Giovani vs resto del mondo

[TermYnator]

Tante volte ho scritto che parlare di seduzione equivale a parlare di comunicazione. E parlare di comunicazione equivale a parlare di società. Seduzione e società quindi, vanno di pari passo. Ma società significa anche gerarchia e gerarchia porta in mente una sola parola: potere. Seduzione e potere sono quindi due facce della stessa medaglia. Il potere usa la seduzione per mantenere la propria posizione. Tale forma di rapporto è spesso delegato ad individui detti carismatici: i leaders.

La leadership ed i bisogni degli altri.
Nel post dove spiego come creare ed ottenere carisma, si evidenzia come il carismatico riesca ad esercitare il suo potere a patto di trovare sempre un punto debole in chi lo seguirà. Quel punto debole diventerà il sogno di cui lui si fa portatore. Martin Luther King predicava l'eguaglianza fra popoli ai neri oppressi ed ai bianchi oppressori, Gesù Cristo la libertà dalla morte ai mortali. Diversi gli scopi, ma ognuno di essi è cresciuto proponendo una soluzione ad un problema che affliggeva l'individuo.

Le classi emergenti, sono le più bisognose.
Se prendete una persona che entra in un contesto nuovo, essa individuerà immediatamente delle cose che gli piacciono, ed altrettanto immediatamente valuterà i propri mezzi per capire cosa potrà ottenere. La sua presunta futura posizione sociale sarà strettamente dipendente da questo. Se prendiamo un giovane, egli si affaccia al mondo senza nessuna arma che non sia ciò che gli è stato fatto studiare promettendogli che avrebbe avuto un futuro.
Il giovane quindi, sente intimamente di essersi guadagnato quel futuro studiando. Ed in qualche modo cerca di pretenderlo. Ma i posti sicuri sono occupati da persone nate prima di loro. Per molti giovani quindi, l'esigenza è il liberare i posti di lavoro da persone più grandi di loro.

Rottama il vecchio e prenderai quello che ti spetta.
Con questo slogan, diventa facile polarizzare l'attenzione del giovane facendolo sentire una vittima, uno sfruttato, un individuo privato dei suoi diritti fondamentali. Ed è quindi abbastanza facile essere osannati facendosi paladini di queste idee. Questo schema è stato usato in mille modi diversi, fino a diventare addirittura indipendente e dotato di vita propria. Il giovane ormai si identifica in una specie di specie protetta i cui confini rimangono indefiniti e viene manipolato sfruttando il suo bisogno. IL perchè è evidente: il giovane diventerà grande e lavorerà. Quindi è un acquirente, un contribuente, un elettore e tante altre cose interessanti per chi ha potere.

E se realmente cacciassimo tutti i "vecchi"?
E' abbastanza semplice capire quello che succederebbe. Supponiamo che vi spacchiate una gamba e in ambulanza vi dicono che se non agiscono in modo perfetto e rapidissimamente, perdereste l'arto e poi la vita.
La cosa migliore sarebbe che vi veda il primario, che è il medico più esperto.
Arrivate terrorizzati in ospedale, e vi si presenta un signore anziano, deciso che da ordini a destra e sinistra. Vi sentite sicuri no? Supponiamo invece che vi si presenti uno sbarbatello giovanissimo. Sareste egualmente tranquilli? La domanda era retorica, ovviamente: se eliminassimo tutti i vecchi, il mondo si ritroverebbe senza la conoscenza necessaria a far progredire se stesso.

Il valore dell'esperienza
I giovani hanno l'energia, la voglia, la freschezza. Questo spesso li fa un po' perdere perchè amano molto divertirsi. Le persone mature invece, hanno l'esperienza. Ovvero hanno imparato l'arte di fare il meno possibile per fare tutto meglio e con meno fatica. Questi due modi di vedere la vita non sono antitetici: sono semplicemente propedeutici. Da giovani ci viene chiesto di imparare per poi amministrare. Quando aministriamo iniziamo a sfruttare l'esperienza acquisita per costruirci uno spazio, che difenderemo da tutti, tranne che dai nostri giovani, ovvero la propria prole.
Da anziani, la tendenza è cedere l'esperienza acquisita a chi si affaccia a questo mondo: i giovani. Che con la loro bramosia di fare, apprendono a ritmi vertiginosi. E' il ciclo della vita che porta al divenire, alla mutazione ed al progresso. Cambiare questo ciclo interrompendolo, ci farebbe tornare alla legge della giungla, dove l'unico diritto che conta, è la propria stazza fisica.

Conclusione.
"Sei giovane prenditi il tuo spazio" o  "largo ai giovani", etc etc, sono emerite prese per il culo tese a sfruttare il bisogno di spazio tipico dei giovani, da parte di persone alle quali è stato promesso qualcosa oppure abbastanza scaltre da voler qualcosa. Non fatevi mai strumentalizzare, non consideratevi mai "categoria unica", che siate uomini, donne, omosessuali, bianchi neri o gialli. Siete solo e comunque esseri umani, con una qualche sfumatura rispetto al modello base. Punto.

[Skyline98]

Discorso molto interessante. Mi verrebbe da dire che ci vorrebbero stipendi più alti e più incentivi e agevolazioni per i ragazzi in cerca di lavoro, aspiranti imprenditori etc. pero' non so quanto questo sia fattibile.
Il problema principale dei "vecchi" e' che vista la rapidissima evoluzione della nostra società spesso comandano usando regole antiquate, che vanno in conflitto con le ultime generazioni
Riguardo all' esperienza,il discorso e' complesso. Ci sono cose in cui occorre una vita per acquisirla. Mentre altre volte la puoi costruire in tempo più breve. Ci sono settori in cui l' esperienza passa in secondo piano dietro ad altre caratteristiche.
Una domanda: in generale, come si fa a fare esperienza più velocemente in qualcosa? Basta dedicargli più tempo?

[mana cerace]

A livello antropologico spesso questo argomento è stato affrontato attraverso le fiabe. Più precisamente nei racconti che trattano i re, vecchi e giovani.

In fin dei conti tutto questo è già stabilito a livello sociale e ribaltarlo o estremizzarlo in qualche modo non ha che come scopo secondi fini.

Finché il vecchio avrà abbastanza forza ed esperienza siederà sul trono ed è anche giusto così, se il giovane non è capace di scalzarlo. Ma il giorno in cui il vecchio sarà troppo vecchio è già scritto, e forse il giovane, non più così giovane sarà abbastanza forte ed esperto nel prendere ciò che gli spetta.

Va da sé che questo discorso non è legato al discorso di pura forza bruta.

Riguardo l'esperienza il modo più veloce per apprenderla e proprio tramite la conoscenza trasmessa da coloro che l'hanno già acquisita: i vecchi.

[TermYnator]

Discorso molto interessante. Mi verrebbe da dire che ci vorrebbero stipendi più alti e più incentivi e agevolazioni per i ragazzi in cerca di lavoro, aspiranti imprenditori etc. pero' non so quanto questo sia fattibile.

Dammi un solo motivo per cui uno meno esperto dovrebbe essere pagato piú di uno esperto.
Una norma del genere porterebbe la popolazione a non cercare piú di migliorare. Sarebbe la fine della civiltà.

Il problema principale dei "vecchi" e' che vista la rapidissima evoluzione della nostra società spesso comandano usando regole antiquate, che vanno in conflitto con le ultime generazioni

E quali sarebbero queste regole antiquate? Non so se ti sei reso conto dei problemi delle nuove generazioni rispetto a quelle passate...

Riguardo all' esperienza,il discorso e' complesso. Ci sono cose in cui occorre una vita per acquisirla. Mentre altre volte la puoi costruire in tempo più breve.

Se una cosa tutti possono farla in poco tempo e con poco sforzo, non vale nulla. Quello che ha valore è cio che possono fare pochi, e che deriva quindi da molta esperienza. Dimostrazione? Prova a mettere all'asta 150 grammi di tecnologia come un telefono di ultima generazione e 150 grammi di cacca appena fatta.
Poi mi racconti.

Ci sono settori in cui l' esperienza passa in secondo piano dietro ad altre caratteristiche.

Tipo cosa? Le chiappe delle femine? La faccia dei tronisti? Esempi?

Una domanda: in generale, come si fa a fare esperienza più velocemente in qualcosa? Basta dedicargli più tempo?

Studiando da chi quella esperienza gia la possiede, ed esercitandosi per capire se veramente si è  appreso.
Ma soprattutto capendo che non ci sono scorciatoie.

❤

[TermYnator]

Finché il vecchio avrà abbastanza forza ed esperienza siederà sul trono ed è anche giusto così, se il giovane non è capace di scalzarlo. Ma il giorno in cui il vecchio sarà troppo vecchio è già scritto, e forse il giovane, non più così giovane sarà abbastanza forte ed esperto nel prendere ciò che gli spetta. :knuppel

+ appena accedo da desktop su tutto. Ma in particolare su questo passo: hai descritto in poche parole come dovrebbe essere una società realmente meritocratica: finchè sei piú efficiente degli altri regni. Nel momento in cui qualcuno diventa piú efficiente di te, vai in pensione o cambi lavoro.

[Skyline98]

Dammi un solo motivo per cui uno meno esperto dovrebbe essere pagato piú di uno esperto.
Una norma del genere porterebbe la popolazione a non cercare piú di migliorare. Sarebbe la fine della civiltà.  

Non dico questo, dico ridurre giusto un poco il gap, quando possibile.

[Skyline98]

Poi mi racconti.Tipo cosa? Le chiappe delle femine? La faccia dei tronisti? Esempi?

Io riflettevo sul fatto che conosco alcune persone estremamente competenti in un determinato settore , ma non hanno il successo che meritano. Forse non si sanno vendere, o non hanno le giuste conoscenze. Poi magari mi sbaglio e il mondo è più meritocratico di come penso

[TermYnator]

Io riflettevo sul fatto che conosco alcune persone estremamente competenti in un determinato settore , ma non hanno il successo che meritano. Forse non si sanno vendere, o non hanno le giuste conoscenze. Poi magari mi sbaglio e il mondo è più meritocratico di come penso

Questo succede in qualunque fascia d'età. Ed é sicuramente piû probabile capiti ad un adulto che non ad un giovane.
Riguardo a diminuzioni artificiose del "gap", come lo chiami tu, l'unico effetto che ottieni é l'appiattimento verso il basso della prestazione generale. Vedi prove fisiche " Baby" per far entrare le donne nell'esercito.

[AlterEgo]

Martin Luther King predicava l'eguaglianza fra popoli ai neri oppressi ed ai bianchi oppressori

Domanda: come faceva a farsi seguire dai bianchi oppressori se predicando l'eguaglianza di fatto diceva ai bianchi che stavano sbagliando?

non consideratevi mai "categoria unica", che siate uomini, donne, omosessuali, bianchi neri o gialli. Siete solo e comunque esseri umani, con una qualche sfumatura rispetto al modello base. Punto.

è uno dei principali problemi, quello di considerarsi una categoria a se stante, o di considerare altri come categorie a se. Questo divide le persone e dividersi non è mai bene.

[TermYnator]

Domanda: come faceva a farsi seguire dai bianchi oppressori se predicando l'eguaglianza di fatto diceva ai bianchi che stavano sbagliando?

Tu puoi essere un bianco aperto di mente o un bianco st*onzo.
A seconda di come sei, ti schieri. 

[sona]

Tante volte ho scritto che parlare di seduzione equivale a parlare di comunicazione. E parlare di comunicazione equivale a parlare di società. Seduzione e società quindi, vanno di pari passo. Ma società significa anche gerarchia e gerarchia porta in mente una sola parola: potere. Seduzione e potere sono quindi due facce della stessa medaglia. Il potere usa la seduzione per mantenere la propria posizione. Tale forma di rapporto è spesso delegato ad individui detti carismatici: i leaders.

La leadership ed i bisogni degli altri.
Nel post dove spiego come creare ed ottenere carisma, si evidenzia come il carismatico riesca ad esercitare il suo potere a patto di trovare sempre un punto debole in chi lo seguirà. Quel punto debole diventerà il sogno di cui lui si fa portatore. Martin Luther King predicava l'eguaglianza fra popoli ai neri oppressi ed ai bianchi oppressori, Gesù Cristo la libertà dalla morte ai mortali. Diversi gli scopi, ma ognuno di essi è cresciuto proponendo una soluzione ad un problema che affliggeva l'individuo.

Le classi emergenti, sono le più bisognose.
Se prendete una persona che entra in un contesto nuovo, essa individuerà immediatamente delle cose che gli piacciono, ed altrettanto immediatamente valuterà i propri mezzi per capire cosa potrà ottenere. La sua presunta futura posizione sociale sarà strettamente dipendente da questo. Se prendiamo un giovane, egli si affaccia al mondo senza nessuna arma che non sia ciò che gli è stato fatto studiare promettendogli che avrebbe avuto un futuro.
Il giovane quindi, sente intimamente di essersi guadagnato quel futuro studiando. Ed in qualche modo cerca di pretenderlo. Ma i posti sicuri sono occupati da persone nate prima di loro. Per molti giovani quindi, l'esigenza è il liberare i posti di lavoro da persone più grandi di loro.

Rottama il vecchio e prenderai quello che ti spetta.
Con questo slogan, diventa facile polarizzare l'attenzione del giovane facendolo sentire una vittima, uno sfruttato, un individuo privato dei suoi diritti fondamentali. Ed è quindi abbastanza facile essere osannati facendosi paladini di queste idee. Questo schema è stato usato in mille modi diversi, fino a diventare addirittura indipendente e dotato di vita propria. Il giovane ormai si identifica in una specie di specie protetta i cui confini rimangono indefiniti e viene manipolato sfruttando il suo bisogno. IL perchè è evidente: il giovane diventerà grande e lavorerà. Quindi è un acquirente, un contribuente, un elettore e tante altre cose interessanti per chi ha potere.

E se realmente cacciassimo tutti i "vecchi"?
E' abbastanza semplice capire quello che succederebbe. Supponiamo che vi spacchiate una gamba e in ambulanza vi dicono che se non agiscono in modo perfetto e rapidissimamente, perdereste l'arto e poi la vita.
La cosa migliore sarebbe che vi veda il primario, che è il medico più esperto.
Arrivate terrorizzati in ospedale, e vi si presenta un signore anziano, deciso che da ordini a destra e sinistra. Vi sentite sicuri no? Supponiamo invece che vi si presenti uno sbarbatello giovanissimo. Sareste egualmente tranquilli? La domanda era retorica, ovviamente: se eliminassimo tutti i vecchi, il mondo si ritroverebbe senza la conoscenza necessaria a far progredire se stesso.

Il valore dell'esperienza
I giovani hanno l'energia, la voglia, la freschezza. Questo spesso li fa un po' perdere perchè amano molto divertirsi. Le persone mature invece, hanno l'esperienza. Ovvero hanno imparato l'arte di fare il meno possibile per fare tutto meglio e con meno fatica. Questi due modi di vedere la vita non sono antitetici: sono semplicemente propedeutici. Da giovani ci viene chiesto di imparare per poi amministrare. Quando aministriamo iniziamo a sfruttare l'esperienza acquisita per costruirci uno spazio, che difenderemo da tutti, tranne che dai nostri giovani, ovvero la propria prole.
Da anziani, la tendenza è cedere l'esperienza acquisita a chi si affaccia a questo mondo: i giovani. Che con la loro bramosia di fare, apprendono a ritmi vertiginosi. E' il ciclo della vita che porta al divenire, alla mutazione ed al progresso. Cambiare questo ciclo interrompendolo, ci farebbe tornare alla legge della giungla, dove l'unico diritto che conta, è la propria stazza fisica.

Conclusione.
"Sei giovane prenditi il tuo spazio" o  "largo ai giovani", etc etc, sono emerite prese per il culo tese a sfruttare il bisogno di spazio tipico dei giovani, da parte di persone alle quali è stato promesso qualcosa oppure abbastanza scaltre da voler qualcosa. Non fatevi mai strumentalizzare, non consideratevi mai "categoria unica", che siate uomini, donne, omosessuali, bianchi neri o gialli. Siete solo e comunque esseri umani, con una qualche sfumatura rispetto al modello base. Punto.

Il tuo ragionamento termy non fa una piega. Io la penso esattamente come te, e vorrei aggiungere una cosa che riscontro sempre nei miei amici e compagni: vogliono tutto e subito. Penso che la tecnologia e in generale questo benessere economico ci sta facendo perdere il desiderio di avere le cose. I giovani di oggi amano l'immediatezza, vogliono vestirsi alla moda e questi cellulari ci stanno facendo perdere la retta via del miglioramento. Nei social tra foto di ragazzi in piscine , ville e macchine costose , l'apparenza governa e i ragazzi pretendono di avere questi stili di vita a spese dei loro genitori.
Non vogliono fare di tutt'erba un fascio essendo io il primo, tuttavia non vedo nei miei coetanei l'ardore di migliorarsi , gli occhi infuocati di portare avanti progetti seri, non protestare il sabato facendo filone per l'ambiente.
La scuola non aiuta in questo, ormai è vecchia anche lei è il mondo sta cambiando alla velocità della luce, cosa si impara a scuola ? Cosa si studia di veramente utile ?
Io vado a scuola da 14 anni e non mi ha insegnato neanche una competenza. So benissimo la seconda guerra mondiale e i promessi sposi , ma alle aziende questo non interessa. Interessa solo una cosa : quanti soldi produci.
Infatti le competenze più richieste dalle aziende, che ormai stanno abbandonando la paga oraria e lasciando spazio alla paga su prestazioni, sono :
-saper vendere e negoziare
- saper gestire il tempo
- saper gestire un team
- fare marketing online
-gestione delle proprie emozioni
- comunicare con il cliente
- creatività
-flessibilità
-saper ascoltare e trovare una soluzione
- capire i bisogni, paure dei propri clienti
Bhe , tutto questo la scuola non c'è lo insegna, a meno che non si faccia un corso con il Termy, è difficile avere queste competenze.
La scuola non cambia, sforna solo operai, non veri imprenditori e veri uomini.
Bisogna aggiornare il sistema , per non rimanerne vittime, ormai una laurea non fa più la differenza, ma ciò che fa la differenza sono le competenze dette sopra.

[TermYnator]

... Penso che la tecnologia e in generale questo benessere economico ci sta facendo perdere il desiderio di avere le cose. I giovani di oggi amano l'immediatezza, vogliono vestirsi alla moda e questi cellulari ci stanno facendo perdere la retta via del miglioramento. Nei social tra foto di ragazzi in piscine , ville e macchine costose , l'apparenza governa e i ragazzi pretendono di avere questi stili di vita a spese dei loro genitori.

...La scuola non aiuta in questo, ormai è vecchia anche lei è il mondo sta cambiando alla velocità della luce, cosa si impara a scuola ?

+ unone 

[Whiteout]

Bisogna aggiornare il sistema , per non rimanerne vittime, ormai una laurea non fa più la differenza, ma ciò che fa la differenza sono le competenze dette sopra.

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