Ritrovare la Bestia

Aperto da Acqua, 22 Maggio 2009, 19:58:06

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Sting

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#15
Citazione di: Kierkegaard il 25 Maggio 2009, 15:15:39
Come si chiama il programmino per la gestione del tempo?

EssentialPIM
;)

Non e' tanto per la gestione del tempo, quanto per spronarmi a fare le cose, visto che ho la stessa tendenza di Acqua.
Le cose quotidiane da fare sono nella mia testa, ma siccome sono uno molto curioso, ogni cosa che mi capita durante la giornata attira la mia attenzione, distogliendomi dai piccoli impegni quotidiani.
Se invece ho sotto gli occhi una lista scritta (magari colorata) di cose da fare, le faccio tutte, perche' sono mosso dalla voglia di spuntarle tutte :D
In questo modo, facendo le cose, sottraggo almeno il 50% del mio tempo alle pippe mentali  :lol:

Acqua questo gia' lo sta facendo, se ho capito bene
Pero' non e' sufficiente a impedirgli di pensare troppo.
Secondo me e' perche' non concepisce il fatto che una cosa possa essere bella semplicemente ammirandola.
Forse vederla e godersela non lo ritiene sufficiente, cosi' cerca sempre di analizzare, di scomporre in unita' singole.
Quasi come a voler pensare che solo smontando e disassemblando l'oggetto possa vederne la sua vera bellezza
In realta' smontandolo vede solo un mucchio di pezzi singoli, che fanno perdere l'essenza dell'oggetto e quindi il suo valore.

A volte 1+1 , non fa 2 , ma fa 3  ;)
Acquone, dimmi se sbaglio :)

Penso che la gestione del tempo invece sia questione di mentalita', che possa essere allenata negli anni.
Ultima modifica: 25 Maggio 2009, 15:39:06 di Sting

Sting

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Citazione di: Kierkegaard il 25 Maggio 2009, 15:26:03
Grazie Sting!  :)

Prego.

Se per caso decidi di usarlo, fammi sapere come ti trovi.
Se ne trovi uno migliore, fammi sapere ! :)

Acqua

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#17
Citazione di: Sting il 25 Maggio 2009, 15:24:28
Acquone, dimmi se sbaglio :)
E' la cosa più interessante, utile e pulita che hai scritto da quando ci conosciamo (senza offesa per gli scritti precedenti ;)).  :up:
Questo soprattutto:
Citazione di: Sting il 25 Maggio 2009, 13:15:55
Ho raggiunto tutti gli obbiettivi MATERIALI che mi ero posto da adolescente, ma a 30 anni suonati, non mi ero mai sentito il collega brillante, ne' quello pieno di soldi, ne' il migliore amico, ne' quello che fa battute spiritose, ne' l'uomo pieno di donne che non deve chiedere mai.
Perche' puntualmente vedevo sempre qualcuno meglio di me in qualsiasi campo
E dentro di me non ero sereno al 100%.
Insomma un circolo infinito dal quale sentivo che non ne sarei mai uscito.
Non mi sentivo ne' carne ne' pesce.

C'era una cosa che non avevo mai fatto : mettermi in gioco.
Chi ero veramente ?
Mi sono accorto di essere ricaduto nello stesso buco nero di pochi mesi fa. Per gli stessi, identici dubbi di IDENTITA'.

Grazie bello
---> :*

Acqua
Ultima modifica: 25 Maggio 2009, 18:08:29 di Acqua
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Citazione di: Acqua il 22 Maggio 2009, 19:58:06
Mi si potrebbe dire che non è che penso "troppo", ma penso "male". In realtà è la natura stessa del pensiero che porta a dei vicoli ciechi, che allontana sempre di più dalla natura umana più profonda e naturale.
Già solo avendo compreso quello sei a metà dell'opera :up:
(e te lo dice un segaiolo mentale.. >:D)

Il pensiero analitico, evolutivamente, starebbe lì soltanto per risolvere problemi pratici (la famosa sega mentale: ci proiettiamo il film in testa a ripetizione, effettuiamo delle simulazioni di realtà dentro il capoccione allo scopo di trovare delle soluzioni).

Il problema è che questi i pensieri sembrano riprodursi sessualmente.. e riepirci la testa come conigli! Da qui la situazione che hai descritto tu..

Detto questo, come risolvere.. la meditazione è sicuramente un ottimo strumento. Ma anche il solo fatto di accorgersi "dall'esterno" che ci stiamo facendo seghe mentali a vuoto (cioè non stiamo risolvendo un problema - ossia quasi sempre) fa accadere un fenomeno simpatico: stai "osservando" la sega mentale.. noi NON SIAMO più, così, il flusso di pensieri (che è di fatto solo un fenomeno automatico, una risposta automatica ad uno stato di tensione emotiva - esserne consapevoli è utilissimo), lo stiamo guardando dall'esterno. A questo punto, la sega mentale, colta in flagranza, si ritira immancabilmente con la coda tra le gambe (e così il carico emotivo "allegato" alla sega mentale - es. ripenso a quanto spaccherei volentieri la carrozzeria con il bullock a quel cornuto con cui mi sono battibeccato al semaforo).

(quello che ti ho appena scritto se ci pensi è una sega mentale sopraffina.. il pensiero che ammette da solo la propria inutilità!)

Detto questo, comunque, una soluzione definitiva non c'è.. quanto postato sopra (l'accorgersi in tempo reale dell'automaticità del pensiero facendolo sparire) funziona eccome, ma bisogna stare "sempre all'erta". Serve un vero impegno: come al solito nessuno ti regala nulla. Il buddismo zen originale parlava, 2500 anni fa, esattamente di questo (consiglio a tutti "come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita").. nulla di nuovo sotto il sole insomma!!

Poi se il buon TermY ha qualche altra soluzione a riguardo, sono le benvenute ;)

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#19
Citazione di: Acqua il 23 Maggio 2009, 01:28:25
Mi ritrovo ad avere invidia proprio di quegli "stupidi" uomini d'azione. Non perchè voglio diventare totalmente stupido, ma perchè voglio esplorare una natura diversa dalla mia.

e' questo il motivo per cui ricorrono spesso nei tuoi post frasi come "frequentare la feccia"?


CitazioneAmmetto che il tuo post lo trovo un pochino cattivo, perchè il messaggio di fondo è: "sei un fallito", con motivazione "non raggiungi i tuoi scopi"/"giochi in modo statistico" e soluzione "gioca a modo mio". Non credo di meritarmelo.

piu' che cattiva, la risposta di TermY mi e' parsa un po' autoreferenziale
edit: ho visto che c'era stato un equivoco e si e' corretto.


CitazioneEsigenza, esigenza di essere spensierato. Periodi in cui avevi bisogno di lasciarti andare.

Tutta la mia seconda vita e' stata una risposta a questa esigenza, intendo la vita dagli ultimi tempi dell'universita' in poi:
durante gli studi maturai quella profonda crisi di rigetto/ridiscussione della razionalita' e riscoperta dei sentimenti, solo che non potevo permettermi di dare pieno sfogo a quelle esigenze (ne' sapevo come fare), altrimenti non mi sarei mai laureato.
La reazione piena e' stata successiva, con l'approdo allo studio della seduzione, dopo l'ennesima delusione sentimentale che mi ha totalmente distrutto.
Questa e' stata la risposta a quell'esigenza.
Ultima modifica: 26 Maggio 2009, 14:50:08 di -eFFe-
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Acqua

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@Effe: L'aver finito gli studi universitari ha influito parecchio sul tuo relax in generale? Oppure lo stress da studio si è trasformato in stress da lavoro?

Citazione di: Nova99 il 26 Maggio 2009, 12:24:40
(quello che ti ho appena scritto se ci pensi è una sega mentale sopraffina.. il pensiero che ammette da solo la propria inutilità!)
Una finezza...  8)

Citazione
Detto questo, comunque, una soluzione definitiva non c'è.. quanto postato sopra (l'accorgersi in tempo reale dell'automaticità del pensiero facendolo sparire) funziona eccome, ma bisogna stare "sempre all'erta". Serve un vero impegno: come al solito nessuno ti regala nulla. Il buddismo zen originale parlava, 2500 anni fa, esattamente di questo (consiglio a tutti "come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita").. nulla di nuovo sotto il sole insomma!!
Grazie per l'intervento, per il chiarimento e per il consiglio di lettura.
:-* :-* :-*

Acqua
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Citazione di: Acqua il 26 Maggio 2009, 15:56:47
@Effe: L'aver finito gli studi universitari ha influito parecchio sul tuo relax in generale? Oppure lo stress da studio si è trasformato in stress da lavoro?

la laurea e' stata la fine di un inferno: salvo rari episodi, sul lavoro non ho praticamente stress (nel senso che quando vado a casa sono sereno e faccio la mia vita).
Quando studiavo ero sempre stressato e ansioso, salvo quella settimana di pausa dopo aver dato un esame e prima di preparare quello successivo.
Davvero non c'e' paragone tra studio e lavoro, infatti sono uno dei pochi che non rimpiange "gli anni d'oro" dell'universita' (io li paragonerei ad un'altra sostanza... non metallica ma "organica" :D )
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Citazione di: -eFFe- il 26 Maggio 2009, 17:48:54
la laurea e' stata la fine di un inferno: salvo rari episodi, sul lavoro non ho praticamente stress (nel senso che quando vado a casa sono sereno e faccio la mia vita).
Quando studiavo ero sempre stressato e ansioso, salvo quella settimana di pausa dopo aver dato un esame e prima di preparare quello successivo.
Davvero non c'e' paragone tra studio e lavoro, infatti sono uno dei pochi che non rimpiange "gli anni d'oro" dell'universita' (io li paragonerei ad un'altra sostanza... non metallica ma "organica" :D )
Stessa storia per me, sarà che mi sono scelto la peggio facoltà, ma quando lavoro sto "a picchio dritto", felice creativo e spensierato, quando studio mi prende lo sconforto, perchè so che questi anni di università non sono dovuti a una reale necessità ma sono un requisito creato dalla società.
Praticamente è un purgatorio.

Come dice Caparezza: "Tuo padre brama un figlio dottore, e passi gli anni al campus come un detenuto a san vittore"

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Metto anche la mia piccola esperienza personale. Anch'io ho passato un periodo del genere, avviluppato in me stesso e come "anestetizzato" da una coltre di pensieri in loop.

Ne sono uscito focalizzandomi sul mio respiro. Magari è un consiglio stupido, ma quando mi capitava di pensare troppo e di non vederne l'uscita mi sedevo mi fermavo e iniziavo a respirare in maniera consapevole.

Sentivo il giro che faceva l'aria, mi concentravo sulle narici per percepirne il passaggio, l'odore..

A forza di far così ho praticamente smesso di pensare  :D

Tranne quando devo aprire qualche gnocca, li il subconscio passa in automatico alla sega mentale, solo che adesso non sento più che dice!  ;D

Zheeno

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Caro acqua .....anche io per mia sfortuna sono uno che iper analizza!!!!
e in effetti quando mi accorgo che il mio pensare non è finalizzato o comunque seguito dall azione mi sento davvero frustrato!!!ho provato anche io a frequentare un po i bassi fondi,ma anche perche avevo bisogno di frequentare un ambiente che fosse diverso da quello medio borghese che ero abituato a frequentare!!!
la cosa peggiore che mi capita è di pensare a come raggiungere uno scopo e poi rendermi conto
che non sto neanche cercando di impegnarmi per raggiungerlo!!!!
Devo dire che nel mio caso l analisi di Termynator ci prende molto(ma bisogna considerare il fatto che in questo momento il sarge è l aspetto a cui mi dedico di piu,perche è quello in cui sento di avere piu lacune...nelle relazioni in generale direi)
oltretutto non so se ti capita la stessa cosa,ma il pensare mi sfinisce fisicamente!!!!
sono uno che somatizza molto,e l iperanalisi mi rende a pezzi...e brucio gran parte di quelle energie che mi servirebbero nell azione!!!!!!!
Io soluzioni non ne ho,anzi mi unisco alla tua richiesta!!!!!
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M.O.P

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Citazione di: Acqua il 23 Maggio 2009, 01:28:25
Quello che mi rende pensieroso è il rincorrersi di cause ed effetti, di sistemi e processi, di combinazioni e variabili riguardo a qualsiasi cosa sia analizzabile. Chiunque è andato abbastanza a fondo in una qualsiasi materia di studio sa benissimo che prima o poi si sbatte la testa contro un durissimo paradosso. Il mio attuale limite è l'eccessiva analisi, a discapito della visione di insieme.

sinceramente, non ti capisco...
sai già che il tuo problema è il continuo rincorrersi di cause ed effetti, di sistemi e processi, ecc... (tutta la roba che hai scritto sopra). se proprio lo vedi come problema, smetti di fare ciò che stai facendo. vorresti smettere di pensare troppo, non puoi. il nostro cervello, come ben sai, lavora in continuazione (qualche volta è una grande seccatura) producendo sempre dei pensieri. siamo noi che diamo un alta priorità a certi pensieri ed una bassa a certi altri pensieri. citando un'espressione di un noto artista marziale (non si vede che mi piaciono le arti marziali suppongo) che era anche, a mio parere, un genio, Bruce Lee:
"Nel momento in cui il pensiero viene catturato dalla coscienza smette di essere tale."
a quanto mi pare di aver capito, sovvranalizi troppo. smettila. lascia che la tua mente faccia il proprio lavoro. evita il porti problemi che in realtà non esistono. tutti pensiamo troppo. ci sono solo due cose che puoi fare: accettarlo e non. sta a te deciderlo.

M.O.P

p.s: non sapevo di essere cosi filosofico.  :D
Losers make xcuses, Winners make it happen. (Bubba Sparxx)
Chi confessa la propria ignoranza la mostra una volta, chi non la confessa, infinite. (Proverbio cinese)
Meglio tacere e sembrare stupidi che parlare e togliere ogni dubbio. (Non so chi lo ha scritto)
Quando ho pensato di creare il Jeet Kune Do, pensavo che un pugno fosse solo un pugno e un calcio un calcio. Quando ho creato il Jeet Kune Do non ero sicuro se un pugno fosse un pugno e un calcio fosse un calcio. Quando ho perfezionato il Jeet Kune Do SAPEVO che un pugno era solo un pugno e un calcio era solo un calcio. (Bruce Lee, remix by M.O.P :))
Ministry Of Pleasure is coming soon. Wanna have a piece? (M.O.P)

Acqua

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Citazione di: Zheeno il 19 Luglio 2009, 23:26:08
oltretutto non so se ti capita la stessa cosa,ma il pensare mi sfinisce fisicamente!!!!
sono uno che somatizza molto,e l iperanalisi mi rende a pezzi...e brucio gran parte di quelle energie che mi servirebbero nell azione!!!!!!!
Io soluzioni non ne ho,anzi mi unisco alla tua richiesta!!!!
Mi capita eccome, ma ultimamente ho trovato delle soluzioni. Credo che a dognuno spetti trovare la sua strada e le attività adeguate a sè, perchè certe scelte sono condizionati dai valori di vita e dall'ambiente in cui si nasce e cresce.

Io ho preso due strade parallele:

- MEDITAZIONE: lo yoga ti insegna a tenere la mente concentrata senza pensare a vuoto; nei mesi il corpo comincia a rilassarsi, tutto diventa più limpido e sereno, cominci a capire quando è necessario scervellarsi e quando no.

- COMBATTIMENTO: con la nobile arte ho imparato che cosa vuol dire avere un corpo ed usarlo, a gestire il respiro,i tempi e gli equilibri. Lo scontro fisico mi ricorda da dove provengo, mi permette di sfiorare sensazioni arcaiche e potenti. Tutto questo annulla le pippe mentali, in favore di una integrità psico-fisica che prima me la sognavo.

Per riassumere, trova dei modi per a) rilassarti del tutto e  a comando e b) affrontare situazioni che ti fanno strippare.
In questo modo acquisisci CORAGGIO e CALMA.
Procedi per gradi ma costantemente e niente ti fermerà. :)

Acqua
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The Legend

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Anche io sono fautore della teoria per cui uno ha un eccesso di pensiero o per non agire o perchè per agire ha "paura" delle conseguenze:
quindi o si agisce e via (molto utile in molti casi) o si continua a pensare, continuando a sbattere la testa sul problema.
ora la cosa è problematica quando è un'abitudine, un "deficit" nell'automatico processo di decisione, azione, una bilancia che risulta TROPPO sbilanciata verso il pensiero.
Il pensiero deve produrre azione, altrimenti è sega mentale.

Sono d'accordo con lo splendido post di TermY, nel quale si evince come uno non agisce=non è stimolato a sufficienza o semplicemente lo evita.
Ognuno fa sempre una ponderazione di quello che fa, il pensiero ne è la chiave: ogni volta che si sceglie, lo si fa perchè si è convinti che è la soluzione migliore.

ti consiglio anche io un libro, se non lo hai letto:
wayne w. dyer, le vostre zone erronee
http://www.ibs.it/code/9788817864848/dyer-wayne-w/vostre-zone-erronee

PS: personalmente ho trovato poco utile "come smettere di farsi le seghe..." per il "sottomessaggio" depotenziante: per spiegarti meglio è come uno che non ha problemi ti dicesse risolvili, senza spiegarti come e motivarti. inoltre l'autore mi sembra anche un pò frustrato di suo...
L'attrazione non è una scelta.

Il gioco non è uno schema ma nasce e si evolve.

sofficemaremoto

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#28
@Acqua:

Diro' la mia.
I modi e l'analisi di Terminator sono giusti, ma decontestualizzati dalla persona.
Da quello che intuisco sei una persona abbastanza introspettiva agitata inconsciamente perennemente afflitto da ingiustizia di vita esistenziale. Tutto cio' molto sommariamente,visto che non è mia intenzione ridurre un animo ad una espressione.
Ma per sottolineare che placati nell'animo, saggi nell'animo, non ci si diventa se non lo si è.
Ci sto provando da 8 anni,in tutti i modi, e non ancora ci riesco, ma sono migliorato in molti aspetti, tramite l'esperienza. I pareri altrui ti danno una mano solo quando sei in grado di sintetizzarli in base a prove empiriche gia' esperite. In caso contrario sono fumo. Ecco perche' chi ti parla implicitamente di calma, superamento rilassato e "saggio" degli ostacoli, non puo' esserti d'aiuto. Proprio perche' sono cose che immagini, ma non conosci per tua diretta esperienza. Non sei in grado di sintetizzarli e renderli a te strumentali.
Credo che bisogna trovare la soluzione sul proprio terreno, non spostandosi su terreni di altri che non ci appartengono.
Ci sono periodi che in casa non parlo, facendo ingiustizia ai miei genitori.
Fuori si, ma perche' sono abituato alla recita, che ormai mi è naturale.
Consigli purtroppo non li ho.
Pero' ultimamente ho visto un film dove un personaggio recitava questa frase, dopo una morte di una ragazza, frase rivolta ad un tizio in procinto di disperazione introspettiva.

Tizio, con fare molto calmo, ma deciso- "Io conosco bene la morte.  Ci sono due modi per affrontarla, uno è autocommiserarsi, l'altro è scartare l'autocommiserazione."
e l'altro "Mai vai a fare in culo"
Tizio, con fare molto calmo, ma deciso- "Vedo che hai scelto, buona fortuna"

Credo che la frase, (decontestalizzata dal film),regga comunque, racchiudendo concetti quali forza e maturita', che devono essere sintetizzati per arrivare a quello di Personalita'. Che spesso erroneamente viene scambiato per carisma, concetto di per se' piu' flebile, seppure importantissimo.

Magari un giorno verro' a qualche raduno e ci conosceremo.
;)
Ultima modifica: 02 Agosto 2009, 20:55:35 di sofficemaremoto
La poesia prudente
e gli uomini
prudenti
durano
solo lo stretto
necessario
per morire
tranquilli


Charles Bukowski

Acqua

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Citazione di: sofficemaremoto il 02 Agosto 2009, 20:45:39
Credo che bisogna trovare la soluzione sul proprio terreno, non spostandosi su terreni di altri che non ci appartengono.
Sono del tutto d'accordo, questo è uno dei principi del miglioramento.
Vorrei spiegati cosa mi induce comunque a dare direttive di quel tipo, anche se sembrano improprie.
Ormai è più di un anno che bazzico questo forum, e c'è una tendenza che noto sempre di più: il tipico niubbo fa domande del tipo "come faccio a migliorare", di solito senza riferire la sua situazione attuale. Qualcuno interviene e gli dice magari "migliora il BL", "fai qualche apertura" o "studiati questo metodo". A questo punto il niubbo, che in realtà tutto ha voglia di fare tranne che di rimorchiare, comincia a tirare in ballo questioni del tutto superficiali, scartando sistematicamente ogni tipo di consiglio. E' sul forum perchè vuole migliorare la propria vita, ma vuole tenere il culo sulla poltrona e fare tutto dalla tastiera. Per questo si finisce per dire "calmati e agisci". Sono le parole più semplici e meno contestabili che si possono dire; per non seguirle il niubbo dovrebbe ammettere di essere un pigro perdente
... quindi o si da da fare o si toglie dai coglioni.

La differenza tra me e molti altri è in effetti quel "masochismo esistenzialista" che non ti è sfuggito; in compenso però, mi do molto da fare in prima persona sia (ovviamente) per i miei interessi, sia spesso e volentieri per gli interessi altrui. Continuo a lamentarmi perchè nonostante i miglioramenti vedo sempre lo stesso grigio di fondo, come se la nausea facesse parte del mio modo di vivere a prescindere da quanto trombo e  mi diverto.
La tua è una critica molto costruttiva, ne farò tesoro... :)

Acqua.
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