Maschilità, scontro, aggressività

Aperto da Naddolo, 07 Luglio 2011, 21:23:47

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Naddolo

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La domanda che mi pongo è questa: si può esser veri uomini, senza essersi mai scontrati fisicamente, senza essersi mai battuti? e non parlo di salire per forza sul ring, parlo di quelle che dovrebbero essere le normali dinamiche nella crescita di un maschio, e che in adolescenza lo porti a trovarsi dentro delle scaxxottate

Non è forse una bella mancanza questa? il non aver mai affrontato questo tipo di cose, non porta ad un deficit nel controllo e nella gestione delle situazioni di scontro (dato che alla fine, ogni scontro contiene in sè la possibilità che si passi su un piano fisico), quindi ad una elaborazione cosciente della propria aggressività?

parlando di me, una cosa che ho notato è proprio una non compiuta gestione dell'aggressività; è come se non avessi le vie di mezzo, optando o per la non rivelazione delle pulsioni aggressive, o per una su esposizone fin troppo marcata (in ambito dialettico questo, dove si potrebbe dire che mi sia specializzato sublimando l'aggressività da fisica a mentale)

Mi chiedevo quindi, se la tesi cui sopra è corretta, se affrontare queste tematiche su un ring (quindi scegliermi na qualche arte marziale, o anche la boxe) potrebbe essere d'aiuto


ilmaredinemo

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Ciao Nad se vuoi conoscere e praticare la tua aggressività fisica, senza necessariamente partecipare ad una rissa, credo che ti converrebbe praticare uno sport, non necessariamente quelli da combattimento, l'importante  è che la parte agonistica e competitiva sia significativamente presente, pur nel rispetto delle regole dello sport stesso e dell'avversario. Dovresti viverti cosi' un senso di combattimento, di duello, di sfida, ma anche di onore e leatà.

Per esempio:
Calcio
Pallavolo
podismo
atletica leggera
Ciclismo
Nuoto
Pallanuoto
ecc.

james.mar

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Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2011, 21:45:04
Ciao Nad se vuoi conoscere e praticare la tua aggressività fisica, senza necessariamente partecipare ad una rissa, credo che ti converrebbe praticare uno sport, non necessariamente quelli da combattimento, l'importante  è che la parte agonistica e competitiva sia significativamente presente, pur nel rispetto delle regole dello sport stesso e dell'avversario. Dovresti viverti cosi' un senso di combattimento, di duello, di sfida, ma anche di onore e leatà.

Per esempio:
Calcio
Pallavolo
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ecc.

Ma essere così rincoglioniti a 33 anni non è un pesante fardello? Un'insostenibile spada di Damocle?

Naddolo

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beh, fino ai 20 anni io ho sempre fatto sport, e tra quelli fatti ho praticato tennis a livello agonistico (livelli infimi, sia chiaro; però facevo anche io dei tornei del caxxo  Azn)

io parlo proprio della gestione mentale dell'aggressività, nella possibilità di uno scontro non meramente dialettivo, ma fisico. L'autore di un blog che stimo molto, in uno dei suoi articoli dice espressamente che a suo avviso uno che non si è mai battuto è un mezz'uomo, uno che non saprà mai che significa guardare negli occhi l'avversario, reggere quel tipo di pressione psicologica, accusare dei colpi, trovare la forza di rialzarsi ecc

Insomma, non è che voglio andare a fare boxe per picchiare gli amog; ma penso proprio al punto di vista mentale, al fatto che non se no mi butto in una cosa del genere, è un esperieza che non potrò viceversa fare in alcun modo

riporto qui un intervento a questo proposito sul blog di risè

http://digilander.libero.it/orizzontevita/deficit_aggressivita.htm

ilmaredinemo

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Citazione di: james.mar il 07 Luglio 2011, 21:51:01
Ma essere così rincoglioniti a 33 anni non è un pesante fardello? Un'insostenibile spada di Damocle?

Una volta che ti sei rincoglionito ti senti leggero come l'aria

TheJoker

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#5
Be' una cosa è fare un'arte marziale o uno sport da combattimento a livello non agonistico, un'altra è avere uno scontro come lo descrivi tu. Avevo i tuoi stessi dubbi ed ho praticato per un periodo la muay thai. Gli allenamenti durissimi sono appaganti, all'inizio e soprattutto se non hai fiato è dura e può capitare mentre fai sparring di prendere parecchie botte (son stato fermo due mesi per un caxxotto nelle costole :)). Prendere botte vere ti fa sentire vivo e ti dimostra come ti puoi far male con niente, pochi cazzi.
Detto ciò, nulla di quel che fai in una palestra può indicarti che reazione potresti avere in una occasione di pericolo reale, quindi se cerchi risposte in tal senso può essere fuorviante. Allo stesso tempo renderti più forte nel fisico può portare a due diverse strade a seconda della propria personalità e cioè farti diventare ancor più aggressivo (cosa che nel brevissimo periodo capita a quasi tutti) oppure farti venire ancor meno voglia di uno scontro fisico serio.
A mio modo di vedere è un'esperienza che andrebbe almeno provata.
Ultima modifica: 07 Luglio 2011, 22:22:23 di Nad
"Y'see, madness, as you know, is like gravity. All it takes is a little...push."

ilmaredinemo

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Citazione di: Nad il 07 Luglio 2011, 21:54:23
riporto qui un intervento a questo proposito sul blog di risè

http://digilander.libero.it/orizzontevita/deficit_aggressivita.htm

Nad, mi sembra che Risè nel suo articolo ti dia anche la sua soluzione : arti marziali, scolpire la pietra.

Io personalmente ti posso dire che giocando a calcio, c'è grinta e aggressività da vendere in campo, ma tutto è finalizzato a vincere la partita. Gli scontri fisici sono all'ordine del giorno, spesso negli spogliatoi, a fine partita durante la doccia, scopriamo lividi sul corpo o caviglie gonfie. Alcuni di noi si sono infortunati seriamente, frattturandosi il malleolo o lacerandosi il crociato. Ebbene tutti sono tornati a giocare a calcio, pochi si lamentano veramente delle botte in campo (si fa scena per avere il fallo), anzi, ti potrà sembrare masochistico, sono quasi delle medaglie al valore. A fine gara e dopo una bella doccia calda, hai un tale circolo di endorfine in corpo, da sentirti bene e rilassato.

Poi, e questo è quello che penso, avere obbiettivi chiari nella vita, spinge la tua aggressività ( che è anche energia non utilizzata) a focalizzarsi verso il loro perseguimento. La cosa difficile è sapere cosa si vuole e smazzarsi per ottenerla ( hai detto niente!)

Quello che noto dai tuoi post è però la paura di essere picchiato da un'altra persona. Perchè?

Naddolo

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Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2011, 22:23:26

Quello che noto dai tuoi post è però la paura di essere picchiato da un'altra persona. Perchè?

perchè allo stato dei fatti chiunque potrebbe menarmi

Shark Attack

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Ciao Nad
Se ti piacciono le arti marziali e gli sport da combattimento in generale, perché non provare? non è mai tardi per iniziare. Dalla mia esperienza posso dirti che c'è una differenza sostanziale fra essi. Gli sport da combattimento come la boxe, kick boxing e la Muay Thai, prevedono un allenamento duro sia per lo sviluppo del fisico che per menà  ;D. Io ho praticato 5 anni di wing chun kung fu da quando avevo 13 anni per poi smettere ed approdare alla Muay Thai e posso dirti che è stata la scelta migliore che potessi fare. è un arte che adoro, circa un annetto che la faccio mi sono dovuto fermare per la patente, rinizierò in seguito. Mi ha aiutato molto sia nell'autocontrollo (anche se sostanzialmente sono un tipo calmo) che per affrontare meglio le situazioni. Il naso parte? beh dipende io me lo sono storto a fare wing chun, può accadere per sbaglio, o se disputi incontri, ma quello è una scelta tua.

gli sport da combattimento a differenza delle arti marziali sono stati tramandati per filo e per segno e per quello che ho visto in 5 anni di wing chun, girano più che altro soldi. Mi ritrovai a cambiare 3 federazioni sentendomi dire che mancavano parte degli insegnamenti, ecc. . La realtà è ben diversa, lì girano tanti soldi, addirittura mi sentii dire che alcune cose non le potevano insegnare, neanche Ken Shiro  :lol:

questa è la mia opinione e quello che ho visto con i miei occhi, spero di esserti stato utile  ;)

Shark Attack
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"prepara te stesso al peggio e ti accadrà sempre il meglio" (Tito Ortiz)

ilmaredinemo

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Citazione di: Nad il 07 Luglio 2011, 22:26:18
perchè allo stato dei fatti chiunque potrebbe menarmi

Nad, scusami se mi permetto. Quello che ti dico prendilo con le molle, perchè è solo un' impressione che mi viene dal forum. Ma la questione non potrebbe essere che ti senti, in questo momento, fragile, perchè il "mondo" ti fa paura, avendo poche sicurezze affettive, personali e materiali? Non potrebbe essere che attraversi una fase di cambiamento che ti lascia smarrito e vulnerabile?

Se cosi' fosse, io attraverso una fase del genere, ed ho paura, ma cerco di essere indipendente, di guadagnarmi maggiore autonomia, di buttarmi in mezzo agli altri ( per me è molto difficile), ma soprattutto cerco di "lasciarmi andare" ( cosa ancora più difficile)

Spero di esserti stato di aiuto.

Ragiona con la tua testa, la vita è la tua!

Naddolo

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Citazione di: TheJoker il 07 Luglio 2011, 22:20:35
. Avevo i tuoi stessi dubbi ed ho praticato per un periodo la muay thai.

ok. non sono l'unico allora  :)

Citazione di: TheJoker il 07 Luglio 2011, 22:20:35
Be' una cosa è fare un'arte marziale o uno sport da combattimento a livello non agonistico, un'altra è avere uno scontro come lo descrivi tu.

certamente. ho letto abbastanza sull'argomento per sapere che sono davvero 2 mondi diversi. E ripeto, io non è che voglio andare a menare la gente (oddio, qualche volta lo farei pure  ::))

Citazione di: TheJoker il 07 Luglio 2011, 22:20:35
Allo stesso tempo renderti più forte nel fisico può portare a due diverse strade a seconda della propria personalità e cioè farti diventare ancor più aggressivo (cosa che nel brevissimo periodo capita a quasi tutti) oppure farti venire ancor meno voglia di uno scontro fisico serio.



a me capiterà sicuro la prima...e sarà la volta buona che mi faccio menare sul serio

Citazione di: TheJoker il 07 Luglio 2011, 22:20:35
A mio modo di vedere è un'esperienza che andrebbe almeno provata.


quoto. E una cosa che mi frulla in testa da troppo tempo, ed è fuorviante il continuare a pensare a come sarebbe se; è cosa che va fatta punto e basta

grazie mille del parere

Naddolo

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Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2011, 22:39:19
Ma la questione non potrebbe essere che ti senti, in questo momento, fragile, perchè il "mondo" ti fa paura, avendo poche sicurezze affettive, personali e materiali? Non potrebbe essere che attraversi una fase di cambiamento che ti lascia smarrito e vulnerabile?


è possibile; però ti dirò, ho vissuto periodi più frustanti di quello attuale; molto più frustanti. 5 anni fa ero davvero solo, senza amici, senza una ragazza e sopratutto senza sapere minimamente come trovarmi amici e ragazze, e praticamente convinto che solo una botta di culo mi avrebbe potuto aiutare a risollevarmi; passavo le mie giornate a torturarmi, e studiavo per non pensare a che fallito ero; ma un giorno sarei diventato grande, e avrei avuto la mia rivalsa sul mondo

le cose sono abbastanza cambiate da allora; il modo in cui penso e con cui guardo al mondo è totalmente diverso; e se sono riuscito a uscire da quella situazione, allora mi sento piuttosto ottimista circa le mie possibilità di andare avanti

Certo. Il mio percorso di vita è abbastanza sballato rispetto all'ordine normale delle cose, ma con questo sto imparando a convivere: io ero serio, maturo e disciplonato quando avrei dovuto essere caxxone, divertente, e menefreghista; e viceversa. studiavo come un matto quando avrei dovuto divertirmi e cercare di andare a figa; e viceversa, ora che dovrei gettare le basi del mio futuro, faccio il coglione

ma ci sta; ad ognuno il suo; deleterio paragonarsi, in questi casi agli altri

Cmq hai centrato una cosa: sono sicuramente in un momento di cambiamento

Naddolo

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Citazione di: Shark Attack il 07 Luglio 2011, 22:28:48

cut
questa è la mia opinione e quello che ho visto con i miei occhi, spero di esserti stato utile  ;)

Shark Attack

grazie mille shark; farò tesoro anche della tua opinione  :)

Nero

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Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2011, 22:39:19
Nad, scusami se mi permetto. Quello che ti dico prendilo con le molle, perchè è solo un' impressione che mi viene dal forum. Ma la questione non potrebbe essere che ti senti, in questo momento, fragile, perchè il "mondo" ti fa paura, avendo poche sicurezze affettive, personali e materiali? Non potrebbe essere che attraversi una fase di cambiamento che ti lascia smarrito e vulnerabile?

Se cosi' fosse, io attraverso una fase del genere, ed ho paura, ma cerco di essere indipendente, di guadagnarmi maggiore autonomia, di buttarmi in mezzo agli altri ( per me è molto difficile), ma soprattutto cerco di "lasciarmi andare" ( cosa ancora più difficile)

Spero di esserti stato di aiuto.

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Quoto   :up:
La demenza senile é una malattia, la demenza giovanile una tragedia...

Emiliano

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Citazione di: Nad il 07 Luglio 2011, 21:23:47
La domanda che mi pongo è questa: si può esser veri uomini, senza essersi mai scontrati fisicamente, senza essersi mai battuti?
Si.
Si può essere veri uomini anche senza aver mai scopato.
La normalità però è tutt'altra: Il VU quando deve/vuole tromba; Il vero uomo quando deve/vuole mena, non ci sono cazzi.
Se ipotizzassimo un mondo perfetto, in cui la normalità è il profondo rispetto dell'altro, nonché la piena fiducia nelle istituzioni e nella giustizia, allora sarebbe ipotizzabile immaginare un VU che non abbia mai fatto ricorso alla violenza.
Cosa ben diversa è la realtà. Cosa molto diversa è la realtà Italiana. Cosa opposta è la realtà nelle periferie dell'Italia centro-meridionale.
In quest'ultimo casi colui che non abbia mai avuto uno scontro fisico è(nel 100% dei casi) un soggetto talmente spaventato dall'idea dello scontro che preferisce farsi cagare addosso, pulirsi con la lingua e chiedere anche scusa piuttosto che prepararsi al confronto fisico. NON CI SO CAZZI.
E lo dico da giurista convinto. Non da coatto di periferia.
Credo sia profondamente sbagliato "offendere" una persona.
Credo profondamente che gli interessi della comunità siano più importanti di quelli del singolo.
Credo profondamente nell'importanza dell'incontro come momento di mediazione per evitare lo scontro.
Credo però anche che in determinate circostanze lo scontro sia necessario oltre che educativo, quindi utile alla comunità.
Quando si vanno a ledere nell'immediato dei diritti o delle situazioni di straordinaria importanza non tutelabili esclusivamente con la parola, il soggetto che si lascia oltraggiare non è un soggetto maturo. E' un soggetto che non è in grado di porsi in una situazione di confronto.
Una volta capito questo si può ragionare sul resto.
Il ring è ovviamente terapeutico. Ma il ring rimane un punto di partenza utile a dare quelle sicurezze che potrebbero far diventare il "cagasotto" un  VU. Non deve essere un qualcosa da dire al baretto sotto casa per non farci prendere per il culo quando andiamo a comprare il latte "Ao faccio boxe, non mi prendete in giro sennò vi picchio". Non deve essere un'ulteriore scusa per evitare lo scontro "tanto so più forte, faccio boxe" quando poi magari l'altro ti sta prendendo a schiaffi o sta toccando il sederino della tua ragazza noncurante del fatto che tu gli hai ripetuto 3 volte che lei è la tua ragazza. E molte volte purtroppo, ma questo lo sappiamo, palledotati ci si nasce, non ci si diventa. LA crescita è cosa per pochi eletti, soprattutto se il cambiamento va dal subire soprusi per 30 anni all'affrontare anche due persone insieme per tutelare un diritto che riteniamo inviolabile, qualunque esso sia. Perché il VU è colui che si da una scala di valori e fa di tutto per rispettarli e farli rispettare, anche attraverso lo scontro, anche attraverso la consapevolezza di prendere un sacco di botte se necessario.
E la strada è tanta. Molte volte il ring non basta. Però aiuta.