La chimera dell' "empatia" femminile

[dani56]

Buonasera a tutti, vorrei aprire una riflessione su una questione che spesso le donne sollevano: la mancanza di empatia da parte degli uomini nei loro confronti.
Posto che ovviamente tutti, a prescindere dal sesso, dalle condizioni sociali, e molto altro, vadano trattati col dovuto rispetto umano, ho spesso però notato una contraddizione in quanto scritto sopra.
Tante di quelle che recriminano mancanza di rispetto, di empatia, o affini, nella realtà sono le prime ad essere delle str***, scusate il francesismo. In anni di scuola, di centri estivi, di rapporti vari, ne ho viste di botte e di crude a riguardo, la lista sarebbe lunga.
Faccio qualche esempio
1) Donna che dice di essere empatica su Facebook, la trovo ad insultare con istigazioni al suicidio un poveretto malato di mente, e mi ha raccontato di parecchi spasimanti trattati piuttosto male, pure essendo bravi ragazzi, a detta sua, per il gusto di farlo
2) ragazza che dice di essere cattolica, di considerare molto il saperci fare ecc..., che però al tempo spesso spenna disperati quando le offrono cene e vacanze
3) negli anni ho avuto una compagnia di classe che piangeva sul Capitale di Marx e sulle condizioni dei poveri, salvo poi offendermi per come mi gestivo da "montanaro"
La lista potrebbe continuare, ovviamente.
Negli uomini esiste la stessa bestialità, ma in maniera diversa secondo me: lo scontro è molto più "testosteronico" e spesso per faccende simili si finisce a botte, e ho conosciuto davvero pochi che si dicessero empatico da davanti ma poi agissero in tutto altro modo. Nel mondo maschile percepisco, almeno dalla mia esperienza, ma potrei sbagliarmi, che la st*onzaggine è molto più "aperti verbis", o comunque, non ci si nasconde dietro la supposta empatia. Ecco, in generale chiunque, uomo (poco spesso) e donna (spessissimo) che si dice empatico, alla fine si rivela essere una persona davvero di cacca.
Un'altra cosa che ho notato è il continuo parari il culo con le paroline magiche "tanto a me non interessa / faccio quello che voglio", che però alla fine dei conti non è proprio così: se non ti interessa, perché perdere tempo in strani meccanismi perversi? Secondo me è una dinamica "sadica"di controllo, ma potrei sbagliarmi.
Voi, cosa ne pensate? Avete avuto esperienze a riguardo? A me queste cose lasciano sempre stupito, perché di molte donne ad esempio che agiscono così all'inizio mi faccio un'idea, ma poi si rivelano tutte altre.
Con gli uomini, ripeto, per non sembrare sessista o misogino, noto davvero che lo scontro è più fisico, più aperto, ma anche osservo che se uno non è interessato ad un altro non gioca con lui al "gatto e topo"

[Lost81]

Buonasera a tutti, vorrei aprire una riflessione su una questione che spesso le donne sollevano: la mancanza di empatia da parte degli uomini nei loro confronti.
Posto che ovviamente tutti, a prescindere dal sesso, dalle condizioni sociali, e molto altro, vadano trattati col dovuto rispetto umano, ho spesso però notato una contraddizione in quanto scritto sopra.
Tante di quelle che recriminano mancanza di rispetto, di empatia, o affini, nella realtà sono le prime ad essere delle str***, scusate il francesismo. In anni di scuola, di centri estivi, di rapporti vari, ne ho viste di botte e di crude a riguardo, la lista sarebbe lunga.
Faccio qualche esempio
1) Donna che dice di essere empatica su Facebook, la trovo ad insultare con istigazioni al suicidio un poveretto malato di mente, e mi ha raccontato di parecchi spasimanti trattati piuttosto male, pure essendo bravi ragazzi, a detta sua, per il gusto di farlo
2) ragazza che dice di essere cattolica, di considerare molto il saperci fare ecc..., che però al tempo spesso spenna disperati quando le offrono cene e vacanze
3) negli anni ho avuto una compagnia di classe che piangeva sul Capitale di Marx e sulle condizioni dei poveri, salvo poi offendermi per come mi gestivo da "montanaro"
La lista potrebbe continuare, ovviamente.
Negli uomini esiste la stessa bestialità, ma in maniera diversa secondo me: lo scontro è molto più "testosteronico" e spesso per faccende simili si finisce a botte, e ho conosciuto davvero pochi che si dicessero empatico da davanti ma poi agissero in tutto altro modo. Nel mondo maschile percepisco, almeno dalla mia esperienza, ma potrei sbagliarmi, che la st*onzaggine è molto più "aperti verbis", o comunque, non ci si nasconde dietro la supposta empatia. Ecco, in generale chiunque, uomo (poco spesso) e donna (spessissimo) che si dice empatico, alla fine si rivela essere una persona davvero di cacca.
Un'altra cosa che ho notato è il continuo parari il culo con le paroline magiche "tanto a me non interessa / faccio quello che voglio", che però alla fine dei conti non è proprio così: se non ti interessa, perché perdere tempo in strani meccanismi perversi? Secondo me è una dinamica "sadica"di controllo, ma potrei sbagliarmi.
Voi, cosa ne pensate? Avete avuto esperienze a riguardo? A me queste cose lasciano sempre stupito, perché di molte donne ad esempio che agiscono così all'inizio mi faccio un'idea, ma poi si rivelano tutte altre.
Con gli uomini, ripeto, per non sembrare sessista o misogino, noto davvero che lo scontro è più fisico, più aperto, ma anche osservo che se uno non è interessato ad un altro non gioca con lui al "gatto e topo"

Stai troppo attento a ciò che dicono e non al perché, ho conosciuto una ragazza molto simile all'esempio 1) alla fine le era morto il padre e seppur st*onza, una volta capito il dolore che la stava affliggendo le cose cambiarono senza nemmeno bisogno di parlare, finì a messaggini carini della buona notte, ti penso ecc, quindi un cambiamento radicale.

Esempio 2) conosciuta anche questa tipologia, si approfittano di zerbini che a loro volta la vorrebbero conquistare pagando cene ecc come se lei abbia un prezzo o fosse in vendita....questa tipologia di ragazza fa più che bene...cosa significa le offrono cene e vacanze in base a quale valore attribuito? il bel culo? fa più che bene a spennarli, loro la vorrebbero scopare pagando, io stesso mentre conversavo con una tipa simile fui interrotto da un coglione che la voleva conquistare dicendole di punto in bianco "ti offro da bere" lei si allontanò due minuti e ritorno con il cocktail offerto dallo zerbino che gentilmente diede a me e continuammo a conversare e scherzare.

Dell'esempio 3) non ho esperienze a memoria, comunque devi sviluppare di più la tua empatia, ti fermi troppo alla superfice e le donne sono stufe e incazzate delle solite cose dette, fatte,  trite e ritrite e si sono d'accordo con loro e con i loro atteggiamenti apparentemente st*onzi verso un maschio che non ha capito un caxxo, ma si decanta vero uomo.

[TermYnator]

Buonasera a tutti, vorrei aprire una riflessione su una questione che spesso le donne sollevano: la mancanza di empatia da parte degli uomini nei loro confronti.
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Non entro nel merito dei tuoi esempi, preferendo prendere la cosa più in generale. Il problema uomo donna,non è una questione di empatia, ma di linguaggio e di finalità evolutive. Il nostro modo di cercare di riprodurci è diverso dal loro, sebbene passi per lo stesso atto. Questa sostanziale differenza fa si che i nostri interessi siano spesso in conflitto con i loro, che loro desiderino cose che non spesso non intendiamo dare e viceversa. Questo porta loro a pensare che noi siamo degli st*onzi insensibili e noi ad appioppare appellativi che non hanno senso.
Nei miei corsi di seduzione , proprio per risolvere questo problema comunicativo, una consistente parte riguarda il capire come si esprimo le donne, cosa differenzia il loro modo di vedere il mondo dal nostro e come occorra relazionarsi con loro in modo da non generare fraintendimenti e/o incomprensioni.
In sintesi, dire che le donne non sono empatiche come dicono di essere, e come dire ad un inglese che non parla bene l'italiano di essere carente di humor perchè non capisce una bazelletta in romanesco.