Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: Edward Bloom il 25 Ottobre 2011, 10:49:46

Titolo: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 25 Ottobre 2011, 10:49:46
Dopo 3-4 anni di pratica, finalmente ho capito che cos'è il territorio virtuale (sì, lo so, ci ho messo un po'  ;D).
Dopo aver letto il TM molto tempo fa avevo razionalmente compreso cosa fosse il TV, e mi sembrava anche di aver intuito che potesse funzionare. Così in questi anni ho provato moltissime volte a creare storie, immagini carine, e più o meno funzionava anche.
Ultimamente, invece, mi sono accorto dell'enorme potenza del TV. A un certo punto è scattata una piccola scintilla: una volta ho "sentito" per un istante cosa significasse davvero, e da lì c'è stato un drastico cambiamento nei risultati e nella mia personale concezione di territorio virtuale.
Provo a spiegare la differenza pratica rispetto a prima: in passato era come se cercassi di "spingere" la mia interlocutrice dentro una scenografia che avevo creato ad hoc, ma io ne rimanevo in un certo senso all'esterno. Oggi mi viene istintivo creare un mondo, immergermi, tendere la mano e "invitare" la persona ad entrarci: il risultato è radicalmente diverso.
La differenza può sembrare sottile, ma secondo me è cruciale.
Molti di voi sicuramente questo lo avevano già capito, il mio topic è rivolto agli altri: sul TV, come su altre cose, insistete, sforzatevi di capire cosa c'è alla base, perché una cosa funziona, andate alla fonte, provate, abbiate pazienza, seminate e poi senz'altro raccoglierete.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Alex0211 il 25 Ottobre 2011, 12:37:43
Potresti fare un esempio ? Giusto per capire la differenza!

Alex
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 26 Ottobre 2011, 11:10:44
Non c'è chissà cosa da spiegare, nel senso che come fare un territorio virtuale l'ha illustrato perfettamente chi lo ha inventato.
Il fatto è che tra leggere/capire una cosa e sentirla dentro c'è un'enorme distanza. Il mio vuol essere un invito ad entrare dentro i concetti che si leggono, a sperimentarli con pazienza, a farli propri, provare.
E mi sono concentrato sul TV perché mi sembra sottovalutato nella community, o almeno, dall'idea che mi sono fatto leggendo i vari post la mia impressione è che la sua applicazione concreta consista spesso nel raccontare storie cercando di darvi una connotazione emotiva, o nel fare giochini di ruolo.
Il che, ovviamente, non è male in sé, ma il territorio virtuale è molto di più, è davvero la creazione di un mondo artificiale, emotivo, che coinvolge non solo l'altra persona, ma anche tu che lo crei. E' una bolla che separa dal resto del mondo, un tuffo nel paese delle meraviglie, ma è una cosa naturale, pulita, non è una piennellata: se fatto bene è praticamente irresistibile, per chiunque.
Sembrerei scemo a spiegare cos'è un TV, perché è già tutto nel forum. Posso magari fare un elenco di piccole cose che ho notato nei miei TV riusciti, anche se non introduco nulla di nuovo... e scusate se non sono direttive molto concrete, ma non sono in grado di darle.
Anzitutto bisogna creare una piccola fiaba, bisogna entrarci dentro, muoversi nel contesto, prendere confidenza con i colori, le luci, i personaggi di questo nuovo mondo. Fare un giro in solitaria in questa nuova scenografia, abbellirla e conoscerla a fondo. Viverla. L'altra persona deve esserci invitata con calma, senza atteggiamenti di sfida, tendendo la mano, con dolcezza, guidata ma non spinta, come nel ballo: nella danza, appunto, l'uomo è il cavaliere che guida la dama, ma questo significa solo che ha il 50,000001 % del potere nella coppia. Ed è proprio quello 0,000001 che fa la differenza.
Uccidono il TV: sfida, arroganza, superiorità, machismo, maschilismo, competetitività, paura, velocità, doppi sensi sessuali (specie all'inizio), linguaggio volgare, linguaggio troppo descrittivo, falsità, doppi fini, sentirsi più furbi di lei.
Il TV è, come dicevo, davvero come un ballo, è una danza emotiva, una fusione che quindi necessita morbidezza, ritmo, musicalità. Necessita anche spazio e fiducia, perché dovete lasciare all'altra persona il 49,999999 della scena, dandole modo di esprimersi, guardandola, godendovela.
E quindi emerge come, ancora una volta, nella seduzione il lavoro stia a monte, in noi stessi, nella capacità di provare quelle emozioni che vogliamo trasmettere, nella capacità di vivere quei sogni in cui vogliamo coinvolgere una ragazza, nella capacità di costruire quella realtà - reale e virtuale - in cui introdurre gli altri.
Un TV fatto così (premesso che, almeno a me, non riesce certo ogni volta un capolavoro!) è semplicemente irresistibile.
Mi rendo conto che le mie righe di sopra appariranno deliranti a tutti quelli che non hanno mai sperimentato qualcosa del genere, ma provate, senza pregiudizi, che ne vale la pena!

P. S.
Questo post contiene un implicito, ed ora esplicito, ringraziamento a chi queste cose le ha inventate e si è preso la briga di trasmetterle in migliaia di post. Ho letto di tutto nella mia vita, ma qualcosa di simile semplicemente non esiste. Vorrei che i nuovi capissero che hanno tra le mani qualcosa di prezioso: provateci.

Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: legolas_ il 26 Ottobre 2011, 12:50:32
Rilancio la domanda di alex, magari qualche esempio di un TV che ti è riuscito bene con qualche donna?
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: TermYnator il 26 Ottobre 2011, 14:15:25
Citazione di: Edward Bloom il 26 Ottobre 2011, 11:10:44
P. S.
Questo post contiene un implicito, ed ora esplicito, ringraziamento a chi queste cose le ha inventate e si è preso la briga di trasmetterle in migliaia di post. Ho letto di tutto nella mia vita, ma qualcosa di simile semplicemente non esiste. Vorrei che i nuovi capissero che hanno tra le mani qualcosa di prezioso: provateci.
Prego. :)
Mi fa piacere che si parli di TV nei termini che usi, perchè sono quelli corretti.
Troppi hanno equivocato il TV come uno storytelling o un gioco di ruolo. Di fatto, se così fosse stato, non l'avrei neanche proposto: esiste gia molta letteratura in merito.
E mi fa anche piacere che a parlarne in questi termini, non sia uno dei "miei", ovvero uno di quelli che hanno imparato a fare TV direttamente da me:  significa che il TermYpensiero piano piano viene recepito nel giusto verso. Certo, una stesura più estesa gioverà sicuramente.
Ma rimane un fatto: il TM, non è praticabile se prima non ci si è sbattuti su un forte lavoro sui propri fondamentali. E temo rimanga un sistema incomprensibile a chi lega il successo di una interazione a mere prassi da rifare, o al più da personalizzare un po'.
:)
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 14 Novembre 2011, 13:23:51
CitazioneUccidono il TV: sfida, arroganza, superiorità, machismo, maschilismo, competetitività, paura, velocità, doppi sensi sessuali (specie all'inizio), linguaggio volgare, linguaggio troppo descrittivo, falsità, doppi fini, sentirsi più furbi di lei.
bel post!
però, per essere più chiaro e rendere di più l'idea, non potesti fare come termy e entrare nei dettagli con dei report di approcci in cui hai utilizzato il TV?
anche io mi sto cimentando, ma sto facendo parecchia fatica... se voi più bravi postaste le vostre esperienze sull'argomento, sarebbe di grande aiuto; non tanto per copiare stupide routine, ma gli esempi pratici sono sempre di grande aiuto.  ;)
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 17 Novembre 2011, 12:32:29
Non voglio fare particolare esempi non per fare il misterioso, ma perché possono fuorviare.

Quando avevo letto il TM, nella versione pubblicata su questo sito, avevo letto più volte l'esempio che riporta Termy, quello dei salmoni e delle puppe della pastaia. L'avevo trovata una bella storia, ma non riuscivo proprio a capire come facesse un discorso del genere a non ottenere una reazione negativa della ragazza, del tipo: "che fai, me stai a intortà, abbello?".
Avevo chiesto delucidazioni e le avevo avute, ma comunque del tutto non mi tornava questo esempio.
Poi ho capito che la credibilità del TV dipende da chi lo dice e da come costui vive le cose che dice. Se io facessi un discorso del genere, probabilmente sarei innaturale. Per questo è sbagliato fare esempi, sono fuorvianti. Bisogna capire i meccanismi.
Prova a fare un giochino, aiuta a spiegare cosa intendo io con territorio virtuale, non so Termy condividerebbe (ma mi piacerebbe saperlo).

Chiudi gli occhi. Rilassati. Immaginati uno scenario. Uno sfondo, dei colori, dei personaggi. Lavora di fantasia. Può essere quello che vuoi, chiaramente un castello è più affascinante di una betoniera, ma insomma, sta a te. Fai succedere delle cose. Crea un mondo. Può essere più o meno fantasioso, dipende da te. Poi entraci, interagiscici. Facci un giro, tocca le cose, vivile. Sei un personaggio. Vesti in un certo modo, hai reazioni di fronte alle cose che vedi, al clima, alla temperatura che c'è, a come ti trattano le altre creature sulla scena. A questo punto hai creato una situazione, una realtà virtuale, una vita. Non ti resta che invitare la ragazza a farci un giro, falle vedere le cose che tu vedi, falle vivere la realtà con i tuoi occhi, mostra un punto di vista diverso della realtà, meno noioso, più colorato, più stimolante, senza limiti come è la fantasia. Stai creando, stai togliendo i limiti che le persone comuni hanno nel parlare, stai viaggiando. Chi può resistere a questo? Abbi, mi raccomando, la sensibilità di essere progressivo, di allontanarti dalla realtà con calma e lentezza, un passetto per volta, per non sembrare fuori di testa e ottenere l'effetto contrario.

Il TV prevede secondo me questo lavoro, anche se certamente a volte lo puoi fare istintivamente in pochi secondi. Molte volte puoi indurlo in maniera molto più semplice ma non per questo meno efficace, se lo fai nel momento giusto e indovinando la corda adatta da pizzicare. Può essere anche un'immagine flash. Se, ad esempio, a una ragazza scrivo un sms chiamandola "milady" e uso un vocabolario ad hoc (chessò, uso termini come "carrozza", "corte", "cavallo"), comunque la porto in un'atmosfera particolare e diversa dall'ordinario, lei diventa in un certo senso il personaggio di una piccolissima fiaba. La riprova la ottieni (in questo esempio realmente accaduto) quando lei magari inizia a chiamarti "milord", dimostrando di essere all'interno del gioco. Chiaro, ci vuole sensibilità alla base, capire quanto e come puoi spingerti con la singola persona, capire come non varcare la soglia che la porta a pensare: "questo è idiota". Ma la sensibilità è una dote imprescindibile per sedurre. Non per scopare, ma per sedurre sì.

Ho fatto volutamente un esempio molto piccolo, per dimostrare che già così puoi scavare un solco tra te e i tuoi competitors.  Quando uscirete lei starà già vivendo una piccola favola e, se saprai condurre bene il gioco e non farla uscire dalla piccola "bolla" che hai creato, il lieto fine è praticamente assicurato.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 17 Novembre 2011, 13:46:47
CitazioneNon voglio fare particolare esempi non per fare il misterioso, ma perché possono fuorviare.
CitazioneQuando avevo letto il TM, nella versione pubblicata su questo sito, avevo letto più volte l'esempio che riporta Termy, quello dei salmoni e delle puppe della pastaia.
anche io ho letto e riletto e riletto e riletto.... il termy pensiero e tutti i report di termy più di 100 volte, ma non mi entra in testa; sì, è vero, chi ha studiato poco potebbe "copiare" i tuoi report e usarli come routine: ma questo significherebbe non aver capito una mazza.
io ho chiesto degli esempi (da parte tua e dali altri discepoli di termy) perchè a volte per capire un meccanismo sono necessari; non è per copiare spudoratamente, ma per capire "il meccanismo"); non sono tanto le parole dei tuoi discorsi che mi interessano, ma la situazione, cosa tu hai notato al volo in quei microsecondi, come hai fatto a notarlo, cosa osservi per prima cosa per poter notare quel particolare che ti fa partire la "storia fantastica"; io mi sto accorgendo che le ragazze sono per lo più vestite nello stesso modo, sono poco "personalizzate"; le poche che hanno stile e hanno quel'orecchino, quell'anello etc.. particolare sono veramente poche (per non parlare del modo di vestire).
Come personalizzare ogni volta un approccio o un racconto?

CitazioneChiudi gli occhi. Rilassati... testa e ottenere l'effetto contrario.
Il TV prevede ... Non per scopare, ma per sedurre sì.
questo è molto interessante. è un po' questo metodo che ognuno di noi si personalizza e utilizza che mi interessa; ci mediterò sopra. +1
domanda ulteriore: che letture pensi ti siano state di maggiorne aiuto per creare TV?
Grazie Edwy!
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: TermYnator il 17 Novembre 2011, 16:44:51
Citazione di: Edward Bloom il 17 Novembre 2011, 12:32:29
Non voglio fare particolare esempi non per fare il misterioso, ma perché possono fuorviare.
...
Per questo è sbagliato fare esempi, sono fuorvianti. Bisogna capire i meccanismi.
Prova a fare un giochino, aiuta a spiegare cosa intendo io con territorio virtuale, non so Termy condividerebbe (ma mi piacerebbe saperlo).
Ottimo, e di nuovo + :up:
Gli esempi sono applicazioni di un concetto. E ci vogliono centinaia di esempi per capire il concetto, con il rischio di interpretare le cose in modo errato (vedi filosiofia alpha degli yankees).
Molto meglio far capire il concetto, e lasciare a chi lo deve capire l'onere di applicarlo creando l'esempio.
Così si interiorizza e si apprende in un solo passo. Chi non ha capito questo del TM, e continua a cercare prassi in stile "si fa così", non riuscirà mai ad usarlo. Gli unici esempio che ho riportato, sono infatti una ventina di reports, rappresentativi dell'applicazione del TM in altrettante situazioni.
Citazione
Il TV prevede secondo me questo lavoro, anche se certamente a volte lo puoi fare istintivamente in pochi secondi. Molte volte puoi indurlo in maniera molto più semplice ma non per questo meno efficace, se lo fai nel momento giusto e indovinando la corda adatta da pizzicare. Può essere anche un'immagine flash. Se, ad esempio, a una ragazza scrivo un sms chiamandola "milady" e uso un vocabolario ad hoc (chessò, uso termini come "carrozza", "corte", "cavallo"), comunque la porto in un'atmosfera particolare e diversa dall'ordinario, lei diventa in un certo senso il personaggio di una piccolissima fiaba. La riprova la ottieni (in questo esempio realmente accaduto) quando lei magari inizia a chiamarti "milord", dimostrando di essere all'interno del gioco. Chiaro, ci vuole sensibilità alla base, capire quanto e come puoi spingerti con la singola persona, capire come non varcare la soglia che la porta a pensare: "questo è idiota". Ma la sensibilità è una dote imprescindibile per sedurre. Non per scopare, ma per sedurre sì.
Estremamente corretto. Ci sei dentro.

Nota a margine:
Qualche settimana fa, ho avuto la sventura di leggere una critica astiosa a questo post, nella quale si paventavano pressioni mie per averti fatto postare questa cosa.
Beh, che si sappia che non solo non ho corrispondenza con Bloom da tempo, ma che Bloom non è mai stato mio allievo, che non lo conosco di persona, che non è mai venuto ad un TR ne è mai uscito con me. Ha letto quello che sta sul forum alla portata di tutti, ma il passo di personalizzarlo e di viverlo l'ha fatto da solo. E come l'ha fatto lui, possono farlo tutti. Basta non cercare quello che non c'è...

Grazie Bloom ;)

Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: sofficemaremoto il 17 Novembre 2011, 17:04:46
Anche se con Termynator qualche volta mi ci sono pacificamente ma fermamente scontrato su alcuni temi e discorsi, non capisco questo desiderio di delegittimare le sue capacita' in ambito seduttivo, che sono palesi.
Non lo conosco di persona e non sono un suo allievo.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 18 Novembre 2011, 06:46:26
CitazioneQualche settimana fa, ho avuto la sventura di leggere una critica astiosa a questo post, nella quale si paventavano pressioni mie per averti fatto postare questa cosa.
Beh, che si sappia che non solo non ho corrispondenza con Bloom da tempo, ma che Bloom non è mai stato mio allievo, che non lo conosco di persona, che non è mai venuto ad un TR ne è mai uscito con me. Ha letto quello che sta sul forum alla portata di tutti, ma il passo di personalizzarlo e di viverlo l'ha fatto da solo. E come l'ha fatto lui, possono farlo tutti. Basta non cercare quello che non c'è...
e meno male che lui lo sta facendo!!!   ;)
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 18 Novembre 2011, 10:23:03
Mc mi accorgo di essermi spiegato male. Non è che non voglio fare esempi perché potrebbero essere copiati e usati come routine, ma perché non è proprio possibile farlo. Provo a chiarire con un esempio: è come chiedere a uno che ha appena scritto un libro di raccontargli la trama. Benissimo, te la può raccontare. "I promessi sposi", in fondo, non sono altro che la storia di due ragazzi, di un matrimonio minacciato dagli scagnozzi di un signorotto locale, una fuga,le difficoltà della guerra, della malattia, il lieto fine.
Ma non è la trama che rende interessanti "I promessi sposi", anzi, in fondo è banale. A fare la differenza sono lo stile, lo spessore e una miriade di altri dettagli che combinati tra loro dipingono il quadro completo.

Allo stesso modo, in un TV non è importante la storia che c'è dietro, la trama. Ti ho fatto l'esempio di milady e milord, un'altra volta lei era un cucciolo di leonessa, un'altra ancora eravamo due naufraghi alla deriva su una zattera di fortuna.
Sono importanti i dettagli, e i dettagli devi vederli per poterli mostrare: il colore della vela dell'imbarcazione, il tessuto, la luce che rimbalza sul mare, il profumo del sale. C'è un po' di letteratura, un po' di psicologia, un po' di PNL, un po' di cazzeggio, un po' di teatro in tutto questo.

La personalizzazione è una questione di intuito (posto che molte cose piacciono a quasi tutte le ragazze): negli esempi che ho fatto, ho usato milady/milord con una ragazza che mi dava l'idea di essere un po' "all'antica", di apprezzare le cose eleganti e pulite. Il Tv della leonessa l'ho fatto con una ragazza molto passionale, combattiva e vanitosa, che immaginavo cercasse un uomo "forte": chi meglio di un leone? La zattera in mezzo al mare l'ho fatta con una ragazza un po' incasinata dalla routine per motivi suoi e che, pertanto, sentiva evidentemente l'esigenza di evadere dalla realtà, di viaggiare anche solo con il pensiero.
Come vedi, non è che ci sia chissà quale profonda analisi psicologica dietro.

Sulle letture utili al TV: Dostoevskij, Kundera, Stanislavskij, Baricco, Gogol, Tolstoj, Cechov, Bulgakov. Ma possono essere altri, l'importante è che sia letteratura vera. A me piace la letteratura russa perché trovo abbia l'equilibrio perfetto tra fantasia e realtà, ma sono gusti. Lascia stare i manualetti di guru e pseudotali. Siamo nell'epoca del "come fare X in 5 minuti", una sorta di take-away culturale, invece la letteratura vera, classica ti lascia dentro qualcosa e ti dà anche ottimi argomenti di conversazione. Una base di PNL a mio avviso male non fa, ma un libro in tutta la tua biblioteca su questo basta e avanza. Un romanzo scritto come si deve non è altro che un lungo, piacevolissimo territorio virtuale. L'esperienza più utile per capire il TV, invece, per me è stata recitare: quando crei un TV sei, di fatto, sceneggiatore e attore di una piccola favola.

Caro Termy, mi dispiace che il mio post abbia suscitato critiche astiose, anche se sono normali i fraintendimenti, specie quando non ci si conosce di persona. Ovviamente non ci sono state pressioni da nessuno, anche perché Termy non solo non l'ho mai conosciuto "live", ma neppure abbiamo mai chattato su skype o simili, né siamo amici su facebook. Così come non ho mai partecipato a raduni o altro. Negli ultimi anni ho conosciuto qualche forumista in giro per l'Italia, perché è capitato e mi ha fatto molto piacere, e basta. Ho sempre espresso molta stima di Termy nei miei scritti non per piaggeria, ma perché ho letto e provato tantissimo sulla comunicazione e i suoi scritti sono risultati, semplicemente, qualitativamente migliori alla prova dei fatti.

Questo per sottolineare ancora lo scopo del mio topic, che ho espresso nel mio primo post: provate le cose, capitele, analizzatele, ritagliatele su di voi. Se una cosa non funziona, potrebbe essere semplicemente che non l'hai ancora capita a fondo, non sempre è colpa di qualcuno.
Mi farebbe piacere che l'autore della critica astiosa la riportasse in questo topic, in fondo sono solo un nick su un forum, non dovrei fare così paura :)
Parliamone, potrebbe essere utile per me, per lui e anche per gli altri.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: sofficemaremoto il 18 Novembre 2011, 11:31:00
Citazione di: Edward Bloom il 18 Novembre 2011, 10:23:03
Mc mi accorgo di essermi spiegato male. Non è che non voglio fare esempi perché potrebbero essere copiati e usati come routine, ma perché non è proprio possibile farlo. Provo a chiarire con un esempio: è come chiedere a uno che ha appena scritto un libro di raccontargli la trama. Benissimo, te la può raccontare. "I promessi sposi", in fondo, non sono altro che la storia di due ragazzi, di un matrimonio minacciato dagli scagnozzi di un signorotto locale, una fuga,le difficoltà della guerra, della malattia, il lieto fine.
Ma non è la trama che rende interessanti "I promessi sposi", anzi, in fondo è banale. A fare la differenza sono lo stile, lo spessore e una miriade di altri dettagli che combinati tra loro dipingono il quadro completo.

Allo stesso modo, in un TV non è importante la storia che c'è dietro, la trama. Ti ho fatto l'esempio di milady e milord, un'altra volta lei era un cucciolo di leonessa, un'altra ancora eravamo due naufraghi alla deriva su una zattera di fortuna.
Sono importanti i dettagli, e i dettagli devi vederli per poterli mostrare: il colore della vela dell'imbarcazione, il tessuto, la luce che rimbalza sul mare, il profumo del sale. C'è un po' di letteratura, un po' di psicologia, un po' di PNL, un po' di cazzeggio, un po' di teatro in tutto questo.

La personalizzazione è una questione di intuito (posto che molte cose piacciono a quasi tutte le ragazze): negli esempi che ho fatto, ho usato milady/milord con una ragazza che mi dava l'idea di essere un po' "all'antica", di apprezzare le cose eleganti e pulite. Il Tv della leonessa l'ho fatto con una ragazza molto passionale, combattiva e vanitosa, che immaginavo cercasse un uomo "forte": chi meglio di un leone? La zattera in mezzo al mare l'ho fatta con una ragazza un po' incasinata dalla routine per motivi suoi e che, pertanto, sentiva evidentemente l'esigenza di evadere dalla realtà, di viaggiare anche solo con il pensiero.
Come vedi, non è che ci sia chissà quale profonda analisi psicologica dietro.

Sulle letture utili al TV: Dostoevskij, Kundera, Stanislavskij, Baricco, Gogol, Tolstoj, Cechov, Bulgakov. Ma possono essere altri, l'importante è che sia letteratura vera. A me piace la letteratura russa perché trovo abbia l'equilibrio perfetto tra fantasia e realtà, ma sono gusti. Lascia stare i manualetti di guru e pseudotali. Siamo nell'epoca del "come fare X in 5 minuti", una sorta di take-away culturale, invece la letteratura vera, classica ti lascia dentro qualcosa e ti dà anche ottimi argomenti di conversazione. Una base di PNL a mio avviso male non fa, ma un libro in tutta la tua biblioteca su questo basta e avanza. Un romanzo scritto come si deve non è altro che un lungo, piacevolissimo territorio virtuale. L'esperienza più utile per capire il TV, invece, per me è stata recitare: quando crei un TV sei, di fatto, sceneggiatore e attore di una piccola favola.

Caro Termy, mi dispiace che il mio post abbia suscitato critiche astiose, anche se sono normali i fraintendimenti, specie quando non ci si conosce di persona. Ovviamente non ci sono state pressioni da nessuno, anche perché Termy non solo non l'ho mai conosciuto "live", ma neppure abbiamo mai chattato su skype o simili, né siamo amici su facebook. Così come non ho mai partecipato a raduni o altro. Negli ultimi anni ho conosciuto qualche forumista in giro per l'Italia, perché è capitato e mi ha fatto molto piacere, e basta. Ho sempre espresso molta stima di Termy nei miei scritti non per piaggeria, ma perché ho letto e provato tantissimo sulla comunicazione e i suoi scritti sono risultati, semplicemente, qualitativamente migliori alla prova dei fatti.

Questo per sottolineare ancora lo scopo del mio topic, che ho espresso nel mio primo post: provate le cose, capitele, analizzatele, ritagliatele su di voi. Se una cosa non funziona, potrebbe essere semplicemente che non l'hai ancora capita a fondo, non sempre è colpa di qualcuno.
Mi farebbe piacere che l'autore della critica astiosa la riportasse in questo topic, in fondo sono solo un nick su un forum, non dovrei fare così paura :)
Parliamone, potrebbe essere utile per me, per lui e anche per gli altri.

Ottimo post, solo una cosa non ho capito ne' del post ne' del TV.
Cioe' il fatto di "recitare".
Se il seduttore ha una pienezza d'animo e di esperienze che lo elevano al di sopra della massa, perche' deve recitare? O meglio, che cosa significa per voi "recitare"?
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 18 Novembre 2011, 19:55:42
il tuo post è molto utile, Edwy; quello che hai scritto è sicuramente di aiuto ma non capisco una cosa:
CitazioneCaro Termy, mi dispiace che il mio post abbia suscitato critiche astiose, anche se sono normali i fraintendimenti, specie
quando non ci si conosce di persona.
che critiche?

CitazioneSe il seduttore ha una pienezza d'animo e di esperienze che lo elevano al di sopra della massa, perche' deve recitare?
non devi per forza di cose recitare (anche se, per arrivare a certe gnocche, a volte un po' di esperienza in questo campo non sarebbe male ;)): per creare TV devi "sognare" insieme alla ragazza, un po' come quando sei a letto con un cefalo e pensi di trombarti pamela andersson..  ;D ;D devi volare con la mente in luoghi magnifici, la chiave della figa è fare emozionare la preda. le donne vivono di emozioni ergo le emozioni sono la benzina della trombata.  :)
è come se volessi evadere dalla realtà  e vivere in un sogno accompagnato dalla dolce metà; non è facile essere coinvolgenti a tal punto e quello che a volte è d'ostacolo è l'ambiente: forse il mio errore più grande è quello di provare a creare TV in luoghi troppo affollati e rumorosi (tipo discopub); penso di dover lavorare di più sull'isolamento della preda;
un altro errore che commetto è quello di andare troppo avanti con discorsi scherzosi che, però, non lasciano "traccia" di me stesso.
come fate voi a passare da un tono scherzoso e giocoso, a un tono più grave per creare TV e andare avanti? come si passa dalla fase apertura - discorsi scherzosi di palo in frasca alla fase centrale del TV?
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 18 Novembre 2011, 20:04:46
...scusate ma avrei un'altra domanda:
come evitare di sembrare il "pu**aniere" che ci prova con tutte?
nella mia zona. ci sono pochi locali e sempre le solite persone; è molto facile essere classificati come "quello che ci prova con tutte"; pensate che questa cosa giochi a favore o a sfavore?
come gestire le ragazze che ci si tromba in questi contesti?
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: sofficemaremoto il 18 Novembre 2011, 22:21:46
Citazione di: - Mc - il 18 Novembre 2011, 19:55:42
non devi per forza di cose recitare (anche se, per arrivare a certe gnocche, a volte un po' di esperienza in questo campo non sarebbe male ;)): per creare TV devi "sognare" insieme alla ragazza, un po' come quando sei a letto con un cefalo e pensi di trombarti pamela andersson..  ;D ;D devi volare con la mente in luoghi magnifici, la chiave della figa è fare emozionare la preda. le donne vivono di emozioni ergo le emozioni sono la benzina della trombata.  :)
è come se volessi evadere dalla realtà  e vivere in un sogno accompagnato dalla dolce metà; non è facile essere coinvolgenti a tal punto e quello che a volte è d'ostacolo è l'ambiente: forse il mio errore più grande è quello di provare a creare TV in luoghi troppo affollati e rumorosi (tipo discopub); penso di dover lavorare di più sull'isolamento della preda;
un altro errore che commetto è quello di andare troppo avanti con discorsi scherzosi che, però, non lasciano "traccia" di me stesso.
come fate voi a passare da un tono scherzoso e giocoso, a un tono più grave per creare TV e andare avanti? come si passa dalla fase apertura - discorsi scherzosi di palo in frasca alla fase centrale del TV?

Se nel metodo di Termynator recitare significa questo, allora ovviamente si.
Ma credo che ci sia una differenza tra recitare e creare un territorio "magico", percio' volevo avere una risposta di Termynator.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: TermYnator il 19 Novembre 2011, 12:42:14
Citazione di: Edward Bloom il 18 Novembre 2011, 10:23:03
Caro Termy, mi dispiace che il mio post abbia suscitato critiche astiose, anche se sono normali i fraintendimenti, specie quando non ci si conosce di persona.
...
Questo per sottolineare ancora lo scopo del mio topic, che ho espresso nel mio primo post: provate le cose, capitele, analizzatele, ritagliatele su di voi.

Se ho mollato ben 2 +1 a questo thread, è per la verità che contiene, è che hai messo nero su bianco in quest'ultima risposta. Verità che negli ultimi tempi mi sembra sia stata completamente dimenticata:

Se una cosa non funziona, potrebbe essere semplicemente che non l'hai ancora capita a fondo, non sempre è colpa di qualcuno.

Quindi, sbattetevi come ha Fatto Bloom, e come hanno fatto tanti altri. L'esito, dipende solo da quanto impegno ci mettete.



Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: sofficemaremoto il 19 Novembre 2011, 15:01:17
Citazione di: TermYnator il 19 Novembre 2011, 12:42:14
Se ho mollato ben 2 +1 a questo thread, è per la verità che contiene, è che hai messo nero su bianco in quest'ultima risposta. Verità che negli ultimi tempi mi sembra sia stata completamente dimenticata:

Se una cosa non funziona, potrebbe essere semplicemente che non l'hai ancora capita a fondo, non sempre è colpa di qualcuno.

Quindi, sbattetevi come ha Fatto Bloom, e come hanno fatto tanti altri. L'esito, dipende solo da quanto impegno ci mettete.





Sono d'accordo. Troppo spesso si accusa l'insegnante quando la realta' è che per avere guadagno bisogna sacrificarsi molto.
Pero' la mia domanda rimane.
Riesci a sintetizzare la differenza tra il creare il TV e il recitare?
Grazie
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: TermYnator il 19 Novembre 2011, 17:35:17
Citazione di: sofficemaremoto il 19 Novembre 2011, 15:01:17
Sono d'accordo. Troppo spesso si accusa l'insegnante quando la realta' è che per avere guadagno bisogna sacrificarsi molto.
Pero' la mia domanda rimane.
Riesci a sintetizzare la differenza tra il creare il TV e il recitare?
Grazie
Beh, sono due cose radicalmente diverse.
Una recita, implica un copione, o come minimo un canovaccio, ovvero una traccia da seguire per quanto riguarda gli argomenti.
Un TV, ha comunque una traccia (la tua vita, che nel momento in cui ne parli è passata, e quindi scritta), ma ti lascia completamente libero di descrivere il presente.
Quello che mostri, è il tuo miglior te stesso in tempo reale, le tue qualità ed il tuo modo di risolvere i problemi della vita. Se quindi reciti, reciti te stesso.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 19 Novembre 2011, 20:38:11
CitazioneSe una cosa non funziona, potrebbe essere semplicemente che non l'hai ancora capita a fondo, non sempre è colpa di qualcuno.
pienamente d'accordo!!!  :'(
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: sofficemaremoto il 19 Novembre 2011, 23:54:22
Citazione di: TermYnator il 19 Novembre 2011, 17:35:17
Beh, sono due cose radicalmente diverse.
Una recita, implica un copione, o come minimo un canovaccio, ovvero una traccia da seguire per quanto riguarda gli argomenti.
Un TV, ha comunque una traccia (la tua vita, che nel momento in cui ne parli è passata, e quindi scritta), ma ti lascia completamente libero di descrivere il presente.
Quello che mostri, è il tuo miglior te stesso in tempo reale, le tue qualità ed il tuo modo di risolvere i problemi della vita. Se quindi reciti, reciti te stesso.


Quindi nel tuo metodo non esiste una recita "finta", cioe' separata dalla storia scritta della propria vita.
Ho capito bene?
Voglio dire: è corretto dire che nel tuo metodo recitare significa esaltare, attraverso la creazione di un territorio virtuale, tutto cio' che si è assimilato fino a quel momento come essere umano che ha vissuto esperienze, fatto, detto, sofferto, gioito, amato ecc ecc ecc ?
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: TermYnator il 20 Novembre 2011, 03:25:16
Citazione di: sofficemaremoto il 19 Novembre 2011, 23:54:22
Quindi nel tuo metodo non esiste una recita "finta", cioe' separata dalla storia scritta della propria vita.
Ho capito bene?
Voglio dire: è corretto dire che nel tuo metodo recitare significa esaltare, attraverso la creazione di un territorio virtuale, tutto cio' che si è assimilato fino a quel momento come essere umano che ha vissuto esperienze, fatto, detto, sofferto, gioito, amato ecc ecc ecc ?
No. :)
Supponiamo che io sia un ingegnere che progetta bielle per la fiat.
Se parlo di lavoro, il mio TV non prevede cazzate tipo "progetto turboreattori per caccia del futuro", ma il calarti nel mio contesto lavorativo mostrandoti le cose più fighe (da un punto di vista emotivo, o al limite tecniche tramite il meccanismo della similitudine), con un linguaggio che ti consenta di immedesimarti in quello che vivo e di capire quello che faccio. Questo facendoti vedere cose che non avresti mai immaginato (punti di vista, analogie, etc etc, che ti fanno capire cose che hai sempre ritenuto pallosissime in modo interessante e divertente.  Se parlo di me stesso, ti apro il mio modo di vedere le cose, con lo stesso metro.
Questa è la prassi. Questo approccio, non è finzione, ma al più mezza verità, nel senso che potrei omettere (ma non falsificare) dettagli che ritengo scomodi in un primo approccio. Questo è il personaggio elettivo. Ma può capitare che una sera ogni mille, io esca di casa dopo aver visto un film sulla marina imperiale svizzera, e mi senta un ex mozzo di una dragamine elvetica. Sarò abbastanza bravo da vivere emotivamente quella situazione, e farti vivere una serata con un siffatto magico  personaggio. Questo è un personaggio esaltativo. L'esempio è chiaramente paradossale, ma se sei un eclettico, hai tante di quelle pelli, che spesso è più conveniente parlare di una sola di queste piuttosto che parlare di tutte: se lo fai, o non ci crede nessuno, oppure cominciano a tampinarti sull'età.
Questo esprimere una parte di se in modo esclusivo, è ciò che definisco personaggio privativo.
Il ricorso a personaggi diversi da quello elettivo, l'ho trattato pochissimo in ADM, e per nulla sul forum, dove gli unici esempi sono i report sul "Personaggio N.51", "Papillon", ed il TermYpensiero 8. Non sempre il personaggio deve sembrare reale: esistono personaggi basati su luoghi comuni ridicoli, che si possono usare per entrare in un set per direttissima, generando immediatamente un gioco di ruolo. Il supermaschio di "Papillon" ne è un esempio lampante: c'era una vena autorironica atta a far giocare la tipa sull'ambiguità generata dal mio comportamento. Ovvero: costui è un macho incallito col quale sbellicarsi prendendolo per il culo, oppure è qualcosa di totalmente inafferrabile che non teme di vestirsi di panni ridicoli perchè sa comunque come cavarsela?
Il lavoro sui personaggi, è comunque materiale per superavanzati, da relegare alle ONS o a  momenti particolari nei quali si vive fuori dal contesto abituale.



Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Poncho il 20 Novembre 2011, 04:37:22
Citazione di: - Mc - il 18 Novembre 2011, 20:04:46
...scusate ma avrei un'altra domanda:
come evitare di sembrare il "pu**aniere" che ci prova con tutte?

facile, non ci provare con tutte :D

puoi spostarti un po' per fare allenamento?

Ciao , P .
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: sofficemaremoto il 20 Novembre 2011, 15:00:20
Citazione di: TermYnator il 20 Novembre 2011, 03:25:16
No. :)
Supponiamo che io sia un ingegnere che progetta bielle per la fiat.
Se parlo di lavoro, il mio TV non prevede cazzate tipo "progetto turboreattori per caccia del futuro", ma il calarti nel mio contesto lavorativo mostrandoti le cose più fighe (da un punto di vista emotivo, o al limite tecniche tramite il meccanismo della similitudine), con un linguaggio che ti consenta di immedesimarti in quello che vivo e di capire quello che faccio. Questo facendoti vedere cose che non avresti mai immaginato (punti di vista, analogie, etc etc, che ti fanno capire cose che hai sempre ritenuto pallosissime in modo interessante e divertente.  Se parlo di me stesso, ti apro il mio modo di vedere le cose, con lo stesso metro.
Questa è la prassi. Questo approccio, non è finzione, ma al più mezza verità, nel senso che potrei omettere (ma non falsificare) dettagli che ritengo scomodi in un primo approccio. Questo è il personaggio elettivo. Ma può capitare che una sera ogni mille, io esca di casa dopo aver visto un film sulla marina imperiale svizzera, e mi senta un ex mozzo di una dragamine elvetica. Sarò abbastanza bravo da vivere emotivamente quella situazione, e farti vivere una serata con un siffatto magico  personaggio. Questo è un personaggio esaltativo. L'esempio è chiaramente paradossale, ma se sei un eclettico, hai tante di quelle pelli, che spesso è più conveniente parlare di una sola di queste piuttosto che parlare di tutte: se lo fai, o non ci crede nessuno, oppure cominciano a tampinarti sull'età.
Questo esprimere una parte di se in modo esclusivo, è ciò che definisco personaggio privativo.
Il ricorso a personaggi diversi da quello elettivo, l'ho trattato pochissimo in ADM, e per nulla sul forum, dove gli unici esempi sono i report sul "Personaggio N.51", "Papillon", ed il TermYpensiero 8. Non sempre il personaggio deve sembrare reale: esistono personaggi basati su luoghi comuni ridicoli, che si possono usare per entrare in un set per direttissima, generando immediatamente un gioco di ruolo. Il supermaschio di "Papillon" ne è un esempio lampante: c'era una vena autorironica atta a far giocare la tipa sull'ambiguità generata dal mio comportamento. Ovvero: costui è un macho incallito col quale sbellicarsi prendendolo per il culo, oppure è qualcosa di totalmente inafferrabile che non teme di vestirsi di panni ridicoli perchè sa comunque come cavarsela?
Il lavoro sui personaggi, è comunque materiale per superavanzati, da relegare alle ONS o a  momenti particolari nei quali si vive fuori dal contesto abituale.





Ok, ora mi tornano di piu' le cose.
Lo standard deve essere il personaggio elettivo.
L'eccezione il personaggio esaltativo, il quale come sottilinei è roba avanzata, visto che non farsi ridere dietro quando si entra con questo ruolo è piuttosto difficile. 
:up:
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 30 Novembre 2011, 12:35:39
Citazione di: sofficemaremoto il 18 Novembre 2011, 11:31:00
Ottimo post, solo una cosa non ho capito ne' del post ne' del TV.
Cioe' il fatto di "recitare".
Se il seduttore ha una pienezza d'animo e di esperienze che lo elevano al di sopra della massa, perche' deve recitare? O meglio, che cosa significa per voi "recitare"?

In breve io la vedo così.
Recitare può essere inteso in due significati.
Primo significato: rappresento delle sensazioni, delle caratteristiche caratteriali, delle emozioni che ritengo perfette per "colpirti" nel segno. Falsifico me stesso per sedurti. Funziona, per carità, ma è di fatto un raggiro che dura poco e, inoltre, lo trovo concettualmente sbagliato e incompatibile con l'essere uomo.
Secondo significato: posto che ognuno di noi ha diverse persone che convivono al suo interno, occorre fare a monte un grosso lavoro su ognuna di esse per averle pronte e funzionanti, poi un ulteriore grosso lavoro su se stessi per avere la sensibilità di capire quale usare nelle diverse circostanze e con le varie persone e, infine, utilizzare effettivamente il tuo te stesso più calzante nelle diverse circostanze. Non c'è niente di falso, c'è verità, potrei dire che c'è la migliore tua verità possibile.
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 30 Novembre 2011, 12:44:10
Citazione di: - Mc - il 18 Novembre 2011, 19:55:42
la chiave della figa è fare emozionare la preda. le donne vivono di emozioni ergo le emozioni sono la benzina della trombata.  :)

Scusa se mi permetto, mi rendo perfettamente conto che siamo in un contesto goliardico e che la tua è una battuta, ma per non fuorviare altri utenti preciso che questa impostazione, se fosse adottata sul serio, sarebbe assolutamente deleteria.
Se uno concepisse veramenti le emozioni come "chiave" di apertura una vagina adotterebbe una prospettiva distorta e sbagliata, che lo esporrebbe a continui fallimenti. Non bisogna avere il focus sull'emozionare gli altri, ma sul vivere le proprie emozioni, introdurle all'interno della propria vita, farle partecipare alle nostre scelte, fare esperienze "emozionanti" e quindi poi trasmettere all'esterno tutto questo.
Scervellarsi su come spacciare emozioni a una donna per chiavarsela è un tipico ragionamento maschilista e algebrico per cui 2+2=4, che personalmente giudico del tutto fuorviante.
Ripeto Mc, ho capito lo spirito con cui hai scritto quella frase e non mi riferisco a te!   ;)
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 30 Novembre 2011, 12:48:03
Citazioneposto che ognuno di noi ha diverse persone che convivono al suo interno, occorre fare a monte un grosso lavoro su ognuna di esse per averle pronte e funzionanti,
questo non mi è molto chiaro... potresti appronfondire con un pissolissimissimo esempio?  :P
CitazioneRipeto Mc, ho capito lo spirito con cui hai scritto quella frase e non mi riferisco a te!
ma figurati!!! sono qui per imparare e per capire meglio  :-*  :lol:
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 30 Novembre 2011, 12:49:39
Citazione di: - Mc - il 18 Novembre 2011, 20:04:46
...scusate ma avrei un'altra domanda:
come evitare di sembrare il "pu**aniere" che ci prova con tutte?
nella mia zona. ci sono pochi locali e sempre le solite persone; è molto facile essere classificati come "quello che ci prova con tutte"; pensate che questa cosa giochi a favore o a sfavore?
come gestire le ragazze che ci si tromba in questi contesti?

Rispettandole e trattandole correttamente dall'inizio alla fine. La posizione ideale è quella di chi ha moltissime possibilità con le donne ma è estremamente fedele e corretto e, quindi, si dedica a una per volta. Fosse per una settimana, fosse per due anni. Sii sempre sincero sulle tue intenzioni e sulle prospettive che vedi per il vostro rapporto, non trombarti nella tua zona ragazze che sai che sfanculerai la mattina dopo (sempre che non siano di quelle che non si fanno troppi problemi). Non fare il provolo con altre quando stai frequentando una ragazza: vedrai che curiosamente così rimorchierai ancora di più!
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: Edward Bloom il 30 Novembre 2011, 13:03:37
Citazione di: - Mc - il 30 Novembre 2011, 12:48:03
questo non mi è molto chiaro... potresti appronfondire con un pissolissimissimo esempio?

Non sono uno psicologo, quindi ti espongo ill mio modo di vedere le cose e di percepire me stesso e gli altri senza assumermi responsabilità che non mi competono: la mia vita potrebbe essere diversa dalla tua, io mi limito a chiarire qual è stato e qual è la direzione del mio lavoro.
A mio avviso in ogni persona ne vivono altre 10. Esempio banale: il killer che uccide ha un modo di pensare e di sentire la vita completamente diverso dalla stessa persona quando è con il figlio di due anni. Io credo che la personalità umana sia in realtà composta da molteplici personaggi che reclamano il proprio spazio. Come se ci fosse un unico palcoscenisco (iquello che stai mostrando di te stesso agli altri in un momento) e dietro il tendone 10 attori che vorrebbero avere spazio.
C'è quello incaxxoso e violento, quello felice e un po' scemo, quello profondo e sensibile, quello distaccato e freddo. Tutti noi abbiamo più facce, che vengono automaticamente fuori nei vari contesti. Istintivamente siamo portati, infatti, a chiuderci in quei contesti dove vengono fuori determinate facce di noi e possiamo fare a meno di altre di cui ci fidiamo di meno.
Ad esempio, uno che mostra quasi sempre la propria faccia timida e dolce eviterà contesti che impongono di tirare fuori la parte più animale e aggressiva.
Questo è sbagliato: è limitante, e prima o poi le nostre personalità trascurate presentano il conto.
Io credo si debba lavorare in tutte le direzioni, in particolare sui nostri lati "deboli", per rendere tutti questi personaggi quantomeno accettabili.
Il punto di arrivo è avere tutti i personaggi preparati e "in forma", in modo da potersi immergere in qualsiasi situazione.
Quando sentirai di poter stare a galla in ogni contesto, perché hai fiducia che qualsiasi dei tuoi "attori" saprà reggere bene la sua parte, sarai veramente sicuro di te stesso.
Ci vuole tempo e sbattimento. Del resto se per imparare a suonare il pianoforte ci vogliono minimo 10 anni, non vedo perché per imparare a vivere ci debbano volere due settimane.
Questa impostazione, pur personalizzandola e facendola mia con le mie differenze, l'ho ricavata anni fa dai testi di Termynator, non da qualche manuale segretissimo e nascosto chissà dove... quindi fila a studiare!! :)
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: - Mc - il 30 Novembre 2011, 13:05:39
ora mi è chiaro.
CitazioneCi vuole tempo e sbattimento. Del resto se per imparare a suonare il pianoforte ci vogliono minimo 10 anni, non vedo perché per imparare a vivere ci debbano volere due settimane.
bella frase  :up:
Titolo: Re: Territori virtuali
Inserito da: xask il 30 Novembre 2011, 14:09:22
Bravo! Sottolineo anch'io l'importanza del TV!!! Hai esplicato tutto abbastanza bene.
Ho avuto modo di fare pratica divertendomi anche e testare la potenza e l'efficacia del Territorio Virtuale.
Vi riporto un aneddoto.
Bene io ho creato un Territorio Virtuale all'interno del Mondo Virtuale: Facebook.
Premessa: ho voluto provare fino in fondo il TV su Facebook perchè per comunicare devi scrivere, leggere e a volte soffermarti sulle parole, e poi a me piace molto scrivere; è diverso rispetto a parlare face to face con una persona.

Mi aggiunge a caso una gnocca di Napoli, io sono meridionale ma emigrato a Nord.
Dopo i primi messaggi porto la conversazione su un altro piano, fiabesco.
Io divento Terroncino, un bimbo con la valigia di cartone emigrato, lei un'altra bimba che conoscerò nella storia. Il suo nome sarà il vezzeggiativo del suo cognome.
Ma la cosa bella è che io volutamente lascio a lei una parte di storia che deve continuare lei. Così i nostri messaggi non sono diventati altro che la narrazione di una fiaba.
Come per magia la storia è diventata erotica.
Avevo provato tutta la potenza del TV!
Ho ottenuto:
1) numero di telefono che era molto restia a darmi
2) mi ha chiesto di fare sesso via web-cam
3) parole sue "se vieni a napoli lo facciamo per forza"

Incredibile!