Crisi della società occidentale e incubo sorpasso musulmano

Aperto da Shark72, 02 Luglio 2024, 18:17:19

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Shark72

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Come preannunciato nella discussione sulle donne di successo che hanno più difficoltà a trovare un partner, riparto da qui con una nuova discussione sulla crisi della società occidentale che appare evidente ed irreversibile, tra tassi di natalità ben al di sotto della soglia di sostituzione, indebitamento sia pubblico e privato sempre più insostenibile, perdita dei valori fondanti del vivere civile, individualismo e menefreghismo dilaganti.
Si può ben affermare, alla luce di tali circostanze, che stiamo tutti viaggiando su una barca sul punto di affondare perchè presenta delle falle che non riusciamo a tamponare.

Sullo sfondo, appare sempre più concreta la sostituzione etnica, soprattutto ad opera di etnie di religione musulmana, oltretutto incoraggiata e incentivata dalle formazioni politiche di sinistra. Alle quali sfugge uno scenario assai elementare : se un domani la componente musulmana della popolazione diviene numericamente significativa al punto di essere condizionante, non è che quelle persone là il voto lo danno a loro, ma si organizzano e si mettono in proprio, esprimendo legittimamente loro rappresentanti con i quali progressivamente imporranno i loro usi e costumi (stop all' emancipazione femminile, stop al frocismo e al lesbichismo, ecc.). E così chi avrà favorito il loro insediamento non avrà alcun vantaggio politico, anzi, sarà stato solo il loro utile idiota.

E' uno scenario da incubo, che se vogliamo evitare, o procrastinare il più possibile, non è più possibile perdere tempo, anzi, è già tardi : già adesso secondo i dati Inps il numero di percettori di pensioni è superiore a quello dei lavoratori, mentre negli anni 70 tale rapporto era al di sopra di 5. Se il trend in atto non viene invertito, l' economia entro qualche decade collasserà, in quanto ci troveremo una maggioranza di vecchi i quali non solo non consumano (se non medicine) e quindi non fanno circolare denaro, ma anche necessitano di previdenza e assistenza che lo stato non sarà in grado di fornire.

Il buon JBG sostiene questo, sulla genesi del fenomeno :

Citazione di: JBGrenouille il 28 Giugno 2024, 18:23:42La società attuale e' in crisi, ma quel che la sta devastando e' innanzitutto l'aumento mostruoso della disuguaglianza finanziaria, che porta a diritti a due livelli.
E prima che tu gridi alle bandiere rosse, come hai fatto prima, tieni presente che io son a favore del capitalismo. Ma non dell'attuale turbo capitalismo . Questo e' il vero problema che sta affondando la barca


E' indubbio che la disuguaglianza finanziaria, se estrema, faccia male all' economia, per un meccanismo molto semplice. Se, estremizzando per semplificare le cose, in una comunità di 1 milione di abitanti, io ho 10.000 miliardi e tutti gli altri sono sulla soglia di povertà, l' economia non può funzionare : io la spesa la faccio per 1 persona, non per 1 milione. Potrò comprarmi 10, 20 auto, ma non ne comprerò mezzo milione. Di conseguenza, il mio immenso patrimonio rimarrà sostanzialmente inutilizzato e non darà alcun beneficio al resto della comunità.

E il tutto poi si riflette negli altri ambiti : chi non ha i mezzi di che vivere, è altamente probabile che delinque, crea problemi di ordine pubblico, e se gli si parla di educazione e valori del vivere civile, uno in tali condizioni ti ride in faccia.

Tuttavia in passato le disuguaglianze ci sono sempre state, anzi, erano perfino maggiori di adesso, eppure la situazione era molto più sotto controllo. Attenzione, non sto dicendo che negli anni 20 o 50 si stesse meglio di adesso : il problema è che adesso siamo seduti sopra una polveriera e non ce ne stiamo rendendo conto, il benessere che viviamo rispetto a prima è solo apparente, in quanto stiamo da un lato consumando la ricchezza accumulata dalle generazioni precedenti, dall' altro ricorrendo in maniera sfrenata e irresponsabile alla leva del debito. C'è molta gente sommersa da rate o mini rate per qualsiasi cosa, dal dispositivo tecnologico di ultima generazione, alla crociera o vacanza a Mykonos. Per non parlare del debito pubblico, accumulato nei decenni allo scopo di assicurare consenso elettorale (ad esempio, le migliaia e migliaia di forestali in Sicilia e Calabria a girarsi i pollici, le pensioni a 50 anni, o i 300 ferrovieri negli anni '70 alla stazione del mio paesello, che ne vedevi 4 per stringere un bullone). Quanto potrà andare avanti il giochino, riassumibile nel vivere nettamente al di sopra delle nostre possibilità? Secondo me ancora per poco. Se non avverrà un vero e proprio default, nell' imminenza di esso arriverà un commissario da Bruxelles il quale, dopo aver esautorato il governo in carica al momento, per riequilibrare i conti prenderà misure da macelleria sociale. E a quel punto, i cittadini che ne sono colpiti e hanno anche debito privato, impossibilitati a rientrare di quest' ultimo saranno interessati da pignoramenti di massa, cui seguiranno povertà, disperazione, suicidi...

E sullo sfondo, prenderà campo gente abituata a vivere con poco, inutile stare a ripetere chi sono. Ma che fanno molto comodo alla politica, in quanto lo stato, non potendo più spendere, ad esempio, 500 miliardi l' anno per fornire sanità, istruzione e altri servizi di qualità, ne spenderà molto meno e costoro si accontenteranno comunque, provenendo da un livello più basso.

A mio, avviso, il primo passo da compiere per fermare il declino ed evitare il collasso appena descritto è invertire il trend dell' invecchiamento della popolazione.

Una popolazione nel complesso sufficientemente giovane, e produttiva :
1) Consente all' economia di girare;
2) Non richiede troppe risorse di sanità, previdenza ed assistenza;
3) Impedisce o comunque contrasta efficacemente la sostituzione etnica.

E qui si torna alla vecchia diatriba. A mio avviso, chi sostiene che l'origine del fenomeno sia di tipo economico, è completamente fuori strada, e smentito dai fatti. I fatti sono che quando nei paesi occidentali c'era anche meno benessere di ora (pur nel contesto precario sopra descritto), i tassi di natalità erano nettamente superiori. E che nei paesi più poveri, i tassi di natalità sono tuttora nettamente superiori. Questi sono dati incontestabili, è inutile girarci intorno. Non a caso, la ministra per la famiglia e natalità Roccella ha dichiarato che la sfida consiste nel favorire la natalità ma tenendo conto delle esigenze di oggi : ovvero, consentendo alle donne la realizzazione professionale, e mantenendo praticamente il medesimo tenore di vita. Il che è praticamente impossibile.

Nonostante ci siano ragionevoli motivi per sostenerlo, a mio avviso la denatalità non ha origini economiche, ma culturali. Le persone, e in particolare le donne, non fanno figli non perchè non possono, ma perchè non vogliono. E per certi versi hanno ragione, io che ho una famiglia numerosa confermo che stare dietro ai figli è una gran rottura di coglioni, oltre che fonte di grosse spese. Non ci fosse la mia compagna che pensa a tutto, e dovessi contribuire a una serie di compiti tipicamente femminili, uscirei di testa. Tante donne, specialmente nel Regno Unito (e il buon JBG me lo confermerà in quanto biologo, oltre che ivi residente...), congelano gli ovuli per non precludersi la possibilità, ma nel contempo dare la priorità alla carriera. Ditemi voi se vi sembra una cosa normale e "sana".

Non è nemmeno pensabile di risolvere il problema distribuendo bonus bebè, aumentando asili nido, e misure varie di welfare statale e aziendale, sarebbe come cercare di asciugare il lago di Garda con un cucchiaio da minestra. Lo dimostra il fatto che nei paesi più avanzati da questo punto di vista, i risultati sono assai modesti, in particolare per la popolazione autoctona. Anzi, simili misure possono essere pure dannose : se le eroghi ad Abdul e Fatima, loro sì che ti scodellano bambini in quantità.

Non so quale possa essere ad oggi una soluzione possibile e sostenibile, ma di certo occorre un' azione politica che vada ad incidere pesantemente su libertà e conquiste sociali acquisite negli ultimi 30 - 40 anni. Perchè come ho scritto nel 3d di prima, è inutile che un qualcosa sia giusto e sacrosanto dal punto di vista etico e giuridico, se poi dal punto di vista pratico NON FUNZIONA. E qui, come ha sottolineato TermY, interviene il ruolo dello stato, che per il bene comune della collettività, dovrà necessariamente schiacciare il libero arbitrio degli individui, ad esempio con provvedimenti tipo "quote rosa alla rovescia", disincentivando l' accesso delle donne a professioni fino a poco tempo fa di dominio maschile (tipo, stop alle donne nelle forze armate, oppure vuoi fare il medico o l' ingegnere? Ok, ti tasso il triplo di un maschio). E' giusto? Certo che no. Ma ancor meno giusto è che stiamo diventando un paese di vecchi a rischio di collasso dell' economia e di sostituzione etnica.


Infine, occorre promuovere una rivoluzione socio/culturale che rivaluti la figura della donna madre di famiglia. Proprio quest' ultimo punto è di importanza capitale : oggi se una ragazza dice di volersi dedicare alla casa e alla famiglia, quasi se ne vergogna, perchè le sue coetanee la considerano una povera sfigata, una disadattata (non ancora consapevoli che, salvo poche eccezioni, la maggior parte di loro finiranno praticamente in schiavitù in qualche magazzino, con paghe da fame...). Deve FINIRE il paradigma culturale secondo cui se una donna sta a casa e si occupa dei figli invece di fare il medico o la manager è una fallita, una sfigata. In tale ottica, avrebbe senso, più che aprire asili nido, dare uno "stipendio" alle mamme. Oppure aumentare gli stipendi degli uomini la cui compagna sceglie di fare la mamma a tempo pieno.

Chi avrà qualcosa da obiettare, e sarete tanti, dica però allora come ne usciamo.

JBG ha parlato, seppur non a torto, di disuguaglianza finanziaria, tuttavia sarebbe utopistico credere che se fosse riequilibrata lo scenario di crisi sopra rappresentato si risolverebbe. Se comunque vogliamo parlare di disuguaglianza, dobbiamo considerare non solo quella finanziaria, ma anche quella delle opportunità in ambito sessuale.
Negli anni '20 - '40, qualunque maschio, ancorchè poco avvenente, poco sveglio e brillante, bastava che non fosse delinquente, alcolizzato, e portasse a casa uno stipendio, che automaticamente si fidanzava, si sposava e metteva al mondo dei figli. Anche perchè per le famiglie di origine mantenere una figlia a vita era un grosso peso. Successivamente, in seguito all' emancipazione femminile sia sessuale che economica, le donne si sono ritrovate in condizione di scegliere. Di conseguenza, c'è quello che ha la fila, quello che si barcamena, e quelli che, ahiloro, sono esclusi dai giochi. Ed è ovvio che una società in cui c'è un ristretto numero di uomini che si fanno tutte le donne, e una larga fetta di uomini che fanno fatica a trovare una compagna, non pone le basi per migliorare il tasso di natalità. Si potrebbe obiettare, in ottica darwiniana, che al contrario ci sarebbe un rafforzamento e un miglioramento della specie in quanto chi detiene i geni più scarsi viene tagliato fuori, mentre prima, grazie al sistema di relazioni rigidamente monogamico, veniva artificiosamente messo in condizione di riprodursi. Ma nella realtà il tasso di natalità è crollato, perchè per mantenerlo costante occorrerebbe che i "maschi alfa" facessero figli su figli anche al posto degli altri esclusi dalla selezione, e che le femmine desiderassero farli. Proprio come gli animali.
Come riequilibrare questo secondo punto? Francamente non saprei, perchè non è certo pensabile di costringere le persone ad accoppiarsi con altre che non desiderano. Ma è concreto prospettare che con il recupero dei valori tradizionali, e il contrasto all' edonismo sfrenato, qualche cambiamento si vedrebbe.

Concludo ricordando l' intervento di TermY secondo cui le leggi, oltre ad essere troppo morbide verso chi delinque, invece di tutelare chi si comporta bene, tutelano chi si comporta male, e ciò costituisce un' importante concausa di ingiustizie, iniquità, prevaricazioni, perdita dei valori etici e civili. Esempio scemo, non puoi corcare di botte uno che si approfitta di una donna disabile, anche se lo meriterebbe. Per certi versi è giusto perchè non siamo nel Far West, ma quello che assolutamente non è giusto è che l' infame spesso se la cava con una pena irrisoria. E siccome ne è consapevole, allora corre il rischio. Un simile contesto è reso possibile dal cosiddetto "stato di diritto", oppure "ordinamento garantista". Ovvero, si devono garantire i diritti di tutti. E qui si ritorna a quella tua vecchia frase, secondo cui una società che garantisce ogni tipo di diritto, è destinata ad essere soppiantata da altre  che ne garantiscono assai meno.

"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
"Non hai letto il MM? Allora devi essere espulso dal gioco !" - Neo1987
"L' assaporatore ufficiale dell' AdM - TermYnator
"Non è il massimo?E che ti frega, se ti attizza vacci uguale! Piuttosto che niente, meglio piuttosto" - Athos
"Quando fai l' espressione giusta, sei quasi fico" - TermYnator
"Ty delaesh bisnes" - HB insegnante di russo
"Meglio una russa bona, che un' italiana cessa"  - TermYnator
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JBGrenouille

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Ho letto di corsa, e su due-tre cose forse sarei pure d' accordo.

Ma su molte altre no anche perchè, già a una lettura superficiale, mi sembra che tu abbia ignorato molti elementi.

Appena ho l'opportunità, leggo e rispondo con calma

JBGrenouille

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Ho un attimo di calma, quindi rispondo al volo chiedendoti chiarimenti su due punti:

1)
CitazioneNonostante ci siano ragionevoli motivi per sostenerlo, a mio avviso la denatalità non ha origini economiche, ma culturali. Le persone, e in particolare le donne, non fanno figli non perchè non possono, ma perchè non vogliono. E per certi versi hanno ragione, io che ho una famiglia numerosa confermo che stare dietro ai figli è una gran rottura di coglioni, oltre che fonte di grosse spese. Non ci fosse la mia compagna che pensa a tutto, e dovessi contribuire a una serie di compiti tipicamente femminili, uscirei di testa. Tante donne, specialmente nel Regno Unito (e il buon JBG me lo confermerà in quanto biologo, oltre che ivi residente...), congelano gli ovuli per non precludersi la possibilità, ma nel contempo dare la priorità alla carriera. Ditemi voi se vi sembra una cosa normale e "sana".

Per capire bene, se ti va di condividerlo, puoi dirci per favore: in che zona d'Italia abiti? se la casa e' tua o se sei in affitto? se il lavoro che fai, e permette di mantenere compagna e figli, richiede di andare in ufficio ogni giorno, o se e' da remoto?

Poi, il Buon Biologo JBG dice che la storia degli ovuli congelati e' un modo elegante di buttarla in caciara. Alcune donne lo fanno, senza dubbio, ma si tratta di una minoranza, anche perche' la procedura e' molto costosa.
Le motivazioni, per me, son piu di tipo economico, ma questo lo spieghero piu avanti.


2)
CitazioneNon so quale possa essere ad oggi una soluzione possibile e sostenibile, ma di certo occorre un' azione politica che vada ad incidere pesantemente su libertà e conquiste sociali acquisite negli ultimi 30 - 40 anni. Perchè come ho scritto nel 3d di prima, è inutile che un qualcosa sia giusto e sacrosanto dal punto di vista etico e giuridico, se poi dal punto di vista pratico NON FUNZIONA. E qui, come ha sottolineato TermY, interviene il ruolo dello stato, che per il bene comune della collettività, dovrà necessariamente schiacciare il libero arbitrio degli individui, ad esempio con provvedimenti tipo "quote rosa alla rovescia", disincentivando l' accesso delle donne a professioni fino a poco tempo fa di dominio maschile (tipo, stop alle donne nelle forze armate, oppure vuoi fare il medico o l' ingegnere? Ok, ti tasso il triplo di un maschio). E' giusto? Certo che no. Ma ancor meno giusto è che stiamo diventando un paese di vecchi a rischio di collasso dell' economia e di sostituzione etnica

Ci sarebbe parecchio da dire su questa tua idea che, una politica funzionante, dovrebbe schiacciare certe libertà individuali.
Per dire, la Cina (che non 'e certo un faro di Democrazia) han attuato per anni la politica del figlio unico, con risultati devastanti pochi decenni dopo.

Ma soprattutto, immaginiamo che qualcuno faccia come dici tu.

Se impediamo accesso alle donne a certe professioni, magari quelle a piu' alto reddito, in pratica togli loro i mezzi per vivere in maniera indipendente.

Il risultato sarebbe avere donne sottomesse, perché completamente dipendenti dai mariti/fidanzati/compagni per vivere. Magari alcune saranno contente di vivere cosi, facendo pure le madri, ma altre no (e tu dirai "chissenefrega, la loro opinione non conta")

Ma soprattutto, una situazione cosi tirerebbe fuori il peggio dagli uomini, perche' volendo potrebbero abusare di loro, anche con violenza, visto che avrebbero tutte le carte economiche in mano.
E, magari, scaricarle in mezzo alla strada dopo che han fatto 1-2 figli e raggiunto una certa eta, oppure  perche' non fertili.

In breve, le donne diverrebbero cittadini di serie B, praticamente quel che succede gia in certe comunita musulmane che tanto critichi.

Ma penso che, una situazione del egnere, tutto sommato non ti dispacerebbe. In fondo poco dopo tu hai scritto

CitazioneNegli anni '20 - '40, qualunque maschio, ancorchè poco avvenente, poco sveglio e brillante, bastava che non fosse delinquente, alcolizzato, e portasse a casa uno stipendio, che automaticamente si fidanzava, si sposava e metteva al mondo dei figli.

Quindi ecco che qualsiasi mdp, potrebbe semplicemente comprarsi una compagna, e quel che succede, succede...

Shark72

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Citazione di: JBGrenouille il 03 Luglio 2024, 14:07:45Ho un attimo di calma, quindi rispondo al volo chiedendoti chiarimenti su due punti:

1)
Per capire bene, se ti va di condividerlo, puoi dirci per favore: in che zona d'Italia abiti? se la casa e' tua o se sei in affitto? se il lavoro che fai, e permette di mantenere compagna e figli, richiede di andare in ufficio ogni giorno, o se e' da remoto?


Confine tra bassa Toscana e Umbria. Al momento per motivi contingenti la casa è in affitto, ma ancora per poco, il prossimo anno mi sposterò in un' altra casa di proprietà. Il lavoro ovviamente richiede la mia presenza costante, sia in ufficio che in giro.

Citazione di: JBGrenouille il 03 Luglio 2024, 14:07:45Poi, il Buon Biologo JBG dice che la storia degli ovuli congelati e' un modo elegante di buttarla in caciara. Alcune donne lo fanno, senza dubbio, ma si tratta di una minoranza, anche perche' la procedura e' molto costosa.

Non entro nel merito dei numeri assoluti o percentuali, quel che è interessante da valutare è se il trend è in ascesa oppure no.

Citazione di: JBGrenouille il 03 Luglio 2024, 14:07:452)
Ci sarebbe parecchio da dire su questa tua idea che, una politica funzionante, dovrebbe schiacciare certe libertà individuali.
Per dire, la Cina (che non 'e certo un faro di Democrazia) han attuato per anni la politica del figlio unico, con risultati devastanti pochi decenni dopo.

Lì lo sbaglio è consistito nel non aver previsto che perseverando con tale politica si sarebbe approdati nel problema opposto, ma nel mentre, altrochè se lo stato aveva raggiunto l' obiettivo del controllo delle nascite. Quindi questo esempio non confuta il mio assunto, ma lo avvalora.


Citazione di: JBGrenouille il 03 Luglio 2024, 14:07:45Ma soprattutto, immaginiamo che qualcuno faccia come dici tu.

Se impediamo accesso alle donne a certe professioni, magari quelle a piu' alto reddito, in pratica togli loro i mezzi per vivere in maniera indipendente.

Il risultato sarebbe avere donne sottomesse, perché completamente dipendenti dai mariti/fidanzati/compagni per vivere. Magari alcune saranno contente di vivere cosi, facendo pure le madri, ma altre no (e tu dirai "chissenefrega, la loro opinione non conta")

Ma soprattutto, una situazione cosi tirerebbe fuori il peggio dagli uomini, perche' volendo potrebbero abusare di loro, anche con violenza, visto che avrebbero tutte le carte economiche in mano.
E, magari, scaricarle in mezzo alla strada dopo che han fatto 1-2 figli e raggiunto una certa eta, oppure  perche' non fertili.

In breve, le donne diverrebbero cittadini di serie B, praticamente quel che succede gia in certe comunita musulmane che tanto critichi.

Se accompagni il tutto con una seria politica di rivalutazione e nobilitazione del ruolo della donna come madre di famiglia, no. A te risulta che nell' Italia degli anni '50- '70 ci fossero più abusi e soprusi di adesso ai danni delle donne? Non credo che la probabile risposta negativa sia dovuta solo al fatto che con i media oggi si sa tutto, e allora assai di meno.
Tutti, uomini e donne, devono essere consapevoli di quanto sia essenziale tale ruolo della donna, assai più delle "professioni dotte". Poi nei paesi occidentali esistono le tutele legali per mogli, compagne e figli, non siamo in Iran dove un uomo, se gli gira così può effettivamente buttare tutti in strada senza incorrere in alcuna conseguenza.


Citazione di: JBGrenouille il 03 Luglio 2024, 14:07:45Quindi ecco che qualsiasi mdp, potrebbe semplicemente comprarsi una compagna, e quel che succede, succede...


No, si tratterebbe di riparametrare gli standard in maniera più realistica. Prima ho scritto, ricapitolando brevemente, che una società in cui il figo se le fa tutte, e il MdP rimane all' asciutto, non può funzionare, esattamente come una in cui ci sono pochi straricchi e milioni di merti di fame. E i regimi che in passato hanno favorito un sistema di relazioni rigidamente monogamico, punendo in maniera anche assai severa il libertinismo e la promiscuità, lo avevano capito perfettamente. Non auspico un ritorno agli anni '20 in cui se un maschio voleva scopare, o si sposava, o ricorreva ai casini. Però una cosa è certa, l' eccesso di emancipazione femminile ha creato sopravvalutazione e aspettative irrealistiche in molte donne, che magari, solo perchè hanno una laurea in scienzedistaminkia, pretendono di trovare chissà chi e scartano sistematicamente soggetti di pari livello, in attesa di un principe azzurro che non arriverà MAI (se non per farsi una botta e via). E intanto non figliano, o magari ne fanno uno a 40 anni per disperazione e per non trovarsi sommerse di gatti. Come detto prima, non si possono obbligare le persone ad accoppiarsi con soggetti non di loro gradimento, ma di certo servirebbe un pò di realismo e pragmatismo in più, e parecchi cosiddetti grilli nella testa in meno. E per raggiungere un simile risultato, la via più diretta è, come sopra, sacrificare in parte la popolazione femminile più ambiziosa, anche con meccamismi compensativi. Se esistesse uno spipendio per la casalinga madre di famiglia (soluzione a suo tempo auspicata anche da TermY), probabilmente tante donne che, pur avendo ambizioni, sono relegate a lavori merdosi e malpagati, ci ragionerebbero su.
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JBGrenouille

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CitazioneConfine tra bassa Toscana e Umbria. Al momento per motivi contingenti la casa è in affitto, ma ancora per poco, il prossimo anno mi sposterò in un' altra casa di proprietà. Il lavoro ovviamente richiede la mia presenza costante, sia in ufficio che in giro.
Quindi tu al momento sei in affitto, poi ti sposterai a casa di proprieta' Immagino quindi che tu abbia l'uffico vicino casa.
E la zona dove abiti, sospetto, non deve essere comunque molto costosa.

CitazioneNon entro nel merito dei numeri assoluti o percentuali, quel che è interessante da valutare è se il trend è in ascesa oppure no.
Congelamento di ovuli e IVF son in aumenti, complici pure due anni di lockdown. Ma le donne non lo fanno per sport, o per fare apritivi piu a lungo.

CitazioneLì lo sbaglio è consistito nel non aver previsto che perseverando con tale politica si sarebbe approdati nel problema opposto, ma nel mentre, altrochè se lo stato aveva raggiunto l' obiettivo del controllo delle nascite. Quindi questo esempio non confuta il mio assunto, ma lo avvalora

Non avvalora nulla, perche' in una generazione si son trovati con uno squilibrio di maschi, creando piu' problemi di quel che volevano risolvere (oltre ad aver seppellito tantissime bambine).

CitazioneSe accompagni il tutto con una seria politica di rivalutazione e nobilitazione del ruolo della donna come madre di famiglia, no. A te risulta che nell' Italia degli anni '50- '70 ci fossero più abusi e soprusi di adesso ai danni delle donne? Non credo che la probabile risposta negativa sia dovuta solo al fatto che con i media oggi si sa tutto, e allora assai di meno.
Tutti, uomini e donne, devono essere consapevoli di quanto sia essenziale tale ruolo della donna, assai più delle "professioni dotte". Poi nei paesi occidentali esistono le tutele legali per mogli, compagne e figli, non siamo in Iran dove un uomo, se gli gira così può effettivamente buttare tutti in strada senza incorrere in alcuna conseguenza.

Difficile trovare dati, visto che non venivano raccolti all'epoca. Ma una breve ricerca su google mi ha fatto trovare questo articolo.

https://www.ingenere.it/articoli/il-diritto-e-la-violenza-le-tappe-di-una-lentissima-evoluzione

La prima parte e' interessante, perche' spiega bene come la violenza domestica fosse un fatto accettato e considerato normale.
Inoltre, parlando di leggi, a seguire c'e' una lista degli ordinamenti cambiati in circa 40 anni, fra cui la punizione per adulterio della moglie ed il delitto d'onore.

In un paese come l'italia, in cui la chiesa ha una fortissima presenza e politiche come aborto ed anticoncezionali son stati messi spesso in discussione, quanto e' possibile che queste tutele legali non tornino indietro. In fondo, gia' oggi la violenza domestica e' un problema.

CitazionePerò una cosa è certa, l' eccesso di emancipazione femminile ha creato sopravvalutazione e aspettative irrealistiche in molte donne, che magari, solo perchè hanno una laurea in scienzedistaminkia, pretendono di trovare chissà chi e scartano sistematicamente soggetti di pari livello, in attesa di un principe azzurro che non arriverà MAI (se non per farsi una botta e via). E intanto non figliano, o magari ne fanno uno a 40 anni per disperazione e per non trovarsi sommerse di gatti. Come detto prima, non si possono obbligare le persone ad accoppiarsi con soggetti non di loro gradimento, ma di certo servirebbe un pò di realismo e pragmatismo in più, e parecchi cosiddetti grilli nella testa in meno

I regimi punivano la promiscuita solo se eri un poveraccio qualsiasi. Da che mondo e mondo, gerarchi, oligarchi e simili avevano amanti a iosa.

L'emancipazione femminile e' partita gia dagli anni 90, se non prima, e la gente scopava e come.

E le aspettative irrealistiche son qualcosa che e' esploso negli ultimi 10-15 anni, grazie all'effetto dei social, cose che sarebbe bene ridurre, ma non ci si puo' dare la colpa per il calo di natalita'.

Chi vuole scopare, si impegna a farlo e ci riesce, come dimostrano le storie di moltissime persone qui dentro.
Politiche neo proibizioniste non otterranno nulla, a parte rivolte

JBGrenouille

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Secondo post perche', oltre criticare voglio anche offrire una prospettiva diversa al problema.

Premessa: la citta' dove vivo io e', in termini di costo della vita, fra top 10 e top 20 delle piu' costose al mondo.
Il mio stipendio e' abbastanza buono, diciamo nel top 30% del reddito in UK, e lavoro completamente da remoto.

Eppure, se io volessi fare lo stile di vita alla Shark, e fare un figlio da lasciare accudire alla mia compagna, mentre io mantengo tutti col mio stipendio, sarei in estrema difficolta'.

Innanzitutto c'e' il fattore casa: affittare un appartamento abbastanza grande per tre, mangerebbe in media 60% del mio stipendio fra affitto/mutuo e bollette.
Certo, potrei spostarmi fuori dal centro  e prendere qualcosa a a meno, in fondo lavoro da remoto. Ma questo renderebbe certi spostamenti per lavoro e altro piu' complicati, oltre al fatto che quartieri piu' periferici hanno meno strutture.

Aggiungiamo pure che i benefits per le famiglie son pochi in UK, specie se hai un certo stipendio. Quindi poche detrazioni ed un sacco di spese private, specie mediche.

E questo senza entrare nelle spese da fare giorno per giorno, o quelle scolastiche. Anche col fatto che, avendo la madre in casa a badare al figlio, non ci sarebbe bisogno di asilo (credo).

Ora, quella che ti ho descritto io e' una condizione privilegiata, sia per lo stipendio alto sia per il lavoro da remoto.

Molta gente che vorrebbe avere figli guadagna di meno, e vivere con un solo stipendio sarebbe impossibile.
Oltre al fatto che per lavoro deve andare in centro, e vivere in braccio ai lupi per fare ore di pendolarismo ogni giorno non e' una opzione.

Questo ferma pure l'obiezione "vai a vivere in una citta' meno costosa", perche' se non lavori da remoto, come fai?

Ti lascio due articoli esemplificativi, in inglese, usciti rispettivamente 3 giorni e 3 mesi fa:

https://www.theguardian.com/business/article/2024/jun/30/the-baby-bust-how-britains-falling-birthrate-is-creating-alarm-in-the-economy

https://www.theguardian.com/business/2024/mar/04/middle-class-workers-mortgages-bills-tax

Notare che tu, nel tuo papiro, non hai preso in considerazione concetti come casa, mutuo, lavoro, stipendio, spese etc.
Che invece son gli ostacoli piu' grossi al momento per chi vuol fare figli.

Poi certo, son d'accordo che i figli son sacrifici sotto tanti punti di vista, anche economici.
Ma un conto e' rinunciare ad alcune spese a causa di altre priorità', ma riuscire comunque a galleggiare.

Un altro e' affondare completamente perche' non si riesce a far fronte alle spese legate alla presenza di figli.

Quindi la crisi c'e', ma servono altre ricette per contrastarla.

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Inizio con il far notare che sebbene il topic sia molto interessante, non è questa la sezione giusta. Ergo, domani sarà probabilmente spostato in off topic. Non è una misura degradante come è lo spostamento in worst, ma solo una misura di "ordine del forum". La visibilità non cambia.

Ciò premesso, passo all'argomento in oggetto.

1) diritti delle donne.
Il solo parlare di diritti "delle donne" per qualsiasi cosa non riguardi temi legati alle differenze legate al sesso biologico, IMHO è assurdo. Quindi direi "le donne hanno diritto al reggipetto di Stato" è plausibile se lo Stato ha abbastanza soldi.
Dire invece "le donne hanno diritto al lavoro" è una st*onzata: tutti i cittadini in egual modo hanno infatti diritto al lavoro.

2) corsie preferenziali per le donne.
Altra st*onzata. Riservare posti alle donne solo perchè donne, è ingiusto. Come è ingiusto usare criteri selettivi ridotti per le donne in taluni campi. Vedi prove fisiche per entrare nelle FFAA.
Se un criterio è stabilito per ottenere l'eccellenza, esso deve essere ASSOLUTO. Se le donne lo superano, bene. Altrimenti a casa loro.

3)Mestieri ad alto reddito e sesso.
Se le laureate donne sono ormai oltre il doppio degli uomini in facoltà come medicina, è palese che in un prossimo futuro il 66% dei medici saranno donne. Evidentemente il criterio selettivo favorisce capacità che le donne hanno sviluppato maggiormente rispetto agli uomini.  Si dovrebbero riservare quote azzurre? MAI E POI MAI: se le donne sono piú adatte dei maschi a fare i medici, ben venga: avremo medici migliori. Ma si levino dai coglioni in tutti i settori dove tocca fare regole ad hoc per farle passare, altrimenti non superano i test. Questa è equità e nel contempo PROGRESSO REALE e non baggianate multicolore.

4) maternità e lavoro.
Se una donna vuole lavorare, ne ha il pieno diritto. Se non figlia, si perderà il piacere della maternità e ne soffriranno lei ed il suo gatto obeso. Ma sono affari loro! Non si può dare la responsabilità alla donna della mancanza di cittadini solo perchè l'utero lo hanno solo le donne. Questa filosofia, alla lunga, porterà a giustificare l'utero in affitto come pratica generalizzata e la fine definitiva dei modelli naturali di riferimento. Con la conseguente adozione in nome dello Stato, di figli da parte di entità familiari che hanno come unico requisito il danaro.

5) politiche possibili per la famiglia.
Stante quanto scritto, le politiche che lo stato potrebbe attuare sono molteplici.

A) riconoscere il mestiere di mamma come un lavoro particolarmente gravoso, a tempo pieno per i primi due anni, senza ferie e con straordinari mostruosi. Ogni mamma che non lavora, dovrebbe avere uno stipendio che le consenta di mantenersi e mantenere a metà il pargolo. Altrimenti finisce che si mettono "in proprio", mentre la famiglia deve essere una e trina.
B) Alle mamme che lavorano dovrebbe essere concesso d'ufficio lo smart working per i primi 3/4 anni e poi, a rotazione, tale beneficio dovrebbe competere ad almeno un componente della famiglia fino al raggiungimento dell'età scolare dei figli. Cosí si elimina l'onere degli asili nido e si motivano i padri ad essere piú presenti.

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Shark72

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Citazione di: TermYnator il 04 Luglio 2024, 02:01:38A) riconoscere il mestiere di mamma come un lavoro particolarmente gravoso, a tempo pieno per i primi due anni, senza ferie e con straordinari mostruosi. Ogni mamma che non lavora, dovrebbe avere uno stipendio che le consenta di mantenersi e mantenere a metà il pargolo. Altrimenti finisce che si mettono "in proprio", mentre la famiglia deve essere una e trina.
B) Alle mamme che lavorano dovrebbe essere concesso d'ufficio lo smart working per i primi 3/4 anni e poi, a rotazione, tale beneficio dovrebbe competere ad almeno un componente della famiglia fino al raggiungimento dell'età scolare dei figli. Cosí si elimina l'onere degli asili nido e si motivano i padri ad essere piú presenti.

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Una misura del genere sarebbe un ottimo primo passo, sebbene non del tutto sufficiente (un bambino in età scolare ancora ha bisogno di essere seguito, poi ogni tanto si ammala, ecc.).
Comunque va nella direzione giusta, ovvero eliminare per le famiglie la necessità che anche la donna lavori. Se vuole lavorare, deve farlo per ambizione sua, non perchè costretta dalla necessità di rimediare quei 1000 € o meno che mancano al bilancio familiare. Perchè spesso dimentichiamo che nella totalità delle donne che lavorano, solo una minima parte svolgono professioni gratificanti e possono definirsi "donne in carriera", mentre la stragrande maggioranza svolge lavori merdosi con paghe da fame, che se avessero la possibilità ne farebbero volentieri a meno.

Ma al di là di questo, insisto sul cambio di paradigma culturale, ovvero eradicare il modo di pensare sorto negli ultimi 30 anni secondo cui se una donna sceglie di fare la mamma a tempo pieno  viene vista come una sfigata, una fallita.
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Citazione di: Shark72 il 04 Luglio 2024, 09:55:57...eliminare per le famiglie la necessità che anche la donna lavori. Se vuole lavorare, deve farlo per ambizione sua, non perchè costretta dalla necessità ... Perchè spesso dimentichiamo che nella totalità delle donne che lavorano, solo una minima parte svolgono professioni gratificanti e possono definirsi "donne in carriera", mentre la stragrande maggioranza svolge lavori merdosi con paghe da fame, che se avessero la possibilità ne farebbero volentieri a meno.
Ecco questo mi sembra un pensiero assolutamente condivisibile, che parte dal ridare alle donne la libertà di essere mamme ed allo Stato la facoltà di aumentare i suoi cittadini con la persecuzione della cultura che ha portato lo Stato ad essere quello che è. E questo, che è un punto importante, va trattato con le dovute cautele sotto pena di vederlo strumentalizzato da gente tipo "polpacci pelosi" & c.
CitazioneMa al di là di questo, insisto sul cambio di paradigma culturale, ovvero eradicare il modo di pensare sorto negli ultimi 30 anni secondo cui se una donna sceglie di fare la mamma a tempo pieno  viene vista come una sfigata, una fallita.
Anche su questo, sono pienamente d'accordo: hai scritto bene prima: le donne devono essere libere di fare la mamma. E se la società preme per non fargliela fare, sarà un passo al quale oltre alle difficoltà materiali, si aggiungono difficoltà sociali.
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Elvis

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L'ibridazione della popolazione avverrà sicuramente ma sono più ottimista:

- Ho vissuto 4 anni in una città inglese dove i musulmani sono il 13% della popolazione e nessuna ambizione di imposizione culturale da parte loro. Secondo me ad un musulmano immigrato gliene frega relativamente di imporre la propria cultura, anzi, sono molto inclini ad accettare la cultura che li ospita.

- Trovo più facile che il grosso dell'ibridazione avvenga (in futuro) tra europei ed asiatici di cultura matrimonialista. Le donne asiatiche sono decisamente più affini a noi e più facili per una relazione ibrida. Inoltre sia uomini che donne asiatiche in futuro saranno sempre più attratti dalle possibilità lavorative europee e dunque trasferirsi da noi. Ed in numero sono decisamente superiori alle popolazioni musulmane.