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Perche' bisogna fingere?

Aperto da Jason N. Dohring, 26 Aprile 2010, 00:44:09

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Jason N. Dohring

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Piccola considerazione veloce che ha fatto scaturire la mia ex:

quando una persona non ci piace troppo o la conosciamo da poco e non sappiamo cosa aspettarci tendiamo ad essere piu' seduttivi non la assilliamo,siamo una novita',cerchiamo di essere il meglio e non di convincerla che siamo il meglio

quando una persona ci piace pesantemente tendiamo ad essere meno seduttivi :la assilliamo con 300 messaggi,la annoiamo con troppe attenzioni, ce la prendiamo per st*onzate,perdiamo la lucidita',ci facciamo mille seghe mentali,facciamo 100 errori,cerchiamo di convincerla che siamo il meglio e non gli dimostriamo che siamo il meglio

quindi se vogliamo una persona bisogna non farsi coinvolgere emotivamente troppo o se accade comunq fingere che non ci piaccia troppo...

inoltre questo pensiero non tiene conto del fatto che la ragazza potrebbe essere diversa dalla media quindi comunq bisogna vedere i gusti delle HB...

cosa ne pensate?
l'unico modo per diventare un giocatore furbo e' giocare contro giocatori piu' furbi di te...

comportati come se avessi 1000 donne e avrai 1000 donne...

TermYnator

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Citazione di: Jason N. Dohring il 26 Aprile 2010, 00:44:09
Piccola considerazione veloce che ha fatto scaturire la mia ex:

quando una persona non ci piace troppo o la conosciamo da poco e non sappiamo cosa aspettarci tendiamo ad essere piu' seduttivi non la assilliamo,siamo una novita',cerchiamo di essere il meglio e non di convincerla che siamo il meglio

quando una persona ci piace pesantemente tendiamo ad essere meno seduttivi :la assilliamo con 300 messaggi,la annoiamo con troppe attenzioni, ce la prendiamo per st*onzate,perdiamo la lucidita',ci facciamo mille seghe mentali,facciamo 100 errori,cerchiamo di convincerla che siamo il meglio e non gli dimostriamo che siamo il meglio
...
cosa ne pensate?

Che hai perfettamente ragione.
Il problema è legato all'interesse che nutri, ed alla conseguente paura di perderla.
E' il classico meccanismo che usano per renderti zerbino se non fai quello che dicono loro.
Non ricordo bene ne dove ne quando (cerca di capirmi, ho un'ètà... :lol:  ), scrissi:

L'unica regola saggia per capire se quello che ci chiede una donna va fatto o meno, è capire se per noi darle ascolto, comportra un semplice compromesso, o piuttosto un sacrificio.
Se una donna mi chiede di rifare il letto la mattina, anche se non l'avrei mai fatto, non mi comporta uno svantaggio, ma al massimo un vantaggio. E' un compromesso.
Se una donna mi chiede di esserle fedele, perchè sofrirebbe se non lo fossi, indubbiamente compio una rinuncia: non posso rimorchiare. Ma dal momento che si rimorchia per avere donne, se se ne ha una che ci rende felici, può essere considerato logico lo smettere di rimorchiare avendo una donna.
Quindi la mancanza del rimorchio mi consente in realtà un vantaggio. In questo caso, lo smettere di rimorchiare non è quindi un sacrificio, ma un compromesso.
Queste sono cose accettabili, perchè hanno una logica: quindi sono compromessi che facciamo adattandoci per quieto vivere ad un'altra logica.

Ma se io fossi un pittore famoso, che guadagna il giusto esprimendosi con l'arte e grazie a questa si sente realizzato, e la mia donna mi chiedesse di impiegarmi alle poste rinunciando alla mia arte per la stabilità, mi chiederebbe un'azione che pur potendo essere inquadrata logicamente, non rispetta la mia natura.
Tale richiesta è quindi illogica, in quanto il vantaggio rischierebbe di essere inferiore allo svantaggio.
Questo non è quindi un compromesso, bensì una rinuncia.

E' quindi opportuno sapere bene cosa è irrinunciabile nella nostra vita prima di intraprendere un rapporto a due, e concedere alla propria donna solo cose rinunciabili, anche se queste concessioni rappresentano delle apparenti complicazioni del vivere al quale siamo abituati.

La felicità è il primo obiettivo di un seduttore: una donna, non può chiederti di essere infelice. E se per accontentarla devi diventare infelice, forse è il caso di ricominciare a sedurre...


TermYnator
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Maschio Alpha

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Citazione di: TermYnator il 26 Aprile 2010, 01:36:06

La felicità è il primo obiettivo di un seduttore: una donna, non può chiederti di essere infelice. E se per accontentarla devi diventare infelice, forse è il caso di ricominciare a sedurre...[/i]

TermYnator

Interessante... però mi sorge un dubbio.
Supponiamo che l'essere felice con una donna possa significare che ne sono innamorato o che comunque tengo a lei proprio perché la "felicità" è merce rara oggigiorno.

Di quale lucidità mentale posso disporre nel valutare le situazioni e le mie scelte ?

Voglio dire, se OGGI questa donna vale abbastanza da convincermi che posso fare diversi compromessi ma 'domani' questo valore per un motivo o per un altro va scemando... ormai questi compromessi sono parte della nostra relazione e li nascerà il mio senso di disagio no ?

Quindi in realtà dovrebbe essere buona norma concedere meno di quanto si potrebbe ?

Se c'è una cosa che ho imparato negli ultimi tempi è che per quanto in molti dicano il contrario, posso assicurare che è più raro e difficile creare una solida LTR che un game con un HB10  ;D


A.

...ovviamente IMHO
=> Se ti sei sentito infastidito da questa mia risposta,
se pensi che io sia presuntuoso,
saccente o più semplicemente un rompicoglioni...
invece di guaire sterili offese da BETA,
mandami un PM e dai un senso alla tua protesta !!!
Ci conto !!! :) <=

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Citazione di: Jason N. Dohring il 26 Aprile 2010, 00:44:09
quindi se vogliamo una persona bisogna non farsi coinvolgere emotivamente troppo o se accade comunq fingere che non ci piaccia troppo...

e' la prima cosa che ho imparato da quando ho conosciuto la seduzione, ed e' esattamente quel che faccio da anni per sedurre le ragazze che mi piacciono. Finora funziona (anche se non basta sempre).


Citazione di: Maschio Alpha il 26 Aprile 2010, 12:14:33
Voglio dire, se OGGI questa donna vale abbastanza da convincermi che posso fare diversi compromessi ma 'domani' questo valore per un motivo o per un altro va scemando... ormai questi compromessi sono parte della nostra relazione e li nascerà il mio senso di disagio no ?

Le follie si fanno sull'entusiasmo del momento, non sulla base di previsioni future...
"ti avverto: stasera non ho intenzione di fare niente"
fclose ;-)
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"Le conferme di effe sono come la panna sulle tette, sempre graditissima" - sfigatto

Micione

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Discorso interessante, ma per me spinoso.
Si viene educati al fatto che l'uomo è cavaliere, la donna è debole e va aiutata, il senso del sacrificio ecc. ecc. e adesso mi si rivolta la frittata, sono confuso.
Il mostrarsi non interessati è quello che avete già lungamente spiegato e dibattuto, come l'essere "non bisognosi", il concetto sarà diverso ma siamo molto vicini suppongo, quindi ok.
Il seguito è per me un campo minato, essere zerbino, o semplicemente sfruttati inconsapevolmente....
Mi viene in mente solo un proverbio: "A essare massa boni, se passa da cojoni", e mi torna in mente anche "kung-fu-panda", un mio conoscente.
Costui, è ignorante come una capra ed altrettanto sveglio, la "sqola" l'ha vissuta male, e, sinceramente, mi sa che non è neppure del tutto ok.
Appassionato di Bruce Lee, ex pugile pesi massimi (pesi grassi via ;) ), è sempre molto disponibile, a mio avviso anche condizionabile quando si trova davanti a qualcuno con un po di parlantina.
Comunque panda, pensando fosse semplice gentilezza, si è scarrozzato due gemelle per 4 anni, ragazzette con una 15ina d'anni in meno, che poi, trovatesi il ragazzo, lo hanno piantato li come un sacco della spazzatura.
Forse pensava che beccava qualcosa, o che fossero davvero amiche, o chissà cosa, in quella boccia che ha al posto della testa, sta di fatto che era il loro autista con mezzo proprio e a volte cameriere.
Penso che trovarsi al suo posto, in maniera diversa, sia possibile per tutti, allora chiedo: come capire se si sta diventando zerbini, o se si sta avendo un contatto umano alla pari dell'amicizia tra maschi con una persona di sesso femminile, dato che secondo me, non è poi così facile ne scontato.
Ho letto il post del "termy guru", ma penso che occorrerebbe una spiegazione più mirata a quello in grassetto, problema secondo me più comune di quanto si può pensare, nei rapporti interpersonali con le donne.

Grazie.
per la forza di volontà che ci metti nel superarti sempre©beeblebrox
Sono convinto che ce la farai©^X^
Bello come descrivi il sesso, dovrebbe essere sempre così©Acqua
Sei una splendida persona, dentro, fuori e ricoperto@Amica
Ottimo osservatore@Termynetor
Si vede che stai diventando forte. Continua così e tra poco ce l' avrai fatta@Shark
mi piaci, uno che dice le cose dirette come stanno, fanculo il politically correct @Kleos
Sfigatto è uno che ci prova incessamente a differenza di moltissimi altri @ SunBeam
Sei un porco @ amichette

matilde

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Citazione di: TermYnator il 26 Aprile 2010, 01:36:06
Che hai perfettamente ragione.
Il problema è legato all'interesse che nutri, ed alla conseguente paura di perderla.
E' il classico meccanismo che usano per renderti zerbino se non fai quello che dicono loro.
Non ricordo bene ne dove ne quando (cerca di capirmi, ho un'ètà... :lol:  ), scrissi:

L'unica regola saggia per capire se quello che ci chiede una donna va fatto o meno, è capire se per noi darle ascolto, comportra un semplice compromesso, o piuttosto un sacrificio.
Se una donna mi chiede di rifare il letto la mattina, anche se non l'avrei mai fatto, non mi comporta uno svantaggio, ma al massimo un vantaggio. E' un compromesso.
Se una donna mi chiede di esserle fedele, perchè sofrirebbe se non lo fossi, indubbiamente compio una rinuncia: non posso rimorchiare. Ma dal momento che si rimorchia per avere donne, se se ne ha una che ci rende felici, può essere considerato logico lo smettere di rimorchiare avendo una donna.
Quindi la mancanza del rimorchio mi consente in realtà un vantaggio. In questo caso, lo smettere di rimorchiare non è quindi un sacrificio, ma un compromesso.
Queste sono cose accettabili, perchè hanno una logica: quindi sono compromessi che facciamo adattandoci per quieto vivere ad un'altra logica.

Ma se io fossi un pittore famoso, che guadagna il giusto esprimendosi con l'arte e grazie a questa si sente realizzato, e la mia donna mi chiedesse di impiegarmi alle poste rinunciando alla mia arte per la stabilità, mi chiederebbe un'azione che pur potendo essere inquadrata logicamente, non rispetta la mia natura.
Tale richiesta è quindi illogica, in quanto il vantaggio rischierebbe di essere inferiore allo svantaggio.
Questo non è quindi un compromesso, bensì una rinuncia.

E' quindi opportuno sapere bene cosa è irrinunciabile nella nostra vita prima di intraprendere un rapporto a due, e concedere alla propria donna solo cose rinunciabili, anche se queste concessioni rappresentano delle apparenti complicazioni del vivere al quale siamo abituati.

La felicità è il primo obiettivo di un seduttore: una donna, non può chiederti di essere infelice. E se per accontentarla devi diventare infelice, forse è il caso di ricominciare a sedurre...


TermYnator


direi che è perfetto quello che hai scritto... complimenti!
conosco una donna che continua a comprare puzzle puzzle cinesi cubi cavi pezzi che alla fine si incastrano
in qualche ordine. ci lavora matematicamente risolve tutti i suoi puzzle vive giù in riva al mare mette lo zucchero fuori per le formiche e crede da qualche tempo in un mondo migliore. ha i capelli bianchi
li pettina di rado ha i denti storti e indossa ampi copritutto senza forme su un corpo che molte donne vorrebbero avere. per anni mi ha irritato con ciò che consideravo le sue eccentricità -come i gusci d'uovo a mollo (per nutrire le piante col calcio) ma infine quando penso alla sua vita e la paragono ad altre vite
più eccitanti, più belle e originali mi accorgo che lei ha ferito meno gente di tutti quelli che conosco
(e per ferire intendo semplicemente ferire).ha passato periodi tremendi, periodi in cui avrei forse potuto
aiutarla di più perché è la madre del mio unico figlio e siamo stati un tempo grandi amanti, ma ne è uscita, come ho detto ha ferito meno gente di tutti quelli che conosco,e se guardi le cose così, be',
ha creato un mondo migliore.ha vinto.
Frances, è tua questa poesia.
H. C. Bukowski

http://www.youtube.com/watch?v=v-N5KyfsnDk
http://www.youtube.com/watch?v=o7qHMYLk7EE

Spiderman84

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Citazione di: Jason N. Dohring il 26 Aprile 2010, 00:44:09
Piccola considerazione veloce che ha fatto scaturire la mia ex:

quando una persona non ci piace troppo o la conosciamo da poco e non sappiamo cosa aspettarci tendiamo ad essere piu' seduttivi non la assilliamo,siamo una novita',cerchiamo di essere il meglio e non di convincerla che siamo il meglio

quando una persona ci piace pesantemente tendiamo ad essere meno seduttivi :la assilliamo con 300 messaggi,la annoiamo con troppe attenzioni, ce la prendiamo per st*onzate,perdiamo la lucidita',ci facciamo mille seghe mentali,facciamo 100 errori,cerchiamo di convincerla che siamo il meglio e non gli dimostriamo che siamo il meglio

quindi se vogliamo una persona bisogna non farsi coinvolgere emotivamente troppo o se accade comunq fingere che non ci piaccia troppo...

inoltre questo pensiero non tiene conto del fatto che la ragazza potrebbe essere diversa dalla media quindi comunq bisogna vedere i gusti delle HB...

cosa ne pensate?

Penso che tu abbia ragione,
Volevo aggiungere la mia considerazione secondo il mio modesto parere (sono agli inizi).
Nel primo caso, quello in cui la persona non ti attrae riesci ad essere te stesso: non influenza la persona il tuo modo di essere; nel secondo caso ovviamente ti senti messo in gioco, ATTRATTO , quindi a differenza di prima ti comporterai diversamente nel caso in cui ti fai influenzare dall'ansia che prende a chi vuole ottenre una determinata cosa.
Un pò come quando parli con una persona del più o del meno, ed in queso caso stai tranquillo dici la tua e sei te stesso, rispetto invece a quando hai a che fare con una persona importante.
é normale, un modo per superare ciò forse è quello di puntare alla mentalità dell'abbondanza.
Cioè avere a che fare con più donne da cui sei attratto contemporaneamente, cosicchè non si ha l'ansia di voler dimostrare nulla a nessuna di queste e si agirà in modo più naturale.
Oppure aumentare il tuo valore sentendoti il èpiù figo del pianeta e comportandoti come tale con tutte le donne con cui hai a che fare, così facendo credo che spariscono i comportamenti da zerbino.
Ma sono cose facili a dirsi, non sò nemmeno se possono essere giuste, mi piacerebbe sentire altri pareri...

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Citazione di: Maschio Alpha il 26 Aprile 2010, 12:14:33
Voglio dire, se OGGI questa donna vale abbastanza da convincermi che posso fare diversi compromessi ma 'domani' questo valore per un motivo o per un altro va scemando... ormai questi compromessi sono parte della nostra relazione e li nascerà il mio senso di disagio no ?
NO, se le scelte che hai fatto sono semplici compromessi. In sintesi, un compromesso è un cambiamento che se cambia la tua vita, la cambia in meglio. O anche una scelta che prima o poi avresti dovuto fare.
Mentre una rinuncia è il privarsi dei frutti di scelte fatte con criterio, e che hanno decretato abitudini che non hai alcun vantaggio a cambiare.
Citazione
Quindi in realtà dovrebbe essere buona norma concedere meno di quanto si potrebbe ?
Una donna che ti impone dei compromessi nel modo in cui li ho definiti, ti fa cresscere.
Una donna che invece ti impone delle rinunce, generalmente no.
Il problema si pone quindi quando non hai optato per dei compromessi (anche se la storia finisce, rimarrai comunque migliorato), ma nel caso di rinunce. Perchè finita l'euforia della storia, rimarrai peggiore di come eri prima di cominciarla.
Non penso si possano creare regole di tipo quantitativo su quanto dare, ma solo di tipo qualitativo.
Quindi, ogni volta che una donna fa una richiesta, occorre capire se è una rinuncia, o un compromesso, per poi fare la scelta opportuna.
Citazione
Se c'è una cosa che ho imparato negli ultimi tempi è che per quanto in molti dicano il contrario, posso assicurare che è più raro e difficile creare una solida LTR che un game con un HB10  ;D
Su questo, sono assolutamente d'accordo.

T
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#8
Citazione di: sfigatto il 29 Aprile 2010, 15:57:07
Discorso interessante, ma per me spinoso.
Si viene educati al fatto che l'uomo è cavaliere, la donna è debole e va aiutata, il senso del sacrificio ecc. ecc. e adesso mi si rivolta la frittata, sono confuso.
Il mostrarsi non interessati è quello che avete già lungamente spiegato e dibattuto, come l'essere "non bisognosi", il concetto sarà diverso ma siamo molto vicini suppongo, quindi ok.
Il seguito è per me un campo minato, essere zerbino, o semplicemente sfruttati inconsapevolmente....
Consentimi di separarmi da quel "voi" che ha lungamente dibattuto spiegando come non essere bisognosi:
io sostengo cose molto precise, che vado ad elencare.

L'essere bisognoso
L'essere bisognoso è una condizione interiore che decreta un comportamento preciso.
Pedanza, insistenza, eccessiva presenza ed opprimenti attenzioni, rivelano l'essere bisognoso. Ma non sono comportamenti che vengono attuati razionalmente, quanto comportamenti che vengono attuati perchè se ne sente la necessità. Per non essere bisognosi, occorre avere la coscienza dei propri bisogni, e di come soddisfarli.
Se sei bisognoso, rimarrai bisognoso finchè non capisci quello che vuoi e come ottenerlo, non cambiando atteggiamenti.

L'essere cavaliere
L'essere cavaliere, non parte dalla condizione tipica del bisognoso, di dimostrarsi utile per ricevere consenso. L'essere cavaliere è una condizione di pienezza nella quale si sente il potere di dare una mano.
POsso agire cavallerescamente sia aprendoti lo sportello della mia macchina, sia lasciandoti a piedi.
Dipende solo da cosa reputo utile per aiutarti.
La differenza fra un cavaliere ed un bisognoso, è la mancanza di aspettative del secondo, che non agisce per ricevere riconoscimento, ma agisce in base ad un suo criterio, senza timore di conseguenze.

Il mostrarsi "poco interessati"
Nella mia filosofia, il mostrarsi poco interessati non esiste, ed è una condizione da bisognoso che non vuole apparire tale. Io non mostro interesse sessuale all'inizio di una interazione per evitare che vengano innalzati muri antimarpione, ed abbia così il tempo di spiegare il mio armamentario marpionico.
Ma dopo, faccio quello che sento di fare, sia esso il mostrare estremo interesse, sia il mostrare disinteresse se provo disinteresse. IN sintesi, sono libero dalla schiavitù del sentirmi giudizicato:
schiavitù che è ciò che rende bisognoso il bisognoso.

Detto cio, è evidente che nella mia folosofia ci sia una costante di base, che è la fermezza.
Qualità che nasce dalla conoscenza dei propri bisogni, e del prezzo che si può pagare per soddisfarli.
Non avendo la mia dignità un prezzo, se una donna lede la mia dignità, molto cavallerescamente la mando affaculo. Con fermezza.

Citazione
Penso che trovarsi al suo posto, in maniera diversa, sia possibile per tutti, allora chiedo: come capire se si sta diventando zerbini, o se si sta avendo un contatto umano alla pari dell'amicizia tra maschi con una persona di sesso femminile, dato che secondo me, non è poi così facile ne scontato.
Ho letto il post del "termy guru", ma penso che occorrerebbe una spiegazione più mirata a quello in grassetto, problema secondo me più comune di quanto si può pensare, nei rapporti interpersonali con le donne.

Le premesse sono di per se una spiegazione. Nello specifico, se una donna cerca di risparmiarsi fatiche che prima di conoscerti faceva, e che dopo la tua conoscenza tenta di scaricare su di te, molto probabilmente sta cercando di inzerbinarti.
Quindi, valuta se dette fatiche meritano di essere eseguite, o piuttosto sia il caso di continuare a lasciarle fare a lei.
Esempio:
Io, se esco con una donna, la vado a prendere, la riaccompagno, e finchè non è entrata in casa aspetto sotto al portone. Non lo faccio per zerbinismo, ma lo faccio perchè così sono tranquillo e so che non gli succede nulla.
Se una donna mi dice "vienimi a prendere", quindi, ci vado, e ci sarei andato comunque.

Se invito una a cena, pago il conto prima che arrivi al tavolo. E considero una tremenda mancanza di educazione invitare una donna a cena, e pretendere che paghi la sua parte.
Quindi, se una donna mi dice "andiamo a cena" ed io ci vado, pago, perchè avrei pagato comunque.

Ma se vado in disco con una tipa, e quella mi dice "ho sete", gli dico "vai": non mi metto in fila alla cassa per pagargli la consumazione, e considero un senzapalle chiunque lo faccia.
Farlo è zerbinismo.

Se esco con una tipa in "amicizia sospetta" e quella fa la scema con un altro, aspetto 2,7 secondi poi mi metto a rimorchiare. E chi si comporta diversamente, è uno zerbino.

Penso di essere stato piuttosto chiaro  ;D

T
Ultima modifica: 30 Aprile 2010, 01:45:38 di TermYnator
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Citazione di: TermYnator il 30 Aprile 2010, 01:43:23
Penso di essere stato piuttosto chiaro  ;D

Decisamente si. +1 e proposta di best (s)of
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

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Citazione di: TermYnator il 30 Aprile 2010, 01:43:23
Esempio:
Io, se esco con una donna, la vado a prendere, la riaccompagno, e finchè non è entrata in casa aspetto sotto al portone. Non lo faccio per zerbinismo, ma lo faccio perchè così sono tranquillo e so che non gli succede nulla.
Se una donna mi dice "vienimi a prendere", quindi, ci vado, e ci sarei andato comunque.
Lo faceva anche lo zerbino obeso, anche lui perchè lo riteneva giusto.
Quindi in quel frangente, puoi anche essere zerbino inconsapevole, cioè tu ti comporti come ritieni giusto fare, lei ti considera il suo servetto e ti tratta di conseguenza.
O sbaglio?
Citazione

Se invito una a cena, pago il conto prima che arrivi al tavolo. E considero una tremenda mancanza di educazione invitare una donna a cena, e pretendere che paghi la sua parte.
Quindi, se una donna mi dice "andiamo a cena" ed io ci vado, pago, perchè avrei pagato comunque.

Ma se vado in disco con una tipa, e quella mi dice "ho sete", gli dico "vai": non mi metto in fila alla cassa per pagargli la consumazione, e considero un senzapalle chiunque lo faccia.
Farlo è zerbinismo.
Ma come, dici e fai due cose opposte, nel primo caso è maleducazione non farlo, nel secondo è zerbinismo fare la stessa identica cosa?
Scusami la nota polemica, ma mi sembri nettamente incongruente, a meno che non abbia frainteso qualcosa che tu dai per scontato, infatti, se IO ti invito a cena, ho già l'idea di pagare, altrimenti non ti dico: "ceniamo assieme?", ti dico: "io vado a cena da "X", tu che dici?", la cosa è diversa...
Nel primo caso io ti invito e quindi è implicito che pago, salvo tuo desiderio di concorrere alla spesa.
Io personalmente il tuo concorso alla spesa lo nego massimo due volte, perchè se la richiesta giunge dal cuore, l'assecondo e ti faccio contento, se è solo "pro forma", ti faccio dispetto ;D . (grazie Sensei Vanni ;) ).
Questa cosa, in sintesi proprio non l'ho capita, e scusa se sono tardo... :P
Citazione
Se esco con una tipa in "amicizia sospetta" e quella fa la scema con un altro, aspetto 2,7 secondi poi mi metto a rimorchiare. E chi si comporta diversamente, è uno zerbino.
Sinceramente lo farei anche io, una così mi è capitata, mi ha (LEI) proposto di uscire con lei, insieme ai miei amici, che IO le avrei presentato.
Lo mandata affanculo mentre scoppiavo dalle risate, le ho detto che se voleva conoscere gente bastava andasse in disco con la minigonna.
Citazione
Penso di essere stato piuttosto chiaro  ;D

T
A parte il punto sopra si, grazie.
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Grazie Termy per l'utile spiegazione, ho capito perfettamente cosa intendi
+1 :up:

TermYnator

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Citazione di: sfigatto il 30 Aprile 2010, 10:04:53
Lo faceva anche lo zerbino obeso, anche lui perchè lo riteneva giusto.
Quindi in quel frangente, puoi anche essere zerbino inconsapevole, cioè tu ti comporti come ritieni giusto fare, lei ti considera il suo servetto e ti tratta di conseguenza.
O sbaglio?
C'è un "sottile" distinguo: se vado a prendere una a casa (o la invito a cena) è perchè  gia la trombo o ho intezione di trombarla imminentemente .
Sporadicamente posso essere andato a prendere un'amica. Ma sono cose veramente rare.
L'amico tuo da quanto ho capito invece, abitualmente faceva da tassinaro ad una tipa (+ eventuali amiche sue) con la quale non aveva rapporti. Pertanto è uno zerbino consenziente e consapevole.
Ovviamente se la cosa gli pesava: perchè nel caso in cui fosse stato contento di scarrozzarle, evidentemente traeva un vantaggio dal farlo. In quest'ultimo caso, non si tratta di zerbinismo, ma di commercio.
Citazione
Ma come, dici e fai due cose opposte, nel primo caso è maleducazione non farlo, nel secondo è zerbinismo fare la stessa identica cosa?
Scusami la nota polemica, ma mi sembri nettamente incongruente, a meno che non abbia frainteso qualcosa che tu dai per scontato, infatti, se IO ti invito a cena, ho già l'idea di pagare, altrimenti non ti dico: "ceniamo assieme?", ti dico: "io vado a cena da "X", tu che dici?", la cosa è diversa...
Appunto. Se andiamo in disco, e ti invito io, entri a spese mie. Ma se ti viene sete, sono cazzi tuoi.
Non sta a me soddisfare tutti i tuoi bisogni (che potrebbero essere illimitati).
Io ti invito in disco, dove si va per ballare e divertirsi, non per bere.
Ovvio che se bevo, non bevo da solo: invito pure te che sei ospite mia.

T
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blackhat

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Citazione di: TermYnator il 30 Aprile 2010, 01:43:23
Penso di essere stato piuttosto chiaro  ;D

Direi anch'io di si!  :up: appoggio il best of
III TermYraduno: io c'ero!

La seduzione è l'arte che ci porta a conoscere realmente chi siamo.-TermY

Un Vero Uomo ha come Maestro ed Idolo solo se stesso.-TermY

L'armonia con se stessi, è il premio per aver fatto di se un'opera d'arte.-TermY

Il fare di te stesso un'opera d'arte, il conoscerti rispecchiandoti in una donna, il trovare in lei una complice, il diventare il suo punto di riferimento e l'uomo nelle cui braccia lei si abbandonerà-Me medesimo

jamescobain85

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termy potresti spiegare meglio cosa intendi tu per fermezza?