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La poesia è femina

Aperto da Whiteout, 17 Febbraio 2018, 22:33:26

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Whiteout

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Complice un prosecchino niente male, stasera mi sento ispirata.
Vi piacciono le poesie?
A me sì, molto. Trovo che siano a volte l'unica chiave per intuire o afferrare sensazioni e situazioni che da soli non sapremmo comprendere. E cosa è più ineffabile di una femina....? Ma la poesia a volte ce la fa.
Mi piacerebbe raccogliere qui qualche poesia che parli di donne. Niente melensaggini, niente frasi fatte copiate cinquantamila volte su feisbuc, niente donne angelicate.
Inizio con questo:


Diu al ghè
S'a ghè la figa al ghè.
Sul lò al pudeva inventà
na roba acsè,
cla pias a toti a toti
in ogni luogo.
Ag pansom anca s'an s'ag pensa mia,
appena ca t'la tochi a combiòn facia.
Che mument! long o curt al saiòm gnanca.
La fa anc di miracui,
par ciamala
an mot
a ghè turnà la vus.
Ah s'a pudès spiegaram ma
l'è difficil
cme parlà del nasar e dal murir.

---
Dio c'è
Se c'è la fica c'è.
Solo lui poteva inventare
una cosa così,
che piace a tutti a tutti
in ogni luogo.
Che ci pensiamo anche senza pensarci,
appena la tocchi cambi faccia.
Che momento! lungo o breve non si sa.
Fa anche dei miracoli,
per chiamarla
a un muto
gli è tornata la voce.
Ah se potessi spiegarmi ma
è difficile
come parlare del nascere e del morire.


Diu - Cesare Zavattini (1973)
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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Appuntamento con la poesia-femina del sabato.

---


Da leggere il mattino e la sera.


Quello che amo
mi ha detto
che ha bisogno di me.

Per questo
ho cura di me stessa
guardo dove cammino e
temo che ogni goccia di pioggia
mi possa uccidere.

Bertolt Brecht - Poesie 1933-1938
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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A che pagina volete aprire il libro, questo sabato? 

...



Amore a prima vista

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
È bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da molto tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano –
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno « scusi » nella ressa?
un « ha sbagliato numero » nella cornetta?
– ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso giocava con loro.

Non ancora pronto del tutto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
tagliava loro la strada
e soffocando una risata
con un salto si scansava.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, forse già la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava su un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

Wisława Szymborska - 1993
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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LISA

Io cammino a occhi chiusi
sognando la riva del mare
ciò che dicono le persone non sento
se del mio corpo parlano
o del destino futuro.
Io ho piccoli piedi per fuggire
e un culo che ammiro
come una volpe la coda
vanitosamente.

Io vorrei essere rispettata
come rispetto la quercia
nel giardino che beve
le nostre gocce di sangue
quando nasconde il sole
e enorme nel buio appare
il soffitto di un sogno.
Io rido e mi tolgo il rossetto
e subito lo rimetto
e non saprei dirvi perché
io vorrei cambiare ogni ora
ma non chiamatemi incostante.
Ho bisogno di aria buona
e di fumo, e di nebbia
di andare via e restare
rotolare e lavarmi
non chiamatemi pazza.
Io voglio una città
che non sia solo di insegne
io amo il silenzio
che separa le parole
non quello che viene dopo
alle sirene e agli spari.
Io sento l'uggiolare dei cani
nella tana. Io lavoro
tra profumi e shampoo
ma sento la puzza
del fiato dei caimani.
Io piango china davanti
all'altare di un'autoradio
io graffio e scalcio.

Io vorrei non essere mai nata
e vorrei essere vecchia
come ciò che so del mondo
dormire tra le tue braccia
sentirti parlare
di tuo Padre, per ore
e vorrei lasciarti solo
con la moto in fiamme
sull'asfalto striato
bere il tuo sangue dal mignolo
succhiarti il caxxo
fredda come in un film
e mostrarlo alle amiche
e vorrei che scrivessi
di me su tutti i muri.

Io piantai le forbici
nel braccio a un tipo
che mi sbavava addosso
io mordo, io soffro
prigioniera nel bosco
tra le mute dei cani
io sono la regina, la serva
io non so dove andare
questa sera, nel buio
e non so dove trovarti.

Stefano Benni - Blues in sedici (1998)
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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Dice, 'White ma perché sempre di sabato?'. Ma perché così avete una poesia pronto-sussurro, una fresca ispirazione per la notte a venire. 'Ma io non sussurro poesie!'. Male, molto male.

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Donna completa

Donna completa, mela carnale, luna calda,
denso aroma d'alghe, fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne?
Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi?
Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.
Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra.

Pablo Neruda - 1959
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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Tu

Poi sei venuta tu,
e t'è bastata un'occhiata
per vedere
dietro quel ruggito,
dietro quella corporatura,
semplicemente un fanciullo.
L'hai preso,
hai tolto via il cuore
e, così,
ti ci sei messa a giocare,
come una bambina con la palla.
E tutte,
signore e fanciulle,
sono rimaste impalate
come davanti a un miracolo:
"Amare uno così?
Ma quello ti si avventa addosso!
Sarà una domatrice,
una che viene da un serraglio!".
Ma io, io esultavo.
Niente più
giogo!
Impazzito dalla gioia,
galoppavo,
saltavo come un indiano a nozze,
tanto allegro mi sentivo,
tanto leggero.

Vladimir Majakovskij - 1930
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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E poiché oggi è sabato santo, la poesia erotica del sabato la prendiamo direttamente dalla Bibbia. A buon intenditor... auguri!

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Lo sposo

Come sei bella, amica mia, come sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono un gregge di capre,
che scendono dalle pendici del Gàlaad.
I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte procedono appaiate,
e nessuna è senza compagna.
Come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca è soffusa di grazia;
come spicchio di melagrana la tua gota
attraverso il tuo velo.
Come la torre di Davide il tuo collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.
I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano fra i gigli.
Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò al monte della mirra
e alla collina dell'incenso.

Cantico dei Cantici -  IV sec a.c.
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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Dans ses deux mains

Dans ses deux mains
sous ma jupe relevée
j'étais nue comme jamais
Tout mon jeune corps
était en fête
des cheveux de ma tête
aux ongles de mes pieds
J'étais une source qui guidait
la baguette du sourcier
Nous faisions le mal
et le mal était bienfait.


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Fra le sue mani

Fra le sue mani
sotto la mia gonna alzata
ero nuda come non mai
Tutto il mio giovane corpo
era in festa
dai capelli della mia testa
alle unghie dei miei piedi
Ero una sorgente che guidava
la bacchetta da rabdomante
Noi facevamo il male
e il male lo facevamo bene.



Jacques Prévert
La Signorina RottermaYer

Whiteout

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Quante donne belle ci sono al mondo

Quante donne belle ci sono al mondo
quante belle ragazze
s'affacciano sulle terrazze della città.
Contemplale vecchio
contemplale e mentre da un canto i tuoi versi
si fanno più tersi e lucenti,
dall'altro
devi contrattare cercando di tirarla in lungo
con la morte che ti sta accanto.
   
Nazim Hikmet - (Roma) 1960
La Signorina RottermaYer