Uomini, Donne e social nel 2024

Aperto da JBGrenouille, 26 Novembre 2024, 11:49:54

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JBGrenouille

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Citazione di: docs20 il 29 Novembre 2024, 16:34:59La rivalità e l'amore-odio fra uomini e donne è esistito da sempre, ma sembra che la società attuale voglia espandere questo conflitto sempre più evidente, creando acrore fra le diverse parti della società uomini, donne, LGBTQ+, etc. Un Occidente sempre più diviso e polarizzato in ogni sua parte: Repubblicani (Trump) vs Democratici, uomini vs donne, LGBTQ+ vs uomini e donne, europei e americani vs migranti, pro-pal vs pro-Israele,  pro-Putin vs pro-Ucraina, vaccinisti vs no-vax, vegani vs carnivori, pro vs contro cambiamento climatico e potrei continuare.
C'è un'aspro conflitto e tensione su praticamente ogni tema della società odierna senza l'ombra di punti di unione fra le parti

Questo è vero e credo che i social abbiano dato una enorme spinta a questo fenomeno.

Senza entrare nelle discussioni politiche, chi li gestisce ci ha messo poco a capire che le opinioni più controverse attirano traffico e quindi soldi.

Per cui i conflitti son spinti al massimo su qualsiasi argomento.

E questo si vede sia in grande su argomenti di scelte politiche.

Sia in piccolo quando si litiga su chi fra uomo e donna dovrebbe pagare in un appuntamento.

CrazyHorse

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Sul tema ho una certa esperienza...e potrei scrivere fiumi, ma mi limito a riassumere il mio pensiero con questa frase: è una lotta tra bimbi....quando trovi la persona realmente adulta ( nel nostro caso una donna) senti di aver trovato qualcosa di sano e ormai molto molto raro. Questi ambienti sono tossici per chi ha un minimo di palle...evitarli come la peste non è solo curativo, è un dovere ;)
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El mudo

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Thread è veramente vomitevole, pieno di spazzatura, post copiati e sempre con lo stesso leitmotive

El mudo

LYon

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Vorrei esprimere un concetto fuori dal coro. Mi è capitato sui post di trovare anche una cosa differente.
Esempio mi è capitato di trovare alcuni Reel di una ragazza con una forte disabilità in sedia a rotelle e con mia grande sorpresa invece di trovare una Shit Storm piena di commenti di odio aggressività ho trovato una grandissima fetta di persone quasi interamente tutti i commenti del post, Ricchi di una grande solidarietà.

Ora credo che il tutto possa essere correlato a come viene indirizzato l'algoritmo.
In qualche modo alcuni tipi di post riescono a tirare persone cosiddette o odia tori mentre alcuni altri seppur della stessa categoria hanno delle sfumature per cui il pubblico che viene attratto è quello coerente a chi manda il messaggio del post.

Il mondo algoritmico è molto molto curioso però finora mi è sembrato di vedere che è anche abbastanza casuale.
Per esempio mi è capitato invece il post di un altro disabile ma che fa Rap ma che avendo un grande difetto a livello del linguaggio quindi praticamente rendendo incomprensibile tutto ciò che fa a livello musicale, Divide il pubblico.
Una metà, solidale, Della serie "continua a fare quello che fai" mentre un'altra totalmente offensiva della serie "hai un grande talento nascosto, lascialo nascosto" e cose simili. Sarebbe molto curioso vedere come l'algoritmo analizza questi elementi differenti, e cambiare le sorti di un post semplicemente modificando la comunicazione.
Per quanto riguarda Trezzo invece, è un social pieno di persone con elementi problematici o con voglia di pubblicità per i loro canali OnlyFans e cose del genere, Sinceramente ho anche chiuso una direttamente da lì ma è stato un elemento singolo sicuramente replicabile così come replicabile chiudere dalle applicazioni ma sicuramente la tipologia di persone che riesce a tirare fuori non è proprio il massimo. Alla fine come tutte le cose dipende sempre dall'uso che se ne fa, Una pistola può servire per sparare al poligono per uccidere tua madre non è il mezzo irreale problema.
Hic Sunt Leones

docs20

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Citazione di: JBGrenouille il 01 Dicembre 2024, 00:43:13Questo è vero e credo che i social abbiano dato una enorme spinta a questo fenomeno.

Senza entrare nelle discussioni politiche, chi li gestisce ci ha messo poco a capire che le opinioni più controverse attirano traffico e quindi soldi.

Per cui i conflitti son spinti al massimo su qualsiasi argomento.

E questo si vede sia in grande su argomenti di scelte politiche.

Sia in piccolo quando si litiga su chi fra uomo e donna dovrebbe pagare in un appuntamento.

Esattamente, teorie del complotto o meno, una cosa è certa: il conflitto, di qualunque genere, è un argomento che tira tanto suoi social ed è normale quindi che sia utilizzato per creare profitto sulle piattaforme, "inquinando" la nostra società

Beeblebrox

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I social network basano la propria profittabilità sul cosiddetto marketing del senso di colpa, medesimo senso di colpa che sta alla base di innumerevoli ideologie della sinistra americana i cosiddetti woke.
Il marketing del senso di colpa è una strategia psicologica che mira a far leva sulle emozioni delle persone, in particolare sul senso di responsabilità, insicurezza o mancanza, per spingerle a intraprendere un'azione desiderata, come utilizzare un servizio o acquistare un prodotto. I social network utilizzano questa tecnica in modo pervasivo, spesso sfruttando la psicologia per aumentare il coinvolgimento e le interazioni degli utenti.
Tipo di approccio:
(1)    Paura dell'esclusione: I social network inviano notifiche che sottolineano ciò che "potresti perderti" se non interagisci. Questo approccio fa leva sul senso di colpa per la mancata partecipazione o sulla paura di essere esclusi dal gruppo, spingendo gli utenti a tornare sulla piattaforma.
(2)    Confronti impliciti: I social network mettono in evidenza i successi o le attività degli altri, spingendoti a confrontarti con loro, è il metodo usato da Linkedin. Questo crea un senso di inadeguatezza o colpa per non essere altrettanto produttivi, connessi o "di successo", portando gli utenti a pubblicare o interagire per dimostrare di essere all'altezza.
(3)    Pressione sociale alle interazioni: Le piattaforme sfruttano dinamiche sociali per far sentire in colpa gli utenti se non rispondono o interagiscono, caso molto semplice sono le spunte blu sui messaggi (cosa da togliere immediatamente, si vive molto meglio).  Il senso di colpa di sembrare maleducati o disinteressati spinge le persone a rispondere, condividere o reagire.
(4)    Condizionamento sociale per cause sociali ed etiche: alcuni social network o aziende promuovono messaggi di sensibilizzazione che spingono gli utenti a sentirsi in colpa per non sostenere cause "giuste".
(5)    Strategie di ritenzione: piattaforme come Facebook e Instagram inviano messaggi personalizzati per far sentire gli utenti responsabili o colpevoli per non aver partecipato attivamente. Questo alimenta il senso di colpa per essere meno presenti, portando a una maggiore attività sulla piattaforma.
(6)    Strategie basate sul senso di comunità: piattaforme come Reddit o Discord fanno leva sul senso di colpa per non contribuire al gruppo. Le persone si sentono in dovere di partecipare per non "deludere" la comunità o rompere il senso di appartenenza.
(7)    Sfruttamento di ricordi ed emozioni: le piattaforme spesso riportano alla memoria momenti passati per suscitare un senso di nostalgia e, in alcuni casi, colpa, Facebook è quello che sfrutta di più tale tipo di strategia. Questo richiama l'attenzione sul valore emotivo delle interazioni passate, spingendo l'utente a essere più attivo o a condividere di nuovo.
Social network come Facebook sono di tipo escludente ossia puoi escludere le persone che non ti vanno a genio, altri invece come X o Threads sono di tipo non escludente dove non puoi se non le blocchi escludere persone con cui non vai d'accordo. Il loro business si basa sullo scontro di echo chambers, ossia bolle di utenti per creare scontro tra i gruppi.
Far scontrare echo chamber differenti è una strategia correlata al marketing del senso di colpa, in quanto sfrutta il conflitto tra gruppi con opinioni diverse per generare emozioni intense, che possono poi essere canalizzate verso specifici comportamenti. Questo approccio sfrutta dinamiche psicologiche di confronto, appartenenza e responsabilità sociale per manipolare gli utenti, incrementando l'engagement e favorendo il consumo di contenuti o prodotti.
Le bolle sono ambienti in cui gli utenti tendono a essere esposti esclusivamente a idee, opinioni e informazioni che rafforzano le loro credenze preesistenti. Questo isolamento ideologico crea comunità omogenee che possono essere altamente polarizzate. Quando due o più di queste bolle vengono fatte "scontrare", si genera un conflitto emotivo che può essere sfruttato per scopi di marketing o manipolazione sociale.
I social network usano meccanismi di amplificazione emotiva, gli utenti di una bolla ideologica contrapposta ad un'altra si sentono sfidati o attaccati nei propri valori fondamentali. Questo può generare senso di colpa o disagio in coloro che percepiscono di non fare abbastanza per sostenere la propria posizione o gruppo. I social network favoriscono algoritmicamente il confronto tra bolle ideologiche perché il conflitto genera maggiore partecipazione (commenti, condivisioni, like). Questo tipo di scontro si basa su due manipolazioni, la prima è "Se non ti opponi sei complice", la seconda è "Non sai facendo abbastanza per supportare la causa".
Le aziende o i social stessi possono capitalizzare sul senso di colpa generato dallo scontro facendo ad esempio campagne pubblicitarie mirate, dopo una discussione polarizzata, gli utenti possono essere esposti a prodotti o servizi che alleviano il senso di colpa. Ad esempio, dopo uno scontro su temi ambientali, potrebbero apparire annunci per prodotti "ecologici", in modo particolare se sei una persona ambientalista. Oppure vi sono chiamate all'azione sociale che di per sé hanno un costo zero, ma in sé hanno un contenuto di profilazione notevole, queste possono essere riassunte in questo modo "Condividi questo contenuto per dimostrare da che parte stai", oppure: "Fai una donazione per combattere questa ingiustizia".
Esempi di scontri tra bolle:
Scontro tra bolle di ambientalisti vs. negazionisti climatici. Gli ambientalisti vengono bersagliati da campagne di prodotti "eco-friendly", che alleviano il senso di colpa per non essere "abbastanza attivi". Mentre gli altri i negazionisti chiamati con un termine deumanizzante rimangono il babao che fa si che gli ambientalisti svuotino il loro portafogli.
Scontro tra bolle di utenti con argomenti circa razzismo, diritti LGBTQ+, i sostenitori della discriminazione si sentiranno in colpa per non fare abbastanza e verranno bersagliati da campagne di beni spesso scadenti come film senza capo ne coda o libri ancor peggiori che però supportano la causa, oppure in ambito americano campagne per donazioni.
Scontri legati alla salute, come pro-vax contro no-vax, in questo caso entrambi i gruppi vengono bersagliati dai medesimi contenuti circa la salute, ma di tipo diverso.
Se notate tutta la propaganda woke è fatta per creare persone che si sentano in colpa non è differente l'attuale guerra tra i sessi da social network, solo che a differenza delle altre è una cosa profondamente coltivata da tempo.
Lo scontro uomini vs donne, è una cosa abbastanza singolare, spesso è uno scontro bambine vecchie che non vogliono accettare la realtà verso resto del mondo. In modo particolare non vogliono accettare la realtà che loro hanno commesso degli sbagli facendo scelte che massimizzavano l'utilità nel breve o brevissimo periodo e che nel lungo periodo si sono rivelate deleterie, cosa di cui verosimilmente sono state avvisate, ma prive della maturità per fare certe scelte le hanno fatte comunque.
Negli ultimi anni inoltre si è delineato un profilo psicologico problematico che è quello che io definisco la bambina vecchia anche se sarebbe più corretto adolescente vecchia, ossia un insieme di donne che sono cresciute nel corpo, ma non nella mente e che continuano a fare pensieri di tipo infantile. Tale mentalità c'è sempre stata, ma prima non era determinante era invece marginale. Quella che si delinea ora è una struttura di tipo passivo aggressivo diffusa che si apre in determinati contesti diventando solo aggressiva, ad esempio nei social network basati sull'anonimato come X o Threads. Tale mentalità è una mentalità di tipo infantilistico orientata a far accadere le cose senza tuttavia prendersi mai alcuna responsabilità ed una gestione della reputazione orientata a non essere mai responsabili di nulla in modo da poter incolpare sempre i maschi, come alle elementari, dei propri sbagli. La caratteristica principale del bambinismo femminile è la negabilità della responsabilità delle proprie azioni riassumibile in "ha fatto tutto lui, io non ho chiesto niente io sono vittima delle sue azioni, gne gne gne gne".
Di fondo tutto questo rientra nel marketing manipolativo basato sul senso di colpa. Gente come Wanna Marchi insultava le donne, diceva che erano brutte, grasse e che facevano schifo e per questo vendeva loro lo "sciogli pancia", nota truffa. Le influencer militanti, invece, dicono che le donne sono tutte bravissime bellissime stupende ecc...ma sono semplicemente vittime del babao...ehm dell'uomo e quindi esonerate di ogni responsabilità, ma di fondo sfruttano il medesimo meccanismo che sfruttava Wanna Marchi e che sfruttano un elevato di venditori, ossia il fatto che come diceva Graucho Marx: "Non mi iscriverei mai a un club che mi accettasse", se essi dicono che la donna in questione è bravissima, bellissima, stupenda, questo scatena in una sindrome dell'impostore e fa si che compri quello che loro vendono, poiché gli influencer alla fine sono dei venditori.

Snake

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Citazione di: TermYnator il 28 Novembre 2024, 15:39:14Sono assolutamente d'accordo con te. Stando sui social, ti rendi realmente conto di cosa significhi il termine "tossicità": si inizia arrabbiandosi per come ti hanno risposto, poi si rimugina sul come tale o tal persona si sia permessa di trattarti in quel modo, ed infine entri in un loop pernicioso nel quale studi la risposta più cattiva ma più in linea con il politically correct per far male al tuo interlocutore. E ci saranno quelli che ti appoggiano, quelli che ti osteggiano ed alla fine ti ritrovi tuo malgrado a far parte di una fazione.
Ergo tengo instagram, perchè mi piace postare delle foto e Seduzione Italiana perchè ci siete voi e perchè è uno strumento di lavoro. Il resto, per quanto mi riguarda, è roba da sfigati e da analisti che devono far pratica.

Sono assolutamente d'accordo con te. A parte qualche forum e qualche gruppo specifico, ormai tutti i contenuti di massa, indipendentemente che siano di valore o meno, sono pieni zeppi di commenti vuoti, nel senso che non apportano nulla di interessante, e trovare quelli validi diventa quasi impossibile.
"Kept you waiting, huh?"