Storie di Uomini e Seduttori: Porfirio Rubirosa

Aperto da Astruso, 23 Maggio 2018, 07:01:58

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Astruso

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PORFIRIO RUBIROSA

Per conquistare le donne ricche non serve essere ricchi, basta sembrarlo...

-Porfirio Rubirosa

Di lui si è detta ogni cosa, secondo alcuni fu diplomatico, pilota automobilistico, agente segreto, poeta e atleta di gran fama, ma a detta di altri fu faccendiere, vitaiolo, gigolò e persino killer su commissione.
Considerato da molti come il capostipite dei Playboy internazionali, Rubirosa ha ispirato personaggi letterari come James Bond e il suo stile si è presto mutato nel canone universale dei seduttori moderni.
Tra le sue conquiste figurano nomi come Marilyn Monroe e Zsa Zsa Gabor, tra le sue amicizie si mischiano celebrità, criminali, dittatori e artisti d'ogni genere.
La vita Porfirio Rubirosa è ad oggi un enigma, vi confesso che trovare fonti certe e immuni dai pettegolezzi e dalle leggende è stato difficilissimo!
Ripercorreremo dunque la vita fastosa ed eccentrica di questo grande seduttore, dalla sua infanzia dorata nella Repubblica Dominicana fino all'impatto fatale della sua Ferrari contro un castagno di Parigi.

IL CONTESTO

Ci troviamo nei Caraibi, negli anni tesi della Guerra Fredda, in particolare nella Repubblica Dominicana.
È uno Stato povero, il popolo vive da anni sotto il potere incontrastato di Rafael Trujillo Molina, un dittatore feroce a capo di una giunta militare altrettanto sanguinaria.
Trujillo è un fervido anticomunista pronto a sterminare gli oppositori politici in un batter d'occhio, egli ha trasformato la Repubblica Dominicana in un autentico regime del terrore, dove le persecuzioni sono affidate a gruppi paramilitari di inaudita ferocia e l'intera opinione pubblica è veicolata al culto della sua persona.
Trujillo cerca di flirtare con gli Stati Uniti, per ottenere appoggio politico e finanziamenti, mentre al contempo fomenta una politica autarchica e repressiva che porterà alla morte centinaia di migliaia tra oppositori, dissidenti e soprattutto persone comuni.
Ad oggi, la cosiddetta "Era di Trujillo" è ricordata dai dominicani come un'epoca di massacri e di terrore, ma anche di progresso economico e prosperità, generando un contrasto fortissimo nell'eredità storica del piccolo paese caraibico.
In questo contesto, assai anomalo e brutale, muoverà i suoi primi passi Porfirio Rubirosa.

L'UOMO

Porfirio Rubirosa nasce nella Repubblica Dominicana il 22 gennaio del 1909.
Suo padre è un ufficiale dell'Esercito povero e violento, da tempo a capo di un'unità paramilitare al soldo del governo, l'uomo si vedrà poi premiato dei suoi discutibili servigi con la carica di console dominicano nella città di Parigi.
Rubirosa cresce pertanto nella capitale francese, da giovane vive all'ombra di suo padre, considerato da molti un donnaiolo ed un lacchè agli ordini dell'alta borghesia caraibica.
La famiglia Rubirosa vive nell'agiatezza grazie alla professione del Padre e lo stesso Porfirio, appena quindicenne, intreccia rapporti focosi con le giovani ragazze dell'alta borghesia parigina e si dedica a moltissimi sport come pugilato, automobilismo, polo e caccia...
A diciott'anni, rientra nella Repubblica Dominicana per iniziare gli studi in Giurisprudenza ma la vocazione forense si spegne presto in favore delle sue aspirazioni militari.
Entra così nell'esercito (probabilmente grazie alle influenze di suo padre) e si diploma come ufficiale presso l'accademia militare della Repubblica Dominicana.
Il rigore della vita di caserma non frena affatto le sue aspirazioni mondane, continua dunque a frequentare feste e ricevimenti, dove si distingue come un giovane raffinato e seducente.
Nel 1931 si infiltra furtivamente nel migliore golf-club di Santo Domingo, il suo obbiettivo è semplice: Stringere la mano di Rafael Trujillo Molina, il temuto dittatore.
Trujillo, seppur spaventato dall'inoccultabile ambizione di Rubirosa, cade preda del fascino del giovane ufficiale e lo nomina su due piedi tenente della Guardia Presidenziale (suscitando le ire dei presenti).
Nonostante ciò possa sembrare un piano ben orchestrato d'un arrivista, invece non è che l'inizio di una macchinazione ben più grande...
Trovandosi a capo di una scorta faraonica, Rubirosa ha libero accesso alle stanze private del dittatore e della sua famiglia, in particolare a quelle della giovane Flor Trujillo, figlia diciassettenne del dittatore.
Rubirosa conosce tutti i segreti del tiranno e spesso si prodiga in consigli e suggerimenti assai ben accetti da Trujillo, per questo Rubirosa non può essere ucciso come il resto dei "traditori" che turbano i sogni del dittatore (sotto il regime di Trujillo, molti gerarchi e faccendieri venivano uccisi e torturati per aver "tradito" la fiducia del leader, spesso per ragioni irrisorie e dietro prove inesistenti).
La giovane Flor, terrorizzata dall'idea di perdere il suo amato, ricatta suo padre: Se questi farà uccidere Rubirosa, la ragazza avvertirà la Stampa dello scandalo e poi si toglierà la vita.
Il prezzo è troppo alto e il vecchio dittatore accetta che l'uomo sposi sua figlia.
L'esperienza nella guardia presidenziale si conclude col matrimonio dei due, Trujillo esige però una dimostrazione di fedeltà: Commissiona a Rubirosa l'omicidio di un avvocato passato alla dissidenza (Secondo le fonti il delitto sarà soltanto presenziato da Rubirosa, ma non compiuto materialmente).
In ossequio al suo "successo" viene nominato ambasciatore. La sua destinazione è Berlino, dove incontra personalmente Adolf Hitler e molti altri statisti dell'epoca durante le olimpiadi del 1936.
Le numerose conquiste clandestine, le spese folli e l'abitudine al gioco d'azzardo fanno sì che la giovane moglie sia presto esasperata da tale condotta.
La reazione di Trujillo è inflessibile: Solleva Rubirosa dall'incarico, ordina il divorzio e l'esecuzione forzosa di tutti i suoi beni in terra dominicana, infine invia a Parigi un commando di sicari per ucciderlo.
Nell'ottobre dello stesso anno la Spagna cade vittima di una guerra civile.
Rubirosa è scampato ai sicari di Trujullo, vive a Parigi senza soldi ne proprietà, salvo un'auto con targa diplomatica e un passaporto del ministero degli Esteri...
L'idea è fulminea: Mette su una banda di avventurieri e si reca in Spagna fingendosi ambasciatore, dove ruba un ingente quantità di gioielli e li trasporta oltreconfine con l'automobile dell'ambasciata dominicana, dopo diversi "viaggi" la banda accumula un capitale.
Tornato a Parigi ricicla la refurtiva e si da alla bella vita.
Nel 1942, in piena guerra mondiale, vende a caro prezzo passaporti dominicani agli ebrei in fuga mentre coltiva relazioni ipocrite con ufficiali nazisti del tutto ignari e scamperà ad un attentato della Resistenza diretto proprio ad uno di essi.
Dopo la guerra seduce e sposa Doris Durke, figlia di un magnate americano del tabacco, i due divorziano presto a causa della sua relazione clandestina con l'attrice Tza-Tza Gabor, che sarà sedotta in un albergo di New York dove, per ironia della sorte, soggiornava anche Trujillo, allora in visita ufficiale negli Stati Uniti.
Il dittatore assiste al corteggiamento nel corridoio ed esclama ai suoi fedelissimi: "Quest'uomo è il miglior bugiardo che abbia mai visto, lo rivoglio con me!".
Rubirosa è dunque riabilitato seduta stante in veste di ambasciatore, ma dovrà nuovamente dimostrare la sua lealtà al feroce Trujillo: Egli lo incarica di uccidere un docente universitario dominicano rifugiatosi a Los Angeles.
Il docente scompare nel nulla, il seduttore e il despota sono di nuovo amici (In futuro Rubirosa negherà sempre ogni implicazione con la sparizione dell'accademico).
Rubirosa viene inviato in rappresentanza diplomatica presso gli Stati Uniti, l'Italia, l'Argentina, la Francia, Cuba (durante la Rivoluzione) e il Portogallo.
Nel 1953 sposa la milionaria Barbara Hutton, pur mantenendo una relazione clandestina con la sua ex moglie e con altre donne.
Nel 1956 i due divorziano e Rubirosa torna da Tza-Tza Gabor in veste di "amante" eppure l'idillio dura assai poco: La tradisce subito con un'altra donna, l'attrice Odile Rodin appena diciannovenne.
Quattro anni dopo, gli Stati Uniti tentano di sbarazzarsi del sanguinario Trujillo, applicando sanzioni economiche alla Repubblica Dominicana.
Rubirosa tenta di incontrare J.F. Kennedy per ristabilire le relazioni, ma senza alcun successo.
Il navigato diplomatico fiuta allora qualcosa...
Dopo poche ore le radio americane annunciano l'assassino del presidente Trujillo per mano di un gruppo di congiurati.
Il "Re" è morto e con lui il suo sanguinario regime.
È la fine. Rubirosa perde l'immunità diplomatica e viene accusato di due omicidi ma viene assolto per mancanza di prove.
La sua vita inimitabile continua a spasso per le grandi città del mondo tra seduzione, corse automobilistiche, lussuosi soggiorni e spese incalcolabili.
L'epilogo lo coglie all'improvviso, in una piovosa notte parigina nel 1965...
La sua Ferrari 250GT sbanda a folle velocità lungo l'asfalto bagnato e si guadagna un terribile impatto contro il fusto di un albero.
Il cinquantaseienne Porfirio Rubirosa viene estratto privo di vita dal groviglio di lamiere.
L'epopea del seduttore si conclude e dalle lamiere fumanti sorge un mito.

IL SEDUTTORE

Sintetizzare le qualità di un seduttore del genere, vi confesso, è terribilmente difficile quanto necessario...
Innanzitutto, l'aspetto fisico era suo il grimaldello universale: Un corpo degno d'un uomo che praticò ogni singolo sport a cui si conferiva un alone di "virilità" (boxe, safari, automobilismo, nuoto, equitazione. canottaggio, polo...) tanto che ebbe una cura letteralmente maniacale per il suo aspetto. Non a caso l'abbigliamento era composto da abiti d'alta sartoria cuciti su misura, mai volgari e sempre in linea con i più rigidi canoni d'eleganza europei.
Le seduzione avveniva dopo un intenso gioco di sguardi, essa era caratterizzata da una cavalleria fuori dal tempo (a tratti persino innocente, con mazzi di fiori, poesie e lettere d'amore) alternata ad un sarcasmo di inaudita ferocia, un'umorismo brillante e una cultura enciclopedica che gli consentiva di discutere con qualsiasi donna.
L'avvicinamento e il contatto erano gestiti sempre con apparente casualità, eleganza e spontaneità, anche se Rubirosa pianificava nei dettagli ogni singola mossa al limite dell'ossessione, tanto da rendere inscindibile la seduzione da qualsiasi altro aspetto della sua vita, eppure non ci è dato sapere se dietro il talento di Rubirosa sussistesse una tecnica vera e propria o un talento al limite del patto col diavolo...
Ogni donna serviva a schiudere un mondo di conoscenze e personalità influenti che a sua volta garantivano a Rubirosa più influenza, più ricchezza e ancor più opportunità di sedurre altre donne.
Rubirosa non ebbe un metodo, quanto un "Sistema Perfetto" atto a rendere inutile qualsiasi spiegazione, ciononostante tenterò comunque di riassumere le sue doti più celebri...

La Bellezza

Il suo corpo era il palcoscenico dove recitava alla perfezione.
Costruito, forgiato e perfezionato con l'esatto scopo di sedurre: Sport, cura del corpo, impeccabilità di un vestiario dove l'eleganza non soffocava mai la personalità.

Il Talento

Mi si perdoni la banalità...
Fu un dono naturale, un sistema perfetto di capacità innate sposato ad una tecnica collaudata nel tempo e perfezionata fino all'irraggiungibile.
Ogni singolo dettaglio della sua persona era estroflesso nella seduzione e racchiuso in un regime volto alla conquista femminile, fu un seduttore animato da una dedizione totalmente "monastica" a cui dedicò l'intera vita.

La Personalità

Nonostante non abbia fatto altro che sedurre, Rubirosa fece tantissime esperienze nel corso della sua vita.
Quest'enorme pletora di ricordi, idiomi, suggestioni e memorie, traspariva con molta facilità nei suoi corteggiamenti: Lo si vedeva passare dalla lingua francese all'inglese con assoluta disinvoltura, spesso dava la sensazione di "Aver visto tutto due volte" ma senza dover mai mentire.
Non avendo dedicato tempo agli studi, non ha mai finto di sapere cose che in realtà non sapeva, tutt'altro... Il suo vantaggio risiedeva nella capacità di tramutare in conoscenza le particolarissime esperienze da lui vissute in prima persona.

La Pianificazione

Ogni singolo evento della sua vita è stato pianificato nei minimi dettagli in una concatenazione che lascia trasparire una padronanza assoluta di se stesso, della donne e delle dinamiche sociali.
Ad esempio, per sedurre Tza-Tza Gabor nell'hotel, affittò tutte le suite di quel piano pur di incontrarla "casualmente" nel corridoio deserto (un cliché ripreso tra l'altro in molti film moderni).
L'unica suite già prenotata era quella dell'entourage di Trujillo, pertanto il dittatore si trovò obbligato ad assistere alla scena e ad ammettere il talento manipolatorio di Rubirosa, tanto da volerlo di nuovo al suo servizio.

La Fama

C'è da dire che i suoi 6 matrimoni gli fruttarono molto danaro e altrettanta notorietà mediatica, al punto che il suo stile di vita divenne presto il marchio di fabbrica delle sue conquiste.
Nel "Jet-Set" tutti sapevano chi fosse, eppure nessuna donna osava resistere al suo fascino.

La Velocità

Si è cimentato in ogni attività attribuibile ad un uomo "virile".
Nelle relazioni con le sue amanti, dopo il corteggiamento, si mostrava estremamente deciso, possessivo e a tratti persino iracondo (alcune amanti, oltre che i baci, ricevettero qualche ceffone).
La sua virilità si esprimeva soprattutto attraverso la velocità, egli era un pilota automobilistico, un cavallerizzo e un giocatore di polo, aveva pertanto una familiarità con questo concetto al punto tale che la sua seduzione fu sempre e comunque velocissima.
Riuscì a sedurre, baciare e compromettere la figlia di Trujillo prima di una passeggiata a cavallo: Dopo averla raggiunta nella stalla, curandosi che non vi fosse nessuno a parte lei, riuscì a sedurla in soli venti minuti (il tempo esatto che la ragazza impiegava di solito a indossare gli stivali e a sellare il cavallo) tanto che lo stesso Trujillo, fuori dalla stalla, non sospettò nulla...

Per motivi di spazio mi sono limitato alle qualità più eclatanti, sono certo che la sola lettura della biografia possa bastare a fornire numerosi spunti di riflessione...

FONTI E APPROFONDIMENTI:

In italiano c'è molto poco in Rete, gran parte delle fonti sono disponibili in spagnolo (diverse biografie pubblicate da editori latinoamericani e ispanici ed altrettanti articoli di giornale) e spesso sono consultabili via Internet, lo stesso con l'inglese.
Per chi volesse approfondire la figura di Trujillo è consigliato il romanzo di Mario Vargas Llosa "La Festa del Caprone" (si trova in tutte le librerie e ne è stato tratto un film, quest'ultimo non doppiato in italiano) dove l'autore da un immagine molto negativa di Rubirosa, giudicato al pari di un arrivista colluso col regime.

PS:

Scusatemi per la lunghezza del post, ma la complessità del personaggio e la contraddittorietà di molte fonti ha richiesto un lavoro abbastanza duro e una rielaborazione piuttosto combattuta  :-\.
Vi ringrazio per la lettura e vi do appuntamento al prossimo personaggio!  O0

Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella

-C. Bukowski

TermYnator

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#1
Bellissimo come tutti gli altri. Causa GDPR l'ho letto solo ora.
Pensa che sento parlare di quest'uomo fin da quando avevo 8/10 anni, ovvero quando i miei genitori comprarono il primo hi Fi, un europhone integrato con il quale sentire i 33 giri. Il mio preferito era un disco di Fred Buscaglione, con la sua celebre quanto ironica "Porfirio Villarosa".
Mia madre mi raccontò delle vicende di quest'uomo leggendario capace di sedurre le grandi star dell'epoca. E per grandi star si parla di fenomeni ad oggi poco comprensibili. Complimenti + :up:




<3
Ultima modifica: 24 Maggio 2018, 21:13:42 di TermYnator
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Astruso

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Con Buscaglione sfondi una porta aperta  8)
Ora che ci penso la cosa terribilmente bizzarra è che entrambi morirono in circostanze del tutto identiche, ovvero un incidente d'auto in piena notte dopo una serata di baldoria...
Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella

-C. Bukowski

El mudo

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Citazione di: TermYnator il 24 Maggio 2018, 21:10:14
Bellissimo come tutti gli altri. Causa GDPR l'ho letto solo ora.
Pensa che sento parlare di quest'uomo fin da quando avevo 8/10 anni, ovvero quando i miei genitori comprarono il primo hi Fi, un europhone integrato con il quale sentire i 33 giri. Il mio preferito era un disco di Fred Buscaglione, con la sua celebre quanto ironica "Porfirio Villarosa".
Mia madre mi raccontò delle vicende di quest'uomo leggendario capace di sedurre le grandi star dell'epoca. E per grandi star si parla di fenomeni ad oggi poco comprensibili. Complimenti + :up:




<3
Vado OT.
Quando ci fai un bel topic su cosa significa essere palledotati nella vita, oltre che nella seduzione?

<3

El mudo