Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: Acqua il 06 Dicembre 2008, 18:29:11

Titolo: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Acqua il 06 Dicembre 2008, 18:29:11
Segue un'approfondita intervista a Mark73, a mio avviso uno degli utenti più interessanti del forum.
E' stata pubblicata anche qui:
http://pieroit.giovani.it/diari/2910491/intervista_al_buttafuori.html
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- La domanda con cui si inizia sempre: chi sei?

Uno che NON si accontenta...

E poi...e poi mi piace anche definirmi come una persona "sacra", ma non nel senso che viene normalmente dato a questo termine. Credo di essere quanto di più LONTANO possa esistere dal comune significato che la gente attribuisce al termine "sacro".

Semplicemente, anni fa, lessi una bellissima poesia di un autore sconosciuto e mi ci sono riconosciuto al 100%! Tuttora, quando la rileggo, non posso fare a meno di commuovermi:

Una persona sacra non è un santo
deve poter cadere in basso quanto un pidocchio
deve poter volare alto quanto un'aquila
dev'essere dio e diavolo insieme,
essere anche pazzo.
Perché anche questo è sacro.



- In che misura ti riconosci nel ruolo di "buttafuori", per come inteso nell'immaginario comune?

Se per buttafuori si intende un energumeno quasi sempre incazzato e con capacità logico/cognitive sottosviluppate, allora non mi ci riconosco per nulla in questo ruolo.


- Quali tecniche di lotta conosci?

Submission wrestling, qualcosa di lotta libera (più che altro il discorso dei takedown e relativa difesa dagli stessi) e thay boxe.


- Quali sono le tecniche di combattimento più efficaci in strada? Per quali motivi?

La "tecnica" più efficace in strada è SCALTREZZA + SANGUE FREDDO. Se poi hai anche il fisico e una buona padronanza delle tecniche sopra citate, allora direi che stai nettamente sopra la media.


- Ci racconti gli episodi più eclatanti della tua carriera da buttafuori? L'episodio più violento? Quello più comico?

Te ne racconto uno, discretamente allucinante, che racchiude un po' tutte queste caratteristiche.

Carnevale di 3 anni fa, Martedì Grasso. Festa con musica a palla, tanta tanta gente. Individuo subito un tipo ultra accelerato e capisco che farà casino al 200%!! Dopo manco 5 minuti inizia a prendere a spallate un grossa cassa acustica. Gli dico di calmarsi. Lui mi sorride e smette. Dopo 2 minuti rinizia peggio di prima. Lo prendo di peso, lo porto fuori e dico al mio amico/collega, che quella sera lavorava con me, di non farlo rientrare.

Dopo 10 minuti arrivano 2 tipi stravolti "Mark corri fuori che l'altro buttafuori sta ammazzando uno!!". Esco e vedo il mio amico (un animale, fisico e forza mostruosi, in più anche lui lottatore e pure bravo!) che letteralmente solleva di peso il tipo, lo scaraventa a 5-6 metri di distanza, il tipo sviene 40-50 secondi, poi riprende i sensi, si rialza di scatto tipo il Terminator del primo film che pare che non crepa mai e torna subito all'attacco. Era TOTALMENTE FATTO di droghe, completamente ANESTETIZZATO, non sentiva un caxxo di dolore!!!

Mi impaurisco perché penso che, se lo lascio ancora sotto le mani del mio collega, questo ci rimette la pelle. Dico che ci penso io e faccio prendere all'altro buttafuori il mio posto dentro. Cerco di calmare il tipo che è completamente ALLUCINATO. Lui fa finta di rabbonirsi, io mi distraggo un attimo e, come una saetta, si butta dentro il locale, corre in direzione del cassa e spara un mega schiaffone a mano aperta – ovviamente senza alcun motivo! – al cassiere. Io mi precipito dentro, lo prendo in Doppia Nelson da in piedi (è una tecnica di bloccaggio che fa leva anche sulla cervicale) e lo riporto fuori.

Mentre lo porto fuori questo maledetto smania e riesce ad assestare una manata in faccia ad un tipo mezzo ubriaco che c'è mancato poco che fa scoppiare un casino...

Quando, finalmente, è fuori mi minaccia e me ne dice di tutti i colori "figlio di pu**ana, ti ammazzo, ti sparo, ti accoltello, io sono sardo, tu non sai che caxxo ti faccio, chi sono io, bla bla bla bla".

Decido che è ora di farlo spaventare un pochino di più. Lo prendo in Mataleao (è una tecnica molto efficace di strangolamento) e metto il 30% della forza per 7-8 secondi circa...giusto per fargli mancare un po' il fiato ed impaurirlo un minimo. Lo lascio e lui si accascia al suolo come una pera cotta...insomma questo st*onzo era svenuto davvero!!!

Non faccio in tempo a fare nulla che il mio collega mi richiama dentro perché il tipo mezzo ubriaco che era stato colpito sta facendo casini neri e rischia di far scoppiare una mega rissa. Rientro e lo sedo in pochi secondi.

Non faccio in tempo a rilassarmi che sento delle urla disumane "TI AMMAZZOOOOOOOOO!!!!" ...Era il tipo di prima che avevo fatto svenire.

Non mi ero accorto che, accasciandosi di botto al suolo, aveva sbattuto violentemente la testa e si era fatto uno sbraco enorme che gli solcava in diagonale tutta la fronte. Pisciava sangue come una fontana. La faccia era una maschera grottesca e deformata d'odio dove si mischiavano sangue, sporcizia, saliva e sudore. Il suo sangue zampillava copiosamente e si spargeva in ogni dove. Di fronte a questa visione la gente era letteralmente TERRORIZZATA!!

Confesso che ho avuto un attimo di esitazione (caxxo mi faceva schifo tutto quel sangue!!), il mio amico/collega era sparito e per un momento non ho saputo cosa fare. Ma poi d'istinto gli sono andato di scatto dietro la schiena e l'ho ripreso in Doppia Nelson. Se non fossi intervenuto sarebbe successa un'ECATOMBE nel locale, il tipo si sarebbe buttato tutto insanguinato sulla gente e non oso manco immaginare cosa sarebbe accaduto!

...Insomma lo riporto fuori, cerco di calmarlo ma lui desidera solamente UCCIDERMI. Per miracolo riesco a far rintracciare l'amico con cui è venuto. Il suo amico cerca di calmarlo, gli dice che deve solo salire in macchina e poi ci pensa lui...allora io lo lascio e cosa ti fa questo st*onzo? CERCA DI MENARE ALL'AMICO!!!!!!

Forse tu che leggi ti starai chiedendo il perché. La risposta è semplice: era in preda ad un vero e proprio delirio idrofobo, ma manteneva quel minimo barlume di razionalità che gli suggeriva che gettarsi contro di me sarebbe stata la sua fine e così, pur di sfogare la sua RABBIA omicida, si è lanciato contro l'amico. Per fortuna lo riagguanto subito nella solita Doppia Nelson. Lo tengo così un'ora buona e alla fine, dopo che in 4-5 ci parliamo e lo convinciamo che ogni suo tentativo di violenza è vano, si lascia convincere ad entrare nell'auto dell'amico e FINALMENTE – sono circa le quattro del mattino!! – se ne va fuori dai COGLIONI!!!

Sono completamente ricoperto dal suo sangue...che schifo mio Dio!!!!

Mai più rivisto per fortuna...


- Cosa succede di scabroso nei night club? Che tipo di uomini e donne frequentano questi luoghi?

Iniziamo subito col dire una cosa che sanno in pochi: nei night i buttafuori NON fanno entrare le donne da sole. Teoricamente è una cosa illegale in quanto, in un locale pubblico quali sono i night, possono entrare tutti i maggiorenni uomini o donne che siano. Tuttavia, in pratica, le donne da sole NON entrano perché dentro potrebbe esserci il loro marito o fidanzato e così...

Per quanto riguarda il discorso dello scabroso, direi che nei night succede ben poco: qualche palpatina, qualche leccata di tetta e toccata di figa...insomma sesso nada perché IN ITALIA (...come dice quella canzone??!! Hahahah!!!;-) sarebbe configurabile il reato penale di "atti osceni in luogo pubblico", per non parlare del discorso dello sfruttamento della prostituzione.

Il mio parere sui night? DEPRIMENTI! Da evitare del tutto se si ha un minimo di amor proprio.

Altra cosa sono i club privee che NON sono locali pubblici, in quanto vi possono entrare solo i tesserati. La morale della favola è che, con questo escamotage, in codesti posti si TROMBA. Più che altro sono frequentati da coppie e scambisti. Per quel poco che ho avuto modo di vedere, almeno nella mia zona, sono posti di uno squallore enorme. Roba che se ci vai per sbaglio una sera, ti induce a prendere il Prozac per 2 anni di fila onde riprenderti dalla depressione dello squallore umano che, in genere, frequenta tali posti.

Per carità, non ho nulla contro i frequentatori dei privee, siamo in democrazia e ognuno – nei limiti imposti dalla legge – è libero di fare ciò che vuole. Dico solo che non fanno per me.

Altro discorso ancora sono le sexy disco. Divertenti per passare una serata in allegria fra amici, senza chissà quali pretese, e/o organizzarci un addio al celibato.

HAHAHAHAHA mi mi viene da ridere, sto ridendo da solo come un cretino...il fatto è che, pensando alle sexy disco, mi è venuta in mente la primissima volta che ci andai parecchi anni fa. Una tipa, dopo avermi sbattuto ripetutamente in faccia le sue chiappe sudate, si gira e mi fa "ti piaccio?", risposta "sì hai un BUCO DI CULO stupendo!!" Poi entrambi sbottiamo a ridere come matti e lei mi dice "mi hanno detto di tutto, ma un simile complimento..." :-D


- Potresti dare dei consigli ai lettori per evitare situazioni difficili nei locali? In particolare, come evitare lo scontro diretto con un buffoncello coatto senza perderci la faccia?

Regola numero 1: lo scontro si evita NON alimentandolo! Potrà sembrare banale, ma la mia esperienza mi ha fatto capire che è più facile uccidere King Kong quando è ancora in fasce. A buon intenditor...

Inoltre: non vi ubriacate, non usate droghe, non vi atteggiate da duri e altre st*onzate simili. Sono tutte cose da INSICURI & PERDENTI e, normalmente, chi provoca e/o incappa nelle risse sono persone di questo genere.

Infine: POSITIVE THINKING! Ho riscontrato che una mentalità felice, sorridente e positiva è il miglior repellente contro gli st*onzi che possa esistere. Garantito!


- Cosa ne pensi della teoria della "manata n'faccia" e di quella del "chi mena prima, mena du volte"? :D

La seconda, in strada, è SACROSANTA! La prima lascia un po' il tempo che trova...insomma dipende chi è che dà la manata e chi è che la riceve. Ho visto tipi che davano la "manata n'faccia" che dopo mezzo secondo si sono ritrovati STESI da un diretto destro di chi l'aveva ricevuta...


- Di cosa si parla, tra buttafuori? Come vi confrontate? Come vi trattate l'un l'altro? Siete mai in competizione?

Ti dico il discorso e il "confronto" che questa sera ho avuto in palestra con un mio amico buttafuori. Lui lavora in una sexy disco da qualche anno e, dopo aver visto montagne di passere & culi al vento, è arrivato alla saggia conclusione (che io approvo!) che – sue testuali parole – "Per la ragazza fissa, insomma quella seria, è meglio avere la classica tipa longilinea, con un bel fisichetto, bella curata e fine. Mentre invece per una SANA MAIALATA sono nettamente meglio le porcone cellulitose con le seste/settime di seno e con un po' di bella panzettina...ma quella giusta!"

A parte questa "chicca" ;-), in genere si parla di allenamenti, tecniche di combattimento, alimentazione sportiva, quanto ti pagano al locale X ...e poi di tutto il resto di cui si parla fra comuni mortali...

Per il resto direi che, in genere, ci si tratta con rispetto e la competizione non esiste (e non DEVE esistere!) perché questo è un mestiere dove si deve collaborare e non competere.


- La calma, la severità e la sicurezza che proiettate, fa parte del ruolo o vi accompagna sempre e comunque?

Il discorso è che un po' ci fai e un po' ci sei, almeno nel mio caso.


- Come si sviluppa la capacità di spezzare il collo a qualcuno senza approfittarne? Come gestisci la tua aggressività?

HAHAHAHA, ma tu sei fuori!!! Direi che nel momento in cui hai spezzato il collo a qualcuno te ne sei già più che "approfittato" (giusto per usare un eufemismo!). Insomma, come dire: "scusa come faccio a trombarmi tizia senza però sverginarla??" ;-)

...O forse tu volevi dire "come si fa a domare qualcuno senza eccedere", allora in questo caso direi che le tecniche offerte dalla submission wrestling sono le migliori, ti mettono in condizione di "disarmare" una persona senza lasciargli segni addosso, al contrario delle comuni tecniche di percussione (pugni, calci, ginocchiate, gomitate). Ovviamente la submission non deve essere portata fino a "chiusura" – come si dice in gergo – ma controllata, altrimenti in un attimo fai partire articolazioni e tendini al povero malcapitato di turno.


- Cosa cambia nel comportamento delle ragazze quando sei in orario lavorativo, rispetto a quando sei in giro per semplice divertimento?

Cambia TUTTO! Se sto lavorando non mi sognerei MAI E POI MAI di andare a cimentare (come si dice dalle mie parti) una tipa. Non sarebbe professionale. Non me ne frega niente se altri colleghi lo fanno. Io non l'ho mai fatto e anche questo è, secondo me, uno dei motivi per cui non ho quasi mai avuto grossi problemi durante la maggior parte delle serate...


- Che tipo di ragazza gira intorno al buttafuori? Hai notato delle differenze rispetto a quelle che girano intorno al DJ o al Barman?

Sì. Le ragazze che girano intorno al Barman e soprattutto al DJ sono tipe, in genere, particolarmente modaiole/conformiste: amano ronzare intorno a questi personaggi perché fa molto "social circle", a prescindere dal fatto che poi possano piacergli o meno.

Invece quelle che ronzano vicino a un buttafuori sono caratterialmente più indipendenti e sicure di se: hanno individuato il tipo di maschio che gli piace davvero e se ne fregano se è alla moda o no, se le fa stare al centro dell'attenzione e altre cose simili. E' un po' la solita vecchia storia: ad alcune piace molto l'apparire, ad altre la concretezza. A ognuno il suo.

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[segue la seconda parte]...
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Acqua il 06 Dicembre 2008, 18:31:28
...[seconda parte:]
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- Ho proposto di intervistarti per le sorprese che nascondi. Hai svolto delle attività in vita tua che contrastano nettamente con lo stereotipo del buttafuori. Ce ne parli?

Ho svolto tanti lavori. Alcuni MOLTO particolari. Ho lavorato per ben 4 anni come dipendente presso case famiglia per disabili, centri diurni per disabili psico/fisici e comunità di recupero per tossico dipendenti.

Sfatiamo subito il mito che per lavorare nel "sociale" devi essere tanto doooooolce, amorevooooooole, gentileeeeeee e bla bla bla. Quelli che vogliono intraprendere questo genere di attività per dimostrare a se stessi e al mondo quanto sono bravi & buoni, finiscono per essere i tizi che prendono le legnate più DURE!

La verità è che si tratta di una lavoro PARADOSSALE. E' incredibile ma vero. E questo lo capisci a TUE spese! Devi saper essere tutto ed il contrario di tutto: dolce ma anche duro, allegro ma anche tremendamente serio, amorevole ma non troppo, santo e un po' tiranno, essere speranzoso ma non farti chissà quali aspettative...

Alla fine ne sono uscito. Perché? Le ragioni sono diverse...la principale è che mi sono reso conto che questo lavoro mi richiedeva un'attitudine di cui io non sarò MAI capace: la capacità di credere in qualcosa e, allo stesso tempo, la capacità di RASSEGNARMI allo status quo (ecco un altro paradosso clamoroso di questo genere di attività).

...Quando iniziai in comunità per i tossicodipendenti (per di più a doppia diagnosi, ossia tossici psichiatrici), mi dissero subito di non farmi strane idee. Che il senso del mio stare in comunità non era quello di "salvare", ma quello di "viverti bene la situazione con gli ospiti della comunità". Con il senno di poi capisco ciò che mi volevano dire, in un certo senso mi volevano anche proteggere da me stesso, dalle mie aspettative...e non nego che tutto questo abbia anche una sorta di sua saggezza...

...Ma il discorso è che io NON sono uno che si accontenta! L'ho detto all'inizio. Per me credere e sperare non significano nulla se io non posso CONCRETIZZARE ciò che sento DAVVERO dentro di me!


- Come convive la tua natura di "guerriero" con la tua parte "dolce"?

...Più che "dolce" preferisco utilizzare il termine ROMANTICO. Io mi sento...io SONO un romantico e lo sarò per sempre. Credo che il romanticismo sia qualcosa di più vasto ed universale della dolcezza, o meglio: è ANCHE dolcezza, ma sa essere molto molto di più! Mi è un po' difficile esprimerlo a parole...è come una fortissima onda di emozioni dalla potenza straripante e stordente, è qualcosa che ti ubriaca e ti riempie fino a farti sentire VIVO e POTENTE in ogni singola cellula del tuo corpo.

Forse colui che ha meglio espresso questo concetto in parole è stato Goethe nel suo Faust:

"Quando in cotesto sentire ti senti veramente felice,
chiamalo pure allora come vuoi:
chiamalo felicità, cuore, amore, Dio.
Per questo io non ho nome alcuno.
Sentimento è tutto!
La parola è soltanto suono e fumo..."


La mia natura guerriera e quella romantica si alimentano a vicenda. Per me non potrebbe essere altrimenti. Lo so che può sembrare paradossale, forse lo è...ed il bello è proprio questo! La mia creatività e la mia energia nascono e si nutrono attraverso questo innegabile CONTRASTO...questa insanabile MANCANZA DI EQUILIBRIO.

Non credo che sarò mai una persona "equilibrata". La persona equilibrata è soddisfatta di se stessa, della sua posizione, della sua vita. Io non mi riterrò mai soddisfatto perché esserlo rappresenta un limite statico. Io provo a cambiare continuamente, a migliorare, a fare ciò che mi diverte e non smetterò MAI di provarci.

Mi viene in mente un bellissimo passo de "La gaia scienza" di Nietzsche che, con parole STRAORDINARIE, racchiude la mia visione di guerriero-romantico:

"[...] Perché – credete a me! – il segreto per raccogliere dall'esistenza la fecondità più grande e il diletto più grande, si esprime così: vivere pericolosamente! Costruite le vostre città sul Vesuvio! Spedite le vostre navi in mari inesplorati! Vivete in guerra con i vostri simili e con voi stessi! Siate predatori e conquistatori finché non potrete essere dominatori e padroni, voi uomini della conoscenza! Passerà presto il tempo in cui potevate contentarvi di vivere rimpiattati come timidi cervi nei boschi! Finalmente la conoscenza tenderà la mano verso ciò che le è dovuto – vorrà signoreggiare e possedere, e voi con essa!"

- Parliamo ancora di donne. Come conquisti una donna che ti piace? Quali sono i punti nodali della tua esperienza seduttiva?

Hai fatto bene a specificare una cosa: "una donna che ti piace". Più vado avanti e più mi rendo conto che io non sarò mai un PUA...se per PUA si intende uno che macina quantità industriali di donne senza andarci troppo per il sottile.

No non ne sto facendo un discorso di "moralismo"...fanculo queste st*onzate!

La questione è un'altra: non sopporto la MEDIOCRITA', nell'uomo come nella DONNA. Perciò tu puoi essere bella quanto ti pare, ma se sei una mediocre io non ti darò MAI il meglio di me stesso...perché tanto so che tu in me non puoi vedere più di quanto hai in te stessa!

E se io non do il meglio di me, allora ritengo INUTILE provare a sedurre: semplicemente non mi da emozione, non mi diverte...non mi scalda il CUORE! Si ridurrebbe tutto ad uno sterile e stanco rituale che, per quanto mi riguarda, lascerebbe il tempo che trova.

Il sesso? Lo so sembrerò tremendamente retorico, ma del sesso mi importa pochissimo. A 16 anni volevo solo il sesso. Ora ne ho 35 e non ho più quella spinta "testosteronica" che avevo da adolescente". Nella donna ricerco, principalmente, altre cose...

I punti nodali della mia esperienza seduttiva? Direi che ce n'è uno in particolare sì: la scoperta avvenuta - in questi ultimissimi anni - di quanto sia meraviglioso DARMI in maniera incondizionata, nella mia interezza, senza sovrastrutture, senza paure...

...In giro vedo troppi aspiranti "seduttori" che si atteggiano: troppe "pose", troppe battutine idiote, troppe cazzate, troppi ORPELLI. Io dico che la SEMPLICITA' è la miglior "arma". Ti presenti così per come sei, ad alcune piacerai, ad altre no...easy! Di certo la strada giusta non sarà MAI quella di snaturarsi per cercare di piacere a tutte perché, in questo modo, la maggior parte delle volte si finisce per non piacere a NESSUNA...


- Cosa ti colpisce delle donne? Cosa non comprendi?

Delle donne mi colpisce la loro capacità di farmi innamorare. L'amore è un miracolo, è la cosa più bella che possa capitare ad un essere umano, è una esperienza assolutamente ESALTANTE...a patto di sapersela vivere BENE.

Razionalmente comprendo TUTTO delle donne. Ho studiato abbastanza psicologia, antropologia, neurologia, sociologia e tecniche di seduzione per capire – al livello scientifico/razionale – il perché del comportamento delle donne.

Tuttavia, al livello del SENTIRE, io non comprendo e non comprenderà mai NULLA delle donne. Dovrei essere una donna per capire cosa esse provano davvero, cosa sentono...

In linea di massima, posso dire che le donne non sono così complicate come noi uomini pensiamo. In fondo quello che, in cuor loro, tutte vogliono è essere AMATE E PROTETTE da un uomo. L'errore nasce quando noi uomini cerchiamo egocentricamente di decodificare i loro pensieri e comportamenti attraverso la nostra mente maschile, senza fare il minimo sforzo di empatizzare...


- Quali sono, a tuo avviso, le radici della sicurezza in se stessi?

Amarsi, volersi bene, piacersi.

Tu puoi essere anche ricco & famoso, ma se dentro di te c'è una vocina che ti dice "ok hai tutto dal lato materiale ma lo sai che...in fondo in fondo sei la merdina di sempre?", allora sei un POVERO perché ti manca la VERA ricchezza che fa di un uomo un Essere Umano nel vero senso della parola: l'amor proprio.

...E non parlo della FINTA sicurezza che deriva dall'ignoranza e dalla stupidità. Non confondiamo i cocci di vetro con i diamanti!

La vera sicurezza in se stessi è un qualcosa che va coltivato giorno per giorno, sempre! E' qualcosa che va scoperto e ri-scoperto di continuo, è un amore genuino, incondizionato e viscerale verso la parte più VERA di noi stessi.

...E questa cosa non la puoi "comprare" o "barattare"...puoi solo GUADAGNARTELA!


- Quali sono i tuoi scrittori preferiti? I libri che ti hanno segnato di più?

Ce ne sono tanti. Questi che seguono sono i libri che mi sono rimasti veramente nel cuore e mi hanno prima messo in crisi e poi aperto nuovi orizzonti mentali. Citando in ordine non di importanza: (ok ho citato anche un paio di cose che non sono libri...)

-"Straniero in terra straniera" di Heinlein: straordinario, commovente, geniale, visionario, innovativo! Un libro che con la "scusa" del romanzo mette in discussione tutto ma proprio tutto! Indimenticabile il personaggio di Jubal.

-"Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Pirsig: mi sono accorto che tutti conoscono questo libro, ma ben pochi lo hanno letto! Un "romanzo" (se così si può definire!) semi-autobiografico che trasuda intelligenza ed emozioni da ogni singola pagina. La storia di un uomo che ha cercato di servirsi dell'analisi per interpretare ciò che analitico non è...rischiando di venire risucchiato in un vortice di autodistruzione. Struggente la postfazione.

-"Il Manifesto di Unabomber" di Kaczynski Theodore: perché il libro del "folle" Unabomber americano? (che non c'entra nulla con quello italiano) Ovviamente mi distacco dalle azioni dell'autore, ma leggendo il suo Manifesto non si può che rimanere impressionati dalla lucidità estrema e disincantata con cui descrive determinati fenomeni sociali. Sicuramente un libro estremo e per pochissimi. Volendo citare un suo pensiero che mi ha ossessionato per moltissimo tempo: "Noi attribuiamo le problematiche sociali e psicologiche della società moderna al fatto che essa richiede alla gente di vivere in condizioni radicalmente differenti da quelle in cui la razza umana si è evoluta, e di comportarsi in modo tale da entrare in conflitto con i modelli di comportamento che la razza umana sviluppò durante la sua evoluzione."

-"Tractatus Logico-Philosophicus" di Ludwig Wittgenstein: per questo libro rischiai di impazzire, giuro! Mi risucchiò letteralmente in un vortice di incertezze. Indimenticabili alcuni aforismi: "Noi sentiamo che, persino nell'ipotesi che tutte le possibili domande scientifiche abbiano avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppure sfiorati. Certo, allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta."

-"Manifesto del Futurismo" di Filippo Tommaso Marinetti: "Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità." - Mi vengono i brividi e mi commuovo ogni volta che lo rileggo!

-"La concezione scientifica del mondo" di L.Carnap, O.Neurath: "Il chiarimento delle questioni filosofiche tradizionali conduce, in parte, a smascherarle quali pseudo-problemi; in parte, a convertirle in questioni empiriche, soggette, quindi, al giudizio della scienza sperimentale." - Un modo di intendere la realtà estremo e senza compromessi, una capacità di usare il bisturi dell'analisi ineguagliabile. A suo modo un capolavoro.

-"Tabula Rasa" di Steven Pinker: un libro che porta alle estreme conseguenze le teorie della psicobiologia evoluzionista, traendone alla fine le (inevitabili) somme. Politicamente scorretto, disincantato, provocatorio, rivoluzionario ...GENIALE! Un atto d'accusa contro tutti coloro che pensano che la Natura Umana sia una materia inerte e plasmabile a piacere attraverso l'educazione e il condizionamento, a buon intenditor...

-"Aforismi sulla saggezza del vivere" di Schopenauer: Schopenauer viene ingiustamente dipinto come un filosofo negativo, pessimista e misantropo e questo solo perché ha detto la sacrosanta verità sulla natura umana! A tante persone che lo denigrano, andrebbe ricordato che è stato un pensatore (preferisco ricordalo così, come un libero pensatore e non come un filosofo) indipendente, contro corrente, originale e poi...si è anche divertito parecchio nella sua vita! (al contrario di chi lo vuole dipingere come un eterno depresso) Il suo modo di comunicare era chiaro, schietto, genuino e sincero. Geniali alcune sue riflessioni: "Nessuno può vedere qualcosa oltre se stesso. Con ciò intendo dire che ognuno vede nell'altro solo quel tanto che egli stesso è, perché può percepirlo e comprenderlo solo nella misura corrispondente alla propria intelligenza."


- In quali attività si riflette la parte più profonda di te?

Un tempo si rifletteva solo in alcune attività...ma alla fine ho capito che, in questo modo, mi stavo creando una vita sclerotizzata.

Sento che per stare davvero BENE devo poter mettere me stesso in OGNI cosa che faccio, anche la più routinaria, anche la più banale. Lo so non è facile...ma va bene così, è BELLO che sia così!


- Ti ringrazio di cuore per la tua disponibilità. Risponderai ad eventuali domande che compariranno nei commenti?

Yes, of course my dear! :-)
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: villevalo il 06 Dicembre 2008, 19:10:29
Concordo con Acqua, Mark73 è un tipo davvero molto interessante. Mi piace molto la sua sicurezza, e il suo modo di vedere la vita! Kleos, lo vedo anche qui dalle mie parti, se la tua domanda è "come mai le ragazze sono attratte dai DJ", è perchè questi hanno molto SP. La maggior parte delle ragazze che frequentano le discoteche, sono le tipiche modaiole e, se vogliamo definirle così, truzzette, attratte dalla figura CONOSCIUTA del Dj. Questo è un mio punto di vista, di seduzione non so ancora niente perchè sono un newbie :) , ma da quello che ho potuto vedere fino ad ora, mi sono fatto quest'idea.
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Kant il 06 Dicembre 2008, 21:28:39
Citazione di: Acqua il 06 Dicembre 2008, 18:29:11
...In giro vedo troppi aspiranti "seduttori" che si atteggiano: troppe "pose", troppe battutine idiote, troppe cazzate, troppi ORPELLI. Io dico che la SEMPLICITA' è la miglior "arma". Ti presenti così per come sei, ad alcune piacerai, ad altre no...easy! Di certo la strada giusta non sarà MAI quella di snaturarsi per cercare di piacere a tutte perché, in questo modo, la maggior parte delle volte si finisce per non piacere a NESSUNA...



+1
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: JBGrenouille il 06 Dicembre 2008, 21:47:14
Bellissima intervista! Complimenti a Mark ed Acqua ;)

Certo che ne ha di sangue freddo, specie per placare il tipo drogato e sanguinante senza distruggerlo...
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Mark73 il 07 Dicembre 2008, 11:44:42
Citazione di: Kleos il 06 Dicembre 2008, 18:51:18
Bell'intervista, complimenti all'intervistatore e all'intervistato. :)

Grazie per i complimenti Kleos!

Venendo alle tue domande: mi è capitato solo un paio di volte che, in servizio, mi hanno
fatto delle avances abbastanza dirette. Per il resto, questo è un lavoro dove meno dai
confidenza e meglio è. Lo dico per esperienza. Si vengono a creare situazioni strane che
è meglio EVITARE...

Ci sono persone che hanno dovuto smettere perché di natura TROPPO espansiva: non
ce la facevano a non chiacchierare, sorridere alle ragazze, eccetera. Questo è un lavoro
dove, se vuoi durare, ti devi fare i sacrosanti cazzi tuoi!

Tornando al discorso ragazze...molto dipende anche dove lavori. Se stai in posti dove il
target è under 25 allora non ti si filano proprio, in quanto sei TROPPO distante dal loro
universo. Anche se una volta mi è capitata un'eccezione con una di 16 anni...a cui
ovviamente non ho dato molta confidenza.

Il discorso cambia se sei in un posto con una clientela più matura. Se poi ti capita di lavorare
in night e sexy disco, allora là è impossibile non trombare!!
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Mark73 il 07 Dicembre 2008, 11:47:11
Citazione di: JBGrenouille il 06 Dicembre 2008, 21:47:14
Bellissima intervista! Complimenti a Mark ed Acqua ;)

Certo che ne ha di sangue freddo, specie per placare il tipo drogato e sanguinante senza distruggerlo...

Grazie per i complimenti!  :)

Ti dico la verità: un attimo di esitazione l'ho avuto...come ho avuto anche la tentazione
di ammazzarlo!!! Credimi se ti dico che l'ho odiato veramente quella sera...  >:(

Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: JBGrenouille il 07 Dicembre 2008, 13:01:01
Citazione di: Mark73 il 07 Dicembre 2008, 11:47:11
Grazie per i complimenti!  :)

Ti dico la verità: un attimo di esitazione l'ho avuto...come ho avuto anche la tentazione
di ammazzarlo!!! Credimi se ti dico che l'ho odiato veramente quella sera...  >:(
Ci credo al 100%, ho amici buttafuori che mi han raccontato episodi simili.
In questo caso credo serva davvero taaanto autocontrollo per non fargli davvero male (tipo rompergli qualcosa) e rischiare magari una denuncia.

Per curiositá, ma in quel caso non potevate chiamare la polizia e lasciarlo a loro, o sarebbe stato peggio?
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Mark73 il 07 Dicembre 2008, 13:26:10
Citazione di: JBGrenouille il 07 Dicembre 2008, 13:01:01
In questo caso credo serva davvero taaanto autocontrollo per non fargli davvero male (tipo rompergli qualcosa) e rischiare magari una denuncia.

E' da sempre che lo dico: paradossalmente il rischio maggiore che corri facendo questo
lavoro non è di ricevere le botte, ma di DARLE!!!

Citazione di: JBGrenouille il 07 Dicembre 2008, 13:01:01
Per curiositá, ma in quel caso non potevate chiamare la polizia e lasciarlo a loro, o sarebbe stato peggio?

Sul blog di Acqua mi hanno fatto la stessa identica domanda. Copio/incollo la mia risposta:

E' capitato un paio di volte di chiamare gli sbirri, ma in questo caso non mi è passato manco per l'anticamera del cervello!

Fino a quando il tizio non si era spaccato la testa, si trattava di ordinaria amministrazione. Nel momento in cui si era trasfigurato in una mezza specie di "La Cosa" alla John Carpenter...beh non è che potevo dirgli "scusa amico adesso mettiti un attimo comodo prima di spargere i tuoi umori sugli astanti, in quanto dovrei chiamare gli sbirri onde sedare il tuo epico furore." Insomma ho dovuto agire...e SUBITO!!

Per il dopo, quando lo avevo portato fuori e ormai avevo salvato il locale dall'ecatombe, figurati se chiamavo le forze dell'ordine...vedendolo con la testa spaccata avrebbero chiesto come e perché...e magari a quell'idiota sarebbe (forse) venuto in mente di denunciarmi...
Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: pippo il 11 Febbraio 2009, 09:32:32
Meravigliosa intervista... davvero, non ho parole.
Alcuni dei concetti, espressi in maniera semplice e comprensibile, sono di una profondita' impressionante.

Il +1  :up: te lo do volentieri, ma ci vorrebbe ben altro...


Titolo: Re: Intervista al Buttafuori.
Inserito da: Mark73 il 12 Febbraio 2009, 22:16:03
Citazione di: pippo il 11 Febbraio 2009, 09:32:32
Alcuni dei concetti, espressi in maniera semplice e comprensibile, sono di una profondita' impressionante.

Ti ringrazio per il "semplice e comprensibile", è uno dei più bei complimenti che mi
può capitare di sentire, davvero!  :)

Purtroppo molti pensano che semplicità faccia rima con stupidità, mediocrità,
ignoranza, mancanza di cura per se stessi...che IMMANE luogo comune!

Essere semplice è forse la cosa più complicata che possa esistere...specie
in tempi come i nostri...