TermYeditoriale: Messaggi subliminali e microespressioni

Aperto da TermYnator, 23 Ottobre 2010, 03:06:05

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TermYnator

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Fine anni '50, un pubblicitario di nome James Vicary, fece un esperimento:
con uno strumento da lui inventato, proiettava durante una proiezione cinematografica una immagine, o addirittura un testo, che incitavano al consumo di un prodotto.
I tempi di permanenza dell'immagine proiettata, erano dell'oride del 1/3000 di secondo, quindi brevissimi.
I consuni dei prodotti pubblicizzati, però, aumentavano a dismisura. Il successo dell'operazione fu talmente eclatante, che il buon Vicary brevettò il marchingegno.

L'impresa di Vicary, ha due implicazioni estremamente interessanti:
la prima è che pur non riuscendo minimamente a razionalizzare i messaggi proiettati, le persone presenti provavano la voglia di consunare il prodotto.
La seconda, è che immagini estremamente rapide, non vengono percepite a livello conscio, ma agiscono a livello inconscio.

Ora, immaginate di parlare con una donna non interessata, e di poter fare una espressione di tremendo desiderio sessuale. L'espressione sarà recepita a livello inconscio, e desterà una sensazione nella donna.
Sensazione che non è assolutamente razionalizzabile, ma è reale.
Eckman, sostiene che tramite la riproiezione della ripresa di un colloquio, è possibile individuare espressioni velocissime, che tradiscono le bugie, o comunque i reali pensieri di una persona.

In sintesi, cari signori, tutto ciò sta a dimostrare che il nostro sistema percettivo è perfettamente tarato per capire chi abbiamo davanti: basta dar retta alla prima impressione, ed alle emozioni che proviamo (come fanno le donne del resto). Alcuni di voi, cominceranno a chiedersi se questo post, oltre che mera informazione, abbia una utilità pratica. Si, ce l'ha, ed è questa.
Per raccontare un qualcosa di cui non siete realmente convinti, esiste un sistema, lo stesso che ha decretato la credibilità degli attori praticanti il metodo Stanislaskyj. Ovvero il calarsi a pieno titolo nel personaggio che si vuole impersonificare, arrivandone a provare le emozioni, ed addirittura la mimica facciale risultante.
Incarnare il grande seduttore, partirà quindi dal pensare come lui, dal sentire (non simulare) la stessa selettività, e dal sentire lo stesso disinteresse per le cose comuni. L'attore dovrà provare la stessa indolenza per le prede che non siano di rango eccezionale, e la stessa emozione di un seduttore vero nell'esercitare il proprio fascino. Qualcuno potrebbe obiettare "ma quindi è solo una questione di frame!" a costui, rispondo che la differenza fra le due pratiche è spiegabile con questo piccolo esempio:
provate a "impostare il frame" io so volare, poi andate davanti ad una fossa di letame larga 10 metri e ditevi:
"ora volo dall'altra parte". Provate ad interrogare le vostre emozioni, e vi renderete facilmente conto che il messaggio che vi mandano è "mo' affoghi nella cacca". Beh, la vostra faccia, nonostante "l'impostazione del frame", dirà la stessa cosa. Se invece foste effettivamente capaci di volare, la vostra faccia non esprimerebbe alcuna emozione, o addirittura la felicità di poter fare un bel salto. Insomma, molto difficile, ma possibile con la giusta tecnica, e le giuste info sul personaggio da incarnare. Ma attenzione: basta un attimo nel quale si pensa a ciò che si è realmente, per correre il rischio di sfoderare espressioni incongruenti. E non solo micro, ma addirittura macro.

Sempre lieto di disilludervi...  :lol:


Il prossimo TermYeditoriale, tratterà i famigerati video di rimorchio
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Kant

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AlterEgo

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Citazione di: TermYnator il 23 Ottobre 2010, 03:06:05
Ora, immaginate di parlare con una donna non interessata, e di poter fare una espressione di tremendo desiderio sessuale. L'espressione sarà recepita a livello inconscio, e desterà una sensazione nella donna.
Sensazione che non è assolutamente razionalizzabile, ma è reale.

Dovrebbe essere un'espressione velocissima per essere recepita come messaggio subliminale, e per farla occorrerebbe muovere i muscoli del volto in maniera rapidissima, è così?


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TermYnator

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E' così.
Si badi bene, che nelle'esempio che ho fatto, ovvero la microespressione porcella, ciò che è certo è che la donna avrà una emozione. Ciò che non è assolutamente certo è il tipo di emozione, e la reazione della tipa.
Intendo dire che IMHO, se spari una microespressione porcella su una tipa che ancora non hai reso recettiva, pigli un palo. Se invece la fai su una persona gia "preparata", crei confidenza profonda tesa al sesso.
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firstaid

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Grande termynator  tu si che riesci a far tue le cose piu  fighe

ginuz

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Esiste un telefilm (che quindi va preso per quello che è) in cui vengono mostrate la microespressioni di chi mente.Si chiama Lie to me e secondo me andrebbe visto per capire qualcosina in più.

JBGrenouille

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Citazione di: TermYnator il 24 Ottobre 2010, 13:14:38
Provate ad interrogare le vostre emozioni, e vi renderete facilmente conto che il messaggio che vi mandano è "mo' affoghi nella cacca". Beh, la vostra faccia, nonostante "l'impostazione del frame", dirà la stessa cosa. Se invece foste effettivamente capaci di volare, la vostra faccia non esprimerebbe alcuna emozione, o addirittura la felicità di poter fare un bel salto. Insomma, molto difficile, ma possibile con la giusta tecnica, e le giuste info sul personaggio da incarnare. Ma attenzione: basta un attimo nel quale si pensa a ciò che si è realmente, per correre il rischio di sfoderare espressioni incongruenti. E non solo micro, ma addirittura macro.
Interessante +1 :up:
Se ho capito riuscire a padroneggiare tali microespressioni richiede comunque buone capacità recitative e la conoscenza sicura del personaggio che si vuole interpretare.
Non basta guardarsi allo specchio mezz'ora prima di uscire ripetendo "sono un figo".

Però magari qualche tecnica di meditazione & rilassamento potrebbe aiutare a riguardo, devo provarci :)

Escalus

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Citazione di: JBGrenouille il 31 Ottobre 2010, 20:35:58
Interessante +1 :up:
Se ho capito riuscire a padroneggiare tali microespressioni richiede comunque buone capacità recitative e la conoscenza sicura del personaggio che si vuole interpretare.
Non basta guardarsi allo specchio mezz'ora prima di uscire ripetendo "sono un figo".

Però magari qualche tecnica di meditazione & rilassamento potrebbe aiutare a riguardo, devo provarci :)

Credo dipenda più dall' immedesimazione. Una micro-espressione è qualcosa che senti realmente dentro.
Penso sia qualcosa di talmente avanzato da stare al pari della ferotecnica. Se riesci ad entrare nello stato di emissione, entri anche in quello stato che ti permette di avere determinate micro-espressioni.

Per chi emette appunto, ha il vantaggio di avere quelle M-espressioni che danno la marcia in più.

Ovviamente sto teorizzando, non essendo un emettitore volontario, ed è solo un parallelo. Parola al Termy alla fine. ;)
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Zlatan: "Un solo babbo, ma due figli di pu**ana!"

TermYnator

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Citazione di: ginuz il 31 Ottobre 2010, 19:30:58
Esiste un telefilm (che quindi va preso per quello che è) in cui vengono mostrate la microespressioni di chi mente.Si chiama Lie to me e secondo me andrebbe visto per capire qualcosina in più.

Se ti interessa l'argomento, ti consiglio il libro dal quale è stata tratta la serie:
"I volri della menzogma" di Paul Eckman.
Le fonti, sono sempre migliori delle interpretazioni (soprattutto se queste ultime sono telefilms)
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TermYnator

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Citazione di: JBGrenouille il 31 Ottobre 2010, 20:35:58
Interessante +1 :up:
Se ho capito riuscire a padroneggiare tali microespressioni richiede comunque buone capacità recitative e la conoscenza sicura del personaggio che si vuole interpretare.
Non basta guardarsi allo specchio mezz'ora prima di uscire ripetendo "sono un figo".

Però magari qualche tecnica di meditazione & rilassamento potrebbe aiutare a riguardo, devo provarci :)

Per chi ancora non lo avesse capito, lo specchio serve proprio a questo:
attiva un ciclo azione -feedback che porta alla sicurezza del proprio BL, e al non mostrare lati deboli.
Grazie del +1 :)
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Expeausition

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Citazione di: TermYnator il 31 Ottobre 2010, 23:03:51
Le fonti, sono sempre migliori delle interpretazioni (soprattutto se queste ultime sono telefilms)

Quoto.

Oltretutto, essendo l'interpretazione del linguaggio corporeo una disciplina complessa, è meglio approfondire attraverso letture tecniche e specifiche. Oltre quella già citata da Termy, aggiungerei "Giù la maschera" (Ekman) - con tanto di reperti fotografici sulle microespressioni - e " Il linguaggio del corpo" di James Borg, un compendio riassuntivo chiaro ed efficace.

Lie to me è senza dubbio un telefilm molto ben sceneggiato e con un attore protagonista di straordinaria bravura. Ma com'è ovvio che sia, gli aspetti romanzati (e quindi fuorvianti rispetto alla realtà) sono numerosi.
E' quindi molto godibile ma da prendere col dovuto distacco per quanto riguarda il risvolto scientifico dei temi trattati.

ginuz

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Mi interessa molto scoprire le fonti e approfondire l'argomento con qualcosa di più "scientifico".
Le ho cercate di recente in rete ma con scarsi risultati ed avevo pensato di fare un salto in libreria.
Partirò da Ekman.Naturalmente grazie per la dritta.  ;)
Per quanto riguarda il telefilm sono consapevole anche io che va preso con le pinze ma è un buon esempio per capire di cosa si parla.

TermYnator

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Citazione di: ginuz il 01 Novembre 2010, 02:29:36
Mi interessa molto scoprire le fonti e approfondire l'argomento con qualcosa di più "scientifico".
Le ho cercate di recente in rete ma con scarsi risultati ed avevo pensato di fare un salto in libreria.
Partirò da Ekman.Naturalmente grazie per la dritta.  ;)
Per quanto riguarda il telefilm sono consapevole anche io che va preso con le pinze ma è un buon esempio per capire di cosa si parla.

Considera che Eckman, è il più grosso esperto della materia, oltre che (credo) il primo ad aver teorizzato la storia delle microespressioni.
Oltreciò, credo sia pure quello che ha dimostrato che le espressioni di base, sono legate ai geni, e non alla cultura. In pratica, sono universali (sta storia l'ho scritta in un altro post)
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ginuz

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#13
Ho trovato quello che citate su un mulo.Tutto molto molto interessante....e cmq bel look  ;D
Ultima modifica: 01 Novembre 2010, 03:48:26 di ginuz

Beeblebrox

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Citazione di: TermYnator il 01 Novembre 2010, 02:46:16
Considera che Eckman, è il più grosso esperto della materia, oltre che (credo) il primo ad aver teorizzato la storia delle microespressioni.

Che sia attualmente il più grande esperto è fuori questione che sia stato il primo ad aver teorizzato tale cosa è falso, i primi che hanno pubblicato a riguardo sono Haggard ed Isaacs in un articolo dal 1966 " Micro-momentary facial expressions as indicators of ego mechanisms in psychotherapy" su Methods of Research in Psychotherapy a Eckman e Friesen va il merito di aver scoperto che le emozioni fondamentali e le conseguenti micro espressioni sono incorrelate con cultura di riferimento e di asver creato un sistema per addestrare le persone a riconoscerle.