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La fretta

Aperto da Emix, 20 Aprile 2011, 16:43:08

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Emix

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LA FRETTA

Cosa è?Quando si manifesta?
La fretta è un sensazione di disagio e di agitazione che si manifesta quando non si ha tempo o quando si ha paura di fallire.



TIPOLOGIE


1)Fretta per reale mancanza di tempo:

Provo fretta perchè devo riuscire a compiere qualcosa in un tempo giudicato da me non sufficiente o quasi.

Esempio:
Sono in fila alla cassa del supermercato e mi accorgo che ho solamente 5 minuti per arrivare alla più vicina fermata dell'autobus e la fermata dista 500 metri dal negozio. Provo fretta perchè ho paura di non raggiungere la fermata in tempo.

E' utile?
In leggera misura può esserlo, ma uno stato di eccessiva fretta può portare ad uno stato mentale di non produttività.

2) Fretta per mancanza di capacità :
Provo fretta anche se non vi è una reale costrinzione di tempo.

Esempio :
Mi sono fissato un obiettivo difficile realizzabile in mesi e mi diletto in qualche attività per raggiungerlo. Provo fretta perchè mi sono autoimposto un limite di tempo troppo restrittivo e non riesco ad apprezzare ogni piccolo passo che compio perchè mi focalizzo sul mio non riuscire.

E' utile?
No perchè il soggetto di tale fretta è in uno stato mentale non produttivo quando non ve ne è alcun bisogno perchè il limite è autoimposto. Consiste nel fare le cose peggio di come si potrebbe quando sarebbe possibile ottenere migliori risultati.

Cause della fretta
La causa della fretta è la paura di non riuscire e pertanto legata alla sensazione di fallimento : se non  vi è un possibile fallimento non si proverà neanche fretta. Nell'esempio del autobus se per il soggetto fosse stato indifferente prendere quell'autobus o il successivo il problema non si sarebbe posto. Nel secondo esempio invece la fretta si manifesta perchè si vogliono vedere realizzati i propri obiettivi in tempi velocissimi senza darsi il tempo di poter imparare e migliorare.Inoltre in questo caso si alimenterà un senso di fallimento che potrebbe far mollare l'attività intrapresa.

Come non avere fretta?
Una soluzione del problema non è sempre possibile, ma certamente la situazione migliorerà riservando i giusti tempi alle attività che vogliamo svolgere senza voler strafare perchè porterebbe a fare tanto, ma sotto una condizione di stress e con risultati peggiori dovuti al minor tempo impiegato.
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AlterEgo

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Fretta ==> ansia.

Il primo esempio riguarda una situazione che può anche non dipendere da noi, in quel caso occorre valutare tutte le possibili alternative all'autobus. In altre parole quando ci troviamo in una situazione di fretta quello che dobbiamo fare è analizzare la situazione e valutare tutte le possibili soluzioni; il solo fatto di ragionarci sopra ci toglie l'ansia del "fallimento" e ci fa vedere le cose in maniera diversa.

Nel secondo caso l'unica cosa da fare è quella di analizzare la situazione con tutte le possibili variabili e gli eventuali imprevisti PRIMA di prendere un impegno e quindi di autoimporsi un limite. Eventualmente poniamoci un limite molto ampio.
Inoltre mentre lavoriamo per raggiungere il risultato voluto teniamo sempre in considerazione gli eventuali imprevisti che ci potrebbero portare alla situazione 1, e quindi alla valutazione delle posibili vie d'uscita dal problema.

In altre parole, "elasticità mentale" !

Come ultima cosa teniamo sempre presente che eventuali imprevisti possono non dipendere da noi, quindi non facciamocene una colpa personale se per "cause di forza maggiore" non riusciamo a portare a termine un obiettivo  :)

Emix, l'analisi che fai mi piace, +1


.\ /.
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Emix

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Grazie AlterEgo per la risposta e per il +1! ;)

Citazione di: AlterEgo il 21 Aprile 2011, 11:48:54
Fretta ==> ansia.

Il primo esempio riguarda una situazione che può anche non dipendere da noi, in quel caso occorre valutare tutte le possibili alternative all'autobus. In altre parole quando ci troviamo in una situazione di fretta quello che dobbiamo fare è analizzare la situazione e valutare tutte le possibili soluzioni; il solo fatto di ragionarci sopra ci toglie l'ansia del "fallimento" e ci fa vedere le cose in maniera diversa.

Concordo sul fatto che non dipende da noi, ma non riesco a capire perchè il ragionarci su dovrebbe togliere l'ansia. Se mi rendo conto che tutte le possibili soluzioni sono impraticabili l'ansia salirebbe e solamente accettando il possibile fallimento la situazione migliorerebbe.

Esistono gli imprevisti, ma non è detto che siano tutti a nostro svantaggio (per fortuna) : se l'autobus ritardasse di 15 minuti ce la faremmo senza tanti problemi.  :)

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JBGrenouille

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#3
Citazione di: Emix il 21 Aprile 2011, 12:57:55
Concordo sul fatto che non dipende da noi, ma non riesco a capire perchè il ragionarci su dovrebbe togliere l'ansia. Se mi rendo conto che tutte le possibili soluzioni sono impraticabili l'ansia salirebbe e solamente accettando il possibile fallimento la situazione migliorerebbe.
Inatnto +1 a Emix per la discussione  :)
Tralasciando il caso del bus, mi concentrerei sul secondo punto.

Come avete giustamente scritto la fretta e' legata all'ansia di fallire nell'ottenere qualcosa che ha dei lunghi tempi fisiologici, ad esempio un bel fisico o una dialettica sciolta  ;)
IMHO e' sempre un qualcosa legato alla paura che si prova nell'uscire da una zona di comfort nel momento stesso in cui si intraprende un percorso di miglioramento.
Quando si prova a riavvicinare l'immagine virtuale con quella reale

Per essere precisi a metterci fretta e' sempre quella parte st*onza del nostro cervello che ci dice "ma come, ANCORA non hai scolpito il six pack? ANCORA non hai chiuso nessuna Hb 8 in disco? se e' cosi lascia perdere che questo fantomatico percorso di miglioramento non e' per te"
Ultima modifica: 21 Aprile 2011, 13:15:35 di JBGrenouille

Emix

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Citazione di: JBGrenouille il 21 Aprile 2011, 13:08:40
Come avete giustamente scritto la fretta e' legata all'ansia di fallire nell'ottenere qualcosa che ha dei lunghi tempi fisiologici, ad esempio un bel fisico o una dialettica sciolta  ;)
IMHO e' sempre un qualcosa legato alla paura che si prova nell'uscire da una zona di comfort nel momento stesso in cui si intraprende un percorso di miglioramento.
Quando si prova a riavvicinare l'immagine virtuale con quella reale

Sicuramente è legato alla zona di comfort perchè se si ha fretta è dovuto a qualcosa che ancora non sappiamo fare bene oppure che non abbiamo mai fatto.

Citazione
Per essere precisi a metterci fretta e' sempre quella parte st*onza del nostro cervello che ci dice "ma come, ANCORA non hai scolpito il six pack? ANCORA non hai chiuso nessuna Hb 8 in disco? se e' cosi lascia perdere che questo fantomatico percorso di miglioramento non e' per te"

E' l'accorgersi di non essere quello che si vuole ed il maturamento di pensieri "autoscoraggianti"...  :(
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AlterEgo

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Citazione di: Emix il 21 Aprile 2011, 12:57:55
Grazie AlterEgo per la risposta e per il +1! ;)

prego :)

Citazione di: Emix il 21 Aprile 2011, 12:57:55
Concordo sul fatto che non dipende da noi, ma non riesco a capire perchè il ragionarci su dovrebbe togliere l'ansia. Se mi rendo conto che tutte le possibili soluzioni sono impraticabili l'ansia salirebbe e solamente accettando il possibile fallimento la situazione migliorerebbe.

Il solo fatto di cercare una possibile soluzione ti porta su un piano razionale, non più emotivo, e l'ansia sta su un piano emotivo.
Il ragionare poi ti porta anche ad accettare l'eventuale fallimento, nel caso questo si presentasse.

Citazione di: Emix il 21 Aprile 2011, 12:57:55
Esistono gli imprevisti, ma non è detto che siano tutti a nostro svantaggio (per fortuna) : se l'autobus ritardasse di 15 minuti ce la faremmo senza tanti problemi.  :)

No infatti, ogni tanto qualche botta di culo ci vuole :)


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Liam

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Citazione di: AlterEgo il 21 Aprile 2011, 18:42:17
Il solo fatto di cercare una possibile soluzione ti porta su un piano razionale, non più emotivo, e l'ansia sta su un piano emotivo.
Il ragionare poi ti porta anche ad accettare l'eventuale fallimento, nel caso questo si presentasse.

Dal tempo di Surak, i Vulcaniani combattono queste
emozioni, con l'aiuto della logica e della straordinaria forza di volontà della loro mente, cercando di
controllarle per non essere da esse controllati.



Azn
Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che parla.

G. Casanova

TermYnator

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#7
Bravo Emix.
Sono certo che con questi tuoi post pieni di spunti e di riflessioni, aiuterai un sacco di persone che sin'ora non hanno avuto la forza di esprimersi.
Dimostrando che non serve tanto scrivere report mirabolanti per dare una mano agli altri, quanto condividere le proprie idee. Anche e soprattutto,  se queste idee non sono la trita e ritrita apologia del superuomo, che crea tanto consenso quanto distacco.
Le rivoluzioni, si fanno dal basso.
:up:

Riguardo al topic:
La fretta nella mia esperienza con i ragazzi, viene anche dal loro pensare che sono gia troppo vecchi per fare qualcosa che gli altri fanno da anni. Questa idea, li porta a pensare che se non sono riusciti sin'ora, probabilmente non potranno mai riuscire con i loro mezzi.
Ricordo ancora di un ragazzo che vide finire la sua storia con una coetanea di 20 anni.
Me lo trovai a casa in lacrime, disperato perchè "aveva gia 20 anni".
Gli risposi che pur avendone 15 più di lui, vedevo ancora molto tempo davanti a me.
E così è stato: prima di ristabilizzarmi passarono altri 6 anni...

Quello che invece va capito quando si ha fretta, è che se le cose non sono ancora andate bene è a causa di una impostazione sbagliata. Di presupposti sbagliati.
Occorre rivedere i propri concetti, fare autocritica, e farla seriamente, senza fare profezie autoavveranti.
Ma soprattutto, occorre capire che se si vuole salire al primo piano, la fretta non ci aiuterà.
La fretta ci porterà ad usare il sistema più veloce: in questo caso saltare.
L'uomo che ha fretta, dopo essersi reso conto che con il primo salto è arrivato ad un metro e mezzo, non penserà "devo costruire un supporto che mi porti più in alto", ma interpreterà il tempo che gli servirebbe per costruire il supporto una perdita di tempo.
Continuerà a saltare, magari incoraggiato dal fatto di aver saltato un centimetro di più.
Ma così, rischia di saltare per anni, finchè non si scoraggerà, ed abbandonerà l'impresa.
La soluzione, è invece porsi dei piccoli obiettivi, ed usarli come supporti per riprovare a saltare, senza star a pensare più di tanto al tempo che si impiegherà.
Ultima modifica: 22 Aprile 2011, 01:03:06 di TermYnator
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Liam

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#8
Considera anche Emix, che viviamo in un'epoca frenetica. Il messaggio sociale è spingere tutti ad avere sempre di più.  Questa bramosia di avere, di raggiungere sempre cose nuove, ci porta inevitabilmente a correre e la paura di non raggiungerle genera stress. Lo Stress generato dalla paura di fallire poi, porta quasi sempre al fallimento.
La prima cosa da fare secondo me, è rivalutare i propri obiettivi, cercando di comprendere quali siano davvero nostri...o per lo meno quelli che sentiamo più nostri. Operata questa prima scrematura, ci troveremo con una bella scorta di tempo extra (specialmente alla tua età) da impiegare per goderci la vita e osservare quello che prima neppure guardavamo. Immaginati un bel giro in moto in collina in un pomeriggio tiepido, la visiera alzata e la velocità bassissima...vedresti un sacco di cose a cui prima probabilmente non avevi fatto caso, ti godresti il vento sulla faccia e quella sensazione di libertà ed assenza di vincoli. Immagina di fare lo stesso giro in moto tutto sparato per battere il tuo record..oltre che rischiare di cadere, non vedrai quasi nulla del paesaggio intorno a te, non ti godrai l'aria sul viso, non proverai sensazione di libertà...al massimo qualche botta di adrenalina.
Nell'altro post lamentavi la mancanza di stimoli...secondo me la febbre di arrivare non è uno stimolo sufficiente (a meno che tu sia un fanatico )...una persona normale gli stimoli li trova semplicemente vivendo ed imparando ad apprezzare e comprendere quello che ci circonda.
;)

EDIT: Scusa Termy, ho risposto prima che editassi e completassi la tua risposta ;)

Citazione di: TermYnator il 22 Aprile 2011, 00:47:56
Ma così, rischia di saltare per anni, finchè non si scoraggerà, ed abbandonerà l'impresa.
La soluzione, è invece porsi dei piccoli obiettivi, ed usarli come supporti per riprovare a saltare, senza star a pensare più di tanto al tempo che si impiegherà.

Concordo, perché porsi obiettivi alla propria portata significa vivere la vita. Molti invece preferiscono vivere di sogni. Poi non voglio dire che l'ambizione sia il male assoluto, però dalla prima rampa di scale non si vede la cima della torre, quindi si può solo supporre di volerla raggiungere, perché in fondo non si sa cosa ci sia in cima e come ci si senta ad essere lassù. Per la mia visione delle cose è meglio concentrarsi completamente su quello che stiamo facendo e al massimo sul prossimo scalino che abbiamo di fronte e che già possiamo vedere bene ;)
Ultima modifica: 22 Aprile 2011, 01:32:23 di Liam
Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che parla.

G. Casanova

Emix

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Citazione di: TermYnator il 22 Aprile 2011, 00:47:56

Riguardo al topic:
La fretta nella mia esperienza con i ragazzi, viene anche dal loro pensare che sono gia troppo vecchi per fare qualcosa che gli altri fanno da anni. Questa idea, li porta a pensare che se non sono riusciti sin'ora, probabilmente non potranno mai riuscire con i loro mezzi.
Ricordo ancora di un ragazzo che vide finire la sua storia con una coetanea di 20 anni.
Me lo trovai a casa in lacrime, disperato perchè "aveva gia 20 anni".
Gli risposi che pur avendone 15 più di lui, vedevo ancora molto tempo davanti a me.
E così è stato: prima di ristabilizzarmi passarono altri 6 anni...

Grazie di nuovo per il +1!  :)

Citazione
Nell'altro post lamentavi la mancanza di stimoli...secondo me la febbre di arrivare non è uno stimolo sufficiente (a meno che tu sia un fanatico )...una persona normale gli stimoli li trova semplicemente vivendo ed imparando ad apprezzare e comprendere quello che ci circonda.
;)
Io gli stimoli a fare nuove cose li ho però il fatto di rimuginare sempre sulle mie capacità e sul mio non riuscire mi ha offuscato la mente a tal punto da chiedermi se veramente volessi fare quelle cose.
Citazione
EDIT: Scusa Termy, ho risposto prima che editassi e completassi la tua risposta ;)

Concordo, perché porsi obiettivi alla propria portata significa vivere la vita. Molti invece preferiscono vivere di sogni. Poi non voglio dire che l'ambizione sia il male assoluto, però dalla prima rampa di scale non si vede la cima della torre, quindi si può solo supporre di volerla raggiungere, perché in fondo non si sa cosa ci sia in cima e come ci si senta ad essere lassù. Per la mia visione delle cose è meglio concentrarsi completamente su quello che stiamo facendo e al massimo sul prossimo scalino che abbiamo di fronte e che già possiamo vedere bene ;)

Sono d'accordo con quello che dici, in particolare con le parole che ho evidenziato.
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AlterEgo

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Citazione di: Liam il 22 Aprile 2011, 00:39:25
Dal tempo di Surak, i Vulcaniani combattono queste
emozioni, con l'aiuto della logica e della straordinaria forza di volontà della loro mente, cercando di
controllarle per non essere da esse controllati.



Io discendo direttamente dai vulcaniani  Azn

VulcanAlterEgo


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Lew Griffin

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#11
Citazione di: AlterEgo il 22 Aprile 2011, 13:55:34
Io discendo direttamente dai vulcaniani  Azn

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Sì bravi bravi... intanto poi state tutti a sbavare dietro a T' Pol.
Ultima modifica: 22 Aprile 2011, 16:37:01 di Lew Griffin
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