Istinto & Controllo

Aperto da Sting, 28 Gennaio 2009, 12:52:42

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Sting

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I recenti post di Acqua e TermY, mi hanno fatto porre alcune domande.
E' meglio cercare il CONTROLLO o lasciarsi ABBANDONARE ?

Fino a un paio di anni fa, facevo le cose un po' a caso, pur avendo degli obbiettivi nella vita.
Pur sapendo quello che volevo dalla vita, non riuscivo ad averlo quando e come volevo
Quando riuscivo ad averlo non capivo come avevo fatto.
Mi mancava la consapevolezza e il controllo di me stesso e dei miei mezzi.

Risultato : mi sentivo sempre inferiore agli altri, sempre insoddisfatto e questo si rifletteva nelle relazioni sociali e -peggio ancora- nelle relazioni con le donne.
Riuscivo a rovinare sempre tutto, anche con chi vedeva in me un'ottimo amico, fidanzato,ecc
Ammiravo i miei nemici e disprezzavo gli amici.

Poi ho conosciuto il mondo della seduzione e ho imparato ad avere il controllo di me stesso e dei miei mezzi, sviluppando al massimo questa capacita' e facendola lavorare per il mio benessere.
Risultato ?
Sono arrivato ad ottenere cio' che volevo, ho acquistato quella sicurezza che mi era sempre mancata.
Ho realizzato i miei desideri, e mi riferisco a tutte quelle cose che mi fanno stare davvero bene, al punto che ho raggiunto un equilibrio psico-fisico spaventoso e le persone intorno a me mi venivano a chiedere un sacco di consigli come se fossi l'oracolo.
Avevo eliminato tutti i miei piccoli problemi.
Ero davvero FELICE e in pace con il mondo.

Mi piaceva troppo la situazione che avevo creato e illudendomi di aver trovato la combinazione, la ricetta magica, la utilizzavo in qualsiasi ambito della mia vita, a macchinetta.
Cosi' facendo mi sono spinto oltre, a un punto da non riuscire piu' ad essere spontaneo e non riuscire piu' a godermi quanto di bello mi stava offrendo la vita
Ero come incanalato su dei binari e non volevo uscire fuori da questi binari , neanche sporadicamente.
Il mio istinto, soffocato da tutto questo eccesso di razionalita' , si e' "ribellato" , facendomi fare tutto quello a cui avevo rinunciato in negli ultimi mesi.
L'impegno e la razionalita' hanno ceduto il passo al disimpegno e all'istinto.
In pratica sono passato da un eccesso all'altro.

Risultato ?
Sono ricomparse nella mia vita tutte quelle situazioni che tanto ho odiato nel mio passato, sono ricaduto nell'abitudine, ho rasentato la noia, sono tornati i problemi, ho perso alcune amicizie che avevo conquistato, non riuscivo piu' a gestire le situazioni e le discussioni come volevo.
Non avevo tempo per me stesso perche' correvo dietro agli eventi.
Disattenzione.
Caos.

Diciamo che tra ragionare sulle cose e seguire l'istinto, preferisco il ragionamento e la razionalita', per un semplice motivo : nel periodo in cui usavo molto la razionalita' e la logica, ho realizzato in poco tempo i miei desideri e ho gettato le basi per migliorare la mia vita, insomma ero totalmente felice.

Poi ho esagerato con la razionalita', lo ammetto, ma diciamo che agire solo d'istinto riporterebbe la mia vita nel caos.

L'ideale sarebbe far lavorare razionalita' + emozioni in sinergia...uhm...intelligenza emozionale ?
Cosa ne pensate ?

TermYnator

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Citazione di: Sting il 28 Gennaio 2009, 12:52:42
I recenti post di Acqua e TermY, mi hanno fatto porre alcune domande.
E' meglio cercare il CONTROLLO o lasciarsi ABBANDONARE ?

Bel post + :up:

Ti pongo un punto di vista diverso di quello che hai scritto.
Se hai letto il TM, nei primi capitoli scrissi che la vita di un seduttore
è fatta di scalini: tu vivi delle situazioni con il mondo esterno che ti portano
a ragionare, a risolvere le mancanze di capacità che ti portano ad avere un problema,
ed alla fine a risolverlo.
Una volta risolto hai una fase di relativa gioia, perchè riesci a possedere l'ambiente.
Ma i tuoi desideri, ora appagati, saranno sostituiti da nuovi desideri, che genereranno
una nuova spinta a migliorarti.
Ma cosa succede nella fase intermedia, ovvero tra la fase di appagamento e la nuova
fase di ricerca?
Quello che Alberoni definisce dipinge come noia esistenziale prima della rivoluzione.
E' come prima di innamorarti: ti viene a noia tutto, non sei più attratto da quello che hai,
perchè non ti stimola più a cercare NUOVE PARTI DI TE STESSO.
Ma quando troverai un catalizzatore che ti farà intravedere che esiste qualcosa di te che
ancora non conosci, ripartirai in quarta e ti "innamorerai".
La donna sarà lo specchio della tua anima, come la difficoltà lo specchio di te stesso di fronte
alle tue capacità.
Ma la direzione, come ho scritto nel TermYdelirio, è sempre la stessa: essere appagati da se stessi,
fino al raggiungere la pace dei sensi.
Che altro non è che il godere di essere se stessi, senza più bisogno di averne conferma.

TermYnator
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Sting

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Acqua

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#3
Citazione di: Sting il 28 Gennaio 2009, 12:52:42
E' meglio cercare il CONTROLLO o lasciarsi ABBANDONARE ?

Bel post, +1 :D
Proponi un argomento fondamentale (di cui si parla poco), a cui vorrei aggiungere un ulteriore aspetto rispetto a quelli toccati da te e il TermY.

La parte del nostro cervello destinata al "controllo" è la corteccia cerebrale, soprattutto il lobo frontale. Quest'ultimo esercita il controllo sul comportamento tramite INIBIZIONE. Che vuol dire? Che il tronco dell'encefalo e il giro del cingolo (in sostanza quello che c'è sotto la corteccia) propongono dei comportamenti (istintivi) che poi vengono filtrati dalla corteccia frontale, dopodichè effettuati tramite il movimento.

A conferma di questo, ricordo che nella corteccia frontale si trova anche l'area motoria primaria, che è la zona di corteccia da dove partono gli impulsi nervosi per il movimento muscolare. Ricapitolando: la parte più antica e "rozza" del cervello, che abbiamo in comune con le bestie più immonde, elabora i dati sensoriali per prima. Questi dati vengono fatti passare attraverso la corteccia (parte del cervello evolutivamente recente), e vengono SELEZIONATI per INIBIZIONE. Il comportamento altro non è se non la risultante di un pandemonio di possibili reazioni, filtrate per far sì che non ce la rischiamo troppo.

Questo vuol dire che se vedete una bella figa per strada, ad evitare che vi cacciate il pisello e cominciate ad inseguirla è la corteccia frontale; quest'ultima blocca tutto quello che sarebbe deleterio per l'attuazione di un comportamento adattivo. Ovviamente non è tutto così roseo.
Molti comportamenti che sarebbero adattivi, vengono bloccati per via di un'esame della realtà sbagliato (dicesi convinzioni limitanti o altrimenti pippe mentali).
Altri comportamenti che sono deleteri vengono fatti passare per sbaglio (comportamenti socialmente inadeguati).

Ciliegina sulla torta, provate a rileggere mettendo al posto della corteccia frontale: "SUPER-IO" e al posto del tronco dell'encefalo "ES" ed avrete capito, in linea di massima, come Freud aveva anticipato un secolo di neuroscienze.
Capirete inoltre che la MENTE è di fatto un'entità atta ad elaborare compromessi tra i desideri dell'organismo (principio di piacere) e i vincoli dell'ambiente (principio di realtà).

In conclusione, chiedendoci se è meglio controllarsi o lasciarsi andare, ci stiamo ponendo un quesito sui più intimi processi psichici. E come tutte le domande sui processi psichici intimi, la risposta dipende più che altro dall'umore di chi vuole darla.

Il meglio sarebbe mettere la ragione al servizio dell'istinto. Come?

Sono disponibile per eventuali chiarimenti.
Statemi bene :)

Il preparatissimo,
Acqua

P.S.:
Spero di non essere stato noioso... tra una st*onzata e l'altra, in questo post vi ho collegato le neuroscienze con la psicoanalisi ;)
Ultima modifica: 30 Gennaio 2009, 00:20:59 di Acqua
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Sting

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Quante belle informazioni che ci hai dato !  :D

Citazione di: Acqua il 30 Gennaio 2009, 00:18:45
Il meglio sarebbe mettere la ragione al servizio dell'istinto. Come?

Sono disponibile per eventuali chiarimenti.
Statemi bene :)

Ma nooooo...Acquone dove stai andando ? Torna subito indietro !
Spiegaci come mettere la ragione al servizio dell'istinto.
(mo' sono curioso...mannaggia a 'sti open loop ... eheheh)
:)

Acqua

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Citazione di: Sting il 30 Gennaio 2009, 08:42:02
Spiegaci come mettere la ragione al servizio dell'istinto.
(mo' sono curioso...mannaggia a 'sti open loop ... eheheh)
:)

La risposta non ce l'ho!  :buck:
O perlomeno, ho bisogno di tempo per raccogliere dei principi.
Uno di cui sono sicuro, è che spendendo tempo nella individuazione degli obiettivi e nella pianificazione del loro raggiungimento si risparmia tempo e risorse, oltre ad essere più "sciolti" nell'attuazione dei piani. E' stato anche dimostrato sperimentalmente, ma questo già lo sai...
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