho constatato di persona che questa è l'autostrada preferenziale per la solitudine a vita,m per fortuna ho beccato uno svincolo d'uscita, in controsterzo con il freno a mano, ammaccandomi un po sui guard rail, ma l'ho preso. ;)
Citazione
Il campo virtuale
Uscire dalla vera zona confort, non è quindi l'azione di gettarsi sul campo recitando la parte di Stallone o Swarzenegger: questi tipi, piacciono solo ai maschi. La vera azione vincente, è cercare di capire cosa piace alle donne, cercando di entrare in empatia con esse. In sintesi, eliminare i paraocchi della mentalità al maschile presa come modello unico.
Ciò è sicuramente difficile, perchè mette a dura prova tutto ciò che si è fatto sino al momento dell'impatto con la realtà: si tratta di rimettere in discussione il proprio credo, il proprio modo di porsi, si tratta di intraprendere nuove attività, ma soprattutto, di imparare ad ascoltare eliminando retaggi culturali fasulli.

AMEN FRATELLO, questo è ciò che indendo più su, che ho vissuto su di me.
Questa è la guerra che sto vincendo, una dolorosa battaglia alla volta.
Citazione

Il campo reale
Un uomo che compia questo percorso,  è un uomo migliorato, arricchito. E' un uomo che ha integrato la parte mancante, e che è finalmente in grado di capire cosa piace di medioman, senza dover ricorrere a spiegazioni
di comodo come la venalità delle donne.
Un uomo di questa portata, ovvero un Vero Uomo, non solo capisce la parte efficace di medioman, ma è in grado di esaltarne le caratteristiche, unendo la componente avventurosa a quella rassicurante.
L'uomo che vi sto ripresentando (sono 12 anni che lo presento) è il Principe Azzurro.
E diventando princi azzurri, scoprirete che anche le brave ragazze fanno le ons, che la donna della vostra vita non è quella che ve la da dopo 3 mesi, che la fedeltà non è solo questione di scelte forzate, ma di scelte a priori:
scegli la migliore che ti è passata davanti, e vedrai che sarai molto meno interessato alle altre.

la venalità delle donne, è solo un 5%, rispetto alla voglia di "figa da trofeo" che hanno molti uomini, i quali si scannano per la più fighetta, fino a divenire zerbini, o a combattersi senza forse nemmeno più sapere il perchè.
La parte vincente di medioman la sto ancora inquadrando, ma non demordo.
La terza parte devo inquadrarla.
Citazione

Massa e sostanza
Giunti a questo punto, ovvero al parlare di desiderio, diventa evidente un punto: l'uomo migliorato, non solo ha la capacità di scegliere, ma prova desideri diversi dall'uomo che rigenera se stesso pur di non mettersi in discussione.
L'uomo migliorato infatti, scopre la valenza del rapporto aconflittuale con le donne, e ne apprezza la valenza.
La propria donna (ma anche la concubina occasionale), sono il migliore amico del momento.
LA qualità, diventa l'esigenza primaria, perchè tranne casi eccezionali, non c'è più gusto ne attrattiva al relazionarsi con una donna qualsiasi. L'uomo migliorato, applica alle donne gli stessi criteri di scelta intellettuale che applica agli uomini. Questa è la vera parità.
E solo arrivati a questo punto, comincerete realmente a vedere che pari sceglie pari, a dispetto dell'estetica.
E che le strappone, sono pasto per pu**anieri.
E che entrambe queste categorie, appartengono alla più generica "sottospecie" umana dei mezzi esseri: quelli che vivono a metà.
qui è ancora tutto da inquadrare, per me, ma non lo sarà per sempre. 8)
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 20 Ottobre 2010, 12:55:20
Citazione di: sfigatto il 19 Ottobre 2010, 17:14:46
Quando ero ottuso e giravo con Super mdp, lo pensavo anche io e ragionavo come descrivi.
(cut)
+ :up:
Condivido punto per punto tutto quello che hai scritto
Il fatto che tu stia cambiando, e che tu abbia combattuto contro le tue convinzioni, non potrà che portarti al risultato. Ed i segni del fatto che stai cambiando, si vedono anche da piccole cose (ma sono i dettagli quelli che fanno poi la differenza). Ad esempio, in un post recente dove descrivi un palo, parli di un fidanzato pugile in arrivo. Sono certo che se tu avessi raccontato quella storia quando sei arrivato qui, avresti detto del boxiù:
"Vedo un bestione avvicinarsi. Non che mi preoccupasse: con due mawashi geri l'avrei steso senza problemi, pero... etc etc"
Ora, hai scritto invece: ""magari è manesco".
Beh, questo secondo me è indice di padronanza di se, e di crescita.
Perchè sono certo che nella tua testa, sai che in caso di "conflitto", l'avresti potuto sovrastare.
Ma evidentemente, di sovrastare un boxer non te ne frega una ceppa, e non hai più bisogno di atteggiarti nel far sapere che puoi farlo: hai preferito fare autoironia perchè evidentemente sei consapevole di poter giocare su altre cose, più fighe e più divertenti.

Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 20 Ottobre 2010, 13:03:01
Citazione di: Nova99 il 19 Ottobre 2010, 17:06:13
bello sto termine O0
Grazie! C'è anche il ATAL, che è l'Aspirante Totale Alla Libertà.
L'importante è non essere un Aspirante Nullafacente Alla Libertà...  :lol:
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: james.mar il 20 Ottobre 2010, 15:00:52
voglio dire una sola, puntigliosa, pignola, e james.mariana cosa: si scrive comfort  :)


:)


Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: GuyMontag il 20 Ottobre 2010, 16:09:09
Français! Comfort inglese tra l'altro deriva sicuramente da confort... ;)
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: james.mar il 20 Ottobre 2010, 16:38:00
Citazione di: GuyMontag il 20 Ottobre 2010, 16:09:09
Français! Comfort inglese tra l'altro deriva sicuramente da confort... ;)


Me lo ha appena fatto notare TermY  :D
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: -eFFe- il 21 Ottobre 2010, 17:10:00
Citazione di: GuyMontag il 20 Ottobre 2010, 16:09:09
Français! Comfort inglese tra l'altro deriva sicuramente da confort... ;)

finiamola con queste spiegazioni... altrimenti dovremmo scrivere "aqua" perche' deriva dal latino.
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 21 Ottobre 2010, 18:49:55
Citazione di: -eFFe- il 21 Ottobre 2010, 17:10:00
finiamola con queste spiegazioni... altrimenti dovremmo scrivere "aqua" perche' deriva dal latino.
Non c'entra niente.
Copio e incollo da: http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=article&sid=7781
Quale dei due termini è più corretto: "confort" o "comfort"? Simonetta Tino

In italiano sono attestate entrambe le forme ed entrambe sono legittime. Comfort è quella più diffusa: si tratta di prestito dall'inglese (dove la voce risale al 1659) e, quando compare per la prima volta nell'italiano scritto, verso la fine del XIX secolo, ha il significato di 'insieme delle comodità offerte agli occupanti di una abitazione o di un mezzo di trasporto'; in seguito, viene ad assumere il significato più generico di 'comodità, agio', sempre comunque nel senso concreto di 'tutto ciò che rende agevole e piacevole la vita quotidiana in un determinato ambiente'. È interessante notare come comfort abbia costituito prestito semantico per l'italiano, che, a partire dagli anni Venti dell'Ottocento, aggiunse ai significati esistenti di conforto anche quello di 'agio, comodità'. L'uso di conforto in questa accezione è però oggi considerato letterario e antiquato.

Va detto però che l'etimologia dà qualche ragione, se non altro storica, alla legittimità di confort, corrispettivo francese di comfort. Semplicemente perché quest'ultimo traduce per l'appunto la voce francese confort 'conforto' sin dal XIII secolo. Ma l'uso può non badare alle primogeniture etimologiche, per cui in italiano oggi, come detto, prevale comfort 'agio, comodità', voce che piacque già al grande storico della lingua italiana Bruno Migliorini.
Lo scrittore e poligrafo Paolo Monelli, molto attento ai fatti di lingua, nel suo Barbaro dominio, dizionarietto ragionato in cui passa in rassegna con intento spesso critico e censorio le voci di origine straniera che si affacciano nell'italiano del suo tempo (anni Trenta e Quaranta del Novecento), pur spezzando una lancia a favore delle «parole più legittime e antiche» (le autoctone comodo, comodità, agio) e in subordine dell'ottocentesco conforto (nell'accezione che ci interessa), non è così reciso nel rifiutare comfort, pur considerato «errore», e se la prende soprattutto con i molti che «aggiungono errore ad arbitrio pronunciando alla francese», cioè con l'accento sull'ultima sillaba. In questo, almeno, Monelli è stato accontentato dai parlanti italiani, i quali, oggi, preferiscono pronunciare mantenendo l'accento sulla prima sillaba, all'inglese.


Tornando alla tua nota, ed applicandola alla lettera, in italiano non si dovrebbe scrivere comfort, visto che la successione di vocali mf , in italiano è considerata un errore fonetico, e corretto come errore ortografico :)
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: Micione il 22 Ottobre 2010, 09:51:53
Citazione di: TermYnator il 21 Ottobre 2010, 18:49:55
Tornando alla tua nota, ed applicandola alla lettera, in italiano non si dovrebbe scrivere comfort, visto che la successione di vocali mf , in italiano è considerata un errore fonetico, e corretto come errore ortografico :)
M ed F vocali? :O :O :O :-x
Dopo tutta quella pappardella su derivazioni,. significati e riferimenti storici? :lol: :lol: :lol: :lol:
Ma daaaaiiiii :lol: :lol: :lol: :lol: stai proprio invecchiando... tra un po farai un termyeditoriale sulle dentiere :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: -eFFe- il 22 Ottobre 2010, 10:12:59
Premesso che siamo su un forum di seduzione, dove l'espressione "comfort zone" ha un significato preciso ed un'origine precisa (USA-->lingua inglese)


Citazione di: TermYnator il 21 Ottobre 2010, 18:49:55
Non c'entra niente.
Copio e incollo da: http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=article&sid=7781
Quale dei due termini è più corretto: "confort" o "comfort"? Simonetta Tino

In italiano sono attestate entrambe le forme ed entrambe sono legittime.

e' uno di quei casi di ambiguita' (come per la parola "obiettivo"/"obbiettivo") in cui la forma errata si diffonde a tal punto da venire "legalizzata" ed entrare nel vocabolario come forma ammessa.
Tra l'altro questa parola ha anche la caratteristica di assomigliare molto alla parola italiana "conforto" che ha tutt'altro significato: e' un tipico caso di "false friend", cioe' di parola di aspetto e fonetica simile ma semantica differente (la ragione sta nell'origine comune latina, tramite percorsi differenti. Infatti in passato erano frequenti i prestiti di molte parole dal latino, come noi li prendiamo oggi dall'inglese e 2 secoli fa dal francese).

Curioso e' l'esempio della parola "roulotte" di chiara origine francese... ebbene in Francia nessuno la usa, ma la casetta da campeggio a rimorchio viene chiamata "caravan" (con l'accento sulla a finale, ovvio ;) )
Siamo in presenza di una vera e propria inversione, quindi attenzione perche' le eccezioni spesso sono piu' delle regole (e molto fantasiose).


Citazione
Tornando alla tua nota, ed applicandola alla lettera, in italiano non si dovrebbe scrivere comfort, visto che la successione di vocali mf , in italiano è considerata un errore fonetico, e corretto come errore ortografico :)

comfort non e' una parola italiana, ma presa in prestito dall'inglese.
Non segue le regole di fonetica dell'italiano, ne' quelle grammaticali (ad esempio non viene declinata al plurale) perche' non e' una parola italiana. Punto.
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 22 Ottobre 2010, 15:02:17
Citazione di: -eFFe- il 22 Ottobre 2010, 10:12:59
Premesso che siamo su un forum di seduzione, dove l'espressione "comfort zone" ha un significato preciso ed un'origine precisa (USA-->lingua inglese)
Guardando il titolo del thread, noterai che non è "comfort zone" ma "zona confort".
Pertanto, sebbene permanga l'allusione alla comfort zone, il titolo di questo thread è in italiano, e non in inglese.
Quindi è lecito e corretto, l'uso di parole usate correntemente nell'italiano.
Citazione
comfort non e' una parola italiana, ma presa in prestito dall'inglese.
Non segue le regole di fonetica dell'italiano, ne' quelle grammaticali (ad esempio non viene declinata al plurale) perche' non e' una parola italiana. Punto.
Comfort, è una parola inglese presa in prestito dal francese, che è stata modificata dagli inglesi, e presa alla lettera dagli italiani.
L'aggettivo "confortevole", che sta a significare la presenza di agi e di comodità, ne è la diretta dimostrazione.
Pertanto, finchè scriverò in italiano, userò termini che appartengono all'italiano, a meno che non stia usando un significante che si riferisce ad un significato nato in contesto anglofono, che non possiede traduzione.
Esempio: byte.
Ricordo inoltre che l'inglese, oltre che essere estremamente impreciso ( si pensi all'uso inflazionato del termine "manager", anch'esso scopiazzato dal francese menager. o alle forme idiomatiche: nate come accezione da memorizxzare tal quale, perchè manca un termine specifico), deriva in grandissima parte da forme francesi deformate nella pronuncia, e successivamente nell'ortografia.

Detto ciò, siccome per quanto mi riguarda fa molto più figo parlare in modo preciso, ribadendo la mia origine latina, continuerò a chiamare gestore il "manager" del Mac Donald sotto casa, Capoarea "l'area manager", zona confort il salotto di casa, e per estensione zona confort la psicologia del pantofolaio.

Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 22 Ottobre 2010, 15:06:02
Citazione di: sfigatto il 22 Ottobre 2010, 09:51:53
M ed F vocali? :O :O :O :-x
Dopo tutta quella pappardella su derivazioni,. significati e riferimenti storici? :lol: :lol: :lol: :lol:
Ma daaaaiiiii :lol: :lol: :lol: :lol: stai proprio invecchiando... tra un po farai un termyeditoriale sulle dentiere :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

capita...  :-\
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: Naddolo il 22 Ottobre 2010, 15:07:46
Un po' di figa qua? (cit.)
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 22 Ottobre 2010, 15:46:30
Citazione di: nad84 il 22 Ottobre 2010, 15:07:46
Un po' di figa qua? (cit.)
Serve pure questo.
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: maxcavezzi il 22 Ottobre 2010, 15:47:16
Io ho sempre pensato che un punto di arrivo per un aspirante seduttore sia assimilare le cose cosi' bene nella propria vita da eliminare queste diciture:

- zona confort - inzio del sarge (cioe' disagio)
- sarge ON/OFF
- esco in missione


Cioe' se un certo modo di pensare e un certo atteggiamento caratteriale diventano tuoi non dovrai attivare o disattivare niente, sara' il tuo modo di fare normale, senza pensarci,
cioe' sarai diventato simile ai natural..  

ovviamente lo considero un punto di arrivo.
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 22 Ottobre 2010, 15:50:35
Citazione di: maxcavezzi il 22 Ottobre 2010, 15:47:16
Io ho sempre pensato che un punto di arrivo per un aspirante seduttore sia assimilare le cose cosi' bene nella propria vita da eliminare queste diciture:
E quindi?
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: -eFFe- il 22 Ottobre 2010, 16:41:18
Citazione di: TermYnator il 22 Ottobre 2010, 15:02:17
Guardando il titolo del thread, noterai che non è "comfort zone" ma "zona confort".
Pertanto, sebbene permanga l'allusione alla comfort zone, il titolo di questo thread è in italiano, e non in inglese.
Quindi è lecito e corretto, l'uso di parole usate correntemente nell'italiano

che sia lecito e' fuor di dubbio, visto che questo e' il tuo thread e che esistono le licenze poetiche e i neologismi; che sia indubbiamente corretto la vedo piu' discutibile.
Ad ogni modo chi se ne frega, nessuno qua dentro ha l'obbligo morale di avere ragione per forza :)


CitazioneRicordo inoltre che l'inglese, oltre che essere estremamente impreciso

affermazione avventata (e di parte, conoscendo la tua avversione per l'inglese e la tua simpatia per il francese...)
Non c'e' dubbio che la lingua inglese possieda una minore ricchezza di vocaboli delle lingue neolatine, ma possiede pero' tutto un campionario di forme idiomatiche e di termini letterari che difficilmente l'utente dell'inglese tecnico o giornalistico potra' incontrare (e magari chi ha studiato inglese per 13 anni si e' dimenticato).
Esistono anche lingue ben piu' ricche (e per certi versi ridondanti) anche di quelle latine, come le lingue celtiche (un proverbio gaelico recita orgogliosamente che un vero irlandese puo' riuscire a parlare per tutta la vita senza ripetere 2 volte le stesse parole :D ).
Detto questo, non vorrei che si confondesse la ricchezza verbale con la precisione.

Piccolo aneddoto a proposito della precisione, un divieto di sosta in Italia recita cosi':
"e' vietata la sosta dei velocipedi (biciclette) in aderenza al muro (art. 47-50 e 158 c.d.s.) con possibilita' di rimozione degli stessi (art. 159 c.d.s.)"

a Londra l'ho visto scritto cosi':
"se parcheggiate la bici qua, ve la portiamo via e dovete pagare per riaverla"
Azn
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: james.mar il 22 Ottobre 2010, 16:50:40
English speakers? They make it simple  :up:
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 22 Ottobre 2010, 18:52:02
Citazione di: -eFFe- il 22 Ottobre 2010, 16:41:18
affermazione avventata (e di parte, conoscendo la tua avversione per l'inglese e la tua simpatia per il francese...)
Colpo basso, e reversibile: è noto il tuo strenuo difendere l'inglese.
Peraltro, esimio collega (atteggiamose n'attimo) la Sua affermazione è errata:
perchè praticamente sono di madrelingua francese, sebbene non sia arrivato a possedere un linguaggio tecnico non avendo mai lavorato in pesi francofoni.
Citazione
Non c'e' dubbio che la lingua inglese possieda una minore ricchezza di vocaboli delle lingue neolatine, ma possiede pero' tutto un campionario di forme idiomatiche e di termini letterari che difficilmente l'utente dell'inglese tecnico o giornalistico potra' incontrare (e magari chi ha studiato inglese per 13 anni si e' dimenticato).
Continuando in questo delizioso OT, il solo fatto che una lingua debba (peraltro massivamente) ricorrere a frasi idiomatiche, dimostra che la lingua stessa non si presta a descrizioni accurate: altrimenti, perchè dare un senso extra ad una serie di parole che hanno invece un senso preciso?
Citazione
Esistono anche lingue ben piu' ricche (e per certi versi ridondanti) anche di quelle latine, come le lingue celtiche (un proverbio gaelico recita orgogliosamente che un vero irlandese puo' riuscire a parlare per tutta la vita senza ripetere 2 volte le stesse parole :D ).
Che sia questo a far si che gli irlandesi considerino gli inglesi delle mezze seghe?  :lol:
Citazione
Piccolo aneddoto a proposito della precisione, un divieto di sosta in Italia recita cosi':
"e' vietata la sosta dei velocipedi (biciclette) in aderenza al muro (art. 47-50 e 158 c.d.s.) con possibilita' di rimozione degli stessi (art. 159 c.d.s.)"

a Londra l'ho visto scritto cosi':
"se parcheggiate la bici qua, ve la portiamo via e dovete pagare per riaverla"
Azn
E questo tuo esempio, dimostra quanto sia utile possedere una lingua precisa:
se a Londra un ipotetico pedalatore avesse parcheggiato un triciclo, un monociclo o una draisienne (che appartengono tutti alla categoria velocipedi), e glielo avessero rimosso, avrebbe legittimamente potuto far ricorso.
Nonostante l'ingombro di un triciclo, sia nettamente superiore a quello di una bici  Azn
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: -Nova- il 24 Ottobre 2010, 14:47:18
Torno in topic e bestoffo il termyeditoriale perché, ribaltando la visione classica, mette alla luce un inaspettato ostacolo nei nostri percorsi di miglioramento personale: i nostri stessi successi.

Con l'entusiasmo del naufrago che trova il primo fazzoletto di terraferma a volte ci entusiasmiamo e tendiamo ad attribuire validità universali alle prime sudate conquiste. E non ci schiodiamo più dall'isoletta, senza accorgerci che neanche troppo lontano ci aspettano isole più grandi e interi continenti.
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 24 Ottobre 2010, 17:57:27
Citazione di: Nova99 il 24 Ottobre 2010, 14:47:18
Torno in topic e bestoffo il termyeditoriale perché, ribaltando la visione classica, mette alla luce un inaspettato ostacolo nei nostri percorsi di miglioramento personale: i nostri stessi successi.

Con l'entusiasmo del naufrago che trova il primo fazzoletto di terraferma a volte ci entusiasmiamo e tendiamo ad attribuire validità universali alle prime sudate conquiste. E non ci schiodiamo più dall'isoletta, senza accorgerci che neanche troppo lontano ci aspettano isole più grandi e interi continenti.

+ :up:
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: -eFFe- il 28 Ottobre 2010, 13:49:58
Citazione di: TermYnator il 19 Ottobre 2010, 13:42:47
E che le strappone, sono pasto per pu**anieri.
E che entrambe queste categorie, appartengono alla più generica "sottospecie" umana dei mezzi esseri: quelli che vivono a metà.

non ti sembra di essere un po' troppo severo?
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: TermYnator il 28 Ottobre 2010, 14:17:33
Citazione di: -eFFe- il 28 Ottobre 2010, 13:49:58
non ti sembra di essere un po' troppo severo?
Per non esserlo, dovrei negare il mio personale percorso di crescita. Ovvero affermare che stavo meglio agli inizi della mia "carriera", rispetto a come sto ora.
Onestamente, non posso dirlo: agli inizi, dipendevo da quello che facevano le donne. Se non vedevo un terreno fertile, non mi lanciavo, covando tremendi rimorsi, ed arrovellandomi ogni volta su cosa sarebbe successo se invece mi fossi proposto. Sfruttavo al meglio me stesso? No, vivevo a metà, da mezzo uomo.
Quando ho realizzato che con la perizia e le giuste modellizzazioni, si possono rovesciare situazioni che di primo acchitto giudichi sfavorevoli invece, ho cominciato a vivere appieno la vita.
Ho fatto quello che volevo, applicandomi fino al limite delle mie possibilità. Questo è vivere al 100%, da uomo "intero". Rimangono cose che non riesci a fare, ma non hai più rimorsi.
Ma se non lo avessi capito, avrei continuato a vivere nell'insoddisfazione e nel dubbio.
Detto ciò, se non facessi certe affermazioni, mentirei sapendo di mentire :)
Titolo: Re: TermYeditoriale: la zona confort
Inserito da: Shark Attack il 03 Novembre 2010, 22:42:04
mi ritrovo in un periodo in cui per il 90 % del tempo è sprecato in zona confort. Esco pochissimo, o quando vado in palestra, o quando riesco ad uscire con un ragazzo della community, perché è l'unico con cui mi sento in sintonia, anche se siamo riusciti ad uscire una volta soltanto. Da quando sono approdato su questo forum e pratico un arte marziale che adoro (Muay Thai) il mio rapporto con me stesso è migliorato. Sono più sicuro di me, la scorsa settimana sono arrivato a rispondere pure male ad un professore che mi trattava malissimo, cosa che non avrei mai fatto prima. Cerco di tenermi in forma e stò sviluppando il mio fisico, insomma inizio ad "amarmi" a volermi bene. Ma il punto è che non ho quella spinta interiore che mi inciti ad uscire, divertirmi e se và bene corteggiare (anche se per ora devo migliorare molto e non mi butterei a capofitto ad aprire una). Forse sarà mancanza di fiducia ecc. . Un'altra cosa che ho notato è che gli amici quasi li ripudio, non li sopporto. Questo perché quando propongo di andare in un luogo dove ci sia gente (soprattutto ragazze) loro si inventano la scusa di non aver mezzi preferendo stare in un parcheggio dove non c'è un anima, Alcuni sono fidanzati, alcuni preferiscono i motori, alle ragazze. Forse non ho mai sopportato il fatto che come regalo per i 18 anni davanti a tutti mi regalarono un bambola gonfiabile ridendo e dicendo:" così almeno hai una compagna con cui divertirti!" tra l'altro quella sera, c'èra la ragazza con cui ci provavo, ma con lei andò male, a causa dei miei modi troppo  sdolcinati insieme all'essenza da sfigato. Mi hai colpito nel Termydelirio quando dici nel capitolo "voglio essere me stesso"e formuli la domanda: "provati a domandare chi caxxo sei veramente?" è vero, in tutto questo tempo, ho analizzato e ho compreso che i miei fallimenti con le ragazze sono stati eseguiti dal mio modo di essere o come meglio dici te "la matrice dell'essere". Voglio cambiare, trasmettere positività alla gente, essere migliore di così, diventare un Vero Uomo, anche se come dici tu Termy è facile aspirare ad esserlo, ma la strada per diventarlo è un altro paio di maniche. E vero sarà dura, ma io non mi voglio arrendere nel perseguimento dei miei obbiettivi, Tu mi consigli qualcosa per uscire da questa zona confort? Spero di non averti rotto gli attributi con questa lunga riflessione  ;D :lol:, spero che mi risponderai, grazie in anticipo Termy  ;)
Shark Attack