Cambiare? Ma come si fà?

Aperto da Shark Attack, 27 Febbraio 2011, 14:30:43

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Shark Attack

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come dice Kleos mettiamoci una pietra sopra, meglio un masso via  ;D. Non vi scannate, se uno scrive pu**anate, sti ca**i! non è che che ci guadagna molto sia come persona che come propria dignità, non conosco Firelover quindi non mi metto a giudicare, però dai torniamo in topic, mi farebbe piacere sentire altre esperienze di persone più esperte  ;)
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"prepara te stesso al peggio e ti accadrà sempre il meglio" (Tito Ortiz)

Shark Attack

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nessuno mi caga?!  :lol: no apparte gli scherzi mi farebbe piacere sentire le esperienze di ognuno   ;)
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"prepara te stesso al peggio e ti accadrà sempre il meglio" (Tito Ortiz)

Edward Bloom

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Non è semplice migliorare, secondo me è già buono riuscire a non peggiorare troppo "smanettando" con seduzione, libri, psicologia fai-da-te, esperienze di vario tipo.

Il mio primo consiglio è di metterci moltissima calma e tranquillità. Accogli ogni nozione nuova che ti arriva con distacco e prenditi il tempo per pensarci un po' su. Non ti buttare a capofitto su ogni cosa che all'inizio ti sembra una figata. Tante cose all'inizio sono attraenti, perché motivanti e ti tirano fuori subito un po' di energia, ma in definitva sono cazzate.

Il mio secondo consiglio è di ricordarti sempre chi sei. Non cercare di cambiare, ma di migliorare. Ovvero, non cercare di diventare quello che non sei, ma cerca di capire chi sei veramente. Non ci vorrà molto tempo per completare questo passaggio, solo qualche decina di anni. Se sei buono e dolce resta buono e dolce. Non confondere le palle con l'aggressività. Se vuoi sviluppare le palle quadrate impegnati al 101% in quello che fai (studio, lavoro, bricolage, balletti jamaicani), svegliati due ore prima alla mattina per studiare di più, allenati 2 ore più degli altri se giochi a calcio, quello che vuoi. Scegli un aspetto della tua vita (extra-seduttivo) e portalo in profondità, fallo con tutto l'impegno che hai. Questo ti farà venire molto più le palle di qualsiasi minchiata new age, perché avrai dei risultati (l'impegno porta sempre risultati), e questi ti faranno capire che se vuoi, puoi. Imparerai un metodo per raggiungere tutti i tuoi obiettivi, il tuo metodo. E ricordati, non esiste essere "troppo buoni": la bontà non è mai troppa. Al massimo sei troppo debole.

Il mio terzo consiglio è di volere bene alle persone che ti sono vicine, famigliari e amici veri. Cerca di accettarli per quello che sono e apprezza la loro presenza e quello che fanno per te. Non pensare mai che se alcuni lati del tuo carattere non sono come vuoi sia colpa loro. E' responsabilità tua. Se non impari a voler bene alle persone più care crescendo sarai un adulto frustrato. Lo so, questo può essere difficile. Però come vedi per un po' di cose da fare ne hai ;)

ilmaredinemo

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Citazione di: Edward Bloom il 02 Marzo 2011, 12:27:03
..............

Ti devo fare i miei più sinceri complimenti, penso che tu abbia compreso la vera natura del cambiamento:
La compiuta espressione della nostra natura più profonda, viva e operante nel mondo.  :up: +1

Alcune domande. Quanto hai sbagliato per capire e realizzare questo concetto? Quanto sono stati gravi i tuoi errori? Qual è il tuo atteggiamento nei confronti dell'errore?

Grazie

^X^

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-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

Think globally, fuck locally!

Età: 36 37 38 39 anni

Edward Bloom

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Bella maredinemo, grazie a te e al mitico ^X^.
Sulle domande che mi fai:

Qual è il tuo atteggiamento nei confronti dell'errore?
Io odio sbagliare. Proprio non lo sopporto. Infatti non condivido la nota massima per cui "non esistono fallimenti solo feedback". Non è vero, esistono gli errori, i fallimenti, le delusioni con annesse sacrosante bestemmie. Poi è vero che bisogna prendere tutto come esperienza e trarne l'insegnamento positivo, però insomma io preferisco non sbagliare. Per molto tempo (anni) ho pensato che fossi io ad essere "sbagliato", nel senso che le persone fanno le cose un po' a tentoni e si buttano a capofitto e alla cieca, quasi fideisticamente, io no. Per un bel po' ho provato a forzarmi, ma poi ho capito che ognuno deve restare se stesso. Così cerco di sbagliare il meno possibile, pianifico con cura le mie azioni, cerco di calcolare e prevedere tutte le possibilità per non trovarmi mai sorpreso dagli eventi. Le volte che sbaglio lo stesso, me ne frego perché so che quello che potevo fare l'ho fatto e quindi difficilmente ci resto male, perché non li considero miei errori, ma variabili che non potevo tenere sotto controllo. Mi piace avere il controllo: sulle persone, sulle mie emozioni, sugli eventi esterni. In passato pensavo che questo fosse sbagliato e cercavo di "cambiarmi", ora ritengo che è un dato di fatto e devo rispettare questo aspetto di me, che anzi da quando lo accetto mi da grosse soddisfazioni. Credo che vivere bene sia un po' come con le donne, a volte più che fare numeri clamorosi basta non perdersi in immani cazzate, e siccome non ho intenzione di dedicare la mia vita a riparare ai miei errori preferisco non farne, o commetterne il meno possibile. Da quando me la vivo così sono molto più tranquillo e sicuro di me, perché obiettivamente fare le cose dopo essersi preparati il più possibile da grande sicurezza. Una sicurezza "solida", che cercavo da sempre. Per fare un esempio: ho avuto una storia con una ragazza durata due anni, ero innamoratissimo, ho vissuto momenti bellissimi ed altri in cui stavo di cacca, perché non capivo moltissime cose delle donne. Ne sono uscito devastato, perché mi sentivo costantemente in balia del vento, anche nei momenti felici ero ansioso, non capivo mai un caxxo di niente. Ora che ho "studiato" seduzione, quantomeno, capisco le dinamiche. Se una tipa non me la da, capisco perché. Se una mi attrae, capisco perché. Questo mi trasmette molta serenità e fiducia.

Quanto hai sbagliato per capire e realizzare questo concetto? - Quanto sono stati gravi i tuoi errori?
Non ho mai fatto cazzate immani nella mia vita, cose normali insomma, come tutti. Sicuramente ho tenuto per lunghi periodi atteggiamenti che ora giudicherei sbagliati: troppo aggressivo, troppo cinico, troppo femminile, troppo arrogantello, troppo cazzaro, troppo manipolatore, troppo beta, troppo simpaticone-amicone-di-tutti. In generale, troppo ego. Quello è sempre un errore, l'ego fotte tutti, è sempre lì che spinge per fregarti, incessantemente, e sicuramente in futuro ci ricascherò. Ora ho trovato da un po' di tempo questo equilibrio, restando sempre molto tranquillo e sereno, smettendo di voler "fare l'alpha" (concetto che mi ha danneggiato parecchio in passato, lo ammetto), interessandomi di più senza doppi fini alle altre persone, rallentando un po' il mio modo di fare, di pensare, però nel contempo facendo più cose. E' un bel periodo, ma le cose cambiano sempre, e chissà domani cosa mi frullerà in testa.

The Legend

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Premesso che è sempre un piacere leggere Edward Bloom, secondo me la difficoltà di cambiare/migliorare risiede nell'obiettivo stesso.

Si è in una certa maniera, con determinate convinzioni/atteggiamenti/limiti mentali ed emotivi, e naturalmente capacità e qualità più o meno espresse. La realtà, indicatrice della nostra posizione attuale, ci manda un feedback negativo nella x direzione.
Visto che la "personalità" di ognuno è variegata e ampiamente influenzata dal nostro passato e dall'ambiente in cui viviamo, ancor di piùper l'aspetto seduzione-donne così fumoso e basato sul "caso" per i più. Ora cambiare una parte di se, non è facile tanto più importante quanto essa è (in questo caso trovarsi una donna, sopravvivenza e riproduzione).

A mio avviso l'importante è bombardare il problema da diversi punti di vista, e in più modi in modo da dare all'inconscio diversi e forti motivi per cambiare.

Leggi, consulta il forum, fai sport, conosci quanta più gente possibile, fai quello che veramente ti piace, cerca di frequentare non solo gli ambienti dove c'è figa ma anche quelli che ti incuriosiscono, sii paziente, scopri le tue vere potenzialità, non fermarti all'apparenza o agli errori, che sono comunque esperienze (e che spesso noi accentuiamo). E naturalmente fai esperienza con tante più ragazze puoi.

Sembra la ricetta della nonna, e in realtà è davvero così: ma un conto è farlo a volte, un conto è avere una forma mentis aperta, che ti permette di accogliere il tuo vero sè, quello a cui veramente ambisci.

Avrai un te nuovo, indipendente e veramente sicuro, dove il problema delle donne non sarà più fondamentale, poichè uno solo fra gli aspetti della tua vita. E quindi più successo: chi esprime bisogno non mangia, chi non lo esprime mangia.
L'attrazione non è una scelta.

Il gioco non è uno schema ma nasce e si evolve.

Micione

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Ciao pesciolino, alla tua età, sei in piena evoluzione, ma hai ancora un mondo di dubbi, datti anche un po di tempo, un albero imponente, nasce comunque da un seme, non ci hai mai pensato?
A mio avviso, devi vedere cosa in te ritieni non consono al tuo IO, cercando di capire come eliminarlo, ma sappi che ci vuole tewmpo.
Se hai voglia, leggi il mio "punto della situazione", paertendo dall'inizio, vedrai che ho attuato un programma simile a quello che ti ho proposto, ora non sono fermo, sto metabolizzando e consolidando ciò che ho capito e ciò che ho raggiunto.
Ringrazio gli utenti del forum, che mi hanno aiutato in molte occasioni, anche solo con una frase di incoraggiamento.

Kleos, sono sinceramente preoccupato per te... stai cambiando un po in peggio... spero di sbagliare.
per la forza di volontà che ci metti nel superarti sempre©beeblebrox
Sono convinto che ce la farai©^X^
Bello come descrivi il sesso, dovrebbe essere sempre così©Acqua
Sei una splendida persona, dentro, fuori e ricoperto@Amica
Ottimo osservatore@Termynetor
Si vede che stai diventando forte. Continua così e tra poco ce l' avrai fatta@Shark
mi piaci, uno che dice le cose dirette come stanno, fanculo il politically correct @Kleos
Sfigatto è uno che ci prova incessamente a differenza di moltissimi altri @ SunBeam
Sei un porco @ amichette

Kid Ego

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Oddio, ho appena letto la risposta di Edward Bloom e devo ammettere che mi ritrovo totalmente in quello che ha scritto!

Detesto sbagliare (e ahimé lo faccio spesso). Per molto tempo durante l'adolescenza ho pensato di essere io stesso quello sbagliato. Per fortuna negli ultimi anni ho iniziato a lasciarmi un po' andare in maniera naturale per tirare fuori il vero me, senza farmi troppi problemi, e devo dire che è servito, mi sento più aperto e più libero di allora, ma non abbastanza, non quanto vorrei.
Ormai ho preso coscienza della mia sete di controllo su ogni cosa (che però non sempre ottengo), anche del mio essere abbastanza ossessivo-compulsivo ahah :P, ma forse proprio perché qualcosa mi sfugge non raggiungo lunghi periodi di equilibrio/stabilità personale.
In realtà provo sempre a controllare pure quel "voler controllare tutto": mi sembra la cosa più giusta, pur non essendone veramente sicuro.
E qui scatta la sega mentale, crisi mistica esistenziale... dopo un po' comincio a fregarmene e finisce in standby da qualche parte. :buck:

In particolare poi m'è piaciuto questo pezzo:
Citazione di: Edward Bloom il 04 Marzo 2011, 09:50:23
Ne sono uscito devastato, perché mi sentivo costantemente in balia del vento, anche nei momenti felici ero ansioso, non capivo mai un caxxo di niente. Ora che ho "studiato" seduzione, quantomeno, capisco le dinamiche. Se una tipa non me la da, capisco perché. Se una mi attrae, capisco perché. Questo mi trasmette molta serenità e fiducia.
Penso di essere ora proprio in quel modo.
Momento felice -> sono ansioso lo stesso, non capisco un caxxo (ma questo sempre). Perché una tipa mi attrae -> non ne sono sicuro.
Forse devo ancora imparare a conoscermi o quache frase fatta del genere, non so... Azn
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Liam

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C'è un  vecchio adagio che dice: "siamo quello che mangiamo". Quindi prova a cambiare ristorante :) ;)
Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che parla.

G. Casanova

Shark72

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Citazione di: Edward Bloom il 04 Marzo 2011, 09:50:23
Bella maredinemo, grazie a te e al mitico ^X^.
Sulle domande che mi fai:

Qual è il tuo atteggiamento nei confronti dell'errore?
Io odio sbagliare. Proprio non lo sopporto. Infatti non condivido la nota massima per cui "non esistono fallimenti solo feedback". Non è vero, esistono gli errori, i fallimenti, le delusioni con annesse sacrosante bestemmie. Poi è vero che bisogna prendere tutto come esperienza e trarne l'insegnamento positivo, però insomma io preferisco non sbagliare.

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Quanto hai sbagliato per capire e realizzare questo concetto? - Quanto sono stati gravi i tuoi errori?
Non ho mai fatto cazzate immani nella mia vita, cose normali insomma, come tutti.
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Caro Edward, parole sante. Io te lo confermo, perchè parlo con cognizione di causa, avendo sbagliato tanto, ma tanto, nella mia vita. Ho fatto molti errori, e in ogni epoca della mia vita, dai 15 anni ai 30 e oltre, e al crescere dell' età i miei errori sono cresciuti per gravità. Sarà anche vero che sbagliando si impara, ma se l' errore  commesso è grave, le conseguenze te le porti dietro nella migliore delle ipotesi per molto tempo, nella peggiore, per tutta la vita. Per esemplificare il discorso, se ti ubriachi e incappi in un incidente dal quale esci con l' amputazione di una gamba, non ci sono dubbi che impari la lezione, ma vivi per il resto della tua vita senza una gamba .

Poi certo, se succede, occorre saper reagire, perchè è inevitabile nella vita commettere errori.
"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
"Non hai letto il MM? Allora devi essere espulso dal gioco !" - Neo1987
"L' assaporatore ufficiale dell' AdM - TermYnator
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"Meglio una russa bona, che un' italiana cessa"  - TermYnator
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Liam

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#26
Citazione di: Edward Bloom il 04 Marzo 2011, 09:50:23

Io odio sbagliare. Proprio non lo sopporto. Infatti non condivido la nota massima per cui "non esistono fallimenti solo feedback". Non è vero, esistono gli errori, i fallimenti, le delusioni con annesse sacrosante bestemmie. Poi è vero che bisogna prendere tutto come esperienza e trarne l'insegnamento positivo, però insomma io preferisco non sbagliare.

"non esistono fallimenti solo feedback" è una di quelle frasi che ti possono insegnare ai corsi di formazione della Folletto...per diventare un perfetto venditore di aspirapolveri ::)
Motivare le persone va bene, ma secondo me bisogna essere motivati a comprendere, prima di tutto. Un fallimento è un fallimento, accettarlo non significa farsi prendere dallo sconforto. Non volerlo accettare mascherandolo da qualcos'altro è un gioco pericoloso, perché si può mentire a tutti ma non a sè stessi. Prima o poi ci si troverà a fare i conti con sè stessi, e allora la Folletto assumerà qualcun'altro e voi restereti malinconici a contemplarvi davanti allo specchio.  8)
CAdere dalla bici è essenzialmente un fatto positivo perché ci insegna a non cadere...ma lo scopo è appunto quello di non cadere, quindi nessuno può essere felice di cadere. Diciamo che i fallimenti ti forgiano e sono un male necessario, se si reagisce bene sono addirittura uno stimolo straordinario..ma è nostro dovere verso noi stessi cercare sempre di evitarli...Il piacere non sta nell'effetto positivo che può avere la paura di cadere ma nella immensa soddisfazione che si prova a stare in piedi. Con tutte queste metafore alla fine spero di non avervi incasinato troppo :lol:

P.S. Non l'ho sottolineato ma quindi sono d'accordo con Edward..con la differenza che non odio sbagliare ma cerco sempre di evitarlo per quanto possibile :)
Ultima modifica: 10 Marzo 2011, 19:06:30 di Liam
Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che parla.

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Citazione di: Liam il 10 Marzo 2011, 18:57:41Il piacere non sta nell'effetto positivo che può avere la paura di cadere ma nella immensa soddisfazione che si prova a stare in piedi.
Esatto! Anche perché la paura di cadere genera solo altri problemi, ci ho messo un po' a capire la differenza tra prudenza e paura di fallire...
Per restare in piedi ci vuole costanza, come in ogni cosa, e l'amaro in bocca del fallimento penso non se ne vada facilmente, pur ottenendo e seguendo lo stimolo a migliorare.

Ah, pardon, non mi è ben chiara quella del cambiare ristorante! :P
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Liam

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Citazione di: Kid Ego il 10 Marzo 2011, 19:38:05
Esatto! Anche perché la paura di cadere genera solo altri problemi, ci ho messo un po' a capire la differenza tra prudenza e paura di fallire...
Per restare in piedi ci vuole costanza, come in ogni cosa, e l'amaro in bocca del fallimento penso non se ne vada facilmente, pur ottenendo e seguendo lo stimolo a migliorare.

Ah, pardon, non mi è ben chiara quella del cambiare ristorante! :P

Il senso era: se vuoi cambiare quello che sei inizia con il cambiare quello che fai. Non parlo di cambiamenti radicali e storielle fantascientifiche come ad esempio "da nerd brufoloso ad American Gigolò in due settimane", queste cose avvengono solo nei film. I cambiamenti avvengono a piccole dosi, vanno metabolizzati e vissuti...insomma ci vuole tempo e ci vuole applicazione. Cambiare abitudini di vita ci arricchisce, perché confrontandoci con realtà prima mai prese in considerazione, si finisce per scoprire cose di noi stessi che prima magari ignoravamo. Punti di forza sui quali insistere per tirar fuori la versione di noi stessi che più ci soddisfa.  ;)
Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che parla.

G. Casanova

Kid Ego

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Ah ok, giustissimo. È proprio quello che provo a fare con più o meno successo nei vari ambiti (per esempio svegliarmi presto al mattino :lol:).
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