Kurghan's Story III 17) Il secondo sogno di Kurghan

Aperto da TermYnator, 03 Dicembre 2024, 01:35:26

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Franz Shubert: Piano trio in  E flat

Finita la passeggiata e lasciatosi alle spalle l'autunno e le colline, Kurghan si sedette sul suo divano rosso. Un Frau numerato da 5K euro. Amava quel divano perchè non era troppo morbido, ma neanche troppo rigido. Mise su un mp7 di Shubert, riempì il solito tumbler con un ottavo di gin ed il resto di Shweppes lemon, accese due luci d'atmosfera e si mise a guardare un chiodo che usciva dal muro. C'era stato appeso un quadro che aveva rimosso. E mentre pensava se avesse dovuto ridipingere quel muro di un colore diverso per non ricordare quel quadro, socchiuse gli occhi e si addormentò. Si sentiva leggero ed aveva ripreso a camminare. Le foglie rosse e gialle cadevano come gocce di pioggia insieme a piccoli oggetti blu. Un gatto fermo sopra ad un tombino con un occhio verde e l'altro arancio lo guardava. Era nero come la pece e sembrava rimproverarlo.  Il gatto alzò una zampa nella direzione di Kurghan, estrasse un solo artiglio ritorto come un Kriss malese e disse:
"Tu hai sbagliato, l'hai delusa".
Kurghan si arrestò: ma nel mondo di Morfeo tutto è possibile. Kurghan non sapeva cosa pensare. Superò il gatto che continuava ad indicarlo con il suo artiglio ritorto. Kurghan iniziò a provare un senso di colpa: cosa voleva quel gatto parlante? Si guardò di nuovo intorno ed il cielo si oscurò. Improvvisamente una nuvola divenne nera e da essa scaturì una forma lugubra e fluttuante, fatta di stracci neri e pendenti, dalla quale uscivano due gambe sceletrite. Sotto al cappuccio nero e spaventoso, due palle luminose ficcate in un teschio, mostravano gli occhi della funebre creatura. Kurghan pensò che fosse giunta la sua ora e che la Morte fosse venuta a prenderlo. La tremenda creatura era però sprovvista di falce, mentre le vertebre del collo erano cinte da un segno particolare: una collana fatta con 4 fili di perle del Bramaputra. E Kurghan sapeva bene che solo Il Gran Maestro portava quell'ornamento prima di morire.

"Maestro..."
Disse Kurghan con l'espressione dello stupore dipinta in faccia.
"Cosa sei diventato?"

"Sono morto in battaglia, mi hanno chiuso in una cassa di ontano dove mi hanno mangiato dei vermi del caxxo e sono finito in paradiso perchè mi sono fatto raccomandare da un tipo che li sopra detta legge. E' arrivato da poco, ma voleva consigli sulla figa e così ho barattato il mio posto all'inferno per un corso di seduzione. Bilvio... Silvio... Neanche mi ricordo come si chiama. Ma è uno forte li su. Si può sapere che caxxo hai fatto, brutto finocchio?(2)"

"Maestro, tu mi hai insegnato a sedurre tutte le donne che voglio... Ma io ho sbagliato. Non ero sicuro delle sue intenzioni ed ho stretto il laccio. Ho chiesto un si o un no. Lei non ha risposto, ed io mi sono infuriato e le ho detto cose brutte per poi chiudere. Ma io volevo solo che lei facesse un passo in più nel dichiararsi..."

"E poi che hai fatto, l'avrai mica ricercata di nuovo?"

"Si Maestro. Le ho fatto le mie scuse per come mi ero comportato. Ma non mi sembra che le cose vadano come prima".

"Eccaallà. Ora ti tratterà come uno zerbino. Tatuati "Welcome" sul petto e preparati a sdraiarti davanti al suo uscio.
Comunque... Kurghan, ti ricordi quando ti dissi che le vite sono come nastri nel vento?"


"Si Maestro, lo ricordo. Dicesti che le vite delle persone sono come nastri portati da un vento umido. A seconda del loro peso galleggiano a velocità diverse. Se due nastri hanno la stessa velocità si attorcigliano e rimangono così, a meno che non cambi qualcosa nelle condizioni di uno dei due rispetto all'altro. A quel punto, i nastri posono separarsi e tornare a fluttuare da soli..."

"Bravo Kurghan. Tu hai incontrato lei in un momento in cui avevate la stessa velocità e vi siete riconosciuti annullando le differenze di velocità. Lei ha visto in te se stessa e tu hai visto in te lei. Per un po' le cose sono andate. Le anime si sono congiunte e non importa quello che fanno i corpi. Ma una volta che siete tornati ognuno nel proprio mondo e nel proprio vento, le vostre velocità sono rimaste appese a quello che vi siete comunicati ma spinte da quello che avevate intorno. Che è diverso. Se c'è stato un minimo errore, in una fase così difficile della comunione e dell'attorcigliamento dei nastri, è facilissimo che uno dei nastri rallenti mentre l'altro accelera. Ed i nastri così si separeranno. Spesso per sempre. Sai, Kurghan, ci sono più stelle nel firmamento che granelli di sabbia sulla terra. E la probabilità che due nastri si incontrino è inferiore a quella di ritrovare lo stesso granello di sabbia in una spiaggia. Se hai perso quel granello, sarà veramente difficile che tu possa ritrovarlo."

"Maestro, io non faccio che pensare a lei. Cosa posso fare?"

"Sperare Kurghan, non riuscirai a cambiare il vento che la trasporta. Pressandola renderai solo le cose più difficili. Se veramente avevate la stessa velocità, lei lo sentirà. Sentirà la tua mancanza e ti cercherà. Quando ti cercherà, falle sentire quanto siete simili ma anche lontani. A quel punto, e solo a quel punto, accorcerai lo spazio e le vostre anime si fonderanno. E se non è Lei, sarà la prossima. Ormai sai come funziona, vero?"

"Maestro, ho atteso per quasi 3 anni... E se non avrò altre occasioni?"

"Certo che ne avrai finocc.. figliuolo. E ricordati che hai una responsabilità anche verso i tuoi allievi. Mai dovranno percepire che hai perso la speranza. MAi dovranno pensare che c'è qualcosa che non possono combattere. Guardami: io sono morto e magnato dai vermacci eppure vivo nei tuoi sogni. E così vivrai nei sogni di TutanBoste, di Collirpef, Latrero, FatMan, Lacoste, Batrax, Morgano e di tutti gli altri, che sono a centinaia. La loro speranza sei tu con le tue gesta e le tue avventure. Sta a te salvarli dalla tristezza. Ora devo tornare in paradiso, oggi a cena c'è la polenta con le salsicce. E visto che non posso ingrassare...  :'( "

"Grazie Maestro..."

"Grazie a te, Kurghan, non puoi capire che palle con tutti quei casti e puri lassù..."

Un rumore leggero ma continuo risvegliò dolcemente Kurghan. Era la pioggia sul tetto. Ora Kurghan sapeva cosa fare: avrebbe atteso. E se l'attesa non fosse bastata, se quel nastro non fosse andato veloce come il suo, avrebbe accettato la sentenza del Fato a testa alta e si sarebbe mosso per esplorare il più grande pezzo di mondo per cercare un'altro nastro che avesse la sua stessa velocità. In qualche luogo, in qualche tempo, c'era un nastro che lo attendeva da sempre e per sempre: trovarlo era lo scopo unico della sua esistenza.
Kurghan era di nuovo vivo e non pensava più agli scleletri del passato. Kurghan era effettivamente pronto per de nouvelles aventures.. Kurghan aveva una ferita aperta che però gli ricordava ogni attimo della giornata di essere vivo: Kurghan soffriva, ma era risorto.
Segue...


(1)   Kurghan's Story I 3) La rivelazione
(2) Il Maestro di Kurghan non era omofobo, come potrebbe pensare qualche superficialotto. Ma considerando la maestria nell'arte della seduzione delle donne come massima forma d'arte, considerava chi non sapeva sedurre le donne privo dell'arte al pari di chi non ama le donne e per questo non aveva bisogno di quell'arte. Per questo chiamava entrambe con lo stesso appellativo per entrambe.
Ultima modifica: 07 Dicembre 2024, 18:48:54 di TermYnator
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