Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 12:02:33

Titolo: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 12:02:33
Per quale motivo molti uomini con le donne con concludono nulla? Semplice : perché non ci provano praticamente MAI. Per costoro, quindi, non è nemmeno dato di sapere se piacciano o meno alle donne, dal momento che non si mettono mai in gioco, non si espongono, e se hanno avuto qualche esperienza è stato solo grazie a fortunate circostanze in cui la tipa di turno gliela ha in pratica sbattuta in faccia o giù di lì. Il problema di questi uomini sta non tanto nella loro timidezza o insicurezza di fondo (se riuscissero a sedurre solo i "duri" alla John Wayne o Clint Eastwood, o l' uomo che non deve chiedere mai della pubblicità Denim, si estinguerebbe la specie!), quanto piuttosto nella paura del rifiuto, che da loro viene vissuto come un' offesa intollerabile, anzi, una ferita mortale al loro ego.

In tanti, attorno ai trent' anni o più, raccontano di averci provato con due, tre, al massimo cinque donne : i più "fortunati" con una o due ci sono stati, altri invece sono rimasti a bocca asciutta, e allora si sono convinti di non piacere alle donne, che sedurre e rimorchiare non sono robe per loro, che sono degli sfigati, delle nullità, degli inetti, ecc. Quando invece il numero delle donne con cui hanno provato a farsi avanti è talmente piccolo da costituire un campione statistico niente affatto significativo! Cioè, voglio dire, se uno ci prova con 50 o addirittura 100 donne rimediando altrettanti pali, allora può, anzi, deve, prendere atto che così come'è e/o si propone al momento, alle donne non piace e allora deve svolgere su di sé un grosso lavoro di "restyling", ma in senso lato, non solo estetico. Ma se uno ci ha provato solo con 2 – 3 donne ricevendo altrettanti rifiuti, è una cosa assolutamente normale, quasi ovvia : magari bastasse provarci con 2 o 3 per farsene una, sarebbe una media da Brad Pitt o giù di lì.

Un altro problema che viene frequentemente riscontrato è che altri ci hanno provato con pochissime, ma non per paura di ricevere rifiuti, bensì per il fatto che non riescono a conoscere donne nuove in modo costante, vivendo una vita socio/relazionale assai povera. Pertanto, in questo caso, è lì che si deve lavorare.

Veniamo ora alla paura del rifiuto vera e propria. Il rimedio consiste in un radicale cambio di mentalità riguardo al  rifiuto, che deve essere vissuto non come un' offesa, una certificazione di inadeguatezza, uno smacco al proprio ego, ma semplicemente come una circostanza inevitabile ed ineliminabile.

Chi si dedica alla seduzione o al più semplice rimorchio, deve mettere in conto un certo, in genere grande, numero di rifiuti ricevuti, non può farci nulla. Sono un fenomeno ineliminabile, come le perdite per un esercito in guerra, che per quanto sia preparato e superiore allo schieramento avverso, vedrà comunque un certo numero di uomini non tornare dal campo di battaglia.

Oppure, per fare un esempio più leggero, i gol subiti nel calcio : non esiste alcuna squadra, anche tra le più forti del mondo, che non subisce gol, l' importante è segnarne più di quanti se ne subisce.

O ancora, come i costi per un' attività commerciale, artigianale o industriale : non fa piacere a nessuno tirare fuori i quattrini per pagare merci e manodopera, tuttavia non se ne può fare a meno, l' importante è che alla fine i ricavi superino i costi e quindi l' attività sia remunerativa.

Infine, il trading di borsa : non esiste alcun broker, dal piccolo trader  amatoriale al colosso Goldman Sachs, che indovina tutte le operazioni. Alcune guadagnano, altre perdono, l' importante è che alla fine il saldo tra profitti e perdite sia attivo. Le perdite di borsa sono ineliminabili, così come i rifiuti nella seduzione.

Pertanto, se sei uno che si infastidisce o addirittura sprofonda nella depressione per un rifiuto, o cambi, o sei spacciato. Non esiste NESSUNO che piace a tutte le donne e non viene mai rifiutato.

In tutte le cose che si possono fare nella vita, che comportino di mettersi in gioco, non tutte le ciambelle escono col buco : per cui, o sei disposto a rischiare, altrimenti resti a guardare, relegato al ruolo di semplice comparsa. Che poi, in questo caso, i rischi veri sono modesti : se vieni rifiutato hai comunque davanti una donna, non Alien, e non ho visto mai nessuno finire ko steso da una campionessa di karate che non aveva gradito le sue avances. :D

Oltre a ciò, esiste una ulteriore chiave di lettura positiva per il rifiuto : non un nostro fallimento, ma un semplice feedback negativo, che indica come qualcosa della nostra persona o del nostro approccio sia da migliorare. Analizzare i feedback e lavorarci sopra è forse il modo migliore per crescere. Provare per credere.

S.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: tizzone il 22 Aprile 2015, 12:53:39
Tutto vero, sono d'accordo. La paura del rifiuto blocca la maggior parte degli uomini.

Io, personalmente, ho risolto in maniera che sembra controintuitiva. Non ci provo mai. Mai. I primi tempi ci provavo, con risultati alterni e una percentuale di successo pari al 30% . Ora non ci provo più. Ma solo nel senso che ci provo con tutte senza provarci.

Spiego meglio. Vedo una tipa. Mi piace. La studio. Cerco di conoscerla senza farle alzare troppo le barriere (sono sempre indiretto).

Al momento di chiedere l'appuntamento, quando sono sicuro al 90% di avere un feedback positivo (ossia quasi sempre se la tipa non è una bloccata per fatti suoi o una st*onza stratosferica) faccio capire che  è una uscita in amicizia, senza doppi fini. Mi mostro sinceramente interessato a conoscerla COME AMICA...mi spaccio per un mezzo gay o un orsacchiotto del cuore, per intenderci.

Poi, in realtà, quando ci esco o la isolo me la lavoro...TV e contatto fisico molto leggero e casuale, per valutare le reazioni. Cerco di creare empatia, di staccarla dal tempo.

Quando è cotta lo si capisce. Pupille dilatate, sguardo da ebete, senso di sospensione e galleggiamento. Lì scatta la lingua in bocca e, a seconda delle circostanze, mano sul culo. Nel giro di massimo due- tre appuntamenti si arriva al letto.

Così la percentuale di pali si azzera. Infatti 1) investi solo su quelle recettive; 2) "ci provi" solo con quelle che sai che ci staranno; 3) I rifiuti non sono veri rifiuti, perchè se segui una certa scaletta scarterai automaticamente e spontaneamente quelle che non ci stanno senza esserti esposto o si autoelimineranno loro prima di trovarsi di fronte scene imbarazzanti del tipo "siamo solo amici" o "sono confusa".

In parole povere, basta conoscerle con genuina curiosità senza trasmettere interesse sessuale, almeno all'inizio. Poi fate il vostro gioco, in tempi rapidi per non darle il tempo di razionalizzare. Se c'è empatia aprono le gambe in automatico.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: TermYnator il 22 Aprile 2015, 13:09:01
Citazione di: tizzone il 22 Aprile 2015, 12:53:39
...
Così la percentuale di pali si azzera. Infatti 1) investi solo su quelle recettive; 2) "ci provi" solo con quelle che sai che ci staranno; 3) I rifiuti non sono veri rifiuti, perchè se segui una certa scaletta scarterai automaticamente e spontaneamente quelle che non ci stanno senza esserti esposto o si autoelimineranno loro prima di trovarsi di fronte scene imbarazzanti del tipo "siamo solo amici" o "sono confusa".

In parole povere, basta conoscerle con genuina curiosità senza trasmettere interesse sessuale, almeno all'inizio. Poi fate il vostro gioco, in tempi rapidi per non darle il tempo di razionalizzare. Se c'è empatia aprono le gambe in automatico.
+ :up:
E' esattamente quello che predico da una vita a quelli che invece si mettono in testa che per rimorchiare occorre aver fatto 10.000 aperture. Quando si chiede ad uno uno realmente bravo quale è la sua percentuale di successo, quello risponderà quasi sempre 100%: non perchè seduce qualsiasi donna, bensì perchè ci prova solo con quelle sedotte ed inevitabilmente le chiude.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Alpacino90 il 22 Aprile 2015, 13:15:29
Citazione di: tizzone il 22 Aprile 2015, 12:53:39
Tutto vero, sono d'accordo. La paura del rifiuto blocca la maggior parte degli uomini.

Io, personalmente, ho risolto in maniera che sembra controintuitiva. Non ci provo mai. Mai. I primi tempi ci provavo, con risultati alterni e una percentuale di successo pari al 30% . Ora non ci provo più. Ma solo nel senso che ci provo con tutte senza provarci.

Spiego meglio. Vedo una tipa. Mi piace. La studio. Cerco di conoscerla senza farle alzare troppo le barriere (sono sempre indiretto).

Al momento di chiedere l'appuntamento, quando sono sicuro al 90% di avere un feedback positivo (ossia quasi sempre se la tipa non è una bloccata per fatti suoi o una st*onza stratosferica) faccio capire che  è una uscita in amicizia, senza doppi fini. Mi mostro sinceramente interessato a conoscerla COME AMICA...mi spaccio per un mezzo gay o un orsacchiotto del cuore, per intenderci.

Poi, in realtà, quando ci esco o la isolo me la lavoro...TV e contatto fisico molto leggero e casuale, per valutare le reazioni. Cerco di creare empatia, di staccarla dal tempo.

Quando è cotta lo si capisce. Pupille dilatate, sguardo da ebete, senso di sospensione e galleggiamento. Lì scatta la lingua in bocca e, a seconda delle circostanze, mano sul culo. Nel giro di massimo due- tre appuntamenti si arriva al letto.

Così la percentuale di pali si azzera. Infatti 1) investi solo su quelle recettive; 2) "ci provi" solo con quelle che sai che ci staranno; 3) I rifiuti non sono veri rifiuti, perchè se segui una certa scaletta scarterai automaticamente e spontaneamente quelle che non ci stanno senza esserti esposto o si autoelimineranno loro prima di trovarsi di fronte scene imbarazzanti del tipo "siamo solo amici" o "sono confusa".

In parole povere, basta conoscerle con genuina curiosità senza trasmettere interesse sessuale, almeno all'inizio. Poi fate il vostro gioco, in tempi rapidi per non darle il tempo di razionalizzare. Se c'è empatia aprono le gambe in automatico.
Grazie Tizzone! (Involontariamente è quello che cerco di fare, anche se di sicuro non bene come te  :-\ )
+  :up:
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 15:51:06
Citazione di: TermYnator il 22 Aprile 2015, 13:09:01
+ :up:
E' esattamente quello che predico da una vita a quelli che invece si mettono in testa che per rimorchiare occorre aver fatto 10.000 aperture. Quando si chiede ad uno uno realmente bravo quale è la sua percentuale di successo, quello risponderà quasi sempre 100%: non perchè seduce qualsiasi donna, bensì perchè ci prova solo con quelle sedotte ed inevitabilmente le chiude.

Ovviamente non serve  fare 10.000 aperture, ciononostante, se incontrassi uno che mi dicesse di essersi scopato 100 tipe dopo averne approcciate 10.000, lo guarderei con un certo rispetto perchè comunque avrebbe fatto un qualcosa che non tutti sono capaci di fare.

Ben diverso, come sappiamo, è il caso di chi potrebbe aprirne anche 100.000 senza scoparsene nemmeno una perchè non arriva a quel livello minimo di fondamentali necessari.

In ogni caso, occorre precisare meglio il concetto che hai esposto. Il fenomeno del rifiuto è fisiologico e inevitabile, e non esiste nessuno che non ne subisce, questo è fuori discussione.
Il fatto che poi tu, o uno altrettanto "avanzato", sia più furbo nel ricevere i rifiuti, al che sembra non riceverne, rispetto all' adolescente che va dalla ragazzina chiedendo "ti metti con me?" , è un altro discorso.

Ad esempio, tenti un' apertura non verbale, vedi che non è il verso (come si dice dalle nostre parti), e allora lasci stare. Il palo secco non lo ricevi e quindi non lo conti, ma in realtà il rifiuto c'è stato, eccome. O0
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 15:53:38
Citazione di: tizzone il 22 Aprile 2015, 12:53:39
Tutto vero, sono d'accordo. La paura del rifiuto blocca la maggior parte degli uomini.

Io, personalmente, ho risolto in maniera che sembra controintuitiva. Non ci provo mai. Mai. I primi tempi ci provavo, con risultati alterni e una percentuale di successo pari al 30% . Ora non ci provo più. Ma solo nel senso che ci provo con tutte senza provarci.

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Così la percentuale di pali si azzera. Infatti 1) investi solo su quelle recettive; 2) "ci provi" solo con quelle che sai che ci staranno; 3) I rifiuti non sono veri rifiuti, perchè se segui una certa scaletta scarterai automaticamente e spontaneamente quelle che non ci stanno senza esserti esposto o si autoelimineranno loro prima di trovarsi di fronte scene imbarazzanti del tipo "siamo solo amici" o "sono confusa".

In parole povere, basta conoscerle con genuina curiosità senza trasmettere interesse sessuale, almeno all'inizio. Poi fate il vostro gioco, in tempi rapidi per non darle il tempo di razionalizzare. Se c'è empatia aprono le gambe in automatico.

La percentuale di pali si azzera? Non è esattamente così, come ho risposto a TermY. Te dici di investire solo su una che si dimostra ricettiva, ma se una ricettiva non lo è, il palo lo hai già preso, sia pure non plateale.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Alpacino90 il 22 Aprile 2015, 16:05:52
Citazione di: Shark72 il 22 Aprile 2015, 15:53:38
La percentuale di pali si azzera? Non è esattamente così, come ho risposto a TermY. Te dici di investire solo su una che si dimostra ricettiva, ma se una ricettiva non lo è, il palo lo hai già preso, sia pure non plateale.
Ma così l'ego non ne risente, no?
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 16:12:46
Vedi, il messaggio che voglio tramettere con il post iniziale è proprio il fatto che l' effetto sull' ego deve essere del tutto irrilevante, in quanto il prendersi qualche palo, secco o "umido" (come quelli descritti da Tizzone e TermY), è un fenomeno ineliminabile che fa parte del gioco. Gli allenatori di Real Madrid, Juventus e Bayern dovrebbero sentirsi feriti nell' ego ogni volta che gli capita di subire un gol? Nemmeno per idea, fa parte del gioco prendere dei gol, i conti si fanno a fine partita, anzi, a fine stagione. Spero di aver reso l' idea...
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: tizzone il 22 Aprile 2015, 16:30:41
Citazione di: Shark72 il 22 Aprile 2015, 15:53:38
La percentuale di pali si azzera? Non è esattamente così, come ho risposto a TermY. Te dici di investire solo su una che si dimostra ricettiva, ma se una ricettiva non lo è, il palo lo hai già preso, sia pure non plateale.

No, scusa...dipende cosa intendi per palo. Per palo io intendo che ci provo o per lo meno inizio il gioco seduttivo e lei mi risponde "siamo solo amici" "sono confusa" "voglio stare sola" "sei una persona fantastica ma..." o rifiuta platealmente un approccio fisico o un invito o per qualsiasi ragione interrompe una interazione che sta andando bene.

Perchè dovrei perdere tempo con una che non è recettiva?

Do per scontato che non siano tutte rimorchiabili/che io non possa piacere a tutte.

Se una ti rifiuta , addirittura prima che tu palesi qualsiasi interesse vero e proprio, significa che si è sbagliata l'analisi dell'obbiettivo o dell'ambiente. La differenza tra un morto di figa che in un locale si butta a caxxo di cane e un seduttore è questa. Il seduttore sa dove è il terreno fertile. Il morto di figa ci prova a prescindere perchè vede un bel paio di chiappe e non capisce più nulla, facendo un "tentativo" sulla base del detto "ogni lasciata è persa". Cosa molto controproducente in ambienti e circoli sociali ristretti, perchè si passa per Don Giovanni. Per carità, questione di carattere e di gusti. Tuttavia con un approccio così secondo me è inevitabile prendersi pali su pali.

D'altra parte, tutti i natural che conosco, a conti fatti, investono solo su quelle recettive. Una strafiga che non ti caga non è un palo. E' semplicemente una che non ti caga e che non è recettiva. Azzerare il proprio ego sta proprio nel non vedere il non cagamento come un palo. D'altra parte, mi capita innumerevoli volte di essere "aperto" o comunque stuzzicato da donne attraenti durante la giornata. Magari , in quel momento, ho in mente la cartella esattoriale di Equitalia, la riunione col cliente, il meccanico che mi spilla 500 euro per la revisione o l'ennesima femmina che cerca di distruggermi la vita...e non sono recettivo, non raccolgo la provocazione. Non sto dando un palo, sto semplicemente subcomunicando a chi ho di fronte che in quel momento e in quel contesto non mi va di giocare.

Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: tizzone il 22 Aprile 2015, 16:35:37
Citazione di: Shark72 il 22 Aprile 2015, 16:12:46
Vedi, il messaggio che voglio tramettere con il post iniziale è proprio il fatto che l' effetto sull' ego deve essere del tutto irrilevante, in quanto il prendersi qualche palo, secco o "umido" (come quelli descritti da Tizzone e TermY), è un fenomeno ineliminabile che fa parte del gioco. Gli allenatori di Real Madrid, Juventus e Bayern dovrebbero sentirsi feriti nell' ego ogni volta che gli capita di subire un gol? Nemmeno per idea, fa parte del gioco prendere dei gol, i conti si fanno a fine partita, anzi, a fine stagione. Spero di aver reso l' idea...

Ora è più chiaro. E ho capito come in un certo senso la vediamo diversamente. Esempio: Sono invitato a una festa. Ci sono 5 ragazze. Le studio e cerco (senza scoprirmi) di capire chi è recettiva. Diciamo che a prima vista mi piace ragazzamora. Tuttavia, durante le prime interazioni, qualcosa mi raffredda e mi fa capire che è un obbiettivo ostico. Ripiego su ragazzabionda, che ci sta. Ora, io non riesco a leggere o cogliere un palo da parte di ragazzamora. Tutto qui. In questo caso, l'ego non lo metto proprio in gioco (diciamo che l'ego mi frega molto di più dopo il sesso, ma questa è un'altra storia...)
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 16:58:56
La puoi interpretare come vuoi, ma la realtà è che comunque te volevi trombare la mora, ma non ti ci è stata. Ne esci da signore, ma non puoi dire di non aver ricevuto il rifiuto.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: CrazyHorse il 22 Aprile 2015, 17:07:15
Molto interessante questo thread :)
Per come la vedo io, prendersi milioni di pali non fa certo bene perché logora e sfinisce.  Per questo penso che quel tipo di gioco basato su mille aperture  lanciate caso e su un vasto numero di donne faccia più danni di una granata.
Però c'è anche il rischio opposto: cioè quello di pensare "io quella non la apro perché non saprei che dirle" oppure "non la apro perché non mi manda segnali di consenso", "Devo trovare qualcosa di più originale.."  e alla fine si è sempre lì. I segnali di consenso dobbiamo essere noi a farglieli generare per poi ricambiare. Logico che se la tipa non la apro e non ci provo, quella non me li manderà mai. Io penso che alla base di questa paura ci sia il giudizio degli altri: la paura di essere considerato stupido, poco originale, squallido ecc. Per questo il percorso verso il VU è un percorso graduale, fatto dalla costante riscoperta del valore di se stessi. Questo percorso porterà un uomo a battersi per ciò che vuole e a ottenerlo fregandosene ampiamente della paura di essere giudicato ( attenzione..ho scritto giudicato..non valutato ;) )
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 22 Aprile 2015, 17:26:01
Tra i due eccessi, Arm, è di gran lunga peggio, e anche più diffuso, quello che sta sempre seduto a far nulla, rispetto all' iperattivo che prende un palo dietro l' altro. Chi si butta, salvo "casi umani", prima o poi qualcosa tira su sempre. Nel mio 3d io parlo di quelli che hanno una paura fottuta di restare feriti per un rifiuto, è ben circoscritto l' argomento.

perfino il TermY in raduni e uscite AdM, a quelli che vede particolarmente inerti, ordina di andare ad aprire random. Ho visto io, e mi è pure capitato di ricevere quell' ordine.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: tizzone il 22 Aprile 2015, 17:28:53
Citazione di: Shark72 il 22 Aprile 2015, 16:58:56
La puoi interpretare come vuoi, ma la realtà è che comunque te volevi trombare la mora, ma non ti ci è stata. Ne esci da signore, ma non puoi dire di non aver ricevuto il rifiuto.

Non la vedo così. A questo punto sono stato rifiutato pure da Sabrina Ferilli. Ci ho parlato una volta e me la farei a sangue e me la sarei voluta fare pure quella volta...ma la conversazione è rimasta sul superficiale.
Con HB mora non ci provo perchè so a prescindere che non ci starebbe. Dove è il palo se non ci provo? o pensi che siano tutte in potenza seducibili? Cioè, se una che mifarei non mi casca ai piedi è un palo?
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: tizzone il 22 Aprile 2015, 17:32:47
Citazione di: Armwrestle il 22 Aprile 2015, 17:07:15
Molto interessante questo thread :)
Per come la vedo io, prendersi milioni di pali non fa certo bene perché logora e sfinisce.  Per questo penso che quel tipo di gioco basato su mille aperture  lanciate caso e su un vasto numero di donne faccia più danni di una granata.
Però c'è anche il rischio opposto: cioè quello di pensare "io quella non la apro perché non saprei che dirle" oppure "non la apro perché non mi manda segnali di consenso", "Devo trovare qualcosa di più originale.."  e alla fine si è sempre lì. I segnali di consenso dobbiamo essere noi a farglieli generare per poi ricambiare. Logico che se la tipa non la apro e non ci provo, quella non me li manderà mai. Io penso che alla base di questa paura ci sia il giudizio degli altri: la paura di essere considerato stupido, poco originale, squallido ecc. Per questo il percorso verso il VU è un percorso graduale, fatto dalla costante riscoperta del valore di se stessi. Questo percorso porterà un uomo a battersi per ciò che vuole e a ottenerlo fregandosene ampiamente della paura di essere giudicato ( attenzione..ho scritto giudicato..non valutato ;) )

Queste sono seghe mentali. Che non risolvi certo aprendo 100 fighe a settimana, anzi...ti complesserai solo di più. Quando pensi al sesso come a solo una delle tante possibili conseguenze di una conoscenza e ti abitui a frequentare donne come amiche, conoscenti o amanti, stè pippe non te le fai e riconosci subito chi ci sta e chi no, già prima di andare a presentarti.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: CrazyHorse il 22 Aprile 2015, 17:40:25
Citazione di: tizzone il 22 Aprile 2015, 17:32:47
Queste sono seghe mentali. Che non risolvi certo aprendo 100 fighe a settimana, anzi...ti complesserai solo di più. Quando pensi al sesso come a solo una delle tante possibili conseguenze di una conoscenza e ti abitui a frequentare donne come amiche, conoscenti o amanti, stè pippe non te le fai e riconosci subito chi ci sta e chi no, già prima di andare a presentarti.
é proprio quello che penso anche io..difatti si parte dal relazionarsi con le donne per poi avanzare nei risultati.

Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: 2mentalist4you il 23 Aprile 2015, 13:52:07
Citazione di: TermYnator il 22 Aprile 2015, 13:09:01
+ :up:
E' esattamente quello che predico da una vita a quelli che invece si mettono in testa che per rimorchiare occorre aver fatto 10.000 aperture. Quando si chiede ad uno uno realmente bravo quale è la sua percentuale di successo, quello risponderà quasi sempre 100%: non perchè seduce qualsiasi donna, bensì perchè ci prova solo con quelle sedotte ed inevitabilmente le chiude.

"aprire e chiudere solo con le ricettive"

un secondo gente, sono andato in confusione.

Ho passato anni della mia vita nella limitazione, dato che aprivo solo le fanciulle che mostravano interesse verso la mia figura... andavo abbastanza sul morbido quindi, non osavo praticamente mai e avevo un buon "score".
Il risultato di tutto ciò è stato però lo sviluppare una gran paura del rifiuto (bloccato nelle aperture a freddo) e una concezione della seduzione prettamente fisica, piuttosto che mentale.

Da quando ho conosciuto il TM però ho deciso che sarei diventato un vero seduttore, e da allora ho iniziato un percorso di self-development (ca£$o che fatica) per andare a sgrezzare ed eliminare le mie paure e limiti, con susseguente (spero fisiologico) diminuzione drastica delle chiusure per la fase di "studio".
Ma
ho inteso tutto ciò come necessario per un fine, ovvero quello di avvicinarmi il più possibile a essere in grado di RENDERE CHI VOGLIO IO RICETTIVO AI MIEI FEEDBACK.

Da come lo si è presentato invece in questo dibattito sembra più un "mostrare la propria arte e vedere quale acquirente è più interessato al quadro".. oppure ho inteso male io?

aspetto il vostro pensiero ;)
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: 2mentalist4you il 23 Aprile 2015, 13:53:49
ho citato la parte sbagliata comunque, chiedo venia :D
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: tizzone il 23 Aprile 2015, 14:15:29
Citazione di: 2mentalist4you il 23 Aprile 2015, 13:52:07
"aprire e chiudere solo con le ricettive"

Ma
ho inteso tutto ciò come necessario per un fine, ovvero quello di avvicinarmi il più possibile a essere in grado di RENDERE CHI VOGLIO IO RICETTIVO AI MIEI FEEDBACK.
Da come lo si è presentato invece in questo dibattito sembra più un "mostrare la propria arte e vedere quale acquirente è più interessato al quadro".. oppure ho inteso male io?

aspetto il vostro pensiero ;)


In effetti forse da quello che scrivo si può fraintendere...in realtà lo scopo del percorso è quello evidenziato, hai perfettamente ragione...rendere recettivo chi voglio io. Ma questo, secondo me, non ha nulla a che fare con l'ansia d'approccio o col non provarci. Insomma, non credo che per raggiungere lo scopo serva aprire a freddo 1000 tipe o provarci con ogni donna ci attragga sessualmente. Se così fosse ogni giorno dovrei aprire tra le 30 e 60 donne. Onestamente mi sentirei un disadattato. In realtà l'abilità sta nel portare lei a provarci con noi.
Credo sia importante, quindi , sviluppare sensibilità ed empatia, per poter poi guidare la preda verso i sentieri del nostro TV. Capire, quindi, chi vuole giocare e chi no ed essere in grado, in una certa misura, di invogliare le ragazze a giocare, anche se a prima vista sono prevenute. Tuttavia, non bisogna nemmeno sprecare energie e soprattutto tempo verso donne che non ci staranno. Come dice un film di Trouffaut, "L'uomo che amava le donne", non si possono avere tutte. Quindi, perchè fare cose che mi fanno essere a disagio se già so che è tempo perso? L'interazione con una donna dovrebbe essere qualcosa di naturale e spontaneo, quindi se vedo una figa al bar e non me la sento di parlarci per il semplice fatto che in quel momento non mi sento rilassato non capisco il senso di forzarsi.
Per questo - e qui vado controcorrente - a meno che non ci siano problemi di timidezza estrema, più che esercitarsi nel cosiddetto street o negli approcci a freddo o provare a pioggia (tipo pesca a strascico) credo sia fondamentale frequentare tante donne, anche solo come amiche.

Se poi migliori durante il percorso, vedrai che le donne potenzialmente interessate a te sono molte, molte di più di quelle che credevi quando eri un sempilce MdP. Anzi, noto che le donne sono spesso molto attente a non lanciare segnali. Quindi i segnali di interesse vanno presi con le pinze, certo non sono una decisiva cartina di tornasole.

Posso dirti, per quanto mi riguarda, che all'inizio sono sempre stato scelto. Trombavo molto al di sotto delle mie possibilità. Poi, ho iniziato a "studiare". Per 6 mesi il nulla, dovuto alla confusione e a una vera trasformazione del mio modo di pensare...poi una marea di psicopatiche e tipe belle problematiche.
Ora sono ancora nella fase che un pò mi scelgono, ma in diverse occasioni, nell'ultimo anno, sento finalmente di aver scelto io e di essermi messo davvero in gioco. La bellezza delle prede, poi, va costantemente migliorando (non posso dire lo stesso del cervello, purtroppo). Quindi non mi farei troppe pippe e seguirei il flusso e basta. Il segreto sta comunque nell'essere spontanei e non avere la fissa della figa a ogni costo.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: TermYnator il 23 Aprile 2015, 17:41:24
Citazione di: 2mentalist4you il 23 Aprile 2015, 13:52:07
"aprire e chiudere solo con le ricettive"
..
Da quando ho conosciuto il TM però ho deciso che sarei diventato un vero seduttore, e da allora ho iniziato un percorso di self-development (ca£$o che fatica) per andare a sgrezzare ed eliminare le mie paure e limiti, con susseguente (spero fisiologico) diminuzione drastica delle chiusure per la fase di "studio".
Ma
ho inteso tutto ciò come necessario per un fine, ovvero quello di avvicinarmi il più possibile a essere in grado di RENDERE CHI VOGLIO IO RICETTIVO AI MIEI FEEDBACK.

Da come lo si è presentato invece in questo dibattito sembra più un "mostrare la propria arte e vedere quale acquirente è più interessato al quadro".. oppure ho inteso male io?
Se aspetti il mio pensiero è perfettamente in linea con quanto hai letto su TM. Ho infatti scritto:
Citazione di: TermYnator il 22 Aprile 2015, 13:09:01
Quando si chiede ad uno uno realmente bravo quale è la sua percentuale di successo, quello risponderà quasi sempre 100%: non perchè seduce qualsiasi donna, bensì perchè ci prova solo con quelle sedotte ed inevitabilmente le chiude.
Se apri una ragazza che dimostra interesse zero e riesci a trattenerla suscitando curiosità, hai buone possibilità di dispiegare il tuo armamentario seduttivo e sedurla. Il problema di provarci viene dopo questo step fondamentale. Conseguentemente non sono non esistono pali, ma neanche ti limiti a provarci con donne consenzienti a priori. Questa è strategia TM.
Il problema dei pali e dei rifiuti "immotivati" e ferenti avviene invece per quelle persone che ci provano di default perchè hanno fatto "fase 1" + fase 2" + "fase 3" ed il manuale dice che a "fase 4" lei ci sta...

Shark: fare un non verbale che non entra non è un palo... Potrebbe non averti visto, essere stata distratta aver capito fischi per fiaschi o pensare (come mi capitò) che il tipo voglia fregargli qualcosa.
Se distorci la realtà in questo modo, l'intera vita di un uomo è costellata di pali dal momento che chi più chi meno, tutti noi assumiamo un atteggiamento piacione quando incontriamo una donna. Atteggiamento che di fatto, è una apertura in quanto mostra una propensione al sesso.

Inoltre: quando ai raduni mando qualcuno a provarci random, lo faccio perchè nella testa del tizio permane l'idea che la figa morda. Una volta preso un bel palo, capiscono che non succede nulla e si sbloccano.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Micione il 24 Aprile 2015, 16:22:50
Termy, ho preso tanti di quei pali da farci tralicci per mezza Italia, ma l'ansia d'approccio e la paura del rifuto non calano, anzi.... :-\
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: TermYnator il 24 Aprile 2015, 17:54:56
Citazione di: sfigatto il 24 Aprile 2015, 16:22:50
Termy, ho preso tanti di quei pali da farci tralicci per mezza Italia, ma l'ansia d'approccio e la paura del rifuto non calano, anzi.... :-\
Ma non l'hai preso in mia presenza però...  ;D
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 25 Aprile 2015, 12:40:10
Particolare non da poco! :-P
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Sprinter il 27 Aprile 2015, 18:32:53
Credo di essere riuscito proprio ultimamente dalla paura di ferire l'ego proprio in questo periodo.  Fino a qualche mese fa nonostante uscissi spesso e approcciassi, soprattutto in disco, avevo ancora qualche limitazione.

Ora,  lo dico tranquillamente, ci provo con (quasi) tutte* nel locale.

E guardacaso comincia ad arrivare qualche risultato. E il numero di pali,  sebbene inevitabile, scende sempre di più in quanto si migliora il body language nell'approccio e nell'interazione seguente a forza di farlo.

Penso che questo gioco della pesca sia un tipo di gioco, ne' giusto ne' sbagliato, solo un modo di giocare.

Penso sia adatto per i più giovani, per quelli come me che fanno fatica a inserirsi nei circoli sociali misti.

Inoltre maneggiare questo tipo di gioco ti permette di non apparire bisognoso per quando sarai in situazioni di circolo sociale.

*nota che per provarci con tutte, intendo tutte quelle approcciabili, data la situazoone

P. S. Scusate se c'è qjalcne
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 27 Aprile 2015, 19:06:04
Bravo Sprinter, molto molto bene.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Alpacino90 il 27 Aprile 2015, 19:22:10
Citazione di: Sprinter il 27 Aprile 2015, 18:32:53
Credo di essere riuscito proprio ultimamente dalla paura di ferire l'ego proprio in questo periodo.  Fino a qualche mese fa nonostante uscissi spesso e approcciassi, soprattutto in disco, avevo ancora qualche limitazione.

Ora,  lo dico tranquillamente, ci provo con (quasi) tutte* nel locale.

E guardacaso comincia ad arrivare qualche risultato. E il numero di pali,  sebbene inevitabile, scende sempre di più in quanto si migliora il body language nell'approccio e nell'interazione seguente a forza di farlo.

Penso che questo gioco della pesca sia un tipo di gioco, ne' giusto ne' sbagliato, solo un modo di giocare.

Penso sia adatto per i più giovani, per quelli come me che fanno fatica a inserirsi nei circoli sociali misti.

Inoltre maneggiare questo tipo di gioco ti permette di non apparire bisognoso per quando sarai in situazioni di circolo sociale.

*nota che per provarci con tutte, intendo tutte quelle approcciabili, data la situazoone

P. S. Scusate se c'è qjalcne
Secondo me, pareri differenti eh, ad aprire a destra e a manca non si fa una bella figura con le persone e con noi stessi perché sembra che poi tu vada con la prima che ti dice di si, sembra che ci si accontenti..
Io personalmente sono qui per poterci provare con chi voglio io e, specificamente, col meglio possibile (se non di più :D ) per me.. Voglio poter entrare in un pub, restare ammaliato dalla bellezza di una ragazza ed essere in grado di conoscerla, farla interessare a me ecc..
Non entrare in un pub provarci a martello con tutte le fighe del posto finché non trovo la prima che dice di si..
Magari mi sbaglio, ma la penso così
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: TermYnator il 27 Aprile 2015, 19:25:59
Citazione di: Alpacino90 il 27 Aprile 2015, 19:22:10
Secondo me, pareri differenti eh, ad aprire a destra e a manca non si fa una bella figura con le persone e con noi stessi perché sembra che poi tu vada con la prima che ti dice di si, sembra che ci si accontenti..
Io personalmente sono qui per poterci provare con chi voglio io e, specificamente, col meglio possibile (se non di più :D ) per me.. Voglio poter entrare in un pub, restare ammaliato dalla bellezza di una ragazza ed essere in grado di conoscerla, farla interessare a me ecc..
Non entrare in un pub provarci a martello con tutte le fighe del posto finché non trovo la prima che dice di si..
Magari mi sbaglio, ma la penso così
si va off topic, ma in due parole, per fare quello che vuoi fare tu devi prima fare pratica.
E la pratica, se hai problemi di ansia etc, trae giovamento dal fare molte aperture. E' quello che faccio ai TermYraduni e nelle prime uscite dei corsi.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Alpacino90 il 27 Aprile 2015, 19:30:17
Scusa, non me ne stavo accorgendo..
Comunque quello è l'obbiettivo finale
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Sprinter il 28 Aprile 2015, 00:31:43
Citazione di: Alpacino90 il 27 Aprile 2015, 19:22:10
Secondo me, pareri differenti eh, ad aprire a destra e a manca non si fa una bella figura con le persone e con noi stessi perché sembra che poi tu vada con la prima che ti dice di si, sembra che ci si accontenti..
Io personalmente sono qui per poterci provare con chi voglio io e, specificamente, col meglio possibile (se non di più :D ) per me.. Voglio poter entrare in un pub, restare ammaliato dalla bellezza di una ragazza ed essere in grado di conoscerla, farla interessare a me ecc..
Non entrare in un pub provarci a martello con tutte le fighe del posto finché non trovo la prima che dice di si..
Magari mi sbaglio, ma la penso così

Apri a destra e manca sì, ma in maniera intelligente, a seconda della situazione.

Oltre che da un primo giudizio sulla presunta disponibilità delle tipe (se sono sole, se sono in circolo, se sono in troppe, se sono annoiate o stanno parlando seriamente), dipende anche da come è fatto il locale (grande, piccolo, la gente ti può vedere o no, c'è musica/casino/dispersione o è tranquillo). Non sto certo dicendo di farsi vedere da tutti.

Nemmeno in disco deve saltare all'occhio questo, se ci sono 3 set diversi di donne abbastanza vicini, per dire, se potenzialmente te ne interessa più di uno, vai da un'altra parte e tornerai dopo quando uno di quei 3 set sarà più distaccato, in modo che le altre non ti vedano approcciare.

Sono giochi diversi... quello che intendi te forse è più adatto per un circolo sociale, di qualsiasi tipo, ma non il venerdì e sabato sera nelle grandi città.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Micione il 30 Aprile 2015, 19:57:23
Citazione di: tizzone il 22 Aprile 2015, 16:30:41
Per palo io intendo che ci provo o per lo meno inizio il gioco seduttivo e lei mi risponde "siamo solo amici" "sono confusa" "voglio stare sola" "sei una persona fantastica ma..." o rifiuta platealmente un approccio fisico o un invito o per qualsiasi ragione interrompe una interazione che sta andando bene.
Aggiungo: "ma ti sei visto?" "no grazie!" "sono già fidanzata a distanza" "non mi piaci se non per la compagnia" :-\

Chiedo a voi, come si può capire se c'è quel "linguaggio verbale" positivo, quali gesti\parole\ altro mi aiutano a capire se può essere recettiva?
C'è qualche scritto specifico sul forum?
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: mck33it il 30 Aprile 2015, 21:53:34
...io sono una persona pratica: per cui cerco di trovare prima dei segnali che mi incoraggino a buttarmi.
esco poco e quando esco voglio massimizzare i risultati.
gli sguardi,l'importante sono gli sguardi e la volontà/capacita di lei di sostenere gli sguardi con me.
esempio.
sei al supermercato con il carrello, ti passa accanto una tipa,la guardi dritta negli occhi e se vedi che lei(e qua devi essere tu a notarlo)ti riguarda,e dopo un po abbassa lo sguardo,non ti dare per vinto perche se ti ha notato ed ha visto che tu la guardavi,ti darà un altra occhiata,percui fai in modo di rincrociarla e a qul punto se non le sei indifferente ti guarderà concedendoti una seconda possibilità,le sorridi e ti inventi una scusa per abbordarla(contestuale mi raccomando).
insomma per me è un inutile perdita di tempo cercare di aprire donne che manco ti hanno visto,o che sono mentalmente non ricettive(per i cazzi loro).cio' non toglie che potresti avere anche successo....se hai tempo e voglia.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: ilmaredinemo il 04 Maggio 2015, 01:25:01
Citazione di: TermYnator il 22 Aprile 2015, 13:09:01
+ :up:
E' esattamente quello che predico da una vita a quelli che invece si mettono in testa che per rimorchiare occorre aver fatto 10.000 aperture. Quando si chiede ad uno uno realmente bravo quale è la sua percentuale di successo, quello risponderà quasi sempre 100%: non perchè seduce qualsiasi donna, bensì perchè ci prova solo con quelle sedotte ed inevitabilmente le chiude.

OK...chiedi però al buon Tizzone quante aperture e quanti pali si è preso per arrivare a capire e fare questo. Penso che tu mi dirai che con il tuo corso dal vivo si esce belli e pronti per rimorchiare con questa strategia. Se permetti ho qualche dubbio. L'esperienza, secondo me, deve essere reale e cucirsi sulla nostra pelle. La buona teoria è sicuramente migliore della cattiva teoria, ma non può sostituire nelle relazioni umane e quindi nella conoscenza dell'animo umano......l'umana esperienza!
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: TermYnator il 04 Maggio 2015, 14:47:44
Citazione di: ilmaredinemo il 04 Maggio 2015, 01:25:01
OK...chiedi però al buon Tizzone quante aperture e quanti pali si è preso per arrivare a capire e fare questo. Penso che tu mi dirai che con il tuo corso dal vivo si esce belli e pronti per rimorchiare con questa strategia.
Se devo parlare dei miei corsi ti dico pure che ormai li porto fuori pochissimo perchè faccio quasi tutto on line, eppure nella sezione report si leggono cose divertenti...
Ma non è questo il tema.
Citazione
Se permetti ho qualche dubbio. L'esperienza, secondo me, deve essere reale e cucirsi sulla nostra pelle. La buona teoria è sicuramente migliore della cattiva teoria, ma non può sostituire nelle relazioni umane e quindi nella conoscenza dell'animo umano......l'umana esperienza!
L'esperienza serve SOLO a confermare qualcosa che in qualche modo hai gia' realizzato dentro di te.
Ma se nessuno fa in modo che tu capisca di possedere quel qualcosa, non riuscirai MAI a fare esperienza.
Tutto qui...
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: ilmaredinemo il 04 Maggio 2015, 15:22:43
Citazione di: TermYnator il 04 Maggio 2015, 14:47:44

L'esperienza serve SOLO a confermare qualcosa che in qualche modo hai gia' realizzato dentro di te.


molto vero
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: ilmaredinemo il 04 Maggio 2015, 18:00:48
Volevo solo aggiungere, per precisare il mio pensiero, che esiste solo ciò che si afferma. Realizzare la nostra natura significa esprimere e realizzare il nostro potenziale.....nella realtà però, altrimenti non sappiamo nulla di noi stessi e delle nostre capacità e potenzialità.......non possiamo presupporre nulla....dobbiamo affermare e realizzare
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: TermYnator il 04 Maggio 2015, 18:31:03
Citazione di: ilmaredinemo il 04 Maggio 2015, 18:00:48
Volevo solo aggiungere, per precisare il mio pensiero, che esiste solo ciò che si afferma. Realizzare la nostra natura significa esprimere e realizzare il nostro potenziale.....nella realtà però, altrimenti non sappiamo nulla di noi stessi e delle nostre capacità e potenzialità.......non possiamo presupporre nulla....dobbiamo affermare e realizzare
Questo è giusto Nemo. Ma molti di voi quando dicono di non saper cosa dire o cosa fare, di fatto testimoniano di non esser proprio al corrente di cosa sia il loro potenziale. Va da se che il campo, e quindi l'esperienza, possano essere addirittura controproducenti, perchè rappresentano una manifestazione di rifiuto da parte dell'ambiente nei confronti del soggetto, che tenderà a richiudersi ancor più in se stesso e nella sue aree di confort.

Per farlo uscire da queste aree protette, bisogna che qualcuno lo "tarli" sul fatto di possedere un potenziale che piano piano emerge. Questa rivelazione deve diventare voglia di applicarsi. A questo punto l'allievo è pronto per l'esperienza, che diventa il passo necessario ed obbligatorio.

Come vedi però, sto descrivendo un percorso per tappe ben diverso dal "vai sul campo ed apri tutto ciò che si muove". Questo tipo di ordine è IMHO è adatto solo a quelle personalità che non hanno alcun problema e che altrove si chiamano "natural", oppure in casi particolari che non ha senso mettersi ad elencare.

Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Shark72 il 05 Maggio 2015, 11:06:11
Secondo me, come in tutte le cose, occorre andare per gradi. Il tipico stecchino che non è mai entrato in palestra in vita sua non può certo fare la panca piana con 100 chili, se un istruttore glielo propone è un caxxone che deve cambiare mestiere. Parimenti, se io prendo Ernesto Masturbelli e gli dico "vai e apri tutto ciò che si muove" sono un pirla, poco da obiettare.

Il mio concetto va interpretato in modo più ampio, e non limitandosi al solo palo secco nell' approccio a freddo (cosa comunissima, oltretutto), bensì esteso al fenomeno del rifiuto in genere. Del resto, TermY, hai detto anche tu che se uno aspetta di essere arrivato a un livello di fondamentali talmente avanzato da essere "perfetto" e quindi non ricevere alcun rifiuto o quasi, rischierebbe di non agire mai, e passare l' intera vita allo specchio e alla videocamera.

Il rifiuto in assoluto è un fenomeno ineliminabile, pur con i distinguo rilevati da te e Tizzone circa la capacità, in chi ha più esperienza,  di filtrare i casi in cui è tempo perso (e palo preso) in partenza. Come i costi d' impresa, le perdite in borsa e i gol subiti nel calcio.

Ma non voglio con questo far passare il messaggio "apri tutto ciò che si muove", tanto più perchè, specie chi mi conosce o comunque mi legge, sa che al contrario io ho un gioco molto conservativo, ragionato, per certi versi lento e sfibrante, che nella realtà i pali li minimizza.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: Alessandro il 07 Maggio 2015, 19:23:15
La paura del rifiuto è fisiologica, però solo nei principianti. Se è già diversi anni che provi ad approcciare e nello stesso tempo punti a migliorarti giorno per giorno, il rifiuto lo vivrai in maniera diversa perché tu ti stai impegnando e quando ti proponi lo fai al massimo delle tue potenzialità che hai sviluppato fino ad adesso.
In poche parole, il tuo l'hai fatto, se poi non va, fa niente, tanto il miglioramento è continuo, e il lavoro su se stessi non finisce mai. C'è sempre da migliorare e quindi lo sbaglio o il fallimento , farà parte di tutto il percorso. Soprattutto se volgiamo superare i propri limiti . Un conto e provarci sempre con un certo target di ragazze, un altro è se vogliamo scalare la vetta per puntare a donne di un livello sempre superiore, e durante la scalate, gli errori e gli sbagli saranno inevitabili.
Titolo: Re: Sulla paura del rifiuto
Inserito da: guest11464 il 17 Maggio 2015, 15:59:56
Che fare dopo un rifiuto perchè ti vede da "amico"?..intendo le donne dolci che al inizio con le emoction ci san fare,un po ambigue chilosa' per attirare e sentirsi desiderate o fare le st*onzette?Ma quando rifiutano con scuse tipo"l eta' troppo diversa" "non ho praticamente mai tempo"...insomma se vai avanti rischi di annoiare per poi finire che non ti rispondono praticamente piu'!! IN STI CASI MI SENTO UN INETTO..davvero non so proprio come agire in questi casi,non divento nervoso,sul eta' rispondo che non è la prima volta e che il suo fascino.......sul tempo non so cosa dire,anche perchè poi piu' di dirglielo che desidero stare con lei insieme non ne ho idea! che mi dite? :O