x TermYnator: Bivio nella mia vita, che decisioni prendere?

Aperto da Cooper, 14 Maggio 2012, 20:38:31

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Cooper

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Ciao Termy,

perdona il disturbo, volevo chiederti un consiglio molto importante. Siccome non sapevo dove postare questa cosa e comunque volevo un consiglio abbastanza autorevole, ho pensato di riferirmi direttamente a te. L'argomento non c'entra molto con la seduzione, quindi mi scuso già se ho fatto un errore a scrivere questo post. Ma vengo al dunque.


In questi giorni sono stato chiamato per un nuovo lavoro per la più grossa multinazionale Italiana, ovvero l'ENI, le opportunità non sono molte di entrarci, basti pensare che da visitatore puoi solo accedere 3 volte in tutta la tua vita, quindi figuriamoci da lavoratore. Lo stipendio iniziale è alto rispetto a quello che si trova in giro per i giovani della mia età, contratto fino a dicembre e se sono capace, ci sono buone probabilità che mi becchi un tempo indeterminato, con alte possibilità di far carriera.

Splendido dirai tu? Che colpo di "culo"...
Dove stà allora il problema? Il problema e che io ho già un altro lavoro, che è quello per cui tutti questi anni mi sono spaccato la schiena a studiare, ovvero il "musicista". Insegno già in una scuola molto importante, ma inutile dirti che il mio stipendio e le mie prospettive future non sono assolutamente paragonabili a quelle che avrei all'ENI. Mi sono detto, bene, finisco dall'ENI alle 17,30 ogni giorno e il sabato non lavoro, perfetto, riesco ad organizzarmi. Ma oggi, il primo giorno di lavoro, incontro già i primi problemi, domani ho una lezione dalle 16 alle 18, non c'è verso di spostarla (posso solo posticiparla a chissà quando, ma già a scuola mi pressano e non mi danno respiro), devo anche studiare perché sabato ho un master con uno dei capoccia della Berkeley  school music di boston. Ma le spese con la musica sono più alte del guadagno, tant'è che sono spesso in giro a fre lavoretti alternativi per pagarmi tutti i master che sono obbligato a fare, altrimenti non insegno.
Ora, mi trovo un pò in crisi, domani dovrei chiamare il mio insegnante, non che direttore della scuola, per dirgli che dovrò posticipare le lezioni e come recupero non so a quando sarà. Lui però mi pressa perché a ottobre devo dare assolutamente degli esami molto importanti per continuare la mia carriera di chitarrista. Già appena saputo che avevo trovato un lavoro all'ENI la sua prima domanda è stata, e con la musica cosa fai?? Che fare??

Io non voglio mollare niente, la musica è la mia grande passione e ho faticato per arrivare dove sono adesso, ma e anche vero che per come vanno le cose adesso, mi scorderei la musica perché non mi da il necessario per sopravvivere. Anzi... All'ENi potrei avere un futuro assicurato, sicuramente uno stipendio fisso che mi permette di vivere, nonostante il lavoro sia abbastanza noioso. Non so proprio cosa fare o cosa pensare, spero in un tuo consiglio che mi faccia pensare.

Grazie tante per la tua disponibilità,

Cooper.

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TermYnator

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Citazione di: Cooper il 14 Maggio 2012, 20:38:31
Ciao Termy,
perdona il disturbo, volevo chiederti un consiglio molto importante.
Ready ;)
Quando si fa una analisi, bisogna sempre considerare costi, ricavi e prospettive. Oltre ai propri mezzi, naturalmente.
La musica è una cosa meravigliosa, una passione che difficilmente passa nella vita. Se poi si è anche studiato, diventa un modo di vedere il mondo. Ma dal punto di vista lavorativo, cosa offre la musica?
Ci sono i grandi compositori: uno su un milione (le persone che fanno il conservatorio sono tantissime).
E non è detto che guadagnino, se non hanno messo piede nmei posti giusti.
Ci sono i grandi concertisti: anche loro, sono pochissimi, studiano 8 ore al giorno per tutta la vita, ma sono il non plus ultra del virtuosismo.
Ci sono poi cantautori/cantanti. Oltre a suonare, ad avere un genere, devono anche avere culo: perchè se non trovi chi ti produce, non vai da nessuna parte.
Ci sono gli arrangiatori: ma anche li, bisogna aver dato un tagliuo particolare ai propri studi. Ne conosco comunque di bravi, che furono costretti a fare sale d'incisione per arrotondare...
Rimangono i turnisti... Che fanno una vita d'inferno e vivacchiano dietro ai cantanti/cantautori.
Poi ci sono gli insegnanti. Ma mi domando se valga la pena di sbattersi 5/10 anni per insegnare musica, senza di fatto farne.
Insomma, la musica è una gran cosa, a patto di farne un'arte. Questo è il prezzo che compensa una eventuale mancanza di guadagni, in prospettiva del successo. E dall'arrangiatore in giu, di arte ne vedo poca.

L'Eni, è tutt'altro che artistico. Ma ti lascerebbe comunque il tempo di continuare i tuoi studi, puntando un giorno a far della tua musica arte. Se va male la musica, comunque potrai continuare a suonare per te stesso. Quindi, fossi in te, entrerei all'Eni, con il preciso programma di uscirne quando avrai i mezzi per campare con la tua arte.

E' solo un parere, ma ricordati che i treni non passano mai due volte.
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Cooper

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Thanks Termy!!! Ho preso al balzo il tuo consiglio e ti devo dire, dopo la prima settimana di lavoro, a parte la stanchezza, ho avuto dei feed positivi anche nela musica. Ora riesco a concentrarmi di più nonostante abbia meno tempo e con buoni risultati. Questo non me lo spiego...

Il lavoro nuovo, per ora ottimi colleghi e non male ;)...

Grazie mille!!!

+ :up:
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Cooper

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Ciao termy,
volevo aggiornarti, sempre con il massimo rispetto che ho verso i tuoi confronti, su cosa mi stà succedendo...
Inutile dire che mi stò facendo un sedere quadriplo, lavoro 8 ore davanti ad un pc e quando esco vado ad insegnare, o a prender lezioni o a studiare, le uscite infrasettimanali sono un tabù ormai. Stò facendo tutto questo per me stesso e sono consapevole che ce la posso fare, so che questa cosa mi aprirà molte strade e mi farà crescere moltissimo a livello empirico. Ma comunque c'è sempre qualcosa che non va, insomma, ti sembrerà banale ma non mi sento apprezzato per ciò che faccio e che sono. Conosco un sacco di persone che si sbattono poco e vengono osannate per quello che fanno, anche, perdona la parola, per cazzate.
Non che mi aspetto di essere portato in gloria o cos'altro, però dalla mia vita privata non ottengo ciò che vorrei.

Ieri ero ad una festa organizzata da dei ragazzi del mio paese, ci saranno state 500 persone tra cui buona parte, senza esagerare, li conoscevo tutti. Festa grandiosa, piena di ragazze...fantastico diresti, ma mi sono accorto parlando con i partecipanti alla festa della banalità del mio personaggio, nonostante, a confronto dei miei coetanei, abbia fatto mille esperienze giudicate impressionanti.  Se le racconto, non riesco ad essere coinvolgente, la mia storia diventa banale, le mie esperienze e la mia vita si tramutano in qualcosa di noioso e se provo a dargli un pò di brio invece, sembra che io me la stia "tirando".
Non sono in cerca di gloria, ovviamente, ma mi sento un pò un pesce fuori d'acqua, non riesco ad entrare in empatia con le persone come facevo una volta. La conseguenza e che sono preso in considerazione per abitudine dalle persone.

Ieri ho incontrato alla festa, anche la mia ex "storica"(l'unica che penso abbia trovato qualcosa di bello in me), non la vedevo da due anni almeno e tutte le volte che è capitato di sentirci, lei mi ha sempre risposto male e negli ultimi 4 anni non mi ha mai potuto vedere, non mi ha mai perdonato il fatto che si sia rovinata una favola tra me e lei (con colpe da ambi i lati). Ieri invece ho capito che è cambiata tantissimo, mi è sembrata più umile e più aperta, è stata lei a venirmi a salutare, nonostante il ragazzo fosse nei paraggi(cosa inaspettata da lei), ed abbiamo parlato per un buon 5 minuti. Perché te lo sto' raccontando? Ora capirai.
Dopo le classiche domande di circostanza "tu cosa fai adesso" "come stai" ecc., finiti gli argomenti la discussione è arrivata ad un livello di imbarazzo epocale, roba del tipo, lei mi vede con una birra in mano e mi dice "che cosa stai bevendo...a che domande..e ovviamente una birra" (completamente rossa in faccia). Questo, e voglio mettere subito le mani avanti, non perché io non sia in grado di interagire, ma è come se dopo un pò io giudicassi futili le parole, come se mi desse fastidio parlare e se poi provo a costringermi nel farlo, inutile dire che risulto artificiale e poco coinvolto in quello che dico e spesso finisco nello spegnermi definitivamente - senza parlare del fatto che sono bravo ad aprire un dialogo, ma sono incapace di farlo terminare nel giusto modo. Cosa succede ci penso e mi incupisco, penso alla mia incapacità di relazionarmi, forse da un certo punto di vista la "non volontà" nel farlo perché mi sento giudicato...non riesco ad essere naturale. Mi siedo in un angolo poi e ci penso, penso un pò al fatto (non voglio essere drammatico, perché ho un grande voglia di vita), che mi sento veramente solo e diverso. Credo di non essere un personaggio amato, altrimenti non si spiegherebbe il fatto per cui, nonostante io non sia brutto fisicamente, sia single da ben 4 anni e mezzo...


A presto Termy, come sempre attendo i tuoi estremamente benvoluti consigli.... 

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Ti dirò, sei maturo per un corso...  :lol:
A parte ciò, in via del tutto eccezionale, potremmo incontrarci, vorrei rendermi conto del problema reale.
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Cooper

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Citazione di: TermYnator il 02 Giugno 2012, 22:51:47
Ti dirò, sei maturo per un corso...  :lol:
A parte ciò, in via del tutto eccezionale, potremmo incontrarci, vorrei rendermi conto del problema reale.
Il mezzo è skype, in audio + video.
In PM ti mando il mio account.



Thanks di tutto + :up:
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