Kurghan's Story III 4) Il primo assioma della procrastinazione.

Aperto da TermYnator, 23 Marzo 2024, 23:23:04

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TermYnator

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Musica consigliata: Bolero. Maurice Ravel

Kurghan era a dieta. Due anni passati a tracannare gin lemon, merendine e formaggi di capra transgenica, avevano portato il suo peso oltre il limite del consentito. Anche Henri Lacoste era a dieta: si stava preparando per un rientro in grande stile nella sua amata Costa Azzurra. Aveva tuttavia timore che sfoggiando un vetusto port cros (1), trovato nel baule ereditato da un trisavolo, qualcuno avrebbe potuto criticare il suo risvoltino addominale.
Ma quella mattina, Henri Lacoste doveva pranzare con Kurghan. Così, di buon passo nonostante le infradito, si recò a piedi all'hotel dove alloggiava Kurghan. Alla reception, il robot gay dell'accoglienza gli disse che Kurghan era in spiaggia. il sole picchiava più degli altri giorni ed era il 4 di agosto.

L'incontro
Henrì arrivo saltellando sulla sabbia arroventata al prendisole ombreggiato di Kurghan. Una di quelle strutture quadrate che coprono due materassoni sui quali ci si sdraia, si beve e simangia all'ombra del sol leone.
"Buongiorno Henri, cosa hai fatto oggi?"
"Ho dipinto, Kurghan."
"Cosa hai dipinto? Ti ho detto mille volte di specificare il soggetto delle tue frasi!"
"Scusa. Ho dipinto dei battelli sul mare che ho visto stamani pescare in lontananza dalla finestra del mio salotto."
"Bravo. Gradisci un cannolicchio con del limone? Il mio pranzo sono tre molluschi, mezzo pomodoro e tre foglie di prezzemolo. Ordina quello che vuoi"
Quando Kurghan parlava con Henri c'era sempre un caxxo di gabbiano che passava di li e lo distraeva. Il gabbiano si posò poco più in la, sul colorato cappello di una signora di mezza età. La signora lo cacciò prima che il gabbiano potesse danneggiare il cappello.
"Henri, hai visto cosa ha fatto la signora?"
"Certo Kurghan, ha cacciato il gabbiano prima che gli cagasse sul cappello".
"Già... Quindi se avesse esitato il gabbiano avrebbe... Si insomma, lo avrebbe sporcato, non è così?"
"Si, è così".
"Henri, sai dirmi perchè non finisci mai i tuoi quadri o dai sempre i tuoi progetti da finire ad un collaboratore?"
"Non so, mi prende una specie di noia, di blocco che mi porta a non finire le cose, come se finirle mi levasse l'aria. Finisco l'energia, ma alla prima idea che mi passa per la mente, riprendo energia e salto sulla nuova cosa da fare. Una volta capito che posso realizzare qualcosa, non mi interessa più."
"Henri, sei veramente sicuro che le cose perdano interesse nel momento in cui sei cosciente di riuscire a farle, o piuttosto perdi interesse nel momento in cui ti rendi conto del tempo che sarebbe necessario per portarle a termine?"
"Non so, ma mi annoio a fare cose troppo impegnative che non so quando finiscono".
"Henri, secondo te, la signora del gabbiano cosa ha pensato quando lo ha cacciato?"
"Non so, penso che non abbia pensato: ha visto quell'animalaccio sul suo cappello e lo ha cacciato prima che potesse far casino".
"Henri, secondo te la signora era contenta dopo aver cacciato il gabbiano?"
"Boh, si. Sembrava ancora più arrabbiata, però penso che fosse soddisfatta del proprio operato."
"Bene Henri. Questo è il primo assioma della procrastinazione. Le cose che ci danno immediatamente soddisfazione sono quelle che facciamo per prime. Fumare una sigaretta, bere un gin lemon, farsi una scopata, mangiare un panino o vedere storie in 4D sul tuo AiCel, sono cose che ti danno piacere immediatamente. Per questo, le fai subito, senza pensare. Esattamente come la signora ha cacciato il gabbiano."
"Ah" disse Henri perplesso "Ma quindi perchè quando guardo profili sull'AiCel, non smetto più?"
"E' semplice Henri. Perchè sei diventato dipendente. Il piacere che ti danno queste cose ti ha reso schiavo. La tua mente pensa ad ottenere piacere e se non ti poni dei limiti passeresti giornate intere a non fare un caxxo. Ovvero a fare cose che ti danno immediatamente piacere, ma non ti danno risultati nel tempo. Come prenderti la seconda laurea o finire un progetto. La parte divertente, è quella nuova, quella nella quale il tuo ego percepisce dei limiti e tu percepisci l'impresa come fosse un gioco. E la parte nella quale la tua curiosità è gratificata dal fare nuove conoscenze. MA nel momento in cui capisci che la parte che rimane da fare è routine, e che ormai non c'è più nulla di nuovo da scoprire, non hai più piacere immediato e tendi a distrarti. Ovvero a riprendere a fare cose che ti danno piacere immediato. E lasci l'impresa."
Henri avrebbe voluto continuare, ma Kurghan quando prendeva una decisione era irremovibile come il suo maestro.
"Ma quindi, se io..."
Kurghan lo interruppe bruscamente con un gesto stizzito:
"Ora puoi andare, per oggi abbiamo fatto anche troppo."
Henrì salutò e riprese a saltellare sulla sabbia per tornare a casa gravato da un nuovo pensiero: l'essere in bilico fra cose che danno piacere immediato e cose che lo danno nel tempo. Ma qualcosa lo faceva sentire leggero: iniziava a capire che aveva un problema che forse aveva una soluzione.

Segue...

(1) I Port Cros erano dei costumi da uomo molto di moda negli anni '70, fatti da due pezzi di stoffa uniti da un lato da un elastico e dall'altro da una fibbia metallica.
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Citazione di: TermYnator il 23 Marzo 2024, 23:23:04La parte divertente, è quella nuova, quella nella quale il tuo ego percepisce dei limiti e tu percepisci l'impresa come fosse un gioco. E la parte nella quale la tua curiosità è gratificata dal fare nuove conoscenze. MA nel momento in cui capisci che la parte che rimane da fare è routine, e che ormai non c'è più nulla di nuovo da scoprire, non hai più piacere immediato e tendi a distrarti. Ovvero a riprendere a fare cose che ti danno piacere immediato. E lasci l'impresa."


C'è anche un altro motivo per il quale si lascia l'impresa, il non sapere come andare avanti. Arrivare ad un punto dove abbiamo un ostacolo rappresentato da qualcosa che non abbiamo la minima idea di come risolvere. E li ci si ferma, forse per paura della sconfitta o di perderci in un tunnel dove tentiamo mille strade per risolvere la cosa fallendo continuamente. Si finisce poi per passare ad altre cose che ci danno piacere immediato, ma quello che avremmo dovuto fare è ancora lì, il nostro ego sta solo cercando delle scuse per non farlo.
Affronterai anche questo aspetto?


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TermYnator

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Citazione di: AlterEgo il 24 Marzo 2024, 00:12:51Affronterai anche questo aspetto?
In realtà, non considero questo aspetto proprio della procrastinazione, quanto della non avvedutezza. Chi inizia materialmente un progetto senza averne preventivamente affrontato le problematiche è infatti una persona avventata. Il non riuscire nell'impresa non è quindi procrastinazione ma l'arrendersi all'evidenza di aver fatto il passo piú lungo della gamba. Ovvero l'essersi posti un traguardo piú grande di noi.
Questa nuova serie di Kurghan affronterà molti temi che non ho toccato con il TM o il TD.
Con la solita chiave leggera: è un romanzetto non un saggio ,😉
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RuggY

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Questo Henri mi ricorsa qualcuno...  ;D Che bello, le storie di Kurghan incarnano l'essenza del metodo, nel tv l'unico limite è quello della tua fantasia...attendo trepidante il seguito
Ultima modifica: 24 Marzo 2024, 09:13:53 di RuggY
"A volte il guerriero della luce ha l'impressione di vivere due vite nello stesso tempo. 'C'è un ponte che collega quello che faccio con ciò che mi piacerebbe fare', pensa. A poco a poco, i suoi sogni cominciano a impadronirsi della vita di tutti i giorni, finché egli avverte di essere pronto per ciò che ha sempre desiderato. Allora basta un pizzico di audacia, e le due vite si trasformano in una."

AlterEgo

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Proprio stamattina mi venivano in mente questi passaggi...

Citazione di: TermYnator il 23 Marzo 2024, 23:23:04"Henri, sai dirmi perchè non finisci mai i tuoi quadri o dai sempre i tuoi progetti da finire ad un collaboratore?"
"Non so, mi prende una specie di noia, di blocco che mi porta a non finire le cose, come se finirle mi levasse l'aria. Finisco l'energia, ma alla prima idea che mi passa per la mente, riprendo energia e salto sulla nuova cosa da fare. Una volta capito che posso realizzare qualcosa, non mi interessa più."
"Henri, sei veramente sicuro che le cose perdano interesse nel momento in cui sei cosciente di riuscire a farle, o piuttosto perdi interesse nel momento in cui ti rendi conto del tempo che sarebbe necessario per portarle a termine?"
"Non so, ma mi annoio a fare cose troppo impegnative che non so quando finiscono".
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Questo è il primo assioma della procrastinazione. Le cose che ci danno immediatamente soddisfazione sono quelle che facciamo per prime. Fumare una sigaretta, bere un gin lemon, farsi una scopata, mangiare un panino o vedere storie in 4D sul tuo AiCel, sono cose che ti danno piacere immediatamente. Per questo, le fai subito, senza pensare. Esattamente come la signora ha cacciato il gabbiano."
La tua mente pensa ad ottenere piacere e se non ti poni dei limiti passeresti giornate intere a non fare un caxxo. Ovvero a fare cose che ti danno immediatamente piacere, ma non ti danno risultati nel tempo. .


Mi ci rivedo quando decido di comprare qualcosa di nuovo e che poco dopo  lascio li, il piacere di aver comprato l'oggetto è immediato, il pensiero di doverci lavorare per non so quanto tempo è meno piacevole, e finisce che metto da parte...


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