Seduzione Italiana

Amore => Amore e relazioni => Discussione aperta da: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23

Titolo: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23
Ciao ragazzi,
vorrei un po' di pareri sul tradimento. Da qualsiasi punto di vista.

Ultimamente rifletto parecchio sull'argomento, in particolare dal punto di vista biologico. La biologia lascia poco spazio alla distinzione tra bene e male, ma pone delle ottime basi per comprendere la lotta per la sopravvivenza e la riproduzione.
Descriverò innanzitutto le strategie di accoppiamento vincenti per i maschi e per le femmine.

- maschio: semplicemente, fecondare più donne possibili. Ovunque e comunque. Fare in modo che siano altri maschi a crescere la propria prole; dedicare energie solo alle femmine che promettono di offrire la prole migliore (secondo criteri puramente genetici - leggi 'viso, tette e culo'). Ciò deriva dal fatto che un maschio può fecondare virtualmente anche mille donne in un anno. Il punto debole della strategia riproduttiva maschile è che non è mai sicuro di chi sia la prole di una femmina fecondata; questo in particolar modo quando la donna è stata inseminata da più soggetti.

- femmina: è costretta ad essere più cauta, perchè una volta ingravidata ne ha per un anno, più l'accudimento dei piccoli. La strategia migliore è farsi proteggere da un maschio ad alto status (ossia che occupa un livello alto della gerarchia sociale; per potere, anzianità, grado, soldi o altro), di modo che la prole abbia a disposizione molte risorse. Al contempo, farsi inseminare da maschi che veicolino un buon corredo genetico (leggi 'viso, spalle e culo'). Il vantaggio della femmina è che è sicura di trasmettere il proprio corredo genetico alla prole; di contro, soffre di una fortissima esigenza di cure parentali.


Se invece del biologico la buttiamo sulla morale, mi sembra evidentemente sbagliato tradire. Non riesco a trovare un motivo logico, piuttosto 'sento' che è sbagliato. E' un sentire che deriva da due fonti:

- educazione cattolica: la nostra cultura prevede l'insegnamento di tutta una serie di precetti comportamentali che hanno l'effetto di tenere a bada le masse. I principi psicologici su cui fanno leva tali insegnamenti sono da ricercarsi nelle promesse di un futuro migliore (speranza), l'appartenenza alla comunità (accettazione), il ricatto morale (senso di colpa). Se tutti stanno al loro posto, chi detiene il potere continua a detenerlo. Qui ritorniamo al biologico, ma non voglio offendere i religiosi presenti in sala.

- empatia: il mettersi nei panni dell'altro permette di prevedere i suoi dolori, per poi sentirsi in colpa prima ancora di averglieli procurati, per poi decidere di non procurarglieli. Questo è il blocco più forte, per quanto mi riguarda. Dopotutto c'è una persona che si fida di noi, a cui raccontiamo un sacco di st*onzate pur di ficcare il pisello a destra e a manca.

Mi sono trovato a domandarmi: lei insiste per una relazione stabile, ma io voglio trombarmele tutte. Sono io il porco? O magari è lei a volermi chiudere il pisello in un barattolo? C'è la possibilità di avere una LTR e farsi comunque qualche trombatina? Come posso spingermi razionalmente verso comportamenti che ritengo vantaggiosi ma che mi distruggerebbero emotivamente?

Passo la parola.
Il poligamo,
Acqua.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: SunBeam il 10 Dicembre 2009, 17:53:34
Citazione di: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23
[...]
Passo la parola.
Il poligamo,
Acqua.

Le vie sono essenzialmente  3:
1) Reprimi i tuoi istinti e continui a scopare solo con la stessa donna: questo per certi versi è da palledotato perché lo fai per scelta e cioè non reagisci di fronte ad ogni culo che ti passa davanti. L'attrazione la proverai sempre, ma non vai col vento: hai scelto una persona e ci rimani.
Questo ovviamente porta a desiderare migliaia di altre donne e continuare a reprimere il desiderio, perché come si dice "prendi la donna più attraente del mondo e ti mostrerò un uomo che si è stancato di scoparsela".
Poi c'è il sentimento che quando è molto forte può addirittura farti smettere di desiderare di accoppiarti con un'altra donna anche se molto attraente. Non credo però che possa durare più di qualche anno.

2) Vivi nella falsità o nel tacito compromesso: stai ufficialmente con una donna ma se ti capita te ne trombi altre. Se la relazione è superficiale o lei è una donna che sa ma fa finta di non sapere e lo accetta, potrebbe funzionare, ma se la storia è seria bisogna fare tutto di nascosto.

3) Ehm... la 3 non me la ricordo più.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: ^X^ il 10 Dicembre 2009, 18:55:33
Una cosa che ho letto di recente aggiunge una sfumatura in piu' alle strategie ottimali degli uomini e delle donne che hai descritto.
In realtà anche l'uomo deve investire tempo e fatica per essere sicuro che la sua prole raggiunga l'età dall'autosostentamento, e per fare questo deve essere almeno in parte monogamo. Per un maschio, è assolutamente possibile restare innamorati di una donna sola (=creare una famiglia nella quale i figli possano crescere) ma anche cercare di scoparsene altre (=cosi', tanto per sicurezza, qualche figlio in piu' aumenta la possibilità di tramandare geni).
Quindi il fatto che tu "senti" che tradire non è giusto non deriva affatto da morale o religione; posso invece darti ragione quando dici che l'empatia con la sofferenza della donna non è da sottovalutare.

Alla fine pero' non ho ricette da darti: penso che il conflitto di interesse sia cosi' marcato da rendere impossibile il compromesso tra le due parti. Se la coppia si adegua agli istinti dell'uomo, la donna soffre; se invece si adegua su quelli della donna (temo nella maggior parte dei casi), è l'uomo che va in paranoia prima o poi.

No way out  :'(
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: yowriter il 10 Dicembre 2009, 20:20:00
Ecco il mio punto di vista, senza leggere gli interventi precedenti per evitare condizionamenti.

Il tradimento e', da un punto di vista puramente concettuale, SBAGLIATO.

Sbagliato nel senso che se scoperto (opzione da prendere in considerazione) andrebbe a ferire profondamente il partner.

(ma il punto di vista concettuale e' diverso da quello naturale)

E se parliamo di natura, uomini e donne, sono biologicamente esseri ormonali che desiderano l'accoppiamento.
A volte con piu' di un partner.

Quindi forse sarebbe il caso di rivedere alcuni articoli della "Costituzione Dell'Accoppiamento" ... ma abbiamo gia' troppi casini in parlamento... quindi tocca affidarci ciascuno al proprio buon senso.

Io non tradisco... perche' sono single da 5 anni  :lol:
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Kierkegaard il 10 Dicembre 2009, 22:18:38
Che bello un tuo post! Mi fa piacere leggerti.

A proposito, poco tempo fa ho letto sul tuo blog che cerchi una pulzella che soddisfi certe tue necessità. Questa come se la cava?

Ti poni la domanda (il topic) perché sei indeciso se "ingaggiarla"?

Mettiti alla prova. Sei uno dei ragazzi più realisti che conosco. Sii così anche con Lei e dille chiaramente che ci provi, senza prometterle "la luna":

Kieriegaard

P.S. Declino ogni responsabilità sul lettore in caso di "usi illeciti" :P




Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: JBGrenouille il 10 Dicembre 2009, 23:15:00
Credo che la nostra sovrastruttura sociale abbia silenziato molto le nostre esigenze biologiche. Traduzione: sebbene a livello inconscio tu possa desiderare di avere 10 figli da 10 donne diverse per essere sicuro che i tuoi geni sopravvivano, tutta una serie di leggi su paternita' e mantenimento te lo impediscono! (tempo & fatica come ha scritto ^X^).

Citazione di: ^X^ il 10 Dicembre 2009, 18:55:33
Quindi il fatto che tu "senti" che tradire non è giusto non deriva affatto da morale o religione; posso invece darti ragione quando dici che l'empatia con la sofferenza della donna non è da sottovalutare.

Alla fine pero' non ho ricette da darti: penso che il conflitto di interesse sia cosi' marcato da rendere impossibile il compromesso tra le due parti. Se la coppia si adegua agli istinti dell'uomo, la donna soffre; se invece si adegua su quelli della donna (temo nella maggior parte dei casi), è l'uomo che va in paranoia prima o poi.
Sull' empatia sono d' accordo anche io, soprattutto perche' raccontare cazzate su cazzate ad una persona che si fida ciecamente di noi non mi sembra molto da Vero Uomo.

Anche perche', parlando di emotivita', come reagireste se le parti si invertissero? se fossimo noi masculi ad essere innamorati ed a volere la LTR ed invece lei invece manifestasse il desiderio di mantenere una relazione aperta per testare altri volatili. Quando mi e' capitato non sono stato molto contento :buck:

Citazione di: yowriter il 10 Dicembre 2009, 20:20:00
Io non tradisco... perche' sono single da 5 anni  :lol:
Si ma se ricordo bene tu hai scritto altrove che metti subito le cose in chiaro, evitando di illudere tipe in cerca di LTR, o sbaglio?

In conclusione, visto che negli ultimi mesi mi sono posto lo stesso problema, direi che non c'e' soluzione. Se stai in LTR allora tieni a bada i tuoi istinti da marpione oppure tradisci con tutti i rischi del caso.

A meno che la terza via non sia l' MLTR (il punto 3) di Sunbeam ?:) )
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 02:10:55
Citazione di: SunBeam il 10 Dicembre 2009, 17:53:34
Le vie sono essenzialmente  3:
1) Reprimi i tuoi istinti e continui a scopare solo con la stessa donna: questo per certi versi è da palledotato perché lo fai per scelta e cioè non reagisci di fronte ad ogni culo che ti passa davanti. L'attrazione la proverai sempre, ma non vai col vento: hai scelto una persona e ci rimani.
Questo ovviamente porta a desiderare migliaia di altre donne e continuare a reprimere il desiderio, perché come si dice "prendi la donna più attraente del mondo e ti mostrerò un uomo che si è stancato di scoparsela".
Poi c'è il sentimento che quando è molto forte può addirittura farti smettere di desiderare di accoppiarti con un'altra donna anche se molto attraente. Non credo però che possa durare più di qualche anno.

2) Vivi nella falsità o nel tacito compromesso: stai ufficialmente con una donna ma se ti capita te ne trombi altre. Se la relazione è superficiale o lei è una donna che sa ma fa finta di non sapere e lo accetta, potrebbe funzionare, ma se la storia è seria bisogna fare tutto di nascosto.

3) Ehm... la 3 non me la ricordo più.

Chiaro, breve e circonciso :
cosa si potrebbe aggiungere di più?
Un Lucano? c'è gia...   :lol:

+ :up:

TermYnator
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Edward Bloom il 11 Dicembre 2009, 11:17:09
Secondo me dipende più che altro dai motivi per i quali decidi di astenerti dal tradimento.
Se lo fai per lei, non funziona e dura poco.
Se lo fai per te stesso, è una gran bella cosa, che ti arricchisce molto di più che non pisellarne altre a destra e a manca.
Per scoprirlo chiediti: se scopririssi che lei mi tradisce, farei immediatamente altrettanto o resterei sereno sulla mia decisione di esserle fedele?
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: zlatan il 11 Dicembre 2009, 11:46:41
Praticamente la mia situazione è la stessa tua, Acqua. Non so da che parte siano i tuoi genitori, ma i miei sono estremisti cattolici.  :D

Di conseguenza mi martorizzano la fava con i soliti discorsi che non sto a ripetere.

Cmq ora come ora non mi preoccupo troppo del tradimento. Nel senso che, quando entrano in testa paranoie "non dovrei fare questo perchè bla bla bla" cerco razionalmente di smentirle.

Quindi, per divertimento, perchè voglio recuperare il tempo perduto, ma soprattutto perchè non voglio avere pressioni esasperate dai sensi di colpa, non mi fidanzo (anche perchè la mia selettività riesce a farmi trovare difetti nell'HB di turno) e sono libero 100%.

Anche perchè di storie che hanno rafforzato il mio pensiero ne ho viste abbastanza.
Piccolo esempio:
a cena con 4 compagni di squadra, tutti fidanzati. Dopo cena eravamo in una piazza e loro erano al telefono con le loro rispettive ragazze, pronti ad inventare cazzate per andare a ballare senza rotture di coglioni.
Nessuno ebbe il coraggio di dire "vado a ballare con gli amici". Inoltre 3 su 4 erano dei bei ragazzi (ok è relativo) e in disco sembrava che non scopassero da anni. Andavano a conoscere le ragazze con una foga che non avrebbe avuto nemmeno g-key senza la sua sega giornaliera. Chiaro segnale che mandi avanti la tua relazione con una certa forzatura.
Vedendo loro, e vedendo altre situazioni, ho avuto paura di cadere nella solita situazione.

Se faccio bene o meno con precisione non lo so. Per ora vado avanti cosi.

Citazione di: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 02:10:55
Chiaro, breve e circonciso :
cosa si potrebbe aggiungere di più?
Un Lucano? c'è gia...   :lol:

+ :up:

TermYnator

LOL! :lol:

Zlatan
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 11 Dicembre 2009, 12:41:33
Citazione di: SunBeam il 10 Dicembre 2009, 17:53:34
Le vie sono essenzialmente  3:
...
3) Ehm... la 3 non me la ricordo più.
Scelgo la 3, mi sa che è l'unico modo per non impazzire...  :buck:

Citazione di: ^X^ il 10 Dicembre 2009, 18:55:33
In realtà anche l'uomo deve investire tempo e fatica per essere sicuro che la sua prole raggiunga l'età dall'autosostentamento, e per fare questo deve essere almeno in parte monogamo.
Era esattamente quello che intendevo qui:
Citazione di: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23
- maschio: semplicemente, fecondare più donne possibili. Ovunque e comunque. Fare in modo che siano altri maschi a crescere la propria prole; dedicare energie solo alle femmine che promettono di offrire la prole migliore (secondo criteri puramente genetici - leggi 'viso, tette e culo'). Ciò deriva dal fatto che un maschio può fecondare virtualmente anche mille donne in un anno. Il punto debole della strategia riproduttiva maschile è che non è mai sicuro di chi sia la prole di una femmina fecondata; questo in particolar modo quando la donna è stata inseminata da più soggetti.
E proprio qui sta il dilemma, ossia nel mix tra mono e poli-gamia/andria del genere umano.

Citazione
Alla fine pero' non ho ricette da darti: penso che il conflitto di interesse sia cosi' marcato da rendere impossibile il compromesso tra le due parti. Se la coppia si adegua agli istinti dell'uomo, la donna soffre; se invece si adegua su quelli della donna (temo nella maggior parte dei casi), è l'uomo che va in paranoia prima o poi.

No way out  :'(
Sei anche tu per la numero 3?  :D
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 11 Dicembre 2009, 12:45:51
Citazione di: yowriter il 10 Dicembre 2009, 20:20:00
Io non tradisco... perche' sono single da 5 anni  :lol:
Tutto molto chiaro... ma è evidente che il problema non ti tange.  Azn

Citazione di: Kierkegaard il 10 Dicembre 2009, 22:18:38
A proposito, poco tempo fa ho letto sul tuo blog che cerchi una pulzella che soddisfi certe tue necessità. Questa come se la cava?

Ti poni la domanda (il topic) perché sei indeciso se "ingaggiarla"?

Mettiti alla prova. Sei uno dei ragazzi più realisti che conosco. Sii così anche con Lei e dille chiaramente che ci provi, senza prometterle "la luna":
Caro Kierk, il punto è che già ci ho provato, poi sono scappato via con la prima gonnella che ho visto e ho avuto la dignità di chiudere la storia. Ora lei vuole delle garanzie, che io non posso darle. La scelta quindi è tra chiudere definitivamente o fare lo st*onzo. In entrambi i casi ci sono da fare dei sacrifici...  :-x
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 11 Dicembre 2009, 12:49:42
Citazione di: JBGrenouille il 10 Dicembre 2009, 23:15:00
In conclusione, visto che negli ultimi mesi mi sono posto lo stesso problema, direi che non c'e' soluzione. Se stai in LTR allora tieni a bada i tuoi istinti da marpione oppure tradisci con tutti i rischi del caso.
Puoi mettere in chiaro quanto vuoi, ma le esigenze cambiano. O addirittura vengono inizialmente camuffate per non spaventare l'altro, e poi vengono fuori sulla distanza.

Citazione
A meno che la terza via non sia l' MLTR (il punto 3) di Sunbeam ?:) )
Mi piaceeeeeeeeee  >:D
Tutti in islam allora, come dice Dally  ;)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 11 Dicembre 2009, 12:54:19
Citazione di: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 02:10:55
Chiaro, breve e circonciso :
Come fai a sapere che è circonciso? Mi aveva detto di essere stato solo con me...  :'(
(a proposito di tradimenti)

Citazione di: Edward Bloom il 11 Dicembre 2009, 11:17:09
Per scoprirlo chiediti: se scopririssi che lei mi tradisce, farei immediatamente altrettanto o resterei sereno sulla mia decisione di esserle fedele?
Questo è un ottimo consiglio 'pratico', che sicuramente terrò in considerazione. Grazie!
Ammetto che comunque il non-tradire per quanto mi riguarda è sempre stata una questione di riguardo nei confronti dell'altra persona. Quasi non la concepisco, la fedeltà "per sè stessi". Non è sempre ecomunque un modo di evitare il senso di colpa?
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: GuyMontag il 11 Dicembre 2009, 13:06:03
Citazione di: SunBeam il 10 Dicembre 2009, 17:53:34
2) Vivi nella falsità o nel tacito compromesso: stai ufficialmente con una donna ma se ti capita te ne trombi altre. Se la relazione è superficiale o lei è una donna che sa ma fa finta di non sapere e lo accetta, potrebbe funzionare, ma se la storia è seria bisogna fare tutto di nascosto.


Se la tradisci non è seria.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 13:21:09
Citazione di: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23
Mi sono trovato a domandarmi: lei insiste per una relazione stabile, ma io voglio trombarmele tutte. Sono io il porco? O magari è lei a volermi chiudere il pisello in un barattolo? C'è la possibilità di avere una LTR e farsi comunque qualche trombatina? Come posso spingermi razionalmente verso comportamenti che ritengo vantaggiosi ma che mi distruggerebbero emotivamente?

Sei una persona di valore, quindi ti devo una risposta più articolata.
Si può anche essere innamorati, e farsi una trombatina ogni tanto.
Ma ci sono delle condizioni di base da rispettare.
La prima regola, è che in una coppia, quello che metti nel piatto non puoi rimettertelo ion tasca: è l'inizio della fine. Quindi, se all'atto della stipula del contratto mantieni degli spazi tuoi, puoi poi gestirli come ti pare.
Ma se ti butti a capofitto nelle storie, consacrandotii anima e corpo e dedicando ogni momento alla tua nuova passione, sarà poi difficile ritagliarti degli spazi per le tue storielle.
Se poi convivi, il solo pensare ad un'extra patatale una tantum, diventa funambolismo puro.
In questi casi, si risolve con l'amante, ovvero sesso garantito e senza sforzi.

La seconda regola deriva dal fatto che quando un maschio rimorchia, gli si alza il morale, e comincia a tirarsela.
Anche con la sua donna.
Il che, inevitabilmente non passa inosservato ai suoi radar, e decreta un'azione inquisitoria da parte sua.
Quindi, si dovrebbe prestare particolare attenzione al proprio modo di comportarsi.
Nel caso si riscontri che la donna fissa non risponde più ai criteri iniziali, si dovrebbe anche aver le palle di mollarla e rimettersi in gioco. Cosa che fanno in pochi.

La terza regola, deriva dall'aver parlato con persone poligame.
Le loro mogli, accettano le altre, pur essendo gelose nel caso ricevano meno attenzioni.
Il che suggerisce una valutazione parabiologica della gelosia comparata:
gli uomini sono gelosi per evitare di crescere la prole ddi un altro, perdendo tempo.
Le donne, sono gelose per evitare di dover crescere la prole da sole, nel caso il maschio cessi la sua funzione di provider.
Quindi, per evitare gelosie, occorre sempre dare il massimo, e sempre nella stessa misura.
Rimango sempre convinto che la monogamia maschile sia un fattore prettamente culturale, ed aberrante per la condizione del maschio.

T
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Beeblebrox il 11 Dicembre 2009, 14:40:51
Citazione di: Acqua il 11 Dicembre 2009, 12:45:51
Tutto molto chiaro... ma è evidente che il problema non ti tange.  Azn
Caro Kierk, il punto è che già ci ho provato, poi sono scappato via con la prima gonnella che ho visto e ho avuto la dignità di chiudere la storia. Ora lei vuole delle garanzie, che io non posso darle. La scelta quindi è tra chiudere definitivamente o fare lo st*onzo. In entrambi i casi ci sono da fare dei sacrifici...  :-x
Dal suo punto di vista penso che preferirebbe essere mollata, ne parlavo giusto ieri sera con due ragazze del corso di pallavolo...
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: SunBeam il 11 Dicembre 2009, 15:05:51
Citazione di: JBGrenouille il 10 Dicembre 2009, 23:15:00
A meno che la terza via non sia l' MLTR (il punto 3) di Sunbeam ?:) )
Quella è il punto 2 ;D

Citazione di: GuyMontag il 11 Dicembre 2009, 13:06:03
Se la tradisci non è seria.
Seria per lei o comq come parvenza.

Citazione di: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 13:21:09
La seconda regola deriva dal fatto che quando un maschio rimorchia, gli si alza il morale, e comincia a tirarsela.
Anche con la sua donna.
Il che, inevitabilmente non passa inosservato ai suoi radar, e decreta un'azione inquisitoria da parte sua.
Quindi, si dovrebbe prestare particolare attenzione al proprio modo di comportarsi.
Verissimo.

CitazioneRimango sempre convinto che la monogamia maschile sia un fattore prettamente culturale, ed aberrante per la condizione del maschio.
Anch'io. Infatti se non fosse per il prosciutto, diventerei musulmano.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: -eFFe- il 11 Dicembre 2009, 17:45:37
Citazione di: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23
Mi sono trovato a domandarmi: lei insiste per una relazione stabile, ma io voglio trombarmele tutte. Sono io il porco? O magari è lei a volermi chiudere il pisello in un barattolo? C'è la possibilità di avere una LTR e farsi comunque qualche trombatina? Come posso spingermi razionalmente verso comportamenti che ritengo vantaggiosi ma che mi distruggerebbero emotivamente?

Non sei porco, segui solamente l'istinto naturale (che e' tutto fuorche' monogamo).
Istinto che non viene mai sopito, nemmeno se fossi innamorato della Donna Perfetta... prima o poi ti verrebbe a noia o avresti almeno il desiderio di qualche sfizio extra.
Ecco perche' il matrimonio (ma anche le LTR in genere) e' una convenzione sociale (=forzatura): offre dei vantaggi (stabilita', famiglia, economia, societa') ma ha anche un prezzo pesante.

Il casino fondamentalmente nasce dalla mescolanza tra istinto sessuale, dimensione affettiva e bisogno di realizzazione/approvazione (sociale), per cui si puo' tranquillamente soddisfare ognuna delle 3 esigenze con 3 persone diverse (contemporaneamente).
Esempio: faccio sesso con l'amante porca e strafiga, voglio bene alla brava ragazza, e mi sposo la ricca ereditiera.
Come vedete sono 3 figure diverse che rispondono ad esigenze diverse e che teoricamente potrebbero anche coesistere... se non fosse che il matrimonio/convivenza ti impone di "collassarle" in una persona sola.

Se cerchi la pace interiore, sii almeno sincero con te stesso: ergo accetta la tua natura poligama e non vergognartene mai.
Nei confronti delle donne pero', ci sono solo le 2 vie citate da SunBeam (pur con tutte le sfumature intermedie...che imho sono dei pericolosi compromessi).

Io poi credo che nessuna relazione umana possa durare "a vita", percio' la mia eventuale scelta di fedelta' e' solo temporanea...


Citazione di: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 13:21:09
gli uomini sono gelosi per evitare di crescere la prole ddi un altro, perdendo tempo.
Le donne, sono gelose per evitare di dover crescere la prole da sole, nel caso il maschio cessi la sua funzione di provider.
Quindi, per evitare gelosie, occorre sempre dare il massimo, e sempre nella stessa misura.

no, per evitare gelosie occorre non avere prole tra i coglioni >:D


CitazioneRimango sempre convinto che la monogamia maschile sia un fattore prettamente culturale, ed aberrante per la condizione del maschio.

vero.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Beeblebrox il 11 Dicembre 2009, 19:10:18
Citazione di: SunBeam il 11 Dicembre 2009, 15:05:51
Anch'io. Infatti se non fosse per il prosciutto, diventerei musulmano.
Secondo l'islam non puoi fare sesso con una donna se non sei sposato con lei, e a differenza del cristianesimo è detto esplicitamente.
"Non ti avvicinare alla fornicazione. E' davvero cosa turpe e un tristo sentiero" (Corano, Sura al-Isrā', 17:32).
La fornicazione e l'adulterio sono stati severamente condannati dalle affermazioni del Profeta (S) e degli Imam (as). Per l'Islam, il sesso prematrimoniale è considerato un atto immorale contro i diritti di Allah (SwT) e dei propri organi sessuali.
Il sesso prematrimoniale è un peccato punibile dalla corte islamica. Se viene provato da una corte islamica che un uomo e una donna non sposati sono colpevoli di fornicazione, la punizione sarà quanto segue:
"Flagellate la fornicatrice ed il fornicatore, ciascuno con cento colpi di frusta e non vi impietosite [nell'applicazione] della Religione di Allah, se credete in Lui e nell'Ultimo Giorno, e che un gruppo di credenti sia presente alla punizione" (Corano, Sura an-Nūr, 24:2)
Se l'uomo o la donna non sposati commettono fornicazione più di una volta, saranno puniti tre volte con cento frustate, e se si prova che sono colpevoli per la quarta volta, saranno condannati a morte.(Per quanto riguarda l'adulterio, la punizione è ancora più severa perché le persone sposate non hanno nessuna scusa in assoluto per commetterlo. La Shari°ah dice che le persone sposate colpevoli di adulterio devono essere lapidate a morte).

Di conseguenza, il sesso prematrimoniale è fuori questione in quanto mezzo di soddisfazione dell'istinto sessuale.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 20:28:10
Eh, però come la mettiamo con la storia delle plurimogli e del concubinaggio?
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Beeblebrox il 11 Dicembre 2009, 21:27:45
Citazione di: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 20:28:10
Eh, però come la mettiamo con la storia delle plurimogli e del concubinaggio?
Il matrimonio musulmano è  poligamico (fino a quattro mogli nello stesso tempo): il Corano fa obbligo al marito di trattarle con giustizia (4,3). Gli interpreti contemporanei del Corano mettono questo versetto in connessione con un altro (4,129), secondo il quale l'uomo, pur desiderandolo, non è capace di agire con equità nei confronti delle proprie mogli. Dunque l'esercizio della poligamia è sottoposto a una condizione che Dio stesso dichiara non realizzabile. Se ne deduce che il matrimonio poligamico è nella normalità dei casi virtualmente proibito. Su questa nuova interpretazione del testo coranico fanno leva diversi legislatori per introdurre misure di dissuasione e di controllo più o meno penetrante circa la conclusione dei matrimoni poligamici.
La  poligamia islamica si giustifica dunque nella esigenza di giustizia sociale e nel bisogno di non essere preda delle proprie passioni ("Allah vuole alleviare (i vostri obblighi), perché l'uomo è stato creato debole" (IV,28). In più, storicamente, questo è stato un mezzo per 'accasare' le vedove, le orfane e le divorziate, che per guadagnarsi da vivere da sole, senza un uomo accanto (che spesso moriva in guerra), non avevano altra strada che fare le prostitute. ll comcubinaggio o meglio il «matrimonio temporaneo»  è una pratica propria dell'islam sciita duodecimale, benché non sia contemplata dal Corano, che anzi sembra escluderlo, ad esempio dove condanna il concubinaggio. E' un contratto di matrimonio di cui i contraenti definiscono la durata,da un minuto a 99 anni. Oggi gran parte dei saggi (mufti) sunniti lo vieta, mentre il clero sciita iraniano lo considera legittimo; afferma che è stato praticato sotto il profeta Maometto prima di essere vietato da Omar, il secondo califfo.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 13 Dicembre 2009, 13:03:21
Citazione di: TermYnator il 11 Dicembre 2009, 13:21:09
La prima regola, è che in una coppia, quello che metti nel piatto non puoi rimettertelo ion tasca: è l'inizio della fine. Quindi, se all'atto della stipula del contratto mantieni degli spazi tuoi, puoi poi gestirli come ti pare.
Ma se ti butti a capofitto nelle storie, consacrandotii anima e corpo e dedicando ogni momento alla tua nuova passione, sarà poi difficile ritagliarti degli spazi per le tue storielle.
Se poi convivi, il solo pensare ad un'extra patatale una tantum, diventa funambolismo puro.
In questi casi, si risolve con l'amante, ovvero sesso garantito e senza sforzi.

La seconda regola deriva dal fatto che quando un maschio rimorchia, gli si alza il morale, e comincia a tirarsela.
Anche con la sua donna.
Il che, inevitabilmente non passa inosservato ai suoi radar, e decreta un'azione inquisitoria da parte sua.
Quindi, si dovrebbe prestare particolare attenzione al proprio modo di comportarsi.
Nel caso si riscontri che la donna fissa non risponde più ai criteri iniziali, si dovrebbe anche aver le palle di mollarla e rimettersi in gioco. Cosa che fanno in pochi.

La terza regola, deriva dall'aver parlato con persone poligame.
Le loro mogli, accettano le altre, pur essendo gelose nel caso ricevano meno attenzioni.
Il che suggerisce una valutazione parabiologica della gelosia comparata:
gli uomini sono gelosi per evitare di crescere la prole ddi un altro, perdendo tempo.
Le donne, sono gelose per evitare di dover crescere la prole da sole, nel caso il maschio cessi la sua funzione di provider.
Quindi, per evitare gelosie, occorre sempre dare il massimo, e sempre nella stessa misura.
Rimango sempre convinto che la monogamia maschile sia un fattore prettamente culturale, ed aberrante per la condizione del maschio.
Uao, grazie  :-*
(soprattutto per la seconda)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 13 Dicembre 2009, 13:04:35
Citazione di: Beeblebrox il 11 Dicembre 2009, 14:40:51
Dal suo punto di vista penso che preferirebbe essere mollata, ne parlavo giusto ieri sera con due ragazze del corso di pallavolo...
Cosa dicevano di preciso?  :O

P.S.: grazie per i chiarimenti sulla morale sessuale islamica :)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 13 Dicembre 2009, 13:05:42
Citazione di: SunBeam il 11 Dicembre 2009, 15:05:51
se non fosse per il prosciutto, diventerei musulmano.
+1 e best of
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 13 Dicembre 2009, 13:10:41
Citazione di: -eFFe- il 11 Dicembre 2009, 17:45:37
Non sei porco, segui solamente l'istinto naturale (che e' tutto fuorche' monogamo).
Istinto che non viene mai sopito, nemmeno se fossi innamorato della Donna Perfetta... prima o poi ti verrebbe a noia o avresti almeno il desiderio di qualche sfizio extra.
Ecco perche' il matrimonio (ma anche le LTR in genere) e' una convenzione sociale (=forzatura): offre dei vantaggi (stabilita', famiglia, economia, societa') ma ha anche un prezzo pesante.

Il casino fondamentalmente nasce dalla mescolanza tra istinto sessuale, dimensione affettiva e bisogno di realizzazione/approvazione (sociale), per cui si puo' tranquillamente soddisfare ognuna delle 3 esigenze con 3 persone diverse (contemporaneamente).
Esempio: faccio sesso con l'amante porca e strafiga, voglio bene alla brava ragazza, e mi sposo la ricca ereditiera.
Come vedete sono 3 figure diverse che rispondono ad esigenze diverse e che teoricamente potrebbero anche coesistere... se non fosse che il matrimonio/convivenza ti impone di "collassarle" in una persona sola.

Se cerchi la pace interiore, sii almeno sincero con te stesso: ergo accetta la tua natura poligama e non vergognartene mai.
Nei confronti delle donne pero', ci sono solo le 2 vie citate da SunBeam (pur con tutte le sfumature intermedie...che imho sono dei pericolosi compromessi).

Io poi credo che nessuna relazione umana possa durare "a vita", percio' la mia eventuale scelta di fedelta' e' solo temporanea...
Un'ottima seintesi dei contenuti del 3d.
Bella Effone

Ci siamo chiariti un po' le idee, emerge una questione di fondo: la scelta personale.
Si sceglie se tradire o non, se farlo apertamente o di nascosto, con attenuanti biologiche e aggravanti morali. A ognuno la sua... e nessuno giudichi. O forse... ?

Il sognante,
Acqua
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Beeblebrox il 13 Dicembre 2009, 14:22:38
Citazione di: Acqua il 13 Dicembre 2009, 13:04:35
Cosa dicevano di preciso?  :O


essendo donne non si può presumere che le affermazioni che fanno siano veritiere e corrette, quantomeno secondo il nostro modo di ragionare. Comunque dicevano che non concepivano l'idea che uno potesse dirsi innamorato di loro e farsi una trombata ogni tanto con un altra. Scusa se ragiono da economista, ma imho tu per loro sei un investimento che preseriscono buttar via piuttosto che prestare alla concorrenza.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Beeblebrox il 13 Dicembre 2009, 14:24:51
Citazione di: Acqua il 13 Dicembre 2009, 13:10:41
... e nessuno giudichi. O forse... ?
Secondo me dipende sempre da chi ci va di mezzo. Finchè le cose sono tra te e lei è un conto in futuro se ci sarà di mezzo qualcun altro la cosa diventa più pesante...
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Jason N. Dohring il 14 Dicembre 2009, 14:30:44
se ti va' bene essere tradito allora tradisci...

se non vuoi essere tradito non tradire...

questo e' in sintesi...se vuoi parliamo del perche' delle due cose ,entrado in discorsi interessanti, intelligenti e profond,i ma che ci toglierebbero tempo che possiamo uscire in altro modo...

il conciso , J :)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 14 Dicembre 2009, 15:19:31
Citazione di: Jason N. Dohring il 14 Dicembre 2009, 14:30:44
se ti va' bene essere tradito allora tradisci...

se non vuoi essere tradito non tradire...
...e se volessi tradire senza essere tradito?  >:D
Tanto di sof che non tradiscono e che sono traditi ce ne sono parecchi...
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Kierkegaard il 14 Dicembre 2009, 15:35:55
Citazione di: Acqua il 14 Dicembre 2009, 15:19:31
...e se volessi tradire senza essere tradito?  >:D
Tanto di sof che non tradiscono e che sono traditi ce ne sono parecchi...

Ieri ho rivisto per l'ennesima volta "fight club", più lo vedo più lo comprendo. E una delle frasi più belle del film recitava più o meno così: Smettila di cercare di controllare tutto, pensa solo a lasciarti andare, lasciati andare!

Insomma: fa come ti senti.


Kierkegaard
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: TheJoker il 14 Dicembre 2009, 16:35:11
Citazione di: Kierkegaard il 14 Dicembre 2009, 15:35:55
Ieri ho rivisto per l'ennesima volta "fight club", più lo vedo più lo comprendo. E una delle frasi più belle del film recitava più o meno così: Smettila di cercare di controllare tutto, pensa solo a lasciarti andare, lasciati andare!

Insomma: fa come ti senti.


Kierkegaard

E' molto new age come affermazione, inoltre ti ricordo che il protagonista si muove spinto da un principio di autodistruzione e che palahniuk è omosessuale!! :lol:
La verità è che se vuoi la botte piena e la moglie ubriaca, semplicemente devi mentire, ingannare la morale comune e specifica del partner, ma ciò, a lungo andare, si manifesterà comunque.
L'unica soluzione è fare quello che ti pare, fino a che non ne avrai abbastanza o qualcuno non meriterà talmente tanta attenzione dal plasmarti e farti capire che non hai bisogno d'altro (leggasi punto di arrivo dell'amore, esisterà?) o che è il momento di fare altri passi per ottenere altri risultati (leggasi figli), che poi potrebbe essere la stessa cosa, non saprei, sono ancora troppo ggggiovine.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Kierkegaard il 14 Dicembre 2009, 16:41:41
Citazione di: TheJoker il 14 Dicembre 2009, 16:35:11
E' molto new age come affermazione, inoltre ti ricordo che il protagonista si muove spinto da un principio di autodistruzione e che palahniuk è omosessuale!! :lol:

Ora capisco un' altra scena del film.

Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: james.mar il 14 Dicembre 2009, 17:20:03
Citazione di: Kierkegaard il 14 Dicembre 2009, 15:35:55
Insomma: fa come ti senti.


e un minimo di pianificazione per gestire le inevitabili conseguenze?


L'ingegner james
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Jason N. Dohring il 14 Dicembre 2009, 19:18:20
Citazione di: Acqua il 14 Dicembre 2009, 15:19:31
...e se volessi tradire senza essere tradito?  >:D
Tanto di sof che non tradiscono e che sono traditi ce ne sono parecchi...

tradiscila e fai lo st*onzo...un giorno lei si accorgera' del tutto e tu la perderai perche' sei un sof se lo fai senza dirglielo

come direbbe Termy : saresti peggio di un MDP

in ogni caso probabilmente tu vuoi un tipo diverso di rapporto che il fidanzamento monogamo...ci sono moltissime ragazze che accettano di essere trombamiche (FB) volontariamente ,spesso escono da fidanzamenti lunghi e tristi e quindi sono anche facili da sargiare perche' non si danno abbastanza valore...

acqua, il tradire senza essere tradito è fattibile ,ma sbagliato nel caso lei non lo sappia, significa non essere cosi' bravo da riuscire a convincerla che e' la cosa migliore...

e' uguale all'AFC che mente sul forum dicendo di farsene 1000 per sentirsi importante...
e' uguale all'AFC che ricambia prestazioni sessuali in cambio di favori...

c'e' un potere che ti fa' fare in modo di convincerle a farsi solo te mentre tu fi fai altre
ci sono persone che accettano piu' facilmente una cosa simile
ci sono modi per convincerle a farlo

mentire non e' la soluzione e' scappare dai problemi senza affrontarli...proprio come un codardo


(ovviamente e' un discorso astratto proprio come e' stato impostato il topic...ovviamente non ce l'ho con te,ma parlo dell'azione)

Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 14 Dicembre 2009, 22:22:48
Citazione di: Jason N. Dohring il 14 Dicembre 2009, 19:18:20
acqua, il tradire senza essere tradito è fattibile ,ma sbagliato nel caso lei non lo sappia, significa non essere cosi' bravo da riuscire a convincerla che e' la cosa migliore...
E quale allocca starebbe ad un gioco del genere? Non mi piacciono le ragazze demolite dalla vita che fanno finta di essere open-minded.

Capisco il tuo discorso ma ti stai basando su un tipo di ragazza specifico, che qualcuno chiama RMP, altri chiamano party-girls, e io chiamo zozzone. ;)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 14 Dicembre 2009, 23:32:27
Citazione di: TheJoker il 14 Dicembre 2009, 16:35:11
La verità è che se vuoi la botte piena e la moglie ubriaca, semplicemente devi mentire, ingannare la morale comune e specifica del partner, ma ciò, a lungo andare, si manifesterà comunque.
L'unica soluzione è fare quello che ti pare, fino a che non ne avrai abbastanza o qualcuno non meriterà talmente tanta attenzione dal plasmarti e farti capire che non hai bisogno d'altro (leggasi punto di arrivo dell'amore, esisterà?) o che è il momento di fare altri passi per ottenere altri risultati (leggasi figli), che poi potrebbe essere la stessa cosa, non saprei, sono ancora troppo ggggiovine.
Grande. Speriamo che vada proprio così...
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: johnny354 il 14 Dicembre 2009, 23:44:31
Citazione di: Acqua il 14 Dicembre 2009, 15:19:31
...e se volessi tradire senza essere tradito?  >:D


risposta , no non è possibile, tradisci e sarai tradito a tua volta!
è inutile che stiam qui a scorticarci il cervello.una donna capisce subito dall'odore, dal contatto e può addirittura prevedere se verrà tradita, leggasi personalità al fine relazionale, e se appunto non è allocca non ci metterà tanto a concedersi altrove; la party girl più che delusa dalla vita(tralaltro  quel tipo di ragazze esistono solo nella tua immaginazione,o son ragazze erroneamente analizzate-poichè come dici tu nessuna se sta in una relazione "seria"sarebbe cosi disposta a tanto).. è una che ti batte sui tempi, sa chi sei e se le scappa l'occasione buona...  8) buon per lei!
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 15 Dicembre 2009, 13:09:55
Citazione di: johnny354 il 14 Dicembre 2009, 23:44:31
la party girl più che delusa dalla vita(tralaltro  quel tipo di ragazze esistono solo nella tua immaginazione,o son ragazze erroneamente analizzate-poichè come dici tu nessuna se sta in una relazione "seria"sarebbe cosi disposta a tanto).. è una che ti batte sui tempi, sa chi sei e se le scappa l'occasione buona...  8) buon per lei!
Potresti riscrivere il tuo ragionamento in italiano? Grazie  :)
Magari dai anche una riletta alla biologia dell'accoppiamento nel post iniziale.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: -eFFe- il 15 Dicembre 2009, 16:15:02
Citazione di: Acqua il 14 Dicembre 2009, 15:19:31
...e se volessi tradire senza essere tradito?  >:D

eh no, troppo comodo ::)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Edward Bloom il 15 Dicembre 2009, 16:32:22
Mi spiego meglio, sono stato un po' troppo criptico, e astratto!
Quello che volevo dire è che ci sono due modi, due vie che ti portano a decidere di non tradire una ragazza:
A) "Ho paura che lei mi tradisca. Se lo fa potrei impazzire. Allora faccio il bravo e non la tradisco io per primo. caxxo, speriamo che apprezzi. Va da se che se mi sono sforzato per non tradirla e questa mi tradisce, la uccido, e mi scopo la sua migliore amica".
B) "Io questa ragazza, questa persona LA AMO, fanculo! Me ne fotto della biologia, me ne fotto dei miei istinti. Io la amo e non la voglio tradire perché non sono una bestia, ma posso scegliere consapevolmente di dedicarmi solo a lei, dimenticando le altre per qualche tempo, o forse per sempre. Tra l'altro non ho tutta questa voglia di tradirla, cioè ovviamente lo farei, ma voglio lei più di ogni altra e voglio tuffarmi fino in fondo in questa persona senza distrazioni, e senza cazzate".
Chiaro che ricadi nel caso B solo quando hai la bravura/fortuna di trovare una ragazza che ami veramente, ma credo che alla nostra età non abbia proprio senso accontentarsi. Probabilmente tra 10 anni la vedrò diversamente.
Se invece non la ami, ma ti viene comodo starci, ci passi del bel tempo insieme...beh se anche lei non è innamorata di te non farti troppi problemi, una sana trombata extraconiugale - ma non farti beccare!! ;) - non ha mai ucciso nessuno, viceversa secondo me è sempre meglio troncare.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Jason N. Dohring il 21 Dicembre 2009, 23:42:22
Citazione di: Acqua il 14 Dicembre 2009, 22:22:48
E quale allocca starebbe ad un gioco del genere? Non mi piacciono le ragazze demolite dalla vita che fanno finta di essere open-minded.

Capisco il tuo discorso ma ti stai basando su un tipo di ragazza specifico, che qualcuno chiama RMP, altri chiamano party-girls, e io chiamo zozzone. ;)

tradiscila :)

o fatti le zozzone :)

o tradiscila con una zozzona :)

mi piace il tuo modo di fare...siamo estremamente simili anche se attuiamo tecniche diverse (e nel campo sociale sei piu' bravo)
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: tristano il 28 Marzo 2010, 22:04:29
Citazione di: Acqua il 10 Dicembre 2009, 16:53:23


Mi sono trovato a domandarmi: lei insiste per una relazione stabile, ma io voglio trombarmele tutte. Sono io il porco? O magari è lei a volermi chiudere il pisello in un barattolo? C'è la possibilità di avere una LTR e farsi comunque qualche trombatina? Come posso spingermi razionalmente verso comportamenti che ritengo vantaggiosi ma che mi distruggerebbero emotivamente?

Passo la parola.
Il poligamo,
Acqua.

secondo me non c'è una risposta valida in senso assoluto..come in tutte le cose ognuno ha la sua visione. cmq la decisione dipende da quello che sei disposto a rinunciare in favore dell'altra parte...c'è chi ha dentro se un immagine delle donne talemente "elevata" che non riuscirebbe a tradirla mai xchè gli basta lei, e quando non gli basterà + la lascerà piuttosto che tradirla...ma ci sono anche persone che tradiscono x abitudine, o semplicemente xchè x loro è impossibile anche solo pensare di stare solamente con 1 persona alla volta. quindi x me è impossibile conciliare le 2 cose: o si ama 1 alla volta senza distrazioni oppure si rischia di impazzire tra sensi di colpa e depressioni varie, rischiando pure di essere scoperti se non si è mentitori di professione. io non ho mai tradito e non ne ho mai sentito l'esigenza...piuttosto preferivo lasciare. cmq non giudico xchè ognuno in questo argomento ha giustamente la sua idea...secondo me, però, la morale conta relativamente (io non tradisco e non sono moralista) secondo me conta molto di più il peso dovuto alla dimensione empatica.
in conclusione, secondo me, è molto difficile tradire senza distruggersi emotivamente...almeno che non si è freddi e cinici calcolatori...ma conoscendoti non è il tuo caso.
bellaaa  ;D
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Acqua il 28 Marzo 2010, 22:17:35
Citazione di: tristano il 28 Marzo 2010, 22:04:29
in conclusione, secondo me, è molto difficile tradire senza distruggersi emotivamente...almeno che non si è freddi e cinici calcolatori...
Grazie per il tuo intervento :)

Nel tempo che è passato da quando ho scritto questo post sono comunque rimasto sincero con le ragazze che ho conosciuto, forse anche troppo. Preferisco non scopare che sentirmi un traditore. Per adesso  :-x

Acqua
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: Pintahouse il 09 Febbraio 2016, 17:59:17
Sull'aspetto biologico si è già scritto in lungo e in largo e non penso che sia necessario ribadire concetti già espressi da altri. Per quanto riguarda quello etico posso dire che non trovo giusto iperrazzionalizzare il discorso dicendo "si il tradimento è normale e accettabile" oppure "no il tradimento è ignobile"...questo perché nelle cose etiche e che hanno a che fare con l'amore non si può mettersi nella posizione di giudice di se stessi perché si finisce per campare molto male. Evidentemente se un tradimento avviene è perché in quel momento non teniamo più alla donna che abbiamo accanto: perché annoiati oppure stressati dal rapporto ecc. le cause possono essere infinite...quello che è sicuro è che da un tradimento può nascere un nuovo amore..che sia con la persona che abbiamo tradito o con un altra, da un tradimento si scopre il vero valore della fedeltà perché si è vissuto. L'Amore è la più grande forza rivoluzionatrice come scrive Alberoni..e quando ci mettiamo a dire se giusto o pure no..la vita poi ci dimostra con i fatti e con le esperienze che le nostre costruzioni mentali erano inesatte...questo accade sia al fervido osservante della fedeltà che dice a se stesso "io non tradirò mai" sia a quello che pensa di poter tradire senza poi dispiacersi di ciò che fa...ragazzi finché non si è vissuto diciamocelo francamente: NON SI SA UN caxxo. Un Vero uomo impara dalla vita a conoscere ogni parte di se stesso....poi ci soo quelli che non si mettono mai nei panni degli altri,  che non interrogano se stessi e vivono la vita al pari di un animale che mangia, dorme e scopa rimarrà sempre un eterno superficiale..e la superficialità emotiva è l'ingrediente base dell'hommemierd, di colui che crede che le donne siano solo un giocattolo per soddisfare un suo bisogno e non esseri umani con dei sentimenti, insomma colui che pensa di crescere ed essere furbo restituendo schiaffi  che la vita gli ha dato.
Titolo: Re: Il tradimento, tra biologia ed etica.
Inserito da: massy il 12 Febbraio 2016, 19:15:47
Porto la mia esperienza per quanto poco possa contare, mi sono fidanzato molto giovane e sono stato 20 anni con la stessa donna senza mai tradurla,  logico che poi subentra l'abitudine e quando vedi una bella donna un pensierino per la testa ti passa, io ad esempio a volte trombavo la mia compagna lavorando di fantasia qualcuno potrebbe obiettare che anche questo è tradimento. Però oltre che esserne innamorato prima di tutto la rispettavo perché credeva in me e tradirla sarebbe stato devastante prima di tutto per me. Quando la storia fini perché ero diventato una semplice presenza all'interno di una casa e mi innamorai di un altra donna non tradii la mia compagna ma presi il coraggio a due mani e gli dissi che la storia era finita, la cosa fu devastante ma credo che un tradimento sarebbe stato peggio.
La storia fini anche con la seconda e nei 4 mesi che rimasi libero per locali e discoteche ne ho viste di tutti i colori. Io rimango della mia idea che avere nel tuo letto una donna che dorme sopra di te ti cerca con la mano e ti coccola mentre dormi insomma una donna che veramente ti Ama merita di non essere tradita. Non solo non c'è trombata con la migliore o strafiga di sto mondo che possa appagarti tanto. (Almeno io la penso così)