Un Po' per Ognuno [LA STORIA DEL SECOLO]

Aperto da LYon, 16 Maggio 2018, 23:07:17

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LYon

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*
Sera a tutti amici, oggi LEONE propone una nuova idea, e sono molto curioso di come verrà accolto dalla Community.  :lol:

Me ne stavo gozzovigliando il pasto quando mi è venuto il lampo (ne).
Perchè non scriviamo un report tutti insieme, su di un rimorchio ideale?  :idiot: :idiot:

UN ESERCIZIO DI STILE amici di penna!

Le regole sono semplici :
1) io inizio e scrivo l'incipit, poi posto.
2) chi vuole dopo di me può continuare il report come meglio crede, aggiungere dettagli, stravolgere lo spazio tempo, inventare personaggi e situazioni.
3) Nessuno può commentare 2 volte di fila eccetto che se non è stato risposto al report per un giorno intero (si intendono 12 ore)
4) si possono fare riferimenti a luoghi ma non a persone con nomi reali o dettagli, eccetto fatto per NICK (come Nova, Voltarecchie, Termy) ecc.

5) E anche la mia regola preferita...
NON Cè LIMITE DI scrittura e FANTASIA si può scrivere UNA FRASE, come UN CAPITOLO INTERO, è FATTO per chi ama le cose rapide in scioltezza, così come l'era moderna impone.
Vero che sta a voi cercare di rispettare un certo buon costume della scrittura e non essere fuori luogo.
(Però se volete scrivere che Termy prende palo fate pure)

6) Per mantenere un livello del Forum adeguato cerchiamo di mantenere un linguaggio CONSONO, e di utilizzare il meno possibile volgarità. Se si descrivono scene di sesso che siano il più possibile artistiche e il meno possibile Crude...


E ora... INIZIAMO... la NUOVA RUBRICA DI LEONE HA INIZIO.  <3

PS. Quando riterrò la storia da concludersi commenterò dicendo che da lì a poco sceglierò il più estroso o il più avvincente dei COMMENTATORI e lo indicherò come colui che avrà diritto a scrivere un FINALE.
Successivamente scriverò io un FINALE ALTERNATIVO...

E ORA VIA...

ANNO 2055...  :D

Mi trovavo in una festa molto esclusiva quella sera, la festa di promozione del mio superiore Joel 642.
Per l'occasione eravamo stati invitati in questo lussuoso Terrace Room, l'ultimo piano di uno dei grattacieli più alti della città.
Ero lì da circa due orette, l'alcool che scorreva a fiumi dentro ogni sala discoteca, ed io che mi ritrovavo a provare una strana solitudine in uno dei grandi affacci che davano direttamente sulla strada trafficata.
Nelle mie mani solo due cose, il bicchiere di champagne e le chiavi dell' auto che stringevo nervosamente. Tutti quelle facce divertite e ubriache mi stancavano, me ne stavo solo lì per non intercorrere con il loro finto entusiasmo.
Se non fosse dipeso dalla mia carriera avrei mollato tutti e sarei andato direttamente nel mio loft a dormire, quella festa non aveva più nulla da dirmi.
Ad un certo punto, come fosse stata una brezza di un vento del Nord percepisco uno strano profumo provenire da lontano, ed avvicinarsi verso di me.
Un' essenza di Pesca e fiori d'arancio, un profumo quasi familiare eppure molto forte aveva appena rubato l'attenzione ad ogni mio pensiero.
Quasi come fosse un gesto spontaneo, staccai le mani dalla ringhiera e dalla vista di quell' oblio avvolgente e mi girai indietro, per realizzare chi o cosa potesse emanare una tale fragranza.
Credetemi è stato l'incontro più bello della mia vita...

Me la vedo davanti, una creatura che potrei definire di una bellezza disarmante, l'essere perfetto.
Capelli lunghissimi e lucenti, occhi del mio colore preferito ed un corpo da mozzare il fiato al primo sguardo.
La ragazza indossava un vestito bianco brillante con uno spacco sul seno che lasciava intravedere tutte le sue forme proibite. Le scarpe altissime, probabilmente un tacco 15 o forse un tacco verso il cielo, si potevano appena intravedere sotto quel vestito che sembrava fatto di spuma marina.
La meraviglia di quella scena era che non c'era nessuna luce accesa a parte alcune fiammelle di un gas azzurro, eppure a me sembrava come se il sole di Harrett fosse tornato a splendere di nuovo...

Saranno stati forse secondi o frazioni, ma per me furono ore intere.
Il suo passo era felino e leggero e progressivamente dirigeva le sue gentili e sensuali gambe dritte verso di me.
Ero Freezato, mi limitai a boccheggiare come un pesce tirato fuori dall'acqua.
Lei percorse i pochi metri mancanti alla ringhiera, mi superò, mi lanciò un fugacissimo sguardo di circostanza e senza proferire parola mi superò, spegnendo tutte le luci di fronte ai miei occhi.
Non ebbi il coraggio nemmeno di girarmi per vedere se si fosse fermata o se avesse proseguito lanciandosi dal grattacielo.

Chi era, perchè non l'avevo vista neanche da lontano fino ad ora?
Ma in fondo cosa importava, era così bella.
Già forse fin troppo per me.
Ma no, cosa dici... Niente è impossibile.
Rimasi impassibile per altri 10 secondi, poi.
Poi mi convinsi, doveva essere mia.
Così, come faccio ogni volta in momenti come quelli, girai i tacchi indietro, puntando in sua direzione.
Mossi il corpo prima che il cervello potesse pormi di fronte qualsiasi impedimento razionale che mi avrebbe portato a rinunciare di approcciare quella ragazza...

Squillò il mio telefono e lo silenziai, sarebbe potuta scoppiare una guerra universale in quel momento, l'unica cosa che mi interessava era di ricoprire quei centimetri, o forse metri di distanza che si era formata tra noi due e raggiungerla.
Così, senza neanche pensarci mi ritrovai con il corpo in direzione della ragazza, pochi metri ci separavano e poco il tempo per fare una giusta osservazione.
L'imperativo era solo uno, "trovare un apertura", "trovare un apertura", solo che ehi, sarebbe dovuta essere l'apertura più creativa, svelta e funzionale della mia vita fin ora... Un bel peso da niente, pensai...
Non perderti in voli pindarici, osserva, osserva!
Pochi gli elementi a mia disposizione, il vestito a mò di nuvola, che con il vento del momento sembrava più una nuvoletta di drago cinese, tali le pieghe formatesi. Le scarpe si vedevano di rado, ed io aprivo spesso sulle scarpe, ero un discreto amatore di calzature e attaccavo sempre ad esse qualcosa che le ragazze non conoscevano per affascinarle.
Mancano pochi metri e lei è di fronte a me, osserva il panorama.
Sto camminando ma sono sprovvisto di apertura, e mi sto sforzando...
Cos' altro cè?
D'un tratto un elemento importante, un orecchino verde smeraldo con su incisa la lettera C, potrebbe essere la chiave, poi guardo meglio...
Un cinturino alla vita, in pelle di serpente, fine e molto delicato, ecco un altro elemento.
E ancora, una serie di bracciali d'oro, uno a forma di spirale, uno con un cavalluccio marino di corallo inciso ed uno spesso con su un disegno di un mosaico greco bizantino astratto.
Oh, ok...
Ormai di elementi ne avevo a sufficienza, ed ormai mancheranno circa 2 metri e mezzo a raggiungerla,
cammino ancora, lento, una decina di aperture diverse mi sovvengono, ma non so scegliere... non l'eletta, non così facilmente e in poco tempo.
Sono confuso o forse solo spaventato dalla paura del rifiuto imminente...
Ma il corpo va avanti ed io non mi posso più tirare indietro...
Sono praticamente arrivato e lei è ancora girata, mi ignora completamente...
Credo che ignori sia chi io sia, sia cosa ci stia per accadere, stiamo per incrociare i destini, e lei non se lo aspetta minimamente.
Ormai la mia ombra sta per sovrastare la sua, ci separano solo centimetri, forse meno di un centinaio.
A questo punto, deve avermi percepito, ed io ancora non so come aprirò.
Manca pochissimo... eccola... oddio eccola....
"Scusa"....
le parole escono forti e chiare con il tono e la sicurezza che mi contraddistinguono in ogni rimorchio.
Il panico è sparito e ormai la partita si sta aprendo. Sono sicuro di me e confido in me stesso. Ho le carte in regola e voglio giocare il tutto per tutto, non importa il resto.
D'altronde è questa l'essenza del marpione no? Fino all' ultimo, fino alla fine, dritto alla meta.
Le prime parole vengono da se, è un apertura semplice ed efficace...
D'ora in poi, 1 contro 1, una delle partite più difficili ma belle della mia vita... forse questa sarà la finale di coppa che aspettavo di giocare da sempre...
Quella gara per cui ogni giorno ti stai allenando e sai che prima o poi capiterà. Sai che prima o poi quella montagna ti si parrà davanti agli occhi, e allora tu dovrai essere pronto per arrivare alla vetta.
Nella realtà è stato tutto così rapido, ma non nella mia testa ed in come lo ricordo...
La ragazza si sta girando e sta per ascoltare ciò che sto per dirle, inizio a percepire il movimento del suo orecchio che si muove per riuscire ad ascoltare, inizio a vedere il collo e le spalle ruotarsi, il busto ed il bacino le gambe ed i piedi...

Eccoci
Siamo uno di fronte all' altro...
Le mie parole sono...

Fine Prima Parte
Leone  ;)

PS. I COMMENTI NORMALI, TIPO BELLA IDEA ECC. GRASSETTATELI




Ultima modifica: 16 Maggio 2018, 23:09:47 di Leone
Hic Sunt Leones