TermYdelirio 7) La via d'uscita.

Aperto da TermYnator, 02 Febbraio 2009, 13:39:41

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TermYnator

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Giunti a questo punto, il mio pensiero dovrebbe essere chiaro ai più:
esiste un motore che muove l'uomo, che si chiama egoismo, ma esistono
vari modi di canalizzare questa forza.
Il modo a mio avviso peggiore, è quello di proiettarla verso l'esterno
per trarre a se in modo predatorio: questo genera dipendenza, dal mondo
esterno ed uomini incompleti. L'individuo, non è mai tale, in quanto dipende
dall'ambiente nel quale si relaziona, e da quanto riesce a prendere da esso.
La sua stessa identità è assoggettata a quanto riesce a prendere, essendo
essa rappresentata dal numero di conquiste, di beni materiali, o comunque
di oggetti elencabili. La quantità a dispetto della qualità: il collezionismo come
unico modo per apparire agli altri tangibilmente superiore.
Ma esiste un altro modo di canalizzare l'egoismo, ed è il prendere da se stessi:
è la via dell'alpha assoluto.

L'alpha assoluto
L'alpha assoluto è un palledotato che ha una percezione del mondo non mediata
dalla Matrice: egli percepisce cio che effettivamente gli serve, e lo distingue da ciò
che è invece superfluo ed inutile.
L'eliminare il superfluo, elimina la condizione di bisognoso, e quindi la condizione
di dipendenza. A parole torna bene, ma come si fa in pratica?

Analizza i tuoi desideri
Sei uscito di casa, perchè avevi voglia di scopare. Ora sei in un bel club pieno di topa.
Vorresti provarci con tutte, ma perchè se te ne basta una?
Perchè sei schiavo di un desiderio che non è finalizzato: tu non sai quello che vuoi,
e ti porrai al tuo obiettivo in modo bisognoso. Il modo in cui sarai percepito, è quello
di una persona che chiede: "Sei tu cio che desidero?", e sarai scartato.
Invece di andare per tentativi, osservale, scrutale, sentile: se veramente pensi
sia la donna per te, lei è cio che desideri. Solo allora devi andare da lei.
Non c'è nessuna che realmente desideri? Poco male, non è scritto da nessuna parte
che tu non possa incontrarla domani o dopodomani...
Vuoi laurearti in legge per fare il notaio. Ma ti piace fare il notaio, o piuttosto
pensi che da notaio avrai un sacco di soldi e potrai fare un sacco di cose?
Ma quali cose? avere una bella macchina, la casa al mare, bei vestiti etc...
Ma per farci che? Più figa dici? Ma sei proprio sicuro che non ci sia un mezzo più diretto
per arrivare a quello che vuoi, evitando di fare una cosa di cui non t'importa nulla per
tutta la vita? Tu non stai realizzando te stesso, ma ti stai piegando ad una logica
che sacrificherà la tua esistenza per raggiungere uno scopo che non è detto raggiungerai.
Fai il notaio solo se fare il notaio è realmente cio che desideri, altrimenti rimarrai un
bisognoso, che bramerà per qualsiasi cosa non possieda.
Chi sa cosa vuole, non rosica per quello che hanno gli altri.

Canalizza il tuo egoismo
Una volta che saprai quello che realmente desideri, ovvero quando avrai capito che vuoi figa
(o qualsiasi altra cosa), e non fare il notaio perchè di fare il notaio non te ne frega un caxxo,
cercherai il modo di avere figa. Tutto il resto, ovvero i dubbi dovuti all'esistenza di più
vie che portano a pensare di poter raggiungere uno scopo, ti apparirà superfluo.
Non andrai più a vedere negozi con giacche e cravatte-> per sembrare un notaio più serio->
per fare più soldi-> per avere più figa: ti comprerai il TM, e ti prenderai la figa.
Ti sei liberato di una infinità di desideri inutili, che nascondono il vero percorso.
Che caxxo te ne fai di una macchina da trecento cavalli per sembrare più figo, se non sai
mettere due parole a fila? Ti costerà lavoro, sacrifici, desideri insoddisfatti, per arrivare
poi a dover realizzare che sei lo stesso di prima, solo che rispetto ad uno che rimorchia con la
panda perchè sa mettere tre parole a fila, lavori tre ore al giorno per mantenerti la jaguar.
Facevi prima ad imparare a mettere tre parole a fila...

La determinazione
La determinazione dei palledotati, quindi, altro non è che l'aver canalizzato il proprio egoismo,
riversandolo solo sulle cose effettivamente necessarie. L'uomo determinato, il vincente, l'alpha,
non si perde nella soddisfazione di cazzate: egli ha compiuto il processo di analisi del
desiderio, e si è liberato dal bisogno, diventando refrattario a desideri indotti dalla matrice.
Egli è libero nel raggiungere la sua meta, e non viene distratto dal suo scopo.
I determinati piacciono perchè sono decisi, perchè gestiscono le situazioni avendone chiari gli
elementi: i determinati trombano, gli altri no.

La calma è la virtù dei forti
L'uomo che sa quello che vuole, sa anche come e quando ottenerlo. L'uomo determinato, quindi,
non temendo l'insuccesso non combatte il tempo vedendolo come un nemico che può rubarti il risultato,
ma come un alleato che si conosce meglio degli altri. L'alpha assoluto non ha fretta.
Se hai fretta, se fremi, qualcosa non va nel tuo aver focalizzato i desideri.
Sai che qualcosa ti sfugge, ed hai paura di perdere il risultato. Fermati, allontanati dall'obbiettivo
e pensa. La fretta sparirà, e tornerai ad essere un vincente.

L'inner game
L'inner game non è dirsi "io sono figo", se sai che non è vero: menti a te stesso sapendo di mentire,
e sei più depresso di prima.
L'inner game, non è buttare la monnezza fuori dal cerchio se sai perfettamente che quando ti
troverai a tu per tu con una patata, marchierai la mutanda in modo da renderne riconoscibile
il dritto ed il rovescio con colori diversi. Questo è il giocare sul tuo desiderio di sicurezza
da parte dei soliti paraculi per venderti cazzate e trarne profitto.
Il lavoro su se stessi è l'esatto contrario di questo: è capire quello che realmente vuoi, ed il focalizzare la tua
energia per ottenerlo. Questo ti darà sicurezza.
Non sai improvvisare? Inutile aprire 50 set a sera, come dice il torso di turno per venderti il libro
di "openers": pagati un corso di improvvisazione, fai prima, e non ti demoralizzi.
L'inner game, quello vero, è capire veramente quello che vuoi, individuare le variabili che ti
porteranno ad ottenerlo, ed una volta che avrai raggiunto la determinazione, conquistare la tua sicurezza
completando i tuoi buchi.

La sicurezza
La sicurezza, in sintesi, è quindi la coscienza della propria completezza. La sicurezza è la coscienza
di non provare inutili tentazioni che non ti portano da nessuna parte.
La sicurezza è il frutto del rivolgere l'egoismo su se stessi, per ottenere il massimo da se stessi .
Questo significa "essere maestro di se stesso", e questa è la via dell'alpha assoluto.

TermYnator




Ultima modifica: 02 Febbraio 2009, 13:46:45 di TermYnator
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C'è ben poco da aggiungere... complimenti!
Secondo me questi ultimi due "deliri" sarebbero un'ottima introduzione per il tuo pensiero, perchè motivano all'approfondimento. +1  :up:
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

Think globally, fuck locally!

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Sting

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Spartacvs

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Citazione di: TermYnator il 02 Febbraio 2009, 13:39:41
[...]

Ho esitato un po' nello scrivere questa replica perchè certe volte è meglio stare in silenzio ad ascoltare piuttosto che aggiungere note ridondanti, e forse inutili.
Però l'esigenza di esprimersi è più forte e soverchia questo pudore.. chiedo venia a tutti i fratelli in lettura, ma uno spazio di discussione serve proprio a questo e siamo qui per guardarci dentro, guardarci in faccia e comunicare.
Confermami, amico mio, che l'espressione suprema della matrice è l'equivoco più grande di tutti i tempi, che forse si sublima nella nostra epoca:

Scambiare il mezzo con il fine. E rinunciare ad esprimerci.

E che forse un'altra (o la stessa) via di uscita è proprio questa: riconoscere che stiamo sbagliando tutto, che abbiamo confuso il fare con l'arrivare, la strada con la mèta, il cammino con l'obbiettivo.
Forse ancora più importante del conoscere il proprio scopo.

E che addirittura potrebbe non essere necessario combattere la matrice, ma piegarla, forgiarla e renderla funzionale al nostro essere, alla nostra via e ai nostri scopi.
Per chi vuole: restiamo in contatto via Pm.

Poncho

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 :up:

solo.. ti decidi a pubblicallo 'sto TM che i soldi per la jaguar un ce l'ho???? :)

TermYnator

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Citazione di: Spartacvs il 02 Febbraio 2009, 22:11:24
Confermami, amico mio, che l'espressione suprema della matrice è l'equivoco più grande di tutti i tempi, che forse si sublima nella nostra epoca:

Scambiare il mezzo con il fine. E rinunciare ad esprimerci.

E che forse un'altra (o la stessa) via di uscita è proprio questa: riconoscere che stiamo sbagliando tutto, che abbiamo confuso il fare con l'arrivare, la strada con la mèta, il cammino con l'obbiettivo.
Forse ancora più importante del conoscere il proprio scopo.

Ma è la stessa cosa: il fine, il prodotto finito, è l'elemento al quale portano gli indici della matrice.
Ma non sono gli indici...
L'essere soggiogati alla matrice, non ti fa perseguire lo scopo, ma ti porta ad indossare falsi
indici che portano gli altri a credere che tu lo abbia raggiunto.
Il tipo che si muove e parla di aprire 50 set a sera (senza chiuderne uno), mima gli indici del
grande seduttore, ma se poi non seduce, non è un seduttore.
Egli fa quello che secondo la matrice (americana nello specifico) è il fare del seduttore, e
viene ritenuto tale pur non seducendo.
Da qui l'aberrazione delle peseudochiusure come msn-chiusura, facebuk chiusura, email-chiusura,
ed in parte anche telefonochiusura.
Chiusure un caxxo: perchè se quella il giorno dopo non ti risponde, ti chiudi nel cesso e ti spari una raspa...

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Sting

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Citazione di: Spartacvs il 02 Febbraio 2009, 22:11:24
E che addirittura potrebbe non essere necessario combattere la matrice, ma piegarla, forgiarla e renderla funzionale al nostro essere, alla nostra via e ai nostri scopi.

Io a questo punto penso che una matrice creata da una moltitudine di persone (la societa') e' per forza di cose 'generica'
Aderire a questa matrice generica e' sicuramente fonte di problemi che si riflettono nella propria vita
E' un po' come usare un driver generico per la propria stampante : non essendo fatto ad hoc per quel tipo di stampante, potrebbe non riuscire a gestirne tutte le sue funzioni.

Tornando alla matrice migliore da scegliere per la propria vita :
Io ho una sola vita : voglio che sia piu' bella possibile, piu' ADERENTE possibile alla mia personalita', come un vestito fatto su misura.
Quindi penso che una via d'uscita sia costruire la MIA matrice e aderire ad essa.

ora mi frulla per la testa una domanda, generata dalla mia innata voglia di liberta' :
e' possibile vivere senza una matrice ?

non ho ancora trovato risposta.

--
Aggiungo altra carne al fuoco :
Mi piace molto il concetto di egoismo puntato verso noi stessi : il PRENDERE da se' stessi e non dagli altri, per non generare ulteriori forme di egoismo.

'non desiderare la roba d'altri'.

E' uno dei dieci comandamenti
Curioso , vero ?
;)

sona

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ma se uno sa cosa vuole, chi mi dice che è realmente ciò che mi farà stare bene ?
Se io voglio tanta figa, la ottengo ma rimango comunque un infelice. Se io voglio avere un lavoro e una bella ragazza , e li ottengo rimango sempre un insicuro che si aliena con il lavoro e con le affettività di una ragazza e nel momento in cui queste due sue sicurezze non ci sono più, vengono a mancare si diventa più MdP di prima.
Il bello delle regole è INFRANGERLE. cit- io

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Citazione di: sona il 18 Febbraio 2018, 23:56:01
ma se uno sa cosa vuole, chi mi dice che è realmente ciò che mi farà stare bene ?
Se io voglio tanta figa, la ottengo ma rimango comunque un infelice. Se io voglio avere un lavoro e una bella ragazza , e li ottengo rimango sempre un insicuro che si aliena con il lavoro e con le affettività di una ragazza e nel momento in cui queste due sue sicurezze non ci sono più, vengono a mancare si diventa più MdP di prima.
Intanto arriva a raggiungere i tuoi traguardi. Poi, nel caso tu dovessi scoprirti infelice (cosa di cui dubito assai), poniti queste domande. Altrimenti sai che succede? Che ti tagli le gambe ancora prima di cominciare il percorso e non fai nulla di nulla...

<3
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