Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: AlanCarter il 23 Marzo 2009, 13:47:08

Titolo: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: AlanCarter il 23 Marzo 2009, 13:47:08
Ogni tanto leggo opinioni discordanti sulla facilita' o difficolta' del sargiare. Alcune volte le discussioni vertono su quanto bisogna buttare lacrime e sangue per sargiare bene e avere dei risultati, altre volte sento dire anche in questo forum che sargiare e provarci con le hb alla fin fine e' piu' facile di cio' che si pensa.
Ma alla resa dei conti....sargiare e' un'attivita' facile o difficile?

PS E' implicito che la risposta e' riferita al luogo in cui vive la maggior parte di noi, cioe' all'Italia. Se vivessimo in Polonia o in Danimarca, il concetto di facilita' o difficolta' del sarge sarebbe nettamente diverso...
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: nuke il 23 Marzo 2009, 13:58:38
Citazione di: AlanCarter il 23 Marzo 2009, 13:47:08
PS E' implicito che la risposta e' riferita al luogo in cui vive la maggior parte di noi, cioe' all'Italia. Se vivessimo in Polonia o in Danimarca, il concetto di facilita' o difficolta' del sarge sarebbe nettamente diverso...

Vorrei capire quest'affermazione.
E' quindi vero che in italia il livello della seduzione è impostato ad HARD? (5 stelline per i giocatori di PES :P )
o ti riferivi ad altro?
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: AlanCarter il 23 Marzo 2009, 14:26:22
E' cio' che vorrei capire anch'io.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: -eFFe- il 23 Marzo 2009, 15:21:03
sargiare e' sia facile che difficile. Allo stesso tempo.  :idiot:
Sembra un paradosso ma e' cosi'.

A volte e' come segnare un goal ai mondiali su punizione perfettamente all'incrocio dei pali, facendo un movimento apparentemente semplice, naturale... "facile"
Altre volte ha il gusto della vittoria conquistata con la fatica, il sudore e la lotta per 90' piu' supplementari nel fango...

E' difficile all'inizio:
e' difficile fare qualcosa di diverso da cio' che si e' sempre fatto, ma soprattutto vedere, ragionare e sentire il mondo in maniera differente dal solito...
Costa fatica anche solo abituarsi a versare il vino nel bicchiere usando l'altra mano. E' una cosa molto simile.
E' faticoso e richiede un vero atto di fede (--> motivazione) non demordere, mettersi in gioco e persistere malgrado le prime (inevitabili) delusioni e carenze di risultati.

Poi, da un giorno all'altro, ecco il mutamento: avviene qualcosa di diverso, magari anche solo fortuna (ma la fortuna va aiutata) ed ecco che si comincia a vedere.
Questo e' il momento piu' proficuo, si innesca una catena di eventi che porta a crescere :)
Si compiono enormi progressi, anzi i piu' grandi progressi avvengono proprio qui, all'inizio.

Poi subentra un rallentamento, quasi una stasi... si e' raggiunto un "plateau" in cui procedere di millimetri costa tempo e fatica.
Qui urge una riflessione, qui non basta piu' il semplice buttarsi per ottenere risultati, anche perche' i traguardi sono aumentati nel frattempo... si vuole giustamente di piu'. :up:

Ecco che serve porsi degli obiettivi chiari, avere delle motivazioni forti e scegliere un metodo efficace, quello che per noi e' piu' efficace.

Cosa succede dopo, ancora non so dirtelo...
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Acqua il 23 Marzo 2009, 17:04:32
Citazione di: -eFFe- il 23 Marzo 2009, 15:21:03
sargiare e' sia facile che difficile. Allo stesso tempo.  :idiot:
Sembra un paradosso ma e' cosi'.

A volte e' come segnare un goal ai mondiali su punizione perfettamente all'incrocio dei pali, facendo un movimento apparentemente semplice, naturale... "facile"
Altre volte ha il gusto della vittoria conquistata con la fatica, il sudore e la lotta per 90' piu' supplementari nel fango...

E' difficile all'inizio:
e' difficile fare qualcosa di diverso da cio' che si e' sempre fatto, ma soprattutto vedere, ragionare e sentire il mondo in maniera differente dal solito...
Costa fatica anche solo abituarsi a versare il vino nel bicchiere usando l'altra mano. E' una cosa molto simile.
E' faticoso e richiede un vero atto di fede (--> motivazione) non demordere, mettersi in gioco e persistere malgrado le prime (inevitabili) delusioni e carenze di risultati.

Poi, da un giorno all'altro, ecco il mutamento: avviene qualcosa di diverso, magari anche solo fortuna (ma la fortuna va aiutata) ed ecco che si comincia a vedere.
Questo e' il momento piu' proficuo, si innesca una catena di eventi che porta a crescere :)
Si compiono enormi progressi, anzi i piu' grandi progressi avvengono proprio qui, all'inizio.

Poi subentra un rallentamento, quasi una stasi... si e' raggiunto un "plateau" in cui procedere di millimetri costa tempo e fatica.
Qui urge una riflessione, qui non basta piu' il semplice buttarsi per ottenere risultati, anche perche' i traguardi sono aumentati nel frattempo... si vuole giustamente di piu'. :up:

Ecco che serve porsi degli obiettivi chiari, avere delle motivazioni forti e scegliere un metodo efficace, quello che per noi e' piu' efficace.

Cosa succede dopo, ancora non so dirtelo...

+1!

La difficoltà del rimorchio è variabile, comprende una quantità di fattori innumerevoli, in primis la soggettività del marpione.
Personalmente, ho periodi di facilità estrema molto brevi (al massimo un mese) in cui mi comporto come se fossi in calore; a questi periodi d'oro si alternano quelli di down (lunghi almeno il doppio) in cui pur impegnandomi tantissimo riesco a fare poco.

Acqua
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: a to z il 23 Marzo 2009, 17:08:09
Sottoscrivo quanto detto sopra dal buon effe... secondo me non è difficile sargiare in sè e per sè, lo è mantenere quella costanza che ti impone il lavoro su sè stessi indispensabile per ottenere i risultati voluti... porsi delle scadenze e rispettarle è il primo passo, forse il più duro, un po' come andare a scuola tutte le mattine: va fatto anche quando manca la voglia, perchè è necessario, e i benefici non si vedranno necessariamente nel brevissimo periodo (ecco venir fuori l'economista che è in me  :D) quando nel breve-medio. Il sarge (ne parlavo qualche sera fa con nuke) è teoria e pratica, pensiero e azione, e soprattutto tanto tanto lavoro su sè stessi. Il sarge (a dispetto di fight club) è automiglioramento ma non masturbazione (anzi ;D); è diventare un seduttore (e non fare il seduttore); è rispondere sempre al meglio agli stimoli che l'ambiente ci propone. E questo ci porta a diventare farfalle a prescindere.

E questo è il massimo, secondo me. Le donne vanno e vengono, quello che impari rimane, oh se rimane. Questo è il più forte impulso a non desistere.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Shark72 il 24 Marzo 2009, 19:44:59
Citazione di: -eFFe- il 23 Marzo 2009, 15:21:03
sargiare e' sia facile che difficile. Allo stesso tempo.  :idiot:
Sembra un paradosso ma e' cosi'.

..................................................
E' difficile all'inizio:
e' difficile fare qualcosa di diverso da cio' che si e' sempre fatto, ma soprattutto vedere, ragionare e sentire il mondo in maniera differente dal solito...
........................................................


Bravo eFFe,

è tutto lì il nocciolo dell' ambaradan : alla fine di tutto questo cosare, qui dentro e fuori, l' unica certezza è che salvo per chi è natural, o lo è diventato avendo acquisito abilità proprie, si tratta di uscire dalla nostra "comfort zone", quell' area in cui quotidianamente ci muoviamo, e all' interno della quale tutto ciò che facciamo è normale : guidare, camminare, fare il nostro lavoro, ecc. E per la stragrande , e dico la stragrande maggioranza dei "sargiatori", l' approcciare persone sconosciute non rientra nelle attività di ordinaria amministrazione.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: zlatan il 25 Marzo 2009, 11:08:09
Una donna di esperienza come eFFe ( :P)  non ha sbagliato una virgola in quello che ha scritto.

Quando di parla di chiusure o di step per giungere ad una chiusura, facendo quindi riferimento all'azione del riimorchio tante piccole cose posso fare la differenza. Nel senso che, quando uno è motivato, si è fatto esperienza e ha fatto tutto quello che scritto eFFe può chiudure con estrema facilità magari una preda apparentemente difficile e di valore estetico alto e può prendere un palo da un'altra di livello inferiore. Ma questo può dipendere da fattori intrinseci della diretta interessata.

Continuando la metafora col calcio di eFFe, puoi giocare una partita alla perfezione senza riuscire ad infilare il pallone in rete perchè c'era una cavolo di buchetta davanti alla porta che ha dirottato il pallone in fondo al campo, e prendere gol al 93' in fuorigioco non visto dal guardalinee che si stava scaccolando ed era quindi distratto.

Riguardo alla seduzione in Italia o no ne abbiamo già parlato. Io ritengo che qui sia più difficile. Punto.

Zlatan
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Shark72 il 25 Marzo 2009, 11:23:24
Citazione di: zlatan il 25 Marzo 2009, 11:08:09

Riguardo alla seduzione in Italia o no ne abbiamo già parlato. Io ritengo che qui sia più difficile. Punto.

Zlatan


Sono d' accordo. Principalmente per questi fattori :
1) Non esiste altro paese in cui i maschi siano ossessionati dal doverci provare con le femmine. All' estero spesso sono le donne a doversi preoccupare di trovare un uomo, non il viceversa. Da noi, se te non provi con una, ci sono altri 100 che lo fanno.
2)Soprattutto nelle realtà provinciali, tendenza delle ragazze al fidanzamento precoce con conseguente scomparsa dal mercato .
3)Esasperazione della società consumista , individualistica ed opportunistica. Molte donne preferiscono stare non con uomini "che piacciono", ma con uomini "che servono" (o perchè hanno risorse finanziarie che consentono loro molti agi, e quindi fanno bella figura a presentarli alle amiche, o perchè sono zerbini che assecondano in tutto, e magari piacciono alle mamme) .
4)Mentalità molto gruppettara : la netta maggioranza delle coppie si forma tramite parenti, amici, e amici degli amici, l 'apertura verso il mondo esterno è limitatissima.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Sting il 25 Marzo 2009, 13:23:04
Sottoscrivo tutto quello che ha scritto -eFFe-  ;)

In particolare :
Citazione di: -eFFe- il 23 Marzo 2009, 15:21:03
Costa fatica anche solo abituarsi a versare il vino nel bicchiere usando l'altra mano. E' una cosa molto simile.
E' faticoso e richiede un vero atto di fede (--> motivazione) non demordere, mettersi in gioco e persistere malgrado le prime (inevitabili) delusioni e carenze di risultati.

Agli inizi , quando stavo muovendo appena i primi piccoli passetti, ero ancora un po' miscredente e scettico rispetto alla possibilita' di sedurre anche le gambe del tavolo :D
C'era ancora qualcosa che non mi convinceva, che non mi dava la giusta motivazione, perche' a un certo punto non puoi vedere i risultati su te stesso prima di buttarti.
Dovevo fare un atto di fede vero e proprio.

Lessi uno dei tanti testi che circolano e per i piu' scettici , per rimuovere la resistenza al cambiamento proponeva un esercizietto semplice semplice :

- Provate a invertire il mouse di 180 gradi (a questo punto dovreste trovare i tasti del mouse stesso rivolti verso di voi)
- Ora provate a usarlo : e' un casino vero ? :)
- Usatelo finche' non ne avete il pieno controllo , come quando lo usate normalmente.

Mi si apri' un mondo !
Da quel momento applicai al sarge e a tutta la mia vita questa pratica. (no no, non e' che ora faccio la pasta col mouse eh !)

;)
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: SIRCIARLY il 25 Marzo 2009, 15:02:12
Citazione di: -eFFe- il 23 Marzo 2009, 15:21:03

Poi subentra un rallentamento, quasi una stasi... si e' raggiunto un "plateau" in cui procedere di millimetri costa tempo e fatica.
Qui urge una riflessione, qui non basta piu' il semplice buttarsi per ottenere risultati, anche perche' i traguardi sono aumentati nel frattempo... si vuole giustamente di piu'. :up:

Ecco che serve porsi degli obiettivi chiari, avere delle motivazioni forti e scegliere un metodo efficace, quello che per noi e' piu' efficace.

Cosa succede dopo, ancora non so dirtelo...


e hai detto benissimo, c'è un rallentamento pauroso, anzi un tornare indietro a volte. Non è facile spiegare come possa succedere, ma uno dei fattori, oltre ad alzare gli obiettivi, è quello della noia (nel mio caso).
Mai successo di entrare in un set con qualsiasi opener anche no canned e dopo 5 min avere la sensazione di essere sempre nel solito set, solita rompipalle(leader), solita figa che vorrebbe ma succube di leader, solita UG tritacazzi e tu a fare il tuo solito game...Bè è così non riuscire a trovare nuovi stimoli è un fattore di blocco per me...
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: nuke il 25 Marzo 2009, 18:47:56
Era quello che volevo leggere. stavo per sganciarti il +1 ma mi piacerebbe capire prima alcuni perchè!
:)

Citazione di: Shark72 il 25 Marzo 2009, 11:23:24
1) Non esiste altro paese in cui i maschi siano ossessionati dal doverci provare con le femmine. All' estero spesso sono le donne a doversi preoccupare di trovare un uomo, non il viceversa. Da noi, se te non provi con una, ci sono altri 100 che lo fanno.
Questo giustifica il fatto che il numero degli approcci fatti dalle ragazze ai ragazzi tende a zero?

Citazione di: Shark72 il 25 Marzo 2009, 11:23:24
4)Mentalità molto gruppettara : la netta maggioranza delle coppie si forma tramite parenti, amici, e amici degli amici, l 'apertura verso il mondo esterno è limitatissima.
In altri stati non c'è questa mentalità? Esistono Paesi veramente così aperti?
Questa domanda è frutto di riflessioni personali, di un sogno che tutto il mondo non sia come l'Italia, dove in ogni caso la tua ragazza proviene al 99% dal tuo circolo sociale.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Hancock il 25 Marzo 2009, 20:07:23
Citazione di: nuke il 25 Marzo 2009, 18:47:56
Questo giustifica il fatto che il numero degli approcci fatti dalle ragazze ai ragazzi tende a zero?
In altri stati non c'è questa mentalità? Esistono Paesi veramente così aperti?
Entrambe le domande hanno la stessa risposta:
La mentalità italiana è retrograda, le ragazze non approcciano i maschi per paura di essere giudicate, i genitori delle ragazze quando scoprono che esce con qualcuno le chiedono cosa fà, chi sono i genitori e cose del genere ancor prima di chiederle come si chiama il malcapitato.  :buck:
Delegare l'approccio ad un ragazzo proveniente da un social circle taglia via buona parte dei giudizi, rispondere alla domanda "chi è?" con "è un amico di tizia" è molto più efficace cercare di qualificarlo con qualsiasi altro sistema.
E' una sorta di preselezione nei confronti del resto del mondo.
Ho visto questa dinamica in modo nettissimo grazie a mia sorella, poi ho avuto modo di parlarne con delle amiche che confermano.

La colpa, IMHO, è dell'istruzione eccessivamente cattolica che hanno avuto i nostri nonni e i nostri genitori, e quindi, o un figlio è abbastanza forte da imporre la sua idea, o viene condizionato dal fatto di non poter fare una cosa sapendo che se la farà verrà giudicata in modo non positivo.

Ritornando on-topic questo contribuisce a complicare il sarge in Italia.
D'accordo, non sono sto gran seduttore, ma con certe ragazze non vedo nessuna possibilità se prima non entro nel loro social circle...
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
Ottime considerazioni ma vorrei soffermarmi su due punti per me oscuri dell'argomento difficolta'/facilita' del sargiare....secondo voi a un certo punto diventa piu' facile sargiare perche' grazie al campo si e'  acquisita una certa tecnica e si va un pò con il pilota automatico o perche' ci si e' liberati della gran parte delle pippe mentali che ci affligevano prima di scoprire questo mondo e alla fine, una volta liberati di questo peso, si va piu' in discesa anche se non si e' ancora padroni di certe tecniche?
Poi...se L'Italia e' il posto o uno dei piu' difficile per sargiare perche' il puing non e' nato in Italia ma negli USA dove i costumi sono molto piu' liberi e dove esistono molti meno condizionamenti sociali rispetto al nostro Paese?
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: a to z il 25 Marzo 2009, 21:19:17
AlanCarter: dal basso della mia esperienza quadrimestrale, diventa facile sargiare perchè ti rendi conto che le donne non mordono, quindi sperimenti sperimenti sperimenti e riesci a calibrarti. In sintesi, diventa facile sargiare perchè
1. sargiando acquisisci esperienza e a ogni c&b non vedi l'ora di provare quanto hai imparato con un'altra
2. perchè ti diverti un mondo.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: ^X^ il 25 Marzo 2009, 22:47:59
Citazione di: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
secondo voi a un certo punto diventa piu' facile sargiare perche' grazie al campo si e'  acquisita una certa tecnica e si va un pò con il pilota automatico o perche' ci si e' liberati della gran parte delle pippe mentali che ci affligevano prima di scoprire questo mondo e alla fine, una volta liberati di questo peso, si va piu' in discesa anche se non si e' ancora padroni di certe tecniche?

Secondo me non è tanto che diventa piu' facile, quanto che diventa piu' naturale e spontaneo: diventa automatico riconoscere gli IOI, diventa piu' semplice capire quando baciare, riesci meglio a leggere la persona che hai davanti. Non è una questione di tecniche, quanto di allenamento e pratica.

Citazione di: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
Poi...se L'Italia e' il posto o uno dei piu' difficile per sargiare perche' il puing non e' nato in Italia ma negli USA dove i costumi sono molto piu' liberi e dove esistono molti meno condizionamenti sociali rispetto al nostro Paese?

Qui se leggesse il buon vecchio TermY gli verrebbe un colpo al cuore: secondo me la seduzione in senso stretto è nata proprio in Italia, nelle Riviere degli anni '60. Poi come al solito gli Americani sono meglio di noi a costruire delle teorie facilmente divulgabili, quindi non mi stupisce che sia diventato proprio li un fenomeno di costume. Qui in Italia, a parte pochi appassionati come noi, la maggior parte della gente direbbe "ma c'è bisogno di tecniche?"
Col cavolo che in USA ci sono costumi piu' liberi, forse nelle grandi città ma non certo nel resto del paese; e li spesso l'ostacolo maggiore è rivolgere la parola agli estranei...
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Sting il 26 Marzo 2009, 09:07:26
Citazione di: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
Ottime considerazioni ma vorrei soffermarmi su due punti per me oscuri dell'argomento difficolta'/facilita' del sargiare....secondo voi a un certo punto diventa piu' facile sargiare perche' grazie al campo si e'  acquisita una certa tecnica e si va un pò con il pilota automatico o perche' ci si e' liberati della gran parte delle pippe mentali che ci affligevano prima di scoprire questo mondo e alla fine, una volta liberati di questo peso, si va piu' in discesa anche se non si e' ancora padroni di certe tecniche?

Entrambe le cose.
Con la pratica inizi a ottenere qualche piccolo successo -> la tua autostima aumenta -> ti viene voglia di proseguire e ottieni altri successi -> la tua autostima aumenta
Cosi' via , in una spirale che va verso l'alto.
Finche' lo vuoi tu.
Quindi tutto parte dalla tua volonta'.

Citazione di: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
Poi...se L'Italia e' il posto o uno dei piu' difficile per sargiare perche' il puing non e' nato in Italia ma negli USA dove i costumi sono molto piu' liberi e dove esistono molti meno condizionamenti sociali rispetto al nostro Paese?

Sono d'accordo con ^X^.
Anche secondo me il puing e' nato in Italia.
Per esempio...e' esistito un certo Casanova...nato nel 1725 a Venezia...
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Acqua il 26 Marzo 2009, 11:28:07
Citazione di: Hancock il 25 Marzo 2009, 20:07:23
La colpa, IMHO, è dell'istruzione eccessivamente cattolica che hanno avuto i nostri nonni e i nostri genitori, e quindi, o un figlio è abbastanza forte da imporre la sua idea, o viene condizionato dal fatto di non poter fare una cosa sapendo che se la farà verrà giudicata in modo non positivo.
Quoto!
Il lato positivo è che si è sempre sul filo del rasoio (tabù, sensi di colpa, peccati, ecc. sono spesso un fattore afrodisiaco), il lato negativo è che se non hai due palle così e la pazienza necessaria, finisci per esaurirti.
Anche perchè parliamoci chiaro... c'è più soddisfazione a rimorchiare una battona o una verginella?

Ci sono periodi in cui nonostante gli sforzi non si combina niente... è lì che il rimorchio sembra più difficile. Tra l'altro il modo in cui si reagisce a questi periodi credo faccia la differenza tra un MdP e un marpione vero.

Il cattolico,
Acqua
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: -eFFe- il 26 Marzo 2009, 11:31:12
Citazione di: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
Ottime considerazioni ma vorrei soffermarmi su due punti per me oscuri dell'argomento difficolta'/facilita' del sargiare....secondo voi a un certo punto diventa piu' facile sargiare perche' grazie al campo si e'  acquisita una certa tecnica e si va un pò con il pilota automatico o perche' ci si e' liberati della gran parte delle pippe mentali che ci affligevano prima di scoprire questo mondo e alla fine, una volta liberati di questo peso, si va piu' in discesa anche se non si e' ancora padroni di certe tecniche?

entrambe le cose, ma non solo: ad un certo punto ti diverti pure! :)


CitazionePoi...se L'Italia e' il posto o uno dei piu' difficile per sargiare perche' il puing non e' nato in Italia ma negli USA dove i costumi sono molto piu' liberi e dove esistono molti meno condizionamenti sociali rispetto al nostro Paese?

mah... la seduzione mi sa che e' nata dapperutto, e' sempre esistita da che esistono l'uomo o la donna: e' sciocco e provinciale rivendicare la paternita' culturale de; concetto di generale di -seduzione-
Ci sono stili, scuole di pensiero diverse... quelle si' che sono nate in zone e momenti determinati.

In USA non sono mai stato e quindi non posso dire con certezza che i costumi siano piu' liberi che da noi... immagino che ci sia meno inibizione nella gente delle coste californiane rispetto a chi abita sull'Appennino da noi (per dire)... ma scommetto che sono molto piu' aperte le persone della riviera romagnola dei paesani delle sperdute campagne del Tennessee.
Tutto e' relativo in fondo.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Acqua il 26 Marzo 2009, 16:50:27
Citazione di: Kleos il 26 Marzo 2009, 11:36:53
Io penso che tutto queste lamentele sulla difficoltà di sargiare in Italia siano un po' delle scuse.
Sono delle scuse per chi non è stato all'estero, e delle attenuanti per chi ci è stato.
Anche io tendo a vedere la maggior difficoltà delle italiane come un incentivo più che come una punizione, ma resta il fatto che fuori si rimorchia con meno della metà dello sforzo richiesto in patria.

Tra l'altro oltre al discorso "italiani" e "non itlaliani", c'è il discorso più generale di "straniero", che per le donne è comunque un'attrattiva per diversità e freschezza.

Baci
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Seb il 26 Marzo 2009, 21:57:02
allora...vivendo all'estero ed avendo iniziato ad imparare il pickup all'estero mi sento chiamato in causa!

all'estero non e' che sia piu' facile sargiare, e' che se qualcuno e' straniero e' visto sotto un punto di vista diverso (come d'altronde altri nel post hanno gia' detto), un ragazzo francese, tedesco, svedese o americano e' visto sotto un altro punto di vista dalle tipe in italia. all'estero vi dico che essre italiani funziona come una lama a doppio taglio, ci sono state ragazze che giusto perche' ero italiano erano interessate, come mi son sentito dire (dopo averci fatto sesso) "se sapevo che eri italiano non ti davo il mio numero di telefono!"... quindi e' moolto soggettivo.

all'estero c'e' una mentalita' diversa, vero, ALCUNI posti sono piu' aperti mentalmente ma sono uscito per esempio in inghilterra anche con una ragazza che voleva arrivare vergine al matrimonio!!!!!!!...come immaginerete non e' durata molto  O0
in lussemburgo, uno stato piu' piccolo di meta' della lombardia, le tipe a me sembravano rilassate ma dipende sempre da quando le becchi!
in svezia le strafighe cadono dai tetti e sono molto piu' amichevoli di quel che si pensa, ma sta sempre a te farti avanti e se spu**ani tutto (come ho fatto  :-x) e' solo colpa tua!
qui a berlino ho conosciuto anche tipe italiane e non posso dire che e' stato difficile! puo' essere un paradiso come un inferno, dipende se la sera sono carico e tranquillo, ho avuto serate e giornate da PUA come serate dal peggior segaiolo che possiate immaginare...colpa mia? si certo!! lo ammetto ma perche' la difficolta' nel sargiare e' proporzionale a quello che sei pronto a fare e a come sei nella tua testa!!

concordo pienamente con eFFe quando dice che e' un cammino e con ^X^ quando dice che con il tempo diventa naturale e spontaneo...ad essere sincero non sono quasi mai tornato in italia da quando son partito quindi non ho avuto la possibilita' di "testare" quello che provo all'estero in italia (ok, non prendetevela!)...ma con una sorta di "backwards rationalization" posso dire che lavorando in italia come barista per anni ho visto (e ahime' ignorato ai tempi) come funziona e quello che avrei potuto fare...e non e' poi cosi' diverso da quello che ho visto qui!

quindi...dico che sargiare all'inizio e' difficile e con il tempo, SE continui ad allenarti ed imparare, sara' sempre piu' facile sino a diventare spontaneo ed istintivo! in italia...le tipe si aspettano di brutto di essere approcciate, ma non sempre questo e' negativo!
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: SilverS il 26 Marzo 2009, 22:48:20
Citazione di: AlanCarter il 25 Marzo 2009, 21:04:53
Ottime considerazioni ma vorrei soffermarmi su due punti per me oscuri dell'argomento difficolta'/facilita' del sargiare....secondo voi a un certo punto diventa piu' facile sargiare perche' grazie al campo si e'  acquisita una certa tecnica e si va un pò con il pilota automatico o perche' ci si e' liberati della gran parte delle pippe mentali che ci affligevano prima di scoprire questo mondo e alla fine, una volta liberati di questo peso, si va piu' in discesa anche se non si e' ancora padroni di certe tecniche?
Poi...se L'Italia e' il posto o uno dei piu' difficile per sargiare perche' il puing non e' nato in Italia ma negli USA dove i costumi sono molto piu' liberi e dove esistono molti meno condizionamenti sociali rispetto al nostro Paese?

Guarda che secondo me si tratta solo di esperienza, nel senso che a forza di farlo ci prendi confidenza e non hai più paure irrazionali. Anche l'ansia di approccio, fa parte di questa categoria che io chiamerei:  paure irrazionali. Per me le elimini in parte uscendo dalla zona di confort e rimanendoci (fuori), ma sopratutto facendo delle belle esperienze: chiudere molto, avere anche donne come amiche per aumentare la confidenza e capirle meglio. Allora diventa facile, però devi mettere sul piatto della bilancia di metterti molto in gioco, di sperimentare. Alla fine la grossa chiave di volta è riflettere su questo:
quanto anche oggi ti sei messo in gioco?

Onestamente parlo anche per me stesso, la difficoltà ad avere un progetto, a medio termine e magari, uscire spesso non è facile da portare avanti con costanza. E la costanza, al mio livello, è l'unica porta d'ingresso per quel salto di cui parla eFFe.

Rispondendo alla tua domanda: tutte e due le cose IMHO, nel senso che più lo fai, più impari le "tecniche" e diminuisci le paure. Ma alla fine la tecnica diventi tu stesso a forza di farlo, farlo,farlo... alla fine quello che deve funzionare sei tu stesso, la tua vita... e non solo una tecnica.


Per la seconda domanda: bella domanda!

Cioè come dire: perchè di tutti gli stati cattolici del mondo il vaticano è proprio qua?

Io credo che semplicemente questo sia il paese di ipocriti più forte del mondo: le donne non te la danno perchè non si può! Gli uomini, invece, vorrebbero farsi qualunque donna.... però, se una donna la da via ad un uomo, viene subito additata da tutti, come la tr*ia di turno!!
Vedi tu la contraddizione! :buck:

Negli USA sicuramente avranno mille e più grandi contraddizioni, ma almeno da 'sto punto sono un attimo coerenti: se una si fa un tipo vuol dire che gli piaceva quindi...cazzi suoi, in ogni senso :lol:

Con questo non voglio attaccare i cattolici, sinceramente  però se parliamo di.. rimorchio e sesso.. di certo il background culturale, aldilà della religione, non ci aiuta di sicuro.

Io metterei l'accento su noi stessi: se fosse il calcio dovremo sapere giocare anche nelle condizioni più avverse, sotto la pioggia, al secondo tempo supplementare...come dire ogni situazione ha i suoi vantaggi e svantaggi. Dipende sempre e solo da noi, tirare fuori il meglio, da ogni situazione.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: nemesi il 26 Marzo 2009, 23:40:36
Citazione di: AlanCarter il 23 Marzo 2009, 13:47:08
Ogni tanto leggo opinioni discordanti sulla facilita' o difficolta' del sargiare. Alcune volte le discussioni vertono su quanto bisogna buttare lacrime e sangue per sargiare bene e avere dei risultati, altre volte sento dire anche in questo forum che sargiare e provarci con le hb alla fin fine e' piu' facile di cio' che si pensa.
Ma alla resa dei conti....sargiare e' un'attivita' facile o difficile?

PS E' implicito che la risposta e' riferita al luogo in cui vive la maggior parte di noi, cioe' all'Italia. Se vivessimo in Polonia o in Danimarca, il concetto di facilita' o difficolta' del sarge sarebbe nettamente diverso...

Spostiamo il problema. Sargiare ti piace o non ti piace? Perchè la facilità o la difficoltà di imparare e migliorare qualcosa è direttamente proporzionale a quanto piacere hai mentre la fai.
Per fare un esempio: se tu impari la lingua russa tra una scopata e l'altra con la tua calda e appassionata amante russa, l'imparare sarà associato al piacere e sarà facile.
Se tu impari il russo insieme a una vecchia insegnante moscovita con i baffi che ogni volta che sbagli la pronuncia di da una bacchettata sulle mani e ti urla (in russo) che sei un ritardato. L'apprendimento del russo sarà una sofferenza. E quindi difficile.

Prendi l'esempio e riportalo a quello che vuoi.  8)
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Spike il 28 Marzo 2009, 15:52:29
Sargiare è faile. Molto facile e anche naturale, come camminare.

Ti ricordi come hai iniziato a camminare? Hai provato a alzarti in piedi, appoggiandoti a un divano. Dondolavi e non mantenevi l'equilibrio. Poi pian piano sei riuscito a spostare un passo in avanti. Poi un altro. E magari sei anche caduto. Per un po' potevi spostarti solo se mentre avanzavi potevi appoggiarti a qualcosa o qualcuno ti teneva la mano. Poi hai iniziato ad andare in giro da solo, con un'andatura buffa e scoordinata. E qualche volta cadevi ancora. Poi hai imparato a controllare la tua velocità e la tua direzione, ma ancora dondolavi mentre procedevi e ti fermavi all'ultimo.
E ora? Ora nemmeno ci pensi e puoi spostarti esattamente dove e come vuoi.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: AlanCarter il 28 Marzo 2009, 17:08:53
Citazione di: -eFFe- il 26 Marzo 2009, 11:31:12
mah... la seduzione mi sa che e' nata dapperutto, e' sempre esistita da che esistono l'uomo o la donna: e' sciocco e provinciale rivendicare la paternita' culturale de; concetto di generale di -seduzione-
Ci sono stili, scuole di pensiero diverse... quelle si' che sono nate in zone e momenti determinati.
Forse su questo punto sono stato frainteso...non intendevo dire perche' la seduzione e' nata in quella terra x perche' sono d'accordo sul fatto che la seduzione "classica" e' nata nella notte dei tempi ovunque...non in un luogo specifico...
Io volevo dire: perche' quello specifico movimento riconducibile a Mistery, Style, De Angelo e compagnia bella che rappresenta "the other way" della seduzione, la rivoluzione che ha fatto si' che la seduzione fosse un qualcosa a portata di mano di chiunque e non solo dei natural non fosse nata in una terra come l'Italia dove l'alta competitivita' della seduzione avrebbe potuto portare ad ingegnarsi, ad applicarsi, e ad "arrangiarsi" anche se non si e' natural...come hanno fatto i nostri amici americani, ecco io penso che gli ex-AFC che avrebbero potuto creare questo movimento culturale potevano essere gli AFC italiani che piu' di ogni altri conoscono le difficolta' del sedurre in un territorio difficile per la poca accessibilita' verso le hb, contesto cultural-cattolico e per la concorrenza natural che e' piu' forte che in altri posti.
Insomma per dirla in breve, mi sarei aspettato di piu' che Mistery e soci che hanno dato il via alla "nuova strada" fossero stati italiani, tutto qui'.
Titolo: Re: La difficolta' o la facilita' del sargiare
Inserito da: Spike il 28 Marzo 2009, 18:10:24
Credo sia semplicemente dovuto a 3 fattori:
1. L'america è molto più grande e popolosa dell'italia. Quindi statisticamente ci sono + probabilità
2. GLi americani sono molto più propensi a divulgare e commercializzare e forse anche "schematizzare" questo tipo di informazioni. L'ex AFC italiano più spesso che non si limitava a dare consiglia agli amici.
Quello americano divulga sul forum, inventa corsi e pubblica libri. (inoltre internet, comunità online e quant'altro si sono sviluppate prima in america, così come si è più diffusa la PNL sulla quale molti di questi metodi direttamente o indirettamente si basano, soprattutto alcuni dei primi come la Speed Seduction di Ross Jeffris)
3. Gli AFC americani sono + numerosi e mediamente in condizioni + critiche di quelli italiani. L'urgenza di risolvere tale situazione era + sentita