Hai problemi con le donne? "Basta essere se stessi"
Ma davvero?
NO, NON BASTA. Chi ha problemi con le donne può dirti che tale affermazione è solamente una frase di buon senso che ha poche applicazioni perchè troppo generica e scollegata dalla realtà.
Da dove viene questo diffuso consiglio?
Dall'idea che l'amore sia un argomento "intoccabile" e non "controllabile", da cui segue che ognuno di noi è obbligato ad ottenere ciò che il destino gli ha promesso.
Perchè piace tanto questa frase?
Ti solleva dal peso di non sentirti sbagliato e rinnega le difficili regole che regolano il mondo "reale", dove guardacaso trombano solamente i fighi.
Qual è il vero messaggio dietro questo consiglio?
L'intento è il ricordarci chi siamo e non snaturarci assumendo un'identità che non ci appartiene, dando per scontato che siamo a posto così come siamo.
Perchè questo consiglio non funziona?
- Ha la stessa dell'utilità del sentirsi dire "basta studiare" dopo essere bocciato 8 volte allo stesso esame. :lol:
- Deresponsabilizza chi lo pratica bypassando l'autocritica ed il riconoscimento dei propri difetti.
- Non guarda la realtà per quello che è, ma la vuole plasmare sul fatto che l'amore e la seduzione siano fenomeni non studiabili
- Saresti giustificato in tutto in modo acritico, anche se nel tuo "io" senti la vocazione di farti la doccia una volta l'anno e di andare in discoteca in ciabatte.
Cosa vuol dire "essere se stessi"?
Vuol dire mantenere la propria diversità rispetto agli altri, ma allo stesso tempo aprire gli occhi e farsi carico delle vere regole che mandano avanti questo mondo senza pretese di essere rimorchianti solamente perchè "nati".
Siate voi stessi... ma con criterio :coolsmiley:
Concordo pienamente!
Caro Emix, come darti torto : altra versione classica, "Non ti preoccupare, sii te stesso, prima o poi quella giusta arriva".
Se poi chi se lo sente dire ribattesse "Ma allora perché io, se vado bene come sono, non trombo MAI?", vorrei proprio sentire quale sarebbe la risposta.
In realtà la frase non è sbagliata: perché essere sé stessi presume l'aver fatto un lavoro interiore, essere andati sul campo a interagire socialmente con altre persone, aver fatto mille sbagli ed essersi corretti mille e uno volte; essere consci dei propri difetti e dei propri pregi e cercare di rendere quantomeno originali e meno dannosi i primi e far brillare i secondi in ogni sfaccettatura della vita.
Il problema non è essere sé stessi. Il vero problema, ma più che "problema" userei il termine "sfida", è diventarlo.
Citazione di: Shark72 il 23 Aprile 2018, 15:16:07
Caro Emix, come darti torto : altra versione classica, "Non ti preoccupare, sii te stesso, prima o poi quella giusta arriva".
Hai tirato fuori un altro bel classico che nella vita "vera" risulta così "Non ti preoccupare, sii te stesso, prima o poi quella giusta ti passa davanti
senza degnarti di uno sguardo""
Citazione di: ScarTissue il 23 Aprile 2018, 16:32:11
In realtà la frase non è sbagliata: perché essere sé stessi presume l'aver fatto un lavoro interiore, essere andati sul campo a interagire socialmente con altre persone, aver fatto mille sbagli ed essersi corretti mille e uno volte; essere consci dei propri difetti e dei propri pregi e cercare di rendere quantomeno originali e meno dannosi i primi e far brillare i secondi in ogni sfaccettatura della vita.
Il problema non è essere sé stessi. Il vero problema, ma più che "problema" userei il termine "sfida", è diventarlo.
La mia opinione è che "essere se stessi" vuol dire agendo secondo il proprio istinto e secondo i propri valori/pensieri e non è un traguardo da raggiungere, perchè altrimenti mi verrebbe subito da chiederti "chi sei ora se non sei te stesso?"
Sul far brillare la propria persona sono d'accordissimo e ritengo che sia un passo indispensabile se finora con le donne non hai avuto successo.
Sul diventare se stessi dopo aver tagliato un "traguardo" o vinto una "sfida" non mi trovi d'accordo perchè abbiamo già un'identità e non accettare la persona che vedi nello specchio è solamente un grande dolore.
Magari non vedi riflessa una persona che ci sa fare con le donne, ma non c'è motivo per rinnegare la propria immagine fino al raggiungimento del risultato.
No, guarda, non ho mai detto di rinnegare... Io parlo di scoprire e reinventare.
È un discorso molto più ampio di come la metti tu, le persone che in genere dicono queste frasi non sanno nemmeno dove stanno di casa ed è per questo che ci differenziamo da loro, è per questo che lavoriamo per scoprirci, per migliorare costantemente. Che senso ha dire a una larva che è una larva? Domani sarà una farfalla!
Essere te stesso è come una gara:per arrivare primo devi correre. Non puoi dire di aver vinto se sei ancora ai nastri di partenza. E non puoi dire di essere te stesso se prima non ti sei scoperto, non hai cambiato le tue idee un centinaio di volte, non hai sentito nel petto il ruggito della vittoria e il peso della sconfitta. Io non voglio e non sarò mai me stesso, ma non perché non mi piaccia: semplicemente perché questa definizione mi opprime: io sono a 360 gradi, sono molto di più dei luoghi comuni. Ma non lo ero, non ci sono nato: lo sono diventato.
Ah, le persone dicono anche che devi puntare alla luna e mal che vada avrai camminato tra le stelle, peccato che sia come dire: punta a Roma, mal che vada avrai attraversato Pechino. Ma noi le ascoltiamo?
Non perdere tempo per queste cose! :)
Citazione di: ScarTissue il 23 Aprile 2018, 20:54:17
Essere te stesso è come una gara:per arrivare primo devi correre. Non puoi dire di aver vinto se sei ancora ai nastri di partenza. E non puoi dire di essere te stesso se prima non ti sei scoperto, non hai cambiato le tue idee un centinaio di volte, non hai sentito nel petto il ruggito della vittoria e il peso della sconfitta.
Condivido lo scoprirsi e reinventarsi, ma il concetto di gara mi porterebbe solo ansia da prestazione extra.
Perchè per essere te stesso devi fare/raggiungere qualcosa? Mi dà l'idea di un modello esterno a se stessi perfezionistico.
Citazione
Io non voglio e non sarò mai me stesso, ma non perché non mi piaccia: semplicemente perché questa definizione mi opprime: io sono a 360 gradi, sono molto di più dei luoghi comuni. Ma non lo ero, non ci sono nato: lo sono diventato.
Sinceramente e senza volonta di conflitto, queste affermazioni mi sembrano un modo di darsi valore senza averlo:
- cosa vuol dire essere a 360 gradi?
- chi/cosa sei diventato?
- io non voglio essere me stesso? (e chi sei? Mazinga Z?)
Citazione di: Emix il 23 Aprile 2018, 13:20:14
Da dove viene questo diffuso consiglio?
Dall'idea che l'amore sia un argomento "intoccabile" e non "controllabile", da cui segue che ognuno di noi è obbligato ad ottenere ciò che il destino gli ha promesso.
Di solito chi da questo consiglio ha gli stessi problemi, ovvero non ha successo con le donne e magari si accontenta della prima che arriva
Citazione di: Shark72 il 23 Aprile 2018, 15:16:07
Caro Emix, come darti torto : altra versione classica, "Non ti preoccupare, sii te stesso, prima o poi quella giusta arriva".
Che poi... quella giusta arriva, ma io voglio anche tutte le altre !
Citazione di: ScarTissue il 23 Aprile 2018, 20:54:17
Essere te stesso è come una gara:per arrivare primo devi correre.
Non è sempre così :)
C'è che ama la sfida e corre perchè è una cosa che lo fa stare bene; c'è chi invece non ama correre, perchè farlo sentire in obbligo di arrivare primo? Molto meglio che vada a rimorchiarsi le spettatrici sugli spalti ;)
Citazione di: ScarTissue il 23 Aprile 2018, 20:54:17
Io non voglio e non sarò mai me stesso, ma non perché non mi piaccia: semplicemente perché questa definizione mi opprime: io sono a 360 gradi, sono molto di più dei luoghi comuni.
Ma anche questo è un "essere se stessi". Nel caso specifico un "se stesso" che non ha un'etichetta fissa, ma una persona che semplicemente fa quello che gli va di fare.
Il "se stesso" spesso è equiparato al bravo ragazzo casa e lavoro, stile protagonista delle commedie americane; niente di più errato. Ognuno di noi deve prima rendersi conto di cosa gli piace e di come vuole essere realmente e seguire quella strada indipendentemente dai giudizi degli altri. Puoi essere "te stesso" sia essendo Vin Diesel che essendo Il Tenente Colombo, ed entrambi hanno fatto successo :)
Citazione di: Emix il 23 Aprile 2018, 21:46:04
Sinceramente e senza volonta di conflitto, queste affermazioni mi sembrano un modo di darsi valore senza averlo:
- cosa vuol dire essere a 360 gradi?
- chi/cosa sei diventato?
- io non voglio essere me stesso? (e chi sei? Mazinga Z?)
-Essere a 360 gradi vuol dire che non ho un modo di essere me stesso, ma mi adatto a ogni circostanza. Non ho un modello fisso, ecco.
-questa domanda non ha una risposta concreta, sono in divenire.
-era provocatorio. Non voglio essere me stesso in un mondo in cui l'essere se stessi è diventata mera omologazione.
Per quanto riguarda la gara, è lo stile di vita di ognuno e per carità non voglio dirti come vivere, però sappi che la vita è una competizione, che si tratti di lavoro, di donne o di altro. È giusto? Non lo so. Però è così.
Tornando alla tua domanda iniziale. Per te cosa vuol dire allora essere sè stessi?
Citazione di: ScarTissue il 23 Aprile 2018, 23:28:48
-Essere a 360 gradi vuol dire che non ho un modo di essere me stesso, ma mi adatto a ogni circostanza. Non ho un modello fisso, ecco.
-questa domanda non ha una risposta concreta, sono in divenire.
-era provocatorio. Non voglio essere me stesso in un mondo in cui l'essere se stessi è diventata mera omologazione.
condivido in toto
Citazione
Per quanto riguarda la gara, è lo stile di vita di ognuno e per carità non voglio dirti come vivere, però sappi che la vita è una competizione, che si tratti di lavoro, di donne o di altro. È giusto? Non lo so. Però è così.
Penso pure io che nella vita è necessario lottare costantemente. :)
La divergenza di pensiero è nata nel momento in cui non credo che per essere se stessi ci sia da fare qualcosa... per me lo si è in ogni momento.
Citazione
Tornando alla tua domanda iniziale. Per te cosa vuol dire allora essere sè stessi?
Per me vuol dire essere così come si è, con pregi e difetti.
Il post nasce per puntualizzare il fatto che ci sono difetti che non ti rendono funzionale con le donne e finchè faranno parte del tuo "presente" sarai "te stesso", ma non rimorchiante. Se vogliamo parlare in modo approfondito di identità apriamo un topic separato perchè è un argomento molto tosto da affrontare. ;D
Riflessione interessante, quando torno sul pc è un +1
Citazione di: Emix il 23 Aprile 2018, 13:20:14
Hai problemi con le donne? "Basta essere se stessi"
Ma davvero?
NO, NON BASTA. Chi ha problemi con le donne può dirti che tale affermazione è solamente una frase di buon senso che ha poche applicazioni perchè troppo generica e scollegata dalla realtà.
Da dove viene questo diffuso consiglio?
Dall'idea che l'amore sia un argomento "intoccabile" e non "controllabile", da cui segue che ognuno di noi è obbligato ad ottenere ciò che il destino gli ha promesso.
Perchè piace tanto questa frase?
Ti solleva dal peso di non sentirti sbagliato e rinnega le difficili regole che regolano il mondo "reale", dove guardacaso trombano solamente i fighi.
Qual è il vero messaggio dietro questo consiglio?
L'intento è il ricordarci chi siamo e non snaturarci assumendo un'identità che non ci appartiene, dando per scontato che siamo a posto così come siamo.
Perchè questo consiglio non funziona?
- Ha la stessa dell'utilità del sentirsi dire "basta studiare" dopo essere bocciato 8 volte allo stesso esame. :lol:
- Deresponsabilizza chi lo pratica bypassando l'autocritica ed il riconoscimento dei propri difetti.
- Non guarda la realtà per quello che è, ma la vuole plasmare sul fatto che l'amore e la seduzione siano fenomeni non studiabili
- Saresti giustificato in tutto in modo acritico, anche se nel tuo "io" senti la vocazione di farti la doccia una volta l'anno e di andare in discoteca in ciabatte.
Cosa vuol dire "essere se stessi"?
Vuol dire mantenere la propria diversità rispetto agli altri, ma allo stesso tempo aprire gli occhi e farsi carico delle vere regole che mandano avanti questo mondo senza pretese di essere rimorchianti solamente perchè "nati".
Siate voi stessi... ma con criterio :coolsmiley:
La tua riflessione oltre che interessante è anche utile per capire quanto quella frase sia di aiuto quanto i banali "rimedi della nonna". Come giustamente hai sottolineato si tratta di una frase generica che deresponsabilizza ed è figlia di un mondo vecchio in cui le relazioni sociali erano puramente frutto del caso. Questa frase rappresenta secondo me una banalizzazione delle regole sociali. Sarebbe come se confidandoti con il tuo migliore amico riguardo un problema serio lui ti dicesse " ma lascia stare...cosa vuoi che sia". é un ottima frase per non prendersi mai le dovute responsabilità....chi fa una cosa può farla bene o sbagliare, ma almeno ci prova a non restare fermo nella sua staticità. Con questa frase invece uno può aspettare 2000 anni stando a guardare per poi dire....."eh il destino non mi ha servito le carte che volevo".
Non si può essere noi stessi se non si è liberi di esserlo...
Meriti un +1 per aver stimolato una discussione su un tema non da poco.
Citazione di: Pintahouse il 14 Maggio 2018, 12:38:50
"eh il destino non mi ha servito le carte che volevo"
Penso che questa di Pinta sia l'esatta definizione di come va a finire seguendo il pernicioso 'consiglio'
siitestesso.
È veramente il genere di frase da nonne, e non riguarda solo strettamente la seduzione ma il campo delle relazioni umane in generale. Credo che in una certa misura sia dettato dall'amore: se ami un tuo figlio/nipote e vedi in lui (o lei) tutto il buono del mondo, dai per scontato che tutto questo buono si debba vedere universalmente, e che al massimo sia questione di tempo e di circostanze perché emerga.
Chi lo riceve, d'altro canto, da un lato si adagia in questa rassicurante attesa di un fato più giusto, dall'altro forse ritiene che certe 'correzioni' costituirebbero un artificio se non un inganno.
Per superare la nefasta influenza del
siitestesso, è necessario credo superare questa convinzione, e vedere se stessi come una forma complessa, su cui far ricadere la luce per illuminare certi lati più di altri, a seconda delle circostanze. La forma e la complessità (il 'se stessi') non cambiano, ma si è liberi di presentarli al loro meglio.
+1 :up: a Emix, ultimamente sempre sul pezzo!
Grazie a tutti per i +1 ;)
Complimenti Emix per il post su questo luogo comune che più che sfatato andrebbe combattuto, credere di poter essere se stessi penso sia frutto dell'ignorare il fatto che da questo mondo così complesso veniamo influenzati dalla qualsiasi e il nostro essere si plasma costantemente.
La miopia nel non vedere scorrere il fluire della vita ci porta ad essere impreparati quando apriremo gli occhi accorgendoci di quanto la corrente ci abbia allontanati dal punto in cui pesavamo di essere.
Oguno di noi ha la sua individualità ricca di sfaccettature ma vediamo poco più della punta di un iceberg, e mentre che scaviamo in profondità arricchendoci e conoscendoci dobbiamo lottare per difendere quei tesori che riteniamo sono i nostri valori, naturalmente si deve imparare a riconoscere ciò che vale la pena tenere.
"Basta essere sé stessi" è la frase peggiore mai sentita.
Quello che dico a me stesso ogni mattina "Diventa chi vuoi essere".
Ciao, sono nuovo nel forum e leggendo questo post ho sentito proprio il bisogno di dire la mia riguardo all' "essere se stessi".
Volevo premettere che concordo pienamente con quanto detto, anzi ho trovato anche molti spunti di riflessione e ragionamenti molto validi che io non avrei mai fatto.
Piu volte nella mia vita mi sono sentito dire "sii te stesso", mi sembrava un po la frase fatta, la frase giusta di dire per non sbagliare, il consiglio della persona matura che di esperienze nella vita ne ha fatte.
E non so perchè, ma piu sentivo dirmi quella frase e piu sentivo distaccata quella persona, come se in quel momento non empatizzasse per niente.
Per molto tempo amici mi ripetevano quella frase e questo mi faceva sentire "diverso", "rotto" come si io avessi dovuto modellare la mia identita per essere piu "giusto" in quel particolare contesto, iniziavo a vedermi come una persona con tante maschere nel volto, che poteva scegliere la maschera giusto in relazione al contesto ma sotto sotto non c'era nient' altro in me?
Con le conoscenze e gli strumenti che ho oggi, se una persona mi dicesse ancora quella malefica frase "sii te stesso" inizialmente le risponderei cosi:
-" Cosa intende con sii te stesso? Puo spiegarmelo?"
L' essere se stessi è una cosa non concreta, è un ideale e ogni persona ha una propria idea di COME ESSERE SE STESSI, quindi se vuoi passarmi un contenuto, un consiglio devi anche spiegarmi cosa intendi con questa frase perchè se no stiamo parlando del nulla.
Se una persona dovesse spiegarti cosa intende con questo probabilmente, dopo averci pensato un po arriverebbe a dirti qualcosa del genere: -" devi fare quello che ti senti in quel momento".
OK, ora, non credo che ogni volta che parlo con una ragazza l' universo mi innonda di un energia particolare in modo che questa energia fluisca dentro di me e io debba solo "seguire il flusso", perchè se fosse cosi non avrei il minimo problema a fare quello che sento in quel momento.
Aimhè molto spesso, quando si parla con una ragazza generiamo ansia, stress.
Se non ricordo male quando proviamo stresso la nostra ghiandola surrenale produce un ormone il cortisolo. Questo ormone ha il compito di spostare il flusso del sangue dal torace e dalla corteccia prefrontale (zona adibita al pensare a soluzioni alternative e al valutare la situazioni per prendere la decisione piu efficace) per farlo scorrere maggiormente in braccia e gambe, questo perchè a livello primitivo le situazioni di forte stress venivano provate quando davanti avevamo un predatore e quindi serviva un potenziamento a braccia e gambe per combattere, scappare o paralizzarci.
Il perdere flusso sanguigno dalla corteccia prefrontale vorrebbe dire praticamente avere la propria capacità di pensare inibita, penso sia capitato a tutti di trovarsi davanti a quella bella ragazza e non sapere piu cosa dire.
Ed è esattamente in questo momento che esce il "sii te stesso". Cosa fa una persona normale quando si trova in quelle situazioni? Fa quello che si sente? improvvisa?
-"ciao, sei bellissima, posso offrirti da bere?"
-"ciao hai due occhi stupendi, ti va di conoscermi?"
QUESTO è ESSERE SE STESSI? STAI IMPROVVISANDO?
Questo è il non avere abbastanza sangue nella corteccia prefrontale per pensare a qualcosa di originale.
Questo è seguire esattamente i condizionamenti culturali che abbiamo visto per tutta la nostra infanzia in tv o dalle altre persone, perchè non avendo abbastanza sangue il tuo cervello attiva le strategie che ha visto per tutto questo tempo, e questo sarebbe essere se stessi? fare una cosa solo perchè la fanno gli altri? sarebbe improvvisare?
concludo dicendo che per me l'IMPROVVISARE è l' essere molto a tuo agio con le ragazze ed in virtù di quello sapere cogliere dei particolari per trovare modalità efficaci, o magari riconoscere argomenti che possono essere piu o meno efficaci, riconoscere i sentimenti di chi hai davanti per cambiare e modificare strategia anche in base a quello. Ecco questo secondo me vuol dire improvvisare, queste sono le persone che rispetto, non quelle persone che in mancanza di strategie, di autocritica e di consapevolezza vanno allo sbaraglio forti del fatto che improvvisano.
Citazione di: mariougo il 15 Agosto 2018, 12:42:25
Ciao, sono nuovo nel forum e ...
E dovresti presentarti nella nostra sezione presentazioni prima di postare ;)
Fiducioso che lo farai, ti auguro sin da ora una buona permanenza fra noi.
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