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TermYdelirio 6) La Matrice.

Aperto da TermYnator, 30 Gennaio 2009, 15:13:40

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TermYnator

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Spesso si parla di Matrice, ma cos'è? E soprattutto, chi la crea?

La Matrice
Cominciamo con una matrice semplice, ovvero a 2 dimensioni: una battaglia navale, dove
le dimensioni sono righe e colonne.
Citando l'indice di una riga e di una colonna, otterremo una precisa casella.
Ora supponiamo di avere una nave che occupa una casella sola, e di non poter vedere
la tabella. In base alle sue coordinate (indici) potrò ricostruire la tabella e
porre la nave nella sua esatta posizione. Ma se dico "dove sta la nave da una casella",
non riuscirò a conoscere gli indici senza vedere la tabella...
Una matrice può quindi essere vista come un sistema ordinato di
classificazione dei dati a più dimensioni, a senso unico. Se uniamo il concetto di legge di composizione
interna di un insieme alla dimensione di una matrice (ad esempio una faccia del cubo di
Rubrick, immaginandolo come se i cubetti non fossero spostabili) otteniamo una cosa
interessante: ogni cubetto, possiede determinate caratteristiche,
collegabili ai suoi indici. Sappiamo ad esempio che il cubetto (1,1,1) è uno spigolo, perchè
è il primo elemento di tre facce, così come sapremo per ogni cubetto, quante facce colorate
possiede, e di che colore sono.
Una siffatta matrice quindi, consente in base ad elementi estremamente semplici, di sapere
ancora prima di vederlo, quale cubetto andremo a toccare, ma non necessariamente consente il contrario,
se non i casi estremamente semplici. Ad esempio prendiamo un cubo che presenta lati di 4 cubetti.
E' facile risalire agli indici degli spigoli, ma i due cubetti che costituiscono il centro di ogni lato,
sono perfettamente identici, pur avendo indici diversi.
La matrice quindi ci consente di collocare a priori gli elementi in base a dati di immediata
riconoscibilità, i numeri che costituiscono gli indici.
Lasciamo i cubetti, e prendiamo i cristiani. Sarebbe bellissimo sapere che un cristiano è
intelligente con la stessa sicurezza con la quale individuiamo il cubetto (1,1,1,) come uno spigolo,
avendo un sistema semplice per individuarlo aprioristicamente.
Qui nasce l'esigenza del "Matrix".

I numeri della Matrice Umana.
Per classificare gli umani non si usano numeri: si usano luoghi comuni, che sono i numeri della mente.
Un numero è astratto, e come tale difficilmente trasmissibile a livello di concetto.
Un luogo comune è un'allegoria, ovvero qualcosa di connesso con l'immagine, che è molto più facile
da trasmettere per chiunque a chiunque. Fin da piccoli, veniamo abituati a riconoscere questi "numeri",
e ad adeguare il nostro comportamento ad essi. Da adulti, abbiamo un codice comportamentale indotto
tale, da farci capire automaticamente in presenza dei "numeri" che un soggetto espone la sua funzione.
L'uniforme, è l'estremizzazione dei "numeri": se vediamo uno vestito da Carabiniere, non diremo mai
"fa l'idraulico". Ma potremmo anche chiedere un parere medico ad un macellaio che si aggira con camice
bianco dentro un ospedale... La matrice quindi, presenta dei difetti sostituendo i numeri con dei concetti:
le immagini sono soggettive, ed a differenza dei numeri, non sono rappresentazioni pure. Qui si nasconde
la prima vera insidia della Matrice applicata all'umano.
La seconda insidia è sempre dovuta alla sostituzione dei numeri tramite le immagini:
la trasmissione di elementi di individuazione tramite luoghi comuni, porta a individuare non solo dei ruoli,
ma anche delle peculiarità della persona, che non necessariamente corrispondono alla persona
individuata.
Il terrificante difetto della matrice umana, è infatti che lavorando per immagini, diventa bidirezionale:
ovvero, vedendo un elemento pensiamo anche di conoscerne i numeri identificativi, e rischiamo di attribiurgli

numeri che non possiede. L'esempio del Macellaio in ospedale è sintomatico al riguardo. Ma possiamo andare oltre.
L'abito borghese, ad esempio, è diventato sinonimo di serietà: mai vedrete un capo di stato
che ad una conferenza internazionale si presenta in canotta. E se lo vedeste, pensereste:
"non è lui, è un sosia", oppure "E' impazzito". Il paradosso è evidente: i numeri del capo di stato
sono "intelligente, capace, ben vestito", ma il non essere ben vestito porta alla negazione degli altri,
che sono invece qualità umane...
Gli umani, hanno quindi imparato a sfruttare i difetti della matrice per far credere di possedere indici,
(qualità) che in realtà non possiedono.


Chi ha creato la Matrice?
La matrice è un antico strumento di potere: la classe dominante (numericamente, o per potere),
evita che individui potenzialmente pericolosi (perchè fuori controllo), possano sovvertire
l'ordine imposto dai dominanti. Tipico delle varie forme di matrice, è l'imposizione di un modello
gerarchico dei valori, all'apice dei quali si trovano i valori che contraddistinguono la classe
governante. Più il regime di controllo è illiberale, più forti sono i vincoli della matrice,
arrivando in taluni regimi ad imporre l'uniforme per annullare differenze visibili fra soggetti.
Nel sistema occidentale, il binomio governante è costituito dall'assioma religione/denaro, che in
realtà è religione/religione... Ma questa è un'altra storia.
I modelli imposti, che in realtà si confondono in uno solo e contraddittorio, sono quindi il potere
economico e la rettitudine della persona, che si traduce in vincoli etici e sessuali.
L'effetto della matrice è che chi sfugge a questi due dettami, sia additato di negatività, ed i termini
che lo connotano siano termini con valenza di insulto.
Ladro, è chi infrange le regole base del capitale, bastardo è il frutto di unione che viola la regola
religiosa. Ricco è colui che rientra nei canoni del potere, retto è colui che rispetta i canoni etici.
Ma in tutto cio, è sempre un elemento esterno quello che da valore all'uomo, non l'uomo stesso...
La matrice ha quindi una altra colossale funzionalità: quella di poter bypassare il reale valore di
un uomo, che è una conquista lunga e difficile, per sostituirlo con altre cose, che sono invece alla
portata di tutti, purchè ci si pieghi alle leggi della matrice. L'uomo che subisce la matrice,
invece di faticare per crescere, fatica per ottenere
i valori aggiunti che secondo i dettami della matrice lo renderanno positivo, e smette di crescere,
rimanendo alla fase di Bambino Occultato. Il genitore diventa lo Stato Hegheliano, ed i sensi di colpa
da esso imposti i dettami della matrice, perpetuati con i mezzi di comunicazione di massa.
La matrice quindi, è la fabbrica dei Morti di Pippe.

Le Guardie Spirituali della Matrice
L'uomo incompleto generato dalla Matrice, è in qualche modo conscio di non essere completo, ma si rende
anche conto che la matrice consente di nascondere la sua incompletezza, se egli rispecchia
i criteri di positività, aggiungendosi i plusvalori imposti.
Egli però, rimane irrequieto, e visto che il mondo non gli corrisponde quello che lui desidera come egli
vorrebbe, coltiva l'istinto di rivalsa. Tale uomo non potrà mai essere felice, in quanto non potrà
mai arrivare a contemplare se stesso finchè non cresce. Ma finchè risponde alle leggi della matrice,
non crescerà. Il Morto di PIppe che si integra nella Matrice e ne diventa perpetuatore, genera quindi
la guardia spirituale della matrice stessa: il Rosicante.

Il Rosicante.
Il rosicante è lo stadio terminale, è l'uomo che rifiutando di ammettere la propria
incompletezza, completamente soggiogato dal sistema che andrà a perpetuare,
ne diventa parte integrante, costruendosi una posticcia identità positiva, che gli conferisce
un ruolo nel sistema stesso.
Il Rosicante, non potendo rivalersi in altro modo sull'umanità, farà con ogni mezzo valere il grado che
quest'ultima gli ha assegnato, perchè è l'unico valore che possiede.
I Rosicanti messi in ruoli di responsabiltà, diventano Leaders Punitivi, feroci dittatori,
spietati assassini, e stracciacuori di femine.
Il rosicante prova piacere nell'infierire, perchè così sente di avere potere.

Come capire se stiamo diventando parte della Matrice?
I primi sintomi sono blandi: ad esempio, l'indossare un capo firmato, non perchè ci rende più
belli, ma perchè "fa figo". Stiamo indossando un plus valore estraneo alla nostra persona per soddisfare
il potere economico: loro infatti venderanno di più, facendoti credere che sei più figo.
Poi subentra l'invidia per ciò che non possiedi, ma che altri ottengono.
Questo è gia un sintomo grave, uno dei primi che portano al Rosicante.
Il sintomo estremo è il rosicare selvaggiamente se qualcuno scopa più di te, piace più di te, riesce più
di te.
Quando scatta questo campanello d'allarme, è bene fermarsi e chiedersi: ma che caxxo stai facendo?

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TermYnator



Ultima modifica: 30 Gennaio 2009, 15:29:52 di TermYnator
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che bello, un nuovo termydelirio!
ormai mi felicito ancora prima di leggerli :P

blackhat

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Ci stavo pensando proprio ieri.
Il valutare, il giudicare l'uomo entro dei paramentri prefissati e distogliere i suoi sforzi dalla crescita personale per concentrarli sull'obbedire, sul collezionare punti.

E' la trappola della società di oggi.
III TermYraduno: io c'ero!

La seduzione è l'arte che ci porta a conoscere realmente chi siamo.-TermY

Un Vero Uomo ha come Maestro ed Idolo solo se stesso.-TermY

L'armonia con se stessi, è il premio per aver fatto di se un'opera d'arte.-TermY

Il fare di te stesso un'opera d'arte, il conoscerti rispecchiandoti in una donna, il trovare in lei una complice, il diventare il suo punto di riferimento e l'uomo nelle cui braccia lei si abbandonerà-Me medesimo

-Nova-

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L'essenza dei tarli è quindi forse svicolare da una casella all'altra finché non ti piazza lei in una di suo gradimento?

Adesso mi ritorna in mente quando mi trovai tempo addietro a lavorare con una hostess congressuale..
Si potrebbe definire una 8 (tanto per capirci) ma avendoci provato vagonate di persone negli ultimi giorni in cui si era svolto l'evento, la sua autopercezione era all'incirca 11. Ovviamente, per il me stesso dell'epoca, pura fantascienza.

Di proposito, non me la filai inizialmente e la cosa pare che in effetti la spiazzò (tarlo?).. venne lei a parlarmi e le sparai subito un NEG scherzoso (l'unica cosa che invero sapessi fare).. ebbene, quasi le si illuminarono gli occhi, con annesso sorrisone e "eeeh.. ma tu sei un bel furbetto, ti ho inquadrato io a te..." e confidenza costruita istantaneamente.. poi uno dice l'importanza della prima impressione... PER PURO CULO, ERO STATO PIAZZATO IN UN ATTIMO IN UNA CASELLA DEL MATRIX DI SUO GRADIMENTO. :O

Ah, e per onor di cronaca, poi non ho capitalizzato alcunché.  ;D

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Citazione di: Nova99 il 30 Gennaio 2009, 17:45:07
L'essenza dei tarli è quindi forse svicolare da una casella all'altra finché non ti piazza lei in una di suo gradimento?

Diciamo che l'essenza dei Tarli è l'evitare di essere inquadrati di primo acchitto
in una casella, in modo da evitare che lei abbia abbastanza dati da iniziare
una analisi razionale per inquadrarti in una casella che non le piace.
Poi, succede quello che hai descritto.
E siccome in questo modo prendi tempo, mantieni nel tempo il suo interesse nei tuoi confronti,
in modo da dispiegare il tuo armamentario dialettico.

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Jason N. Dohring

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Citazione di: TermYnator il 30 Gennaio 2009, 15:13:40

I Rosicanti messi in ruoli di responsabiltà, diventano Leaders Punitivi, feroci dittatori,
spietati assassini, e stracciacuori di femine.
Il rosicante prova piacere nell'infierire, perchè così sente di avere potere.


Poi subentra l'invidia per ciò che non possiedi, ma che altri ottengono.
Questo è gia un sintomo grave, uno dei primi che portano al Rosicante.
Il sintomo estremo è il rosicare selvaggiamente se qualcuno scopa più di te, piace più di te,
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qui' io mi ci vedo in pieno...(la parte amorosa)

non poche volte ho fatto soffrire tante ragazze solo solo per il fatto che mi facevano sentire importante(quindi gli avo corda anche se non me ne fotteva nulla),non poche volte ho rosicato se uno piace piu' di me

sono nel matrix amoroso? come cambiare questa cosa che so' gia' da molto tempo?come ne esco? per ora quello che ho tentato non funziona perche' per uiscirne l'unico modo che mi viene in mente e' arrivare alla percentuale massima di conquiste...

Jason

l'unico modo per diventare un giocatore furbo e' giocare contro giocatori piu' furbi di te...

comportati come se avessi 1000 donne e avrai 1000 donne...

nuke

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Non avevo mai capito così bene il termine matrix prima d'ora.
:up: Bel post!
"Per questo, l'apprendere l'arte della seduzione non può essere ridotto allo studio di tattiche, ma deve partire dalla costruzione di un uomo che si fidi di se stesso"

"... liberandoti da quei caxxo di schemi mentali che ti impongono di essere "un superseduttore", quando in realtà ti basterebbe una sola donna che ti coccola e ti fa sentire al centro del mondo."

"ora se vedi sto campo fiorire di giorno in giorno, vuol dire che qualcuno lo ha seminato dopo aver tolto con le proprie mani le ortiche"
METAFORE OBBLIGATE!

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Citazione di: Jason N. Dohring il 30 Gennaio 2009, 18:08:50
non poche volte ho fatto soffrire tante ragazze solo solo per il fatto che mi facevano sentire importante(quindi gli avo corda anche se non me ne fotteva nulla),non poche volte ho rosicato se uno piace piu' di me
sono nel matrix amoroso? come cambiare questa cosa che so' gia' da molto tempo?come ne esco?

Scrivendo la frase che quoto, hai gia cominciato ad uscirne: + :up:

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Mi è piaciuta la progressione lineare di questo delirio, cosi' come la reinterpretazione del concetto di Matrice come elemento incasellante. +1
Aspetto la seconda parte, quella su come uscire dalla Matrice, perchè sicuramente avro' qualcosa da dire.. :)
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

Think globally, fuck locally!

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JBGrenouille

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Citazione di: Jason N. Dohring il 30 Gennaio 2009, 18:08:50
non poche volte ho fatto soffrire tante ragazze solo solo per il fatto che mi facevano sentire importante(quindi gli avo corda anche se non me ne fotteva nulla),non poche volte ho rosicato se uno piace piu' di me
Anche a me é successa una cosa del genere.
Specie da quando ho iniziato a "giocare" ho sviluppato da un lato una competitivitá e dall´altro un menefreghismo assurdi :-\

Ho rosicato perché qualcuno una sera piaceva/rimorchiava/scopava piú di me o semplicemente una tipa che volevo, ed ho scaricato certe frustrazioni su persone che comunque mi volevano bene (magari senza pensare a cosa loro volessero)...

Matrice sentimentale pure per me?
se é cosi la seduzione rischia di essere molto piú un ulteriore mezzo di incasellamento anziché di libertá, una specie di catena piú lunga? :P

Tutto questo poi ha a che fare con il discorso del bambino occultato e del sapere essere indipendenti dalle gratificazioni esterne, dal non basare tutta la propria autostima sui feedback che ci danno "gli altri" (amici, capi, donne)?
poiché gli altri sono comunque elementi della Matrice che perpetuano il nostro "incasellamento"?  :idiot:

Acqua

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Affilato e profondo, come sempre. +1.

Citazione di: TermYnator il 30 Gennaio 2009, 15:13:40
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La via di uscita l'hai già data, pubblicando il TP. Siamo in pochi ad averlo letto ed applicato sul serio, ne stiamo apprezzando i risultati. Molte delle considerazioni che fai nei deliri sono implicite nei tuoi scritti precedenti, anche se messe in questo modo fanno tutto un altro effetto.

Nel caso specifico della matrice, credo se ne esca in due modi:

1 - sviluppando i propri contrasti

2 - aprendo la mente ai contrasti altrui

In parallelo, domandarsi sempre cosa si vuole VERAMENTE e darsi da fare per ottenerlo.
Più seguo questi due principi, più mi sento libero di essere.
Whenever you find yourself on the side of the majority, it is time to pause and reflect. - M. Twain
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Citazione di: Acqua il 02 Febbraio 2009, 12:05:29
Affilato e profondo, come sempre. +1.

Grazie!

Citazione
La via di uscita l'hai già data, pubblicando il TP. Siamo in pochi ad averlo letto ed applicato sul serio, ne stiamo apprezzando i risultati. Molte delle considerazioni che fai nei deliri sono implicite nei tuoi scritti precedenti, anche se messe in questo modo fanno tutto un altro effetto.

Giusto,e constatando che il TermYpensiero non ha ancora sortito l'effetto desiderato, ho reputato che una chiave
più diretta fosse più funzionale.

Citazione
In parallelo, domandarsi sempre cosa si vuole VERAMENTE e darsi da fare per ottenerlo.
Più seguo questi due principi, più mi sento libero di essere.

Hai appena riassunto la via d'uscita... + :up:
L'ho gia scritta, ma aspetto a postarla.

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Citazione di: Kierkegaard il 02 Febbraio 2009, 12:45:48
Come fare per capire cosa si vuole veramente? Me lo domando spesso ma non sono certo se la risposta che trovo sia quella giusta.

Kierkegaard.

Quale è la risposta che ti sei dato?

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Tra parentesi, la frase sotto il tuo avatar "Se mi etichetti mi annulli - Cit. Kierkegaard", è discretamente in tema col topic..