Seduzione Italiana

Miglioramento personale => Miglioramento personale a 360° => Discussione aperta da: cancer73 il 24 Aprile 2011, 18:53:35

Titolo: Storia lunga che si ripete
Inserito da: cancer73 il 24 Aprile 2011, 18:53:35
Spero di postare il mio topic nella Sezione corretta. Se così non fosse me ne scuso in anticipo con gli admin. Inizio.Penso che a 36 anni e passa la vita dovrebbe essere indirizzata verso un qualcosa...verso una meta. Non so a voi ma a me questo non accade da tempo. Vivo in un'eterna confusione, in uno stato di vivo e basta, ma perchè possiate comprendere è neccessario che prima di tutto vi racconti la mia vita. Diciamo che il mio grosso trauma, che l'ispirazione per mandare tutti a quel paese l'ho avuta nel 2001,all'avvento del nuovo millennio la vita che poteva sorridermi mi ha invece voltato le spalle.
Dietro c'è una ragazza, suppongo che i più esperti di voi lo abbiano intuito. Ma se andiamo a vedere dietro c'è un vissuto di rinuncie, di doveri e di pochi contatti sociali.
Da bambino mi piaceva giocare da solo, con gli altri mi annoiavo, non volevo condividere i loro giochi perchè ritenevo migliori le mie avventure con la fantasia. Ero molto recettivo invece a scuola, mi ricordo che in certe materie divoravo il sussidiario, andando avanti per i fatti miei. Alle scuole medie, sopratutto in prima ho proseguito con ottimi risultati, ma avevo sempre questa vena triste, scrivevo poesie tristi e leggevo tantissimo.
Non mi piaceva uscire più di tanto, c'è da dire inoltre che dato il lavoro che faceva mio padre non ho passato delle estati al mare come i miei cugini o amici..lui non aveva tempo e di certo i soldi di un'operaio non bastavano per delle vacanze fuori...e in quegli anni i miei non mi lasciavano di certo uscire solo.
Il secondo e terzo anno delle medie avevo incominciato un pochino a tralasciare gli studi, ma comunque mantenevo un certo senso del dovere che mi sono ritrovato a vita, avevo tra l'altro iniziato a percepire l'attrazione per l'altro sesso. Non era uno stimolo sessuale, no..ma qualcosa che mi attraeva la sentivo...poi intervennero i miei che se pure inconsciamente attuarono una forte e decisa azione di repressione. Vi fu un episodio che tutt'ora ricordo: si trattava di una ragazza che avevo conosciuto, e insieme alla quale ero stato visto vicino alla parrocchia della frazione in cui vivo. Bhè per farla corta arriva voce ai miei,,,e per di più ci avevano visti seduti affianco e lei era con una minigonna...anni 80..immaginate che minigonna poteva avere..penso che fosse molto più "casta" di certe sue coetanee di oggi.
Non ci furono nè urla nè botte..i miei non hanno mai agito così..ma bastava poco per farmi sentire addosso le colpe, le critiche degli altri e far uscire il senso del dovere, della chiusura poi in un mondo di fantasia e di libri. Per quanto riguarda gli anni delle superiori ero così introverso..una classe di soli maschi tranne 4^ e 5^ dove furono inserite tre ragazze. In quegli anni non ho mai percepito il sesso, non ho mai guardato veramente una ragazza, non mi sono mai masturbato, cosa che tra l'altro non faccio tutt'ora.
Questo è un punto su cui dopo tornerò. Finite le superiori appare, come per tantissime persone della mia generazione e non lo smacco di aver studiato e sacrificato tempo e sudore..per cosa? per nulla infine. Diciamo che tra l'altro scelsi un diploma tecnico (perito chimico industriale) perchè con altri titoli di studio non si cava un ragno dal buco mi sa..ma anche con questo non ottenni chissà cosa. Decisi allora di provare con le forze armate, carabinieri, guardia di finanza,polizia esercito.
Mi arruolai nell'Esercito e così iniziai quello che fu il mio lavoro per 12 anni, periodo passato il quale decisi che per me era troppo,i livelli di stress, di ansia e la mia patologia avevano raggiunto un valore elevato.
Avevo scoperto che l'ansia era dovuta comunque alla depressione e alla distimia..patologia dalle quali sono in cura dal 2002. In questi anni da militare per certi versi sono cresciuto per altri ho potuto vedere le mie debolezze e limitazioni..passai i primi tre anni in Sardegna,,,ma casa la vedevo poco..sopratutto perchè il volontario è come un militare di leva..ti fanno fare di tutto..vita dura poco tempo libero..passai allora sergente di complemento e iniziai un pò a respirare. Grazie al mio capo ufficio, che partendo dal presupposto del diploma e intuendo le mie capacità proffessionali di serietà e di senso del dovere, mi fu possibile imparare l'uso del pc, nozioni di contabilità e tante altre cose che mi sono poi ritrovato.
Dopo finiti i tre anni di ferma dovetti congedarmi. Ripartii avendo vinto il concorso come volontatio in spe.
Arrivai a Livorno Brigata Folgore. Bhè ero un pesce fuor d'acqua..avevo vergogna dei miei colleghi sardi perchè vedevo che sapevano far gruppo tra loro ma non legavano con i "continentali" :D non me ne vogliate....io cercavo altro..non mi bastava questo. Uscivo pochissimo...ma mi piacevano le discoteche e iniziai tra l'altro la frequentazione delle prostitute. Non chiamavo tanto a casa volevo apparire duro..vivevo il tutto come fosse l'ennesima punizione per chissà quale misfatto..o più semplicemente pensavo si trattava di sfiga.
Passai così circa tre anni in Toscana...ma non ebbi modo di visitarla..e all'infuori dei miei colleghi non connobbi nessuno. Iniziai però a frequentare le discoteche dove magari dopo qualche bicchiere di più diventavo più loquace e questo mi serviva per sperimentarmi.
Ritornai in Sardegna ma con l'avvento delle missioni e l'aumentare del mio male interno decisi di andarmene e porre fine ad un lavoro che infine non mi gratificava. Nel 1997 durante l'anno sabbatico di congedo avevo conosciuto l' unica ragazza che mi sia piaciuta, l'unica che a tutt'ora mi abbia colpito.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Saccottino il 24 Aprile 2011, 20:49:19
Una storia davvero complicata...
Come hai trovato il forum? Cosa ti ha spinto a scrivere?
Complimenti per la lucidità, più la propria vita è complicata, più si è ciechi nel riconoscere i propri problemi.

Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: cancer73 il 25 Aprile 2011, 11:48:45
Citazione di: Saccottino il 24 Aprile 2011, 20:49:19
Una storia davvero complicata...
Come hai trovato il forum? Cosa ti ha spinto a scrivere?
Complimenti per la lucidità, più la propria vita è complicata, più si è ciechi nel riconoscere i propri problemi.


Ti ringrazio prima di tutto per aver letto la mia storia (part one) e ti rispondo con sincerità: a breve proseguirò nel raccontare la seconda parte della mia esperienza, ma in attesa che raccolga tutto il materiale in testa, ti anticipo che sto frequentando una palestra dove ho visto una ragazza che mi piace.
Non ho attrazione sessuale ma mi piace il suo fisico, il viso e ..un pò tutto!! Ecco le ho regalato dei fiori per la festa della donna..e non avendo avuto dei riscontri girovagavo per i forum utilizzando comre motore di ricerca le frasi "metodi di seduzione" o "segnali che lanciano le donne" e similari. Così arrivo fino a qui..e devo dire che dall'impaginazione al resto mi è parso subito un sito serio. Per la seconda domanda mi ha spinto a scrivere la voglia di condividere la mia esperienza con gli altri, parlare della depressione, del non avere amici..di fare sesso solo a pagamento..ma questa è un'altro capitolo della mia vita che avrò il piacere di condividere con voi..se vorrete!! ;) ;)
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Liam il 25 Aprile 2011, 12:36:21
Citazione di: cancer73 il 25 Aprile 2011, 11:48:45
ma questa è un'altro capitolo della mia vita che avrò il piacere di condividere con voi..se vorrete!! ;) ;)
La tua storia l'ho letta ma non ti ho risposto perché ho avuto la sensazione che avessi ancora qualcosa da dire per completarla. Quindi una volta che avrai parlato dei tuoi obiettivi/aspettative ti dirò volentieri la mia...
Intanto, buona Pasquetta ;)
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete parte seconda
Inserito da: cancer73 il 30 Aprile 2011, 12:23:43
Bhè è difficile sintetizzare e scrivere di un qualcosa di personale. Allo stato attuale sono in cura pschiatrica-pscologica e spero di venirne fuori al più presto.La vita è piena di alti e bassi..ma da tempo non vedo un pò di fortuna..di spensieratezza..o perchè no il passare dei bei momenti..
Poi di recente ho subito un grosso lutto..mia madre ha avuto un'aneorisma cerebrale,che le ha compromesso le funzioni primarie di vita..contemporaneamente si è riacutizzato un tumore recidivo.Nel 2008 ci ha lasciato.Non so cosa scrivere per non apparire troppo drastico, sò che c'è gente che vive drammi peggiori del mio.
Spero di ricevere dei consigli...e fatemi le domande che ritenete opportune...ciao a tutti!! :knuppel:
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete parte seconda
Inserito da: Liam il 30 Aprile 2011, 12:57:02
Citazione di: cancer73 il 30 Aprile 2011, 12:23:43
...e fatemi le domande che ritenete opportune...ciao a tutti!! :knuppel:

OK, domanda secca allora: cosa vorresti ora?
Hai in progetto di intraprendere un percorso di miglioramento personale? Vuoi migliorare il tuo modo di rapportarti con le persone? Trovare una donna? Trombare tutto quello che ti passa davanti?
Insomma, se ci dici quali sono i tuoi obiettivi penso che saremo tutti lieti di aiutarti. ;)

Per quanto riguarda riguarda il tuo trascorso di vita beh...quello che è stato è stato...e non ci si può più fare niente. Avere obiettivi chiari per il futuro però, aiuta a non vivere nel passato.  ;)
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: cancer73 il 30 Aprile 2011, 17:31:42
Grazie Liam per avermi spronato con le tue domande. Allora parto in ordine: vorrei innanzitutto sentirmi di nuovo bene, ovvero raggiungere un buon livello di autostima e di serenità tale da farmi rapportare con gli altri in maniera positiva. Per quanto attiene un percorso di miglioramento personale in parte lo sto già attuando: la terapia sia farmacologica che di ascolto, la palestra (questo è il secondo anno che sono iscritto, pratico la chick boxing ma non scambio) e di recente esco per i locali anche se sempre da solo.Suonavo la chitarra elettrica e stavo prendendo lezioni dal 2004 ma di recente mi sono un pò arreso..sono molto scarso ma mi piace.
Vorrei migliorare il mio modo di rapportarmi, infatti il fatto di avere dei contatti solo nel posto di lavoro è un pò poco, e anche lì ho dovuto faticare parecchio. Vi dico solo che avevo le paranoie più assurde quando andavo in mensa. Per quanto riguarda la donna..si la vorrei trovare..sento il bisogno di un qualcosa di stabile e di affettivo...sinora non ho mai avuto la ragazza..per il sesso dato che non mi masturbo ho sempre ricorso alle prostitute. Non mi piacerebbe invece trombare ciò che mi passa davanti per un motivo principale: non rientra nel mio carattere, sono una persona che si affeziona, nel senso per le poche esperienze senza pagare che ho avuto, mi sono sempre "fissato", affezionato..al momento dell'allontanamento poi non accettavo la sconfitta e giù a chiamare insistentemente al telefono.
Per il passato ti dico che ora non ci penso più..ho fatto dal 2002 al 2005 che praticamente non uscivo mai di casa..ho iniziato a riuscire nel 2005 quando ho ripreso a lavorare. Se avete notato ho faticato non poco a scrivere il resto della mia vita perchè è pesante solo ripensarci. Ma ora anche con i vostri consigli e leggendo ciò che già è stato detto spero di risollevarmi. Per ora vi saluto! ;)
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Naddolo il 30 Aprile 2011, 17:42:58
Citazione di: cancer73 il 30 Aprile 2011, 17:31:42
per il sesso dato che non mi masturbo ho sempre ricorso alle prostitute.
:O  questa è davvero bizzarra...e perchè mai non ti masturbi?
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: cancer73 il 30 Aprile 2011, 19:31:52
Citazione di: Nad il 30 Aprile 2011, 17:42:58
:O  questa è davvero bizzarra...e perchè mai non ti masturbi?

Penso sia dovuto ad una scarsa accettazione di me stesso, del mio corpo ecc. Inoltre non ne ho mai sentito la neccessità..suppongo sia un blocco interiore del mio io...una ferrea disciplina  che mi impedisce di farlo.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Saccottino il 02 Maggio 2011, 21:57:46
Citazione di: cancer73 il 30 Aprile 2011, 17:31:42
Suonavo la chitarra elettrica e stavo prendendo lezioni dal 2004 ma di recente mi sono un pò arreso..sono molto scarso ma mi piace.

Il mio consiglio è di non smettere. Chi suona non è mai solo, e finché non si devono fare dei concerti davanti a molta gente è inutile vivere la chitarra con ansia. Io suono da quattro anni; a un certo punto mi accorsi che non mi godevo più quello che suonavo e di conseguenza avevo perso il "feeling" con lo strumento, che è puntualmente ritornato quando ho ricominciato a dare la priorità alle sensazioni che mi dava la musica e alla  soddisfazione di ricreare le mie melodie preferite o di creare canzoni e assoli.
E inoltre suonare è segno di creatività e sensibilità, quindi può sempre essere utile in caso di rimorchio!

Citazione di: cancer73 il 30 Aprile 2011, 17:31:42
Se avete notato ho faticato non poco a scrivere il resto della mia vita perchè è pesante solo ripensarci. Ma ora anche con i vostri consigli e leggendo ciò che già è stato detto spero di risollevarmi. Per ora vi saluto! ;)

E' normale che sia difficile, IMO se si scava bene si riescono a risolvere molti problemi; non avere paura di guardare il passato e non incolparti di nulla!
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Maschio Alpha il 03 Maggio 2011, 12:15:58
Ciao cancer,
grazie per aver raccontato la tua storia, o almeno una parte.
Vorrei farti una domanda.
In tutto il tuo racconto mi sei sembrato una persona che vive ed ha vissuto molto nella sua solitudine.
Eppure nonostante ciò, in alcuni punti mi è sembrato che tu la contestassi, che volessi uscirne.
Ciò immagino significhi che non l'hai mai accettata, che non sei riuscito a capirla e quindi a goderne.
Hai mai pensato che i tuoi problemi con l'esterno in realtà siano solamente un riflesso di un problema più grande tra te e la tua serenità da solo ?
Molte persone non stanno bene con loro stesse ma la maggior parte aggira il problema contornandosi di gente, di gruppi, facendo parte di società, di partiti, qualunque cosa che li faccia sentire "parte di qualcosa".
Questo fa si che possano posticipare continuamente il confronto con la loro realtà.
La tua realtà invece è molto chiara, non l'hai mai celata, l'hai sempre affrontata ma direi più subita, almeno così mi è parso dalle tue parole.

Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: cancer73 il 05 Maggio 2011, 10:19:12
Citazione di: Maschio Alpha il 03 Maggio 2011, 12:15:58
Vorrei farti una domanda.
In tutto il tuo racconto mi sei sembrato una persona che vive ed ha vissuto molto nella sua solitudine.
Eppure nonostante ciò, in alcuni punti mi è sembrato che tu la contestassi, che volessi uscirne.
Ciò immagino significhi che non l'hai mai accettata, che non sei riuscito a capirla e quindi a goderne.
Hai mai pensato che i tuoi problemi con l'esterno in realtà siano solamente un riflesso di un problema più grande tra te e la tua serenità da solo ?
La tua realtà invece è molto chiara, non l'hai mai celata, l'hai sempre affrontata ma direi più subita, almeno così mi è parso dalle tue parole.
Ciao Maschio..e grazie per aver letto la mia storia personale. Per quanto attiene le tue domande provo a rispondere sperando di aver capito cosa tu volessi chiedermi.
Diciamo che non amo i contatti sociali..forse perchè dai confronti rimango sconfitto, forse perchè sono molto riservato o introverso..non saprei con esatezza.
Di recente non sento neanche il bisogno dell'affetto di una donna..per il semplice fatto che non riesco a trovarne una che mi piaccia ma anche perchè non mi reputo io un granchè sotto tutti i punti di vista.
Dove dici che non riesco a godere della mia solitudine un pò mi stupisci..ovvero si può stare bene da soli senza apparire sfigati e tristi? nel mio caso specifico è 37 anni che stò solo..pochi amici..niente ragazze intese come fidanzate o storielle (solo due senza pagare..tutto il resto a pagamento).
Crogiolarsi non serve lo so..ormai è dal 2002 che faccio terapia sia di ascolto sia farmacologica...forse devo partire dal fatto che il primo che si deve accettare sono io.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Maschio Alpha il 05 Maggio 2011, 14:04:21
Citazione di: cancer73 il 05 Maggio 2011, 10:19:12
si può stare bene da soli senza apparire sfigati e tristi?

Leggi bene ciò che hai scritto.
Quando sei solo, l'unica persona a cui puoi "apparire" qualcosa, sei tu.
Questo per me è il punto focale di ciò che non riesci a comprendere.
Tu puoi decidere di creare un immagine di te stupenda, allegra, spensierata, seduttiva e tante altre cose che vorresti essere.
Puoi decidere di creare un immagine di te stesso che sia appunto sfigata e triste, depressa, che subisce la vita.
Oppure, puoi fare una terza cosa.
Accettare semplicemente la realtà. Che non è quella che hai creato tu nella tua mente.
La realtà non è che sei bello o brutto, non sei giusto o sbagliato, non sei migliore o peggiore di chiunque altro.

Guardati attorno.
Ti accorgerai che ci sono persone che si trascinano come derelitti, orrendi, brutti, tristi, depressi, incapaci.
Alcuni di loro si affidano ad "esperti", leggono, si documentano, imparano a recitare una parte e magicamente a distanza di mesi o anni, scoprirai che ora sono belli, seduttivi, fieri di se, allegri, simpatici.

Pensi che esista una pozione o una qualche pratica magica che li abbia resi più belli ? più simpatici ? più allegri ?

Prima avevano una maschera, ora ne hanno un altra. Con entrambe si può convivere per il resto della propria vita.
Ora, forse sei qui perché la tua non ti piace più o forse non ti è mai piaciuta e speri che qualcuno possa insegnarti come costruirne una che preferisci, che ti permetta di ottenere ciò che vuoi.

Ti chiedo solo di porti una domanda e di rispondere a te stesso.

Che forma e colore dovrebbe avere la tua maschera per renderti felice ed appagato, ogni singolo istante della tua vita e per il resto dei tuoi giorni ?


In bocca al lupo.


Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: TermYnator il 05 Maggio 2011, 14:20:35
Citazione di: Maschio Alpha il 05 Maggio 2011, 14:04:21
Ti accorgerai che ci sono persone che si trascinano come derelitti, orrendi, brutti, tristi, depressi, incapaci.
Alcuni di loro si affidano ad "esperti", leggono, si documentano, imparano a recitare una parte e magicamente a distanza di mesi o anni, scoprirai che ora sono belli, seduttivi, fieri di se, allegri, simpatici.

Pensi che esista una pozione o una qualche pratica magica che li abbia resi più belli ? più simpatici ? più allegri ?

Prima avevano una maschera, ora ne hanno un altra. Con entrambe si può convivere per il resto della propria vita.
Come a dire che siamo nati per soffrire, e qualsiasi cosa si faccia si rimane nella cacca.

NO

Non è così. Se una persona è più bella, è più simpatica ed è più allegra, è perchè ha scoperto di piacersi.
Una persona che si piace, si relaziona con se stessa al di la della corazza esterna che tu chiami maschera.
Chi si piace, ha imparato a trarre giovamento dal se, indipendentemente dal feedback esterno, dl quale può fruire, pur non ritenendolo indispensabile.
Una persona siffatta, quindi una persona che sta bene anche da sola, perchè con se stessa riesce a dialogare ed a godere del mondo.

Chi invece si nasconde dietro ad una maschera, ha bisogno degli altri per star bene. Perchè l'unica gioia è il godere del feedback che fornisce la maschera. La freddezza ed il distacco (spesso definiti impenetrabilità) delle persone mascherate, deriva proprio da questo: chi si relaziona con una persona mascherata, si relaziona ad un algoritmo rigido, privo di vita e di creatività.

E comunque, pur ad un livello basso, ha cento volte più possibilità di scoprire il benessere una persona che si maschera, che una persona che nasconde la propria incapacità di ottenere un buon rapporto con se stesso dietro al disfattismo cosmico.Il disfattismo è la resa. E la resa è l'anticamera della vecchiaia.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Maschio Alpha il 05 Maggio 2011, 15:40:02
CitazioneCome a dire che siamo nati per soffrire

Certo, siamo nati per soffrire. Siamo nati per gioire. Siamo nati per tante altre cose.

Citazionequalsiasi cosa si faccia si rimane nella cacca.

Qualsiasi cosa tu "faccia" produrrà una serie di eventi legati tra loro che determineranno alcuni tuoi momenti di felicità e alcuni tuoi momenti di tristezza.
Ma questo ce l'hai già ora. Non credo tu sia sempre felice e non credo nemmeno tu sia sempre triste.

Citazioneuna persona che sta bene anche da sola, perchè con se stessa riesce a dialogare ed a godere del mondo.

Concordo. Non ne conosco molte che potrebbero appartenere a questa categoria. La maggior parte recita bene anche quest'ultima parte.

CitazioneE comunque, pur ad un livello basso, ha cento volte più possibilità di scoprire il benessere una persona che si maschera, che una persona che nasconde la propria incapacità di ottenere un buon rapporto con se stesso dietro al disfattismo cosmico.Il disfattismo è la resa. E la resa è l'anticamera della vecchiaia.

Concordo. Ed hai meno probabilità di essere divorato da un Leone sazio che da uno affamato.
Il punto è che nessuno ti costringe a dover scegliere in quale gabbia entrare.
Tu accomuni la parola resa da "Arrendersi", alla parola disfattismo, da "Disfatta".

Molti uomini sono persi per donne che non corrispondono lo stesso amore. Ciò non si può cambiare.
Così la soluzione rimane arrendersi. Non lottare. Accettare.
Qualsiasi cosa tu possa fare nella vita, non puoi fare altro che arrenderti ed accettare ogni evento che la vita ti propone, che sia gioioso o triste.
Puoi provare a lottare contro lutti, catastrofi, rovine, disastri. Il tuo risorgere può nascere solo dall'accettazione che non hai potere di cambiare gli eventi passati. Non hai potere di prevedere e proiettare eventi futuri. Puoi solo vivere il tuo presente. Ed il tuo presente a volte è gioioso ed a volte è triste.

Chiunque venda una verità diversa da questa, chiunque affermi di poter cambiare il passato o di mostrare il futuro, chiunque non affermi che esiste solo il presente... è semplicemente un pazzo.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: TermYnator il 05 Maggio 2011, 16:03:24
Citazione di: Maschio Alpha il 05 Maggio 2011, 15:40:02
Certo, siamo nati per soffrire. Siamo nati per gioire. Siamo nati per tante altre cose.
Quindi:

Step 1) Non scordarsi che non sei nato per soffrire, MA che sei nato per vivere.
Citazione
Qualsiasi cosa tu "faccia" produrrà una serie di eventi legati tra loro che determineranno alcuni tuoi momenti di felicità e alcuni tuoi momenti di tristezza.
Ma questo ce l'hai già ora. Non credo tu sia sempre felice e non credo nemmeno tu sia sempre triste.
Ma non stò sempre nella cacca, e la cacca non è la scontata conclusione di tutto. Semplicemente: può succedere.

Step 2) La vita va vissuta e gestita per non trovarsi nella cacca.
Citazione
Concordo. Non ne conosco molte che potrebbero appartenere a questa categoria. La maggior parte recita bene anche quest'ultima parte.
Se non stai bene da solo si vede ad un kilometro: non c'è recita che tenga.

Step 3) Imparare a non proiettare i propri insuccessi sugli altri, per eliminare i propri sensi di colpa.
Citazione
Concordo. Ed hai meno probabilità di essere divorato da un Leone sazio che da uno affamato.
Non colgo l'ironia di questa frase...
Citazione
Il punto è che nessuno ti costringe a dover scegliere in quale gabbia entrare.
Tu accomuni la parola resa da "Arrendersi", alla parola disfattismo, da "Disfatta".
Io accomuno la parola arrendersi a disfatta, quando vedo che pur essendoci spazi infiniti, una persona sceglie di chiudersi in gabbia. E dalla sua gabbia cerca di convincere gli altri che anche loro stanno in gabbia.

Step 4) Se stai bene in gabbia, sii felice delle tue scelte. Se non sei felice rompi la gabbia e rimettiti in gioco.
Citazione
Molti uomini sono persi per donne che non corrispondono lo stesso amore. Ciò non si può cambiare.
Così la soluzione rimane arrendersi. Non lottare. Accettare.
Qualsiasi cosa tu possa fare nella vita, non puoi fare altro che arrenderti ed accettare ogni evento che la vita ti propone, che sia gioioso o triste.
Se avessi accettato questo fatalismo condito da disfattismo cosmico, a quest'ora starei da almeno 30 anni sotto tre metri di terra con il cuore divorato da streptococchi.
CAZZATE.
Si accetta solo la morte: il resto, se non ti piace si combatte.

Step 5) Le palle non si comprano, ne si regalano: si ottengono reagendo alle frustrazioni.
Citazione
Puoi provare a lottare contro lutti, catastrofi, rovine, disastri. Il tuo risorgere può nascere solo dall'accettazione che non hai potere di cambiare gli eventi passati. Non hai potere di prevedere e proiettare eventi futuri. Puoi solo vivere il tuo presente. Ed il tuo presente a volte è gioioso ed a volte è triste.
CAZZATE.
Il passato genera l'esperienza e la possibilità di prevedere gli eventi per induzione o per confronto.
Il futuro lo gestisci in base all'esperienza del passato passando per il presente.
Se vivi passivamente il presente, èpuoi solo lamentarti del passato, e tremare pensando al futuro: sei in gabbia.
Ma ti ci sei messo da solo, pensando di poter slolo vivere il presente.

Step 6) Il presente è il basamento del futuro.
Citazione
Chiunque venda una verità diversa da questa, chiunque affermi di poter cambiare il passato o di mostrare il futuro, chiunque non affermi che esiste solo il presente... è semplicemente un pazzo.

Grazie del complimento Azn
Ma dove hai letto che qualcuno sostenga di poter cambiare il passato?
a parte l'aggiunta indebita, visto il tuo pensiero, ti consiglio un esperimento: Truccati, mettiti una minigonna ed i tacchi a spillo, poi vai al cesso della stazione e mettiti a pecora senza mutande con il culo che spunta da un cesso con la porta aperta.
Scommetti che tempo 3 minuti trovi qualcuno che ti fa una bella sorpresa?
Ma la bella sorpresa la costruisci mentre ti trucchi e ti accingi ad andare al cesso della stazione vestito da checca. Se te lo buttano selvaggiamente in quel posto nel momento in cui sarai in stazione, non potrai venirmi a dire che chi ti diceva "se fai così, finisce male" era un pazzo perchè pensava di prevedere il futuro.
Il pazzo sei stato tu: che hai ignorato la valenza del presente mentre scrivevi il futuro.
E quando ti ricorderai del dolore lancinante, pensa pure al fatto che se in quel momento tu avessi dato retta a chi ti diceva che sei matto, non avresti quel passato.
Il passato, come il futuro, sono quindi effetti del presente. Ma il presente lo fai tu, e tranne casi eccezionali di malattia o eventi imponderabili, non te lo impone nessuno.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Maschio Alpha il 05 Maggio 2011, 16:58:27
CitazioneStep 1) Non scordarsi che non sei nato per soffrire, MA che sei nato per vivere.

Questa frase ha un gran impatto visivo, purtroppo non significa molto.
Non sei nato per vivere. Sei nato, quindi vivi.
La vita si manifesta a prescindere dalle tue intenzioni ed in molte occasioni lo fa con una vibrazione che non puoi percepire se non desideri realmente percepirla.
La sofferenza è parte della vita. Come lo è la gioia. Se vivi, allora hai già accettato implicitamente entrambe e tutto ciò che c'è nella vita stessa.

CitazioneStep 2) La vita va vissuta e gestita per non trovarsi nella cacca.
Se sei vivo, la vita la stai vivendo. Puoi decidere di tuffarti nel fiume e nuotare, puoi decidere invece di rimanere seduto ed osservare. Il fiume scorre lo stesso. Ogni tentativo che farai per deviarne il corso naturale, lo renderà semplicemente artificioso. Prima o poi, nel tempo, ogni tuo espediente per deviarne il corso si frantumerà.

CitazioneNon colgo l'ironia di questa frase...
Perché non c'è ironia. La mia frase era legata alle altre due che hai quotato separatamente.
Il significato è che non è necessario scegliere quale sia la migliore tra due brutture quando hai la possibilità di una terza scelta che è bella.

CitazioneSe avessi accettato questo fatalismo condito da disfattismo cosmico, a quest'ora starei da almeno 30 anni sotto tre metri di terra con il cuore divorato da streptococchi.
CAZZATE.
Si accetta solo la morte: il resto, se non ti piace si combatte.

Da qualche parte ho letto che qualcuno ha fatto un post su Sun Tzu, purtroppo non ho ancora avuto occasione di leggerlo, però ho letto il libro.
Come sai era un maestro di guerra e battaglie. Eppure se leggi attentamente, le fasi della "non azione" sono quelle che portano ad una corretta riuscita dell'azione.
Arrendersi è accettare. Accettare è rimanere semplicemente fermi davanti a ciò che non si può cambiare.
Forse allora tu dovresti fare distinzione tra ciò che puoi cambiare e ciò che non puoi.
Nel farlo dovresti porre molta attenzione.
Ci sono persone che "combattono" persino contro la calvizie perché non accettano la natura della vita.
Puoi anche combattere contro un tuo handicap, puoi "combattere" usando la tecnologia e farti innestare due molle al posto delle gambe per battere il record del mondo nei 100m. Puoi farlo solo se ti arrendi alla realtà. Non hai più le tue gambe.
Ma questo che tu chiamo "combattere" può essere prima solo ed esclusivamente un accettazione, altrimenti diventerà un fallimento.

CitazioneStep 5) Le palle non si comprano, ne si regalano: si ottengono reagendo alle frustrazioni.

Certo. Questo è il motivo per cui i telegiornali sono stracolmi di notizie.
Molti, quasi tutti reagiscono alle frustrazioni.
Essere frustrati significa non accettare un evento o una condizione indesiderata che si sta verificando nel presente.
Quindi le persone ammazzano il vicino perché ha lo stereo troppo alto o perché per sbaglio gli ha graffiato la macchina, le persone rubano perché sono frustrate dalla loro condizione di povertà e dall'eccesso di ricchezza di altri, gli studenti, frustrati dagli esami usano droghe e pillole per tenersi su e riuscire a studiare, le casalinghe abusano di farmaci perché sono frustrate dal loro lavoro ingrato.
Chiunque può sentirsi frustrato. Ma per agire correttamente, prima, deve accettarla.

CitazioneIl passato genera l'esperienza e la possibilità di prevedere gli eventi per induzione o per confronto.
Il futuro lo gestisci in base all'esperienza del passato passando per il presente.
Se vivi passivamente il presente, èpuoi solo lamentarti del passato, e tremare pensando al futuro: sei in gabbia.

Step 6) Il presente è il basamento del futuro.

Certo. Se in passato sei stato morso da un cane, hai provato un esperienza, non toccherai più un cane. Non sarai più morso. Non toccherai più alcun cane, nemmeno quello che non ti avrebbe morso.
Applica questo alla vita ed in breve avrai sarai nella gabbia di cui parlavi prima.
Non mi stai dicendo nulla di nuovo. L'intero mondo vive nel passato. Le religioni vivono e si nutrono di passato. Tutto rimane saldamente in piedi. Il risultato lo puoi vedere con i tuoi occhi, non devo certo essere io a descrivertelo.

CitazioneMa ti ci sei messo da solo, pensando di poter slolo vivere il presente.

Questa l'ho quotata a parte perché mi ha affascinato molto.
Puoi vivere altro, oltre il presente ?

CitazioneMa dove hai letto che qualcuno sostenga di poter cambiare il passato?
E' tra le righe nelle parole di ogni persona che non accetta un avvenimento che è accaduto e che sta accadendo.
Non accettarlo significa volerlo combattere, quindi cambiare il passato.
Questa frase era legata al paragrafetto un po più in alto che distrattamente non hai citato.



Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Naddolo il 05 Maggio 2011, 17:10:41
bah, io so solo che tra accettazione intesa correttamente, e rassegnazione, il confine è molto labile

io distinguo tra accettazione di sè, e accettazione dei propri risultati; se i risultati che otteniamo non ci soddisfano, credo sia del tutto lecito il provare a modificarli; perchè mai dovrei accettare di prendere 20 ad un esame, quando c'è la possibilità di fare di meglio? mica il fato mi vincola a quel risultato, c'è la possibilità di fare di meglio; e se esiste questa possibilità, non vedo perchè non farlo

certo; poi ci sono cose che non si possono modificare; ci sono eventi che ci cascano addosso, e su quelli non si può far altro che accettarli, e guardare avanti

come diceva (forse) thomas more

"Signore, dammi la forza di cambiare le cose che si possono cambiare.
Dammi il coraggio di accettare le cose che non si possono cambiare.
Signore, dammi il buonsenso di distinguere le prime cose dalle seconde"


Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: TermYnator il 05 Maggio 2011, 17:25:43
Citazione di: Maschio Alpha il 05 Maggio 2011, 16:58:27
Questa frase ha un gran impatto visivo, purtroppo non significa molto.
Non sei nato per vivere. Sei nato, quindi vivi.
O no, significa moltissimo invece. Significa che esiste un rapporto causa effetto, e conseguentemente che ciò che avverrà avviene per cause che possono essere manipolate. Significa che chi si rassegna è morto.
Senza tante teorie new age, vivi come conseguenza dell'essere nato: quindi sei nato per vivere.
Il dire "sei nato quindi vivi" non significa nulla: sei libero di scegliere se vivere o meno.
E questa semplice constatazione, dimostra inequivocabilmente che tutto il resto del tuo post suona come una giustificazione al non fare.
Citazione
La vita si manifesta a prescindere dalle tue intenzioni ed in molte occasioni lo fa con una vibrazione che non puoi percepire se non desideri realmente percepirla.

Ora una domanda: come mai tu che fino a due settimane fa, negavi l'esistenza di verità certe ed assolute, ora propini queste massime pseudozenzere ineluttabili e catastrofiche?

Edit: Post autocensurato.
Titolo: Re: Storia lunga che si ripete
Inserito da: Maschio Alpha il 06 Maggio 2011, 09:37:23
Citazione di: TermYnator il 05 Maggio 2011, 17:25:43


Va bene.
Ed andava bene anche senza censura.


Citazione di: Nad il 05 Maggio 2011, 17:10:41
come diceva (forse) thomas more

"Signore, dammi la forza di cambiare le cose che si possono cambiare.
Dammi il coraggio di accettare le cose che non si possono cambiare.
Signore, dammi il buonsenso di distinguere le prime cose dalle seconde"


E' davvero un bel pensiero. Mi rendo conto che l'ultima richiesta sia probabilmente la più pretenziosa e difficile da soddisfare.
Penso ad esempio a tutte le persone insoddisfatte dal proprio lavoro, o magari dal proprio partner. Lo cambiano dato che possono combattere per cambiare le cose. Alla fine si accorgono che l'insoddisfazione nata da lavoro e partner permane con altro lavoro ed altro partner. E ricambiano... così in un ciclo infinito.
Io penso che il confine tra ciò che si può realmente cambiare e ciò che invece deve essere accettato è molto vasto e ben delineato. Solo ai nostri occhi appare sottile perché lo guardiamo da troppo lontano, troppo superficialmente. Così è facile confondersi. Inoltre viviamo in una società che promuove continui cambiamenti. Più cambiamenti ci sono e più le persone avranno bisogno di altro. E la società glielo fornisce a prezzo più o meno modico.
Quindi perché non comunicare il messaggio che "TUTTO può e deve cambiare se lo desideri" ?


Mi scuso con Cancer se sono uscito dal topic, spero in ogni caso che possa aver trovato qualcosa di utile a lui in tutte queste nostre parole.