Seduzione Italiana

Seduzione e società => Best of the forum => Discussione aperta da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:12:34

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Titolo: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:12:34
1/10 - INTRODUZIONE

Ho preso tanto da questo forum, qualcosa forse ho anche dato. Ora credo che la cosa più utile che possa fare sia mettermi a nudo e raccontare la mia storia, la mia esperienza, il mio lavoro su me stesso. Sono stati quattro anni della mia vita dedicati ogni giorno, ogni minuto - quasi ossessivamente - al miglioramento personale, alla seduzione ed alla crescita. Ho attraversato moltissime difficoltà, molte più rispetto a quelle che avrei immaginato. Ho pensato di mollare, e mille volte ho maledetto questo "percorso". Perché è come una schiavitù. Una droga. Perché una volta che inizi devi arrivare fino in fondo, devi farcela, altrimenti rimarrai un incompiuto, ma con l'aggravante di aver scoperto che la colpa è solo tua.
Quattro anni di tentativi, errori, illusioni, batoste. Oggi, finalmente, sento di avercela fatta. Sento di aver completato il mio cerchio, di aver raggiunto quello che volevo raggiungere. Migliorerò ancora, forse, ma sticazzi. Non m'interessa più. Sento essere finita l'epoca del preparasi a vivere. Ora vivo, e non me ne frega più nulla di ipotetici margini di miglioramento. Bisogna fermarsi, ad un certo punto. E per me quel punto è ora.
In questo topic racconterò tutta la mia storia. Ci vorranno diversi post. Ne ho scritti dieci. Voglio essere il più analitico possibile, non trascurare alcun dettaglio rilevante. Voglio che chi è all'inizio sappia a cosa va incontro, quali sono i rischi ed i possibili benefici del lavorare su se stessi. Cosa è lecito attendersi, quale sarà il prezzo da pagare. Ovviamente ogni storia segue un diverso percorso, perché diversi siamo noi, i contesti in cui ci muoviamo, la nostra sensibilità e, più in generale, le doti che madre natura ci ha concesso. Ognuno ha un suo limite personale più o meno alto, ma non fa differenza a che altezza si trova l'asticella, l'importante è raggiungerla. Scrivo questo topic perché ricordo molto bene le difficoltà che nei primi tempi ho provato nell'orientarmi in questo mondo, perché è fumoso, complicato, banalizzato e pieno zeppo di pagliacci da circo che speculano sulle proprie ed altrui piccolezze.
E' una testimonianza, criticabile o meno, ma vera e vissuta sulla mia pelle. E' la storia di un ragazzo come tanti, con delle qualità e dei limiti di base, che ha usato tutti gli strumenti a disposizione per diventare un po' più uomo. Non romanzerò alcunché, non enfatizzerò né aggiungerò nulla di non reale, non cerco complimenti e non voglio dare consigli. Mi preme solo raccontare questo pezzo di vita, lasciare una testimonianza, e magari rileggerla tra qualche tempo per ricordarmi da dove provengo.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:12:53
2/10 - LA MIA SITUAZIONE INIZIALE

La scoperta del mondo della seduzione risale al 2007, verso fine anno. All'epoca ero uno studente universitario, e mi ero da pochi mesi trasferito fuori sede, in una casa di studenti, attirato dal miraggio della vita priva del controllo dei miei genitori: avrei studiato, e, certamente, trombato. Negli anni precedenti con le donne non andava granché bene. Avevo avuto una sola "storia seria", durata un paio di anni, ma era già in archivio. Ogni tanto trombavamo ancora, lei era ancora innamorata di me ed io me ne approfittavo, cercando con mille artifici di placare i miei sensi di colpa. Avevo avuto altre storielline, da ragazzo, ma sempre senza che me ne fregasse nulla, e sempre senza fare alcunché di sessuale se non qualche pomiciata. Prima dei vent'anni piacevo abbastanza, mi capitava spesso che delle ragazze venissero a me facendomi capire i loro intenti. Io soprassedevo, quasi sempre. Un po' perché queste ragazze non erano mai chissà quale meraviglia, un po' per la paura di mettermi in gioco, per l'ansia di dover passare da "quello con cui lei ci prova" a quello che doveva dimostrare in concreto le sue supposte qualità. Tre volte, dopo aver frequentato per un breve periodo della ragazzine, queste si innamorarono perdutamente di me, scappandoci di testa sino al punto di dover andare dallo psicologo. Questo mi spaventò molto, e mi portò negli anni seguenti ad essere molto rispettoso e ad andare solo con ragazze di cui mi fregava qualcosa: cioè, quasi nessuna. Anche perché con quelle che m'interessavano neppure ci provavo. Le idealizzavo.
In quegli anni mi sono innamorato. Due volte. Laceranti. La prima cotta è durata 3 anni, e la seconda altrettanto. Le pensavo tutto il giorno, scrivevo lettere, poesie, fumavo e bevevo pensando a quanto sarebbe stato bello un bacio, o anche solo una carezza, lieve, appena accennata. Inutile dire che queste lettere le lessi solo io, ed i miei sentimenti restarono dentro di me, mai dichiarati, e quelle che avrebbero potuto essere due storie importanti rimasero due macigni nella mia sicurezza con l'altro sesso. Mi sentivo inadeguato, alto, senza un filo di muscoli, pochi capelli, le spalle un po' curve. Passavo i pomeriggi degli anni del liceo a fare siti web e a leggere libri smielati di Coelho. E poi io non avevo gli amici fighi, quelli che giocavano a calcio, insomma. I miei amici erano adorabili e simpatici sfigati, proprio come me. Io non giocavo a calcio, no. Giocavo a pallavolo. E stavo pure in panchina.
Così arrivai alla fine del liceo, l'età delle occasioni perdute. Qualche bacetto quà e là nelle gite scolastiche da ubriaco e qualche storiellina in vacanza muovevano solo leggermente il mio score. Mi sentivo doppiamente coglione, perché non combinavo mai niente, e per di più sapevo di piacere a qualcuna, perché ricevevo segnali d'interesse. Quelli ho sempre saputo coglierli. Certo, non mi venivano dietro quelle che avrei voluto io, ma qualcosa avrei potuto raggranellare senza troppa fatica. Ma ero timido, e poi i miei amici mi avrebbero preso in giro se avessi iniziato a "fare il figo" con le donne. E poi, cercavo il vero amore, mica avevo tempo da perdere con persone di cui poco m'importava. Col tempo iniziarono a diradarsi anche questi segnali di interesse.
I primi anni di università ho conosciuto la mia ex di cui sopra. Due anni molto intensi. All'inizio non mi colpì granché, era bella, questo sì. Ed aveva le tette grosse. Poi con lei persi la verginità, ed ovviamente come diretta conseguenza me ne innamorai perdutamente. Mi feci tutta la trafila del perfetto fidanzatino ventenne: dediche, canzoni struggenti, scenate di gelosia, ripicche, moltissimo sesso, cenette romantiche, vaneggiamenti sul matrimonio, nomi dei figli, cene con i rispettivi genitori. Imparai qualcosa di più delle donne, questo sì. Non che quello che scoprii mi piacque poi così tanto: quel carattere sempre ondivago, l'amore per le tragedie greche, la capacità che hanno di mentire, di farti sentire ora grande come un re, ed un momento dopo piccolo come un verme. Ad ogni modo, ero geloso. Drammaticamente geloso. Certo, lei non si impegnava granché nell'aiutarmi, ed anzi, amava flirtare con ogni essere umano di sesso maschile. Un po' per provocarmi, un po' perché era fatta così. Per qualche bizzarro motivo le donne sono convinte che dal fare ingelosire un uomo derivino sempre e solo conseguenze positive. E invece nel mio caso no. Impazii. Arrivai ad odiarla. Poi la amavo. Poi la odiavo. Poi la lasciai, tra mille pianti miei e suoi, ma sentivo che era giusto così. Continuai a trombarci furtivamente per qualche tempo, finché lei non si fidanzò, e tanti saluti.
Appena tornato single mi godei i privilegi dell'essere visto come una preda appettibile dopo essere stato fuori dal "mercato" per un biennio. I primi 3-4 mesi mi tolsi così qualche soddisfazione. Uscivo, bevevo, fumavo, scherzavo, mi divertivo, sembravo rinato. Dopo questo breve lasso di tempo sprofondai nell'apatia. Tornai il ragazzino timido e insicuro che ero sempre stato. Brillante con gli amici, ma che si scioglie nell'impatto con il mondo. Portai avanti la mia passione per il djing. Tecnicamente ero bravo, ma non avevo abbastanza carattere per impormi nelle discoteche. Così feci qualche esperienza, poi finii a mettere la musica ai matrimoni. Non il massimo della vita, ma almeno guadagnai un bel po' di soldini. Inoltre studiavo. In quello sono sempre stato bravo, ed a conti fatti è stata la mia salvezza. Studiare è una delle poche cose in cui l'impegno porta sempre risultati concreti, misurabili ed acquisiti per sempre. Inoltre feci tanti lavoretti estivi, di vario genere, altri soldi ma sempre quella sensazione di non avere carattere. Ero bravissimo quando le persone si comportavano gentilmente con me, ma franavo non appena tendevano a mettermi in difficoltà, anche per scherzo. Mi vergognavo a fare telefonate, entrare in un negozio da solo, figuriamoci approcciare una ragazza. Impensabile. Fortunatamente pochi hanno infierito in quegli anni, ero abbastanza bravo a mascherare con l'umorismo e la mia parlata veloce da iper-cinetico. Mollai lo sport, anche perché venni ceduto a una società con ragazzi molto più grandi di me che nel tempo iniziarono a mettermi i piedi in testa. Misi su un po' di panzetta, che insieme alle mie spalle strette e ai miei pochi capelli non mi rendeva il massimo del sex appeal.
Nel frattempo donne zero. Magari in un anno rubacchiavo un paio di bacetti, e con tipe che non mi piacevano per nulla. Magari, certi anni, neanche quello.
Arriviamo così al 2007. Come scrivevo, andai a vivere nella città sede della mia università in un appartamento di studenti, convinto che questo mi avrebbe, finalmente, aperto al mondo ed alle donne. Mi divertii molto, cazzeggiavo, qualche sera si usciva a bere e fare casino. Ma donne, come al solito, zero. Ne conobbi molto poche, e con quelle poche non combinavo nulla. Diventavo loro amico, scherzavamo, ridevamo, bevevamo, ma la cosa finiva lì. Nel frattempo continuavo a convivere con le mie insicurezze, che mi portavano a stare sempre con le stesse persone, a fare sempre le stesse cose. Il venerdì e il sabato tornavo dalla mia compagnia di amici storica, sempre nello stesso bar, nello stesso buco di venti persone, ad ammazzarmi di Negroni, sigarette e simili. Capivo benissimo che così non si poteva andare avanti, ma non avevo idee migliori, né la forza di inventarmi nuove soluzioni.
Poi una sera d'estate, al solito bar da me frequentato, incontrai Tizio, un vecchio amico che non vedevo da molto tempo.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:13:15
3/10 - LA SCINTILLA

Io e Tizio eravamo molto amici da piccoli, poi le strade della vita ci avevano divisi, per poi ricongiungersi negli anni del liceo, e bipartirsi nuovamente negli ultimi tempi. Una persona di grande ispirazione per me, un artista, che negli anni mi aprii gli occhi su tanti aspetti della vita non convenzionali. Con lui potevo tirar fuori la mia vena profonda che nella vita reale era sempre coperta da una maschera di humor e brillantezza. Si parlava di tutto: psicologia, consapevolezza, medicina alternativa, musica, viaggi, senso della vita. Si parlava anche di donne, ovviamente. E per entrambi le cose non andavano mai bene, non si batteva chiodo e si tendeva a poeticizzare il tutto.
Quella sera era almeno un anno che non lo vedevo.
Era diverso. Euforico. Vestito strano, eccentrico. Iniziò a raccontarmi di un libro, un prestigiatore, americano, o forse svedese, boh, marcovich, qualcosa del genere, si fa chiamare "mistery", ha scritto la bibbia del rimorchio, capisci, il manuale della figa, ed è facile, è come un gioco, non c'è nulla di reale, un-due-tre, attrazione, comfort e poi te la baci, e ci sono libri, e forum, gruppi di ragazzi, si fanno chiamare "pua", gente che si vede, esce, "chiude".
Lo ascolto parlare per quasi due ore, ha gli occhi che trasmettono entusiasmo. Sulle prime sono un po' scettico. Oddio, non scoperò, però non sono del tutto scemo, e mi rendo perfettamente conto che non può esistere un frasario standard, né una procedura univoca, per rimorchiarsi una ragazza. Ascolto, chiedo, ringrazio.
Due mesi dopo mi arriva una mail da Tizio. In allegato un file, "badboy2007.doc". Ed un messaggio: "leggilo, gay! :-)". Ok, lo faccio. Ma non ora, lo farò domani. Passa una settimana, ne passano due. Mi decido ad aprire il file. Corposo, peraltro.
Lo leggo tutto d'un fiato. Passo la notte in bianco, ma non ho sonno. Mai stato così sveglio in vita mia. Dinamiche su cui mi ero sempre arrovellato finalmente chiare, lampanti. Il concetto di shit test è il primo che mi colpisce. Io che in passato così tante volte mi ero risentito per battute acide. Ora capisco, non devo offendermi. Devo rispondere. E' un gioco. E' tutto un fottuto gioco.
Dopo qualche giorno l'entuasiasmo iniziale scemò. Si placò la componente emotiva, e la mia razionalità iniziò a dubitare che le teorie di un tamarro croato potessero davvero rappresentare la chiave di volta del mio personale sistema.
Pochi giorni dopo andai in libreria con un mio amico, ben lontano da questo mondo e che certamente lo troverebbe ridicolo. Girando tra gli scaffali, lo vedo. "Metodo Mystery - la bibbia dell'artista del rimorchio". caxxo, è un segno del destino. Devo prenderlo. Però che figura ci faccio col mio amico. Se mi vede comprare un libro del genere mi sfotterà a vita. Passo un'altra volta, dai. Anzi no. Devo prenderlo. Devo farlo. E devo farlo ora. Non ci sarà un'altra volta. Non passo spesso di qui, poi mi passa dalla mente, e buonanotte. Ed è anche l'ultima copia. Dai, lo prendo.
Corro alla cassa a pagarlo, esco e subito dopo rientro nel negozio, di modo che il mio amico non si accorgesse del mio acquisto. Mi vergognavo come un ladro, ma ero al tempo stesso orgogliosissimo. Tornando a casa mi sembrava di avere una bomba nello zaino, non vedevo l'ora di chiudermi in camera a leggere.
Ne seguii una nuova notte in bianco: la scintilla era scoccata, e questa volta il fuoco attecchì definitivamente.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:13:41
4/10 -  I PRIMI ESPERIMENTI

Nelle settimane successive continuai a divorare materiali, forum, articoli, libri. Elaboravo teorie, provavo routine allo specchio. Ero come un bambino in un parco giochi. Tizio era ben felice di questa mia nuova vocazione, e passavamo le ore a parlare di HB, fluff talk, kiss close e social proof. Iniziai a provare tutto quello che potevo provare su amiche, amiche di amiche, amiche di amiche di amiche. Continuavo a non scopare, s'intende, ma cazzeggiavo con raccontini, giochini stupidi, chinoescalescion. Avevo un'energia altissima, tanto che a partire da quel periodo e fino ad oggi sono guarito improvvisamente e senza alcuna spiegazione dall'asma, di cui soffrivo dalla nascita, nonostante il mio medico mi avesse detto, poco tempo prima, che avrei avuto bisogno di medicinali a vita. Mi sentivo Dio. Andavo a ballare, scherzavo. Ma non aprivo ancora sconosciute.
Inevitabilmente si avvicinava la mia prima serata sul campo.
Uscimmo in due, io e Tizio, un giovedì sera universitario nel centro della città.
Ricordo benissimo l'ansia che provai prima di uscire. Gambe di marmo. Faccia tesa. Nel viaggio in macchina cercavo di non pensarci, di alleviare l'ansia cazzeggiando, ma era impossibile. Provai a bere, ma non mi rilassò. Ad ogni modo me l'aspettavo, e non volevo tornare indietro. In tutta la serata parlammo con 5 o 6 gruppetti di ragazze, alcune ci fanculizzarono, altre sembravano simpatiche. Non mordevano. O comunque i morsi non facevano così male. Io ero tesissimo, parlavo quasi a monosillabi, mi sembrava di avere un riflettore sparato in faccia per tutta la serata, ma non m'importava, volevo solo superare "la prima volta". Tornai a casa svuotato, mi sentivo di aver smosso un blocco enorme e pensavo che da lì in poi sarebbe stato tutto più semplice.
Nei mesi successivi alternai le uscite con i miei vecchi amici a quelle con Tizio. Fu un periodo davvero bello, mi divertivo, concepivo tutto come un gioco, le ragazze non erano persone, ma HB, e io vivevo tutto davvero come se fosse un videogioco, proprio perché questo artificio mi permetteva di non sentirmi esposto in prima persona. Passavamo le serate a pomparci il frame, e quando magari in tarda serata tornavo a salutare i miei amici al solito bar, mi sentivo mille chilometri più in alto di loro, più vivo, più vero, più giusto. Tuttavia, continuavo a non chiudere, e le volte che combinavo qualcosa, non era mai con ragazze conosciute "sargiando". Mi rendevo conto di essere troppo "leggero" nel mio modo di fare, scherzoso, non incisivo, simpatico, ma non certo con atteggiamenti da figo, puntavo solo a farle ridere e cercavo approvazione, ma mi andava bene, andava bene così, qualsiasi cosa pur di uscire dalla mediocrità, di fare qualcosa di diverso, di sognare di essere una persona migliore.
Poi una sera il giochino si ruppe.
Ero a ballare con i miei amici nella mia città. Lì non avrei mai sargiato, figuriamoci. Io e Tizio andavamo sempre a fare pratica ad almeno 50 km da casa. E così avevamo fatto la sera prima. Avevamo aperto un set di 5 ragazzine, che era andato malissimo. Il peggiore della mia vita. Eravamo quasi dovuti scappare per le troppe prese per il culo ed i fidanzati incaxxosi in arrivo. Ingestibili. E noi eravamo due inesperti caxxoni. Ma sticazzi. E' un gioco, pensavo. Ma la sera successiva, a ballare, nella mia città, in casa mia, dove tutti mi conoscono, dove non sono un personaggio dei videogame ma una persona reale, proprio quella sera, proprio in quella discoteca, c'erano due ragazze del set che la sera prima avevamo scazzato. Passai accanto a loro con un altro mio amico e iniziarono a indicarmi, ridere e prendermi per il culo. Io le guardai con fare interrogativo come dire: "e voi chi caxxo siete?", ma la recita servì a poco. Mi allontanai mostrando indifferenza mentre mi indicavano ridendo e urlando "sfigatooo". Tornai a casa profondamente scosso. Non era un gioco, no, era vita reale, erano persone, ed era inutile illudersi che non fosse così.
Da quel momento in poi smisi per tantissimo tempo di "sargiare", ovvero di andare a cazzeggiare con sconosciute, con sporadiche eccezioni dettate più dalla voglia di farmi del ridere che altro.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:13:58
5/10 - I PRIMI PASSI NEL MIGLIORAMENTO PERSONALE

Parallelamente alle mie prime rozze sargiate, iniziai a lavorare fortemente su me stesso. Avevo intuito le enormi potenzialità che ci sono in ognuno di noi, ed ero sicuro che se avessi presentato un prodotto migliore (inner game) sarebbe stato più semplice piazzarlo sul mercato (sarge). La mia miracolosa guarigione dall'asma mi tolse gli ultimi dubbi in merito alle sterminate possibilità che risiedono nel controllo della mente e nella gestione dell'energia. Misi ordine alle mie idee sulla felicità, sull'amore universale e sulla morte, traendone molta serenità e solidità. Mi iscrissi in palestra, e guarii dal mio perenne mal di schiena. Studiai la respirazione consapevole, e iniziai ad usare il respiro circolare per trarne energie e fortificarmi.
Se con le donne non vedevo chissà quali risultati, in tutti gli altri campi feci un salto in avanti inmmaginabile. All'università ero già abbastanza bravo, e divenni eccellente, riuscendo persino a laurearmi con la lode. Con gli altri ragazzi diventai molto più sicuro, non ero più messo in difficoltà dalle battutine da st*onzo e imparai a rigirare la frittata con un sorriso. Mi feci molti più amici, e trassi grandi spunti dal frequentare molti ambienti diversi: dal tamarro palestrato al fighetto universitario. Mi presi qualche soddisfazione con il djing, anche se i treni migliori erano passati qualche anno prima, quando non avevo le palle per salirci. Avevo molti momenti up, ed altrettanti down. Continuavo a perdere occasioni clamorose con ragazze discrete, le quali mi lanciavano segnali che io coglievo senza riuscire però a tradurli in qualcosa di concreto. Mi presi una bella cotta per una mia compagna di università, e andai avanti mesi a provarci, un passettino alla volta, finché lei  si fidanzò con uno che tutti questi problemi non se li fece. Scoprii mesi dopo che lei con me ci sarebbe stata, e pure volentieri. Fanculo.
Iniziai a frequentarmi con un'altra ragazza, non mi piaceva tanto ma era carina e poteva andare. Con lei non ero assolutamente me stesso, recitavo la parte dell'uomo iper-sicuro si sé, pieno di donne e di esperienza. Lei ne rimase affascinata, ma il mio pisello mi tradì alla prima occasione, e da lì non volli più rivederla. Dinamica simile si ripropose pochi mesi dopo, con un'altra ragazza. Questa volta però mi feci furbo, e viste le avvisaglie preoccupanti del mio amico di carne, feci il paraculo e le dissi che avrei preferito evitare di andare a letto con lei, non essendone innamorato.
La palestra nel frattempo iniziava a dare qualche risultato, avevo ancora pochi muscoli ed un po' di  panzetta, ma inziavo a riempire meglio le magliette e la camicie. Mi autoprescrissi una dieta drastica della durata di qualche mese, commettendo un sacco di aberrazioni, ma almeno studiai gli alimenti e mi costruii quelle nozioni che sono fondamentali per stare bene con il cibo.
Finisce l'università, si torna a casa dai genitori, agli orari imposti ed alla cameretta da tenere in ordine, in una città molto più piccola e con meno stimoli e possibilità.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:14:17
6/10 - L'INCONTRO CON IL T.M. E L'ANNO 2009

Sempre nell'arco del 2008, nel pieno della mia crociata spirituale contro gli evidenti limiti del Mystery Method, m'imbatto con il T.M. Il testo mi piace, scorre, è interessante. E' umano. Le donne sono persone, si parla di emozioni, di carisma. Si parla di seduzione, e non di rimorchio spicciolo. Mi piace la filosofia alla base, mi piace la dinamica e mi affascinano i post dell'autore sul forum. Leggo tutto, e cerco di sperimentare. Di nuovo, anzitutto con le persone che già conosco. Non seguo rigidamente lo schema, ma ne assorbo la filosofia che c'è alla base. Provo soprattutto a fare territori virtuali, a virare la conversazione su un piano emotivo. Mi alleno a controllare il mio body language, le mie espressioni. Tutto bene, funziona tutto. Peccato che davanti a qualsiasi ragazza che mi piace torno ad essere quello che sono sempre stato: simpatico, e basta. Una cosa è avere carisma davanti allo specchio, una cosa è averlo quando sei in scena.
Ad ogni modo non mi preoccupo troppo, perché mi sento comunque in miglioramento, acquisisco sicurezza, e non ho mai avuto fretta: mi sono sempre accontentato di percepirmi in movimento, anche a passo di lumaca in certi momenti. Continuo a leggere anche libri di P.N.L., linguaggio del corpo, psicologia in genere. Miglioro moltissimo le mie capacità di lettura delle situazioni sociali. Della serie: non scopo, ma almeno capisco precisamente perché non scopo. E' già qualcosa, voglio dire. Mi illudo di poter perennemente controllare i miei stati d'animo, di poter essere in certi momenti determinato, in altri simpatico, in altri seducente. Ma è un'illusione, appunto, e anche se a volte i risultati arrivano, sono sempre sfuggenti, come dettati dal caso.
Dopo la laurea inizio immediatamente a lavorare, e l'impatto tutto sommato è abbastanza buono. Certo, una cosa è essere sicuri di sé in mezzo a coetanei e un altro è farlo con professionisti che hanno magari 20 o 30 anni più di te, ma cerco di fare pochi errori, giocare in difesa, e i primi tempi passano abbastanza lisci. Scopro però che lavorare ha un enorme lato negativo: la scomparsa del tempo libero. Mi trovo a dover condensare tutta la mia vita sociale nelle serate di venerdì e sabato. Due sere su sette giorni. Sempre che non si debba lavorare anche al sabato. Un incubo. Cioè, il lavoro mi piace. Però i miei ritmi cambiano drasticamente.
Rinuncio il più possibile alle perdite di tempo, devo ottimizzare il tutto. Sulla palestra sono intransigente, ne ho bisogno. Mi sta venendo un bel fisico e poi è un ottimo posto per conoscere persone nuove, in una città un po' chiusa, in cui non è così semplice fare nuove amicizie. Il mio primo anno di lavoro scorre veloce: lavoro, vado in disco il più possibile, mi faccio un bel po' di amici ed amiche nuove. Continuo a non scopare, ovviamente. Qualche occasione mi capita, ma c'è qualcosa che non riesco ancora a mettere a fuoco che mi blocca. Piaciucchio, e tuttavia non concludo. Sono selettivo, ma apro poco, e chiudo ancora meno. Se una mi piace tanto non ci provo perché mi piace troppo. Se una mi piace poco non ci provo perché mi piace troppo poco. Sogno un angelo di sesso femminile che venga dal cielo a dirmi che mi ama alla follia. Insomma, seghe.
Arriva l'estate 2009. Nel frattempo continuo a sperimentare disordinatamente teorie, P.N.L., e quant'altro. Cerco di modellare chiunque mi sembri figo. Cerco anche di essere me stesso. Cerco di recitare la parte di un figo. Sono in continuo bilico tra l'esigenza di essere apprezzato per quello che sono, e la constatazione che essendo quello che sono continuerò a segarmi. Capisco che devo essere quello che sono, ma continuare a migliorarlo. Belle parole. Inizio a rompermi i coglioni di tutto questo mondo. Inizio a maledire questo percorso. E' frustrante. Trombano i belli, i brutti, i tamarri, i fighetti, i caxxoni, i cazzetti, ed io mai. Neanche per sbaglio. Intuisco che la colpa è mia, ma non so come uscirne. Capisco che aprire a caxxo non è la soluzione. Non per me. Non ero preparato, non ero abbastanza solido, lo sapevo bene. Se non sei preparato è inutile che tenti 50 volte di sostenere un esame. Ne sono tuttora convinto. E poi, aprire a caxxo non mi piaceva, non mi divertiva proprio per niente. Non avevo più quella maschera dei primi tempi che mi consentiva di aprire credendo che fosse tutto uno stupido gioco, ero sguarnito e non abbastanza forte per pigliarmi dei pali. E poi, non lo sentivo giusto, non lo sentivo essere il mio percorso. In quel periodo non avevo neppure persone adatte ad accompagnarmi in questo, ed avrei pertanto dovuto sargiare da solo. Impossibile. Iniziano a starmi sul caxxo la P.N.L., la postura alpha, il frame, le donne, il territorio virtuale, il fascino. Fanculo tutto. Sento un senso di nausea generale ed allento un po' la presa, cerco di non pensare più a queste cose, ma non è facile, perché ormai sono dentro di me. Mi sento quasi condannato. Passo una bella estate 2009, un viaggio avventuroso, qualche ragazza. Così, senza pensarci. Bevevo, sparavo cazzate e limonavo in disco. Facile. Mi andava bene così.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:14:34
7/10 - IL 2010

Il 2010 è l'anno del teatro. Già da un po' mi girava in testa l'idea di iscrivermi ad un corso di recitazione. Avevo migliaia di nozioni in testa su comunicazione, linguaggio del corpo, emozioni. Ma queste idee spesso erano inespresse, stavano dentro di me. Pensai che un corso di recitazione mi avrebbe costretto ad espormi, a salire sul palco con un riflettore puntato addosso, a osare. E poi, magari al corso di recitazione avrei conosciuto qualche bella ragazza. Nel frattempo studiai da autodidatta la voce, i vari modi di parlare, velocità, timbro. Per lunghi periodi mi sforzavo di parlare con una voce diversa dalla mia naturale, più profonda e calma, poi però alla lunga l'impegno era eccessivo e tornavo sempre ad essere quello che sono sempre stato.
Il corso si rivelò da subito molto utile. Non c'erano fighe, figuriamoci, ma un'insegnante molto preparata ed intensa. All'inizio ero davvero bloccato, molto più di quanto immaginassi. Poi col tempo mi sciolsi, sempre di più. Non sono certo un grande attore, ma recitare aumenta moltissimo la sensibilità e il menefreghismo all'altrui giudizio. Recitando capisci, vivi sulla tua pelle, come la fantasia possa essere pratica, possa essere azione, e non solo esercizio della mente. Mi aiutò molto anche frequentare i miei compagni di teatro, tutte persone diversissime tra di loro e rispetto a me, alcune di una fragilità enorme, altre forti e spavalde, giovani, meno giovani, ognuno con i suoi cazzi ed il suo mondo.
Mi iscrivo anche ad un corso di arti marziali, che mi tira fuori un po' di aggressività e mi rende più sicuro della mia capacità di farmi rispettare anche sul piano fisico, per quanto sino ad oggi non ne abbia mai avuto bisogno.
Verso l'estate 2010 arrivo a capire l'importanza basilare della professione nella vita dell'essere umano di sesso maschile. Percepisco la fragilità del maschio che base tutto su apparenza e comunicazione, e arrivo a pensare che tutto passi dalla testa, dalla preparazione e dalle palle. Lo penso a tutt'oggi. Leggo libri di strategia militare, guerra, potere, che mi aiutano a capire meglio dinamiche con le quali sono comunque a contatto quotidianamente. Con le ragazze la situazione migliora, sono più rilassato, ma il caso gioca ancora un ruolo centrale. Mi taglio i capelli a zero e mi rendo conto dai feedback che il mio aspetto è molto più aggressivo. Bene. Alterno bei numeri (avevo scritto un report in quel periodo) a serate fiacche, alterno momenti in cui mi sento sociale e ho voglia di fare, ad altri in cui vorreri rinchiudermi in un eremo a riflettere sul senso della vita. Capita di rimorchiare ragazze carine, ma anche di spiaggiare balene da ubriaco. Certe sere sono molto sicuro di me, ma altre mi pesa persino parlare con i miei amici. Sono bivalente. Corrente alternata. A o B. Sono quindi sempre contento e sempre scontento. Quando ho A voglio B e viceversa. Quando sono socievole non mi sento me stesso. Quando sono solitario mi deprimo e cerco la gente.
Insoddisfazione.
Vacanze.
Poi si riprende a lavorare, ed a studiare per un esame di abilitazione che avrei avuto a dicembre. Il 2010 finisce a testa bassa, tanto lavoro, tanto studio e poco spazio per altre cose. Trovo comunque il tempo per infatuarmi di una ragazza che viene in palestra con me. Con lei torno ad essere il solito sof, le parole non scorrono, i movimenti sono pochi oliati, i sorrisi fuori tempo. Non mi dichiaro apertamente, cerco di farle capire, forse sperando che lei, una volta intuito, mi sarebbe saltata al collo implorandomi di baciarla. Sfigato, ordinario e frustrato. Ed ovviamente, anche questa volta, seghe.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:14:55
8/10 - IL 2011

Il 2011 parte bene. Ho dato l'esame, anche se non conosco i risultati. Vado a vivere da solo, ricomincio il corso di recitazione. Ho un po' più tempo libero. Le premesse sono buone. Negli ultimi anni mi sono fatto un sacco di amici e ho sempre qualcosa da fare. Tante belle serate, aperitivi, weekend, nuove conoscenze. Inizio a migliorare concretamente il mio guardaroba. Non che prima mi vestissi male, ma spendo di più e mi presento sempre al meglio, a volte elegante a volte più sportivo, ma sempre curato e con vestiti di un certo tipo.
Poi, la grande crisi.
Un periodo nero, di grande frustrazione e rabbia. Ok, non sarò Casanova. E neppure il mitologico Alphone. Però sono un bel ragazzo, pieno di amici, di interessi, di esperienze, simpatico, faccio un bel lavoro e i soldi non mi mancano, vivo da solo. Ma con le donne c'è ancora qualcosa che mi blocca. Come un muro invisibile. Si certo, qualcosa combino, ma non ci siamo. I miei amici storici si fidanzano. Tutti. Nessuno escluso, anche chi non avrei mai immaginato. Con belle ragazze, tra l'altro. Gli piovono dal cielo. Ed io devo sempre sbattermi come un caimano per prendermi flake da ragazze che neanche mi piacciono davvero. Frustrazione. Le serate con la mia vecchia compagnia diventano un incubo. Siamo sempre in numero dispari, tutte coppie ed io. Si baciano, si amano, fanno finta, si punzecchiano, si sorridono, quelle cose lì, insomma. Come le persone normali. Mi sento condannato a non poter vivere una caxxo di vita normale. Voglio anch'io una ragazza normale. Sogno il grande amore, certo, e lo idealizzo, lo ammetto, ma mi andrebbe bene piazzarmi, sistemarmi, non pensarci più. Non credo più nella seduzione, non funziona, almeno non con me. Eppure io ho dato tanto, penso. Ma i risultati non ci sono. E mi sento solo, anzi, sono solo, in un vortice di pensieri nei quali mi perdo. Non voglio più uscire di casa. Mi stanno tutti sul caxxo. Li odio. Li disprezzo. Esseri banali. Amori ridicoli. Scrivo. Continuo il mio romanzo, scrivo pagine su pagine. Aspetto i risultati dell'esame, e spero tanto di averlo passato, più che altro per avere la scusa per barricarmi in casa tutta l'estate e studiare. Non dover vedere nessuno, non dovermi sentire condannato ad una diversità che avevo sempre precepito come una possibilità, e che improvvisamente mi appariva come una condanna. Smetto di scrivere sui forum, smetto di bere, smetto di fumare, mi cancello da facebook. Lavoro, vado in palestra, esco il meno possibile. Fanculo tutti.
Anche al corso di teatro vado controvoglia. Non me ne frega più nulla. Emozionare, comunicare, esprimere. Ma che si ammazzino tutti. E poi il personaggio che devo interpretare quest'anno mi sta pure sui coglioni, un ricco perververtito che pensa solo a scopare. Ma che palle. Sempre 'sto caxxo di scopare. E' un incubo. Non posso lasciare, però, c'è lo spettacolo a fine anno e devo rimanere. Ho dato la mia parola e quella non la tradisco. Inizio a visitare quasi quotidianamente siti di escort, e a pensare seriamente di chiamarne una.
La mia vita va avanti così qualche mese, finché arriva la notizia: mi hanno bocciato all'esame. A me? Bocciato? Ci dev'essere un errore. Non mi hanno mai bocciato a nessun esame. E poi ho studiato seriamente, molto più di altri. Ero preparato. Hanno bocciato me e hanno promosse gente che non sa neppure scrivere il proprio nome correttamente. Impossibile. Ci dev'essere un errore. E invece è vero. Un anno buttato via.
Seguono giorni di bestemmie, alcol, sigarette. Ho una rabbia dentro che potrei impazzire. Il lavoro era ciò che mi salvava, mi teneva a galla, ora pure quello mi deve voltare le spalle. Non dico che ho pensato di farla finita, sarebbe esagerato, ma diciamo che in quei giorni se accidentalmente fossi scivolato in un burrone non mi sarebbe dispiaciuto poi così tanto. Ma la misura non era ancora colma. C'era ancora spazio. Un giovedì sera esco con amici, nella mia solita città, dove c'è la stessa gente che dice le stesse cose da sempre. Vado a una festa. Non volevo uscire, ma un mio amico insiste. Vuole presentarmi delle ragazze. "Sono carine", dice. Vado, con un barlume di speranza. Fanno schifo, invece. E sono pure fidanzate. Bevo, bevo, bevo, e sono (un po' più) felice. Poi vedo una Dea. Un sogno ad occhi aperti. E questa da dove esce? In questa caxxo di città le facce sono sempre quelle, anno dopo anno, solo invecchiate, meno fresche, rosicchiate dall'insoddisfazione e dal tempo. E' amica di una mia amica. Sorride. Si siede vicino a me e iniziamo a parlare. Due ore. Come se la conoscessi da sempre. Raramente in vita mia ho visto una ragazza così bella. Sono abbagliato, eppure di ragazze ne ho conosciute nella mia vita. Non è perfetta, è di più, perché la perfezione è fredda e lei è colore. E' un'opera d'arte. Ed è qui, con me, ora. Queste cose a me non succedono. Nella mia città, poi. Ed è pure simpatica, interessante. Le parole scorrono naturali, senza pensare, e sono fresche, sono quelle giuste. Ha una testa. Ha pure una testa, caxxo. Non me l'aspettavo, non stasera, non ora, non sono in forma. Sono un po' scarico, sono "leggero", non mi sento seducente, sono solo me stesso, dico quello che mi viene in mente mentre la guardo negli occhi con la faccia da pesce innamorato. Me ne accorgo, vorrei fare di più, vorrei fare il super-seduttore, ma in quel periodo non avevo più energie mentali né fisiche, e sono costretto ad essere solo quello che sono. Mi sento come un bambino sulla giostra. Mi chiede il contatto facebook, ma non ce l'ho. Ci scambiamo i numeri con una scusa. Torno a casa più incredulo che contento. Ma disilluso. Non ci credo, queste cose non succedono, non a me. Ci scambiamo qualche messaggio, poi la cosa finisce lì. Non le piaccio, ho giocato male, non sono stato alpha. Lascio perdere. La vita fa schifo.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:15:30
9/10 - UN VENERDI'

La sera dopo è venerdì. Esco con i miei amici, festa in piazza. A inizio serata sono carico e positivo. Forse si tratta di un'allegria artificiale, ma è comunque allegria. Voglio solo divertirmi e non pensare a niente. Siamo tutti insieme, come 10 anni fa. Alcuni più grassi, altri con meno capelli, ma siamo sempre noi. O meglio, io sono io. Loro sono coppie. Tutte coppie, ed io. Di nuovo. Vedo le loro facce, le loro espressioni, e penso che il coglione sono io, loro si sono sistemati, io ho voluto giocare con il fuoco, con me stesso, con la mia mente, con le mie emozioni, e mi sono bruciato. Ho voluto migliorare e sono peggiorato, evidentemente. O forse no. Non capisco più nulla. Bevo. Poi la vedo. La ragazza della palestra. Quanto l'ho desiderata, solo pochi mesi prima. Passa davanti a me. Con un ragazzo. Con lei vedo passare un altro dei miei amori non dichiarati, un altro fallimento, un'altra possibilità tramutatasi in sconfitta. Mi saluta con un sorriso. Le sorrido anch'io, serpente, e penso: "muori". Ma il coglione sono io, lo so, non lei, non lui, non i miei amici, solo io. E' tarda serata. Sono in mezzo alla piazza. C'è la musica. Il mare in lontananza. Tutti abbracciati, tutti che si baciano. Ho passato gli ultimi anni della mia vita a studiare la seduzione, a scrivere sull'amore, e mi ritrovo ancora una volta bloccato, perso nelle mie possibilità che non sembrano mai tradursi in qualcosa di concreto, in quello che veramente voglio.
Basta. E' troppo. Saluto. Arrivo a casa, da solo. Sbatto i vestiti per terra e mi butto a letto con una bestemmia. Mi gira la testa. Ho sete. Ho caldo. Mi sento pesante, come se avessi un macigno legato al collo. Bestemmio, sempre più convinto. Non ho neanche voglia di spegnere la luce. Mi addormento così. Mi sveglio dopo un'ora.
Lucidissimo.
E lì è successo qualcosa.
Inaspettatamente.
Come un argine che si è rotto. Come un vaso che per 27 lunghi anni e qualche mese si riempie, goccia dopo goccia, fino a colmarsi, cadere e rompersi. Un vaso pieno di sogni, di poesia, di voglia di amare, di desideri insoddisfatti, di convincersi che andrà tutto bene, che la strada è quella giusta, che bisogna avere pazienza, che le donne vanno capite, sedotte, attirate. Che bisogna essere così, e cosà, e fare questo, e fare quello.
"Da domani me ne sbatto il caxxo di tutto". Punto. E buonanotte.
Il giorno dopo mi alzo, e il mondo mi sembra cambiato.
Anzi, il mondo è cambiato.
La mia postura è diversa. La mia voce è diversa. Mi guardo allo specchio e vedo uno sguardo che non conosco. Nel pomeriggio ho le prove di teatro. Prima di iniziare l'insegnante mi dice che devo essere più porco se voglio fare bene quel personaggio. E va bene. Io guardo le mie compagne di corso come non le ho mai guardate. Le vedo come donne per la prima volta nella mia vita. Non mi erano mai piaciute, non sono granché. Ora aspetto il mio turno e me le immagino a pecorina, provo a immaginarne il sapore, le sento ansimare nella mia testa. Sento un fuoco dentro. Ho gli occhi iniettati di energia. Tocca a me. Faccio la mia parte. Benissimo, per una volta. Mi sento totale, come non lo sono mai stato in vita mia. Mi sento veramente un'energia che neanche immaginavo potessi contenere. La sera vado a ballare. Mi sento guardato, mi sento desiderato. Per anni mi sono sbattuto a cercare di parlare di diaframma, ora lo faccio senza pensarci. Mi sento il centro della serata, quando cammino la gente si sposta e mi lascia passare, quando fumo seduto per i cazzi miei arrivano sconosciuti ad attaccare bottone con me. Sento di avere uno sguardo diverso. Finisco la serata appartato in macchina con una ragazza. Il giorno dopo la liquido senza tanti complimenti. Me ne sbatto il caxxo, dopotutto. "Se volevi i sentimenti potevi passare fino all'altro ieri, ora le regole sono cambiate", penso. Mi accorgo che parlo diversamente con le persone. Mi sparisce quel sorrisino del caxxo che avevo sempre addosso. Se penso "no" rispondo "no". Mi sento completo. Pulito. Come se avessi fatto una doccia, ma dentro. Come se tutto il materiale che ho letto negli anni fosse stato stipato da qualche parte del mio cervello, ed ora uscisse da me perfettamente in ordine. Non sono forse così diverse le cose che dico, ma è radicalmente mutato il sottotesto, il non detto.
Il giorno dopo incontro una mia ex, che dopo 10 minuti inizia a toccarmi e a parlarmi di sesso: la stessa ex che neanche mi rispondeva più ai messaggi.
Il giorno dopo ancora mi cerca un'altra ragazza, e io le dico in bello stile ma senza tanti giri di parole che se vuole un amante ci sono, altrimenti aria. Vieni a casa mia, beviamo un bicchiere di vino e facciamo l'amore. Mi sento Javier Bardem in Vicky Cristina Barcelona. Lei è stupita, ma apprezza. E ci sta. Inimmaginabile fino a solo una settimana prima. In quel momento ho capito che la mia bocciatura era stata una benedizione divina. Mi ha tolto l'aura del bravo ragazzo, di quello perfettino. Mi possono anche bocciare, fanculo. Sono come gli altri. Posso perdere. Però gioco, caxxo, sono vivo, ci provo, e morirò, sì, un giorno lo farò, ma morirò vivendo.
Poi finisce anche questa fase.
Era una fase comunque squilibrata, un picco in alto a compensare il precedente tuffo in basso, un momento che avevo bisogno di vivere, ma pur sempre un momento, una maschera.
Dopo, ho tolto anche quella maschera.
Una bella vacanza, nuovi amici, belle serate. Sono felice, di una felicità tranquilla, positiva, contagiosa. Non me ne frega un caxxo di niente, scopare, non scopare, fare il figo, fare buona impressione, essere pesante. Lascio le cose scorrere. Le persone, le ragazze mi cercano, mi scrivono, mi fanno capire. Io non faccio davvero nulla per piacere, sono spontaneo, non penso più alla seduzione, a niente. Certo, molte cose che ho imparato grazie allo studio della seduzione le faccio inconsapevolemente, ma perché ormai fanno parte di me, non perché voglio sedurre. E quindi seduco. Incredibile. Mi sbucano opportunità da tutte le parti, interessanti e meno interessanti. Ed io non faccio altro se non essere me stesso. Un me stesso molto diverso dal me stesso di quattro anni fa, un me stesso che ha imparato e poi dimenticato la tecnica.
Poi, arriva la giornata più bella della mia vita, quella che chiude tutti i cerchi aperti in questi anni, quella che ho scelto di raccontare per simboleggiare la fine di un percorso, del mio percorso.
Una serata. Un locale bellissimo. E' estate. Sono giovane. Sto bene di salute. Sono circondato da amici veri. Ragazze. Ragazzi. Conoscenti che cercano la mia approvazione. Fa caldo e c'è una bella brezza estiva che arriva dal mare. La mia famiglia è a casa, stanno bene, e con loro vado d'accordo, a differenza di tanti anni fa. Sono vestito bene. Sono abbronzato e nell'aria c'è profumo di sale. Mi sento davvero bene. Faccio amicizia con un gruppo di sconosciuti, un brindisi. Anni fa me lo sarei sognato. Sono in ferie e domani non devo andare a lavorare. Ho un bel lavoro che mi aspetta. Bevo, il giusto. Non fumo più, e fumavo due pacchetti al giorno. Mi diverto. Domani sera ho un appuntamento con una ragazza che mi piace, e sono contento. Ma stasera è una serata speciale. Sto baciando la ragazza che avevo conosciuto qualche mese prima. La Dea, il sogno, l'opera d'arte. Già, quella. Il primo e finora unico colpo di fulmine della mia vita. Respiro il suo sapore e mi sento svenire. Mi sorride. Mi chiede perché non le ho scritto in questi mesi. Sperava d'incontrarmi in giro, dice. Aveva paura di non piacermi. Mi bacia, mi accarezza, mi guarda dentro agli occhi. Io la abbraccio, sorrido.
Torno a casa alle 7 del mattino, e capisco che momenti altrettanto belli nella mia vita ne vivrò pochi.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:15:54
10/10 - CONCLUSIONI

La vita è fatta di momenti. Non posso sapere cosa succederà ora, come andrà con questa ragazza, se ci sarà un futuro. Ne sto conoscendo anche un'altra, che mi intriga per altri motivi. Spero di fare le cose nel modo giusto. Ma non è importante. Arriveranno altri momenti difficili, certo. Ho fermato il mio racconto in un istante apicale, ben consapevole che non sarà sempre così.
Questo è il mio percorso nel miglioramento personale. Un ragazzo come tanti, che è diventato la persona che voleva diventare. Questo non vuol dire che piaccio a tutti e a tutte, ma significa che piaccio a me stesso. Vuol dire che vivo a testa alta. Vuol dire che ho una vita, frequento delle persone, ho attorno delle ragazze che anni fa non avevo e non immaginavo avrei mai potuto avere. Vuol dire che ho un rapporto bello e diretto con i miei genitori, anche se anni fa quasi non parlavo a mio padre.
Pur avendo cercato di descrivere tutti i passaggi che ci sono stati, non è possibile replicare per iscritto tutta l'infinita mole di pensieri, sfumature, errori che caratterizzano un percorso lungo e complesso. Anche perché sono personali, ed alla stessa meta si può giungere per strade diverse. Auguro a tutti di metterci meno tempo rispetto a quello che ho impiegato io, ed anzi di raggiungere risultati anche migliori. Sono stato anche 3 anni di fila senza scopare. Ho passato ore davanti allo specchio, e a registrare la mia voce. Ho percorso centinaia di chilometri da solo in macchina, parlando ad alta voce con me stesso per cercare di fare chiarezza, di capire, di mettere ordine. Ho letto decine di libri, fatto esperienze di tutti i tipi, non tutte piacevoli ed edificanti.
Ma ne è sicuramente valsa la pena.
Se dovessi sintetizzare ciò che trovo di più importante per sedurre, mi troverei in difficoltà. Non ho le capacità e l'ambizione di insegnare niente a nessuno.Ho seguito un mio percorso. Ad esempio, ho sempre visto con diffidenza l'aprire persone sconosciute. All'inizio l'ho fatto, forzandomi, perché mi sono fidato di chi ne sapeva più di me, ma poi ho capito che non era il percorso giusto, non era il mio percorso. Come puoi pretendere di avere una storia con una sconosciuta se non riesci ad avere delle amiche? Perché i ragazzi "normali" non aprono sconosciute e comunque trombano? Il percorso corretto, a mio avviso, è quello contrario: prima andare d'accordo e imparare a relazionarsi con se stessi, poi con la propria famiglia, parenti, amici più stretti, conoscenti, circoli sociali,  semi-sconosciuti. Dopo tutto questo, allora ha senso aprire a freddo. Perché c'è la solidità dietro. Questa è solo la mia esperienza ed opinione, non voglio aprire un dibattito, solo dire che per me è stato così. Ora che ho completato un percorso, se mi gira apro. Ma apro sollo quando non penso al fatto che sto aprendo. Apro perché è una bella serata, sono felice e mi viene di dire una cazzata alla tipa che ho a fianco, o a quella carina un po' più in là. Se ripenso alle "battute di caccia", camminando per ore a cercare un set da aprire con le solite frasi del caxxo, mi viene quasi la nausea.
Altro concetto pericoloso è quello di alpha, così per come è passato per anni nella community, alla James Bond. Mi limito a invitarvi ad osservare i fidanzati delle belle ragazze che conoscete, e ditemi se mediamente vedete chissà quali alpha. Essere alpha in quel modo vuol dire essere dei narcisisti, egoisti e st*onzetti: questo è un uomo?
La seduzione è una cosa che vive dentro di noi, che diviene parte integrante della personalità, inscindibile dal modo di essere. E' la personalità, appunto, l'unica cosa che conta. A mio avviso, anche qui opinabile, non conta granché cosa fai. Conta chi sei. Se sei sicuro, se sei seducente, se sei forte, automaticamente fai le cose giuste. Altrimenti l'essere umano si sarebbe estinto da secoli. Quindi è sbagliato pensare a cosa fare, a cosa dire, ma occorre creare una personalità che in automatico faccia e dica le cose giuste.
Come ci si crea una personalità?
Le due regole auree, tratte da argomenti ben più importanti rispetto alle donne, sono: chiarezza di percezione e precisione di risposta
La prima regola consiste nell'essere sinceri con se stessi, nell'avere un'autopercezione corretta. Allenarsi a vedere la realtà per quella che è. Non esaltarsi, non denigrarsi. Osservarsi freddamente. Individuare i propri limiti: sei poco espressivo? Brutto fisico? Insicuro? E dove sei insicuro? Quando? Con quale tipo di persone? Perché?
La seconda regola consiste nel compiere le azioni corrette per incidere sui punti deboli. Lavora su quello che ti manca. Ma non (solo) leggendo, bensì facendo. Si migliora facendo. Canto, ballo, recitazione, arti marziali, subacqua, viaggi in solitaria, palestra, scrivere, lavoretti. Ogni esperienza modellerà un pezzo di te. Più ne fai meglio è. Più sono diverse meglio è. Più tipi di persone conosci meglio è. Sii aperto, assorbi dal mondo come una spugna, creando e mantenendo le tue idee.
E infine, sii uomo. Alle donne piacciono gli uomini. Concentrati sull'essere un uomo. E per uomo ovviamente non intendo altro che una persona forte, sicura, maschile, indipendente. Una persona che ha un carattere, non che cambia come una banderuola. Una persona che ha imparato a conoscere bene i propri pregi, i propri difetti, e che non ha bisogno continuamente di qualcosa dagli altri. Una persona che non si lamenta, non rompe i coglioni gratuitamente, che non fa i capricci, che  non è egocentrico, che lascia spazio alla donna, che non si mette in competizione con lei, che sa essere un sostegno, che sa dare senza svendere, che sa valorizzare, che sa fare stare bene una persona insieme a lui, che non ha bisogno di mostrare.
Questo per quanto riguarda il cosiddetto "inner game".
Invece, la mia opinione sul game vero e proprio è molto semplice: trovo sia deleterio concentrarsi sul voler sedurre una ragazza, almeno nella mia esperienza. Non pensare a cosa dire. Pensa al sottotesto. A quello che trasmetti. Puoi trasmettere qualsiasi emozione anche leggendo l'elenco del telefono. Provaci, a casa. Puoi essere erotico avendo una conversazione perfettamente normale. Puoi parlare di università e intanto immaginare di baciare la ragazza che hai davanti graffiandole la schiena. Emetterai vibrazioni completamente diverse. Questa è seduzione. Il contrasto tra quello che dici e come lo dici, il contrasto tra il messaggio superficiale e quello profondo.
Alcune le farai impazzire, altre saranno incuriosite, altre ancora ti sembreranno fredde e poi ti manderanno loro un messaggio un mese dopo. Ma non risulterai indifferente, mai, neanche a quelle ragazze che per qualsiasi motivo non te la daranno.
Perché sarai diverso, potente, vero, pulito, intrigante, sessuale, e quindi seducente sul serio.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: ilmaredinemo il 31 Agosto 2011, 19:39:31
Hai sentito un click nel cervello ;)....... ed è stato il momento della chiarezza.

Grazie per aver raccontato la tua storia.
In bocca al lupo :)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: PatrickJane il 31 Agosto 2011, 20:28:12
L'ho letto tutto d'un fiato, tutti e 10 i post in un attimo, e ora un po' ho paura e un po' sono felice.
Ho paura perchè credo che in questo momento forse sto commettendo alcuni errori che descrivi, sono felice perchè ho visto che alcune cose che hai capito te le ho capite anch'io, e sono più piccolo e inesperto di te.

Mi riferisco soprattutto all'ultimo post, a questi pezzi:
Citazione di: Edward Bloom il 31 Agosto 2011, 18:15:54
10/10 - CONCLUSIONI
[..]
Ad esempio, ho sempre visto con diffidenza l'aprire persone sconosciute. All'inizio l'ho fatto, forzandomi, perché mi sono fidato di chi ne sapeva più di me, ma poi ho capito che non era il percorso giusto, non era il mio percorso. Come puoi pretendere di avere una storia con una sconosciuta se non riesci ad avere delle amiche? Perché i ragazzi "normali" non aprono sconosciute e comunque trombano? Il percorso corretto, a mio avviso, è quello contrario: prima andare d'accordo e imparare a relazionarsi con se stessi, poi con la propria famiglia, parenti, amici più stretti, conoscenti, circoli sociali,  semi-sconosciuti. Dopo tutto questo, allora ha senso aprire a freddo. Perché c'è la solidità dietro. Questa è solo la mia esperienza ed opinione, non voglio aprire un dibattito, solo dire che per me è stato così. Ora che ho completato un percorso, se mi gira apro. Ma apro sollo quando non penso al fatto che sto aprendo. Apro perché è una bella serata, sono felice e mi viene di dire una cazzata alla tipa che ho a fianco, o a quella carina un po' più in là. Se ripenso alle "battute di caccia", camminando per ore a cercare un set da aprire con le solite frasi del caxxo, mi viene quasi la nausea.

Io finora ho aperto praticamente solo in situazioni favorevoli, di socializzazione, in vacanza, comunque poco\niente a freddo.
Pensavo di fare il percorso sbagliato, di usare la scorciatoia, di dover cominciare ad aprire a freddo PER FORZA.
E probabilmente lo farò lo stesso, perchè comunque mi diverte, anche se ci vogliono le palle. Ma lo farò perchè sentirò la voglia di farlo, la necessità interiore di divertirmi o lo schizzo del giorno, non perchè mi sento costretto.

In ogni caso dai post traspare un'altra considerazione che spesso mi trovo a fare e spesso mi rende infelice: tutti si fidanzano ed io no.
Ma leggendo la tua storia, e pensando un po' ai miei amici fidanzati, sono sempre più convinto che la maggior parte di loro per quanto si possa trovare bene, alla fine si è accontentato, e non parlo solo di fisico.

Noi, che aspiriamo a diventare seduttori ma alla fine vogliamo solo una ragazza che ci piaccia davvero e a cui noi piacciamo davvero, probabilmente ci metteremo un po' di più ma il giorno che incontreremo la nostra "dea" sarà esattamente quello che vogliamo, perchè abbiamo chiarito le nostre aspettative, le nostre necessità, e perchè abbiamo qualcosa di speciale da condividere: noi stessi.

+1. E anche Best Of.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: ilmaredinemo il 31 Agosto 2011, 20:57:53
Citazione di: PatrickJane il 31 Agosto 2011, 20:28:12
Mi riferisco soprattutto all'ultimo post, a questi pezzi:
Io finora ho aperto praticamente solo in situazioni favorevoli, di socializzazione, in vacanza, comunque poco\niente a freddo.
Pensavo di fare il percorso sbagliato, di usare la scorciatoia, di dover cominciare ad aprire a freddo PER FORZA.
E probabilmente lo farò lo stesso, perchè comunque mi diverte, anche se ci vogliono le palle. Ma lo farò perchè sentirò la voglia di farlo, la necessità interiore di divertirmi o lo schizzo del giorno, non perchè mi sento costretto.

Invece io credo che all'inizio approcciare a freddo sia di fondamentale importanza, è propio li' che inizialmente risiede il nocciolo della questione, ciò che ti fa fare la differenza. Sarai entusiasta, poi disilluso, poi di nuovo entusiasta, ma è l'unico modo per capire veramente sulla tua pelle cosa significa sedurre e comunicare con le altre persone, imparare a leggere le situazioni sociali. Solo dopo potrai fare un lavoro di sintesi e conoscere le donne che veramente ti piacciono, quando si presenta l'occasione in qualsiasi contesto, forte del lavoro che hai fatto per costruirti una vita che ti piace, e che ti conferisce sicurezza e personalità.

Ma la chiave che apre la porta sul tuo percorso è proprio la seduzione a freddo.
Credo che edward bloom abbia aperto i suoi bei set all'inizio, e neanche pochi.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: PatrickJane il 31 Agosto 2011, 21:09:20
Citazione di: ilmaredinemo il 31 Agosto 2011, 20:57:53
Invece io credo che all'inizio approcciare a freddo sia di fondamentale importanza, è propio li' che inizialmente risiede il nocciolo della questione, ciò che ti fa fare la differenza. Sarai entusiasta, poi disilluso, poi di nuovo entusiasta, ma è l'unico modo per capire veramente sulla tua pelle cosa significa sedurre e comunicare con le altre persone, imparare a leggere le situazioni sociali. Solo dopo potrai fare un lavoro di sintesi e conoscere le donne che veramente ti piacciono, quando si presenta l'occasione in qualsiasi contesto, forte del lavoro che hai fatto per costruirti una vita che ti piace, e che ti conferisce sicurezza e personalità.

Ma la chiave che apre la porta sul tuo percorso è proprio la seduzione a freddo.
Credo che edward bloom abbia aperto i suoi bei set all'inizio, e neanche pochi.
Aprire a freddo all'inizio? Inizio inizio? Per me è pressochè inutile, magari ti fai due risate (se non sei permaloso e orgoglioso), ma non ti aiuta molto. L'ho fatto (poco), ho fatto figure di cacca.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: -Nova- il 01 Settembre 2011, 00:44:34
bello.. vado a chiedere le ferie per leggerlo
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: jamescobain85 il 01 Settembre 2011, 01:34:41
Letto tutto d'un fiato...ottimi spunti...complimenti..non è facile mettere nero su bianco un percorso di più di tre anni, nè tantomeno analizzare con spirito autocritico (nel bene e nel male) se stessi..ma mi sembra che tu ci sia riuscito molto bene  :up:
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Emix il 01 Settembre 2011, 11:13:10
+1  :up: meritatissimo a Bloom per la sua storia! Per me, Best of !
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: maxcavezzi il 01 Settembre 2011, 11:47:10
Citazione di: Nova99 il 01 Settembre 2011, 00:44:34
bello.. vado a chiedere le ferie per leggerlo

anche io lo leggerò con calma appena ho tempo
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: ilmaredinemo il 01 Settembre 2011, 11:58:06
Citazione di: Emix il 01 Settembre 2011, 11:13:10
+1  :up: meritatissimo a Bloom per la sua storia! Per me, Best of !

Best of anche per me :up:
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Kant il 01 Settembre 2011, 13:26:18
Best of, intanto.

Poi scrivo due righe sul perchè deve finire nel best of.

Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Pitix il 01 Settembre 2011, 13:35:56
Best of assolutamente, stesso percorso fanculo tutte le tecniche
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: ilmaredinemo il 01 Settembre 2011, 14:29:52
Occorrono cinque voti a favore se non sbaglio, vero?
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: JBGrenouille il 01 Settembre 2011, 14:46:06
letto tutto di un fiato ieri sera sul bus, appena posso scrivero' un commento.

nel frattempo best of anche per me
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: ilmaredinemo il 01 Settembre 2011, 15:21:19
Citazione di: JBGrenouille il 01 Settembre 2011, 14:46:06
letto tutto di un fiato ieri sera sul bus, appena posso scrivero' un commento.

nel frattempo best of anche per me

Nè sono molto felice, spero che qualche moderatore o l'admin lo spostino ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: nevrotico il 01 Settembre 2011, 20:35:56
Mi unisco al coro per il best of
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Emiliano il 02 Settembre 2011, 11:25:17
Beh, vorrei scrivere qualcosa di intelligente. Ora però sono ancora troppo insonnolito. Per il momento ti rigiro il messaggio che mi hai scritto su FB "Sei una delle poche persone veramente interessanti sul forum". Sei un gran figo caxxo Edward !!!
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 02 Settembre 2011, 12:39:14
Ringrazio tuti per i tanti messaggi, +1, best of, mi hanno fatto molto piacere anche perché qui si parla della mia vita, nuda e cruda, non di qualche teoria astratta o idea che potrei cambiare domattina.
Vorrei fare un paio di chiarimenti veloci che mi hanno suggerito le vostre risposte.
Non intendo accendere un dibattito sull'aprire a freddo o meno, è giusto che ognuno faccia quello che sente giusto. Se una persona è onesta con se stessa riesce a capire se una cosa non la vuol fare perché la trova sbagliata, o perché la vorrebbe fare ma ne ha paura - ed essere onesti con se stessi è un pre-requisito fondamentale per crescere.
Faccio solo una considerazione: aprire a freddo mi è sempre sembrato come appassionarsi al ciclismo, leggere due libri e iniziare a scalare il passo del Mortirolo. Se uno ci riesce tanto di cappello, ci mancherebbe, ma mi sembra più probabile farsi del male, uscirne frustrati e buttare la bici in un fosso. Io ripeto, l'ho fatto all'inizio, mi è pesato molto e mi è servito poco, ma perché l'ho vissuto nel modo sbagliato, come una sfida con me stesso, come un lavoro, e se non lo facevo mi sentivo coglione, anche perché a leggere i forum all'epoca sembrava che tutti aprissero e tutti scopassero schioccando le dita. Così ho deciso di fare di testa mia, ho fatto migliaia di chilometri in pianura, poi qualche collina, qualche discesa, qualche infortunio, poi altra pianura, poi le prime salite impegnative, e via così.
Aprire a freddo ha senso, e serve, quando e se viene vissuto come un gioco, un piacere, non come una missione. Ha senso se lo fai insieme alle persone giuste, anche ignare del game, ma presi bene e socievoli. Poi è sempre questione di obiettivi: se vuoi diventare un pua, se vuoi scoparti una tipa diversa a sera, probabilmente aprire serve eccome. A me non me ne frega un caxxo, volevo e voglio diventare un Uomo con le palle, trovare l'Amore come dico io e costruire qualcosa di grande con questa persona. La prospettiva di girare a vita per locali infighettato a intortare 20 enni tettone non mi attira proprio per niente.
Ripeto, strade diverse per obiettivi diversi.
Altro aspetto che voglio chiarire: non vorrei che la mia storia fosse interpretata nel senso che le tecniche non servono a un caxxo. Le tecniche non servono, ma quando le hai interiorizzate. Quando sai guidare non pensi più a quando schiacchiare la frizione, lo fai e basta. Ma senza aver fatto prima la scuola guida non potresti guidare. Un mesetto fa flirtando con una ragazza mi è venuto di improvvisare un racconto apparentemente stupido, le è piaciuto e da lì ci siamo avvicinati molto di più, insomma, questa cosa l'ha colpita. Poi ripensandoci mi sono accorto di aver fatto un territorio virtuale in piena regola. Ma perché mi è uscito un territorio virtuale fatto bene, al momento giusto, senza pensarci? Perché ho passato anni a rompermi il culo con la teoria, con gli specchi, con le registrazioni vocali, con la recitazione, con il termypensiero, con i territori virtuali schifosi che facevo all'inizio, con i libri, e mille altre cose.
Come ho scritto ieri a james.mar, lo studio della seduzione dà e toglie. Dà un enorme capacità di capire e gestire le situazioni, imparagonabile a quella di un ragazzo normale. Toglie fluidità, scioltezza, naturalezza, e inizi a puzzare di costruito e piacione.
Quindi secondo me è normale nella prima fase, quando uno inizia il proprio percorso, trombare pure di meno rispetto a prima. Perché continui a non saper sedurre, e per di più sei artificiale, vivi tenendoti sotto controllo, osservandoti, giudicandoti, con il freno a mano.
Ad esempio, nel mio racconto ho riportato il pezzo della mia prima sargiata, quando ero distrutto dall'ansia. In fondo avevo solo scambiato quattro chiacchiere, come capita mille volte nella vita di tutti i giorni, in cui lo fai senza porti problemi incredibili. Ma lì stavo sargiando, e quindi pensavo a mille cose, e quindi ansia. Così i primi tempi in cui si cerca di applicare la seduzione è tutto difficile, perché stai costruendo il tuo nuovo modo di essere, stai ricalibrando i tuoi istinti.
Per questo ci vuole pazienza, studiare, provare, e mettere in conto di non avere risultati per un po'.
Quindi - e rispondo anche a PatrickJane, il quale ha scritto un bellissimo commento, davvero maturo per la sua età -  non aver paura di sbagliare, e fai quello che senti giusto, anche se magari da qualche parti leggi che è sbagliato. Fidati di quello che senti, anche l'istinto sbaglia, ma usandolo si allena, si affina, e un giorno diventerà la tua arma più preziosa.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Shark Attack il 02 Settembre 2011, 14:36:54
molto scorrevole, letto tutto subito. Hai tutta la mia stima, sono poche le persone che si metterebbero così a nudo mostrando la loro vita e ciò che sono, il tuo percorso è veramente significativo soprattutto per persone come e tanti altri che vogliono migliorarsi.
Hai avuto alti e bassi ma non hai mollato ed è questa la cosa più bella.
Bello, bello! +1  ;)
Best of azzeccatissimo.

Shark Attack
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: suomi il 05 Settembre 2011, 16:28:09
splendido,davvero!

TUTTA LA MIA STIMA!

:up:

(ti scriverò anche in privato! :buck:)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: -Nova- il 05 Settembre 2011, 23:20:38
Complimenti vivissimi per il percorso e per come l'hai magnificamente illustrato.

Va da se il + :up: e bestoffe
(p.s. il sondaggio non funziona!)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Naddolo il 05 Settembre 2011, 23:23:00
a che serve il sondaggio se ce l'ho già messo da giorni nel best offe?
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: SunBeam il 13 Settembre 2011, 04:01:24
Mi sembra una figata sto post... e non l'ho ancora letto : )
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 13 Settembre 2011, 15:03:55
Citazione di: SunBeam il 13 Settembre 2011, 04:01:24
Mi sembra una figata sto post... e non l'ho ancora letto : )

... spero non cambierai idea dopo la lettura! ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: GumpySenior il 04 Maggio 2012, 15:29:25
Questo topic mi ha dato una carica incredibile,pertanto mi complimento vivamente con l'autore e il suo vissuto.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: geggio il 04 Maggio 2012, 18:34:57
Ciao, in una parte del tuo bel cammino riferisci di aver utilizzato la respirazione consapevole ed il respiro circolare, dove ti sei documentato per imparare queste tecniche e che vantaggi hai ottenuto utilizzandole?
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: guest9930 il 17 Maggio 2012, 14:04:32
Ciao, volevo solo farti i miei complimenti e dirti che, seppur fra noi ci siano quasi un decina di anni di differenza, il tuo percorso mi ha particolarmente colpito e devo dire che mi rispecchio in molto di quello che hai scritto.
Credo di essere anch'io nel pieno di un lungo cammino e in questo momento sono, forse, in uno dei momenti più bui, poiché ho passato un anno disastroso ed ho visto una serie di miei fallimenti sotto tutti gli aspetti: sociali, economici, familiari, sportivi, scolastici e, ahimè, sessuali.
A poggiare il dito sulla piaga è il fatto che avvenimenti passati erano riusciti a plasmarmi e a rendermi una persona che io consideravo realizzata... illusioni di un ventenne...
Così sono passato da un momento che consideravo di assoluta perfezione, al risvolto della medaglia, ovvero l'oblio più totale da cui tuttora non sono riuscito a riemergere.
Sono sempre stato un tipo ottimista, uno che credeva che in qualche modo avrebbe raggiunto qualunque obbiettivo prefissato, ma per la prima volta ho visto le mie speranze vacillare, davanti a ostacoli che mi hanno cambiato, o forse peggiorato, sotto un piano mentale e fisico.
In questo periodo sto rivalutando me stesso e mi faccio coraggio dicendomi che avvolte dobbiamo toccare il fondo per riuscire a darsi lo slancio per tornare in superficie e dopo aver letto la tua storia, mi sento più ottimista per il futuro e meno solo.
Detto ciò, oltre a farti i miei complimenti per il coraggio di esporre la tua persona, ti ringrazio per aver riacceso un ulteriore speranza in me.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Mr Lux il 14 Luglio 2012, 18:23:27
Tu rappresenti ciò a cui molti di noi ambiscono e sei il coronamento del miglioramento personale fatto persona.
Ho letto tutti e 10 i post in rapida successione e non ho potuto fare a meno di riflettere, da un lato ho trovato conferme, dall' altro smentite ma il frutto di tutto è che bisogna essere se stessi per arrivare, non essere affamati, non andare in un posto con quell' idea fissa di trovare la ragazza dei nostri desideri ma bensi' di divertirsi, il tutto poi diventa automatico; le tecniche vanno bene per chi ha difficoltà all' inizio ma poi vanno interiorizzate cioè fatte diventare parte di noi per non sembrare meccanici.
Ti saluto mostrandoti tutto l'apprezzamento che nutro verso di te, verso la tua capacità di metterti in gioco e verso la tua storia  :)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Jetsetter il 18 Luglio 2012, 17:07:28
Complimenti anche da parte mia.

Per quanto riguarda le aperture a freddo, credo facciano crescere molto nella lettura delle dinamiche sociali, quindi non vanno fatte solo per allenarci a diventare cosiddetti PUA, bensì come strumento di miglioramento relazionale.

Il senso del mio discorso è questo: può capitare che non apriamo la ragazza che potrebbe diventare la madre dei nostri figli, solo perché non abbiamo mai avuto voglia di cominciare ad aprire a freddo e quindi ANCHE quell'occasione la perdiamo.

Edward Bloom, posso chiederti com'è andata con la Dea? Leggendo la storia mi sono appassionato... :)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 18 Luglio 2012, 19:08:27
GumpySenior:
Grazie!

geggio:
Per quanto riguarda il respiro ho avuto fortuna, in quanto una persona a me cara ha seguito diversi corsi di respirazione, ed ho quindi avuto la possibilità di farmi insegnare dal vivo. I vantaggi sono qualificabili in termini di maggiori energie a disposizione, miglior sonno, meno influenze e mali di stagione, maggiore lucidità mentale e "presenza" nella realtà. Ovviamente non è la panacea di tutti i mali, ma aiuta, e molto.

profex:
Ti capisco bene, la vita è fatta di periodi facili, in cui vanno tutte dritte senza grandi sforzi, ed altri in cui ti impegni 100 volte tanto per non ottenere nulla. Anche per me è così, credo lo sia per tutti e sia inevitabile. L'atteggiamento migliore credo sia rimboccarsi le maniche, non identificarsi con i propri problemi ed avere un po' di sano menefreghismo, senza inseguire un irrealizzabile ideale di perfezione, ma accettare la ciclicità della vita e quindi anche dei propri successi. Sfogarsi, incazzarsi, bestemmiare se serve, ma non arrendersi mai. Poi tu sei giovanissimo, non ti abbattere, l'instabilità è ancora più evidente alla tua età.

Mr Lux:
Grazie, hai sintetizzato bene alcuni tra gli aspetti che secondo me sono più importanti. Le tecniche vanno imparate, capite e poi dimenticate, io mi rendo conto di aver ottenuto i risultati migliori della mia vita facendo l'opposto di quello che dicevano di fare la maggior parte dei manuali.
Io credo che le tecniche siano essenzialmente stampelle per ricostruire un'autostima minata da troppi insuccessi con le donne: se uno è sempre stato zerbino ci può stare un periodo di relativo "maschilismo" in cui vede le donne come HB da neggare, ma dev'essere appunto un periodo, perché la realtà non è quella: la realtà è che le donne sono persone che cercano amore e sono disposte a darne moltissimo in cambio.
Molto meglio delle tecniche sono i metodi di miglioramento a 360°, come quello di Termynator. Poi magari ne esistono altri, io mi sono limitato a quello perché secondo me non serve molto altro. Ho letto decine di manuali nel mio percorso ma onestamente, guardandomi indietro, gli unici che mi sono serviti sono stati in parte quello di Badboy ed appunto il Termypensiero, il resto per me è spazzatura (nella migliore delle ipotesi) o addirittura materiale nocivo e fuorviante.

Jetsetter:
Ringrazio anche te.
Sulle aperture a freddo resto della mia idea: per me sono fondamentali e aiutano moltissimo a crescere, ma non possono essere il primo passo di un percorso, bensì devono venire dopo molte altre cose. All'inizio per me era difficilissimo aprire, ora lo faccio senza pensarci, perchè? Semplicemente perché ho una sicurezza ed una consapevolezza diversa, e quindi so di poterlo fare se la situazione me lo suggerisce e se mi va.
Per come sono fatto io, non consiglierei ad un neofita di prendersi 1.000 pali "per fare esperienza": sono comunque mille fallimenti, mille figure di cacca, mille opportunità sprecate in cambio di ben poca esperienza, anzi, uno rischia di chiudersi sempre di più e di associare l'aperire a sensazioni quali stress ed ansia.
Poi, ripeto, è soggettivo, dipende dal carattere delle persone, dalla compagnia (aprire con qualcuno di più bravo, infatti, aiuta amoltissimo anche un neofita, perché capisce che "si può fare"), dagli obiettivi.
Non concordo sul discorso della madre dei figli, forse sono un po' fatalista in queste cose e credo anche un po' nel contributo del destino, però ciò che è certo è che se negli ultimi anni fossi uscito di casa con l'ansia che tra i cento volti che incontro ogni giorno potesse esserci "la madre dei miei figli", sarei stato inutilmente teso e poco naturale.
Trovo più saggio farsi i cazzi propri, non pensarci, crescere, migliorarsi, diventare sempre più abili con le donne e diventare uomini...  se c'è una cosa sicura nella vita è che una persona infantile attrarrà ragazze infantili, una persona adulta attrarrà ragazze adulte e proverà ben poca attrazione per la classica ragazza priva di spessore, quindi il mio consiglio è di concentrarsi sul diventare la persona giusta per la ragazza dei nostri sogni.
Hai ragione, non ho più aggiornato la mia storia! Il racconto è fermo a quasi un anno fa, e sono successe moltissime cose... appena ho un po' di tempo aggiungo un paio di capitoli  ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Jetsetter il 18 Luglio 2012, 23:04:22
Citazione di: Edward Bloom il 18 Luglio 2012, 19:08:27
Non concordo sul discorso della madre dei figli, forse sono un po' fatalista in queste cose e credo anche un po' nel contributo del destino, però ciò che è certo è che se negli ultimi anni fossi uscito di casa con l'ansia che tra i cento volti che incontro ogni giorno potesse esserci "la madre dei miei figli", sarei stato inutilmente teso e poco naturale.

Capisco quello che vuoi dire e condivido. Però volevo dire un'altra cosa: se non apri, vuol dire che non apri nemmeno quella che sarebbe potuta essere la ragazza giusta per te. Sarò semplicemente disilluso, ma non credo che sia il destino a portarci ciò che desideriamo / ci meritiamo, ma siamo noi che dobbiamo piuttosto tendere almeno una mano a questo destino (qualunque cosa esso sia).

Citazione di: Edward Bloom il 18 Luglio 2012, 19:08:27
Trovo più saggio farsi i cazzi propri, non pensarci, crescere, migliorarsi, diventare sempre più abili con le donne e diventare uomini...  se c'è una cosa sicura nella vita è che una persona infantile attrarrà ragazze infantili, una persona adulta attrarrà ragazze adulte e proverà ben poca attrazione per la classica ragazza priva di spessore, quindi il mio consiglio è di concentrarsi sul diventare la persona giusta per la ragazza dei nostri sogni.

Dici che è meglio non pensarci e migliorarsi. Ma per migliorarsi qualcosa bisognerà pur fare... qualcosa tu hai fatto. E sono state proprio le aperture a freddo nella fase iniziale. Dici che non consigli questa fase del tuo percorso ai neofiti, ma è stata pur sempre una fase che ti ha reso quello che sei, cioè una persona sicura. A me è piaciuta la tua storia, la tua evoluzione... ma se sconsigli questo passagio, almeno fornisci un'alternativa pratica che non si limiti a "miglioratevi pittosto che aprire".
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 19 Luglio 2012, 18:45:35
Citazione di: Jetsetter il 18 Luglio 2012, 23:04:22
ma se sconsigli questo passagio, almeno fornisci un'alternativa pratica che non si limiti a "miglioratevi pittosto che aprire".
Ne ho già parlato, comunque non ho problemi a ripetermi.
Io ritengo che in diverse community si consigli, in buona sostanza, di aprire il più possibile, così da diventare più sicuri nel rapporto con le ragazze e con i ragazzi, migliorare successivamente nei rapporti con gli amici e trovare così la propria soddisfazione e la sicurezza in se stessi.
A mio parere è vincente il percorso inverso, ovvero partire da se stessi, per arrivare ad aprire, secondo i seguenti step:

a- Miglioramento e seduzione di se stesso come individuo: palestra per migliorare il fisico, letture ed esercizi per migliorare la capacità dialettica, teatro per migliorare l'espressività ed il coraggio, arti marziali per migliorare il controllo delle proprie emozioni e la forza, spiritualità per migliorare la propria energia interiore, studio e lavoro per migliorare posizione sociale e portafoglio, e chi più ne ha più ne metta. Capire le proprie carenze e migliorarsi. Imparare poi a volersi bene, difendersi, accettarsi per quello che si è, capire le proprie insicurezze, andare alla radice delle proprie paure. Bisogna provare amore per la propria persona, ovvero conoscersi ed accettarsi incondizionatamente, senza per questo esaltarsi o ritenersi più furbi di tutti.

b- Miglioramento dei rapporti e seduzione dei propri famigliari: moltissimi limiti e problemi delle persone derivano, in qualche misura, da problemi legati alla famiglia di origine, insicurezze, incomprensioni. Accettare i propri genitori - che non vuol dire condividere tutto, ma prendere atto della realtà ed eliminare per quanto possibile i sentimenti negativi e di astio - significa crescere, diventare "adulti" e non più "figli". So bene che non tutte le situazioni famigliari sono risolvibili, ma tutte possono essere vissute in una maniera più adulta e consapevole, e questo dona tantissima forza, ci vuole molto coraggio ad affrontare queste problematiche perché sono visceralmente insite in ognuno di noi.

c- Miglioramento dei rapporti e seduzione dei propri amici/conoscenti: spesso una persona insicura e senza successo con le donne si trascina una situazione, magari decennale, in cui si è fatto mettere i piedi in testa da amici o presunti tali. Una persona più matura, che ha affrontato seriamente i propri limiti, che ha combattuto veramente i propri mostri, ha la forza per modificare questa situazione.
Ci vorrà tempo magari, ma i nostri amici più cari sono quelli che davvero hanno visto le nostre debolezze, sono quelli con i quali non possiamo fingere, e se loro ci considerano degli sfigati è giusto e necessario alzare la testa, se possibile con amicizia e diplomazia, sennò con forza e decisione, ma comunque tale situazione va risolta ed affrontata.

d- Miglioramento dei rapporti e seduzione delle ragazze del proprio circolo sociale/presentate da amici: se sviluppiamo delle qualità attraenti, se abbiamo lavorato bene su noi stessi e siamo stati in grado di dare una lucidata alla nostra personalità e al nostro fisico, la vita ci porterà naturalmente ad avere occasioni con ragazze presentate da amici, conosciute sul lavoro, o simili.
Allenarsi a parlare con le ragazze, non necessariamente a scopo seduttivo, ma per capirle, imparare il loro linguaggio, affinare la propria sensibilità, riscoprire il nostro lato femminile senza ovviamente perdere quello maschile, innamorarsi dell'essere donna, conoscerlo, capirlo. Cercare di avere tante amiche, di starle vicino per avere la possibilità di capire come ragionano, cosa sognano, quali modi di scherzare apprezzano e quali no. Per farlo c'è una sola soluzione: passare moltissimo tempo con loro, parlare tanto, provare a raccontare le cose in mille modi diversi e vedere cosa piace e cosa no. Appassionarsi alle donne, alle persone, agli esseri umani.
Dopo un po', senza volere, arriveranno le occasioni, sempre di più. Bisogna anche imparare a cogliere, e così verranno altri nuovi aspetti su cui lavorare, come la capacità di "dare la zampata" al momento giusto, quella di leggere bene i segnali che ci vengono dall'altro sesso,... Inzieranno ad esserci sempre più flirt, storie, storielline, sempre più spesso le nuove conoscenze daranno segnali di consenso e si inizierà a poter scegliere tra più ragazze, si inizierà a poter dire "no".

e- Miglioramento dei rapporti e seduzione delle persone e delle ragazze sconosciute: A questo punto, aprire diventa una conseguenza fisiologica. Ma ad aprire è un Uomo, una persona sicura di sè e dei propri mezzi, e non perché si è "pompato il frame" o quant'altro, ma solo perché la naturale evoluzione di un essere umano di sesso maschile sicuro di sé lo porta a scherzare anche con persone sconosciute. Aprire, quindi, non è più un esercizio di coraggio, non è uno sport estremo, ma un qualcosa di naturale. È evidente che i risultati saranno diversi, perché aprire con tranquillità e sincero menfreghismo porta ben altri risultati rispetto a farlo con ansia da prestazione o agitazione. Il percorso di cui ai punti precedenti avrà fatto sì che la ragazza si trovi di fronte un Uomo, esemplare rarissimo di essere umano, una persona che conosce le donne, che sa chi è e quello che fa, ed aprire non è più un suicidio annunciato, non è più un palo quasi certo, non è più - soprattutto - elomosinare attenzioni da una povera ragazza che non è responsabile dei nostri limiti e delle nostre insicurezze, bensì è portare valore nella vita di una donna, è darle una possibilità. È una figata, in sostanza.

Questo è il mio consiglio, ma bisogna capirsi su un punto: di cosa stiamo parlando?
Io ho intrapreso questo percorso anni fa perché volevo diventare una persona con le palle quadrate ed ero disposto a tutto, o quasi, per riuscirci. Vivevo male, soffrivo la mia condizione, e desideravo ardentemente avere un miglior controllo della mia vita e delle ragazze di livello alto, che per me sono le ragazze molto belle, con una testa che funziona ed un cuore grande: rarissime. Il mio desiderio non era scopare di più, ma rivoluzionare completamente il mio approccio alla vita e alle altre persone per diventare, essenzialmente, sicuro, forte ma anche trasparente, senza "buchi" nella mia autostima, senza pieghe irrisolte nel mio passato. Il mio ideale di uomo è una sorta di cavaliere bianco, estremamente forte e al tempo stesso estremamente buono ed umano. Non dico di esserci ancora riuscito appieno, ovviamente, ma quella è la destinazione a cui tendo e l'ispirazione che guida il mio percorso.

Se un ragazzo un po' timido vuole solo scopare di più, tutto questo immane lavoro di anni è superfluo. Si rifà il guardaroba, magari un po' di palestra, la sera beve due negroni, esce con degli amici un po' più svegli, parla con qualche tipa in discoteca e con buona probabilità entro poco trova qualcosa da scopare.
Ma questa, a mio avviso, non è seduzione.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Jetsetter il 24 Luglio 2012, 16:49:42
Mi hai dato una risposta completa e condivido sul molto di quello che hai scritto. Anche se continuo a pensare che il miglioramento debba sì partire da se stessi innanzitutto, ma contemporaneamente, se si sta lavorando bene, bisogna ricevere dei feedback positivi che servono a darti informazioni sulla qualità del tuo percorso e a darti frame, morale, sicurezza.

Quindi sono i feedback stessi, che sommati al tuo lavoro, ti fanno crescere (e non il semplice lavoro).
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: madmaker il 06 Marzo 2013, 12:43:25
Volevo ringraziarti. Leggere il tuo resoconto è stato stimolante. Mi hai dato un'idea. Visti i numerosi spunti, comprerò un agenda per riportarli e averli sempre con me. Grazie.
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 06 Marzo 2013, 14:01:53
Grazie a te!
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Psyk90 il 06 Marzo 2013, 17:05:05
CitazioneA mio parere è vincente il percorso inverso, ovvero partire da se stessi, per arrivare ad aprire
Sarebbe come costruire una casa sulla sabbia..per quanto tu sia un abile costruttore non hai le basi che ti sorreggono..
Grazie al tuo post ho capito da dove cominciare concretamente :)  :up:
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 06 Marzo 2013, 18:05:47
Citazione di: Psyk90 il 06 Marzo 2013, 17:05:05
Sarebbe come costruire una casa sulla sabbia..per quanto tu sia un abile costruttore non hai le basi che ti sorreggono..
Grazie al tuo post ho capito da dove cominciare concretamente :)  :up:

Esatto, la tua metafora è un ottimo riassunto del mio discorso.
Buon lavoro  ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: mister il 06 Aprile 2013, 23:56:01
Edward sei uno con i controcazzi! Hai raggiunto l'armonia interiore e questo riesce a fare la differenza!

Saluti!
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Shark72 il 11 Aprile 2013, 19:47:30
Citazione di: mister il 06 Aprile 2013, 23:56:01
Edward sei uno con i controcazzi! Hai raggiunto l'armonia interiore e questo riesce a fare la differenza!

Saluti!

E' un vero peccato che non scrive più, perchè è uno che sa il fatto suo.  ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 24 Aprile 2013, 12:40:22
Grazie a tutti e due!
Ogni tanto mi rifaccio vivo così non vi dimenticate di me ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Design il 10 Ottobre 2018, 12:32:35
Ciao Edward, mi rispecchio molto con l'inizio del tuo percorso fino all'incontro con Il forum di S.I e del T.M.
Io sono solamente all'inizio... ho conosciuto il mondo della seduzione solamente 5 mesi fa e ho appena iniziato il percorso con Termy! 

Questo tuo riassunto mi fa ben capire cosa mi aspetta e soprattutto ha dato conferma al mio continuo pensiero.. che la cosa più importante è lavorare su di noi come persone e da questo lavoro pian piano arriveranno tutti gli altri risultati!

Mi ricorderò del tuo post ogni volta che mi sentirò abbattuto per ritrovare la grinta!

Ad un prossimo futuro in cui potrò anche io dare voce al mio percorso.

Saluti,
Design
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 11 Ottobre 2018, 18:01:22
Ciao Design,
grazie per il messaggio, che mi ha fatto piacere e ha fatto sì che tornassi a rileggere questo topic.
Dopo tanti anni, un matrimonio e un figlio fa un certo effetto.

Sicuramente a distanza di tempo cambia la prospettiva delle cose e si ha più facilità a giudicare il proprio percorso "dall'esterno". Io oggi sono una persona diversa rispetto a quando ho scritto questo topic, certo, ma tante, troppe cose sarebbero andate diversamente se non avessi fatto il lavoro che ho fatto. Io non sarei io, mia moglie non sarebbe mia moglie, mio figlio non esisterebbe. Fa paura scriverlo, ma è così.

Alla luce di questo, concordo con te quando scrivi che "la cosa più importante è lavorare su di noi come persone e da questo lavoro pian piano arriveranno tutti gli altri risultati".
Dacci dentro e, comunque vada, non te ne pentirai.
E nel frattempo divertiti, che hai 25 anni, un'età fighissima!  ;)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Shark72 il 12 Ottobre 2018, 10:17:16
Heylà, carissimo, allora sei vivo, ancorché accasato e riprodotto!!  8)
Da quanto hai fatto il grande passo, e quanto tempo ha il pargolo?
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 12 Ottobre 2018, 18:44:35
Beh sì dai, diciamo che sono vivo, per quando possibile con un figlio di pochi mesi!
Mi sono sposato un paio di anni fa. Del matrimonio per ora posso dire solo cose belle, del resto la vita di tutti i giorni resta la stessa di prima.
Il figlio, invece, è una bomba nucleare  ;D
Tu come stai?
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Shark72 il 16 Ottobre 2018, 12:12:53
Tutto ok anch'io, grazie. Chiaramente rispetto agli anni della nostra "militanza attiva" gli obiettivi di vita e le priorità sono cambiati, adesso mi sto dando da fare per realizzare altri progetti, professionali e anche familiari.

Rimpianti riguardo al campo di gioco non ne ho, nostalgia ovviamente sì : non si può mettere totalmente da parte un periodo della vita che tanto mi ha dato e che non tornerà più. Sempre che tutto vada come deve andare, eh...dato che non sono un veggente, impossibile escludere a priori che come 10 anni orsono rovescio il tavolo e mando tutti affanculo!  Azn
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: Edward Bloom il 18 Ottobre 2018, 16:57:10
Citazione di: Shark72 il 16 Ottobre 2018, 12:12:53
Tutto ok anch'io, grazie. Chiaramente rispetto agli anni della nostra "militanza attiva" gli obiettivi di vita e le priorità sono cambiati, adesso mi sto dando da fare per realizzare altri progetti, professionali e anche familiari.

Rimpianti riguardo al campo di gioco non ne ho, nostalgia ovviamente sì : non si può mettere totalmente da parte un periodo della vita che tanto mi ha dato e che non tornerà più. Sempre che tutto vada come deve andare, eh...dato che non sono un veggente, impossibile escludere a priori che come 10 anni orsono rovescio il tavolo e mando tutti affanculo!  Azn

Mi fa piacere che vada tutto bene!
Hai proprio ragione, nella vita non c'è nulla di scontato.
Meglio tenersi sempre pronti e con la tartaruga non dico ancora in bella vista, ma quantomeno mezza viva :)
Titolo: Re: Il mio percorso nel mondo della seduzione
Inserito da: El mudo il 01 Gennaio 2019, 17:17:13
Citazione di: Edward Bloom il 12 Ottobre 2018, 18:44:35
Beh sì dai, diciamo che sono vivo, per quando possibile con un figlio di pochi mesi!
Mi sono sposato un paio di anni fa. Del matrimonio per ora posso dire solo cose belle, del resto la vita di tutti i giorni resta la stessa di prima.
Il figlio, invece, è una bomba nucleare  ;D
Tu come stai?
Ho letto la tua storia con calma, cercando di comprendere in maniera più profonda il tutto.
Non posso che farti i complimenti, perché non ti sei buttato giù, hai appreso ciò che serve e alla fine ti sei dimostrato un vincente.
Onore a te.
L'essere padre deve essere qualcosa di straordinario.

Io ho cominciato questo percorso qualche anno fa, e devo dire che in dote mi ha lasciato una relazione che vivo da un anno e mezzo con una ragazza, tra l'altro conosciuta in un approccio a freddo.
Ecco, posso farti una domanda?
Come si fa a conciliare una famiglia (o una coppia in generale) con il percorso che abbiamo intrapreso? Come la si vive questo che  tu chiami "essere seduttori" con la vita di una coppia?


... e complimenti di nuovo.

El mudo