L'A-B-C della seduzione ..

Aperto da A-B-C, 11 Ottobre 2013, 21:39:54

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A-B-C

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Salve a tutti mi chiamo Mirko, 21 anni e fiero abitante della città eterna (ma juventino.. brutta bestia !)  mi iscrivo principalmente per curiosità e anche voglia di migliorarmi, diciamo che non si smette mai di imparare a maggior ragione se ti accosti di recente al mondo della seduzione. La mia vita si divide in determinati step:

- Dai primi passi fino ai 17 anni  vita da sedentario, timido, obeso e sì, in contatto con molte persone ma con serie difficoltà di approccio con ragazze dovute alla mia non di certo fantastica bellezza fisica al tempo. In quegli anni mi carico di una certa negatività (non sono un tipo malinconico solitamente! ) ma si sa se in crescita ti senti un tantino rifiutato un pò ti traumatizzi.. mai dato a vedere in ogni caso, ho un carattere forte e particolare e forse troppo orgoglio maturato soprattutto in quegli anni dove mi sentivo un solitario e contro tendenza.

-Dai 17 ai 18: la svolta. Mi sveglio, arrivo a toccare perfino i 115 kg per 1.70 di altezza, sento che chi mi sta vicino non crede in me, vengo dato per scontato e nessuno scommette un centesimo sulla mia rinascita cosa che mi spinge a reagire portandomi a un vero e proprio digiuno di 3 mesi che vede una completa trasformazione: da 115 x 1.70  passo a 75 x 1.80. Possiamo chiamarlo patto col diavolo se volete eheheh. Metto su una stazza non indifferente tralasciando qualche residuo di grasso sulla zona addominale  ma niente di trascendentale, mi scopro tutto sommato un bel ragazzo ma aimè quei 17 anni di "chiusura" mi condizionano parecchio.. Scopro il primo amore e lo porto al centro del mio mondo dopo una fase iniziale di diffidenza che ha visto me distante per autodifesa e lei attratta da questo apparente "rifiuto".. Neanche a dirlo una volta legato potete immaginare come sia andata a finire, non avevo donne al mio fianco nonostante il mix di timidezza-non saperci fare-orgoglio che mi contraddistingueva da chiunque altro portandomi ad essere un tantino solitario.. Relazione a distanza che dura 9 mesi fino a quando non mi rompo il caxxo e decido di tirar fuori le palle mandando letteralmente a fare in culo questa dannata narcisista attratta dallo st*onzo insensibile..

-Dai 18 ai 20 : Cambio di programma. Ho una vita sociale, mi faccio degli amici e li tengo stretti a me, mi impongo quasi da leader senza aggressività o altro ma dicendo semplicemente ciò che penso, in faccia e senza remore ma all'insegna del rispetto . Nota "dolente", se vogliamo chiamarla così: accennato senso di misoginia. L'esperienza della ragazza per cui ho tanto sofferto mi porta a pensare che le donne, o facciamo ragazze, siano portate ad esser attratte esclusivamente dallo st*onzo e da tale comincio a comportarmi non vivendo più in redenzione di nessuno / a  (N.B. la mia visione di st*onzo non era trattare a pesci in faccia ma distacco, diffidenza, indifferenza, fare due passi avanti e uno indietro..)  ottengo discreti successi attraendo a me molte ragazze, la delusione passata (mia vera forza, chiamasi moto d'Orgoglio) risulta essere un'arma a doppio taglio a tal punto da non legarmi a nessuna di loro e allontanarle con una qualsiasi scusa banale dopo appena un mese e mezzo. Da qui si nota un lato caratteriale importante : tendo a farmi desiderare, ad attrarre in base ai modi da fare un pò alla James Dean o uomo vissuto (non per tattica ma con naturalezza) e mostrare interesse e non, per farla breve essere schivo ma nel giusto.

-Dai 20 ad ora: Maturazione (?)  Smaltisco il dolore iniziale tornando tutto sommato a credere nell'amore (chiamatemi sognatore) comincio a desiderare non ossessivamente una relazione stabile e ad affilare in maniera più dettagliata l'arte della seduzione. Mi imbatto in due potenziali storie in cui riesco ad attrarre la ragazza a me con i miei soliti determinati modi di fare (da uomo che non chiede mai  per intenderci) e fin lì tutto bene ma facendola breve, forte forse del mio eccessivo orgoglio o della tr*iaggine dell'altra, vengo lasciato e in entrambi i casi dopo aver dimostrato qualcosina in più rispetto al disinteresse iniziale.

Secondo il mio punto di vista quella dannata paura di soffrire mi tiene sempre sulle spine rendendomi sì abile nel sedurre ed attrarre nelle fase iniziali (ho determinate tecniche di cui vi parlerò volentieri e mi direte un pò la vostra)  ma non in grado di tenermi una ragazza mandandomi in tilt dopo un mese e mezzo di "frequentazione" quando si passa a momenti molto empatici  a tal punto di fare letteralmente grandi cazzate per paura di perderla (cosa che alla fine per ben due volte è accaduta nel periodo recente).


Note positive che mi auto-attribuisco: Carisma, eloquenza, fascino e orgoglio.

Note negative che mi auto-attribuisco: Troppo schivo, non propenso a condividere sentimenti, solitario e troppo orgoglioso (mi aggancio alle positive perchè sapete meglio di me quanto questo vizio capitale possa essere un boomerang consentendo sì di non farti mettere i piedi in testa da nessuno ma allo stesso tempo ad allontanare le persone)


Come detto mi sono iscritto prevalentemente per curiosità e mi auguro di migliorare e imparare cose nuove.