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TermYdelirio 16) Dare ed avere.

Aperto da TermYnator, 21 Dicembre 2009, 02:44:52

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orchideanera

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ho letto cio' che hai scritto.
Sei sicuro che possa aiutare a rendere le persone più felici?



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Citazione di: orchideanera il 14 Novembre 2011, 16:58:51
ho letto cio' che hai scritto.
Sei sicuro che possa aiutare a rendere le persone più felici?
Se far male alla gente può rendere più felici no.
Se star bene con se stessi e con gli altri può rendere più felici si.
Io appartengo a quelli che la pensano nel secondo modo.

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orchideanera

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si, é un punto di vista che condivido.
Il tuo sfogo che ha preso forma in una sorta di manuale é coraggioso, nell'era del "tutto e subito".
Anche l'idea stessa di seduzione si é completamente persa o meglio trasformata in un processo paragonabile al virus che colpisce un computer, il cervello e mai il cuore.
Ma come si può insegnare a sedurre, se le persone non sono educate ai sentimenti?
E' tutto una grande illusione e alla fine é inevitabile sentirsi soli.





TermYnator

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Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 10:50:47
si, é un punto di vista che condivido.
Il tuo sfogo che ha preso forma in una sorta di manuale é coraggioso, nell'era del "tutto e subito".
Anche l'idea stessa di seduzione si é completamente persa o meglio trasformata in un processo paragonabile al virus che colpisce un computer, il cervello e mai il cuore.
Ma come si può insegnare a sedurre, se le persone non sono educate ai sentimenti?
E' tutto una grande illusione e alla fine é inevitabile sentirsi soli.
Orchideanera, in questo post c'è un assurdo lapalissiano: "educare ai sentimenti"...
Che significa?
I sentimenti sono una cosa a prescindere, una pulsione innata che deriva dall'istinto e dal subconscio.
Puoi educare al resistere ai sentimenti, al superare il dolore che essi possono creare, o al lasciarsi andare alle gioie che generano. Ma non puoi educare non ai sentimenti...
a parte ciò, l TD, è per me il manifesto del Vero Uomo, ovvero la regola morale del seduttore.
Come tale, è un codice imposto del quale fornisco i principi logici. Ho scritto in premessa che tale scritto non si indirizza ai principianti, ma solo a coloro che gia hanno una buona dimestichezza con il  sedurre.
Va da se, che il rapporto con i propri sentimenti lo dia per scontato in chi legge questa roba.
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AlterEgo

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Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 10:50:47
Il tuo sfogo che ha preso forma in una sorta di manuale é coraggioso, nell'era del "tutto e subito".

Con la parola "sfogo" intendi solo questo post o tutto il TermYdelirio?
A dire il vero però mi sembra che il vero sfogo lo stia facendo tu in quello ce hai scritto (non è un'accusa, solo una mia osservazione)

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 10:50:47
Anche l'idea stessa di seduzione si é completamente persa o meglio trasformata in un processo paragonabile al virus che colpisce un computer, il cervello e mai il cuore.

La parola "seduzione" oggi sembra essere associata ad una serie di tecniche e di frasi magiche ripetute a memoria e capaci di colpire una donna, trombarsela e mollarla per partire al prossimo attacco. Di conseguenza è vista come una cosa negativa e utile solo a far scopare gli sfigati ed ingannare le donne.
Qui però non si parla di seduzione in questo senso, si parla di migliorare se stessi in tutto, quindi di sviluppare determinate qualità che ci rendono migliori, qualità che non si sviluppano recitando frasi ad effetto lette da qualche parte. L'essere migliori porta inevitabilmente ad attrarre le donne le quali non vengono ingannate ma hanno davanti realmente una persona bella. Quello che succede poi dipenderà da entrambi.

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 10:50:47
Ma come si può insegnare a sedurre, se le persone non sono educate ai sentimenti?
E' tutto una grande illusione e alla fine é inevitabile sentirsi soli.

Come si può educare ai sentimenti senza la "materia prima", cioè senza una persona verso la quale provarli? Nessuno può a provare sentimenti a comando: è la persona che hai davanti che ti fa provare gioia o rabbia, allegria o ansia. E per avere una persona con la quale rapportarti in questo modo devi prima saperla attrarre, altrimenti rimarrai realmente solo, e non sarà solo un'illusione.


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orchideanera

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Come si può educare ai sentimenti senza la "materia prima", cioè senza una persona verso la quale provarli?


Vuol dire che hai bisogno di un altro/altra per capire se sei in grado di amare oppure no? Di certo non é così se sostenete in maniera così forte il superuomo. Parlo proprio di questo, di essere consapevoli dei propri sentimenti e di saperli trasmettere oppure occultare se nacessario. Ma vedo molta confusione in generale..
L'educazione ai sentimenti come giustamente mi contraddite non é possibile, é vero perché sono qualcosa che nascono e muoiono in noi.
Ma quando aiutate una donna insicura a liberare la sua sessualità, quando un padre abbraccia la madre di fronte a suo figlio e le dice ti amo senza timore, quando parlate ad un amico con il cuore in mano di ciò che vi affligge.. non lo state "aiutando"a capire che non vi é nulla di spaventoso a dimostrare apertamente dei sentimenti e di conseguenza a riconoscerli?

AlterEgo

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Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 15:41:05
Vuol dire che hai bisogno di un altro/altra per capire se sei in grado di amare oppure no? Di certo non é così se sostenete in maniera così forte il superuomo.

il superuomo non è il superduro che non deve chiedere mai.
Il superuomo è anche l'uomo che citi nei tre esempi che tu stesso poni (TermY correggi se sbaglio):

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 15:41:05
Ma quando aiutate una donna insicura a liberare la sua sessualità, quando un padre abbraccia la madre di fronte a suo figlio e le dice ti amo senza timore, quando parlate ad un amico con il cuore in mano di ciò che vi affligge.. non lo state "aiutando"a capire che non vi é nulla di spaventoso a dimostrare apertamente dei sentimenti e di conseguenza a riconoscerli?

Tre esempi che porti e in tutti e tre c'è una persona verso la quale provare qualcosa (una donna che libera la propria sessualità, una madre, un amico)


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orchideanera

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stai scrivendo sperando di affermare ciò che l'autore del post vorrebbe.
Non é questa la chiave.. hai una visione troppo mediata da quei concetti che servono ad aprire la mente e non a condizionarla.
La chiave non é la persona verso la quale provi, ma che tu sei in grado di trasmettere e di apprendere.
Negli esempi che ti ho scritto non esiste super uomo o super donna, ma persone che trasmettono e comprendono emozioni e sentimenti.
Il super uomo tuo per me é solo un uomo normale, come ognuno dovrebbe essere.



Nero

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Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 15:41:05
Come si può educare ai sentimenti senza la "materia prima", cioè senza una persona verso la quale provarli?
Vuol dire che hai bisogno di un altro/altra per capire se sei in grado di amare oppure no? Di certo non é così se sostenete in maniera così forte il superuomo. Parlo proprio di questo, di essere consapevoli dei propri sentimenti e di saperli trasmettere oppure occultare se nacessario.

E se invece una persona volesse semplicemente trombare? senza necessariamente provare dei sentimenti verso l'altra persona? Non credo che in questo caso sia necessaria un' educazione sentimentale....
E il caso citato non é un tanto iimprobabil, anzi....
La demenza senile é una malattia, la demenza giovanile una tragedia...

sofficemaremoto

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Citazione di: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 02:44:52
Al mondo ci sono 2 modi di sedurre: dare, ed avere.

Il modo "avere"
Il modo avere è quello più comune nei cosiddetti paraculi e nei ruffiani.
Il sistema è molto semplice: si individua una qualità della donna, che è alla base della sua autostima.
Dopodichè, si comincia a relativizzare la persona sul reale possesso di quella qualità, sino a farle credere che siamo contornati da tutte persone che possiedono quella qualità in misura maggiore della sua, o che il suo possesso di quella qualità non corrisponde al nostro standard.
Il passo successivo, è mettere in evidenza tutte le qualità che le mancano, per essere ua persona completa.
Ma sempre in modo indiretto, ovvero dando valore a persone che possiedono quelle qualità che la malcapitata non possiede.
Piano piano, si mina la sua autostima, e si scardinano le sue difese (che si basano sull'esibizione di un modello che riscuote successo), onde costringerla a dimostrarci qualcosa.
Questo processo subdolo (e piuttosto viscido), porta la persona a provare una certa "attrazione" (non in senso fisico, ma psicologico) nei confronti del detrattore, e si tramuta in un bisogno di conferme.
Agendo sapientemente sui tempi, ovvero facendo cuocere la malcapitata nel suo brodo, si riesce con una certa facilità a renderla dipendente, e generare entusiasmo con dei "contentini" ovvero piccoli riconoscimenti ogni volta che fa una cosa che va a nostro vantaggio.
In pratica, si fa come con i cavalli da ammaestrare, ma a differenza della frustata, si molla un vile colpo alla sua psiche. Mentre per lo zuccherino, si da un piccolo riconoscimento.
Le prede più facili di questo (disgustoso) modo di fare, sono ovviamente le donne che basano la loro autostima sull'estetica, o quelle che in qualche modo ostentano ferite evidenti.
Il fatto di vedere la propria autostima minata, genera generalmente delle reazioni disperate che tese a cercare conferma dell'autorevolezza del discreditatore: tali manifestazioni sono gli Shit test "cattivi", e molto diretti.
Chi pratica il TM, non usa questo sistema.

Il modo "dare"
Nel modo dare, si procede inizialmente con uno studio della persona, in modo da determinare quali sono le qualità sviluppate, e quali sono quelle carenti, ovvero quelle che il soggetto vorrebbe fossero invece evidenti.
Questa prassi, si attua in osservazione, e perfezionata tra il primo ed il secondo momento.
Durante l'interazione, si agisce cercando di evidenziare il fatto che ciò che il soggetto percepisce come una mancanza, in realtà non è tale. Cio avviene ad un livello basso relativizzando coloro che sono i massimi portatori di quelle qualità, o ad un livello più avanzato, portando il soggetto a riflettere sul fatto che noi non siamo attratti in grande misura dalla qualità mancante.
Anche qui, si crea una sorta di legame, ma è un legame diverso da quello di dipendenza descritto nel modo "avere". E' un legame empatico e privo di quel senso di sfida, che è invece ben presente nel modo "avere".

Differenze sostanziali fra i due modi.
Il modo avere, è di fatto una truffa, tramite la quale il "seduttore" cerca di prevaricare l'interlocutrice, per sopraffarla, e soggiogarla al fine di ottenere sesso.
L'esito di questa prassi, che spesso funziona, genera uno stato di malessere nella vittima, che prima o poi viene razionalizzato. L'esito, è che dopo una o poche notti di sesso, la donna fugge e lascia il "seduttore" al suo destino.
I praticanti questo stile, spesso pensano che ci siano due modi per sedurre le donne: ovvero uno per avere "notti di sesso", l'altro per avere storie serie. Il secondo modo, implicherebbe un maggior rispetto, ma sarebbe poco produttivo, in quanto da bisognosi.
A prescindere dalle implicazioni morali, questo stile di gioco presenta il grosso vizio di bruciarsi a priori sia le donne che non cascano in questi giochetti, sia quelle con le quali si potrebbe voler proseguire una storia, che si accorgono di essere state circuite da una persona di cui in realtà non sanno nulla.
Come tale, è un gioco che va a discapito di chi lo pratica, a meno che non si abbia l'assoluta certezza di non voler in nessun modo proseguire nel rapporto.
Certezza, che esiste solo frequentando donne che riteniamo di bassissimo lignaggio.


Il modo dare, invece, non fa differenze: il comportamento è sempre lo stesso, sia che si voglia una sola notte di sesso, sia che si desideri far evolvere la storia dopo la prima notte.
Nel caso la cosa finisca, avrete lasciato la persona con uno spunto per essere migliore, nel caso vada avanti, sarà migliore insieme a voi.
In entrambe i casi, avrete comunque investito su voi stessi, e dato qualcosa di positivo ad un altro essere umano.

TermYnator



Non avevo letto questo post.
C'è da dire che spesso sono piu' le donne ad attuare il metodo "avere" nei confronti del maschio che non viceversa.
E spesso il processo è subdolo.
Vorrei a tal proposito chiedere a Termynator se è un vizio ormai piuttosto diffuso delle donne mettere alle strette l'uomo con un processo sottile che evidenzia passo dopo passo le "mancanze" dell'uomo stesso ( agli occhi della donna, quindi spesso solo presunte mancanze), affinche' ci si appropri dell'uomo per soddisfare il proprio progetto personale.
Mi spiego meglio:
vedo sempre piu' ragazze che si lamentano di tutto e di piu' verso i loro ragazzi, evidenziando le mancanze che devono essere immediatamente colmate secondo il gusto della ragazza stessa. E spesso si tratta di minchiate cosmiche che anche se il maschio le colma, comunque le deve colmare secondo le "direttive" della femmina.
Il ragazzo diventa piano piano e inconsapevolmente un mezzo per la realizzazione egoistica di un sogno di vita personale e del tutto unilaterale, fondato su gusti, opinioni e comportamenti ai quali il maschio deve adattarsi, perche' sono quelli della femmina ad essere corretti.
Sempre di piu' vedo che le ragazze hanno questo fottuto vizio di prendere un ragazzo e volerlo trasformare nel corso del tempo a propria immagine e somiglianza, e questa trasformazione avviene esattamente con un processo subdolo di "avere".
Questo argomento a mio avviso spiega molto bene la nevrosi del maschio contemporaneo post-matrimonio.
La donna si sente emancipata e pretende. Sempre e comunque. Il maschio diventa la pedina che deve adattarsi per non creare una guerra continua, visto che la donna, difficilmente abbandona le proprie pretese. E, cosa ancora piu' snervante, difficilmente ammette il proprio piano perverso di trasformazione.
Non voglio generalizzare al massimo, ma credo che la situazione sia questa in una larga parte di casi e credo che a volte le persone se ne accorgono dopo anni e anni di fidanzamento e convivenza.
Magari dopo aver fatto famiglia e figli.
E li' la cosa diventa drammatica, anche perche' il processo di predominanza femminile forzata si ripercuote sul rapporto genitori-figli.
Anche li: il figlio è piu' figlio del mamma che non del papa'.
Ho visto casi concreti di questo processo ed è drammatico a mio avviso perche' il figlio cresce in condizioni di tensione e disequilibrio.
La poesia prudente
e gli uomini
prudenti
durano
solo lo stretto
necessario
per morire
tranquilli


Charles Bukowski

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#40
Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 17:38:07
stai scrivendo sperando di affermare ciò che l'autore del post vorrebbe.

no, sto scrivendo per affermare quello che io penso in questo momento, giusto o no che sia, ma indipendentemente da quanto afferma l'autore, e indipendentemente dal mio essere concorde o no con lui.

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 17:38:07
Non é questa la chiave.. hai una visione troppo mediata da quei concetti che servono ad aprire la mente e non a condizionarla.

se come dici tu la mia visione è mediata da concetti che aprono la mente allora vuol dire che è una visione a 360°, non condizionata da nulla, e quindi ottimale. E' questo che volevi dire?

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 17:38:07
La chiave non é la persona verso la quale provi, ma che tu sei in grado di trasmettere e di apprendere.

Come acquisisci la consapevolezza di trasmettere sentimenti? Quando hai qualcuno al quale trasmettere. Se non hai nessuno a cui trasmettere qualcosa non trasmetti niente e di conseguenza non acquisisci la consapevolezza di ciò.

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 17:38:07
Negli esempi che ti ho scritto non esiste super uomo o super donna, ma persone che trasmettono e comprendono emozioni e sentimenti.

e difatti non ho citato i tuoi esempi parlando di superuomini o superdonne

Citazione di: orchideanera il 15 Novembre 2011, 17:38:07
Il super uomo tuo per me é solo un uomo normale, come ognuno dovrebbe essere.

Qui ti posso dare ragione, la maggior parte delle persone sviluppa solo un minimo del proprio potenziale e delle proprie capacità, la normalità diventa quindi una persona relativamente limitata e che si accontenta di quel poco che ha senza sbattersi per avere di più, anche perchè sbattersi è comunque faticoso.
Di conseguenza chi sviluppa a pieno le proprie capacità viene considerato "super".

Citazione di: Nero il 15 Novembre 2011, 18:48:13
E se invece una persona volesse semplicemente trombare? senza necessariamente provare dei sentimenti verso l'altra persona? Non credo che in questo caso sia necessaria un' educazione sentimentale....
E il caso citato non é un tanto iimprobabil, anzi....

Concetto semplice, chiaro e immediato
+1  ;D
Ultima modifica: 15 Novembre 2011, 23:27:49 di AlterEgo


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Nero

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Cioè personalmente preferisco buttarlo dentro una fregna , crh dare un abbraccio a mia madre  :up
La demenza senile é una malattia, la demenza giovanile una tragedia...

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Citazione di: Nero il 16 Novembre 2011, 07:47:31
Cioè personalmente preferisco buttarlo dentro una fregna , crh dare un abbraccio a mia madre  :up

altro concetto semplice, chiaro e immediato
ma il +1 te l'ho già dato  ;D


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orchideanera

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se come dici tu la mia visione è mediata da concetti che aprono la mente allora vuol dire che è una visione a 360°, non condizionata da nulla, e quindi ottimale. E' questo che volevi dire?
No di certo.
Come acquisisci la consapevolezza di trasmettere sentimenti? Quando hai qualcuno al quale trasmettere. Se non hai nessuno a cui trasmettere qualcosa non trasmetti niente e di conseguenza non acquisisci la consapevolezza di ciò.
No di certo.

Rileggi quello che hai scritto, e rispondi non come se ti stessi accusando ma come se stessimo parlando in un caffé.


sofficemaremoto hai ragione questo modo comportamentale infatti é stato copiato dalle donne.

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#44
Citazione di: orchideanera il 16 Novembre 2011, 09:25:15
sofficemaremoto hai ragione questo modo comportamentale infatti é stato copiato dalle donne.
Bene.
Visto che parli di comportamenti propri delle donne, e che quindi implicitamente ammetti un dimorfismo comportamentale fra i sessi, mi domando con quale coraggio  vieni a parlare di educazione al sentimento parlando di ti amo alla moglie, bacetti alla mamma et similia.

Temo infatti che tu non abbia capito molto del perchè di questo forum, nato per precise esigenze della personalità maschile. Il principale problema maschile, non è quello di trovarsi la principessa zaffiro onde perdere la brocca e squartare fiori innocenti. Il problema maschile è trovare una plebea qualsiasi per camminare meglio.
Si, ho scritto camminare meglio. Se fai una ricerca sul forum della parola "donna" trovi 40 pagine di post e per la parola "amore" 27. Ma se fai una ricerca della parola "sega", ne trovi ben 18.
La sequenza numerica è estremamente rappresentativa della psiche maschile: vai da una, quella non te la da, spesso perdi la brocca e finisce a seghe. I sentimenti, quindi, sono l'ultimo dei problemi di un maschio.

a questo, aggiungo una nota amara, che deriva dall'osservare la provenienza emotiva degli utenti del forum.
Non si contano infatti quelli che, dopo essersi perdutamente innamorati, si sono trovati di fronte ad un singolare comportamento: la femina da gattina dolce e tenera, si è trasformata in un furher che imposta comportamenti e detta condizioni (come sottolinea Sofficemaremoto). E questo, solo in virtù del fatto di sapere che ogni suo no, porta il maschio a star male perchè innamorato.
Il finale, è un'orda di maschi frustrati, creati da un branco di femine che non sanno quello che vogliono, ma che purtroppo hanno il potere di gestire il centro del mondo: la passera.
E quanto tenete a mantenere il monopolio della passera: basti notare come sia semplice infamare persone potenti additando il fatto che usufruiscono di passera in modo non convenzionale: ovvero aggirando le vostre arti manipolatorie.
Detto ciò, prima di venir qui sopra a parlare di sentimenti, nel vano tentativo di portare le regole che creano maschi frustrati, cercate di capire voi stesse per fare una vita migliore.
Ultima modifica: 16 Novembre 2011, 14:21:58 di TermYnator
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