Relazione a distanza che non va

[SM]

Ciao a tutti, mi chiamo SIMONE e sono fidanzato da due anni con CHIARA in una relazione a distanza.

Ci siamo conosciuti all'inizio del 2023, poco prima che sapesse di aver vinto un concorso all Agenzia delle Entrate e doversi trasferire nella sua città natale, a "un aereo di distanza" da me.

Una distanza per molti aspetti, e con un po' di impegno, gestibile, anche se le difficoltà ci sono per la mancanza di un rapporto quotidiano.

I primi 3 mesi di frequentazione sono andati benissimo. La prima ragazza che nn ha fatto mai giochetti o sparizioni tattiche. Tutto naturale e meraviglioso.

Poi A APRILE 2023 arriva il trasferimento improvviso ed inaspettato. E lì lei decide inizialmente di troncare i rapporti per paura della distanza. Io nn sn d accordo, ma dopo un confronto acceso mi arrendo e la lascio andare.

Passano tre mesi, arriva GIUGNO 2023, e come se nulla fosse torna per un w.e. a trovarmi per riallacciare i rapporti. Da lì cominciamo a vederci.

Tutto va bene fino a NOVEMBRE/DICEMBRE. Complici i miei impegni, non ci vediamo per 3 lunghi mesi.
Nel mentre qualche incomprensione reciproca, e iniziamo a sentirci sempre meno, fino a che lei a FEBBRAI 2024 mi chiama per chiudere la relazione.

Passano altri 3/4 mesi di NO CONTACT, poi riprendiamo a sentirci, mi sta molto vicina per una questione personale (telefonicamente si intende) e dopo un mesetto, a LUGLIO me la trovo fuori casa per... Ricominciare.

Anticipo i malpensanti, dicendo che non ha avuto altre persone in questo periodo. Solo una frequentazione morta immediatamente e durata un paio di uscite. Ma in ogni caso, non è questo il tema del post.

Ora da LUGLIO stiamo ufficialmente insieme: quando ci vediamo pubblica storie insieme, mi ha presentato ai colleghi come il suo ragazzo, e si è incazzata quando le ho detto poco fa, durante una discussione, "ah ma io e te stiamo insieme? Non lo avevo capito".

E nn l ho capito perché quando non ci vediamo, diventa fredda e distaccata. Se la cerco io c e sempre, ma se nn mi faccio vivo io lei difficilmente si fa viva. Non so cosa fa. Nn so con chi è. E non telefona mai.

In realtà, il fatto d nn telefonare, è presenta da sempre. L ho quasi sempre chiamata io. Però ora cm ora la cosa mi inizia a pesare. Ho bisogno di sentirla più vicina per accorciare la distanza.

Gliene ho parlato di questo suo atteggiamento, e lei ha detto d esse fatta così, e che la distanza acuisce tutte le situazioni e i problemi. Inoltre, lei è una persona che parla poco: osserva le cose e poi decide, senza dire nulla prima.

Proprio per questo, due settimane fa abbiamo discusso, poi riappacificati con una bella doppietta a letto... Ma ora è tornato tutto come sempre.

Veniamo al mio problema. Le ho provate tutte. Ho provato ad essere dolce. Ho provato ad essere st*onzo. Ho provato ad essere presente. In questi giorni sto provando a non scriverle né chiamarla. Ma da parte sua non cambia granché: non mi cerca né si smuove. Anzi, meno la cerco, meno mi cerca lei. Specularmente a quel che faccio io. E se scrive, mentre io sono uno che si dilunga molto, lei è sempre sintetica e veloce.

Già l anno scorso ho provato a fare così, a sparire per un po', ed è finita che ci siamo lasciati.

Vorrei sapere da voi cosa fareste al mio posto per gestire questa situazione. Se la cerco sempre rischio di essere troppo presente e appiccicoso, se non la cerco confermo la sua paura circa la distanza. Se parlo divento noioso e pesante (e lei nega, come ha già fatto).Come mi muovo mi muovo faccio autogol. Dovrei trovare il modo di gestire la situazione in positivo come un burattinaio...

Non credo di esserle indifferente. È molto bella, ne trova a migliaia di altri uomini più vicini a lei.
A lei ci tengo molto, probabilmente sono innamorato, e non vorrei che la cosa morisse così.

[TermYnator]

Ciao Simone,
iniziamo con il chiarire subito che esistono distanze e distanze. Le distanze vere, sono rappresentate da misure geografiche quando queste implicano forti sacrifici.
Ad esempio, se per vedersi un we, c'è da fare un paio d'ore di treno, la distanza è una questione di semplice routine. La distanza può anche essere rappresentata dal costo della relazione: se tra viggi, alberghi e cene, ogni we ti partono 300 euro, la relazione diventa impossibile da sostenere se hai uno stipendio normale.
Quindi, diciamo che 250 km sono un raggio limite.

Ciò premesso, c'è il problema della quotidianità. Problema che per persone normalmente impegnate è perà relativo. Se infatti ti alzi alle 7 tutte le caxxo di mattine, diventa impegnativo fare le 2 tutte le sere, a meno che non convivi. In tal caso gli spazi di vita condivisa sono alimentati anche dai ritagli di tempo altrimenti inutilizzabili, o dedicati a telefonate/messaggi.

Stabilita una relazione stabile, dove i due dedicano il tempo libero a vedersi, la distanza è quindi un problema relativo. Il punto è quindi un altro, è non è esclusivo delle relazioni a distanza.

Perchè si vive una relazione di coppia esclusiva? Ok, per vivere dei bei momenti, ma prima o poi, si desidera un avvicinamento ed il normale evolversi di una coppia: ovvero la condivisione di una casa e la creazione di figli.
Se non c'è questa prospettiva futura, è abbastanza normale che la parte biologicamente più portata a concludere (ovvero le donne) tendano a perdere interesse ed a manifestare atteggiamenti passivo aggressivi.
Che è quello che mi sembra la tua lei stia facendo.
Sono escluse da questo corollario tutte le relazioni nelle quali i due o uno dei due hanno gia dei figli. In tal caso, la relazione può essere il semplice prendersi cura di se con le mani del partner.

Ergo, io penso che non ci sia molto che tu possa cambiare attuando strategie comportamentali. Dovresti piuttosto capire quali sono le possibili evoluzioni di questa storia e se ce ne sono.
Riassumendo, io mi porrei una domanda: cosa voglio da Chiara?
   a) Sesso e via.
   b) Svago ma senza troppo impegno.
   c) Convivenza.
   d) Matrimonio e figli.
Se hai risposto:
a,b) Vai avanti finchè puoi, anche se non mi sembra questa la situazione.
c,d) C'è una condizione base che va soddisfatta: quando sarete di nuovo nella stessa città per costruire una relazione basata sulla quotidianità e la condivisione di tutto? Se non puoi dare una risposta a questa domanda, non puoi fare assolutamente nulla se non aspettare che lei si stufi definitivamente perchè non vede prospettive. Il resto, non posso dirtelo io, lo sai da te...

[SM]

Ok, ciao Termynator e grazie.

Penso proprio tu abbia colto nel segno.

Io quando ci vediamo metto sempre in evidenza il fatto che il suo modo di rapportarsi, così distaccato, mi dà fastidio.

Nello specifico, se non la chiamo, lei difficilmente chiama. Idem coi messaggi, poche battute, molto sintetiche.

Prima non era così. Sebbene nn chiamasse mai, restavano spesso a messaggiare insieme. Ora capita quasi mai, e per me diventa insostenibile.

Quando glielo ho fatto notare, lei mi ha detto che è fatta così, e il suo modo di essere (CHE NN INTENDE CAMBIARE) e che il fraintendimento e i problemi sn acuti dalla distanza, e che prima o poi occorrerà risolvere la questione.

Io le ho spiegato che Ela distanza è un posterius, ma c e un prius: noi due. Se costruiamo un rapporto fatto di silenzi, e di sua scomparse e di tira e molla, viene meno il presupposto per qualunque valutazione del trasferirsi da lei o da me.

Ciò premesso, ora io nn so come comportarmi: se fare in modo di forzarmi ad essere presente, cercandola spesso, più di quanto nn fare con altre, cn il rischio di essere pesante; oppure "scappare" seguendo la logica del "in amor vince chi fugge", acuendo il problema della distanza.

Ora sn due giorni che nn ci sentiamo se nn a risposte secche e ritardate, anche se muoio dalla voglia di chiamarla, ma lei non mi cerca né si smuove.

Tu, al mio posto, cosa faresti?

[TermYnator]

Dunque, la prima regola da tenere in amore è che non ci sono regole. Ora, supponiamo per assurdo che invece esista un cerimoniale preciso di azioni basate sul principio di azione reazione, valido per qualsiasi donna.
Poni il fatto che tu riesca a tenerla a te attivando la serie di comportamenti stereotipati di questo "cerimoniale", che non corrispondono a quello che faresti naturalmente.
Chi la sta seducendo?
Tu, che ti freni, ti limiti ed in fin dei conti ti umilii o il cerimoniale?
Quanto potresti reggere prima di rivelare i tuoi veri gusti ed il tuo vero modo di comportarti?
Te lo dico io: poco.
Prima o poi verrebbe fuori la tua vera natura e lei, a quel punto, direbbe che la stai opprimendo, che sei appiccicoso e che le stai troppo addosso. Rusultato: lei rompe la relazione e sparisce.

Quindi non devi attuare comportamenti artefatti pur sapendo che puoi perderla. Devi essere te stesso, eliminando solo i comportamenti disfunzionali. Che al momento non ravviso.
MA devi anche capire che se lei ha una reazione di distacco, c'è una causa e che quella causa potrebbe essere proprio nella mancanza di prospettive per questa storia. Quanto durerà la separazione? Mesi? Anni? Per sempre?
E' normale che sia un po' distaccata e lo diventerà sempre di più con l'aumentare del periodo di separazione.

La cura
La cura al tuo problema quindi viene da quello che vuoi e sei disposto a fare e dare. Se quindi il suo trasferimento non è reversibile, devi pianificare di poterti spostare tu. In alternativa, devi proporti come provider al 100%. Il che significa formulare una proposta di matrimonio, comunque molto impegnativa per lei e per te, a meno che non incassi minimo 2/3K e non sei in affitto.

[SM]

Capisco. Grazie. Vedrò come muovermi al meglio lasciando da parte il fuggire.

E vediamo come va a finire

[Shark72]

Condivido pienamente le risposte che ti sono state date da TermYnator, in quanto, giustamente, siccome una donna per ovvie ragioni biologiche non può permettersi di perdere tempo all' infinito, o una storia approda "in porto", o altrimenti la tronca, e questo indipendentemente dalla distanza. Io ci sono passato poco meno di 30 anni fa con la mamma della più grande dei miei figli, che abitava vicino, e alla fine per non perderla feci quello che si sarebbe poi rivelato un tragico errore, ovvero decisi di mettere su famiglia (finita allo sfascio anni dopo...).

Ma a differenza di quanto avviene nel tuo caso, lei, come pure altre con cui è finita, mi pressava affinchè decidessi di fare quel passo. Al che mi viene un dubbio : ma considerato il suo atteggiamento, molto scazzato, freddo e disinteressato, sei sicuro che lei tenga a te quanto tu tieni a lei? E' vero che in passato dopo aver smesso lei ti ha ricercato, però io nella mia (ormai lunga) esperienza ho imparato che le donne non ragionano in modo netto e lineare come noi, ma spesso sono estremamente controintuitive e contorte, e i motivi che le spingono a determinati comportamenti possono essere i più svariati. A titolo di esempio, ti cito un altro aneddoto tratto  dalla mia vita. Prima di mettersi con me, la mia attuale compagna, nonchè mamma del più piccolo dei miei figli, era fidanzata con un tizio verso il quale non nutriva chissà quale attrazione o interesse : lo considerava come un tappabuchi, giusto per passare un pò di tempo, e soprattutto perchè era pressata dai suoi genitori che la tormentavano per non essere "sistemata" a 23/24 anni. E questo nonostante fosse giovane e bella, e quindi potesse trovare tutti i maschi che voleva. Fatto sta, il fine settimana si vedevano, ma quando non si vedevano non lo cercava mai, e sia a voce che per messaggio gli rispondeva a monosillabi o poco più, insomma in quello che racconti ci rivedo molto di questa situazione. Finchè non conobbe me e lo sfanculò.
Quindi, prima di tutto mi sincererei riguardo a questo dubbio.

Ciao.

S.

[SM]

Quindi, prima di tutto mi sincererei riguardo a questo dubbio.

Esattamente il dubbio che mi si ripresenta ciclicamente in testa, a cui però non son riuscito a dare risposta


21/11/2024 13:29
Corretto il quote

[SM]

Domenica è una settimana di silenzio reciproci e risposte ai messaggi stitiche.

Sicuramente romperò gli indugi e riprenderò i contatti.

Tuttavia, sono indeciso sul da farsi:

A) fare finta di nulla e aspettare di vederci (ma serviranno ancora un paio di settimane), col rischio che le cose passino, e quando affronterò il discorso di persona mi rigiri la frittata dicendo che nn è mai successo nulla di male, e che sono solo paranoie mie

B) rompere comunque gli indugi, chiamarla in maniera simpatica e scanzonata, come se nulla fosse successo, ma affrontare con calma (e dico io nuovamente) il discorso, dicendole che ho notato che se nn mi faccio vivo io lei nemmeno mi cerca.

Ho il timore che ciò possa apparire beta ai suoi occhi, che io sia quello più legato, e che abbia fatto questa settimana di silenzio apposta per testarla...

Quale soluzione consigliate?

[Shark72]

Io chiamerei, non è normale vedersi dopo diverse settimane di silenzio, ma eviterei di sottolineare  che se non ti fai vivo te lei non ti cerca mai. E' più da beta, secondo me, fare il sostenuto all' infinito. E poi quando vi vedete però il discorso va affrontato in modo dettagliato di persona.

[SM]

Mmmmmh...

Sicuramente voglio affrontare la cosa, e di persona sarebbe meglio.

Tuttavia, ho il timore che aspettando la situazione attuale (oggettivamente incontestabile) possa essere rigirata a mio favore.

Inoltre, come potrei mettere in campo il discorso Senza farle notare che se non mi faccio vivo io lei non mi cerca mai?

Oggettivamente questa situazione mi sta immobilizzando