TermYeditoriale: Del sentimento 1: l'innamoramento.

Aperto da TermYnator, 29 Febbraio 2012, 17:33:44

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TermYnator

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Con questa serie di 4 TermYeditoriali, intendo dare delle definizioni dei 4 stati emotivi più comuni fra persone che provano vincoli affettivi: l'innamoramento, l'amore, il possesso e la routine.
Ben lungi dal voler emulare il Maestro Alberoni (di cui consiglio la lettura a tutti), tratterò i temi secondo la mia personale esperienza, mantenendo comunque riferimenti all'opera del Maestro.

Lo stato di quiete
Una persona "normale", è in uno stato di quiete psicologica. Egli prova delle passioni, delle pulsioni, possiede abitudini, e vive ogni giorno della sua vita in modo più o meno indipendente dal contesto che lo circonda. Questo stato di quiete può anche comprendere relazioni sessuali, che sono vissute con la stessa soddisfazione del consumo di un piatto succulento. Lo stato di quiete è quindi uno stato strettamente connesso alla soddisfazione dei bisogni principali: cibo, benessere, riconoscimento e sesso.
Lo stato di quiete, sebbene possa sembrare uno stato di coscienza ideale, presenta una insidia: la routine quotidiana.

La routine quotidiana
L'essere soddisfatto nei propri bisogni vive in uno stato di torpore: di fatto, ogni suo momento è eguale al precedente. La sua vita diventa una ripetizione di eventi sempre eguali a se stessi. Per quanto soddisfacente questa ripetizione possa essere, prima o poi l'uomo soddisfatto prova noia per quello che fa. Manca un qualcosa che lo metta alla prova e risvegli il suo istinto di sopravvivenza. Manca la gratificazione dell'aver avuto successo in qualcosa di nuovo. Va da se, che l'uomo soddisfatto cominci a desiderare qualcosa di nuovo, qualcosa che riporti luce nella propria vita. In qualche modo, sta accumulando insoddisfazione.
L'uomo insoddisfatto, non sfugge a questa regola, ma anzi la verifica appieno. Egli infatti, è alla continua ricerca di soluzioni ai suoi problemi. Più questi problemi sono grandi, più sarà insoddisfatto. Minore sarà la sua capacità di risolvere i problemi quotidiani, più il vaso dell'insoddisfazione sarà colmo.
Comincerà a sperare nel fato, nell'irrazionale, o in un evento onirico che cambi la sua vita.
Sia l'uomo soddisfatto che l'insoddisfatto quindi, prima o poi provano il desiderio di qualcosa di trascendente, di assolutamente diverso e nel contempo di difficile.

La fase di rivoluzione
Alberoni sostiene che un uomo "gonfio" come i due che ho descritto, arrivi quindi a desiderare fortemente uno stravolgimento nella propria vita. Egli definisce questo stato d'animo come quello che precede una fase di rivoluzione. Fase nella quale egli troverà l'energia per rimettere in discussione le proprie abitudini, ricominciando una nuova fase della vita. Ma per scatenare la fase di rivoluzione, occorre un catalizzatore: l'alter ego sessuale.

L'innamoramento.
L'innamoramento è quel periodo di tempo che parte dalla conoscenza dell'amata, fino allo stabilizzarsi dell'individuo nella dimensione di coppia: l'amore. L'innamoramento è sintomatico, e èuò essere descritto in modo abbastanza semplice:
1)  Sensazione di forte bisogno dell'altro.
2) Umore altalenante.
3) Sensazioni fisiche incontrollabili che si manifestano quando si vede l'altro o se ne parla.
Tachicardia (accelerazione del ritmo cardiaco), rossori facciali e accelerazione della peristalsi intestinale (sensazione di sconvolgimento ventrale o gastrico. Le famose "farfalle nello stomaco"). Ovvero tutte manifestazioni della presenza di adrenalina in eccesso.
4) Alterazione del comportamento.
L'innamorato, agli occhi di estranei sembra un deficiente: sta con la testa fra le nuvole (pensa sempre all'alter ego sessuale), tende a perdere il senso del tempo (quando guarda l'amata, può farlo per interi minuti senza dire nulla), assume comportamenti infantili (diventa possessivo, geloso, perde spesso il senso critico delle proprie azioni), e spesso regredisce nel comportamento (spesso, gli innamorati parlano imitando i bambini).
5) Facies fascinata.
L'espressione inebetita dell'innamorato è evidente. Così come è evidente il suo stato di estraneazione dal mondo. Egli vive un rapporto con se stesso totale, per mezzo dell'amata.
6) Tendenza a fare cazzate.
L'innamorato è talmente appagato, da perdere freni inibitori  quali pudore e decenza. Questi freni, servono per evitare di subire giudizi negativi dalla società. Di fatto, l'innamorato comincia diventare indipendente dal giudizio degli altri, preparando così il terreno per i futuri stravolgimenti . Di fatto, non regola più il proprio comportamento in modo razionale, ed assume atteggiamenti "ossessivo/compulsivi". Telefona all'alter ego sessuale spessissimo, freme esageratamente nell'attesa di incontrarlo, e quando si stacca da esso, entra in una sorta di sofferenza da privazione. Spesso, gli innamorati smettono di mangiare quando non stanno accanto all'amata.

L'innamoramento è quindi una fase di dipendenza totale, nella quale l'individuo riprogramma il proprio comportamento, perdendo spesso tutti i condizionamenti che fino a quel momento lo avevano forgiato.

Cause del comportamento alterato
I motivi che decretano lo scattare dell'innamoramento per tale o tale persona, sono formalmente sconosciuti.
Personalmente, penso che essi derivino dal fatto che l'oggetto dell'innamoramento possegga determinate qualità fondamentali in percentuali precise. Non è un caso, se spesso la gente si innamora di persone che in qualche modo, rispecchiano il comportamento dei modelli sessuali presenti in famiglia. La singolarità, è che ci si innamora del modello con il quale si ha il conflitto più grande. Dal punto di vista fisico, penso invece che si tenda sempre a d un certo edipismo nella scelta del partner. Come a proseguire una linea filogenetica.

segue...

EDIT: In blu scuro ho rimesso una parte persa nel formattare il testo.
Ultima modifica: 29 Febbraio 2012, 17:52:41 di TermYnator
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AlterEgo

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Citazione di: TermYnator il 29 Febbraio 2012, 17:33:44
l'alter ego sessuale.

sarebbe la donna?

domanda: è necessaria una sorta di innamoramento in un rimorchio?


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Kant

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Qualcuno ipotizza già l'idea di una complementarità genetica, riconoscibile dai tratti fenotipici.
Chissà cosa scopriranno le neuroscienze e la genetica nel futuro prossimo.
Tra l'altro tutti i sintomi che hai elencato sono già stati dimostrati essere causati da una precisa routine di produzione d'ormoni programmati che danno una precisa scaletta di come le cose devono andare, e non si scappa di lì....

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Citazione di: kant il 01 Marzo 2012, 13:31:33
Qualcuno ipotizza già l'idea di una complementarità genetica, riconoscibile dai tratti fenotipici.
Chissà cosa scopriranno le neuroscienze e la genetica nel futuro prossimo.
Tra l'altro tutti i sintomi che hai elencato sono già stati dimostrati essere causati da una precisa routine di produzione d'ormoni programmati che danno una precisa scaletta di come le cose devono andare, e non si scappa di lì....

ammazza! siamo peggio dei computer!


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TermYnator

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Citazione di: AlterEgo il 01 Marzo 2012, 12:20:34
sarebbe la donna?
L'alter ego sessuale per noi è la donna. Ma per altri potrebbe anche essere un uomo (i ghèi): si innamorano pure loro.
Citazione
domanda: è necessaria una sorta di innamoramento in un rimorchio?
Domanda interessante.
Non posso negare che in quasi tutti i rimorchi che ho fatto, c'era un principio di infatuazione. Ovvero qualche lieve segno di innamoramento. Queste sensazioni potenziano e facilitano la ferotecnica in modo drammatico, oltre a darti una sorta di stato di felicità che ti spinge a persistere nell'azione.
Se questo stato di cose non si verifica, il rimorchio diventa "freddo", e si va avanti solo per mestiere, o perchè la tipa è tremendamente bona. Se non si ha "mestiere", o la tipa non è poi così arrapante, si molla l'osso per noia.
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#5
Citazione di: kant il 01 Marzo 2012, 13:31:33
Qualcuno ipotizza già l'idea di una complementarità genetica, riconoscibile dai tratti fenotipici.
Chissà cosa scopriranno le neuroscienze e la genetica nel futuro prossimo.
Il concetto è in qualche modo sottinteso. Infatti ho scritto:
Come a proseguire una linea filogenetica.
Va da se, che nel mio linguaggio a-filosofico,  "filogenesi" vada inteso in senso evolutivo, ovvero tassonomico.
Giustamente usi il termine "fenotipo" (caratteristiche sviluppate dall'individuo sulla vase del proprio patrimonio genetico, influenzabili da fattori esterni). Va però notato che il fenotipo non corrisponde in modo esatto al genotipo. Ad esempio, un culturista ha un fenotipo che non sarà trasmesso al figlio: la sua muscolatura è infatti costruita in palestra.
Io però sono anche convinto (i genetisti salteranno sulla sedia, ma è nota la mia scarsa propensione al politically correct) che il genotipo abbia influenze di base sul comportamento. a livello fenotipico, è quindi possibile simulare caratteristiche genetiche che non si posseggono.
Essendo il gap comportamentale fra fenotipo e genotipo,inducibile dall'ambiente, non necessariamente questo cambiamento porta vantaggi: da qui il concetto di Immagine Virtuale ed Immagine Reale doviziosamente spiegato in ADM.
Si comprende quindi facilmente il mio noto assioma sulla seduzione:
"La seduzione è capire cosa una persona vuole, e farglielo vedere".

Chi ha un gap fra ciò che è e ciò che appare, deve quindi correggerlo, per poi trovare l'ambiente nel quale è alpha relativo.

Citazione
Tra l'altro tutti i sintomi che hai elencato sono già stati dimostrati essere causati da una precisa routine di produzione d'ormoni programmati che danno una precisa scaletta di come le cose devono andare, e non si scappa di lì....
OK. Quello che nessuno ha ancora dimostrato è però il meccanismo di base. Si sa perfettamente come viene liberata ossitocina, come viene liberata adrenalina etc. Ma ci sono solo speculazioni sul perchè ci si innamori. Si cominciano solo ora a paventare relazioni fra psiche e organi come l'ipotalamo, che sono stati sempre considerati responsabili di meccanismi involontari. Di fatto, esistono prove lampanti di questa correlazione: basti prendere un santone indiano, e seppellirlo per 5 giorni in una cassa per rendersene conto... Prima o poi, le dimostrazioni arriveranno.
Ultima modifica: 01 Marzo 2012, 15:32:29 di TermYnator
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Citazione di: TermYnator il 01 Marzo 2012, 15:26:52

Io però sono anche convinto (i genetisti salteranno sulla sedia, ma è nota la mia scarsa propensione al politically correct) che il genotipo abbia influenze di base sul comportamento. a livello fenotipico, è quindi possibile simulare caratteristiche genetiche che non si posseggono.



Puoi spiegarti meglio, magari con qualche esempio? thanks..
La poesia prudente
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durano
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Citazione di: TermYnator il 29 Febbraio 2012, 17:33:44
Egli vive un rapporto con se stesso totale, per mezzo dell'amata.

L'innamoramento è quindi una fase di dipendenza totale, nella quale l'individuo riprogramma il proprio comportamento, perdendo spesso tutti i condizionamenti che fino a quel momento lo avevano forgiato.
Nella fase d'innamoramento vediamo realmente chi siamo ?
I condizionamenti che ci hanno forgiato sono spesso irrazionali, di difesa, se intendiamo i condizionamenti sociali, culturali e psicologici. La fase di riprogrammazione del comportamento dunque è un azione cosciente rispetto al nostro vero essere ? ( riuscendo a sbattercene dei condizionamenti )
Inoltre, dato che i condizionamenti influenzano le scelte, è possibile che la scelta che a noi pare più vera, risulti in realtà una verità tangente alla verità e non la verità stessa ? ( scusa il gioco di parole )

Citazione di: TermYnator il 29 Febbraio 2012, 17:33:44
La singolarità, è che ci si innamora del modello con il quale si ha il conflitto più grande.
Odi et amo. Ho notato che le persone con le quali vado in conflitto, sono spesso persone che evidenziano una caratteristica della mia personalità che non riesco a vedere (o accettare ?), oppure che ho eliminato parzialmente e che vedo riaffiorare. E' difficile da spiegare, ma non si tratta di invidia. Esiste una spiegazione scientifica a questo fenomeno ?
Perdonami ma ho un altra domanda riguardo all'innamoramento! Ci sono periodi in cui mi innamoro 3/4 volte al giorno, di ragazze perfettamente sconosciute o con le quali scambio qualche battuta, però sempre semisconosciute. A cosa potrebbe essere dovuto ?

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Citazione di: sofficemaremoto il 01 Marzo 2012, 15:32:39
Puoi spiegarti meglio, magari con qualche esempio? thanks..
La religione cristiana ha portato all'egocentrismo cosmico, mentre la scienza del pensiero all'assolutismo del pensiero rispetto alla natura. Queste due correnti di pensiero, hanno generato una aberrazione terribile: quella che l'uomo derivi la totalità dei suoi comportamenti dall'educazione e dal pensiero. L'etologia, smentisce questo assioma, ed induce a pensare che le cose stiano diversamente.
IMHO, l'uomo, con tutti i distinguo dovuti alla differenziazione geografica, non fa eccezione. Chiaramente, questa visione è rigettata dalla scienza ufficiale per motivi storici: è infatti estremamente pericolosa.

E' abbastanza semplice constatare che qualsiasi popolazione animale isolata, sviluppa variazioni genetiche. Questo principio, è alla base dell'evoluzione degli esseri viventi all'ambiente. Una popolazione isolata, alla lunga può quindi sviluppare anche comportamenti trasmissibili in via genetica (genitore->figlio) che costituiscono un adattamento all'ambiente. Altri comportamenti (la maggior parte nell'uomo) sono invece trasmessi orizzontalmente (fra individui della stessa specie). La risposta alla pressione selettiva, può quindi avvenire sia con adattamenti materiali dell'individuo (forza, dimensioni etc), sia con comportamenti.
Un esempio, può essere la differenza di canto di alcune specie di uccelli. L'uccello che appartiene alla sub popolazione X, si differenzia dagli altri per mezzo del canto, e per questo viene riconosciuto dalle femine che posseggono la medesima particolarità nell'ambito del pool genetico della specie.
Se creassimo in laboratorio un uccello marpione, interessato a trombarsi più "uccelle" possibile, la prima cosa che dovremmo fare, è insegnargli i diversi canti, in modo da fare quello giusto di fronte all'uccella ricettiva a quel canto.
E' altresì  interessante notare come si possano evidenziare connessioni fra sentimento e genetica alla luce della teoria della Kin Selection (Cfr John Maynard Smith, e Richard Dawkins).
L'amore tutelativo dello zio nei confronti del nipote, non è infatti altruistico, ne tantomeno nobile.
Lo zio che tutela il nipote (raccomandandolo, o conferendogli privilegi), non fa altro che porre il nipote in condizione di sopravvivere meglio degli altri. Cosa che in natura, gli consentirà di riprodursi meglio degli altri.
In sintesi, lo zio attua una pressione selettiva indiretta sui membri delle altre famiglie.
Il perchè di tutto ciò, è insito nel patrimonio genetico del nipote: egli infatti, possiede lo 0.25 % del patrimonio genetico dello zio. aiutando il nipote, lo zio di fatto propaga una parte dei suoi geni, che da questo comportamento traggono un vantaggio evolutivo.
Lo zio che non ha figli, ha quindi come unica via per la propagazione dei propri geni la tutela dei nipoti.
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Citazione di: BoseM. il 01 Marzo 2012, 15:39:05
Nella fase d'innamoramento vediamo realmente chi siamo ?
I condizionamenti che ci hanno forgiato sono spesso irrazionali, di difesa, se intendiamo i condizionamenti sociali, culturali e psicologici. La fase di riprogrammazione del comportamento dunque è un azione cosciente rispetto al nostro vero essere ? ( riuscendo a sbattercene dei condizionamenti )
Io penso che quando ti innamori, stai semplicemente entrando in un comportamento codificato nei tuoi geni: un programma. Provi un legame forte, perchè grazie a questo legame rimarrai attaccato alla tua compagna e tutelerai la prole. L'emozione è quindi uno strumento in mano ai tuoi geni.
Va da se, che se hai subito condizionamenti ambientali che ti impedirebbero di attuare questo programma, il programma debba rimuoverli. Conseguentemente, tendi a non percepire più come limiti quelli che ti hanno consentito di sopravvivere come single, ma vedi i limiti nell'ottica di vivere come padre.
Un esempio, è l'aggressività. ad esempio, se prendiamo un individuo di piccola taglia eccessivamente remissivo ( e sopravvissuto imparando ad evitare i conflitti fisici), da padre difficilmente riuscirebbe a sfamare la prole: si farebbe fregare il cibo da chiunque. Quando si innamora invece, può anche diventare aggressivo, soprassedendo a qualsiasi condizionamento. Di fatto, si riappropria del suo comportamento naturale, in barba a quello acquisito.
Citazione
Inoltre, dato che i condizionamenti influenzano le scelte, è possibile che la scelta che a noi pare più vera, risulti in realtà una verità tangente alla verità e non la verità stessa ? ( scusa il gioco di parole )
Impossibile dare una risposta sensata: dipende dai casi. L'imprenditore cinquantenne che scappa con la segretaria ventenne mollando moglie e figli, è socialmente riprovevole. Ma da un punto di vista evolutivo, sta facendo il suo lavoro. Quale è il punto di vista corretto?
Citazione
Odi et amo. Ho notato che le persone con le quali vado in conflitto, sono spesso persone che evidenziano una caratteristica della mia personalità che non riesco a vedere (o accettare ?), oppure che ho eliminato parzialmente e che vedo riaffiorare. E' difficile da spiegare, ma non si tratta di invidia. Esiste una spiegazione scientifica a questo fenomeno ?
Forse esiste una spiegazione psicologica: vai in conflitto con persone che evocano conflitti che hai vissuto con le figure di riferimento. Spesso però, si cerca la relazione con queste persone per risolvere il conflitto.
Citazione
Perdonami ma ho un altra domanda riguardo all'innamoramento! Ci sono periodi in cui mi innamoro 3/4 volte al giorno, di ragazze perfettamente sconosciute o con le quali scambio qualche battuta, però sempre semisconosciute. A cosa potrebbe essere dovuto ?
al fatto che sei MdP...  :lol:
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