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TermYpensiero 23) Il Fascino.

Aperto da TermYnator, 10 Settembre 2009, 07:22:36

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TermYnator

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Quale è il fine ultimo del tortuoso percorso del TM?
Alcuni potrebbero pensare che sia il saper rendere agevole e fluida l'azione del sedurre, altri hanno intuito che in realtà è tutt'altro, ovvero il perfezionare la propria natura, fino a farle acquisire quello che ritengo lo stato dell'arte del comportamento maschile: il fascino.
In questa dissertazione, parlerò esclusivamente del fascino maschile.

Imporre, sedurre, e affascinare.
Spesso, il seguito che una persona possiede, viene attribuito all'effetto del fascino.
La realtà dimostra che esistano molte persone che hanno seguito, ma non dispongono di fascino.
Il seguito è infatti dovuto a fattori spesso legati alla competenza in specifici settori, come l'abilità nello svolgere particolari prassi, o nel gestire le relazioni umane (che è comunque una prassi).
Il seguito, è quindi dovuto ad una peculiarità del soggetto, comunemente definita carisma.
Il carisma, è quindi una peculiarità che essendo legata a particolari doti, non necessariamente ha valenza universale, ma è strettamente legata a determinati ambienti operativi.
Il bulletto di periferia con il suo piccolo seguito di scagnozzi, è sicuramente un leader carismatico: ma nulla ha a che vedere con il fascino. Nell'esercizio del carisma, inoltre, c'è sempre una componente di aggressività da parte del leader, che tende a far si che egli si imponga sul suo seguito. Questa componente può manifestarsi al livello più elementare come ordine, ed ai livelli più sofisticati come consiglio. Ma di fatto, è sempre la volontà del capo che va eseguita, non fosse altro perchè la si ritiene migliore della propria.
Nel fascino, questa componente è totalmente assente, ed è sostituita dal provare una sorta di desiderio di prolungare il momento condiviso con la persona affascinante, spesso unito alla totale condivisione delle idee dell'affascinante, sino al desiderare di far parte del suo mondo.  L'affascinante, quindi, non si riconosce per il seguito che possiede, ma per l'effetto che genera qualora ci si trovi al suo cospetto. Effetto che parte da un forte senso di attrazione mentale (o anche fisica), che sfocia in una sorta di necessità.
Quando un affascinante racconta le sue storie, siamo completamente proiettati in un mondo parallelo creato dalle sue parole, perdiamo il senso del tempo e si affievolisce il potere critico. Le arcate sopraccigliari si abbassano verso l'esterno, e la bocca tende a rimanere leggermente socchiusa.
E' l'espressione inebetita della persona che subisce la fascinazione. La fascinazione ha un effetto secondario piuttosto potente, che è l'attrazione verso la persona che esercita il fascino, e la conseguente volontà di stabilire una relazione che ci garantisca di nuovo questo "stato di grazia".

Gli elementi del fascino
Ho analizzato e comparato per mesi le persone che avevano esercitato su di me il loro fascino, arrivando in qualche caso a pormi dei dubbi sulla mia reale sessualità. Il potere attrattivo del fascino, è in effetti di natura piuttosto ambigua.
Il desiderio di prolungare la permanenza con l'affascinante, in prima istanza può indurre qualche dubbio in una persona di aperte vedute. Ma andando in profondità in questa analisi, mi sono reso conto che questo desiderio è in realtà del tutto scisso dal desiderio sessuale, essendo un desiderio di natura puramente emotiva. E' infatti un misto di voler essere come lui, di voler in qualche modo aver avuto/vissuto le stesse esperienze, è un desiderio di compenetrazione per completarsi.
Quando l'essere che esercita il fascino è di sesso opposto, scatta la massima espressione del legame emotivo: l'amore.
L'affascinante, quindi, genera un forte legame nelle interazioni fra pari sesso, ed amore in quelle eterosessuali. La sensazione più immediata che si prova confrontandosi con una persona affascinante, è l'impressione che essa risieda in un altro pianeta, come se facesse parte di un mondo parallelo. Alcuni autori, hanno cercato di riassumere questa sensazione con il concetto terra terra di inottenibilità.
In realtà, il termine giusto è inafferrabilità.

L'inafferrabilità degli affascinanti
L'affascinante non appare inafferrabile perchè si muove in modo da sembrare tale, ovvero omette dettagli atti a catalogarlo in modo sistematico. L'impressione di inafferrabilità è invece dovuta al fatto che ogni sua espressione è una sintesi di contrasti. Sintetizzando i contrasti l'affascinante è una espressione di completezza, che non consente di ridurlo ad un sottotipo noto. Da qui, l'impressione di non riuscire a catalogarlo in modo preciso.
Un esempio di questo, sono le donne androgine, o gli uomini effeminati.
Essi sono a tratti uomo, a tratti donna. Ma anche uomini dotati di aspetto prettamente maschile, se dotati di un forte contrasto che convive armonicamente, assumono sembianze affascinanti.
Si osservi ad esempio il volto fortemente maschile di George Clooney, in contrapposizione al suo sguardo dolce e feminile.
O la bontà degli occhi di Sean Connery, contrapposta ai lineamenti rudi del viso.
A volte, un viso affascinante rivela espressioni divssonanti per i due occhi, o addirittura per le due parti della bocca rispetto alla linea di simmetria.
Ma in sintesi, l'aspetto misterioso (proprio anche della Gioconda, esempio magistrale di resa bidimensionale di uno sguardo affascinante) delle espressioni degli affascinanti, è sempre dovuto al fatto che esse non sono espressioni pure, ma composte da più elementi espressivi elementari.
Di fatto, a seconda dell' stato d'animo di chi le legge, dell'angolazione o di quello che è il messaggio verbale, tali espressioni appaiono e scompaiono agendo sul nostro inconscio, e generando la sensazione di inafferrabilità descritta. Il messaggio verbale, segue lo stesso iter.
L'affascinante tramite il linguaggio, solletica l'immaginazione dell'ascoltatore, e lo porta lontano dalla realtà, in un mondo che gli appartiene completamente e nel quale egli è il reggente assoluto: il Territorio Virtuale. Tutti gli affascinanti, sono infatti grandi affabulatori.
E grazie a questo potere di rendere credibili le favole che raccontano, gli uomini di grande fascino sono riusciti a muovere enormi masse di persone fino a fargli sacrificare per la loro favola il bene più prezioso: vita.

La sintesi contrapposta alla ridondanza
Gli uomini affascinanti, non sono mai ridondanti nel loro modo di essere. Il loro fare appare semplice, pur rappresentando un grado di complessità elevatissimo. Essi forniscono lo stretto necessario, senza mai ripetersi o calcare su un aspetto in particolare. Essi hanno classe.
Il minimalismo degli uomini affascinanti nel comunicare, fa si che il desiderio di ascoltarli non sia mai pago. Essi nutrono di se stessi senza saziare. Un uomo privo di fascino, ripeterà in infinite salse un unico contenuto, che è ciò in cui crede di eccellere. Un uomo di fascino invece, elaborerà all'istante una versione personalizzata dell'universo.
Cio che rende speciale il racconto di un uomo affascinante, non è il rimanere estasiati dal rendersi conto che egli è bravo in qualcosa (teoria del DHV), quanto il rimanere ammaliati dalla sua capacità di fornire una visione del mondo che sino ad allora non si era mai avuta, e dalla sua capacità di trascinarci nel suo mondo che ci appare fantastico.
A questo è dovuto l'effimero fascino del diverso. Effimero, perchè se tale fascino è semplicemente dovuto al non conoscere una realtà che possiamo conoscere, nel momento nel quale la conosceremo, non troveremo più interessante chi ce la ha riportata. E' la storia di tante donne che si innamorano di uomini che appartengono a realtà diverse, e che dopo uno o due anni di matrimonio, perdono qualsiasi interesse per il marito. Casi di abbaglio più che di fascino quindi...

L'indipendenza del fascino dal valore sociale
Nel TermYdelirio (Cfr. TermYdelirio 1) Il Superuomo. Paragrafo: "il bene e il male"), ho evidenziato come le notazioni buono/cattivo, rappresentino in realtà dei criteri di comodo, che hanno una valenza sociale mutevole nel tempo.
Questo concetto, si ritrova nel fascino, unito al concetto di sintesi degli estremi: appare infatti affascinante chi sintetizza in un solo essere il bene ed il male. Ne scaturisce la figura del Principe Azzurro, che è l'affascinante per antonomasia (cfr. TermYpensiero 17) Il Principe Azzurro).
L'affascinante è quindi una figura che può trascendere completamente i valori positivi della società.
Arsene Lupen è una figura affascinante nonostante sia un ladro, ovvero una persona socialmente negativa. Ma Arsene Lupin, risponde per antonomasia alla sintesi dei contrasti: è il ladro gentiluomo.
E così altre figure letterarie come Robin Hood, o figure reali come Hitler, che decretava vere e proprie scene di isteria collettiva nelle donne.Un affascinante, può quindi essere utile o perfettamente inutile alla società. Perfino uomini dannosi mantengono il loro fascino. Il fascino è quindi la negazione della necessarietà della riprova sociale in ambito seduttivo.
Alla luce di quanto detto, la riprova sociale (SP), è quindi un plus-valore necessario alle persone fortemente incomplete.

Il fascino del lupo Solitario
La figura del lupo solitario, tenebroso e dalle misteriosa storia, esercita un indubbio fascino.
Il perchè, è insito nella storia dell'uomo affascinante, che di fatto è l'apice del percorso di realizzazione del maschio.riporto una riflessione elaborata da un passo tratto dal mio the Well, che ritengo significativo al riguardo:

Quando l'uomo nasce, e non ha ne fascino, ne carisma, ne territorio.
L'uomo evolve, e istintivamente comincia a porsi il problema di come imporsi sui suoi simili per avere più vantaggi. In questa fase, è interessato al potere sui maschi, quindi elabora strategie che gli consentono di raggiungerlo. Elabora il carisma, e diventa un leader fra maschi.
L'uomo evolve ulteriormente, e con la pubertà l'istinto gli dice "riproduciti".
L'uomo sviluppa quindi strategie comunicative che lo portano a piacere alle donne.
Ma c'è una grossa differenza fra il piacere agli uomini e piacere alle donne:
alle donne devi piacere nell'one-to-one per sedurle, perchè puoi scoparne una per volta.
Mentre puoi sedurre gli uomini in massa e continuare a gestirli a centinaia con un unico grido: l'ordine.
Il rapporto duale (tu/altro) che nel carisma sui maschi non ha bisogno di scendere troppo nel dettaglio,
con le donne assume una nuova valenza e diventa indispensabile, trasformandosi in: io/tu.
Ma il rapporto io/tu, necessita di isolamento, nasce quindi l'esigenza di un territorio nel quale esercitare l'azione seduttiva in assenza di competitors, che a loro volta tenterebbero di sedurre la donna.
Il carismatico si dota quindi nella comunicazione di un bagaglio assimilabile a territorio (il TV) e diventa quindi seducente, ovvero affascinante.
Va da se, che il branco non sia più necessario in questa evoluzione, quindi l'uomo evolve in un lupo solitario che si porta sempre dietro il proprio territorio: il Territorio Virtuale


Il fascino dell'artista
E' fuori discussione che la categoria degli artisti, sia quella che conta il maggior numero di persone affascinanti. E' però abbastanza semplice notare, che un artista è per definizione il portatore di un universo proprio. Universo da cui estrae le immagini che materializza nelle sue opere d'arte. L'artista è quindi una persona che vive in un Territorio Virtale, e che è per abitudine è portato a rappresentarlo.
L'artista non è quindi affascinante in quanto tale: sono gli affascinannti che tendono a diventare artisti.
Una volta di più, quindi, si riscontra che creatività e seduzione siano strettamente legate, come scrissi nel TermYpensiero 19.

Il fascino del poeta maledetto
Analoghe alle considerazioni per l'artista, sono quelle relative ai poeti maledetti, ovvero ad una determinata categoria di trasgressivi. Non è tanto la trasgressione in se a renderli affascinanti, quanto la rappresentazione tramite TV delle motivazioni che li portano ad essere tali. L'affascinante, nella sua sintesi dei contrasti, rappresenta l'apice di un percorso di ricerca estetica ed edonistica, che ha come ovvio limite la trasgressione, ovvero la conoscenza del proibito.
Va da se, che le persone affascinanti tendano ad essere trasgressive, e non, che i trasgressivi siano affascinanti.

Concludendo
L'uomo affascinante, è quindi colui che tramite il potere di affabulazione, espresso tramite tutte le forme di comunicazione naturali, riesce a dimostrare le proprie capacità in qualsiasi luogo tramite la comunicazione. La dimostrazione pratica delle ataviche capacità, viene sostituita da dimostrazioni molto più "portabili", come l'atteggiamento ed il linguaggio del corpo, che usati in sincronia con il racconto, sono comunque in grado di dimostrare la capacità di attuare le cose narrate.
Il fascino è per me, il vertice di un percorso di ricerca estetica, che porta a sintetizzare i contrasti in una forma priva di orpelli, che rappresenta la massima funzionalità.
Questo concetto, è comunemente definito "classe".
Cio che si vede e si percepisce di un uomo affascinante, non è la sua immagine reale, ma una rielaborazione che operiamo con la nostra mente in base a ciò che ci comunica: l'Immagine Virtuale.
Il TM, ha come finalità quella di dotare l'apprendista degli strumenti atti a perfezionare l'Immagine Virtuale per renderla visibile in tempi brevissimi. Il TM, ha quindi come obiettivo il rendere affascinante chi lo pratica.

Con questo post, con il quale delineo la meta del percorso di chi desidera cimentarsi con il TM, chiudo la serie dei TermYpensieri, augurandomi di aver dato a tutti una traccia che consenta di capire la differenza fra il sedurre per il proprio modo di essere, ed il tentare di rimorchiare applicandosi nell'uso di tecniche e frasi pescate qua e la, solo perchè qualcuno ha detto che a lui con quelle è andata bene... ;)

TermYnator
Ultima modifica: 10 Settembre 2009, 07:55:13 di TermYnator
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Micione

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Ti do il best of, ma non il +1 :up:

questo perchè, essendo ancora molto accesa la tua ultima discussione, questa, sebbene estremamente interessante, è prematura, quindi non ci permette di seguire tutto con massima attenzione...
per la forza di volontà che ci metti nel superarti sempre©beeblebrox
Sono convinto che ce la farai©^X^
Bello come descrivi il sesso, dovrebbe essere sempre così©Acqua
Sei una splendida persona, dentro, fuori e ricoperto@Amica
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Si vede che stai diventando forte. Continua così e tra poco ce l' avrai fatta@Shark
mi piaci, uno che dice le cose dirette come stanno, fanculo il politically correct @Kleos
Sfigatto è uno che ci prova incessamente a differenza di moltissimi altri @ SunBeam
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maxcavezzi

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Chiusa la serie dei TermYpensieri spero se ne apra una nuova.. perche' il forum non puo' fare a meno delle tue linee guida.
Il post e' interessante e fila via logico.. non si puo' che leggere e rileggere con attenzione.

L'unico quesito che mi e' sorto è questo:
ma chi conosco io di realemente affascinante?? che ho risolto da solo con un lapidario.. "se scopassero solo gli affascinanti la specie umana sarebbe estinta da tempo."
Donna de quarant'anni buttela a fiume co' tutti li panni. (proverbio romano)

Kierkegaard

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#3
+1 e standing ovation a tutto il TermYpensiero. Un'opera d'arte di una persona che ha saputo ammaliarci con la sua visione del mondo e della seduzione, un affasciante per lo appunto.
Ultima modifica: 10 Agosto 2010, 19:58:57 di Juan

blackhat

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Essere affascinante: ovvero l'essenza della seduzione.


Senz'altro best of  :up:
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Il fare di te stesso un'opera d'arte, il conoscerti rispecchiandoti in una donna, il trovare in lei una complice, il diventare il suo punto di riferimento e l'uomo nelle cui braccia lei si abbandonerà-Me medesimo

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Molto interessante, piu' del solito direi perchè mi hai indicato una strada di miglioramento. +1

Solo una domanda: visto che giustamente separi il carisma dal fascino, secondo te è fattibile un percorso che porti dall'essere carismatico all'essere affascinante, oppure le caratteristiche del carismatico in qualche modo si scontrano e ostacolano l'essere affascinanti?
E quindi, è possibile essere entrambe le cose (anche se magari in momenti diversi)?
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

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Edward Bloom

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Senza parole.

- Un grosso grazie
- +1
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- Bonus per n° 3 birre medie (che spero - prima o poi - avrò il piacere di offrirti ;))

Naddolo

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Che dire? E' la quarta volta che lo leggo, e chissà quante volte ancora me lo leggerò! +1 scontato e best of!
Una piccola considerazione: non ho ben capito se è per il fatto che parli di un argomento a me sì caro che mi ci sto "intrippando" così tanto, oppure (cosa che credo piu' veritiera) il tuo non è altro che la dimostrazione in atto di cosa sia il fascino: ossia, il tuo stesso modo di parlare, raccontare, descrivere il fenomeno fascino, è affascinante di per sè; è come il teatro nel teatro: partendo dal presupposto di voler fare una descrizione del fenomeno, dimostri di aver così intimamente sperimentato quello di cui parli, che la rappresentazione dello stesso diviene anche dimostrazione lampante; e il discorso costruito intorno al fenomeno fascino è dotato egli stesso di un potere fascinante nei nostri confronti: parlando di fascino ci affascini!
:D

P.s mi accodo all'offerta di Edward, e per non sembrare da meno ti offro anch'io 3 medie di birra, ed in piu' una tequila sale e limone!  Chi offre di piu'?   :lol:

Nad84

Acqua

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Citazione di: TermYnator il 10 Settembre 2009, 07:22:36
Nel fascino, questa componente è totalmente assente, ed è sostituita dal provare una sorta di desiderio di prolungare il momento condiviso con la persona affascinante, spesso unito alla totale condivisione delle idee dell'affascinante, sino al desiderare di far parte del suo mondo.  L'affascinante, quindi, non si riconosce per il seguito che possiede, ma per l'effetto che genera qualora ci si trovi al suo cospetto. Effetto che parte da un forte senso di attrazione mentale (o anche fisica), che sfocia in una sorta di necessità.
:up:

Nella parte in cui parli della estrema sintesi tra contrasti, ho intraviso anche il tema dell' "ambiguità". Ossia nella mia poca esperienza personale, ho trovato che le persone affascinanti sono particolarmente brave a parlare in modo sicuro e amorevole del nulla. Mi spiego meglio: offrendo alle persone dei segnali ambigui, non perfettamente inquadrabili (come deriva dall'uso dei contrasti), oltre a rimanere al di fuori delle loro categorie mentali si ottiene il risultato di fargli vedere quello che vogliono vedere, per un effetto di proiezione (come le macchie di Rorschach).
In altre parole ancora, mi pare che l'uomo dotato di fascino sia in grado di ispirare fiducia e al contempo di parlare per frasi leggermente indefinite, tale che l'interlocutore può proiettarci i significati di cui necessita.
Quello che non mi è chiaro è come faccia il fascinoso a ottenere proiezioni di senso positivo e non di senso negativo... ?

Citazione
Alla luce di quanto detto, la riprova sociale (SP), è quindi un plus-valore necessario alle persone fortemente incomplete.
...questa parte non la condivido, pur disprezzando anche io la seduzione per SP.
Anche se Lupin è un ladro, il SP ce l'ha comunque: i ricconi lo temono e i ladri lo ammirano! Così come sopra scrivi che bene e male sono scelte di comodo più che risultati di una morale esatta, così il SP può essere di polo negativo o positivo, ma sempre SP.

Citazione
Il fascino è per me, il vertice di un percorso di ricerca estetica, che porta a sintetizzare i contrasti in una forma priva di orpelli, che rappresenta la massima funzionalità.
Questo concetto, è comunemente definito "classe".
...
Con questo post, con il quale delineo la meta del percorso di chi desidera cimentarsi con il TM, chiudo la serie dei TermYpensieri, augurandomi di aver dato a tutti una traccia che consenta di capire la differenza fra il sedurre per il proprio modo di essere, ed il tentare di rimorchiare applicandosi nell'uso di tecniche e frasi pescate qua e la, solo perchè qualcuno ha detto che a lui con quelle è andata bene... ;)
Complimenti per tutta la serie del TP e anche per quella dei deliri. Senza i tuoi scritti probabilmente starei ancora chiuso in un guscio a sfasciarmi di seghe. Grazie.

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Il malinconico,
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Micione

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Il discorso è interessante, la domanda di X mi porta, forse sbagliando, a fartene una simile...
Visto che giustamente separi il carisma dal fascino, secondo te è fattibile un percorso che porti dall'essere affascinante all'essere carismatico?

Inoltre rifacendomi ad una vecchia ma balla canzone mi chiedo:
c'è chi indossa occhiali da sole per ottenere sintomatico carisma, può quindi l'abbigliamento o il peakook di qualche tipo, "dare carisma" a chi senza quel particolare, non andrebbe oltre la massa?
O è semplicemente una "frase da canzone"?

In sostanza, se il carisma " non c'ellai" te lo fai?
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festadanzante

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#10
Citazione di: TermYnator il 10 Settembre 2009, 07:22:36


Il fascino dell'artista
E' fuori discussione che la categoria degli artisti, sia quella che conta il maggior numero di persone affascinanti. E' però abbastanza semplice notare, che un artista è per definizione il portatore di un universo proprio. Universo da cui estrae le immagini che materializza nelle sue opere d'arte. L'artista è quindi una persona che vive in un Territorio Virtale, e che è per abitudine è portato a rappresentarlo.
L'artista non è quindi affascinante in quanto tale: sono gli affascinannti che tendono a diventare artisti.
Una volta di più, quindi, si riscontra che creatività e seduzione siano strettamente legate, come scrissi nel TermYpensiero 19.

TermYnator


Ahimè io non ho fascino.

Sono una persona che tutti definiscono interessante ma ragioni emotive mi rendono ansioso e logorroico, trasformando i miei mille racconti interessanti in documentari di Quark/ articoli di musica di Repubblica e monologhi DLV style in cui mi sforzo di apparire piu' che di essere.

L'artista ha molto fascino, cosi' come anche l'uomo di cultura, se ha non solo una personalità forte ma anche successo.
Ho conosciuto purtroppo, per i miei interessi, moltissimi uomini brillanti intellettualmente e artisti che pero' sono spiantati, nerd o semplicemente nevrotici e chiusi in se' stessi.

L'artista affascina se il suo universo non è troppo perverso/malato o se il suo universo ha qualche punto in contatto con l'universo delle persone normali. Altrimenti è un genio incompreso e in quanto incompreso non è nè realmente un genio nè affascinante.


+1 e best of
Ultima modifica: 10 Settembre 2009, 13:51:48 di festadanzante

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Citazione di: festadanzante il 10 Settembre 2009, 13:36:11
L'artista ha molto fascino, cosi' come anche l'uomo di cultura, se ha non solo una personalità forte ma anche successo.
Ho conosciuto purtroppo, per i miei interessi, moltissimi uomini brillanti intellettualmente e artisti che pero' sono spiantati, nerd o semplicemente nevrotici e chiusi in se' stessi.

Ti dico la mia sull'argomento "brillante intellettualmente ma privo di carisma/fascino", scusandomi se rubo spazio al thread di Termynator.
Io credo che non esista una semplice relazione di causa/effetto tra le due cose, ma al solito una corrispondenza circolare; nel senso che entrambi i sensi possono essere veri.
Mi spiego meglio.
Se una persona in adolescenza è naturalmente dotata intellettualmente, troverà noioso il resto del mondo in quanto troppo "lento" e "stupido"; di conseguenza tenderà ad isolarsi volontariamente sempre di piu' e a rinchiudersi in un mondo immaginario percepito migliore di quello reale. La soluzione qui è quella di rallentare in modo da lasciarsi raggiungere dal resto del mondo, almeno nelle situazioni sociali.
L'altro verso dell'equazione puo' essere rappresentato da persone caratterialmente chiuse che sebbene lo desiderino fortemente, non riescono a relazionarsi socialmente. Quindi investono tutte le loro energie nel miglioramento intellettuale, perchè è piu' alla loro portata. La soluzione qui è vincere questa tentazione e sforzarsi di migliorare dove si è piu' carenti (l'intelligenza sociale).
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Citazione di: festadanzante il 10 Settembre 2009, 13:36:11
Ahimè io non ho fascino.

ognuno di noi ha fascino in quanto ognuno è una persona diversa, con una sua storia, una sua vita, bisogna solo capire come tirare fuori tutto questo

Citazione di: festadanzante il 10 Settembre 2009, 13:36:11
trasformando i miei mille racconti interessanti in documentari di Quark/ articoli di musica di Repubblica e monologhi DLV style in cui mi sforzo di apparire piu' che di essere.

hai già identificato il problema, ora non resta che trasformare quark in un teatro


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Naddolo

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Citazione di: ^X^ il 10 Settembre 2009, 14:25:40

Se una persona in adolescenza è naturalmente dotata intellettualmente, troverà noioso il resto del mondo in quanto troppo "lento" e "stupido"; di conseguenza tenderà ad isolarsi volontariamente sempre di piu' e a rinchiudersi in un mondo immaginario percepito migliore di quello reale. La soluzione qui è quella di rallentare in modo da lasciarsi raggiungere dal resto del mondo, almeno nelle situazioni sociali.


Mi rivedo al 100% in questa descrizione: in effetti, se ci penso, la mia chiusura è partita quando ho iniziato a scoprire la letteratura e la filosofia; piu' apprezzavo queste materie, piu' ci dedicavo tempo ed energie, e piu' mi stupivo di come ai miei amici poco gliene importasse di queste cose; è vero, mi sentivo incompreso, gl altri non avevano a cuore le mie stesse cose, e parlavano solo di cazzate (ai miei occhi di 16enne); divenni arrogante, cercavo sempre scontri di tipo intellettuale (che regolarmente vincevo, ma altrettanto spesso mi lasciavano amareggiato perchè capivo che finivo sempre nello sminuire se non nell'insultare chi avevo di fronte!); andando avanti mi chiusi sempre piu' nel mio mondo intellettuale, dove le compagnie erano filosofi, poeti, psicologi ecc. Ero però rimasto praticamente solo, con solo 2 o 3 amici con cui mi vedevo ogni tanto. La crisi arrivò quando mi trasferii a roma per l'università, e qui mi resi conto che le mie capacità sociali tendevano al nulla; non sapevo come parlare con gli altri, come interagire, un banale scambio di parole con chicchessia mi rendeva allora il piu' felice del mondo; il primo anno d'università fu un inferno da questo punto vista; reagii comunque, la prima cosa che feci fu di sforzarmi di parlare con chiunque incontrassi: andavo a mensa, e provavo ad esser gentile ed aperto con chi sedeva di fronte, parlavo con i negozianti, con chiunque; iniziai ad uscire con persone che non mi stavano troppo simpatiche, solo perchè capivo che dovevo stare con gli altri; pian piano le cose migliorarono, ma ci volle tempo e sofferenza! Quindi non c'è altra strada, c'è da migliorare le capacità sociali!

Nad84

maxcavezzi

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Citazione di: nad84 il 10 Settembre 2009, 11:18:02
il tuo stesso modo di parlare, raccontare, descrivere il fenomeno fascino, è affascinante di per sè; è come il teatro nel teatro:

Il teatro nel teatro: la + calzante definizione del Termypensiero che abbia MAI letto
+1 anche per nad84 .
Donna de quarant'anni buttela a fiume co' tutti li panni. (proverbio romano)