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Edward Bloom

Aperto da TermYnator, 12 Novembre 2012, 12:48:59

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ilmaredinemo

  • Messaggi: 374
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Ciao Edward, il tuo percorso mi è sembrato lungo e difficile, per fortuna e per i tuoi meriti coronato dal successo, ma nei momenti bui, cosa ti ha spinto ad andare avanti, a non mollare?

Dal tuoi post sembra che non hai vocazioni particolari, ti prego di non franintendermi, in quanto la mia non vuole essere una critica distruttiva, ma una osservazione. Ebbene avere nella vita un unico vero scopo, non ci permette di viverla veramente appieno? E' possibile secondo te?

Grazie.

Edward Bloom

  • Messaggi: 416
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Mi scuso con tutti per questo lungo ritardo nelle risposte, ma ho avuto un grosso impegno che mi ha completamente totalizzato fino a pochi giorni fa. Ora cercherò di recuperare in fretta.

Citazione di: blue il 17 Novembre 2012, 16:43:50
Ciao Edward.
Ti ringrazio per avere accettato il the well e quindi per averci dato un po' del tuo tempo.

Grazie a te e scusa ancora.

Citazione di: blue il 17 Novembre 2012, 16:43:50
Hai accennato in topic diversi alla respirazione circolare /respiro consapevole.
A me interessa sia per riuscire ad avere più energia al lavoro (in particolare durante le prime ore del mattino), sia in chiave medidativa. Per adesso mi limito a chiederti in merito al lavoro.
Ho provato a variare le ore di sonno da 6 a 9 senza riuscire ad ottenere risultati significativi. Anche se dormo con costanza per 9 ore di fila, resto comunque a secco di energia le prime ore del mattino.Stranamente mi capita solo quando devo lavorare perchè il fine settimana anche se dormo molto meno, sono molto più attivo e meno affaticato. Ho provato anche a cambiare alimentazione, in particolare al mattino mangiando frutta. Ma comunque dopo qualche ora seduto tendo a sentirmi stanco e ad avere difficoltà di concetrazione. Quindi sono arrivato alla conclusione che il problema potrebbe essere legato alla respirazione.
Ho letto che hai imparato da un amico che aveva fatto dei corsi, Hai qualche libro o fonte da consigliarmi? qualche dritta in generale?
In particolare riguardo questo:

In realtà non mi sento di aggiungere granché rispetto al pezzo che hai quotato. Questo perché non sono un medico e, pertanto, non posso consigliare pratiche attinenti alla respirazione senza conoscerne tutte le implicazioni.
La respirazione è un meccanismo delicato e, in base alla mia esperienza, molto potente. Potresti provare un corso di respiro consapevole o leggere qualcosa a riguardo, il mio amico aveva seguito un corso di un certo Max Damioli, che ha scritto diversi libri tra cui personalmente avevo letto "Il Massimo del respiro". Poi ovviamente è necessaria tanta pratica, possibilmente guidato da qualcuno di esperto.
Il discorso della stanchezza pre-lavoro e non nel weekend è facilmente spiegabile: se sai di dover fare qualcosa di piacevole, senti molto meno la stanchezza. Un po' come quando alle superiori ti svegli prestissimo per andare in gita scolastica. Se invece devi andare a lavorare, il discorso cambia.
Non credo esista una panacea per risolvere questa cosa. Sicuramente se dormi un po' di meno poi alla lunga il corpo si abitua e richiede meno sonno. Dovresti fare diversi esperimenti e scoprire quante sono le tue ore di sonno ideale: contrariamente a quanto si pensa, infatti, anche troppe ore di sonno non riposano a dovere. Ad esempio per me l'ideale è dormire 7 ore e mezza, ma è soggettivo.

Citazione di: blue il 17 Novembre 2012, 16:43:50
Hai studiato la voce, il parlare sfruttando il diaframma. Voglio studiare non solo il tono della voce ma anche la " cadenza", se così si dice, del parlato. Per mia indole parlo o troppo velocemente oppure tendo a balbettare. (Questo perchè, a mio avviso, nel processo pensiero, si accavallano immagini multiple che però possono essere descritte una per volta). Chiedo a te riguardo questo argomento. Hai dei consigli da darmi? Su che testi hai studiato?

Mi ero fatto un'idea con il libro di Ciro Imparato, "La tua voce può migliorarti la vita", poi ho proseguito il lavoro mediante il corso di teatro. Ho dedicato veramente un sacco di tempo alla voce, forse in assoluto è stato il settore sul quale mi sono concentrato di più. Ore ed ore di prove e registrazioni. Poi ad un certo punto mi sono semplicemente reso conto che la mia voce andava bene così com'è, e ho smesso di massacrami con diaframma, tono, cadenza. Ho deciso di voler essere naturale, di parlare come mi viene. Certamente ho sviluppato un po' più di sensibilità sulla voce, e sono quindi più consapevole di cosa sto comunicando con le mie parole e sono in grado di operare micro-variazioni.


Citazione di: blue il 17 Novembre 2012, 16:43:50
Ho altre domande da farti su diversi argomenti (Amare se stessi, scrittura, recitazione, Meditazione  carisma-fascino ed ovviamente riguardo il gentil sesso),  te ne farò un po' alla volta, così non ti prendo troppo tempo e magari riuscirai anche a rispondere in modo più esaustivo.
Grazie in anticipo per le risposte,
Blue
Aspetto le tue domande!

Edward Bloom

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Citazione di: geggio il 18 Novembre 2012, 21:55:31
ciao Edward, mi fa piacere leggere il tuo The Well, tra i post di IL sicuramente i tuoi sono tra i più interessanti per la lucidità di analisi e la passione che trasmetti.
Ti volevo chiedere: nel rimorchio ti definisci come un personaggio indefinito, con diversi aspetti da mostrare della tua personalità; Come hai sviluppato questi tuoi personaggi? da dove provengono (nel senso, quali esperienze hai avuto che ti hanno permesso di formarli?) E poi: Quali sono le attività che attualmente pratichi per continuare il tuo percorso di crescita?
Grazie per le risposte

Grazie anche a te Geggio.
Diciamo che normalmente i ragazzi tendono, durante l'adolescenza, a costruire un "personaggio" che li rappresenti all'esterno e che consenta loro di essere accettati e rimorchianti. C'è chi si butta sul genere truzzo e ascolta un certo tipo di musica, chi si fa crescere i dredd e fuma erba, chi si appassiona di fotografia e viaggi ed è sempre in giro per il mondo. È una cosa naturale, istintiva, una sorta di auto-etichettatura che porta a selezionare le persone comuni ed isolarsi da quelle diverse.
Io invece, non tanto per strategia quanto per indole, ho sempre coltivato molte sfaccettature in apparente contraddizione tra loro. Questo perché ho sempre avuto amici e ragazze estremamente diverse tra loro. Poi col tempo ho continuato ad enfatizzare questa mia caratteristica, prendendo qualcosa da tutti. Ne consegue che non sono facile da catalogare, da inquadrare in una categoria, e questo crea curiosità.
Un momento parlo di amore, un altro di cazzi e culi, una sera vado a cena in un bel posto raffinato, quella dopo sono a saltare ubriaco all'octoberfest, una sera sono con miei amici a fare la classica serata nerd del tipo "birretta poi a mezzanotte nanna che sono stanco", quella dopo sono a sfasciarmi di alcol con altri amici, mi piacciono tutti i generi di musica, sei mesi vado in palestra e sono a dieta rigorosa, i sei mesi successivi sono sempre tra aperitivi e cene, fumo, poi smetto, poi fumo, poi smetto di nuovo, vado in discoteca tutti i sabati e poi magari non ci metto piede per un anno, un anno vado in viaggio in moto per l'europa con zaino e tenda, quello dopo vado in villaggio turistico all inclusive, ho fatto teatro e corsi di difesa personale: insomma, non do grossi punti di riferimento.
Sviluppare tanti personaggi è semplice: basta fare tante esperienze diverse, conoscere tanta gente, e non avere preclusioni se non per ciò che ritieni oggettivamente sbagliato (nel mio caso, ad esempio, le droghe).

Edward Bloom

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Citazione di: ilmaredinemo il 11 Dicembre 2012, 19:07:59
Ciao Edward, il tuo percorso mi è sembrato lungo e difficile, per fortuna e per i tuoi meriti coronato dal successo, ma nei momenti bui, cosa ti ha spinto ad andare avanti, a non mollare?

Dal tuoi post sembra che non hai vocazioni particolari, ti prego di non franintendermi, in quanto la mia non vuole essere una critica distruttiva, ma una osservazione. Ebbene avere nella vita un unico vero scopo, non ci permette di viverla veramente appieno? E' possibile secondo te?

Grazie.

Nessuna critica, è proprio così: io non credo particolarmente negli obiettivi, nelle vocazioni. Li trovo modi per motivarsi, per strigliarsi. Neanche fossimo cavalli che hanno bisogno di bastone e carota per andare avanti.
Avere un unico scopo nella vita mi sembra estremamente limitativo, perché secondo me non ci fa viverla appieno, ma sacrificare tutto per un qualcosa, per un'idea, salvo poi magari accorgersi, dopo averlo raggiunto, che l'importante non è la meta ma il viaggio.
Ecco, io credo molto nel viaggio, pochissimo nella meta, e le mie mete sono pretesti per mettermi in viaggio.

freezer

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In bocca al lupo per quel tuo grosso impegno  ;)

Nessuno

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Visto che ultimamente hai del tempo libero, ti sfrutto un po'  :)

-Come fai a non sembrare saccente/arrogante quando esponi i tuoi concetti?

- Qualche post fa ho letto che hai una personalità molto eclettica che non ti rende facilmente catalogabile, e questa per  TermY è una componente del fascino.
Credi che il fascino si "fermi" all'aspetto interiore, o che  si possa farlo trasparire negli atteggiamenti, nel modo di fare? (riuscire a "vestirsi" con il proprio TV forse ?)
"Perché è di questo che si tratta: di maestria. Le donne vanno sapute trattare al primo approccio, bisogna entrare nella loro mente e nella loro anima, cercare la situazione giusta, capire se è l'ora di mille fiori o se è il momento di battere in ritirata. Ma quando la porta è socchiusa è inutile metteri a bussare: bisogna entrare."

Edward Bloom

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Citazione di: Gardenia il 07 Giugno 2013, 16:59:19
Visto che ultimamente hai del tempo libero, ti sfrutto un po'  :)

-Come fai a non sembrare saccente/arrogante quando esponi i tuoi concetti?

- Qualche post fa ho letto che hai una personalità molto eclettica che non ti rende facilmente catalogabile, e questa per  TermY è una componente del fascino.
Credi che il fascino si "fermi" all'aspetto interiore, o che  si possa farlo trasparire negli atteggiamenti, nel modo di fare? (riuscire a "vestirsi" con il proprio TV forse ?)


Eh eh fai bene, ho avuto finalmente una settimana un po' meno impegnativa del solito!  ;)

- Non sembro arrogante, anzitutto, perché non lo sono proprio di carattere. Sono sempre stato convinto che le persone abbiano lo stesso valore, non mi sento superiore a nessuno. Non mi sento in competizione con nessuno, con le donne, con gli amici. Per me conquistare una donna non significa dimostrarle di essere migliore di lei, o migliore di qualcun'altro suo spasimante.
Anche con gli amici, giudico le persone per come sono, non perché fanno un lavoro piuttosto che un altro. Ma non perché ho deciso di essere buono, semplicemente perché non me ne frega un caxxo. Questo evidentemente traspare dal mio modo di comportarmi, infatti vado molto facilmente d'accordo con tutti. Poi se uno mi sta sulle palle semplicemente lo ignoro, non litigo praticamente mai con nessuno.
Poi io non "espongo i miei concetti". Ben difficilmente parlo di queste cose, delle tematiche che affrontiamo nel forum, nella vita di tutti i giorni. Solo con pochissime persone, e molto raramente. Nella vita preferisco argomenti più leggeri. Parlo molto più frequentemente di tette e culi rotti che non di amore universale e fascino.

- Il fascino è entrambe le cose che tu dici. Il fascino è unicamente una cosa interiore, che hai dentro, che automaticamente traspare al di fuori. Se sei affascinante non puoi fare niente per nasconderlo, viceversa se non lo sei è inutile sforzarsi di farlo emergere.
Non sono sicuro di aver compreso cosa intendi per "vestirsi con il proprio TV". Io penso che ogni persona viva dentro il proprio mondo, dentro una propria realtà, fatta di valori, convinzioni, immagini, persino suoni e colori. Chi ti conosce questo mondo lo vede, lo sente, lo intuisce anche dopo una stretta di mano. Le persone affascinanti sono quelle che fanno intravedere un mondo di cui viene voglia di fare parte, imprevedibile, pieno di energia. Le persone pallose sono invece quelle che dopo 3 minuti di conoscenza ti sembra di conoscere appieno.

Nessuno

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Citazione di: Edward Bloom il 07 Giugno 2013, 17:35:34



- Non sembro arrogante, anzitutto, perché non lo sono proprio di carattere. Sono sempre stato convinto che le persone abbiano lo stesso valore, non mi sento superiore a nessuno. Non mi sento in competizione con nessuno, con le donne, con gli amici. Per me conquistare una donna non significa dimostrarle di essere migliore di lei, o migliore di qualcun'altro suo spasimante.
Anche con gli amici, giudico le persone per come sono, non perché fanno un lavoro piuttosto che un altro. Ma non perché ho deciso di essere buono, semplicemente perché non me ne frega un caxxo. Questo evidentemente traspare dal mio modo di comportarmi, infatti vado molto facilmente d'accordo con tutti. Poi se uno mi sta sulle palle semplicemente lo ignoro, non litigo praticamente mai con nessuno.
Poi io non "espongo i miei concetti". Ben difficilmente parlo di queste cose, delle tematiche che affrontiamo nel forum, nella vita di tutti i giorni. Solo con pochissime persone, e molto raramente. Nella vita preferisco argomenti più leggeri. Parlo molto più frequentemente di tette e culi rotti che non di amore universale e fascino.



In realtà la mia domanda era molto banale. Con "concetti" intendevo, in generale, qualsiasi argomento, dallo spiegare un esercizio di matematica al collega, all'insegnare come istallare un programma ad un'amico ecc. Dubbio risolto.
Citazione di: Edward Bloom il 07 Giugno 2013, 17:35:34

Non sono sicuro di aver compreso cosa intendi per "vestirsi con il proprio TV". Io penso che ogni persona viva dentro il proprio mondo, dentro una propria realtà, fatta di valori, convinzioni, immagini, persino suoni e colori. Chi ti conosce questo mondo lo vede, lo sente, lo intuisce anche dopo una stretta di mano. Le persone affascinanti sono quelle che fanno intravedere un mondo di cui viene voglia di fare parte, imprevedibile, pieno di energia. Le persone pallose sono invece quelle che dopo 3 minuti di conoscenza ti sembra di conoscere appieno.

Intendevo  questo. 



Molte grazie per le risposte :)
"Perché è di questo che si tratta: di maestria. Le donne vanno sapute trattare al primo approccio, bisogna entrare nella loro mente e nella loro anima, cercare la situazione giusta, capire se è l'ora di mille fiori o se è il momento di battere in ritirata. Ma quando la porta è socchiusa è inutile metteri a bussare: bisogna entrare."

geggio

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Riporto qui la richiesta di approfondimento ad Edward Bloom già postata nel topic di Tizzone:
Io non so bene cosa si intenda per giocare pulito, ma leggo nella tua risposta dei piccoli tatticismi (produttivi e che tu sicuramente avrai implementato nel tuo modo di fare e di essere), quale quello di non dare a lei all'inizio dell'interazione troppa importanza nonostante, immagino, tu ne fossi da subito attratto fisicamente (si sa che l'attrazione fisica è quella che spinge il maschio verso la femmina o femina :-) ) quello di parlare anche con altre persone del gruppo invece di isolarti con lei. Voglio dire che la tua progressione non è quello che istintivamente farebbe un comune ragazzo che non fosse a conoscenza del diverso modo di provare attrazione delle donne rispetto a quello degli uomini. La mia non è una critica e neanche sto dicendo che hai giocato "sporco". Solo mi riesce difficile capire il significato di "giocare pulito". Capisco anche che certi stacchi dal target siano necessari, a meno che non si abbiano le capacità di coinvolgimento di Termynator.
Se puoi, a completamento del post, che comunque mi ha dato numerosi spunti per migliorare il mio atteggiamento, penso che sarebbe utile che tu specificassi l'escalation fisica fino al bacio; è un punto controverso quello dell'escalation fisica, tutti diciamo che deve essere naturale ma basta un tocco un pò "strano" o forzato per mandare tutto all'aria. Grazie Edward per gli spunti che i tuoi post danno agli utenti del forum.

Edward Bloom

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Citazione di: geggio il 07 Giugno 2013, 21:12:14
Riporto qui la richiesta di approfondimento ad Edward Bloom già postata nel topic di Tizzone:
Io non so bene cosa si intenda per giocare pulito, ma leggo nella tua risposta dei piccoli tatticismi (produttivi e che tu sicuramente avrai implementato nel tuo modo di fare e di essere), quale quello di non dare a lei all'inizio dell'interazione troppa importanza nonostante, immagino, tu ne fossi da subito attratto fisicamente (si sa che l'attrazione fisica è quella che spinge il maschio verso la femmina o femina :-) ) quello di parlare anche con altre persone del gruppo invece di isolarti con lei. Voglio dire che la tua progressione non è quello che istintivamente farebbe un comune ragazzo che non fosse a conoscenza del diverso modo di provare attrazione delle donne rispetto a quello degli uomini. La mia non è una critica e neanche sto dicendo che hai giocato "sporco". Solo mi riesce difficile capire il significato di "giocare pulito". Capisco anche che certi stacchi dal target siano necessari, a meno che non si abbiano le capacità di coinvolgimento di Termynator.

Mi spiego con un esempio.
Poniamo il caso che tu sia un appassionato di violino, e sogni di arrivare a fare un concerto all'Arena di Verona.

"Giocare pulito" per me significa, in questo caso, farsi il mazzo per tanti anni con il violino in mano, studiare il più possibile il tuo strumento, cercare di apprendere per osmosi dai più grandi violinisti della storia, accumulare esperienza negli auditorium di quartiere, registrare demo, cercare di crearti i giusti contatti. Prima o poi arriva la tua occasione, tu sei pronto, e suoni bene facendo un figurone.
Nel suonare il violino userai per forza di cose quelli che tu definisci "mille piccoli tatticismi": proprio quelli sono il frutto della tua esperienza, del tuo lavoro, ed è chiaro che un comune ragazzo che non ha mai preso in mano un violino non potrebbe esibirsi all'Arena di Verona. Per me questi non sono tatticismi, è semplicemente un modo progredito di relazionarsi ad una situazione.
Del resto, tutto è apprendimento. Dall'andare in bicicletta al fare l'amore, tutto si impara e perfeziona con l'esperienza, tutto in un certo senso è tecnica, solo che ad un certo punto la tecnica "muore" e diventa parte integrante del tuo essere.

"Giocare sporco", invece, sarebbe avere una mediocre capacità di suonare il violino, ma corrompere qualcuno per suonare all'Arena di Verona a danno di uno più bravo di noi. Con le donne, significa usare tattiche volte al farle sentire inferiori, dipendenti, al giocare con le loro insicurezze. Non dico che questi metodi non possano funzionare, anzi, funzionano eccome. Ma sono comportamenti di cacca che alla fine si ritorcono sempre contro chi li usa.

Citazione di: geggio il 07 Giugno 2013, 21:12:14
Se puoi, a completamento del post, che comunque mi ha dato numerosi spunti per migliorare il mio atteggiamento, penso che sarebbe utile che tu specificassi l'escalation fisica fino al bacio; è un punto controverso quello dell'escalation fisica, tutti diciamo che deve essere naturale ma basta un tocco un pò "strano" o forzato per mandare tutto all'aria. Grazie Edward per gli spunti che i tuoi post danno agli utenti del forum.
Non è semplice spiegare come dev'essere l'escalation fisica, perché mai quanto in questo argomento ogni caso è a sé. È più facile spiegare come parlare con una donna, mentre per quanto riguarda l'aspetto fisico secondo me dipende tantissimo, troppo, dal singolo caso.
Bisogna fare affidamento all'esperienza e alla propria sensibilità.
In generale, quello che posso dire è che negli anni tocco molto di più le persone, anche gli uomini. Prima evitavo quasi ogni forma di contatto fisico. Poi sono diventato molto più affettuoso, abbraccio senza problemi anche un amico, spesso quando saluto qualcuno do un colpetto sulla spalla. Però lo faccio, come dici giustamente tu, in maniera molto naturale.
Il mio consiglio è quello, nel dubbio, di non toccare la ragazza che ti stai intortando. Poi quando il desiderio di avere un contatto fisico diventa forte, iniziare con leggerissimi tocchi, quasi casuali, magari parlando. Poi procedere per piccolissimi passi, magari intervallando con pause, oppure tornando indietro in qualche frangente, fino ad arrivare al bacio.
Però è impossibile individuare una linea guida: fidati del tuo istinto, concentrati su di lei e non su di te, e le cose andranno naturalmente.

Nessuno

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Buonasera  8)
Tutti sappiamo quanto sia importante avere un morale alto nel corso della vita e da un po' di tempo il mio morale non è più di ferro come lo era prima..
Volevo chiederti, visto che la felicità è qualcosa che deve venire da dentro di noi e non dagli eventi esterni, come fai a rimanere "sereno" anche quando il fato sembra accanirsi contro di te? A cosa pensi per darti una spiegazione e/o per risollevare il tuo morale preso a bastonate dagli avvenimenti esterni?

"Perché è di questo che si tratta: di maestria. Le donne vanno sapute trattare al primo approccio, bisogna entrare nella loro mente e nella loro anima, cercare la situazione giusta, capire se è l'ora di mille fiori o se è il momento di battere in ritirata. Ma quando la porta è socchiusa è inutile metteri a bussare: bisogna entrare."

Edward Bloom

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Citazione di: Gardenia il 09 Aprile 2015, 18:29:36
Buonasera  8)
Tutti sappiamo quanto sia importante avere un morale alto nel corso della vita e da un po' di tempo il mio morale non è più di ferro come lo era prima..
Volevo chiederti, visto che la felicità è qualcosa che deve venire da dentro di noi e non dagli eventi esterni, come fai a rimanere "sereno" anche quando il fato sembra accanirsi contro di te? A cosa pensi per darti una spiegazione e/o per risollevare il tuo morale preso a bastonate dagli avvenimenti esterni?


Non credo sia possibile avere sempre il morale alle stelle.
La vita non è un percorso lineare, ma un continuo susseguirsi di momenti, fasi, emozioni.
Secondo me sforzarsi di essere sempre al top dell'umore può essere controproducente, se viene fatto nella maniera sbagliata, forzando il processo. Penso che il nostro inconscio ne sappia molto più del nostro conscio sulla realtà, su noi stessi: se il nostro inconscio ci tira giù, è piuttosto inutile sforzarsi di tirarsi su tramite comportamenti esterni. Sarebbe un po' come remare controvento verso est, quando le vele spiegate ti portano ad ovest.
Molto più interessante è capire cosa non va: perché sei giù? È successo qualcosa di particolare? O magari è solo una fase di stanchezza, fisica o emotiva?
La comprensione è la chiave, se capisci perché sei giù puoi intervenire e la fase "down" diventa un'occasione di crescita, di rafforzamento, con la conseguenza per cui, anche nelle fasi down, non ti sentirai poi così giù, perché le considererai normali fasi della tua evoluzione. Un po' come essere in palestra sotto un peso bello grosso, lo puoi considerare uno sbattimento o un'opportunità per crescere.
Più cresci, più evolvi e ti fortifichi, meno avrai bisogno di vivere fasi "down", che comunque credo facciano parte della vita di tutti e non vanno drammatizzate.

RuggY

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Ciao Edward,ho trovato un'impressionante affinità caratteriale tra noi,molte delle situazioni interiori della tua vita e successive considerazioni in merito le ritrovo nella mia:pertanto volevo chiederti:
Come sei riuscito a portare avanti un percorso esteriore di tutto rispetto se nel profondo hai quella consapevolezza,quasi plenaria,che può impedire di essere molto decisi nell'affrontare certe cose? Hai elaborato un sistema di feedback interno solido?
Questo a livello personale,per quanto riguarda l'ambito seduttorio mi è parso di capire che ti piace la trasparenza;a me non piacciono i giochini,vorrei che ci si potesse esprimere liberamente,senza sotterfugi,la trovi una caratteristica importante anche in lei?Pensi che andrebbero comunque messe le carte in tavola?Come te anche io amo interagire a lungo con le ragazze che mi piacciono ma ho la tendenza a non saper nascondere l'entusiasmo e questo potrebbe essere visto negativamente,nella tua spontaneità riesci anche ad essere lucido a sufficienza per capire come gestire le fasi?
"A volte il guerriero della luce ha l'impressione di vivere due vite nello stesso tempo. 'C'è un ponte che collega quello che faccio con ciò che mi piacerebbe fare', pensa. A poco a poco, i suoi sogni cominciano a impadronirsi della vita di tutti i giorni, finché egli avverte di essere pronto per ciò che ha sempre desiderato. Allora basta un pizzico di audacia, e le due vite si trasformano in una."

Edward Bloom

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Ciao Ruggi,

anzitutto scusami se non ti ho risposto, ma non ho frequentato il forum per un po' di tempo.
Oggi ci sono tornato un po' per caso e, anche se probabilmente non ti interesserà ricevere una risposta con un anno e mezzo di ritardo, mi sembra doveroso risponderti.

Riguardo alla prima domanda, sono d'accordo sul fatto che sviluppare un percorso di consapevolezza non aiuti, sulle prime, ad essere decisi. Infatti, essere decisi vuol dire avere dei percorsi mentali rapidi per decidere come agire, per rispondere alle situazioni, per affrontare la vita. Per questo spesso le persone limitate sono molto decise: 1+1 fa sempre 2. Punto.

La consapevolezza, invece, ti porta ad ampliare un sacco gli orizzonti. 1+1 potrebbe fare 2, ma anche 3. Tutto diventa più complesso, relativo, rotondo. Gli spigoli si smussano, le risposte facili non convincono. Infatti, sulle prime il mio percorso di consapevolezza mi aveva portato a "rammollirmi". Ma questo non va bene, non viviamo in Tibet in un monastero dove ci possiamo permettere di meditare tutto il giorno, ma (per fortuna) nel mondo occidentale, che è competitivo, aggressivo.

Quindi la consapevolezza va associata alla decisione, sviluppando entrambe le caratteristiche. In certi momenti tirerai fuori la tua consapevolezza, in altre la tua decisione. Se fa freddo metto la giacca, se c'è caldo la t-shirt. Per me la consapevolezza è un attrezzo da utilizzare quando mi serve, e cioè essenzialmente quando sono da solo e devo capire delle cose, o nel rapporto con le persone più strette. Se mi devo relazionare in altri contesti, prima di tutto nel mondo del lavoro, uso altri strumenti.

Per quanto riguarda la seconda domanda, se stiamo parlando di cercare una relazione e non un avventura, per me la trasparenza è la prima cosa. Se non ti piacciono i giochini, non farli e non tollerarli. Metti le carte in tavola, non aver paura di esporti, di dire quello che provi, sempre ovviamente con intelligenza e tarandoti sulla persona che hai davanti.

L'entusiasmo è una cosa bellissima, non devi nasconderlo, ma neanche schiaffarlo in faccia all'altra persona. L'importante è sempre non gettare peso sull'altra persona. Se stai frequentando una ragazza e questa ti fa impazzire, diglielo. Ma non in modo smielato, "mollo", sempre mantenendo la tua forza e la tua dignità, sempre facendo passare il sotto-testo "mi fai impazzire, è vero, ma potrei fare a meno di te". Non mettere mai in mano all'altra persona la responsabilità della tua felicità, e l'entusiasmo avrà solo lati positivi.

Voltarecchie

  • Gran Consigliere di Corte
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#29
Citazione di: Edward Bloom il 11 Ottobre 2018, 18:27:51

[...] spesso le persone limitate sono molto decise: 1+1 fa sempre 2. Punto.

La consapevolezza, invece, ti porta ad ampliare un sacco gli orizzonti. 1+1 potrebbe fare 2, ma anche 3. Tutto diventa più complesso, relativo, rotondo. Gli spigoli si smussano, le risposte facili non convincono [...]


Proprio come diceva Bertrand Russell: La causa principale dei problemi è che al mondo d'oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi   :uglystupid: :uglystupid:

A proposito di filosofi: quali sono quelli (se ci sono) che ti piacciono di più?
Ultima modifica: 12 Ottobre 2018, 14:33:37 di Voltarecchie
Trahit sua quemque voluptas (Virgilio)