Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: Micione il 23 Giugno 2009, 09:16:16

Titolo: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Micione il 23 Giugno 2009, 09:16:16
'O Sensei della figa Termy                                               ('O Sensei= grande Maestro)
insieme ad altri pua degni di nota e menzione ha avviato una bella discussione.
Ad un certo punto termy scrive:

Citazione di: TermYnator il 22 Giugno 2009, 14:30:43

Quindi mi dici che per far aprire i nuibbi usi canned?
Ottimo. Poi dovranno reimparare ad usare altri sistemi  se non vogliono impazzire a fare reframes...
Ma allora, non è più utile fargli imparare DIRETTAMENTE a costruire aperture che contengono transizioni?


Loro si ispirano ai matusa perchè pensano che i matusa ne sappiano qualcosa.
Ma se i matusa si limitano a dirgli "Apri di più", senza dirgli con che e come andare avanti, di uova che diventino galline prima che riescano a rimorchiare, ne vedremo parecchie...  :lol:

Il contenuto T

Ora visto che qui dentro, partendo dal sottoscritto, ci sono dei pipparoli da paura, e degli altri che non sono pipparoli ma possono migliorare chiedo a gran voce:

Per favore, volete scrivere DUE aperture che permettano la transizione, ma che voi SAPETE essere davvero efficaci dopo molteplici field test?
Magari per due contesti differenti, ad esempio disco e strada, o bar e supermercato (perché no? le bh single non fanno la spesa?) oppure spiaggia e quel che vi passa per la testa...

Quando 10 veri pua hanno postato, i niubbi hanno 20 open che permettono interazione in progredire su ambienti diversi, ma soprattutto possono capire quale sia il ragionamento da usare per crearli da se.
Ecco che a quel punto, compreso il meccanismo, possono osservare il target per qualche secondo capendo a grandi linee come creare o adattare un'open che permetta transizione costruttiva.
Del resto dopo un minuto al massimo, non esiste canned che tenga, o sei un po spigliato e muovi la discussione in maniera adatta o ti sfancula di brutto.
Ma cacchio, almeno hai ridotto il problema "cosa le dico" e lavori attivamente per iniziare il sarge come si deve.


P.S. se alcuni pua non intendono postare se non in cambio di qualcosa, lo dicano, che gli offro una indimenticabile lezione di karate... gratis :knuppel:
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 23 Giugno 2009, 10:24:15
Citazione di: sfigatto il 23 Giugno 2009, 09:16:16

Quando 10 veri pua hanno postato, i niubbi hanno 20 open che permettono interazione in progredire su ambienti diversi, ma soprattutto possono capire quale sia il ragionamento da usare per crearli da se.
Ecco che a quel punto, compreso il meccanismo, possono osservare il target per qualche secondo capendo a grandi linee come creare o adattare un'open che permetta transizione costruttiva.
Del resto dopo un minuto al massimo, non esiste canned che tenga, o sei un po spigliato e muovi la discussione in maniera adatta o ti sfancula di brutto.
Ma cacchio, almeno hai ridotto il problema "cosa le dico" e lavori attivamente per iniziare il sarge come si deve.


Per me il tuo ragionamento presenta un' incongruenza : da un lato chiedi delle aperture che permettano la transizione, quindi del materiale canned, dall' altro vuoi apprendere come fare per crearle. Questi due punti sono in palese contrasto : se parti con del materiale canned, ancorchè "di qualità", vai con quello e non riesci a crescere e raggiungere il vero obiettivo, ovvero giocare in scioltezza creando il gioco da te.

Rileggi bene il post di Acqua e TermYnator, lì la risposta a ciò che vuoi sapere c' è.

Il fatto è che non esiste nessuno che quando va lì e apre sa come si svolgerà poi l' interazione : ci può essere il crash & burn più o meno brutale, ci può essere un dialogo insignificante che non porta da nessuna parte, come può succedere che le piaci e allora l' interazione diviene naturale e prosegue bene, e molti altri casi ancora, ciascuno dei quali ha un livello di probabilità che varia in base alle circostanze .
Se ad esempio uno è molto bello e ha un look ben curato, prenderà meno C&B e avrà più riscontri positivi (diciamocelo francamente, sarebbe infantile negarlo, specie nelle serate di clubbing : venerdì scorso, un mio amico natural di ottimo aspetto ha riportato 5 n-close da ragazze > 7 prima che sopraggiungesse la sua ragazza ! ).
Dal concetto di probabilità nasce il rimorchio statistico, che lo stesso TermYnator non nega possa funzionare, pur rimarcandone gli aspetti negativi .

Se invece si vuole fare un gioco più evoluto, con maggiori probabilità di successo, e maggiore facilità di proseguire l' interazione dopo l' apertura, si cerca di applicare il TM, quindi il primo passo è imparare ad osservare, ed accrescere le proprie doti dialettiche.

Comunque, bisogna mettersi definitivamente in testa che non esiste alcun sacro graal : non esiste per il semplice fatto che non può esistere. :buck:
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Dante1982 il 23 Giugno 2009, 10:59:08
opener qualunque + routine migliori amiche

opener qualunque + routine degli anelli

opener qualunque + devo fare un regalo a una mia amica, mi dici dove hai preso quella...

essendo canned, hanno meno possibilità di successo di un buon contestuale a farti accettare, ma se sei agli inizi grazie a queste vai come un treno
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Acqua il 23 Giugno 2009, 11:09:17
Citazione di: sfigatto il 23 Giugno 2009, 09:16:16
Per favore, volete scrivere DUE aperture che permettano la transizione, ma che voi SAPETE essere davvero efficaci dopo molteplici field test?
"ciao"
e
"come va?"

Sono le uniche aperture statistiche ("molteplici field test" vuol dire quello) che permettono di dire la prima cosa che ti passa in mente. Purchè questa cosa venga detta...
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: JBGrenouille il 23 Giugno 2009, 13:07:26
1) "Prost!" detto con una birra in mano e tono scherzoso, l´ho usato per aprire un sacco di set :D (ma qui son tutti alcolisti, quindi magari da te non vale ;D). Poi puoi fare transizione commentando i drink, il locale etc..

2) se hai una macchinetta digitale vai lí e chiedi "Ciao! Ci puoi fare una foto a me e al mio amico-a /a me con questo buffo cappello etc...", poi la guardate insieme e la commenti in maniera scherzosa tipo "oddei ho una espressione ooribile, dimmi la veritá tu di solito fotografi nature morte?" o "bella! chiamami quando andrai a fare la prossima copertina di playboy" e st*onzate cosi...

Questi son i primi esempi di aperture che mi vengono, alla fine son dei classici contestuali ma permettono di saltare facilmente di palo in frasca nei discorsi agevolandoti la transizione.
L´importante é pronunciarli in maniera spiritosa, cosi tu stai tranquillo e metti le tipe a loro agio.
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 23 Giugno 2009, 13:19:50
Ma se voi due fate a botte chi vince?
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Micione il 23 Giugno 2009, 15:34:33
Citazione di: kant il 23 Giugno 2009, 13:19:50
Ma se voi due fate a botte chi vince?
:O sarebbe un apertura? :O  'zzo... :-?
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Escalus il 23 Giugno 2009, 18:18:31
Citazione di: kant il 23 Giugno 2009, 13:19:50
Ma se voi due fate a botte chi vince?
buhabuhabuhabuhabuhabuhabuhabuhabuha
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 23 Giugno 2009, 19:16:35
Boh magari anche un'apertura...
in questo caso l'avevo messa come transizione.
Per esprimere il concetto che per capire come si fa a fare una transition si va on the field, si apre 20 set nei quali si prova a transitare improvvisando o usando del canned. Dopo un po vedrai che una transizione valida può essere anche mettersi a parlare del tempo. tutto nasce dal tuo stato in quel momento.

Ti faccio questa domanda. Quando vedi un tuo amico gli dici ciao ecc.. poi stai lì agitato a pensare a come fare una transizione per introdurre il fatto che Pirlo forse non resterà al Milan?
No
E sai perchè?
Perchè sei rilassato, non ti senti sotto esame, non ti senti sotto giudizio, ti senti libero, sciolto..
L'obbiettivo è raggiungere questo stato. Senza di questo sticazzi, e anche sticazzi amari.
Quindi se hai difficoltà in apertura vabbene preoccuparsi dell'open e della transition, però le uniche risposte valide te le darà il campo.
La frase che ho scritto sopra non è uno scherzo.
In un clima divertente e leggero (quello che deve avere il newbie per aprire) va benissimo.
Le guardi e spari questa cazzata, divertente, sciolto. Senza pensare.
Perchè prima di imparare a pensare (le cose giuste) è bene imparare a smettere di pensare (le cose sbagliate).

La sovra-razionalizzazione uccide la motivazione, lo slancio, la mente libera.

Qua si pensa troppo.

Ma voi credete che il natural stia lì a pensare alla transizione?
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 23 Giugno 2009, 21:03:38
Citazione di: kant il 23 Giugno 2009, 19:16:35
Ma voi credete che il natural stia lì a pensare alla transizione?

No, perchè per lui è normale riuscire a farla.
Mentre qui le persone che vengono sono accomunate dal non riuscire a farla, quindi gli danno un nome, e cercano di capire come farla studiando i natural e gli pseudonatural.
Ecco perchè non ha senso dire "vai li e fai la transizione"...
Se bastasse questo, non ci sarebbero ne testi di seduzione ne guru, ne community:
basterebbe leggersi il bigliettino dei baci perugina.  :lol:

TermYnator
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 23 Giugno 2009, 21:46:24
Esatto, e sai come la fa?

-Quanti anni hai?
-Ti piace qua?
-E' la prima volta che vieni qua? Non ti avevo mai vista
Ecc.. ecc...

Il natural non è un genio che crea (di natura) transizioni fantastiche e originalissime, parla in scioltezza e la sua forza è la naturalezza e spontaneità con cui parla come se parlasse con un amico, le quali trasemettono sicurezza.
Come sempre, non è quello che dici che fa la differenze, ma il come, e quindi il chi lo dice.
Quello che voglio dire è che non ha senso star li a spremersi le meningi per trovare transizioni azzeccate, poichè sentire il bisogno di essere azzeccati e originali è il maggior simobolo di mancanza di sicurezza. Chi sente il bisogno di qualcos'altro da sè è perchè quel qualcosa non ce l'ha.


Ecco perchè il natural chiude pur facendo (verbalmente) una conversazione soffissima, come ti chiami, anni, che fai nella vita ecc... non racconta mai mirabolanti storie o DHV, o aperture e transizioni complesse.

Attraverso la semplicità di quello che dice dimostra la sua sicurezza.
Quello che intendo è che è proprio la semplicità la chiave finale.
Ma quanto è difficile fare le cose semplici!!!
Tanto che molte volte si va apposta a cercare il difficile, poiche non contempliamo il fatto che sia in realtà così semplice.

Quindi, quando dico che il natural non sta li a pensare alla transizione, non voglio dire che non ci pensa perchè per lui è normale farla, ma in realtà, voglio dire che per lui è normale farla SEMPLICE. Così semplice che nemmeno si pone il problema.

Perchè se qua si inizia a pensare che è quello che si dice che fa la differenza, e si inizia a fasciarsi la testa su cosa dire, allora, secondo me, ci si sta allontanando davvero tanto.

Più che altro per chi deve iniziare a prendere confidenza e iniziare a fare. Per chi invece è un capello sopra il fermarsi a pensare aiuta e anche tanto. Ma per chi inizia... vai e fai. Non sai come? Nemmeno Maradona sapeva giocare a calcio a 5 anni.

Infine il messaggio è: non sempre si deve pensare tutto.

E' utile iniziare a smettere di pensare (le cose sbagliate) prima di iniziare a pensare (le cose giuste)
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Jason N. Dohring il 24 Giugno 2009, 00:31:22
Citazione di: Dante1982 il 23 Giugno 2009, 10:59:08
opener qualunque + routine migliori amiche

opener qualunque + routine degli anelli

opener qualunque + devo fare un regalo a una mia amica, mi dici dove hai preso quella...

essendo canned, hanno meno possibilità di successo di un buon contestuale a farti accettare, ma se sei agli inizi grazie a queste vai come un treno

:-)

bella anche quella di kant e il relativo pensiero filosofico che condivido
sciolti raga...

per il resto, c'e' chi quando va' da una donna sa' cosa e come dirlo e che sa' che al 99% non pigliera' un palo ma che arrivera' almeno vicino alla f chiusura
lo puo' fare ocn il canned o con la naturalezza ma sta' di fatto che questa gente esiste


Jason
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 01:25:29
Citazione di: kant il 23 Giugno 2009, 21:46:24
Esatto, e sai come la fa?
-Quanti anni hai?
-Ti piace qua?
-E' la prima volta che vieni qua? Non ti avevo mai vista
Ecc.. ecc...

Ok, Kant, consentimi un po' di sana ironia:
a) Visto che è così semplice, mi spieghi che ci stai a fare sui forum di seduzione?  :)
b) Se è così semplice, perchè la community conta migliaia di persone? Sono tutti  :uglystupid: incapaci di dire queste banalità?
c) Sono indiscreto se ti chiedo la tua percentuale oraria di chiusure con queste frasi elementari? :lol:

Citazione
Come sempre, non è quello che dici che fa la differenze, ma il come, e quindi il chi lo dice.
Quello che voglio dire è che non ha senso star li a spremersi le meningi per trovare transizioni azzeccate, poichè sentire il bisogno di essere azzeccati e originali è il maggior simobolo di mancanza di sicurezza. Chi sente il bisogno di qualcos'altro da sè è perchè quel qualcosa non ce l'ha.


Tornando seri e dando per scontato che per "natural" si intenda un soggetto che rimorchia spesso e volentieri.

-Il natural, gioca statistico. Rimorchia praticamente solo su attrazione pregressa e su invito a presentarsi.
In sintesi, il gioco che proponi tu funziona se sei piaciuto, altrimentio palo secco.

-Per evitare il palo secco, il natural memorizza velocemente dei comportamenti dovuti alla sua esperienza ed ai suoi successi. Il ripetersi di questi comportamenti, fanno si che il "natural" in realtà usi delle tecniche e degli SCHEMI MENTALI.
Quindi il "Natural" che rimorchia ad oltranza non è più "natural"...
Un cristiano è "Natural" per le prime 4/5 interazioni. Poi comincia a razionalizzare e modifica il suo comportamento
cessando di essere "natural".
Chi rimorchia spesso e volentieri, quindi, non è "natural", ma "Marpione autodidatta".

-I Marpioni autodidatti, possiedono TUTTI delle doti fondamentali che li rendono rimorchianti.
Queste doti, non sono possedute da tutti in egual misura, e spesso sono carenti o completamente assenti.
Il coltivare queste doti, rende rimorchianti. E per farlo, serve una traccia, un metodo, o un Marpione autodidatta che ti aiuti a svilupparle. Quindi si può imparare a rimorchiare.

- I Marpioni autodidatti usano COMUNQUE degli schemi mentali: il possesso di questi schemi rende funzionale l'interazione e l'esposizione delle proprie capacità. La trasmissione di questi schemi, combinata con lo sviluppo delle capacità fondamentali, trasforma un morto di pippe in un seduttore.

- Chi non possiede questi schemi, non capirà mai perchè rimorchiano i natural, imputando il loro successo a caratteristiche esoteriche ogni volta diverse, il che spiega il fiorire continuo di nuove tattiche marpioniche.

Questa è la realtà...








Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 24 Giugno 2009, 10:01:30
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 01:25:29

- I Marpioni autodidatti usano COMUNQUE degli schemi mentali: il possesso di questi schemi rende funzionale l'interazione e l'esposizione delle proprie capacità. La trasmissione di questi schemi, combinata con lo sviluppo delle capacità fondamentali, trasforma un morto di pippe in un seduttore.

- Chi non possiede questi schemi, non capirà mai perchè rimorchiano i natural, imputando il loro successo a caratteristiche esoteriche ogni volta diverse, il che spiega il fiorire continuo di nuove tattiche marpioniche.

Questa è la realtà...


Mi piace il concetto di marpione autodidatta : in effetti, il natural, ancorchè inconsapevolmente, applica degli schemi che lo hanno portato al successo in passato, ho avuto modo di apprezzare ciò osservando recentemente dei miei amici natural, che ora definirò "marpioni autodidatti". ;D

Se ti va, richiamerei l' attenzione su quali siano, a tuo giudizio, le capacità fondamentali cui vale la pena assegnare la priorità in un lavoro di miglioramento personale.
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: AlterEgo il 24 Giugno 2009, 12:25:29
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 01:25:29
Ok, Kant, consentimi un po' di sana ironia:
b) Se è così semplice, perchè la community conta migliaia di persone? Sono tutti  :uglystupid: incapaci di dire queste banalità?

concessa la sana ironia  :) forse il problema non è tanto riuscire a dire queste banalità, ma il dirle con scioltezza e sicurezza di se, esprimendo simpatia e fiducia nell'altra persona; in altre parole dirlo senza apparire come uno che elemosina figa  ;D

Anni fa (quindi quando ancora non sapevo nemmeno cosa fosse il sarge) in vacanza al mare provai queste frasi con un mio amico per attaccare bottone con le ragazze. Il risultato fu che prendemmo solo pali, senza capire quali fossero i nostri errori (e cioè l'atteggiamento e lo stato mentale da morto di pippe).

Es:
AlterEgo + amico (entrambi AFC) : Ciao HB è la prima volta che venite qua?
HB: che ve ne frega a voi?... e andavano via

L'ennesima tipa che ci ha bannato in quel modo l'abbiamo premiata elargendole un gavettone in piena faccia  :uglystupid:

Dico questo ovviamente senza voler suscitare paranoie a nessuno, io stesso sono il primo a ridere su quanto ero stupido ai tempi, però, rimanendo sempre in un contesto di sana ironia, credo proprio che per molti di noi il problema sia proprio di mettersi nell'atteggiamento di spontaneità giusto per sparare anche la peggiore delle cavolate

AlterEgo ...e i gavettoni  ;D
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Sting il 24 Giugno 2009, 12:46:14
Citazione di: kant il 23 Giugno 2009, 21:46:24
Attraverso la semplicità di quello che dice dimostra la sua sicurezza.
Quello che intendo è che è proprio la semplicità la chiave finale.
Ma quanto è difficile fare le cose semplici!!!
Tanto che molte volte si va apposta a cercare il difficile, poiche non contempliamo il fatto che sia in realtà così semplice.

Le cose semplici e la semplicita' in generale, facciamo fatica a vederli perche' si trovano in profondita' e dobbiamo scavare per afferrarli.
Voi li vedete gli atomi e gli elettroni ?
No.
Io neanche.
Voi li vedete i vostri pensieri ?
No.
Io neanche.

Eppure siamo fatti di quelli e di nient'altro...

Citazione di: kant il 23 Giugno 2009, 21:46:24
Più che altro per chi deve iniziare a prendere confidenza e iniziare a fare. Per chi invece è un capello sopra il fermarsi a pensare aiuta e anche tanto. Ma per chi inizia... vai e fai. Non sai come? Nemmeno Maradona sapeva giocare a calcio a 5 anni.

Infine il messaggio è: non sempre si deve pensare tutto.

E' utile iniziare a smettere di pensare (le cose sbagliate) prima di iniziare a pensare (le cose giuste)

Concordo.
Vuoi imparare a giocare a calcio ?
Inizia a correre tirando dei calci alla palla , cosi capisci di cosa stiamo parlando !
Poi possiamo parlare di come calciarla e del tiro della tigre o della catapulta infernale
;)
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Micione il 24 Giugno 2009, 13:16:09
Penso di aver capito l'inghippo, la transizione è solo un mio stato mentale, che proiettato all'esterno, non mi fa vedere come bisognoso dell'attenzione dell'HB con cui ho parlato, ma lo capisco solo ora, alla luce di ciò che ho letto e di ciò che ho provato sabato e ieri pom.

sabato sera con esty ero a Mestre, ed ho attaccato pezza a tre persone che avevano con se animali, perché ciò che mi attirava era il cane, non il propietario, questo mi ha lasciato totalmente sciolto, il casopiù eclatante ieri pom.
Tornando a casa passo vicino ad un bar, vedo un dolcissimo cucciolo di barboncino bianco, bellissimo, pareva una nuvoletta, lo guardo e lui mi si fa incontro con atteggiamento giocoso.
Mi dispiace ma non posso resistere, mi piego sull egambe e comincio a giocattolare e coccolare sto cagnetto, mentre lui è contento di interagire con me, alzo gli occhi dicendo: "ma è una meraviglia sto cagnetto"
la propietaria, una BH9 est europea da urlo al tavolino da sola, mi ringrazia, stavo per chiederle come si chiama e far partire un qualche discorso, ma le è squillato il telefono ed ha cominciato a parlare in straniero.
Ho fatto altre due coccole al cane poi con un sorriso le ho fatto ciao con la mano.
Lei ha sorriso ed ha ricambiato, penso di aver quindi capito che se parti senza la minia idea di dove andrai, non avendo strade da seguire, qualsiasi strada va bene, purchè stai rilassato come fosse un amico.
Poi ho letto le stesse cose qui, e vedo che confermate, quindi penso di aver fatto un passo avanti nel mio inner, grazie a tutti. :) ;D :-*
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 15:54:45
Citazione di: Shark72 il 24 Giugno 2009, 10:01:30
Se ti va, richiamerei l' attenzione su quali siano, a tuo giudizio, le capacità fondamentali cui vale la pena assegnare la priorità in un lavoro di miglioramento personale.

L'hai gia fatto tu, io ho solo integrato un po in vari post, ma la la sostanza rimane quella del
tuo post.
Tra l'altro ho riutilizzato il termine "fondamentali" che usasti in quel post diverse volte :)

T
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 16:27:40
Citazione di: sfigatto il 24 Giugno 2009, 13:16:09
Penso di aver capito l'inghippo, la transizione è solo un mio stato mentale, che proiettato all'esterno, non mi fa vedere come bisognoso dell'attenzione dell'HB con cui ho parlato, ma lo capisco solo ora, alla luce di ciò che ho letto e di ciò che ho provato sabato e ieri pom.

sabato sera con esty ero a Mestre, ed ho attaccato pezza a tre persone che avevano con se animali, perché ciò che mi attirava era il cane, non il propietario, questo mi ha lasciato totalmente sciolto, il casopiù eclatante ieri pom.
Tornando a casa passo vicino ad un bar, vedo un dolcissimo cucciolo di barboncino bianco, bellissimo, pareva una nuvoletta, lo guardo e lui mi si fa incontro con atteggiamento giocoso.
Mi dispiace ma non posso resistere, mi piego sull egambe e comincio a giocattolare e coccolare sto cagnetto, mentre lui è contento di interagire con me, alzo gli occhi dicendo: "ma è una meraviglia sto cagnetto"

BENE, hai fatto un'apertura su una cosa che ti colpiva, e che era evidente, in perfetta linea con il post
"non si rimorchia per fasi: Apertura & transizione".
E come vedi, hai avuto subito qualcosa da dire...
Il problema viene dopo. Non è infatti detto che il discorso diverga spontaneamente dall'oggetto d'apertura,
ed il discorso si esausrisce.
Ecco perchè bisogna osservare attentamente prima, e sviluppare il colpo d'occhio.
Le tue osservazioni, tramite tecnica delle corrispondenze
http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/termypensiero-5-la-tecnica-delle-corrispondenze/
ti consentiranno di cambiare discorso in modo veloce, ma logico, ovvero senza passare per matto.
Un esempio di transizione ironica e come svilupparla in TM style, lo trovi anche qui:
http://seduzioneitaliana.com/forum/attrazione/attraction-routine-da-day-game/msg11561/

Fatti, non pugnette... :)

TermYnator
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 24 Giugno 2009, 16:38:27
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 15:54:45
L'hai gia fatto tu, io ho solo integrato un po in vari post, ma la la sostanza rimane quella del
tuo post.
Tra l'altro ho riutilizzato il termine "fondamentali" che usasti in quel post diverse volte :)

T

E' vero,  ma quelli che io definisco "fondamentali" sono qualità oggettive e misurabili, quali aspetto fisico, cura del look, consistenza finanziaria, cultura , e ampliamento di circoli sociali. :)

Invece  scrivendo da qualche parte tu hai inteso come fondamentali retorica, dialettica, BL, espressioni facciali, cose simili molto più sottili e intangibili, giusto o mi sfugge qualcosa ?
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 17:18:14
Citazione di: Shark72 il 24 Giugno 2009, 16:38:27
E' vero,  ma quelli che io definisco "fondamentali" sono qualità oggettive e misurabili, quali aspetto fisico, cura del look, consistenza finanziaria, cultura , e ampliamento di circoli sociali. :)

Invece  scrivendo da qualche parte tu hai inteso come fondamentali retorica, dialettica, BL, espressioni facciali, cose simili molto più sottili e intangibili, giusto o mi sfugge qualcosa ?

Sono quelle le aggiunte.
E bisogna lavorarci sodo, se si vuole applicare il TM: si basa su quelle.
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 24 Giugno 2009, 17:56:11
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 17:18:14
Sono quelle le aggiunte.
E bisogna lavorarci sodo, se si vuole applicare il TM: si basa su quelle.

C'è 1 problema : su quelli che io definisco "i fondamentali", uno ci può , anzi, ci deve, lavorare da sè, per le tue "aggiunte", credo che per ottenere miglioramenti significativi, si debba essere necessariamente seguiti da qualcuno che conosce il TM , per quanto possa essere utile esercitarsi con gli specchi.
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 18:10:10
Vero.
Non a caso, in questo caxxo di libro che non riesco a finire, causa continui imput, sto elencando delle pratiche per migliorare da soli. Tempo al tempo :)

Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 24 Giugno 2009, 18:23:49
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 18:10:10
Vero.
Non a caso, in questo caxxo di libro che non riesco a finire, causa continui imput, sto elencando delle pratiche per migliorare da soli. Tempo al tempo :)



E come ti firmerai ? :D
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 19:25:14
Citazione di: Shark72 il 24 Giugno 2009, 18:23:49
E come ti firmerai ? :D

BetYzzator  :lol:

Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 24 Giugno 2009, 19:47:30
Termy quello che fa la differenza è lo stato con cui vengono dette quelle cose semplici.

E non è affatto semplice. Ecco perchè esistono le community di seduzione.
E' la sicurezza di sè che proiettano che li fa accettare e chiudere.

Siamo stati divisi dalla vita in 2 categorie:

Chi nel fare le sue prime esperienze da queste e dagli altri è stato gratificato, cioè è riuscito nell'obbiettivo, ha fatto centro, ha vinto e dunque si è abituato a vincere, dunque quando VA è convinto di farcela, e lo trasmette,

e chi nel fare le sue prime esperienze è stato segato, è stato guardato storto, insomma ha pisciato fuori dal vaso e dunque si è abituato a pensarci due volte prima di buttarsi nel fare qualcosa, autosuggestionato dalla paura di ricadere nel fallimento.

Da qui il pensare troppo. (dove pensare è intenso come preoccuparsi). Si pensa troppo e ci si preoccupa troppo quando si cerca di prevenirsi dal rifare uno sbaglio, poichè siamo convinti di poter sbagliare molto facilmente, e ciò perchè è questo l'imprinting che la vita ci ha dato (in quel determinato frangente)
Quindi il pensare eccessivamente è sinonimo di PREOCCUPAZIONE. Si pensa per eviscerare le possibili variabili fallimentari, onde proteggersi da un ulteriore paventato fallimento.
Ma questo troppo pensare è simbolico del problema che ci sta dietro. Ovvero la paura di non essere all'altezza.
E dunque paradossalmente più si pensa, più ci si preoccupa e più si rinforza l'idea di non essere all'altezza.
E' un circolo ed è vizioso.
Ecco perchè all'inizio è utile non pensarci su così tanto.
Maradona non pensa quando ha il pallone tra le gambe. Danza.
Torricelli invece ci pensava due volte prima di tirare in porta (Che paragone del caxxo ;))

Ecco perchè dico che si sta pensando troppo.
Andate e buttatevi perchè l'ansia che avete non è affatto dovuta all'idea di non saper che dire, questo è un tentativo di giustificazione a livello conscio che la vostra ragione usa per allontanarvi, a mò di difesa, dal vero problema. E cioè che non vi sentite all'altezza.
Ma all'altezza di cosa?
Di reggere il giudizio degli altri. (soprattutto di donne)
Quello è il vostro (nostro, mio) problema.

Se fosse vero che l'ansia deriva dal non saper che dire, quei  "natural" che ho visto in azione, (nella mia vita sono stati 3, e quando dico natural, dico natural...) avrebbero dovuto avere una bella ansia d'approccio!!
Eh si, perchè più di una volta è capitato che mi dicessero a me di persona, guarda lei, io vado. Ed io li facessi la classica domanda : "E che gli dici?"
Risposta classica: "Boh." E partivano.
E non è che affatto che fossero dei maghi dell'improvvisazione.
Erano fottutamente sicuri di sè, convinti di potercela fare.

Però attenzione. La loro non era ostentazione di sicurezza, (idea che è circolata nella nostra community qualche tempo fa) ma sicurezza vera.
E cioè non partivano a petto in fuori, spaccando tutto, con l'idea di dover dimostrare di valere. Ma tranquilli, rilassati, con un leggero sorriso in faccia. Per il resto classe, gentilezza, educazione.
Perchè se si sente il bisogno di mostrare di valere vuol dire che quel valore non lo abbiamo. Chi ha bisogno di qualcosa vuol dire che quel qualcosa non ce l'ha.
Loro sono il primo tipo, coloro ai quali la vita, la fortuna, le loro abilità innate o acquisite con l'educazione, hanno concesso di vincere nei loro primi tentativi fatti. Il loro imprinting è positivo, convinti di potercela fare.
Questo è quello che trasmettevano dicendo ciao, chi sei, non ti ho mai vista qua..

La semplicità è in realtà il traguardo più difficile da raggiungere.

Vi voglio lasciare questo filmato in ultimo che secondo me rispecchia un pò di cose scritte qua sopra.
Ok è un film, ed è esagerato in alcuni punti per drammatizzarlo come si addice ad un film appunto ...siamo d'accordo.. ma......................................... siamo sicuri che non possa essere reale?


http://www.youtube.com/watch?v=QYllMzQzwbg
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 24 Giugno 2009, 19:54:26
Ora non ho tempo di guardare il video perchè devo scappare, ma intanto +1 al Greensof che ha centrato il nocciolo del problema per chi non ha ancora compiuto lo "switch vincente" . :up:
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Micione il 24 Giugno 2009, 20:22:34
Mio Dio, quel video è da paura, gli arriva li e dopo pochi secondi l einvita ad andare inm'unaltra città ed a fare l'amore... in tre... :D quello è pazzo.

Vedo ST dalla mora reframati con un garbo ed una cortesia che metterebbero fuori chiunque, non la cappa, la svia, è un concetto diverso.

Ok è un pezzo di film e nei film i buoni vincono sempre e gli eroi volano, ma caxxo... che potenza, che BL, che calma olimpica mentre dice in maniera naturale, cose che farebbero appassire di vergogna chiunqe non sia veramente sicuro di se, davvero interessante...
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 24 Giugno 2009, 21:25:50
Citazione di: sfigatto il 24 Giugno 2009, 20:22:34

Ok è un pezzo di film e nei film i buoni vincono sempre e gli eroi volano, ma caxxo... che potenza, che BL, che calma olimpica mentre dice in maniera naturale, cose che farebbero appassire di vergogna chiunqe non sia veramente sicuro di se, davvero interessante...

Esatto, è proprio quello che intendo. Ripeto è un film e è forse un attimino troppo arrogantello all'inizio.. (lo hanno fatto, credo, per far intendere che è uno colle palle quadrate, ma nella realtà sarebbe un po esagerato) comunque....  analizza cosa dice, e poi analizza il come lo dice, e  lo stato in cui è mentre lo fa.
Sembrerebbe tutto molto semplice vero se qualcuno te lo raccontasse...
eppure semplice e immediato non è.

I natural che ho conosciuto erano così.

Che classe... che ha quest'attore in questo ruolo.....
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 24 Giugno 2009, 21:35:25
Citazione di: kant il 24 Giugno 2009, 19:47:30
Termy quello che fa la differenza è lo stato con cui vengono dette quelle cose semplici.
...
Se fosse vero che l'ansia deriva dal non saper che dire, quei  "natural" che ho visto in azione, (nella mia vita sono stati 3, e quando dico natural, dico natural...) avrebbero dovuto avere una bella ansia d'approccio!!
Eh si, perchè più di una volta è capitato che mi dicessero a me di persona, guarda lei, io vado. Ed io li facessi la classica domanda : "E che gli dici?"
Risposta classica: "Boh." E partivano.

E qui che sbagli, e rientri nella categoria di persone che asseriscono che esistano che la sicurezza sia una dote a se stante.
Ebbi una grossa diatriba con NAT al riguardo, dopo questo post che feci per dare un criterio didattico èper aumentare la sicurezza in se stessi:

http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/faq-della-sicurezza-in-se-stessi/

Post che contiene molte rispost alle tue domande, e che ti consiglio (umilmente) di leggere.
I Marpioni Autodidatti che citi erano sicuri perchè SAPEVANO di potersi districare dialetticamente di fronte ad una sconosciuta. Questo li rendeva sicuri e li faceva partire anche se non sapevano come.

Ma questa sicurezza puoi averla per meriti legati alla crescita, o perchè l'hai acquisita.
E qui sopraggiunge la tecnica e l'apprendimento derivante dai metodi.

TermYnator
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Acqua il 24 Giugno 2009, 21:51:20
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 21:35:25
Post che contiene molte rispost alle tue domande, e che ti consiglio (umilmente) di leggere.
I Marpioni Autodidatti che citi erano sicuri perchè SAPEVANO di potersi districare dialetticamente di fronte ad una sconosciuta. Questo li rendeva sicuri e li faceva partire anche se non sapevano come.

Ma questa sicurezza puoi averla per meriti legati alla crescita, o perchè l'hai acquisita.
E qui sopraggiunge la tecnica e l'apprendimento derivante dai metodi.
Credo sia proprio quello che intendeva lui... ;)
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 24 Giugno 2009, 22:07:34
Citazione di: TermYnator il 24 Giugno 2009, 21:35:25

I Marpioni Autodidatti che citi erano sicuri perchè SAPEVANO di potersi districare dialetticamente di fronte ad una sconosciuta. Questo li rendeva sicuri e li faceva partire anche se non sapevano come.



"...Essere certi che il proprio sguardo scioglie le femine, da sicurezza, così come il sapere di poter
rendere interessante e coinvolgente una discussione da sicurezza. C'è chi basa
la propria sicurezza sul fatto di piacere fisicamente, o di risultare tenebroso ed intrigante.
Ma in ogni caso, la sicurezza viene dall'aver testato con successo le doti acquisite sul campo..."  E/O l'idea di avere armi dialettiche tali da potersi districare sono alcune di quelle doti che tali natural sanno di avere, poichè sono stati validati dalla vita e dagli altri in generale e magari anche in alcuni degli specifici settori che dici tu.

La cosa singolare, e un pò OT, è che consideri la dialettica come condizione sine qua non. Mentre invece è solo una delle tanti qualità che può fare la differenza ma rivestirà sempre un ruolo di contingenza. Può tranquillamente essere sostituita da altre qualità vincenti le quali nel loro insieme portano al risultato.
(Ovviamente se uno non mette in riga tre parole è chiaro che ha una lacuna pazzesca, ma non è quello di cui stiamo parlando).

Comunque nei natural, ancora più a fondo, oltre la sicurezza nei propri mezzi, che è vero che c'è,  c'è anche il minor timore del giudizio degli altri, a causa del fatto che, abituati a vincere, di questo se ne sono occupati ben poco. Il loro focus mentale non è su quello.
Mentre chi è abituato a perdere punta il proprio focus proprio su quello.


E infine ti dico che, quei natural che ho citato, non è tanto perchè erano consci di avere delle armi dialettiche potenti con le quali imbastire un discorso interessante, o ribaltare gli shit-test, che si lanciavano sulle ragazze, ma in realtà era perchè se ne fregavano delle conseguenze, delle variabili negative. non ci pensavano e non gliene fregava proprio un caxxo...


Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Acqua il 24 Giugno 2009, 22:20:42
Citazione di: kant il 24 Giugno 2009, 19:47:30
Siamo stati divisi dalla vita in 2 categorie:

Chi nel fare le sue prime esperienze da queste e dagli altri è stato gratificato, cioè è riuscito nell'obbiettivo, ha fatto centro, ha vinto e dunque si è abituato a vincere, dunque quando VA è convinto di farcela, e lo trasmette,

e chi nel fare le sue prime esperienze è stato segato, è stato guardato storto, insomma ha pisciato fuori dal vaso e dunque si è abituato a pensarci due volte prima di buttarsi nel fare qualcosa, autosuggestionato dalla paura di ricadere nel fallimento.

Da qui il pensare troppo. (dove pensare è intenso come preoccuparsi). Si pensa troppo e ci si preoccupa troppo quando si cerca di prevenirsi dal rifare uno sbaglio, poichè siamo convinti di poter sbagliare molto facilmente, e ciò perchè è questo l'imprinting che la vita ci ha dato (in quel determinato frangente)
Quindi il pensare eccessivamente è sinonimo di PREOCCUPAZIONE. Si pensa per eviscerare le possibili variabili fallimentari, onde proteggersi da un ulteriore paventato fallimento.
Ma questo troppo pensare è simbolico del problema che ci sta dietro. Ovvero la paura di non essere all'altezza.
E dunque paradossalmente più si pensa, più ci si preoccupa e più si rinforza l'idea di non essere all'altezza.
E' un circolo ed è vizioso.
Quoto.
La conferma del discorso "troppi pensieri fanno male" sta nelle neuroscienze.
Il lobo frontale (ossia la parte anteriore del cervello) è considerata la sede delle funzioni "esecutive", ossia attività mentali quali la pianificazione e controllo. L'aspetto importante è che il lobo frontale funziona per INIBIZIONE, ossia blocca le risposte cerebrali che sottoporrebbero l'organismo a rischio. In sostanza, è un filtro comportamentale.

Riporto da:
http://seduzioneitaliana.com/forum/miglioramento-personale-a-360/istinto-controllo/msg37942/#msg37942

Citazione di: Acqua il 30 Gennaio 2009, 00:18:45
La parte del nostro cervello destinata al "controllo" è la corteccia cerebrale, soprattutto il lobo frontale. Quest'ultimo esercita il controllo sul comportamento tramite INIBIZIONE. Che vuol dire? Che il tronco dell'encefalo e il giro del cingolo (in sostanza quello che c'è sotto la corteccia) propongono dei comportamenti (istintivi) che poi vengono filtrati dalla corteccia frontale, dopodichè effettuati tramite il movimento.

A conferma di questo, ricordo che nella corteccia frontale si trova anche l'area motoria primaria, che è la zona di corteccia da dove partono gli impulsi nervosi per il movimento muscolare. Ricapitolando: la parte più antica e "rozza" del cervello, che abbiamo in comune con le bestie più immonde, elabora i dati sensoriali per prima. Questi dati vengono fatti passare attraverso la corteccia (parte del cervello evolutivamente recente), e vengono SELEZIONATI per INIBIZIONE. Il comportamento altro non è se non la risultante di un pandemonio di possibili reazioni, filtrate per far sì che non ce la rischiamo troppo.

Questo vuol dire che se vedete una bella figa per strada, ad evitare che vi cacciate il pisello e cominciate ad inseguirla è la corteccia frontale; quest'ultima blocca tutto quello che sarebbe deleterio per l'attuazione di un comportamento adattivo. Ovviamente non è tutto così roseo.
Molti comportamenti che sarebbero adattivi, vengono bloccati per via di un'esame della realtà sbagliato (dicesi convinzioni limitanti o altrimenti pippe mentali).
Altri comportamenti che sono deleteri vengono fatti passare per sbaglio (comportamenti socialmente inadeguati).

Il problema dell'AA sta proprio nel conflitto tra il voler andare dalla tipa (spinta istintiva) e la valutazione eccessiva del rischio dovuto a tale azione (vincolo ambientale). Nel natural questo conflitto non avviene.

Il risultato del conflitto è il reiterarsi di mille pensieri che non portano da nessuna parte, e il mantenimento dello stato d'ansia. Quindi da una parte l'osservazione può essere utile per canalizzare i pensieri nella direzione giusta, dall'altra prima o poi bisogna muovere il culo e dare retta alla "bestia", rompendo di forza l'inibizione.

Acqua
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Kant il 24 Giugno 2009, 22:24:56
Citazione di: Acqua il 24 Giugno 2009, 22:20:42


Il problema dell'AA sta proprio nel conflitto tra il voler andare dalla tipa (spinta istintiva) e la valutazione eccessiva del rischio dovuto a tale azione (vincolo ambientale). Nel natural questo conflitto non avviene.


Esatto, per il resto.. molto interessante
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: AlterEgo il 25 Giugno 2009, 09:23:00
Citazione di: kant il 24 Giugno 2009, 19:47:30
quello che fa la differenza è lo stato con cui vengono dette quelle cose semplici.

verissimo!

Citazione di: kant il 24 Giugno 2009, 19:47:30
Siamo stati divisi dalla vita in 2 categorie:

Chi nel fare le sue prime esperienze da queste e dagli altri è stato gratificato, cioè è riuscito nell'obbiettivo, ha fatto centro, ha vinto e dunque si è abituato a vincere, dunque quando VA è convinto di farcela, e lo trasmette,

e chi nel fare le sue prime esperienze è stato segato, è stato guardato storto, insomma ha pisciato fuori dal vaso e dunque si è abituato a pensarci due volte prima di buttarsi nel fare qualcosa, autosuggestionato dalla paura di ricadere nel fallimento.

+1 perchè hai centrato il problema
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: TermYnator il 25 Giugno 2009, 09:59:20
Citazione di: kant il 24 Giugno 2009, 22:07:34
La cosa singolare, e un pò OT, è che consideri la dialettica come condizione sine qua non. Mentre invece è solo una delle tanti qualità che può fare la differenza ma rivestirà sempre un ruolo di contingenza. Può tranquillamente essere sostituita da altre qualità vincenti le quali nel loro insieme portano al risultato.
(Ovviamente se uno non mette in riga tre parole è chiaro che ha una lacuna pazzesca, ma non è quello di cui stiamo parlando).

Kant, io scrivo i miei post in base a questa filosofia e questo obiettivo:
Cosa posso far fare ad una persona che non rimorchia per farla rimorchiare?
Ora, se sei uno bacchiato dal campo, è perchè sul campo non funzioni, e per questo sei insicuro.
Se sei carino e loquace, prima o poi ti rimorchiano loro.
Se sei carino e muto, devi imparare a parlare.
Se sei brutto e muto, l'unica cosa che puoi fare è imparare a parlare.
Va da se, che l'unica cosa che si possa suggerire a chi non rimorchia è perfezionare la dialettica.

Il fregarsene delle conseguenze, è sicuramente importante per renderti sciolto.
Il problema è come far si che uno che si paralizza di fronte ad una figa si sciolga.
Dirgli vai e apri" è utopia: non lo farà, come non l'ha fatto sin'ora.
Devi quindi dargli una sicurezza aggiunta, in modo che superi il gap che lo blocca.
E qui arriviamo al motivo delle mie "terapie": se si rende conto che il suo armamentario dialettico viene accettato,
avrà meno paura di lanciarsi, e piano piano, si lancerà senza timore.
E' un processo graduale, che porta a diventare sicuri.
E' metodo...
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Micione il 25 Giugno 2009, 10:26:20
Condivido tutto il post, ma mi focalizzo su questo:

CitazioneIl risultato del conflitto è il reiterarsi di mille pensieri che non portano da nessuna parte, e il mantenimento dello stato d'ansia. Quindi da una parte l'osservazione può essere utile per canalizzare i pensieri nella direzione giusta, dall'altra prima o poi bisogna muovere il culo e dare retta alla "bestia", rompendo di forza l'inibizione.

in particolare, la riga sottolineata, si può tradurre con un semplice "vai dove ti porta il cuore", poetico, romantico, ma soprattutto vero!

Noi siamo il frutto di milioni di anni di evoluzione, che a livello di cervello rettiliano istintivo (se non ricordo male è insito nell'ipotalamo) ci porterebbero a fare la cosa più sensata per la sopravvivenza genetica della specie.
Ora, so bene che a qualcuno non piace mystery, ma io l'ho letto e posso dire che, a livello "istintivo" ho avuto spesso l'intenzione di fare ciò che egli proponeva nel libro, ritenendolo istintivamente corretto, ma ragionevolmente irrealizzabile.
In pratica se avessi seguito il mio istinto fin da sempre avrei inconsciamente applicato il 70% del MM, del resto, vi piaccia o no, poco prima di iscrivemi qui ho confidato ad esty questo pensiero, ed anche lui ha confermato di aver avuto la stessa identica reazione.

Ora, da niubbo pipparolo qual sono, ritengo che per cominciare, il MM + il TM al 20% vada bene, ma solo per cominciare, superato l'iniziale scoglio AA con dei canned che ti diano una sicurezza minima, si deve cominciare l'opera di miglioramento VERO.
Cioé sostituire l'approccio + transizione canned con l'approccio transitorio, impostato con le corrispondenze TM.
Ciò ci permette uno scioglimento iniziale più tarato sul soggetto, grazie alla confidenza in vitro TM, transitando poi in avanti in maniera più spontanea.
In pratica il canned va sostituito con il contestuale, man mano che l'AA cala, portandoci quindi inevitabilmente sempre più verso il TM, che vuole rappresentare la spontaneità contestualizzata come metodo, anche se a ben vedere, è un non metodo.
Titolo: Re: Aperture che permettono la transizione
Inserito da: Shark72 il 25 Giugno 2009, 12:45:17
Citazione di: TermYnator il 25 Giugno 2009, 09:59:20
Kant, io scrivo i miei post in base a questa filosofia e questo obiettivo:
Cosa posso far fare ad una persona che non rimorchia per farla rimorchiare?
Ora, se sei uno bacchiato dal campo, è perchè sul campo non funzioni, e per questo sei insicuro.
Se sei carino e loquace, prima o poi ti rimorchiano loro.
Se sei carino e muto, devi imparare a parlare.
Se sei brutto e muto, l'unica cosa che puoi fare è imparare a parlare.
Va da se, che l'unica cosa che si possa suggerire a chi non rimorchia è perfezionare la dialettica.

Il fregarsene delle conseguenze, è sicuramente importante per renderti sciolto.
Il problema è come far si che uno che si paralizza di fronte ad una figa si sciolga.
Dirgli vai e apri" è utopia: non lo farà, come non l'ha fatto sin'ora.
Devi quindi dargli una sicurezza aggiunta, in modo che superi il gap che lo blocca.
E qui arriviamo al motivo delle mie "terapie": se si rende conto che il suo armamentario dialettico viene accettato,
avrà meno paura di lanciarsi, e piano piano, si lancerà senza timore.
E' un processo graduale, che porta a diventare sicuri.
E' metodo...

Difficile dire chi tra te e kant abbia più ragione, a mio avviso sono fondate le argomentazioni di entrambi.

Però in genere, personalmente, riconosco che quando non trovo il verso di aprire una tipa che mi interessa, prevale la preoccupazione del vuoto dialettico, su quella del non sentirmi adeguato : i pensieri che mi bloccano sono più del tipo "cosa faccio, cosa posso dire per rendere la conversazione interessante ?" , piuttosto che "oddio, se mi risponde male, o non mi caga di striscio, o comunque prendo il palo !" . Ma non è detto che per tutti gli altri sia così...quindi, la mia AA è di tipo "prevalentemente dialettico", e dovrebbe rispondere perfettamente alle terapie del TM ! :D

Va da se che in certe occasioni se uno è particolarmente in vena, apre a manetta, anche a caxxo di cane, e magari becca quella a cui piace a prescindere, e l' interazione va avanti in modo naturale, ma qui si rientra nel rimorchio statistico, per il quale ogni metodo è buono : per valutare quale metodo sia migliore occorre confrontare le statistiche relative a ciascun metodo . :)