differenze caratteriali fra maschi

Aperto da JeanCloud 2.0, 18 Agosto 2017, 18:58:47

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JeanCloud 2.0

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sono appena tornato da un mese di vacanze, fra cui 1 settimana a gallipoli con il gruppo CSI di seduzione e 3 di pellegrinaggio in spagna con un mio amico. Vorrei scrivere a riguardo di quest'ultimo viaggio un topic approfondito sulle mie riflessioni riguardo a questo mio amico.
Spero che questo topic sollevi una riflessione approfondita e non una chiusura del discorso tipo "ma tu sii te stesso e fregatene".

Allora, intanto devo presentare grandi linee il mio amico. Lo chiamerò F per abbreviare. F è un ragazzo di 37 anni, appassionatissimo di sport, muscoloso, un bel ragazzo, con una forte personalità e un carattere non carismatico ma sicuramente che lascia il segno e che lo distingue dagli altri. Crede molto in sé stesso, è professionalmente realizzato, ha comprato da poco una casa in contanti faticati negli ultimi anni di duro lavoro, ha una ragazza ma ha spesso avventure con altre ragazze che incontra in ambienti di palestra (più o meno 1-2 al mese), ci sa fare con ragazzi e ragazze, ha le sue idee (potrei riassumere grosso modo dicendo che è leghista, ma non voglio farne una discussione politica... è per identificare l'orientamento). Vive bene da solo ma ha bisogno di compagnia, di ragazze o amici. Non vuole una famiglia al momento e non ama particolarmente gli animali.
Durante la nostra vacanza ho avuto modo di frequentarlo come non capitava da un po, e sono emersi molti altarini. Sono anche scoppati dei litigi ma quel che mi interessa è approfondire i vari aspetti del suo comportamento che differiscono dal mio, in modo da capire se alcuni di questi sono, marpionicamente ma anche socialmente  e professionalmente, utili o un abbaglio, ben sapendo che nella vita non ci sono qualità più importanti di altre ma più che altro sfumature di esse e modi di usarle.

Per ogni elemento che porrò la domanda è: sono comportamenti che sottendono un comportamento positivo e utile, socialmente e marpionicamente parlando?
Cominciamo con la lista.

PRAGMATISMO: lui rispetto a me è più pragmatico, guarda ai risultati, è stacanovista, lavora di continuo. Ogni giorno fa molte cose, una dietro l'altra, che gli permette di evolvere progressivamente in vari campi e mantenere tutte le cose in ordine. Io tendo più rispetto a lui ad avere periodi in cui lavoro più e altri in cui lavoro meno, e in genere mi rilasso più di lui e a volte questo comporta che le cose da fare si accumulino tanto che arrivati a un punto di urgenza metto in ordine tutto insieme. Ovvio che non siamo tutti uguali e ognuno ha la sua organizzazione, ma vorrei comunque rifletterci.

CRITICA: lui critica spesso, critica gli altri, critica me, critica l'Italia, critica i posti che vede, critica un po tutto, quasi di continuo. Non si critica spesso, se non per darsi ulteriore valore (umiltà). A volte penso che non abbia argomenti a parte criticare e che lo faccia per evitare che ci sia silenzio, mentre io sono più accondiscendente, permissivo, mi adatto, tendo a capire le persone e le cose che mi stanno intorno e ad accettare che niente e nessuno è perfetto ma il mondo può andare avanti comunque benissimo e che è comunque bello. Questo perché sono anche una persona fondamentalmente calma e questo mi porta a essere più silenzioso perché non trovo niente da dire se non godermi il momento.
In un momento della vacanza ho cominciato a farglielo notare ed è esploso, non sopporta di essere criticato. Oppure non da me, che non l'ho mai criticato, e non se lo aspettava. Io sostenevo che questa abitudine gli venisse direttamente da suo padre.

PRETENDERE: come sopra, spesso pretende dagli altri molto, pretende sempre di più, anche se quello che fai è giusto. Io al contrario non pretendo troppo. Pretendo più da me, ma anche con me sono abbastanza morbido, almeno da un po di tempo. Mentre lui non si può dire che da se stesso pretenda poco, e si impegna anche.

COSTANZA: lui tende a essere molto costante negli anni, io meno. E questa è sicuramente una qualità positiva, niente da dire.

DOLORE E CONFRONTO FISICO: lui tendenzialmente non sopporta il dolore, se ne soffre si prende paura e si lamenta molto, io al contrario se mi faccio male abbozzo ma sopporto e non mi lamento. Se lui deve affrontare una situazione pericolosa (più che altro ha paura dei cani e se ne trovavamo sul percorso ero io ad andare avanti)tende a fuggirla, e il confronto agonistico non gli piace, mentre a me pericolo, confronto fisico e agonistico non solo mi piacciono, ma se posso li cerco.

INFRANGERE LE REGOLE: lui spesso va contro le regole, se può le infrange e attua atteggiamenti a mio avviso poco educati, come pisciare per le strade o occupare la strada con la bici quando potrebbe benissimo andare sul marciapiede e non intralciare il traffico. Io invece tendo più a seguirle per senso civico, e fare in modo che ci sia ordine nel mondo intorno a me.

FREGARSENE DEGLI ALTRI: tendenzialmente lui se ne frega degli altri mentre io sono premuroso. Se uno lo sta aspettando lui fa comunque quello che vuole fare senza farsi sentire, mentre la mia tendenza è mettere gli altri come priorità. È una cosa che mi viene naturale, non riesco a capire come uno possa vivere la giornata senza fare attenzione alle persone che gli stanno intorno. Io la vedo spesso come arroganza ed egoismo, ma magari è semplicemente una sua tendenza naturale e non se ne accorge, può capitare se uno è concentrato sui propri obiettivi.

Lista finita, bene o male. spero che qualcuno abbia la pazienza di leggerla e commentarla, grazie a chi risponderà.

io so di avere un carattere tendente al femminile, raffinato, riflessivo, artistico, e lo accetto bene. si può rimorchiare tranquillamente accettandosi così. ma tendo sempre a migliorarmi quindi mi piacerebbe rifletterci.

TermYnator

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Jean, io ormai ti conosco da un bel po e quindi sono molto condizionato da ciò che gia so.
Ho però messo come motto dei miei corsi "Ognuno è il maestro di se stesso". Un cosa un po' zen per certi versi, ma molto vera. Facciamo un po' di filosofia?

Cosa siamo.
siamo cervelli, potenzialmente molto simili fra loro, che interagiscono con l'ambiente tramite un corpo.
La prima cosa che modifica il modo in cui sei cresciuto è quindi il tuo fisico. Uno alto, tendenzialmente ragionerà in modo diverso da uno basso.

Come cambiare percezione di se stessi e focalizzare i problemi.
Modificare il corpo può cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi perchè cambia il modo con cui interagiamo con l'ambiente. Ma anche cambiare l'ambiente può modificare il modo con cui vediamo noi stessi... I problemi che un ambiente non riusciva a mettere in evidenza o non rivelava, cambiando ambiente possono diventare evidenti. Il terzo modo è affiancarci con qualcuno in modo mirato che possegga qualità che non sappiamo se siano necessarie o pensiamo potrebbero esserci utili. E' il classico modo scimmiesco di imparare che quasi tutti abbiamo usato da ragazzi per diventare uomini.

Il tuo percorso
Tu stai confrontando JeanCloud con altri modelli perchè stai mettendo a fuoco alcune mancanze. Non sono mancanze in assoluto: sei una persona splendida oltre che un bel ragazzo. Forse sei troppo portato sugli altri però. Non devi eliminare questa cosa (io devo star zitto su questo), ma devi solo cercare di non renderla un handicap, ovvero un qualcosa che ti comporta delle rinunce. Puoi regalare te stesso a persone che lo meritano, non a tutti. Ricorda sempre che l'unica vera ricchezza di un essere vivente è la sua vita, che si misura con il suo tempo sulla terra. Regalare il tuo tempo è il massimo regalo che tu possa fare. Il tuo amico egoista probabilmente da il suo tempo solo se ne ha un ritorno. La sua mente gli consente di farlo senza soffrire. Tu devi abituarti a concederti di meno acquisendo l'abilità di vedere quali sono le persone che meritano e quali no. Ovvero esercitarti nella capacità di analizzare freddamente. Ovvero criticare ciò che vedi per stabilire se merita o meno il tuo tempo.
Criticare non è sbagliato, ma costruttivo se lo fai senza preconcetti. Va da se che se uno critica gli altri solo per far emergere se stesso sta sbagliando tutto. Un abbraccio.

<3

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JeanCloud 2.0

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grazie della tua risposta termy, niente da dire su questo.
dalla vacanza a Gallipoli mi sento molto migliorato nel discernere quello che è stare in mezzo agli altri da quello che è tirar fuori sè stessi e condividerlo per renderlo bello e interessante, e questo credo sia il vero successo per diventare maestri di sè stessi.

in linea con quello che dici tu quindi, riferendomi ai punti che ho elencato, PRAGMATISMO, CRITICARE, PRETENDERE, ESSERE COSTANTI, INFRANGERE LE REGOLE, FREGARSENE DEGLI ALTRI sono tutti punti che passano attraverso l'espressione e la concentrazione della propria personalità. quindi c'è una sfumatura di tutte queste che può far parte positivamente di ognuno. e il mio punto da rinforzare è pensare più al mio e darmi più valore. ho capito bene?

io il consiglio d'oro che mi sono portato a casa quest'anno lo riassumo in: TIRAR FUORI LE PALLE.  :knuppel:


Voltarecchie

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ma tu sii te stesso e fregatene  ;D ;D ;D
...Ok, bando alle ciance... Nulla quaestio su quello che ti ha detto il Maestro, magari in forma leggermente criptica, ma che correttamente interpretato ti apre cento strade luminose...

Mi soffermo su alcuni passi tagliando un po' a pezzi grossi (col marraccio, come si dice qui da me):
Citazione di: JeanCloud il 18 Agosto 2017, 18:58:47
[...]
critica un po tutto, quasi di continuo. Non si critica spesso, se non per darsi ulteriore valore
[...]
In un momento della vacanza ho cominciato a farglielo notare ed è esploso, non sopporta di essere criticato.
[...]
pretende dagli altri molto, pretende sempre di più, anche se quello che fai è giusto
Mi sembra l'identità del classico arrivista che si mette al centro del suo mondo, va avanti a membro dritto e non accetta critiche perché lo potrebbero tendenzialmente destabilizzare. Questo denota anche una profonda insicurezza.
Ovvio che, almeno sotto questo aspetto, tu ci sia rimasto male: al suo contrario sei decisamente capace di accettare critiche costruttive, con tutto ciò che ne consegue in termini di potenziale crescita personale.
.
.

Citazione
io so di avere un carattere tendente al femminile

E che ci vuoi fare... Del resto, siamo tutti mezzi froci, qua sopra... :D

Un abbraccio

Trahit sua quemque voluptas (Virgilio)

TermYnator

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Citazione di: JeanCloud il 19 Agosto 2017, 15:23:38
in linea con quello che dici tu quindi, riferendomi ai punti che ho elencato, PRAGMATISMO, CRITICARE, PRETENDERE, ESSERE COSTANTI, INFRANGERE LE REGOLE, FREGARSENE DEGLI ALTRI sono tutti punti che passano attraverso l'espressione e la concentrazione della propria personalità. quindi c'è una sfumatura di tutte queste che può far parte positivamente di ognuno. e il mio punto da rinforzare è pensare più al mio e darmi più valore. ho capito bene?
Tutte le peculiarità che hai elencato hanno una valenza positiva o una negativa a seconda di come le si amministra. Ne più mne meno come le QEV.
Io penso che se tu ti stai focalizzando su queste però, è perchè di queste peculiarità accusi una mancanza. L'amico che diventa modello pur non condividendo tutte le sue posizioni, esprime alcune di queste peculiarità nel modo che il tuo "istinto" ti dice essere valide, mentre altre no. Probabilmente lui critica eccessivamente ed il tuo istinto riconosce tale modus operando come negativo, tendente a creare distanza. Quindi non lo riconosci come valido e lo rifiuti. Ma questa tua capacità di discernimento dimostra che dentro di te esiste il maestro capace di insegnare a te stesso...
Perchè non dargli retta?
Citazione
io il consiglio d'oro che mi sono portato a casa quest'anno lo riassumo in: TIRAR FUORI LE PALLE.  :knuppel:
Che è semplicemente:  PRAGMATISMO, CRITICARE per capire, PRETENDERE e non svendersi, ESSERE COSTANTI, INFRANGERE LE REGOLE, FREGARSENE parzialmente DEGLI ALTRI .
Insomma, con pochi moderatori la tua equazione è proprio "tirar fuori le palle".

<3
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JeanCloud 2.0

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Citazione di: Voltarecchie il 19 Agosto 2017, 15:24:58

Ovvio che, almeno sotto questo aspetto, tu ci sia rimasto male: al suo contrario sei decisamente capace di accettare critiche costruttive, con tutto ciò che ne consegue in termini di potenziale crescita personale.


in realtà, non ci sono rimasto male. anzi sono rimasto molto calmo perchè capivo che il suo era un comportamento sbagliato: io le sue critiche le ho sempre ascoltate, ma dal momento che lui si permette di pesare la mia vita anch'io ho il diritto di pesare la sua. se lo accetta bene, se non lo accetta significa che il nostro rapporto era sbilanciato.

Citazione di: TermYnator il 19 Agosto 2017, 15:38:16

Io penso che se tu ti stai focalizzando su queste però, è perchè di queste peculiarità accusi una mancanza. L'amico che diventa modello pur non condividendo tutte le sue posizioni, esprime alcune di queste peculiarità nel modo che il tuo "istinto" ti dice essere valide, mentre altre no. Probabilmente lui critica eccessivamente ed il tuo istinto riconosce tale modus operando come negativo, tendente a creare distanza. Quindi non lo riconosci come valido e lo rifiuti. Ma questa tua capacità di discernimento dimostra che dentro di te esiste il maestro capace di insegnare a te stesso...


<3

si infatti. io non guardo a queste cose come mie mancanze, mi sto sempre più rafforzando ultimamente e convincendo che quelle che vedevo come miei difetti in realtà sono mie particolarità che possono essere rese attraenti. magari sarò poco pragmatico, ma questo fa di me la persona spirituale e filosofica che mi rende particolare. non avrò i suoi risultati, avrò però i miei. in questo mi sento molto fortunato ad averlo finalmente metabolizzato. però sicuramente dal punto di vista del tirar fuori le palle e fare più il mio è ancora tutto da dimostrare che sia effettivamente metabolizzato... credo che crescerò molto ancora. grazie anche a un maestro d'eccezione  ;)

Shark72

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Problema tipico : mettere gli altri davanti a sé stessi. Se si è come JeanCloud, ovvero uno che ha il "physique du role" e piace di suo, il problema è molto relativo, nel senso che uno si scoperà 20 tipe all' anno invece che 50, dico tanto per dire. Ma se uno è un "comune mortale", diventa un problema serio.
Io ho cominciato a ingranare per davvero proprio quando ho posto in essere ALCUNI (non certo tutti) degli skills del suo amico, il classico tipo egocentrico, arrivista, furbo ed arrogante, come si evince dal mio post, ormai datato, "Il coraggio di prendere decisioni impopolari". In particolare, una certa "cattiveria", intesa come cinismo ed utilitarismo nel voler portare a casa il risultato, serve.

Tirar fuori le palle non implica certo prevaricare gli altri usando prepotenza, bensì prendersi il proprio, e anche un filino oltre. Molti sono talmente deboli dal punto di vista caratteriale che non ci riescono (io stesso in passato), e si bloccano per scrupoli del tutto inutili credendo che sia sbagliato compiere azioni che altro non sono che l' esercizio di propri diritti e la tutela di legittimi interessi : è ovvio che in molte circostanze se io tutelo me stesso scontento di riflesso qualcun altro.

Te, Jeancloud, se trovi che da quel tuo amico ci sia qualcosa da imparare, quel che ci vedi di buono prendilo, quello che non ti piace o comunque non si addice affatto alla tua personalità, lascialo stare.
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