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Osservazioni.

Aperto da bit, 29 Luglio 2010, 23:15:45

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bit

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Ho deciso di aprire questo topic per metterci dentro diverse cose osservate, col passare del tempo, nelle relazioni interpersonali. Essendo che mettendo le cose per iscritto mi viene più facile impararle, ed anche spiegarle, ho deciso di scriverle, ed essendo che possono essere utili a qualcuno, sopratutto a me (si, sono un pò egoista ed egocentrico), ed essendo che discutendone (cosa per la quale pregerei gli utenti del forum di farlo, per il bene comune) posso trarne vantaggio, ho deciso di scriverle qui (se la sezione è quella sbagliata, gli amministratori sono pregati di spostare il topic).
Prima di tutto, a nota di spiegazione, vi voglio dire che mi piace molto giocare di corpo (sperimentare con il linguaggio del corpo in molte situazioni, fare scherzi e giochi a contatto fisico, sperimentare con le tonalità vocali, ecc...) quindi molti dettagli non sarò in grado di spiegarle, anche perché molti termini in italiano non li conosco.
Ripeto ancora prima di proseguire. Questo topic tratta delle osservazioni strettamente personali, non sono da prendere come oro colato anzi, sarei felicissimo a discuterle con altre persone.

Sapere cosa si vuole e perché.
A molti sembrerà abbastanza scontato, ma non lo è.
Qualche tempo fa ho deciso di fermarmi di più ad analizzare le cose, essere meno frenetico, poiché avevo l'impressione che molte cose mi stessero sfuggendo di mano. Ne risultò che stavo incominciando a capire meglio certe dinamiche sociali e mi stavo anche rilassando di più, stavo diventando più conscio di ciò che mi circondava. Fù cosi che iniziai anche a pormi anche degli obiettivi (non riguardanti il campo della seduzione, ma con un impatto indiretto su di esso). Dopo un pò stavo cominciando a raggiungere dei risultati. In diverse situazioni sociali mi è capitato di "dover" discutere dei miei obiettivi e spesso notavo che quando mostravo di sapere il perché delle mie azioni precedenti, cosa con la quale si deve fare molta attenzione, o dove volevo arrivare e perché (ovviamente evitando di fare il figo) la tensione nel atmosfera saliva un pelo e la cosa aiutava a instaurare anche dei rapporti con gli altri.

Smontare un "rivale".
Spesso volevo smontare dei miei "rivali" e tentavo di farlo, con scarsi risultati. Dopo un pò notai che più mi opponevo a tali "rivali" e più li davo importanza, più reagivo a loro e più li davo potere, valore. A tal punto decisi di tentare di ignorarli con discreti risultati. Poi decisi di tentare di combinare le due cose. Fù cosi che nacque il mio lato bastardo. Appena rilevavo un "rivale" rigiravo quello che diceva in modo da metterlo un pò in ridicolo o fare pubbliche le sue intenzioni (in questo caso di provarci con la ragazza che mi piaceva). I "rivali" spesso se ne andavano via, però rimanevano sempre rivali. Dopo aver conosciuto una mia attuale amica, con la quale ci ho provato dato che è molto attraente sia di carattere che di fisico, la quale ha una cerchia sociale molto ampia notai che smontava i ragazzi in un modo molto elegante (si, anche a me mi ha smontato in questo modo). In prattica li dava l'illusione che avessero una possibilità, facendoli diventare suoi orbitali, e poi, dopo che capiva che tipo di persona era, li smontava appena loro facevano una mossa. Decisi di adattare il suo metodo a me e fù cosi che cambiai il mio modo di smontare gli altri. Prima mi comportavo bene, facendoli sentire abbastanza a loro agio da farsi un pò conoscere e poi li conducevo nella "via della perdizione", facendoli fare delle cose abbastanza non attraenti (qualificarsi ecc...) alzando cosi il mio valore e cosi creavo anche degli amici.

Essere un bambino.
A mia esperienza, se usato bene, è molto attraente. Mostra il lato giocoso di te, mostra che sei abbastanza rilassato da comportarti come un bambino, mostra che hai abbastanza "attributi" da poter fare stupidagini (per non usare un altro termine). Se usato in momenti non opportuni, i quali sono pochi, è controproducente.

Il tocco fisico.
Dipende da quello che vuoi fare con la persona e dal rapporto che hai con essa.
Se si vogliono pochi rapporti con tale persona, evitare il tocco fisico.
Se si vogliono dei rapporti di amicizia, evitare di toccare parti erogene (e non intendo solo i genitali porchi maniaci), almeno al inizio, poi dipende dal tipo di amicizia che si crea.
Se si vogliono dei rapporti sessuali, toccare anche le parti erogene (ovviamente si deve fare nelle situazioni giuste nel modo giusto).

Fine, per oggi.

bit
Non prendere la vita troppo sul serio... comunque vada non ne uscirai vivo.
Le questioni belliche seguono il Dao dell'inganno. (Sun Tzu - L'arte della guerra)

bond

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interessante,spero tu faccia qualche esempio pratico di ogni punto che hai menzionato.  ;)

maxcavezzi

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Citazione di: bit il 29 Luglio 2010, 23:15:45
Decisi di adattare il suo metodo a me e fù cosi che cambiai il mio modo di smontare gli altri. Prima mi comportavo bene, facendoli sentire abbastanza a loro agio da farsi un pò conoscere e poi li conducevo nella "via della perdizione", facendoli fare delle cose abbastanza non attraenti (qualificarsi ecc...) alzando cosi il mio valore e cosi creavo anche degli amici.


Non e' che ci sia molto nesso tra le sezioni.. comunque mi e' piaciuto il fatto che hai adottata la tecnica della tua amica: anche se da come hai scritto la cosa e' molto confusa.
Donna de quarant'anni buttela a fiume co' tutti li panni. (proverbio romano)

Acqua

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Ciao, bel post. Vorrei anche io qualche dettaglio in più sulla parte quotata da Max.
+1

P.S.: non farti problemi a condividere idee, questo forum c'è apposta...
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TucoPelota

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Citazione di: bit il 29 Luglio 2010, 23:15:45
Smontare un "rivale".
Spesso volevo smontare dei miei "rivali" e tentavo di farlo, con scarsi risultati. Dopo un pò notai che più mi opponevo a tali "rivali" e più li davo importanza, più reagivo a loro e più li davo potere, valore. A tal punto decisi di tentare di ignorarli con discreti risultati. Poi decisi di tentare di combinare le due cose. Fù cosi che nacque il mio lato bastardo. Appena rilevavo un "rivale" rigiravo quello che diceva in modo da metterlo un pò in ridicolo o fare pubbliche le sue intenzioni (in questo caso di provarci con la ragazza che mi piaceva). I "rivali" spesso se ne andavano via, però rimanevano sempre rivali. Dopo aver conosciuto una mia attuale amica, con la quale ci ho provato dato che è molto attraente sia di carattere che di fisico, la quale ha una cerchia sociale molto ampia notai che smontava i ragazzi in un modo molto elegante (si, anche a me mi ha smontato in questo modo). In pratica li dava l'illusione che avessero una possibilità, facendoli diventare suoi orbitali, e poi, dopo che capiva che tipo di persona era, li smontava appena loro facevano una mossa. Decisi di adattare il suo metodo a me e fù cosi che cambiai il mio modo di smontare gli altri. Prima mi comportavo bene, facendoli sentire abbastanza a loro agio da farsi un pò conoscere e poi li conducevo nella "via della perdizione", facendoli fare delle cose abbastanza non attraenti (qualificarsi ecc...) alzando cosi il mio valore e cosi creavo anche degli amici.

Cito da Revolver, film di Guy Ritchie che consiglio vivamente:

"Voi fate il lavoro duro, io vi aiuto e basta. L'arte è darvi i pezzetti del mosaico e farvi credere che siete voi a prenderli perchè siete furbi, e io stupido. In ogni partita c'è un avversario. Un vincitore e una vittima. Più la vittima pensa di avere il controllo, meno ne ha nella realtà. Si stringe il cappio alla gola, e io mi limito ad aiutarla a farlo".


Questo è quello che fa la tua amica. Il più vecchio trucco del mondo. Io stupido, tu furbo.
Solo che è così vecchio che la "vittima" stessa dubiti possa trattarsi di esso.
Ma quando se ne accorge, è troppo tardi. Game Over.

TucoPelota

Ultima modifica: 30 Luglio 2010, 23:17:24 di TucoPelota

bit

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Citazione di: Acqua il 30 Luglio 2010, 14:52:03
...
P.S.: non farti problemi a condividere idee, questo forum c'è apposta...
Più che altro è una questione di tempo...

Citazione di: TucoPelota il 30 Luglio 2010, 23:13:37
...
"Voi fate il lavoro duro, io vi aiuto e basta. L'arte è darvi i pezzetti del mosaico e farvi credere che siete voi a prenderli perchè siete furbi, e io stupido. In ogni partita c'è un avversario. Un vincitore e una vittima. Più la vittima pensa di avere il controllo, meno ne ha nella realtà. Si stringe il cappio alla gola, e io mi limito ad aiutarla a farlo".
...
Esattamente. Semplicemente fantastico come modo di spiegare quello che volevo dire. Appena potrò mi vedo il film. Grazie per il suggerimento.

Per quanto riguarda gli esempi, vi farò degli esempi abbastanza recenti (essendo che sono quelli che mi ricordo meglio), ammeno ché mi venga in mente, in modo abbastanza dettagliato, qualche altro esempio antecedente. Questa settimana sto partecipando in un campus di arti marziali, ed essendoci state situazioni che descrivono bene alcuni punti di quello che ho scritto riportero quelli esempi.

Sapere cosa si vuole e perché.
Semplicemente dimostrare che sai dove sei, dove vuoi arrivare, e perché ci vuoi arrivare basta a creare un pò di tensione (essendo che molti non lo sanno).
Mi viene in mente una volta, mentre stavammo prendendo qualcosa da bere con 4 amici miei ed una decina di amici dei miei amici (i quali li vedevo per la prima volta), parlando con una ragazza ed il suo ragazzo, mi viene rivolta la semplice domanda:
"Ma cosa vuoi diventare quando finisci l'università?"
La risposta è stata semplice (anche se lunga, essendo che mi sto esercitando nel migliorare la mia dialettica) nella sua struttura. È stata una risposta della forma:
Quello che puoi diventare + le possibilità che ti vengono date + quello che tu vuoi fare + perché vuoi fare quello che hai detto (alcune ragioni).
È bastato questo per far salire un pelino la tensione, per dirgli che non sei la solita persona che incontrano ogni giorno.

Smontare un "rivale".
Nel campus al quale sto partecipando, è capitato che partecipasse anche uno che aveva letto (e a quanto ho capito, anche praticava) il Mystery Method. Al inizio del campus ho cercato di farli diventare tutti amici (anche se non c'era qualcuna che mi piacesse in un particolar modo). Quando ho avuto la certezza che lui pratticasse il MM ho voluto capire quello del quale era capace. Un giorno fece notare ad una ragazza nel campus quello che era scritto nella sua maglietta. Appena ho sentito tale commento, ho aperto bocca (essendo che ero sdraiato a due metri più in là) dicendoli, diffronte ad una decina di persone presenti, in modo tranquillo e con un sorriso:
"Ti rendi conto che gli hai appena detto che le hai visto le tette si?"
A quel punto, si è spiazzato. È bastato quel singolo commento per farli cadere un pò il valore. Sono sicuro che se non avesse saputo cosa stavo facendo non se la sarebbe presa per il momento.

Un altro esempio che mi viene in mente riguarda un amico della mia amica precedentemente menzionata, il quale lavora come assistente di un avvocato. Eravamo in un bar (io, la mia amica, un amica della mia amica con la quale ci eravamo appena conosciuti, lui il quale conosceva entrambe le ragazze), e parlando del più e del meno lui saltava fuori con delle discussioni della serie "sono figo per faccio quello che faccio". Appena saltavano fuori queste discussioni mi mettevo a parlare con la ragazza appena conosciuta di un argomento complettamente scollegato. Appena cambiava anche lui discorso li prestavo un pò di attenzione, facendolo parlare un pò di lui. Appena riincominciava a qualificarsi, mi rimettevo a parlare con la ragazza appena conosciuta... e cosi via, fino a quando non abbiamo incominciato a parlare di tutt'altro. Il mio valore nei loro occhi era aumentato (più che altro negli occhi della ragazza appena conosciuta, con la quale dopo non ho combinato niente, anche se ne avevo la possibilità, perché mi sono mostrato stupido).

Essere un bambino.
Non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti su questa parte.

Il tocco fisico.
Nel campus che sto frequentando, sto sperimentando (come quasi sempre) con il tocco. Un esempio che spiega in modo perfetto quello che intendo deriva da li.
Tanto per chiarire, per chi non lo sapesse (anche se credo siano in pochi), le zone erogene sono tante, non solo le parti intime come culo, tette e vagina. Quasi tutte le parti dove non batte il sole (come la gola) e quasi tutte le parti piegevoli (come la parte opposta alle ginocchia, dove si piega la gamba, e la parte opposta al gomito, dove si piega il braccio) sono zone erogene e come tali, se toccate in un certo modo causano piacere nel altra persona. Anche alcune altre parti (come la parte del collo sotto il cervelletto, e la parte sulla schiena sopra i fianchi) sono zone erogene. Un pò di prattica con i massaggi aiuta in questa cosa.
Ragazzina di 18 o 19 anni nel campus, appena creato un pò di attrazione, la toccavo sporadicamente il braccio per renderla comoda al mio tocco (ovviamente è una cosa che non deve dilungarsi per tutta la settimana, ad un certo punto si deve cambiare). Quando vedevo che era comoda con il mio tocco, proseguivo oltre (collo, poi la parte della schiena appena sopra ai fianchi, gambe e poi il retro delle ginocchia) fino a quando (dopo circa 3 giorni) mi ha chiesto di uscire con lei.

Questi sono gli esempi che mi sono venuti subito in mente. Ora vado a nanna. Notte.

bit
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Acqua

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Citazione di: bit il 01 Agosto 2010, 00:47:27
Al inizio del campus ho cercato di farli diventare tutti amici (anche se non c'era qualcuna che mi piacesse in un particolar modo). Quando ho avuto la certezza che lui pratticasse il MM ho voluto capire quello del quale era capace. Un giorno fece notare ad una ragazza nel campus quello che era scritto nella sua maglietta. Appena ho sentito tale commento, ho aperto bocca (essendo che ero sdraiato a due metri più in là) dicendoli, diffronte ad una decina di persone presenti, in modo tranquillo e con un sorriso:
"Ti rendi conto che gli hai appena detto che le hai visto le tette si?"
A quel punto, si è spiazzato. È bastato quel singolo commento per farli cadere un pò il valore.
Un pochino infame come mossa... non mi piace.
HAi uno stile alla TylerDurden, sicuramente diventi bravo però please non fare lo st*onzo con gli altri maschi solo per far vedere alle ragazze quanto sei figo. Le donne non sono attratte dall'ultima scimmia rimasta in piedi dopo la rissa, ma dalla scimmia che indica a tutte le altre la direzione in cui camminare.

Acqua
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100% Maschio Alphonso

bit

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L'intenzione era solamente quella di capire di cosa lui fosse capace e in quel momento, in quella situazione, ho reputato meglio fare come ho fatto per testarlo. Finita li.
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bit

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La causa dei test che ci lanciano.
Semplicemente NOI.
2 sere fa, al lavoro, mi dissero (una mia collega, abbastanza st*onza direi, ma che le voglio bene lo stesso) che mi avevano visto con una tipa la sera prima. Per il momento mi sono fermato a pensare dove mi aveva visto con una ragazza quella sera, poiché ero stato solamente con mio fratello a bermi un drink in centro. Dopo che le dissi questo fatto ha fatto un piccolo sorriso, sia lei che l'altra collega che era con lei, un sorriso che mi è sembrato strano.
Pensandoci dopo, capii che era un test. Essendo che le parlo quasi sempre di storie capitate con altre ragazze, e qualche volta anche ragazzi, e con loro non esco mai (non mi piace mischiare lavoro e piacere, quindi mantengo le distanze, almenoché non sia una veramente bella), non li invito neanche ad andare a prendere un drink (accetto volentieri se mi invitano, ma non li inserisco MAI nel mio circolo sociale, resteranno sempre dei colleghi di lavoro), volevano semplicemente sapere se sparavo cazzate o meno.
Questa cosa mi ha fatto un pò "aprire una porta" (sia di ricordi che di possibilità e di riflessioni).

bit
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bit

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Iniziare a parlare alle persone.
Ho sempre avuto quel ansia d'approccio maledetta, ma ultimamente mi sono accorto che l'ansia non mi viene se parlo a una ragazza per il semplice fatto di socializzare. Oggi sono andato in un centro commerciale abbastanza noto a Torino, ed ho visto molte belle ragazze (tra le quali 4 mi piacevano moltissimo, per i miei gusti erano perfette esteticamente). E non ho avuto le palle per parlare a queste belle ragazze. Poi mi sono detto: "Tanto non sono qui per rimorchiare. Se capita, bene, altrimenti, pace." e sono entrato in un negozio a prendere delle magliette. Nello spogliatoio cominciai a parlare con una ragazza ed il suo ragazzo. Stranamente non mi creai problemi a parlarle, anche se era una bella ragazza e per di più accompagnata dal ragazzo. Ci siamo fatti due risate e poi ci siamo salutati e ciascuno è andato per la sua strada. E una cosa simile mi è capitato anche prima.
Per voi vale la stessa cosa, o sono fatto solo io cosi?
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ArturoBandini

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Citazione di: bit il 10 Febbraio 2011, 20:24:04
Iniziare a parlare alle persone.
Oggi sono andato in un centro commerciale abbastanza noto a Torino, ed ho visto molte belle ragazze (tra le quali 4 mi piacevano moltissimo, per i miei gusti erano perfette esteticamente).
Alle gru?  ;)
Le torinesi sono tanto belle quanto diffidenti. Un seduttore a Torino è come un premio nobel a Quartoggiaro (si scrive così? )  :)

Nero

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Citazione di: bit il 10 Febbraio 2011, 20:24:04
Iniziare a parlare alle persone.
. E una cosa simile mi è capitato anche prima.
Per voi vale la stessa cosa, o sono fatto solo io cosi?

All'inizio credo sia cosi per tutti! l'importante é aprire, aprire , aprire, aprire, aprire , aprire, poi potrai aprire tranquillamente anche il papa e le guardie svizzere...:D
La demenza senile é una malattia, la demenza giovanile una tragedia...

james.mar

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Citazione di: ArturoBandini il 11 Febbraio 2011, 08:59:57
Alle gru?  ;)
Le torinesi sono tanto belle quanto diffidenti. Un seduttore a Torino è come un premio nobel a Quartoggiaro (si scrive così? )  :)

cazzata. lo dicono delle milanesi, delle venete, delle torinesi, delle fiorentine, delle genovesi ecc.ecc.ecc.
sono le italiane a non essere facili per ovvi e scontati motivi di domanda e offerta. punto.

Jason N. Dohring

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Citazione di: james.mar il 12 Febbraio 2011, 19:21:26
cazzata. lo dicono delle milanesi, delle venete, delle torinesi, delle fiorentine, delle genovesi ecc.ecc.ecc.
sono le italiane a non essere facili per ovvi e scontati motivi di domanda e offerta. punto.
spiegheresti meglio questo concetto in un altro topic? poiche' domanda e offerta dovrebbero essere simili secondo le statistiche istat :P se invece parli del fatto che le donne si accontentano meno degli uomini sarebbe interessante capire perche' si dice cosi' delle torinesi-milanesi-ecc...ecc... e non delle americane...


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james.mar

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un altro topic per dire una banalità? ma anche no.
per quanto riguarda la differenza italiane-americane è un'evidenza empirica (vedi racconti di guymontag sulla soffagine degli americani e su quanto sia più facile scopare in america, ad esempio) suffragata dalla mentalità tipica del maschio italico che con il suo comportamento fa sì che la domanda di patate sia sempre fiorente rispetto a quella di altri stati (potrei citare nord europa per esperienza personale).

Sulla differenza milanesi-genovesi ecc. la cosa è altrettanto semplice.
Anzitutto è una generalizzazione, e come tutte le generalizzazioni fuorviante. Ok, qualcuno potrebbe dirmi "in media le milanesi se la tirano più delle pescaresi", ma in questo caso:
- chi l'ha stimata questa ipotetica "media" e come?
- se mediamente si lamentano di più, buttati sulle code di sinistra della distribuzione di probabilità (tradotto, quelle che se la tirano di meno) e finiscila con il correlare il tuo insuccesso con le donne alla tua città di appartenenza
Seconda cosa, il campione va stratificato. E' ovvio che se si va in un locale fighetto, si troverà una maggiore resistenza ai cold approach e maggiore "menosità" rispetto a un localetto in cui ogni giovedì suonano bande indie emergenti, o anche dei pub frequentati da un pubblico meno di "elitè". Ma questo varia all'interno della stessa città. Pertanto da qui ad affermare che, posto di approcciare in un locale fighetto, le milanesi/genovesi/ecc. se la tirano più delle pescaresi/anconetane/baresi ce ne passa di acqua sotto i ponti.

Inoltre, proprio per il fatto che la mentalità del maschio italico è quella che è, la domanda di patata sarà altissima in ogni città d'Italia, e a parità di offerta il prezzo sarà sicuramente alto. Quindi un maschio medio confonde la menosità italica additandola alla menosità della propria regione.


L'ingegnere, james.mar