Per sedurre una donna si deve insistere un pò, ma non elemosinare.

Aperto da Shark72, 26 Novembre 2014, 17:57:02

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Shark72

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Buonasera, cari amici. Vi confesso che molte volte resto allibito quando sento storie di uomini che stanno alle calcagna di una donna per mesi, o addirittura anni, nei casi più disperati, nel patetico quanto inutile tentativo di "conquistarla" (tra virgolette, perché una donna è un essere umano, e non un trofeo né una città che capitola dopo un lungo assedio da parte dell' esercito nemico). Mesi e mesi di pedinamenti al limite dello stalking, favori, regali, ecc., ma simili pratiche, ai fini dell' obiettivo da raggiungere, non sortiscono l' effetto sperato dal nostro aspirante Casanova.
Tutta questa insistenza ossessiva non ha alcun senso, perché una donna impiega assai poco dal momento della prima conoscenza per "catalogare" un uomo tra le categorie "possibile partner", "amico", "sfigato buono a nulla". Non voglio dire come gli "americani", che pure loro qualche volta hanno ragione, che una donna abbia già deciso nei primi tre secondi di conoscenza se ci vede come un possibile partner sessuale oppure no, in quanto nella realtà le relazioni umane sono sempre soggette all' imponderabile ed a mille sfaccettature, tuttavia è sicuro che non ha mai senso tirare i giochi troppo alla lunga. Non siamo più nel Settecento, quando una donna cedeva ai suoi istinti solo dopo un lungo ed estenuante corteggiamento da parte del suo spasimante. Ma anche allora, se non si concedeva in tempi "ragionevoli", non era perché non le andasse, ma perché secondo la morale dell' epoca sarebbe stata una cosa impensabile finire a letto con un uomo la prima sera, o poco dopo, come avviene naturalmente oggi, dopo la caduta di una serie di tabù (non ancora terminata del tutto, specie alle nostre latitudini).
Pertanto, è giusto nel momento in cui si interagisce con una donna che ci interessa, di insistere un po' per superare la sua "pseudo – resistenza" ; "pseudo" perché costruita ad arte per farci credere di non essere una facile, o per testare il nostro reale interesse, in quanto se non siamo disposti ad "investire" un minimo di tempo ed energie per averla, vuol dire che lei o un' altra per noi è esattamente lo stesso, perchè vogliamo solamente farci qualche scopata. Comprensibile quindi un simile atteggiamento di finta ritrosia da parte sua, no?
Ma ben altro conto è il vero e proprio rifiuto, e in tal caso, non è difficile capire quando il "no" è davvero un "NO". Esistono infatti una serie di segnali di palese disinteresse nei nostri confronti, come il non rispondere ai messaggi, sia sui social network che agli sms, il declinare i nostri inviti, e il reagire con freddezza alle nostre attenzioni, che costituiscono una vera e propria porta in faccia : anzi, lei vorrebbe dirci chiaro e tondo "lasciami stare, non mi interessi, sparisci!" , ma non lo fa per educazione, oppure, a volte lo fa anche. E un simile comportamento è addirittura apprezzabile : sono assai peggio quelle che tengono lo spasimante "sul filo", con atteggiamento da "rizzacazzi" , cioè facendogliela annusare, ma non dandogliela, al fine di ottenere vantaggi di vario tipo e ridurre il malcapitato in zerbino. Sia per vantaggi diretti, che per accrescere la propria autostima.
Ciononostante, malgrado i segnali di rifiuto o disinteresse siano così evidenti, tanti uomini insistono in modo ridicolo, patetico, penoso, ad elemosinare le attenzioni di questa o quella donna : al pari dei venditori di rose del Bangladesh che entrano nei locali e vengono ad infastidirci quando siamo in dolce compagnia . Anzi, alcuni di loro, i più svegli, capiscono subito che non abbiamo voglia di comprare la rosa, e desistono, guadagnando tempo per tentare di venderla ad altri.
Un simile comportamento da parte di questi uomini appare al di sotto del livello minimo di "intelligenza sociale", ma in realtà essi stessi molte volte (se non sempre) se ne rendono perfettamente conto, non sono così cretini. Il vero problema è un altro, meno grave, ma di poco : la loro vita relazionale, e anche semplicemente sociale, è talmente povera che il conoscere donne nuove con cui provarci appare come uno scoglio insormontabile. Pertanto, non riuscendo a creare occasioni in modo sistematico (come sarebbe logico e normale che fosse) si attaccano in modo patologico a quelle poche che hanno . Come la zecca all' orecchio del gatto. :idiot:

E' quello, pertanto, il versante su cui si deve lavorare : mettersi in condizione di conoscere più donne diverse, "nuove".  Convogliare lì le proprie energie fisiche e nervose, invece di destinarle a patetici e ostinati corteggiamenti nei confronti di donne che hanno manifestato il loro dissenso.
   Solo così sarà possibile migliorare veramente la propria vita relazionale (e sessuale) : chi ha un vasto giro di conoscenze femminili, se ne sbatte se Tizia oggi lo rifiuta, perché domani potrà provarci con Caia, e se gli va male, dopodomani con Sempronia. Chiaro il concetto ?  :coolsmiley:
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Bosem

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Immagino che il tuo post, che condivido, si riferisca a seduttori e non a coloro che ci provano a nastro. Provarci a nastro é infatti un fallimento della nostra persona se andiamo incontro a una serie sequenzale di no.. Ma per fortuna la percentuale é molto bassa tra chi popola questo sito. Il gioco disperato del seduttore in questi casi é il vortice che ci porta a ricercare in quella singola persona la nostra reale identità.
Spesso ciò accade perché con lei in particolare abbiamo vissuto emozioni positive, spesso forti, che vogliamo rivivere e solo lei può fare da tramite di quel mondo.
Ma questa é una parte del post, la parte che emerge dando spunti alle occasioni perse del passato, la parte dei sensi di colpa dei comportamenti non razionali impulsivi, dettati da una fretta inesistente. La stessa fretta che mette in atto la macchina della nostra evoluzione personale.
Cosi che ci si innamora non della prima ragazza che capita sottomano, ma della prima ragazza che si racconta a noi stessi con il linguaggio dell'amore.
Cosi si sta dietro ad una donna per molto tempo, sperando di essere teletrasportati al nostro primo incontro che ha esattamente il sapore del sogno.
A questo punto ci sono due modi di agire: Il primo modo é quello descritto da Shark diventare un perfetto zerbino, pendere dalle sue labbra cercarla disperatamente quasi volessimo farci dire di NO. Avere delle sicurezze negative, capire esattamente i nostri difetti la via che ci porta ad essere di nuovo migliori. Ma é una ricerca persa, di risposte vacue che ci fanno ammattire il cervello; sono perfetti miraggi in questa ricerca nel deserto.
Il secondo modo: aspettare e mettere in pratica un metodo modellato su noi stessi, che ci porti a scoprire la nostra vera identità per poi tornare alla carica se il fascino di lei é così magnetico. Ma resta indubbio che nel mentre conosceremo altre persone, con le quali faremo nuove esperienze che forgeranno la nostra personalità. Da un gioco disperato ad un gioco di perfetta classe seduttiva, e vedremo il tutto con occhi molto molto diversi..
Ultima modifica: 26 Novembre 2014, 22:58:15 di BoseM.