Madri, sensi di colpa e altre amenità..

Aperto da KikY, 15 Ottobre 2014, 22:01:06

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KikY

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Ciao a tutti, premetto che ormai CooldBlood è dato per disperso e chi scrive sono io, una sua amica,e inoltre premetto che questa è una riflessione decisamente personale e forse è più uno sfogo..

Un po' come quando la scimmia finalmente capisce come usare i bastoncini per raggiungere il cibo o come quando il chimico Kekulè in sogno vide la struttura ad anello del benzene, stasera ho trovato in un concetto quella che momentaneamente sembra essere la 'quadratura del (mio) cerchio'

Senso di colpa
Questa è la sensazione che da quando ho ricordo fino adesso, all'età di 20 anni, mi ha accompagnato silentemente, senza cioè che riuscissi ad individuarla come ho fatto con altre sensazioni negative.
Il problema in realtà non è il senso di colpa in sè (non ancora) è il fatto che io creda che mia mamma rivesta un ruolo abbastanza importante in tutto questo

Forse preda di un delirio paranoide. mi sono messa a riconsiderare la mia vita sotto quest'ottica.
- fin da piccola (circa 6 anni) mia mamma sfogava la sua esuberanza repressa sui miei capelli facendomi andare in giro con capelli cortissimi e generalmente di colori improponibili (il massimo a 8 anni quando mi ritrovai una cresta gialla :'( ). La sua risposta ai miei inevitabili pianti davanti allo specchio era: "..e io che ti ci porto pure dal parrucchiere" --> che ingrata che ero..

-lavora fino a tardi e io nel tempo che non destino a università, studio o palestra la sostituisco nel ruolo di casalinga ma quando accade che mi dimentichi un qualcosa o che non riesca a trovare il tempo di farla tira fuori sempre la stessa storia "io alla tua età dovevo fare molte più cose e la casa era sempre perfetta, mi toccherà smettere di lavorare, lo so" --> solo lei riesce a fare tutto, se non ci fosse lei..

-capita ogni tanto che mi faccia piacere un suo parere su vestiti, scarpe, borse o qualsiasi altra cosa e puntualmente la sua reazione è "ma cosa me ne importa di queste cose, non ti rendi conto che non parli d'altro che di vestiti, sei diventata così superficiale.."
giusto per dare un'idea...

Probabilmente queste considerazioni poco piacevoli sono frutto di un momento 'no' e questa eventualità mi fa sentire in colpa perchè ho visto in lei la responsabile, perchè la responsabilità delle emozioni e sensazioni che proviamo è nostra e non degli altri, perchè non riesco a risolvere i problemi da sola e aspetto che qualcuno mi aiuti, perchè forse superficiale lo sono diventata sul serio e non me ne rendo conto, perchè le mie riflessioni rimangono infruttuose e io non riesco a fare un passo in avanti se non con ulteriori sterili teorie che danno la colpa delle mie mancanze a qualcuno (genitori  soprattutto).


Insomma, un post sul banalissimo conflitto madre-figlia, nihil novi sub solem.

-Amica di CooldBlood-

TermYnator

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Ci può stare. Sono cose che capitano e rimangono nella consuetudine finchè non minano la tua sicurezza nello scegliere. Perchè il demone che si nasconde dietro a questi comportamenti talmente quotidiani da sembrar banali è proprio il non riuscire più ad essere autonomi ed indipendenti, finendo poi con il cercare un partner che di fatto eserciti lo stesso potere del genitore dominante.
Insomma, se cominci ad essere attratta da piccoli despota e ti senti insicura, è bene che tu prenda qualche provvedimento :)
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LegioneStraniera

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Quando lei ti si rivolge in quel modo, qual è la tua reazione?

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c'un marmo solo in sé non circonscriva
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KikY

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Grazie ad entrambi delle risposte :)

@LegioneStraniera
mmm, ho provato a dirle che mi davano fastidio i suoi commenti e a dirle di smettere ma prevedibilmente si è offesa quindi ultimamente cerco di ignorarla il più possibile e di chiederle meno consigli possibile, per amor della pace (anche mia, interiore)

@TermYnator
il fatto che gli atteggiamenti di un genitore verso un figlio possano avere su quest ultimo una grande influenza sul modo in cui concepisce il mondo e le relazioni mi ha sempre dato molto fastidio, lo trovo decisamente limitante. E' un po' come tentare di rompere una ragnatela e scoprire di esserci incastrati.
Quantomeno ho la consapevolezza (più o meno profonda) di tutto ciò e questo mi permette, qualche volta, di avere una visione distaccata e di non darmi troppo pensiero di quello che mia mamma dice.
Qualche altra volta però, sorge il dubbio che lei possa avere ragione sul mio conto e che tutte le sue reazioni, in fondo, me le merito e mi fa sentire orribilmente.

LegioneStraniera

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Citazione di: CooldBlood il 16 Ottobre 2014, 16:24:25
Grazie ad entrambi delle risposte :)

@LegioneStraniera
mmm, ho provato a dirle che mi davano fastidio i suoi commenti e a dirle di smettere ma prevedibilmente si è offesa quindi ultimamente cerco di ignorarla il più possibile e di chiederle meno consigli possibile, per amor della pace (anche mia, interiore)



Prova a fare un tentativo. Invece di spiegarle che ti danno fastidio, o di cadere in una escalation per cui vi battibbeccate, prova a fare una di queste due cose quando "attacca con la cantilena":

1) rispondile dicendole "grazie per l'aiuto che mi stai dando. Quando fai così mi aiuti a migliorarmi".

2) dalle ragione, aumentando la dose autocriticandoti. Esagerando volutamente ma utilizzando un tono serio. Cioè senza cadere nell'ironia.

Questo per quanto riguarda il momento in cui lei ti fa sentire in colpa. Poi se ha ragione, dovresti assumerti le tue responsabilità e agire di conseguenza. Puoi non farlo, ma chi ci rimette sei tu. Non lei.

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KikY

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Proverò, vediamo che succede  :)

Citazione di: LegioneStraniera il 16 Ottobre 2014, 17:53:06
Poi se ha ragione, dovresti assumerti le tue responsabilità e agire di conseguenza. Puoi non farlo, ma chi ci rimette sei tu. Non lei.

E su questo ti do pienamente ragione. Mi riesce difficile, lo ammetto, osservarmi con la massima obiettività possibile, ma non credo di essere superficiale, solo che qualche volta, mi sento come se potesse aver ragione ed è in quei momenti che divento confusa perdendo quel poco di sicurezza che ho.

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Citazione di: CooldBlood il 17 Ottobre 2014, 00:17:26
Proverò, vediamo che succede  :)
E su questo ti do pienamente ragione. Mi riesce difficile, lo ammetto, osservarmi con la massima obiettività possibile, ma non credo di essere superficiale, solo che qualche volta, mi sento come se potesse aver ragione ed è in quei momenti che divento confusa perdendo quel poco di sicurezza che ho.

Vabé ma è difficile essere obbiettivi con sé stessi.

C'è un detto zen che dice più o meno così "la vita è una spada che ferisce ma non può ferire sé stessa. Così come l'occhio può vedere, ma non può vedere sé stesso."

Parafrasando con un esempio. Un amico viene da noi per sfogarsi per una sua situazione problematica. Per noi che siamo esterni al problema appare ovvia la situazione così come la soluzione, mentre lui è immerso nel problema e non riesce a vedere la via d'uscita. Magari la sua ragazza lo sta trattando come uno zerbino e lui non se ne rende conto. Magari lui stesso nei confronti di un altro amico riuscirebbe ad essere obbiettivo, e consiglierebbe "fatti rispettare o mandala affanculo".

Godel, un matematico dei primi del 900 ha dimostrato come "un sistema dal suo interno non può giudicarsi".

Puoi provare a scavallare questo limite percettivo immaginando di essere una persona di cui ti fidi e guardando al problema con i suoi occhi. Anzi meglio se più di una, analizzando il problema da diverse prospettive riuscirai ad essere "più obbiettiva".
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#7
Citazione di: CooldBlood il 17 Ottobre 2014, 00:17:26
Proverò, vediamo che succede  :)
E su questo ti do pienamente ragione. Mi riesce difficile, lo ammetto, osservarmi con la massima obiettività possibile, ma non credo di essere superficiale, solo che qualche volta, mi sento come se potesse aver ragione ed è in quei momenti che divento confusa perdendo quel poco di sicurezza che ho.
Una delle finalità dell'educazione che il genitore conferisce al figlio è proprio il renderlo in grado di valutare un comportamento. Il che è logico: siamo animali sociali che usano relazionarsi sia in base a programmi genetici, sia in base a convenzioni che dipendono dal contesto specifico di evoluzione. Non sto a spiegare il perchè di quest'ultima cosa che rappresenta un enorme vantaggio per il gruppo.
Talvolta però i genitori tendono a non trasmettere i capisaldi che faranno si che il cucc... hem, il bambino diventi in grado di autoformulare giudizi. Ed in questi casi il bambino può diventare insicuro e dipendere dagli altri quando si tratta di farsi una opinione o prendere una posizione, o ancora fare una scelta in tempi che non consentono troppi ragionamenti.

Sei superficiale o non lo sei?
Dio esiste o non esiste? L'importanza di queste domande è relativa all'influenza che le risposte hanno sulla nostra vita. Se Dio è quello che consente stragi di bambini durante le guerre, beh, forse è meglio che stia più sveglio. O forse, banalmente, non esiste proprio. Ma i bambini continueranno a morire durante le guerre.
Acciò, non ha assolutamente senso chiedersi se Dio esiste o meno, se non in ottemperanza ad un malsano spirito perditempo teso al filosofare sull'inutile.
Quali fenomeni comporterebbe invece la tua superficialità? Ti droghi? Ti prostituisci? Non studi? Non produci risultati socialmente apprezzabili? Non curi i tuoi figli?
Per quanto ne so, abbiamo una collezione di no a tutte queste domande. Il che significa molto semplicemente, che se anche tu fossi superficiale, la tua superficialità non mina la tua efficienza come essere umano. Indi, se sei superficiale non lo sei abbastanza da vivere male, mentre se sei sensibile lo sei troppo per via dei sensi di colpa che ti animano. Ma  essere troppo sensibili essendo superficiali è una contraddizione in termini!
I fatti quindi parlano: non sei superficiale... Azn
Ultima modifica: 17 Ottobre 2014, 11:17:43 di TermYnator
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Citazione di: LegioneStraniera il 17 Ottobre 2014, 08:55:10
Puoi provare a scavallare questo limite percettivo immaginando di essere una persona di cui ti fidi e guardando al problema con i suoi occhi. Anzi meglio se più di una, analizzando il problema da diverse prospettive riuscirai ad essere "più obbiettiva".
Questo dubito seriamente possa riuscirmi  :P Anche se cercassi di adottare la prospettiva di altri avrei sempre la mia soggettività a distorcere la visione, nonostante i buoni propositi..  :-\

Citazione di: TermYnator il 17 Ottobre 2014, 11:14:58
I fatti quindi parlano: non sei superficiale... Azn

La logica mi torna, potrei fidarmi di questa conclusione  ::)

Citazione di: TermYnator il 17 Ottobre 2014, 11:14:58
Una delle finalità dell'educazione che il genitore conferisce al figlio è proprio il renderlo in grado di valutare un comportamento. Il che è logico: siamo animali sociali che usano relazionarsi sia in base a programmi genetici, sia in base a convenzioni che dipendono dal contesto specifico di evoluzione. Non sto a spiegare il perchè di quest'ultima cosa che rappresenta un enorme vantaggio per il gruppo.
Talvolta però i genitori tendono a non trasmettere i capisaldi che faranno si che il cucc... hem, il bambino diventi in grado di autoformulare giudizi. Ed in questi casi il bambino può diventare insicuro e dipendere dagli altri quando si tratta di farsi una opinione o prendere una posizione, o ancora fare una scelta in tempi che non consentono troppi ragionamenti.

I manuali che studio per l'uni e i libri che leggo per me fanno a gara a sottolineare l'importanza del ruolo genitoriale e bla bla bla..
Mi è venuto spontaneo riflettere sulle mancanze che sento di avere e rapportarle agli atteggiamenti dei miei genitori nei miei confronti. Forse, però, ho solo dato (e sto dando) troppa importanza a quello che è stato senza andare oltre sterili teorie ed è per questo che continuo a sentirmi insicura, mai all'aletezza della situaizione e delgi altri, in colpa per qualsiasi cosa,  e via dicendo..  :-\  ::)


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Citazione di: TermYnator il 17 Ottobre 2014, 11:14:58
..
Talvolta però i genitori tendono a non trasmettere i capisaldi che faranno si che il cucc... hem, il bambino diventi in grado di autoformulare giudizi. Ed in questi casi il bambino può diventare insicuro e dipendere dagli altri quando si tratta di farsi una opinione o prendere una posizione, o ancora fare una scelta in tempi che non consentono troppi ragionamenti.
...
Ciao TermY,  puoi allungare un po' il sugo, o indicarmi se nel forum ci sono dei post che riguardano questa cosa?
Io una mezza idea me la sono fatta, ma vorrei sapere anche come la vedi tu :)
"Perché è di questo che si tratta: di maestria. Le donne vanno sapute trattare al primo approccio, bisogna entrare nella loro mente e nella loro anima, cercare la situazione giusta, capire se è l'ora di mille fiori o se è il momento di battere in ritirata. Ma quando la porta è socchiusa è inutile metteri a bussare: bisogna entrare."

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Citazione di: Gardenia il 18 Ottobre 2014, 12:07:00
Ciao TermY,  puoi allungare un po' il sugo, o indicarmi se nel forum ci sono dei post che riguardano questa cosa?
Io una mezza idea me la sono fatta, ma vorrei sapere anche come la vedi tu :)
se mal non ricordo, in "ogni scarrafone è bello a mamma sugna", i "contro" e qualche altro post, evinco la questione.
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C'è solo una cura per questo tuo stato d'animo....

andare a vivere per conto proprio ;)
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Citazione di: Armwrestle il 30 Gennaio 2015, 01:14:45
C'è solo una cura per questo tuo stato d'animo....

andare a vivere per conto proprio ;)
me ne sono convinta..devo solo aspettare un po' ma so già che finirò l'università da un'altra parte :)