Essere cacciatori o pescatori?

Aperto da Enomis1990, 25 Settembre 2024, 20:26:36

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Enomis1990

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Recentemente, grazie a Termy, alla rilettura del TM, e i report degli "anziani", ho iniziato a vederci in tutto ciò una sorta di mentalità di base, quella del pescatore, colui che si studia i laghetti per capire che pesci ci sono, studia cosa mangiano i pesci per capire che esche usare, si siede e con pazienza aspetta che abbocc*ino lanciando l'amo nel punto del lago in cui i pesci passano.
Diversa invece è la mentalità che ho letto su decine di manuali nel passato, che avevano come base una mentalità da cacciatore, ovvero un tizio che prende il fucile ed esce a sparare a qualunque preda riesca ad avvistare, sperando di colpirla, ma molto spesso portandosi proiettili inadeguati a quella preda. Questo modo di approcciarsi è molto frenetico e non lascia spazio alla riflessione perché ci si porta dietro uno zaino pieno di proiettili e si continua a sparare a chiunque si veda, credendo di usare la legge dei grandi numeri a proprio vantaggio
Ma questo non è limitato solo al rimorchio, ma proprio ad uno stile di vita! In pratica lo stile del cacciatore che è quello usato da tutti, anche dai cosiddetti AFC (oltre che dal sottoscritto  :lol: ), porta a vivere la vita con frenesia, sempre alla ricerca di stimoli che alla lunga conducono all'insoddisfazione per il mancato appagamento di quelle esigenze e desideri che tanto inseguivamo.
E poi ci sono i pescatori, li vedi sempre rilassati, anche in mezzo ai problemi, perché analizzando sempre in anticipo le cose, hanno una prospettiva sempre maggiore che permette loro di vedere più lungo e più lontano, inoltre non hanno la fretta dei cacciatori, perché come diceva Sun tzu ne "l'arte della guerra" conoscono se stessi oltre che i nemici. Questo è ciò che ho osservato e dedotto in Termy in questi mesi, oltre che al suo pupillo che ho avuto la fortuna di conoscere, il loro modo di agire è quello di chi sa già come andranno le cose, il cambiamento che devi mettere in atto, è proprio questo, o almeno questa è ciò che ho intuito (sono sempre disponibile ad essere contraddetto e messo in discussione :) )

P.s: avevo anche altro da scrivere ma me lo sono perso, approfondisco appena mi torna in mente

TermYnator

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Io dovrei stare zitto, ma mi piace quello che hai scritto, quindi rispondo.
La pesca con canna fissa e la seduzione.
Per molti anni, sono stato un pescatore sfigato. Compravo esce, canne e mulinelli costosi e bellissimi, andavo sul luogo di pesca più figo, piazzavo le mie canne con l'esca e mi mettevo ad aspettare. Il tempo passava ed io fumavo, facevo nuove lenze e speravo che abboccasse il pesce della vita. Qualche volta andavo con un amico con cui fare battute e sogni di pesci enormi o risse su quale fosse l'esca migliore. Si finiva sempre a peroni e tonno e fagiuoli... Una pesca passiva... Una palla.
Facevo quello che fanno alcuni seduttori passivi. Escono di casa in ghingheri, si fanno vedere nella disco o nel club più fighi, magari con un amico con cui condividere la speranza di incontrare la figa della vita. E finiscono sempre ad ingozzarsi di noccioline davanti ad un gin tonic se nessuna donna decide di lanciare un segnale diconsenso. Serate passive... Una palla.
Poi scoprii la pesca a fondo reattiva.

La pesca a fondo reattiva.
Nella pesca a fondo reattiva si piazzano una o meglio due canne, parallele alla riva. in modo che il filo che va in acqua, si trovi a 90° rispetto alla canna. Così si massimizza la curvatura della canna se un pesce tira il filo. Non si una un amo, ma tre o 5, attaccati ad una sardina da un etto intera.
Si lancia poderosamente, si mette il filo, rigorosamente anelastico in leggerissima trazione, e ci si mette in modo da vedere le canne con il viso vicino al tallone. Ogni minima trazione fa spostare il cimino, che guarnito della luce verde di uno starlight, brilla nella notte in modo futuristico.
Poi un fremito.
Il cimino si sposta di un paio di centimetri due volte di fila. Rapido. Dall'altra parte del filo, sotto al peso di 20 metri d'acqua, un pesce sta beccando la sardina. SCatti sulla canna, prendi la manovella del mulinello con la destra e la canna con la sinistra. Prointo a ferrare alla prossima trazioncina. Arriva una botta, in una frazione di secondo ferri ed inizi a mulinellare per sentire la taglia del tuo avversario, ed inizia la lotta.
La seduzione reattiva funziona nello stesso identico modo. Porti te stesso nel posto più figo, con i ghingheri dei passivi. MA il tuo occhio è diverso dal loro. Tu osservi la scena intorno a te spostandoti e ballando, pronto a cogliere il minimo gesto della ragazza che ti farà battere il cuore come il cimino di una canna da pesca alla quale ha abboccato uno squalo martello. E quando vedi quel segnale reagisci all'istante, iniziando quel gioco che si chiama corteggiamento.
Il resto viene prima. Si osserva il luogo, se ne apprezzano le bellezze. Talvolta si scatta qualche foto.

I tiemmers ed i pescatori reattivi.
In fondo usiamo le stesse tecniche. Amiamo il paesaggio, la natura e la buona cucina. Abbiamo imparato ad aspettare, a non avere fretta e sappiamo agire quando è il momento di farlo.
Certo c'è una bella differenza di trattamento del partner a seconda di dove ci troviamo.
Le donne le portiamo con noi a cena, i pesci li portiamo perchè sono la cena. E un rituale che nasce nella notte dei tempi e che finirà insieme all'ultima coppia.
Ma nel frattempo... Avanti tutta  Azn

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