Il perdono. Giusto o sbagliato?

[TermYnator]

Dopo aver letto il topic di Lyon "La scatola dell'uomo" che vi invito a leggere, mi sono venute in mente delle considerazioni che intendo condividere con voi. Iniziamo.

Definizione di perdono
"Atto di umanità e generosità che induce all'annullamento di qualsiasi desiderio di vendetta, di rivalsa, di punizione" (Google)
Il perdono è quell'azione che fa si che si smetta di provare rancore , odio o istinto punitivo, nei confronti di quindi una azione liberatoria da parte di chi lo pratica, eliminando sentimenti negativi quali istinto di rivalsa, progetti di vendetta o rimunginamenti circolari.
Si può perdonare a colui che vi ha fottuto la merendina a scuola, all'amico che vi ha sedotto la donna, alla donna che si è fatta sedurre dal vostro amico e via dicendo. Dal lato opposto si trova un altro concetto spesso applicato in politica: la vendetta.

Vendetta e ritorsione: definizione
"Danno materiale o morale inflitto privatamente ad altri per pareggiare un danno o un oltraggio subito" (Google)
La vendetta prevede quindi una azione punitiva, premeditata e frutto di pensieri negativi legati alla frustrazione ed all'impotenza percepiti durante l'affronto subito. LA vendetta può anche assumere caratteri "pseudo-educativi": la giustizia, infatti, non si accontenta dell'ammissione di colpa da parte del ladro o dell'omicida, ma si vendica punendolo con la reclusione. Allo stesso modo, in guerra, si operano ritorsioni contro i civili, pur non essendo questi combattenti. LA vendetta quindi, è un comportamento sempre e comunque malvagio, perchè nel migliore dei casi parte dal non credere all'errore di chi ha mancato.
Diversa è la soppressione di un avversario irriducibile che attenti alla nostra vita in campo bellico: questa non è vendetta, ma sopravvivenza.

Perdono vs vendetta
Il percorso di queste due azioni per quanto mi riguarda, nasce da due concezioni del mondo diverse: la concezione di chi perdona nasce dal cristianissimo "Essi non sanno quello che fanno". Non sapendo ciò che fanno, li si perdona. Non si massacra di botte un bambino se ti da un calcetto nello stinco, per quanto possa essere doloroso. Lo si perdona perchè non sa quello che fa. La mentalità del perdonatore è quindi la mentalità di una persona che si ritiene in qualche modo ad un livello di coscienza superiore rispetto a chi perpetua il danno. E penso anche che il perdonatore si ritenga in qualche modo più ricco del danneggiatore: talmente ricco da considerare il danno irrilevante.

Diverso l'approccio dell'odiatore vendicativo: egli vive una situazione di miseria interiore, nella quale egli vigila continuamente il suo territorio ed i suoi beni nel timore che qualcuno possa sottrargli qualcosa. Il vendicativo è sempre astioso e non aspetta altro che qualcuno che parli male di ciò che lui odia (quasi tutto) per empatizzare e condividere l'odio. E' la condivisione di un ideale bellicoso tipica dei branchi di umani...

Il vero danno dei vendicativi
Ogni volta che qualcuno ci danneggia, per quanto odioso il dano, dovremmo sempre fermarci a riflettere un attimo. Non tanto per una questione morale, ma per salvaguardare noi stessi da una serie di attacchi che potrebbero portare la mente a fare cose di cui un giorno pentirci. Vi siete mai chiesti cosa provano quei soggetti che un giorno si alzano dal letto e iniziano a cercare fucili a ripetizione per fare una strage o iniziano a pattugliare la casa della loro ex con un coltello in tasca?
Nella loro testa lucida ma ormai priva di freni inibitori, è in atto un proposito di vendetta teso a sopprimere coloro che si sono macchiati di avergli fatto torto. MAcchia reale o immaginaria che sia. Non basta etichettarli di "pazzia" per sentirci immuni. Anche se i freni inibitori non vacillano, l'odio potrebbe consumarvi, farvi travasare la bile e rendervi insopportabili ogni volta che iniziate a vomitare il vostro malessere. Questo è il vero danno che state subendo!

Il perdono come via di fuga
Perdonare è quindi un processo liberatorio. Perdonare non significa giustificare l'atto: uno che vi sfascia un finestrino per fregarvi l'autoradio non è un bravo ragazzo: rimane una testa di caxxo inenarrabile. Quello che non dovete consentirgli è il contagiarvi con la sua testadicazzagine. Non dovete consentirgli di rovinarvi la vita facendovi rimunginare. Ricomprerete l'autoradio, ricomprerete il finestrino, e vi attiverete affinchè non possa più rubarvi l'autoradio. Con coscienza, però.
Sarebbe infatti facile piazzare una tagliola da lupo transilvanico sotto l'autoradio, che in caso di intrusione trasformi la mano del ladro in una unità indipendente... MA se ci andasse il vostro cuginetto o il gatto a frugare li sotto, cosa potrebbe succedere? Come potreste mai perdonarvi di avergli recato danni irreversibili? Meglio perdonare e lasciare l'auto in garage o in strada rimuovendo l'autoradio appena ricomprata. Non avrete paura che ve la fottano, il ladruncolo non avrà più potere su di voi, e voi vivrete finalmente felici. Del ladro non dovrete pensare altro che è uno sfigato che prima o poi finirà fagocitato da qualche mitologico testadicaxxo peggiore di lui. Si, "poraccio" è quello che dovete pensare...

Con il (la) partner infedele vale lo stesso identico principio: perchè incazzarsi? E' inutile: se era mignotta/pu**aniere, non cambierà perchè vi arrabbiate. MA potete stare arrabbiati a vita controllando quello che fa, sempre in ansia per la paura di dover montare le maniche sul cappello invernale dopo avergli fatto due buchi? La risposta è univoca: NO!!!
Se il vostro partner ha tradito gli impegni presi, e capite che non è in grado di sostenere una relazione basata su un mutuo accordo, l'unica soluzione è perdonarlo di ciò che ha fatto e lasciarlo al suo destino.
Troverete di meglio, tornerete ad assaporare la felicità e finalmente vedrete il vostro partner nella sua vera collocazione: una persona povera che cerca disperatamente qualcosa che la faccia sentire viva.

T

[RuggY]

Perfettamente d'accordo. Il perdono lo si fa anche e soprattutto per liberare sé stessi dal veleno che si alimenta dell'astio fino a toglierci la serenità. Lasciare andare invece permette di proseguire con la propria vita, senza dare a chi non se lo merita il peso di intaccare la nostra pace interiore.

[AlterEgo]

Come avevo già scritto nel post di LYon, io sono più per la vendetta. È qualcosa che ti fa arrovellare finché non trovi il modo di colpire, ma poi lo trovi, e colpisci. E restituisci il danno all'altra persona. Senza per forza doverti firmare, l'importante è che la persona che ti ha fatto del male ora ne abbia subito altretranto, qui i conti sono pareggiati. Non serve far sapere chi è stato, anzi se la persona non sa chi gli ha fatto un certo danno non saprà con chi prendersela. Ma non solo, non sapendo chi è questo nuovo nemico dal quale guardarsi le spalle non saprà nemmeno se è una sola persona o di più, non sa se e quando ci sarà un nuovo attacco. Di conseguenza difficilmente potrà pensare ad una difesa. L'unica cosa che potrà fare è rendersi conto che chiunque può fargli del male, e quindi converrà iniziare a trattare bene tutte le persone che trova, potenzialmente ognuno può essere un pericolo.

[TermYnator]

Come avevo già scritto nel post di LYon, io sono più per la vendetta...

Ho letto anche quella risposta. Rimango dell'idea però, che arrovellarsi per la vendetta sia la cosa peggiore che una persona possa fare. Peraltro, questo sottolineare l'importanza di non far sapere chi ha colpito, mi sembra veramente degradante e poco maschile, per non dire di peggio. Se pensi che chiunque possa vendicarsi in questo modo, la tua vita deve essere tremenda: sempre guardingo nei confronti di chiunque. HAi mai pensato che persino il tuo vicino di casa potrebbe applicare questo tipo di punizione su di te per i motivi più disparati ed imprevedibili? Hai acceso lo stereo mentre faceva sesso e gli hai rovinato il momento? Potresti trovarti con le 4 gomme bucate... No Alter, non è questo il modo giusto.
Ti consiglio la visione di bellissimo film drammatico di qualche anno fa:
"Un borghese piccolo piccolo"
di Mario Monicelli con Alberto Sordi.
Magari recensiscilo... 

[El mudo]

Ho letto anche quella risposta. Rimango dell'idea però, che arrovellarsi per la vendetta sia la cosa peggiore che una persona possa fare. Peraltro, questo sottolineare l'importanza di non far sapere chi ha colpito, mi sembra veramente degradante e poco maschile, per non dire di peggio. Se pensi che chiunque possa vendicarsi in questo modo, la tua vita deve essere tremenda: sempre guardingo nei confronti di chiunque. HAi mai pensato che persino il tuo vicino di casa potrebbe applicare questo tipo di punizione su di te per i motivi più disparati ed imprevedibili? Hai acceso lo stereo mentre faceva sesso e gli hai rovinato il momento? Potresti trovarti con le 4 gomme bucate... No Alter, non è questo il modo giusto.
Ti consiglio la visione di bellissimo film drammatico di qualche anno fa:
"Un borghese piccolo piccolo"
di Mario Monicelli con Alberto Sordi.
Magari recensiscilo... 

Capolavoro...
Anche se - senza spoilerare per chi non lo ha visto - Alberto Sordi una gran buona ragione ce l'aveva

El mudo

[AlterEgo]

Scusa il ritardo nel risponderti 

HAi mai pensato che persino il tuo vicino di casa potrebbe applicare questo tipo di punizione su di te per i motivi più disparati ed imprevedibili?
Hai acceso lo stereo mentre faceva sesso e gli hai rovinato il momento? Potresti trovarti con le 4 gomme bucate...

Una situazione di questo tipo potrebbe essere una semplice casualità e posso farci ben poco. Potrebbe decidere di bucarmi la gomme, si, poco probabile ma pur sempre possibile. Non per questo però vado in paranoia se accendo lo stereo tenendolo ad un volume moderato.
Ma se lo tenessi due ore a tutto volume e lo stesso vicino di casa decidesse di farmela pagare danneggiandomi l'auto, chi sbaglierebbe per primo? Io, nel tenere lo stereo alto fregandomene del disagio che creo ad altri. E a questo punto se trovassi le gomme forate dovrei solo rendermi conto che me la sono cercata, e che mi conviene tenere un atteggiamento di maggior rispetto per le persone, anche solo per non trovarmi altri danni.

Se pensi che chiunque possa vendicarsi in questo modo, la tua vita deve essere tremenda: sempre guardingo nei confronti di chiunque.

Se ci pensiamo, chiunque può vendicarsi in vari modi, ma nella maggior parte dei casi le persone non lo fanno per svariati motivi.
Essere guardingo lo vedo anche come un modo per relazionarsi con gli altri senza dar loro motivo di avercela con me. Ovviamente senza fare da zerbino.

"Un borghese piccolo piccolo"
di Mario Monicelli con Alberto Sordi.
Magari recensiscilo... 

Conosco vagamente la trama del film e so come finisce 

[LYon]

È interessante, interessante vedere come le varie sfumature di pensiero possono portare a conclusione completamente diverse.
Medea filosofica attuale appunto questa cioè cercare il più possibile di non auto danneggiare se stessi. Il concetto della vendetta anche io l'ho abbracciato e forse in certe situazioni potrei anche sposarlo, forse perché è una soddisfazione breve e sul breve termine. Anche se bisognerebbe il più possibile sviluppare una crescita interiore e cercare di limitarsi.
Comunque ricordiamoci sempre che il nostro tempo su questa Terra è limitato e cercare di rendere il più possibile il nostro cuore la nostra mente liberi dal veleno potrebbe essere il segreto per una situazione più felice.

[AlterEgo]

È interessante, interessante vedere come le varie sfumature di pensiero possono portare a conclusione completamente diverse.

Verissimo, è così in tantissimi ambiti.

cercare il più possibile di non auto danneggiare se stessi.
...
Comunque ricordiamoci sempre che il nostro tempo su questa Terra è limitato e cercare di rendere il più possibile il nostro cuore la nostra mente liberi dal veleno potrebbe essere il segreto per una situazione più felice.

Concordo anche su questo.