Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: Shark72 il 28 Ottobre 2014, 12:57:05

Titolo: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Shark72 il 28 Ottobre 2014, 12:57:05
Salve a tutti, quest' oggi voglio sottoporre alla vostra attenzione un tema particolarmente spinoso, che è stato sollevato da una persona che conosco e sto cercando di aiutare, chiamata, con nome di fantasia, Alberto.
Si parla del classico facchinaggio, come idea per farsi le ossa, per poi puntare a traguardi più ambiziosi.
Lui mi fa un' obiezione che mi spiazza. "Sì, d' accordo, in buona sostanza mi proponi di abbassare lo standard, fino a che trovo qualcuna che mi ci sta e con la quale posso fare pratica".
Io : "Sì, esatto" .
Lui : "D' accordo, ma se io sono in condizioni davvero pietose, dovrei scendere talmente in basso che le esperienze fattibili non avrebbero alcun valore formativo. Cioè donne veramente cesse, problematiche di testa, ecc.. Tanto vale che allora continuo ad andare avanti a pippe o a pagamento" .

Io resto un pò interdetto, ma poi ripendo al mio discorso fatto a proposito dell' allenamento con le trazioni alla sbarra. Finchè non si ha il livello minimo di forza per sollevare il proprio peso, è impossibile farle. Tuttavia, la buona notizia è che si può usare la lat machine, con carichi crescenti, fino a che non si riesce a sollevare un carico equivalente al proprio peso. A qul punto, si potrà iniziare con le trazioni.

Traslando questo concetto al nostro campo, l' idea è che lavorando sui fondamentali si riesce ad arrivare a quel minimo di "forza seduttiva" che consente al praticante di poter iniziare a fare qualche esperienza con il minimo di valore formativo, per poi, mano mano, proseguire.

Così ho detto ad Alberto. Lui è andato via scuotendo la testa, non tanto convinto.

Tuttavia, resto convinto che la mia analisi fosse giusta. Voi cosa ne pensate?
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Goldseeker il 28 Ottobre 2014, 14:44:38
Ma questo Alberto a genetica é messo così male??

In che campo lo si mette?

Per me un successo ha tirato l'altro ma erano tutte sopra al 6. Secondo me questo Alberto non ha tuttii torti...io alla lat machine incominciai con 25kg perché potevo farne 4x10

Se vai da una cessa in effetti é come cominciare con la lat macchine a nemmeno 10kg


Tu mi dirai che lui riesce a fare quel peso ma nessun uomo incomincia con la latmachine a zero.

E poi bo ma secondo me tra i 18 e i 35 di donne proprio supercesse ce ne sono poche se escludiamo quelle in sovrappeso anche forte
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Shark72 il 28 Ottobre 2014, 15:09:37
E' messo maluccio, in effetti. Però secondo me qualcosa potrebbe fare. E' che tanti si convincono del contrario, per fare un esempio noto a tutti ragionano alla Emmet.
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: CrazyHorse il 28 Ottobre 2014, 15:25:37
Tu sai Shark che la penso esattamente come te...non si può arrivare e volare dall'oggi al domani, secondo me è bene lavorare traguardo dopo traguardo. per come la vedo io questa persona ha messo un bell'alibi per evitare di mettersi in gioco. Un po' come quelli che quando in gruppo qualcuno propone di uscire la sera per rimorchiare dicono..." non ragazzi andiamo a casa di tizio che ha la play station..." insomma una logica del caxxo, fatta di paura, di rifiuto e di scarso amore di sé....le cose non vengono da sole, ma occorre mettersi in gioco e per farlo servono le palle...ma tante palle :)
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Goldseeker il 28 Ottobre 2014, 16:24:14
Citazione di: Armwrestle il 28 Ottobre 2014, 15:25:37
Tu sai Shark che la penso esattamente come te...non si può arrivare e volare dall'oggi al domani, secondo me è bene lavorare traguardo dopo traguardo. per come la vedo io questa persona ha messo un bell'alibi per evitare di mettersi in gioco. Un po' come quelli che quando in gruppo qualcuno propone di uscire la sera per rimorchiare dicono..." non ragazzi andiamo a casa di tizio che ha la play station..." insomma una logica del caxxo, fatta di paura, di rifiuto e di scarso amore di sé....le cose non vengono da sole, ma occorre mettersi in gioco e per farlo servono le palle...ma tante palle :)

Si vero ma tu certe volte la metti come se rimorchiare fosse difficile come scalare l'everest

lo dico perchè anche io sono partito dal fondo del barile...

cacchio si parla di provarci...molta gente crede che il rifiuto faccia più male per quello che la gente(o la tipa) pensa di te...

avete mai pensato di qualcuno cose tipo "ha preso 2 di pikke che sfigato..." a me mai...
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: CrazyHorse il 28 Ottobre 2014, 17:02:13
Citazione di: gino24 il 28 Ottobre 2014, 16:24:14
Si vero ma tu certe volte la metti come se rimorchiare fosse difficile come scalare l'everest

Gino,rimorchiare specialmente se in strada o in disco...non è per niente facile....altrimenti scoperemmo senza grandi problemi...in realtà c'è un lavoro molto duro da fare su se stessi specialmente se si tratta di rimuovere blocchi psicologici che stanno lì da anni.

é vero che molta gente ha paura dei due di picche...e per questo non  ci provano neanche. Ma non penso che una strada saggia sia quella di prendere un nerd e buttarlo in disco facendogli prendere mille pali in una sera..perché sinceramente ha un effetto devastante sul morale. é un percorso lungo e delicato che va fatto passo dopo passo.

Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Tuco il 28 Ottobre 2014, 18:27:19
Secondo me avete ragione tutti e due, è che vedete la questione da due prospettive diverse.

Prendi uno sfigato in un paesello di provincia, non lo puoi mettere ad aprire a ruota e a prendersi pali su pali, perchè il giorno dopo tutto il paese lo sa. Quindi la paura di ritrovarsi etichettato il giorno dopo come "quello sfigato" ci sta.

Prendi lo stesso ragazzo e mettilo a fare la stessa cosa ma la sera a Trastevere a Roma: se prende un palo dopo 2 secondi già nessuno se lo ricorda. Non è così semplice...
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: CrazyHorse il 28 Ottobre 2014, 18:41:22
Citazione di: Tuco il 28 Ottobre 2014, 18:27:19
Secondo me avete ragione tutti e due, è che vedete la questione da due prospettive diverse.

Prendi uno sfigato in un paesello di provincia, non lo puoi mettere ad aprire a ruota e a prendersi pali su pali, perchè il giorno dopo tutto il paese lo sa. Quindi la paura di ritrovarsi etichettato il giorno dopo come "quello sfigato" ci sta.

Prendi lo stesso ragazzo e mettilo a fare la stessa cosa ma la sera a Trastevere a Roma: se prende un palo dopo 2 secondi già nessuno se lo ricorda. Non è così semplice...
esatto..è esattamente ciò che penso anche io :)
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Bosem il 29 Ottobre 2014, 07:23:22
Il ragionamento scorre fluido e progressivo, ma non credo abbia un applicazione cosi immediata. Non do per scontato infatti che rimorchiare una brutta ragazza sia più semplice che rimorchiarne una bella, ci può essere più o meno gioco a seconda di come riusciamo ad incastrare la nostra personalità con la sua, ma non per questo é più o meno facile. Questo non é un caso di un ragazzo che non rimorchia che cesse, ma un ragazzo che non riesce a mettersi in gioco, a mettersi in contatto con il mondo donna. Una volta fatto ciò chi l'ha detto che non riesca a trombare e vivere la sua storia con una bella ragazza?
Le domande da porsi sono quindi sempre le stesse ovvero l'autoanalisi di cosa della sua personalità o stile di vita non gli fa provare quelle emozioni di batticuore che lo spingono a sviluppare la sua 'forza seduttiva'..
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Shark72 il 29 Ottobre 2014, 15:32:51
Sì, una obiezione, forse la principale, sta proprio nel fatto che è tutto da dimostrare che "scendendo di livello" per farsi le ossa, sia più facile portare a casa qualcosa. Ma la mia esperienza, e quella di altri, tendono a confermarlo, in realtà...
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Bosem il 29 Ottobre 2014, 17:23:39
Citazione di: Shark72 il 29 Ottobre 2014, 15:32:51
Sì, una obiezione, forse la principale, sta proprio nel fatto che è tutto da dimostrare che "scendendo di livello" per farsi le ossa, sia più facile portare a casa qualcosa. Ma la mia esperienza, e quella di altri, tendono a confermarlo, in realtà...
Quoto :lol:
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Sprinter il 30 Ottobre 2014, 13:30:29
Non so. Io ho provato di recente, ho frequentato una ragazzina che tirata e truccata arrivava al 6- forse. Ma cmq era fondamentalmente una 5 (ok, non è bello dare i voti, però, per farvi capire). Per vari motivi, non solo fisici, mi sono stancato di frequentarla. Nel frattempo però, ho provato a giocare con altre a freddo, devo dire che ora mi sento più sicuro sia nell'approccio e nell'interazione perchè mi son allenato in quello, sia mentalmente perchè sono più allenato nella parte sessuale, quindi mi sento più sicuro di me per quando ci sarà un dopo, è comunque esperienza accumulata e in quel momento ne avevo bisogno. Ora coi giochi aperti che ho mi sento pronto per puntare piano piano sempre più in alto, non andrei sotto certi livelli ora perchè ho già provato e l'esperienza è stata recente...probabilmente dovesse capitare di nuovo un lungo periodo di magra probabilmente sentirei nuovamente la necessità. Ma sono sicuro che non ricapiterà a meno di eventi eccezionali perchè sto veramente sviluppando il mio gioco, il mio Inner  game, è una cosa in cui credo e non sono intenzionato a fermarmi.

Spero di essermi fatto capire, non ho ragionato molto su come scrivere il post altrimenti finisce sempre che ci metto ore :).
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Shark72 il 30 Ottobre 2014, 15:15:11
Sono contento sia per i tuoi progressi, che per la dimostrazione pratica di quanto ho sostenuto. :-)
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: CrazyHorse il 30 Ottobre 2014, 15:23:08
Citazione di: Sprinter il 30 Ottobre 2014, 13:30:29
Non so. Io ho provato di recente, ho frequentato una ragazzina che tirata e truccata arrivava al 6- forse. Ma cmq era fondamentalmente una 5 (ok, non è bello dare i voti, però, per farvi capire). Per vari motivi, non solo fisici, mi sono stancato di frequentarla. Nel frattempo però, ho provato a giocare con altre a freddo, devo dire che ora mi sento più sicuro sia nell'approccio e nell'interazione perchè mi son allenato in quello, sia mentalmente perchè sono più allenato nella parte sessuale, quindi mi sento più sicuro di me per quando ci sarà un dopo, è comunque esperienza accumulata e in quel momento ne avevo bisogno. Ora coi giochi aperti che ho mi sento pronto per puntare piano piano sempre più in alto, non andrei sotto certi livelli ora perchè ho già provato e l'esperienza è stata recente...probabilmente dovesse capitare di nuovo un lungo periodo di magra probabilmente sentirei nuovamente la necessità. Ma sono sicuro che non ricapiterà a meno di eventi eccezionali perchè sto veramente sviluppando il mio gioco, il mio Inner  game, è una cosa in cui credo e non sono intenzionato a fermarmi.

Spero di essermi fatto capire, non ho ragionato molto su come scrivere il post altrimenti finisce sempre che ci metto ore :).
Bravo Sprinter..mi riconosco esattamente in ciò che hai scritto...è il percorso che io ho praticato da circa un anno..si inizia dalle cose più semplici per poi fare centro ;)
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: TermYnator il 31 Ottobre 2014, 01:23:48
Citazione di: Shark72 il 28 Ottobre 2014, 12:57:05
Salve a tutti, quest' oggi voglio sottoporre alla vostra attenzione un tema particolarmente spinoso, che è stato sollevato da una persona che conosco e sto cercando di aiutare, chiamata, con nome di fantasia, Alberto.
Si parla del classico facchinaggio, come idea per farsi le ossa, per poi puntare a traguardi più ambiziosi.
Lui mi fa un' obiezione che mi spiazza. "Sì, d' accordo, in buona sostanza mi proponi di abbassare lo standard, fino a che trovo qualcuna che mi ci sta e con la quale posso fare pratica".
Io : "Sì, esatto" .
Lui : "D' accordo, ma se io sono in condizioni davvero pietose, dovrei scendere talmente in basso che le esperienze fattibili non avrebbero alcun valore formativo. Cioè donne veramente cesse, problematiche di testa, ecc.. Tanto vale che allora continuo ad andare avanti a pippe o a pagamento" .

Essendo tu un ex ADM sai perfettamente che il facchinaggio è una prassi indispensabile che ritengo fondamentale per farsi le ossa ed interiorizzare la teoria. Va da se che se uno pretende di far facchinaggio trombandosi solo strafighe, terminerà il facchinaggio dopo 50 vite. Sempre che ci si possa reincarnare, e che ad ogni reincarnazione uno sia maschio...

Il discorso del tuo amico fa acqua per un motivo molto semplice:
la difficoltà di un rimorchio non dipende solo da quanto sia appetibile lei, ma sostanzialmente da quanto vale lui. Se lui non vale nulla, potrà solo rimorchiare delle donne che valgono come lui. Acciò, non può neanche pensare di rimediare fighe perchè così finirà immancabilmente per pagarle e non farà mai esperienza.

Se invece rimedia donne che sono un po' meno di lui acquisirà fiducia e crescerà. E così il livello delle donne che riuscirà (e quindi potrà) rimorchiare. Ciò, finchè non cresce abbastanza da potersi permettere di abbordare una vera figa. Magari un po' scema se lui non è un casanova...

Questo significa che un figo può pure fare facchinaggio con donne comunemente ritenute belle ragazze, mentre un cesso dovrà ripiegare su dei bidet...  :lol:
Titolo: Re: Il "paradosso di Alberto"
Inserito da: Shark72 il 31 Ottobre 2014, 16:58:24
Grossomodo, il mio ragionamento era simile. Tanto alla fine, è questione di fondamentali. Se sei in condizione di piacere alle "7", puoi provare con le "7" , se sei in condizione di piacere alle "3", devi provare con le "3" . Per poi passare alle "4", alle "5" e così via.

Chiaro che se uno vale "3"  e vuole rimorchiare le "8", sarà in presenza di un gap permanente...reale, non endogeno.  8)